Caldaie a pellet con Braciere a gassificazione? - EnergeticAmbiente.it

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Caldaie a pellet con Braciere a gassificazione?

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  • Caldaie a pellet con Braciere a gassificazione?

    Buongiorno a tutti una domanda molto semplice da ignorante quale sono: ho letto dei bruciatori delle caldaie a pellet che usano il sistema della gassificazione, che fanno esplicito riferimento a questa tecnologia ho trovato la Invignis della Tecnobioma, le Solarfocus, la Trevimatic della Stowell e la Blu Calor.
    Sono al corrente che si tratta di caldaie piuttosto differenti anche nella fascia di prezzo, e che vi sono altre caldaie che godono di altissime prestazioni che non fanno esplicito riferimento alla gassificazione.

    Quindi la mia domanda è se anche queste caldaie alla fine utilizzano la gassificazione oppure un sistema diverso che comunque garantisce un'alta efficacia, a giudicare dai rendimenti e dalle emissioni.

    Liberi di argomentare.

    Ringrazio, cordialmente

  • #2
    intendi gassificazione o fiamma inversa?
    sono due cose diverse....
    riscaldamento a biomassa e PDC
    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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    • #3
      Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio
      intendi gassificazione o fiamma inversa?
      sono due cose diverse....
      Salve sig. Reffo piacere di risentirti sono Paolo di Ferrara, mi riferisco alla gassificazione ed alla conseguente temperatura di fiamma di 1200 gradi centigradi. Sono al corrente che le Solarfocus usano la fiamma inversa, e che le altre caldaie menzionate adottano soluzioni per la camera di combustione a loro volta differenti.

      Giusto per menzionarne un paio su tutte, le Viesmann e le Eta lavorano anch'esse a gassificazione, altrimenti secondo quali principi? Certamente alla fine quello che conta è la resa effettiva all'acqua ed i rendimenti in modulazione, ad ogni modo mi piacerebbe capire questo particolare aspetto tecnico, se qualcuno ne è al corrente.



      Ancora grazie, cordialmente

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      • #4
        Paolo di FE..... Per caso ci conosciamo ?

        Solo la Solarfocus lavora a fiamma inversa.
        Le altre lavorano a fiamma normale; a loro volta attraverso la gestione delle arie comburenti, ottimizzano la gassificazione e la combustione.
        Sono due cose diverse, e solo la fiamma inversa permette T° di combustione così alte. Le altre si fermano a qualche centinaio di gradi in meno.
        Trattando io entrambe le tipologie di caldaie (non menziono le marche in pbl, ma nel mio sito si vede cosa), posso appunto valutare benissimo le due soluzioni.
        In parole povere, la combustione a fiamma inversa avviene per "tiraggio" inverso, e quindi il pellet rimane sopra e la fiamma è sotto (come in una fiamma inversa a legna); la combustione normale a gassificazione la fiamma invece è sopra il pellet.
        In entrambe ci sono pro e contro, come in tutte le cose poi.....
        Ultima modifica di Dott Nord Est; 27-06-2018, 13:17.
        riscaldamento a biomassa e PDC
        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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        • #5
          Ciao vivalabadila,

          tutte le caldaie a biomassa ad alta efficienza utilizzano il processo di gassificazione per raggiungere il rendimento migliore, poi non tutte le ditte lo fanno nello stesso modo.

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          • #6
            Ringrazio tutti per il contributo, ora la situazione mi è più chiara.

            Saluti e buone!

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            • #7
              Buongiorno a tutti,

              noto che ogni volta venga menzionata la nostra azienda su questo forum ci siano pareri di parte sui nostri sistemi. La gassificazione è una particolare tecnica che permette di innalzare la temperatura di combustione, consentendo quindi maggior pulizia e permettendo di costruire una diversa struttura del generatore, data la maggior temperatura di fiamma in gioco. Il bruciatore della Invignis P30 viene realizzato con un particolare refrattario prodotto dalla Morgan Ceramics che consente di sopportare elevate temperature di funzionamento, in fase di omologazione presso Laboratorio Accreditato L.E.A.P. di Piacenza abbiamo letto una temperatura di esercizio compresa tra i 1250/1270°C per mezzo di sonda platino-rodio al massimo regime.

              Ogni azienda che lavora con questa particolare tecnologia, utilizza un sistema "personale" in base alla propria sperimentazione ed esperienza per trovare il giusto equilibrio tra Tfiamma - Emissione CO - Emissione NOx - bassa movimentazione polveri e credetemi che questa "bilancia" non è una cosa così semplice da raggiungere. Okofen/Kwb hanno optato per bruciatori in acciaio inox con immissione del pellet dal centro e raggiungono temperature di esercizio vicine ai 1100°C nella zona di post combustione (l'inox ha una maggior dissipazione), Solarfocus ha optato per un originale sistema a fiamma rovesciata che permette le stesse performance con meno movimentazione meccanica, Hargassner e Froling utilizzano bruciatori tronco-conici (refrattario con carico laterale per la prima e inox con immissione a 45°C per la seconda). Ma la caldaia che ad oggi mi ha colpito maggiormente è la nuova Windhager PuroWin a cippato, che utilizza una vera gassificazione completa, con estrazione e combustione del gas di sintesi nella parte superiore del bruciatore. Una vera meraviglia per gli appassionati come me.

              Ci sarebbe da parlare ore di queste tecnologie...
              Buona giornata a tutti
              Alessandro Negri

              (la caldaia in prova è priva dei carter di protezione)
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              • #8
                Originariamente inviato da Tecnobioma Visualizza il messaggio
                Ma la caldaia che ad oggi mi ha colpito maggiormente è la nuova Windhager PuroWin a cippato, che utilizza una vera gassificazione completa, con estrazione e combustione del gas di sintesi nella parte superiore del bruciatore. Una vera meraviglia per gli appassionati come me.
                ecco qua la caldaia citata
                metto solo delle foto e un disegno del funzionamento (non parlo ulteriormente in quanto essendo un prodotto che vendo, il regolamento me lo vieta)

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                riscaldamento a biomassa e PDC
                Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                • #9
                  Ottimo prodotto e complimenti per la realizzazione,

                  Windhager ha un'esperienza centenaria e questo piro-gassificatore/caldaia tutto integrato è la prova che credono ancora davvero nell'innovazione.
                  Personalmente sono molto appassionato al settore e mi affascina ammirare chi ha il coraggio di osare, ad esempio trovo molto particolare la caldaia a pellet da esterni della Central Boiler (Minnesota U.S.A.) che integra un puffer da 90 galloni (circa 340 litri) ed un braciere con elemento rotante davvero singolare. A volte diamo per assodate strade battute e stra battute, quando ci sono sempre soluzioni nuove che possono modificare il nostro modo di pensare.
                  Io credo che investire in ricerca e sviluppo (nell'era della caldaia rimarchiata) magari non ti farà più crescere come un tempo, ma ti concede ancora la possibilità di appassionarti al tuo lavoro.

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                  • #10
                    Bel prodotto quello usa, ..... molto simile se non quasi identico alla hs-tarm che ho a casa e che utilizzo da 11 anni ormai con immensa soddisfazione!

                    Come dicevi le soluzioni scontate spesso sono piene di sorprese "tecniche".

                    Tarm HS 4.0 Biomass Boiler - YouTube


                    Per quanto riguarda windhager ne avevo parla qui : Nuova "CLASSIFICAZIONE AMBIENTALE DEI GENERATORI DI CALORE ALIMENTATI CON BIOMASSA LEGNOSA"

                    anche se alcuni utenti del forum erano molto scettici sulla veridicità dei risultati, reali.

                    Altro punto, scontato, ma secondo me discutibile, il ridimensionamento fuori dai soliti schemi del puffer....

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                    • #11
                      Si è molto simile appunto al sistema della HS-Tarm (In Danimarca hanno una grande fantasia nel settore delle rinnovabili, avevo avuto modo di conoscere alcune loro tecnologie tramite la Stirling DK per la fornitura di motori Stirling in sistemi di cogenerazione - A Castel Baiano avevano realizzato un impianto di questo tipo davvero eccezionale, su google puoi trovare sicuramente qualcosa). Mi è capitato di sostituire una BAXI Multiheat (stessa macchina) e la caldaia è singolare, unico neo forse i fasci tubieri orizzontali che sulla biomassa non sono proprio il massimo in termini di manutenzione e deposito ceneri, ma il cliente era davvero soddisfatto. Comunque il settore delle caldaie a biomassa lascia ancora grande spazio alla fantasia nella progettazione, dato che la dinamica dei fluidi permette di percorrere infinite strade.

                      Tornando alla Windhager PuroWin a cippato, hanno integrato la filosofia del piro-gassificatore alla combustione del Gas di sintesi che in questo caso avviene appena sopra alla zona di gassificazione. Geniale, vedrai che nei prossimi anni ci sarà una grande evoluzione in questo settore verso sistemi di micro-cogenerazione, utilizzando filosofie simili (non nascondo che ci stiamo lavorando da anni).

                      Sul discorso puffer si apre un mondo ed ogni azienda utilizza la filosofia più adatta al proprio generatore, generalizzare su questo tema non è corretto ed è consigliabile riferirsi SEMPRE al costruttore, che ha sostenuto le prove di collaudo necessarie per la certificazione e conosce quali sono le migliori tecniche di installazione del proprio sistema (per ridurre al minimo le emissioni, mantenendo elevati rendimenti). A me i sistemi con accumulo integrato piacciono sempre molto, perchè penso che mettere "il padellone con l'acqua direttamente sul fuoco" abbia alcuni vantaggi oggettivi, poi oggi con le svariate tecniche di modulazione si possono fare grandi cose.

                      Allego anche io qualche foto di vari sistemi con accumulo integrato che hanno ingombri nel locale molto ridotti.
                      (in caso di abitazioni bi-famigliari consiglio sempre l'utilizzo di un bollitore esterno per la produzione di ACS)

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                      Buona weekend a tutti voi!

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                      • #12
                        Ciao Alessandro, condivido quanto hai sostenuto sopra ed a suo tempo avevo detto che la windhager a cippato era, ed è la "regina" delle caldaie!


                        Spero di affrontare prossimamente in apposita discussione il discorso dell' importanza dei puffer.

                        Originariamente inviato da Tecnobioma Visualizza il messaggio
                        .......

                        Sul discorso puffer si apre un mondo ed ogni azienda utilizza la filosofia più adatta al proprio generatore, generalizzare su questo tema non è corretto ed è consigliabile riferirsi SEMPRE al costruttore, che ha sostenuto le prove di collaudo necessarie per la certificazione e conosce quali sono le migliori tecniche di installazione del proprio sistema (per ridurre al minimo le emissioni, mantenendo elevati rendimenti). .....
                        .... e direi che anche qua siamo molto in linea con i ragionamenti!

                        Commenta


                        • #13
                          Originariamente inviato da Tecnobioma Visualizza il messaggio
                          Ottimo prodotto e complimenti per la realizzazione,

                          Windhager ha un'esperienza centenaria e questo piro-gassificatore/caldaia tutto integrato è la prova che credono ancora davvero nell'innovazione.
                          Personalmente sono molto appassionato al settore e mi affascina ammirare chi ha il coraggio di osare, ad esempio trovo molto particolare la caldaia a pellet da esterni della Central Boiler (Minnesota U.S.A.) che integra un puffer da 90 galloni (circa 340 litri) ed un braciere con elemento rotante davvero singolare. A volte diamo per assodate strade battute e stra battute, quando ci sono sempre soluzioni nuove che possono modificare il nostro modo di pensare.
                          Io credo che investire in ricerca e sviluppo (nell'era della caldaia rimarchiata) magari non ti farà più crescere come un tempo, ma ti concede ancora la possibilità di appassionarti al tuo lavoro.

                          [ATTACH=CONFIG]67169[/ATTACH]
                          al di là degli "effetti speciali" meccanici per togliere la carbonella , che fra l altro ha un potere calorifico di 36MJ/kg, prodotta dalla gassificazione questa ultima anziché essere sfruttata viene eliminata. Vorrei capire dove è l innovazione di questa azienda visto che utilizzano un metodo arcaico di gassificazione dove il 60% del gas prodotto è CO2.

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                          • #14
                            ma tu parli della Windhager o della Central Boiler ?
                            riscaldamento a biomassa e PDC
                            Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                            • #15
                              Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio
                              ecco qua la caldaia citata
                              metto solo delle foto e un disegno del funzionamento)

                              [ATTACH=CONFIG]67166[/ATTACH] [ATTACH=CONFIG]67167[/ATTACH] [ATTACH=CONFIG]67168[/ATTACH]
                              Bella davvero, immagino che quanto a emissioni sia molto curata. Ma ritengo che un aggeggino del genere abbia il suo bel costo. Siamo sempre li, un certo tipo di materiale, lo paghi.
                              [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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                              • #16
                                è l'unica nel panorma a cippato ad aver ricevuto le 5 stelle di certificazione ambientale
                                potrei sbagliarmi.... ma non credo ce ne siano altre, oppure si contano su mezza mano se anche ci sono.....
                                non chiedermi prezzi o cose simili, sai che per regolamento non parlo di quel che vendo in pbl
                                riscaldamento a biomassa e PDC
                                Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                • #17
                                  tranquillo, era solo una riflessione. Nel senso che ho visto piu' o meno cosa costa. Per questo dicevo siamo sempre li. Ma e' bella, cavolo, un gran esercizio ingegneristico. Praticamente non ha emissioni, tanto basse sono.
                                  [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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                                  • #18
                                    Windhager in updraft mode.. Quello che non capisco è togliere la Carbonella ( carbone al 90%) ed usare gas sporco che ha un basso potere calorifico.. È un controsenso.. Uso 12Mj/kg circa del gas sporco e tolgo via 36Mj/kg della carbonella.. Dei geni direi!! Ma sfruttare tutto ?? Se questa è una fuoriclasse in fatto di caldaie a biomasse andiamo bene

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                                    • #19
                                      fatico a seguire il tuo discorso.....
                                      riscaldamento a biomassa e PDC
                                      Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                      • #20
                                        Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio
                                        fatico a seguire il tuo discorso.....
                                        Salve,

                                        Mi spiego meglio...La caldaia a cippato windhager purowin utilizza il metodo updraft per la gassificazione ma alla fine scarta la carbonella prodotta che ha un potere calorifico molto alto rispetto alla legna. Potrebbero sfruttare questa extra energia creando una nuova fase di gassificazione e quindi sfruttare totalmente il potere energetico della biomassa. Inoltre precaricare molta biomassa non ha senso perchè ottieni una violenta reazione di gassificazione producendo gas con molto tar... non vedo uno stadio di cracking ma solo aria secondaria e da quello che vedo dalla schema è aspirata esternamente e non pre-riscaldata. Con poche modifiche cambierebbe tutto lo scenario, emissioni e consumi della stufa scenderebbero considerevolmente. Quindi la mia domanda è perchè nessuno ha intrapreso questa strada con evidenti miglioramenti?

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                                        • #21
                                          ... non credo scarti carbonella. Solo cenere.

                                          Le fasi di accensione e spegnimento sono sempre critiche in qualsiasi caldaia, infatti si cerca di evirarle in tutti i modi con il giusto impianto.

                                          Magari conosci particolari che non sono noti, potresti chiarire?

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                                          • #22
                                            Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                                            ... non credo scarti carbonella. Solo cenere.

                                            Le fasi di accensione e spegnimento sono sempre critiche in qualsiasi caldaia, infatti si cerca di evirarle in tutti i modi con il giusto impianto.

                                            Magari conosci particolari che non sono noti, potresti chiarire?
                                            Se trattasi di caldaia a gassificazione lo scarto è la carbonella e non cenere cosi come avviene in altri impianti updraft..
                                            Di fatto si denota chiaramente che non c'è stata una evoluzione tecnologica nella gassificazione .. ho letto in questo thread che altri produttori sono intervenuti ,sarebbe da chiedere a loro come mai nessuno ha pensato di sfruttare il residuo della gassificazione.. ma di fatto lo vendono come ammendante. Inoltre ancora oggi riempiono la camera di gassificazione di biomassa e producono cosi gas sporco mentre l'aria secondaria posta in serie riesce a bruciare solo un terzo dell’emissione gassosa generata dal processo di pirolisi in quanto la salita dei gas è molto rapida, violenta e turbolenta. Quindi occorre "rallentare" questi gas e magari purificarli affinchè tutta l'energia contenuta in essi venga sfruttata. Spero di vedere qualcosa di interessante a Progetto Fuoco 2020 perchè quest'anno l'evento faceva pena.. lo styling e le app non migliorano certo le emissioni e le riduzione di consumo di biomassa.

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                                            • #23
                                              curiosità: come mai la resa è attorno al 95% e le emissioni "quasi" pari allo zero? questi dati non combaciano con la tua teoria.....
                                              riscaldamento a biomassa e PDC
                                              Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                              • #24
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ID: 1966856
                                                Vorrei vedere dal vivo le emissioni " a zero" .. il 95% è relativo al rendimento della combustione ma come ben saprai il valore del potere energetico ideale di 4.5Kw/kg non viene mai raggiunto per quelle cause che ho specificato qui sopra relative alla velocità dei gas e dai residui tipo tar e umidità contenuti in essi che non bruciano per cui alla fine il valore energetico che otterrai per kg di biomassa sarà 2.3-2.6Kw/kg. La gassificazione è molto interessante ma occorre sviluppare nuove tecnologie per migliorare la qualità del gas prodotto e quindi aggiungere una fase di gassificazione in più per utilizzare la carbonella (36Mj/kg) che al momento viene eliminata e non consumata come invece avviene negli impianti di gassificazione downdraft.

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                                                • #25
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                                                  riscaldamento a biomassa e PDC
                                                  Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                                  • #26
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                                                    • #27
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                                                      • #28
                                                        Originariamente inviato da new_world Visualizza il messaggio
                                                        creare una piccola caldaia a pellet da utilizzare anche in città installata su canne fumarie normali per uso metano è di fatto un miraggio.
                                                        ma infatti la biomassa non è mai stata per la città......
                                                        che poi si sia spinto su stufe e stufette è altro discorso.....
                                                        una cosa sono i giocattoli, altra cosa gli impianti seri.
                                                        le aziende che tu citi non sono le più grandi per tecnologia, ma per i numeri forse.... (ma di tecnologico hanno ben poco)

                                                        la foto (disegno) che hai postato è un conto, nella realtà si scarica sotto solo cenere, non carbonella.
                                                        riscaldamento a biomassa e PDC
                                                        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                                        • #29
                                                          Se viene creata cenere allora non è gassificazione.. in questo caso invece lo è .. e come residuo della gassificazione otteniamo la carbonella. Potrebbe essere presente un pò di cenere ma l'80% rimane comunque carbonella. La differenza tra la combustione e la gassificazione è che l'ossigeno nel primo caso viene fornito tutto insieme mentre nella gassificazione viene fornito in due fasi (aria primaria e secondaria). Nel caso di combustione la biomassa si trasforma in cenere mentre nella gassificazione la biomassa viene trasformata in carbonella o biochar.

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                                                          • #30
                                                            Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio
                                                            ma infatti la biomassa non è mai stata per la città......
                                                            che poi si sia spinto su stufe e stufette è altro discorso.....
                                                            una cosa sono i giocattoli, altra cosa gli impianti seri.
                                                            le aziende che tu citi non sono le più grandi per tecnologia, ma per i numeri forse.... (ma di tecnologico hanno ben poco)

                                                            la foto (disegno) che hai postato è un conto, nella realtà si scarica sotto solo cenere, non carbonella.
                                                            Quindi se viene generata cenere non è gassificazione ma combustione ma ....dallo schema di funzionamento non credo proprio.. si evidenzia aria primaria (alla base) e aria secondaria (modulo intermedio) .. come risultato può essere presente un po di cenere( 20%) ma soprattutto carbonella (80%). Comunque credo che sarai concorde con me che occorre un cambio tecnologico per poter convincere l'utente finale ad acquistare una stufa e/o caldaia a pellet..

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