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Riscaldamento a biomassa legnosa

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  • Riscaldamento a biomassa legnosa

    Salve a tutti sono un ragazzo la cui famiglia usa sistemi di riscaldamento per abitazioni da alcuni anni, in particolare noi abbiamo una caldaia a pellet e mais che riscalda termosifoni e acqua sanitaria in casa mia.<br>Anche nei locali della nostra attivit&agrave; ci riscaldiamo con lo stesso mezzo. Non vi nascondo che il nostro credere in questi nuovi sistemi di riscaldamento ci ha portato a fare di questo una delle nostre principali attivit&agrave;, siamo anche soci AIEL (http://www.aiel.cia.it/Index.htm) di Legnaro-Padova. Io mi metto a disposizione se qlc vuole fare domande derivanti da esperienze di utilizzo diretto di questi sistemi alternativi di riscaldamento. <br>I motivi che hanno portato la ns. famiglia ad usare questi mezzi per riscaldarci sono di doppia natura, ossia ecologica e economica. La prima è chiara, la seconda deriva dal fatto che noi abbiamo riscontrato risparmi rispetto ai vari:<br><br>- metano<br>- GPL<br>- Gasolio<br><br>nell&#39; ordine del 35-55% a seconda del combustibile. Oltre all&#39; enormemente minor rischio di " volare" per aria per qlc "fuga"..... <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/cry.gif' border='0' valign='absmiddle'> <br>Intanto a presto ciao&#33;&#33; <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/biggrin.gif' border='0' valign='absmiddle'> <br><br><span class="edit">Edited by stefanob76 - 29/3/2005, 10:37</span>

  • #2
    <center><div id='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (stefanob76 @ 29/3/2005, 09:26)</div><div id='QUOTE' align='left'>Salve a tutti sono un ragazzo la cui famiglia usa sistemi di riscaldamento per abitazioni da alcuni anni, in particolare noi abbiamo una caldaia a pellet e mais che riscalda termosifoni e acqua sanitaria in casa mia.<br>Anche nei locali della nostra attivit&agrave; ci riscaldiamo con lo stesso mezzo. Non vi nascondo che il nostro credere in questi nuovi sistemi di riscaldamento ci ha portato a fare di questo una delle nostre principali attivit&agrave;, siamo anche soci AIEL (http://www.aiel.cia.it/Index.htm) di Legnaro-Padova. Io mi metto a disposizione se qlc vuole fare domande derivanti da esperienze di utilizzo diretto di questi sistemi alternativi di riscaldamento. <br>I motivi che hanno portato la ns. famiglia ad usare questi mezzi per riscaldarci sono di doppia natura, ossia ecologica e economica. La prima è chiara, la seconda deriva dal fatto che noi abbiamo riscontrato risparmi rispetto ai vari:<br><br>- metano<br>- GPL<br>- Gasolio<br><br>nell&#39; ordine del 35-55% a seconda del combustibile. Oltre all&#39; enormemente minor rischio di " volare" per aria per qlc "fuga"..... <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/cry.gif' border='0' valign='absmiddle'> <br>Intanto a presto ciao&#33;&#33; <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/biggrin.gif' border='0' valign='absmiddle'></div></center><br> CIAO STEFANOB76,<br><br>INNANZITUTTO COMPLIMENTI PER LA LODEVOLE INIZAITIVA DELLA TUA FAMIGLIA&#33;&#33;<br><br>TI VORREI CHIEDERE PERCHè HAI SCELTO IL PELLETS E IL MAIS E NON IL CIPPATO O LEGNA A PEZZI?<br><br>ALTRA DOMANDA PENSI DI INTEGRARE IN FUTURO IL TUTTO CON PANNELLI SOLARI TERMICI O TIENI SEMPRE LA CALDAIA ACCESA ANCHE D&#39; ESTATE??<br><br>ANCHE IO STO STUDIANDO IL MODO DI PASSARE DEFINITIVAMENTE DAL METANO AL LEGNO PER ACQUA SANITARIA E TERMOSIFONI E ALL&#39; ELETTRICO PER LA CUCINA.<br><br>DEVO VALUTARE DELLE CALDAIE ADATTE E DEI PANNELLI TERMICI, PURTROPPO LA PROVINCIA DI CUNEO NON DAR&agrave; CONTRIBUTI FINO AL 2007 PER QUESTA ACCOPPIATA DI PRODOTTI.<br><br>ATTENDO TUOI CONSIGLI E PARERI<br><br>CIAO PAOLO <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/laugh.gif' border='0' valign='absmiddle'>

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    • #3
      <center><div id='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (stefanob76 @ 29/3/2005, 09:26)</div><div id='QUOTE' align='left'>Salve a tutti sono un ragazzo la cui famiglia usa sistemi di riscaldamento per abitazioni da alcuni anni, in particolare noi abbiamo una caldaia a pellet e mais che riscalda termosifoni e acqua sanitaria in casa mia.<br>Anche nei locali della nostra attivit&agrave; ci riscaldiamo con lo stesso mezzo. Non vi nascondo che il nostro credere in questi nuovi sistemi di riscaldamento ci ha portato a fare di questo una delle nostre principali attivit&agrave;, siamo anche soci AIEL (http://www.aiel.cia.it/Index.htm) di Legnaro-Padova. Io mi metto a disposizione se qlc vuole fare domande derivanti da esperienze di utilizzo diretto di questi sistemi alternativi di riscaldamento. <br>I motivi che hanno portato la ns. famiglia ad usare questi mezzi per riscaldarci sono di doppia natura, ossia ecologica e economica. La prima è chiara, la seconda deriva dal fatto che noi abbiamo riscontrato risparmi rispetto ai vari:<br><br>- metano<br>- GPL<br>- Gasolio<br><br>nell&#39; ordine del 35-55% a seconda del combustibile. Oltre all&#39; enormemente minor rischio di " volare" per aria per qlc "fuga"..... <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/cry.gif' border='0' valign='absmiddle'> <br>Intanto a presto ciao&#33;&#33; <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/biggrin.gif' border='0' valign='absmiddle'></div></center><br> Ciao Stefanob76,<br><br>ti chiedo maggiori dati sulla caldaia a mais.Funziona bene? Sono stato da un rivendiotre di stufe e non era molto positivo sul mais, mi consigliava quelle solo a pellet.<br>Grazie.<br><br>ciao,francesco

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      • #4
        <center><div id='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (stefanob76 @ 29/3/2005, 09:26)</div><div id='QUOTE' align='left'>la seconda deriva dal fatto che noi abbiamo riscontrato risparmi rispetto ai vari:<br><br>- metano<br>- GPL<br>- Gasolio<br><br>nell&#39; ordine del 35-55% a seconda del combustibile.</div></center><br> Lodevole iniziativa Stefano, complimenti&#33;<br>Però non venirmi a dire che risparmi rispetto al metano, un mc di metano ti d&agrave; 9,9 kw reali con 1200 lire, i tuoi 3 kg. di pellet quanti kw ti danno?<br>Un&#39; altra domanda visto che sei del settore: è possibile fare una stufa a pellet che riscalda l&#39;acqua istantaneamente alla temperatura di 40 gradi partedo da 5? O i bruciatori in commercio nn sono abbastanza potenti?<br>Aspetto le tue risposte e ti ringrazio. ciao<br><br>A.T.

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        • #5
          Qui trovate una tabellina da noi redatta assieme ad alcuni clienti per il confronto dei costi "pratici" di metano, Gpl, gasolio:<br><a href='http://www.meryland.it/public/membri/Ste76/Confronticonsumi.wps' target='_blank'>http://www.meryland.it/public/membri/Ste76...onticonsumi.wps</a><br><br>Essa è stata redatta prendendo in esame non il solo costo del singolo carburante ma incluse tutte le tasse e balzelli che ci vengono imposti e che falsano completamente i costi reali di riscaldamento.<br>Il pellet al momento è il combustibile + pulito in termini di residui dentro la caldaia, il mais rende di + (4000 contro 6000kcal) ma lascia + residuo. Infatti è buona regola usare per le caldaie pellet/mais con percentuali variabili tra 50/50 e 70/30 pellet/mais. I miei clienti usano 60/40 e si trovano benissimo. Per quanto concerne le stufe al momento ci sono precise norme che vietano di funzionare a mais, il motivo non l&#39;ho ancora ben chiaro....... <br><br>@Alessandro effettivamente il gap che tu cerchi di colmare non credo sia al momento attuabile con i sistemi di riscaldamento a biomassa, sopratutto le stufe, cmq non essendo un ingegnere girerò il quesito agli uffici tecnici delle ditte con cui lavoro e vedremo cosa ne salter&agrave; fuori. Per il confronto che tu dici metano/pellet come ho detto prima il abbiamo il metano con una resa altissima ma con un aggravio di spese "accessorie" tali da renderlo sempre + antieconomico ed indicizzato all&#39; ormai carissimo petrolio...<img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/wink.gif' border='0' valign='absmiddle'> <br><br>@ Paolo, il cippato è valido purchè con % di umidit&agrave; troppo elevate, ma è poco pratico e la maggior parte degli utenti preferisce il pellet. Io la caldaia la tengo accesa anche d&#39;estate senza alcun problema. <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/smile.gif' border='0' valign='absmiddle'> <br><br><span class="edit">Edited by stefanob76 - 31/3/2005, 15:18</span>

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          • #6
            Ciao ragazzi,<br>anch&#39;io ho un po&#39; di esperienza con tali stufe avendo fatto una enorme quantit&agrave; di prove e test che vanno dal tipo di biomassa da bruciare (e relative miscele) al miglioramento della resa termica della stufa stessa.Sono anch&#39;io nel settore poche collaboro con mio cognato che ha una ditta di termoidraulica.Trovate una foto della mia stufa proprio nel post sotto "briciare Rifiuti...".Il risparmio rispetto al metano o al Gpl è reale ma a patto di non usare pallets di alta qualit&agrave; a prezzi molto elevati<br>Trovo spesso gente che compra pallets a 25 euro al quintale.<br>Per un risparmio maggiore bisogna sfruttare la capacit&agrave; di alcune di queste stufe (non tutte purtroppo) di bruciare tutto ciò che ha un costo minimo o nullo a seconda delle zone dove si risiede.Per esempio nella mia zona (Umbria) gran parte di quelli che usano stufe a pallets (messe all&#39;esterno delle case) bruciano gli scarti della spremitura dell&#39;olio di oliva a freddo<br>detta in gergo "sansa" che non costa nulla.Nella mia stufa metto tranquillamente legna da ardere o scarti legnosi di varia natura.A questo proposito ho modificato l&#39;interno della stufa stessa costruendo una sorta di "grata" di ferro dove poggiare<br>i pezzi di legno da bruciare.<br><br>@Stefano76<br><br>Sarebbe bello condividere le nostre esperienze.....<br><br><br>A presto

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            • #7
              Un agriturismo dalle mie parti usano una stufa combinata pellets+mais , parte a pellets<br>e dopo usa mais 50% e 50% pellets. I gestori dicono che risparmiano 30% sul costo del <br>metano. Lo scarico lo convogliono su un tubo e scaldano un altra stanza.<br><br>La stufa era : <a href='http://www.artedil.net/puros.htm' target='_blank'>Maya</a><br><br>Saluti a tutti

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              • #8
                <center><div id='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (junior73 @ 1/4/2005, 10:37)</div><div id='QUOTE' align='left'>Ciao ragazzi,<br>anch&#39;io ho un po&#39; di esperienza con tali stufe avendo fatto una enorme quantit&agrave; di prove e test che vanno dal tipo di biomassa da bruciare (e relative miscele) al miglioramento della resa termica della stufa stessa.Sono anch&#39;io nel settore poche collaboro con mio cognato che ha una ditta di termoidraulica.Trovate una foto della mia stufa proprio nel post sotto "briciare Rifiuti...".Il risparmio rispetto al metano o al Gpl è reale ma a patto di non usare pallets di alta qualit&agrave; a prezzi molto elevati<br>Trovo spesso gente che compra pallets a 25 euro al quintale.<br>Per un risparmio maggiore bisogna sfruttare la capacit&agrave; di alcune di queste stufe (non tutte purtroppo) di bruciare tutto ciò che ha un costo minimo o nullo a seconda delle zone dove si risiede.Per esempio nella mia zona (Umbria) gran parte di quelli che usano stufe a pallets (messe all&#39;esterno delle case) bruciano gli scarti della spremitura dell&#39;olio di oliva a freddo<br>detta in gergo "sansa" che non costa nulla.Nella mia stufa metto tranquillamente legna da ardere o scarti legnosi di varia natura.A questo proposito ho modificato l&#39;interno della stufa stessa costruendo una sorta di "grata" di ferro dove poggiare<br>i pezzi di legno da bruciare.<br><br>@Stefano76<br><br>Sarebbe bello condividere le nostre esperienze.....<br><br><br>A presto</div></center><br> @Junior, cavoli 25 euro al quintale per il pellet sono tanti, io attualmente ai miei clienti lo stò proponendo a 20 euro al quintale, ma prevediamo per l&#39;anno prox. di riuscire a limare qualcosina. Ovvio che a quei prezzi la convenienza rispetto alle altre forme di riscaldamento diminuisce notevolmente. <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/dry.gif' border='0' valign='absmiddle'> <br>Al momento sto sperimentando un nuovo modello di stufa che riesce a bruciare molti tipi di biomasse, in particolare riesce a riconoscere il tipo di pellet e ad autoregolarsi per la combustione. <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/wink.gif' border='0' valign='absmiddle'> Vedremo come va poi vi farò sapere.<br>

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                • #9
                  Vedo delphinus che sei di Padova, io sono della prov. di Venezia (Cavarzere esattamente..), se ti capita la prox settimana passa alla fiera della Termoidraulica a PD che ci sarò pure io con alcune ditte con cui collaboro...<br>La Maya la conosco ma so che tempo addietro avevano avuto problemi col mais nella zona dello scambiatore...Magari ora li hanno risolti. <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/wink.gif' border='0' valign='absmiddle'>

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                  • #10
                    Avevo proprio in mente di fare un salto . <br><br>Per gli interessati :<br><a href='http://www.padovafiere.it/manifestazioni/termoidraulica.htm' target='_blank'>Fiera Termoidraulica</a><br><br>Salute a tutti

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                    • #11
                      Saremo al pad. 15 Stand 4, collaboriamo con la DCM.

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                      • #12
                        <center><div id='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (stefanob76 @ 31/3/2005, 12:40)</div><div id='QUOTE' align='left'>Qui trovate una tabellina da noi redatta assieme ad alcuni clienti per il confronto dei costi "pratici" di metano, Gpl, gasolio:<br><a href='http://www.meryland.it/public/membri/Ste76/Confronticonsumi.wps' target='_blank'>http://www.meryland.it/public/membri/Ste76...onticonsumi.wps</a><br><br>Essa è stata redatta prendendo in esame non il solo costo del singolo carburante ma incluse tutte le tasse e balzelli che ci vengono imposti e che falsano completamente i costi reali di riscaldamento.<br>Il pellet al momento è il combustibile + pulito in termini di residui dentro la caldaia, il mais rende di + (4000 contro 6000kcal) ma lascia + residuo. Infatti è buona regola usare per le caldaie pellet/mais con percentuali variabili tra 50/50 e 70/30 pellet/mais. I miei clienti usano 60/40 e si trovano benissimo. Per quanto concerne le stufe al momento ci sono precise norme che vietano di funzionare a mais, il motivo non l&#39;ho ancora ben chiaro....... <br><br>@Alessandro effettivamente il gap che tu cerchi di colmare non credo sia al momento attuabile con i sistemi di riscaldamento a biomassa, sopratutto le stufe, cmq non essendo un ingegnere girerò il quesito agli uffici tecnici delle ditte con cui lavoro e vedremo cosa ne salter&agrave; fuori. Per il confronto che tu dici metano/pellet come ho detto prima il abbiamo il metano con una resa altissima ma con un aggravio di spese "accessorie" tali da renderlo sempre + antieconomico ed indicizzato all&#39; ormai carissimo petrolio...<img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/wink.gif' border='0' valign='absmiddle'> <br><br>@ Paolo, il cippato è valido purchè con % di umidit&agrave; troppo elevate, ma è poco pratico e la maggior parte degli utenti preferisce il pellet. Io la caldaia la tengo accesa anche d&#39;estate senza alcun problema. <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/smile.gif' border='0' valign='absmiddle'></div></center><br> Ciao a tutti&#33;<br><br>Chiedo a Stefano dove ha reperito l&#39;informazione che non si può bruciare mais nelle stufe...<br>Questo perchè da un rivenditore ho visto alcune stufe che possono essere alimentate con mais, nocciolino, pellets, ecc. e sono stufe esattamente uguali a quelle che vanno solo col pellet (almeno alla vista di un non esperto). Però sono molto belle e possono essere messe in casa... inosmma, non sono caldaie "da garage"...<br>Chiedo anche il suo parere su questo: uno che abita in citt&agrave; e vuole installare una stufa "onnivora", dove potrebbe trovare il combustibile in sacchi comodo come il pellet? Mica vendono il nocciolino o i gusci di nocciola gi&agrave; imballati...<br><br>Ciao e grazie&#33;<br>

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                        • #13
                          L&#39;informazione mi è stata data da una ditta produttrice di stufe che faceva anche il modello a mais ed ora è stata costretta a bloccarne la prod., appena vedo il rappresentate gli chiedo delucidazioni in merito a queste recenti norme che ne avrebbero bloccato la produzione.<br>Per il combustibile in sacchi al momento il +conveniente resta il pellet, anche se ho saputo di produttori locali che posso fornire alternative come i "vinaccioli" d&#39;uva. Cmq la cosa a livello domestico è attualmente fattibile solo col pellet almeno qui al nord. <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/wink.gif' border='0' valign='absmiddle'> <br>Appena ho notizie di combustibili pronti in sacco per uso con le caldaie a biomassa ne porterò subito notizia.<br>Ciao&#33;<br>

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                          • #14
                            Ciao a tutti<br>io sono fermamente convinto della bont&agrave; delle stufe a mais sia per il discorso risparmio che per quello ecologico. <br>Questa convinzione mi ha anche portata a sviluppare un discorso di distribuzione di questi prodotti. Se qaulcuno volesse avere qualche informazione in merito, mi contatti in email.<br>Vi allego una tabella che ho reperito su internet per fare dei confronti<br>COSTI GIORNALIERI A CONFRONTO<br><br>COMBUSTIBILE<br> COSTO GIORNALIERO<br> <br>GASOLIO € 14.02<br><br>GPL € 13.56<br><br>METANO € 10.93<br><br>PELLETS € 7.16<br><br>LEGNA € 5.39<br><br>MAIS € 3.13<br><br>i dati sono riferiti al costo necessario per scaldare l&#39;ambiente e l&#39;acqua di un appartamento di circa 120 mq<br> <br>

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                            • #15
                              <center><div id='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (gilles70 @ 18/4/2005, 22:08)</div><div id='QUOTE' align='left'>Ciao a tutti<br>io sono fermamente convinto della bont&agrave; delle stufe a mais sia per il discorso risparmio che per quello ecologico. <br>Questa convinzione mi ha anche portata a sviluppare un discorso di distribuzione di questi prodotti. Se qaulcuno volesse avere qualche informazione in merito, mi contatti in email.<br>Vi allego una tabella che ho reperito su internet per fare dei confronti<br>COSTI GIORNALIERI A CONFRONTO<br><br>COMBUSTIBILE<br> COSTO GIORNALIERO<br> <br>GASOLIO € 14.02<br><br>GPL € 13.56<br><br>METANO € 10.93<br><br>PELLETS € 7.16<br><br>LEGNA € 5.39<br><br>MAIS € 3.13<br><br>i dati sono riferiti al costo necessario per scaldare l&#39;ambiente e l&#39;acqua di un appartamento di circa 120 mq</div></center><br> Ciao Gilles volevo chiederti:<br><br>- Se mi sai dire la marca delle stufe a mais da te trattate (anche in privato);<br><br>- Come hanno risolto i noti problemi di nichelizzazione sul braciere a temperature non troppo elevate?<br>- E la problematica sulle stufe legata all&#39;intasamento dello scambiatore in tempi troppo rapidi;<br>- Che % di umidit&agrave; contiene il mais usato per la redazione della tabella;<br><br><br>Fammi sapere che mi interessa parecchio&#33;&#33; ciao&#33;<br>

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                              • #16
                                Ciao Stefano<br>La percentuale di umidit&agrave; del mais di questa tabella è del 15%. L&#39;unico inconveniente (se così vogliamo chiamarlo) di queste caldaie, è che una volta al giorno bisogna togliere un residuo della combustione del mais. Questo residuo, una volta che si è raffreddato, si sgretola e può esse riutilizzato come concime.<br><br>p.s. hai un pvt ;-)

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                                • #17
                                  <center><div id='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> </div><div id='QUOTE' align='left'>Mica vendono il nocciolino o i gusci di nocciola gi&agrave; imballati...</div></center><br><br>Ciao Macino,<br>anch&#39;io mi trovo nel settore con mio cognato ed abbiamo venduto qualche stufa a mais.Quest&#39;ultimo ha un più alto potere calorico sia rispetto al palletts stesso <br>sia rispetto ai gusci di nocciole.<br>Dalle mie parti (l&#39;umbria) si trovano molte Biomasse in vendita poichè la diffusione di questo tipo di stufe è alta.<br><br>Il pallets di discreta qualit&agrave; acquistato direttamente in una fabbrica locale lo paghiamo 14 euro al quintale.<br>C&#39;è pure una ditta che vende in sacchi molto grandi (contengono da 7 ai 10 quintali di materiale) gusci di noci pistacchi nocciole pinoli.<br>IL prezzo è di 11 euro al quintale.<br>Molto conveniente e molto usate sono le pigne (quelle grandi ) che hanno subito gi&agrave; un processo di sminuzzamento da parte delle ditte che ci ricavano i pinoli.<br>Vendute sempre in sacconi da 8 quintali hanno un costo che si aggira intorno<br>ai 3,5 euro al quintale.<br>Il problema per quest&#39;ultime è che alcuni meccanismi di trascinamento di molte stufe specie quelle più piccole od economiche non sono idonei a trascinare questo tipo di materiale.In pratca il materiale è troppo grande e non passa per la coclea o si inceppa.Le soluzioni che adottiamo in questo caso si dirigono all&#39;ulterie sminuzzamento delle pigne gi&agrave; macinate o al potenziamento del gruppo motore &#092;coclea in modo che riesca a gestire questo materiale rompendo se necesssario i pezzetti che non passano.<br>Moltissimi di quelli che hanno le stufe in garage (come me) o ad di fuori di case isolate utilizzano la sansa esausta derivante dalla spremitura a freddo dell&#39;olio di<br>oliva. Di solito la facciamo essiccare nel senso che ad esempio quest&#39;anno ad ottobre-novembre quando inizia la spremitura prendiamo la sansa che verr&agrave; usata l&#39;anno prossimo.<br>Il costo è praticamente nullo ......c&#39;è solo da andarla a prendere con qualche mezzo tipo camion scoperto.IL problema per molti è lo stoccaggio poichè trovandosi sfusa è difficile da immagazzinare.<br><br>Secondo il mio modesto parere comprare stufe a pallets oggigiorno non è conveniente (o lo diventer&agrave; sempre meno) per coloro che non possono per così dire arrangiarsi con materiali alternativi.<br>Il prezzo salir&agrave; sempre di più nel tempo dovuto alla forte richiesta e alla poca disponibilit&agrave; di materiale per fabbricarlo, tanto da non essere più una valida alternativa agli altri combustibili.<br>Bruciare diversi tipo di biomasse all&#39;interno di una stufa che si trova in un appartamento è di difficile realizzazzione sia per le emissioni esterne (specie se non si usa la canna fumaria che esce sul tetto) che interne alla casa (con l&#39;andar del tempo le guarnizioni degli sportelli si deteriorano e le polveri passano all&#39;ambiente...senza contare i periodici processi di pulizia a sprtello aperto). <br><br><br>A presto <br><br><span class="edit">Edited by junior73 - 20/4/2005, 09:08</span>

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                                  • #18
                                    <center><div id='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> </div><div id='QUOTE' align='left'> pallets </div></center><br><br>attenzione ce una bella differenza tra pallets e pellet<br><br>i pallet esausti sono pedane ormai rotte e inutilizzabili il pellet e&#39; legno compresso in tronchetti piccoli o grandi...

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                                    • #19
                                      <center><div id='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (stefanob76 @ 1/4/2005, 11:41)</div><div id='QUOTE' align='left'><center><div id='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (junior73 @ 1/4/2005, 10:37)</div><div id='QUOTE' align='left'>Ciao ragazzi,<br>anch&#39;io ho un po&#39; di esperienza con tali stufe avendo fatto una enorme quantit&agrave; di prove e test che vanno dal tipo di biomassa da bruciare (e relative miscele) al miglioramento della resa termica della stufa stessa.Sono anch&#39;io nel settore poche collaboro con mio cognato che ha una ditta di termoidraulica.Trovate una foto della mia stufa proprio nel post sotto "briciare Rifiuti...".Il risparmio &nbsp;rispetto al metano o al Gpl è reale ma a patto di non usare pallets di alta qualit&agrave; a prezzi molto elevati<br>Trovo spesso gente che compra pallets a 25 euro al quintale.<br>Per un risparmio maggiore bisogna sfruttare la capacit&agrave; di alcune di queste stufe (non tutte purtroppo) di bruciare tutto ciò che ha un costo minimo o nullo a seconda delle zone dove si risiede.Per esempio nella mia zona (Umbria) gran parte di quelli che usano stufe a pallets (messe all&#39;esterno delle case) bruciano gli scarti della spremitura dell&#39;olio di oliva a freddo<br>detta in gergo "sansa" che non costa nulla.Nella mia stufa metto tranquillamente legna da ardere o scarti legnosi di varia natura.A questo proposito ho modificato l&#39;interno della stufa stessa costruendo una sorta di "grata" di ferro dove poggiare<br>i pezzi di legno da bruciare.<br><br>@Stefano76<br><br>Sarebbe bello condividere le nostre esperienze.....<br><br><br>A presto</div></center><br>@Junior, cavoli 25 euro al quintale per il pellet sono tanti, io attualmente ai miei clienti lo stò proponendo a 20 euro al quintale, ma prevediamo per l&#39;anno prox. di riuscire a limare qualcosina. Ovvio che a quei prezzi la convenienza rispetto alle altre forme di riscaldamento diminuisce notevolmente. <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/dry.gif' border='0' valign='absmiddle'> <br>Al momento sto sperimentando un nuovo modello di stufa che riesce a bruciare molti tipi di biomasse, in particolare riesce a riconoscere il tipo di pellet e ad autoregolarsi per la combustione. <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/wink.gif' border='0' valign='absmiddle'> Vedremo come va poi vi farò sapere.</div></center><br> ciao , Stefanob76 <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/w00t.gif' border='0' valign='absmiddle'> , hai indicato un prezzo al quintale di 20 euro , mi puoi inviare gli estremi dove trovarlo?<br>grazie<br>Diego

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                                      • #20
                                        <center><div id='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (junior73 @ 20/4/2005, 08:33)</div><div id='QUOTE' align='left'><center><div id='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> </div><div id='QUOTE' align='left'>Mica vendono il nocciolino o i gusci di nocciola gi&agrave; imballati...</div></center><br><br>Ciao Macino,<br>anch&#39;io mi trovo nel settore con mio cognato ed abbiamo venduto qualche stufa a mais.Quest&#39;ultimo ha un più alto potere calorico sia rispetto al palletts stesso <br>sia rispetto ai gusci di nocciole.<br>Dalle mie parti (l&#39;umbria) si trovano molte Biomasse in vendita poichè la diffusione di questo tipo di stufe è alta.<br><br>Il pallets di discreta qualit&agrave; acquistato direttamente in una fabbrica locale lo paghiamo 14 euro al quintale.<br>C&#39;è pure una ditta che vende in sacchi molto grandi (contengono da 7 ai 10 quintali di materiale) gusci di noci pistacchi nocciole pinoli.<br>IL prezzo è di 11 euro al quintale.<br>Molto conveniente e molto usate sono le pigne (quelle grandi ) che hanno subito gi&agrave; un processo di sminuzzamento da parte delle ditte che ci ricavano i pinoli.<br>Vendute sempre in sacconi da 8 quintali hanno un costo che si aggira intorno<br>ai 3,5 euro al quintale.<br>Il problema per quest&#39;ultime è che alcuni meccanismi di trascinamento di molte stufe specie quelle più piccole od economiche non sono idonei a trascinare questo tipo di materiale.In pratca il materiale è troppo grande e non passa per la coclea o si inceppa.Le soluzioni che adottiamo in questo caso si dirigono all&#39;ulterie sminuzzamento delle pigne gi&agrave; macinate o al potenziamento del gruppo motore &#092;coclea in modo che riesca a gestire questo materiale rompendo se necesssario i pezzetti che non passano.<br>Moltissimi di quelli che hanno le stufe in garage (come me) o ad di fuori di case isolate utilizzano la sansa esausta derivante dalla spremitura a freddo dell&#39;olio di<br>oliva. Di solito la facciamo essiccare nel senso che ad esempio quest&#39;anno ad ottobre-novembre quando inizia la spremitura prendiamo la sansa che verr&agrave; usata l&#39;anno prossimo.<br>Il costo è praticamente nullo ......c&#39;è solo da andarla a prendere con qualche mezzo tipo camion scoperto.IL problema per molti è lo stoccaggio poichè trovandosi sfusa è difficile da immagazzinare.<br><br>Secondo il mio modesto parere comprare stufe a pallets oggigiorno non è conveniente (o lo diventer&agrave; sempre meno) per coloro che non possono per così dire arrangiarsi con materiali alternativi.<br>Il prezzo salir&agrave; sempre di più nel tempo dovuto alla forte richiesta e alla poca disponibilit&agrave; di materiale per fabbricarlo, tanto da non essere più una valida alternativa agli altri combustibili.<br>Bruciare diversi tipo di biomasse all&#39;interno di una stufa che si trova in un appartamento è di difficile realizzazzione sia per le emissioni esterne (specie se non si usa la canna fumaria che esce sul tetto) che interne alla casa (con l&#39;andar del tempo le guarnizioni degli sportelli si deteriorano e le polveri passano all&#39;ambiente...senza contare i periodici processi di pulizia a sprtello aperto). <br><br><br>A presto</div></center><br> ciao, sono anche io in Umbria, sapresti dirmi dove trovare informazioni sulle stufe a mais o a sanza?

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                                        • #21
                                          Ciao ragazzi, per il pellet io lo vendo a quelle cifre, ma come me, ve ne sono diversi nella zona.... <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/wink.gif' border='0' valign='absmiddle'> <br>Per il pellet considerate che si la richiesta è in continuo aumento, ma lo sono anche gli stabilimenti atti a produrlo, inoltre nei paesi del nord Europa è lo Stato stesso che sta incentivando la coltivazione di piante atte a produrre pellet di legno dando l&#39;impulso al ciclo produttivo. In zone come il Veneto dove io risiedo la cosa sta gi&agrave; avvenedo e la regione stessa si sta adoperando per creare dei "distretti del legno" dove sia agricoltura che industria" stanno rivolgendo l&#39;attenzione a questo combustibile rinnovabile. Ovvio che dove sono maggiormente usati sansa, nocciolino, pinoli ecc... il pellet fatica di + a prendere piede..... <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/smile.gif' border='0' valign='absmiddle'> Per quanto concerne le stufe a mais non conosco ancora produttori che abbiano completamente risolto il problema della notevole quantit&agrave; di residui che generano, costringendo come diceva Gilles a pulirla almeno 1 volta al giorno, cosa che purtroppo molti privati cittadini non accettano preferendovi altri sistemi di riscaldamento + pratici.... <br><br><span class="edit">Edited by stefanob76 - 27/4/2005, 08:39</span>

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                                          • #22
                                            QUOTE]ciao, sono anche io in Umbria, sapresti dirmi dove trovare informazioni sulle stufe a mais o a sanza? [/QUOTE]<br><br>Ciao per quanto concerne le stufe a mais puoi provare a reperire qualche info qui....<br><br><a href='http://www.puros.it' target='_blank'>http://www.puros.it</a><br><br>Ti posso dare però qualche suggerimento.Tieni presente che per bruciare mais essiccato non è detto assolutamente che sia necessario avere stufe adatte o progettate ad hoc.Prendendo una normale stufa a pellet<br>puoi miscelare il mais con quest&#39;ultimo tranquillamente fino al 50 %.Il problema per il mais rimane la difficile incendiabilit&agrave; ....durante la combustione invece (magari aumentando un pochino l&#39;afflusso dell&#39;aria sotto il bruciatore) è o.k..Come dice Stefano76 il maisi lascai dei piccoli residui che vanno tolti con una veloce pulizia possibilmente una volta al giorno (è comunque un lavoretto di pochi minuti). <br>Il mais ,a meno che tu non sappia gi&agrave; dove prenderlo, v&agrave; acquistato alla raccolta e lasciato essiccare per un periodo di almeno 2 mesi o più altrimenti il grado di umidit&agrave; è troppo elevato per una corretta combustione.<br>Il suo maggiore potere calorico svanisce immediatamente dando risultati peggiori degli altri materiali.<br>Il prezzo alla raccolta è di 13-14 euro al quintale.Tieni presente che trovi il Pellets in sacchi da 20 kili presso una fabbrica nei pressi di Trevi e più precisamente nella zona chiamata "Casco dell&#39;acqua" allo stesso prezzo.<br>Se ti interessa volendo ci possiamo incontrare....di dove sei? <br><br>Per quanto concerne la sansa devi sapere che è stata vietata come combustibile.Molti dei mulini della zona (Moltefalco,Trevi etc) non la danno più alla persone ma sono costretti a smaltirla in modo corretto.<br>Una volta essiccata ha un buon potere calorico ma difficilmente riuscirai a bruciarla da sola in una normale stufa<br>a pallet che non "mangi" un po&#39; di tutto (tio tocca sempre miscelarla preventivamente).C&#39;è poi il fatto non secondario che se vivi in un appartamento e devi mettere la stufa internamente o non puoi sfruttare la normale canna fumaria (fin sopra il tetto) emette un odore molto fastidioso.<br>I presupposti per usare la sansa sono quella di avere un locale (di solito garage)adibito alla locazione della stufa<br>e una canna fumaria disponibile e possibilmente niente case vicinissime.Questo&#39; f&agrave; si che molti optano per stufe<br>a pallet in grado di alimentare il circuito dei termosifoni.<br>In ultimo la quantit&agrave; di residui è della combustione di questo materiale è abbastanza corposa e se i costretto<br>a pulire almeno una volta al giorno.Tolto il prezzo quasi nullo (a volte si paga 1 euro al quintale max) ha molti aspetti negativi rispetto alle altre biomasse.<br><br>@Stefano 76<br><br><center><div id='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> </div><div id='QUOTE' align='left'>ancora produttori che abbiano completamente risolto il problema della notevole quantit&agrave; di residui che generano</div></center><br><br>Stò progettando una stufa da zero un po&#39; per passione un po&#39; per lavoro in grado di bruciare un po&#39; di tutto e che risolva anche il problema delle periodiche pulizie.Integra anche la possibilit&agrave; di generare acqua calda sia per i termosifoni sia sanitaria in tempo reale (per la seconda è da verificare se la potenza termica lo permette).<br>Pensavo di usare un attacco esterno nella parte inferiore della stufa dove collegarci una sorta di aspirapolvere.<br>L&#39;aspirazione interna sarebbe collagata nella zona immediatamente sotto il bruciatore e nelle zone limitrofe dove si concentra il "pulviscolo".L&#39;azionamento a tempo o comandato in maniera diretta dall&#39;utente tramite un semplice interruttore.<br><br>Che ne pensi?<br><br>A presto <br><br><span class="edit">Edited by junior73 - 27/4/2005, 12:24</span>

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                                            • #23
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                                              • #24
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                                                Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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                                                Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
                                                -------------------------------------------------------------------
                                                L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
                                                Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
                                                ------------------------------------------------

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                                                • #25
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                                                  • #26
                                                    <center><div id='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (ADDERTOELE @ 30/3/2005, 14:18)</div><div id='QUOTE' align='left'>[CIAO STEFANOB76,<br><br>INNANZITUTTO COMPLIMENTI PER LA LODEVOLE INIZAITIVA DELLA TUA FAMIGLIA&#33;&#33;<br><br>TI VORREI CHIEDERE PERCHè HAI SCELTO IL PELLETS E IL MAIS E NON IL CIPPATO O LEGNA A PEZZI?<br><br>ALTRA DOMANDA PENSI DI INTEGRARE IN FUTURO IL TUTTO CON PANNELLI SOLARI TERMICI O TIENI SEMPRE LA CALDAIA ACCESA ANCHE D&#39; ESTATE??<br><br>ANCHE IO STO STUDIANDO IL MODO DI PASSARE DEFINITIVAMENTE DAL METANO AL LEGNO PER ACQUA SANITARIA E TERMOSIFONI E ALL&#39; ELETTRICO PER LA CUCINA.<br><br>DEVO VALUTARE DELLE CALDAIE ADATTE E DEI PANNELLI TERMICI, PURTROPPO LA PROVINCIA DI CUNEO NON DAR&agrave; CONTRIBUTI FINO AL 2007 PER QUESTA ACCOPPIATA DI PRODOTTI.<br><br>ATTENDO TUOI CONSIGLI E PARERI<br><br>CIAO PAOLO <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/laugh.gif' border='0' valign='absmiddle'></div></center><br> Scusa l&#39;intromissione, secondo me sia la legna che il pellet subiranno ancora dei rincari visto che la domanda è in aumento. .Il boiler elettrico chi ce l&#39;aveva l&#39;ha tolto per passare al metano. Sei delle parti di Cuneo? In quella zona non cè una fabbrica di caldaie a mais? Cosa si dice da quelle parti? Ciao alla prossima

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                                                      Voto per l&#39;applicazione delle caldaie a mais (vivo in una zona in cui il mais è onnipresente) in impianti di medio-grandi dimensioni dove si può spendere di più per realizzare sistemi automatici ed ottimizzati di controllo polveri, pulitura delle superfici di scambio periodica, ecc.. <br><br>Lo voglio proporre nella mia zona, ma so che dopo l&#39;entusiasmo iniziale i prezzi saliranno anche per questo combustibile... <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/mad.gif' alt='mad.gif'> <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/mad.gif' alt='mad.gif'>

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                                                        <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (cekut @ 22/8/2005, 17:19)</div><div id='QUOTE' align='left'>Voto per l&#39;applicazione delle caldaie a mais (vivo in una zona in cui il mais è onnipresente) in impianti di medio-grandi dimensioni dove si può spendere di più per realizzare sistemi automatici ed ottimizzati di controllo polveri, pulitura delle superfici di scambio periodica, ecc.. <br><br>Lo voglio proporre nella mia zona, ma so che dopo l&#39;entusiasmo iniziale i prezzi saliranno anche per questo combustibile... <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/mad.gif' alt='mad.gif'> <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/mad.gif' alt='mad.gif'></div></div><br> Come agricoltore mi auguro che il prezzo si rinforzi, tieni presente però che nelle nostre aziende dobbiamo lasciare incolto il 10% dei terreni per limitare la sovraproduzione. Bisogna bruciarne di mais prima che la domanda superi l&#39;offerta&#33; Ciao

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                                                        • #29
                                                          <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (brunomoli @ 23/8/2005, 09:36)</div><div id='QUOTE' align='left'><br>Come agricoltore mi auguro che il prezzo si rinforzi, tieni presente però che nelle nostre aziende dobbiamo lasciare incolto il 10% dei terreni per limitare la sovraproduzione. Bisogna bruciarne di mais prima che la domanda superi l&#39;offerta&#33; Ciao</div></div><br> Tranquillo Bruno, secondo me non riuscirei neanche volendo a proporre il mais come combustibile su larga scala perchè:<br><br>- i centri di raccolta ed essicazione gi&agrave; esistenti mi mangerebbero vivo perchè si sconvolge il mercato<br>- i prezzi del mais salirebbero (con un po&#39; di respiro economico per il produttore) però renderebbero meno competitivo il mais rispetto al pellet ad esempio<br><br>In poche parole penso che sarebbe davvero una bella risorsa abbondante... ma sar&agrave; molto dura sconvolgere il mercato... che ne pensi?<br>

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                                                          • #30
                                                            <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (stefanob76 @ 29/3/2005, 09:26)</div><div id='QUOTE' align='left'>Salve a tutti sono un ragazzo la cui famiglia usa sistemi di riscaldamento per abitazioni da alcuni anni, in particolare noi abbiamo una caldaia a pellet e mais che riscalda termosifoni e acqua sanitaria in casa mia.<br>Anche nei locali della nostra attivit&agrave; ci riscaldiamo con lo stesso mezzo. Non vi nascondo che il nostro credere in questi nuovi sistemi di riscaldamento ci ha portato a fare di questo una delle nostre principali attivit&agrave;, siamo anche soci AIEL (http://www.aiel.cia.it/Index.htm) di Legnaro-Padova. Io mi metto a disposizione se qlc vuole fare domande derivanti da esperienze di utilizzo diretto di questi sistemi alternativi di riscaldamento. <br>I motivi che hanno portato la ns. famiglia ad usare questi mezzi per riscaldarci sono di doppia natura, ossia ecologica e economica. La prima è chiara, la seconda deriva dal fatto che noi abbiamo riscontrato risparmi rispetto ai vari:<br><br>- metano<br>- GPL<br>- Gasolio<br><br>nell&#39; ordine del 35-55% a seconda del combustibile. Oltre all&#39; enormemente minor rischio di " volare" per aria per qlc "fuga"..... <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/cry.gif' alt='cry.gif'> <br>Intanto a presto ciao&#33;&#33; <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/biggrin.gif' alt='biggrin.gif'></div></div><br> ciao stefano,da quello che so sul mercato ci sono poche caldaie a mais e di modelli se ne parla ancora meno forse per la paura di pubblicizzare un modello più di un altro. mi potresti dire i modelli che tratti (mi interessano per scaldare l&#39;acqua dei termosifoni) e i loro pregi e difetti ? grazie e invito gli utenti, per avere un&#39;pò più di chiarezza, di parlare di modelli e marche. <br>

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