salute a Voi<br>ho un dilemma con una villetta (110 mq su 2 piani) di un cliente particolare...IO...<br>La sto ristrutturando e mi piacerebbe realizzare un impianto discreto....non vi sto a raccontare le varie peripezie...ma prendiamo come punto fisso come terminali ...i radiatori...magari con delle termostatiche. Vorrei realizzare una centrale siffatta.<br>1. caldaia ad alto rendimento (senza produzione ACS) da 20 kW a GPL... che con quello che costa mi piacerebbe usare il meno possibile!<br>2. termocamino ad acqua 25 kW,<br>3. bollitore 300 l con serpentino per la caldaia (che lavora a pressione diversa dal termocamino che è a vaso aperto) e attacchi diretti per il termocamino + serpentino per il solare termico ed ACS instantanea<br>4. solare termico con pannelli sottovuoto diciamo 5 mq,<br><br>naturalmente il tutto è connesso alle colonne dei radiatori<br><br>come lo vedete come impianto? Si accettano consigli<br>
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impianto villa
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ops....zona D (1937 GG) 3 lati, dii cui quello centrale esposto a SE, un lato è confinante con altra unità immobiliare (trattasi di bifamiliare). edificata in muratura portante in tufo esterno in cortina.<br>Spero di non esser stato ancora una volta leggero<br>Grazie DottIng
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Forse è meglio caldaia con doppia sezione riscaldamento e ACS, che versa direttamente nel boiler da 300 litri e termocamino con serpentina nel boiler.<br>In questo modo il termocamino lo fai lavorare alle temperature ottimali e sopratutto senza il rischio condensa, mentre alla caldaia affidi anche tutta la regolazione della temperatura di lavoro del boiler.<br>E' decisamente più semplice fare la regolazione con una caldaia che reagisce prontamente, che non ad un termocamino che non ti pensa proprio.<br>Pannelli a circolazione naturale per sola ACS collegata alla sezione ACS della caldaia nel modo solito: <a href="http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/miscelatore_rovescio.jpg" target="_blank">http://web.tiscali.it/risparmio_energetico...re_rovescio.jpg</a><br><br>In estate dovresti andare solo con il solare termico, negli altri periodi in integrazione.<br>Volendo puoi mettere un istantaneo a gas solo per ACS, però in un ambiente separato dalla caldaia per il riscaldamento.<br>Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.
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daccordo ma la mia idea partiva dal fatto che i pannelli solari dovessero, anche se in minima parte, contribuire al preriscaldo del bollitore. per questo ho pensato di metterli insieme al resto dell'impianto preferendo così la produzione di ACS istantanea. Il problema, almeno per ora, è l'intermittenza di funzionamento dell'impianto...e mantenerlo in temperatura con la caldaia GPL...un pò mi rode....<br>che ne pensi?
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Se non sei in fascia solare 1, una schifezza, e puoi mettere i pannelli sparati a sud e inclinati a 60° si può fare.<br><br><span class="edit">Edited by dotting - 18/3/2008, 20:06</span>Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.
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fredda 2229 Gradi Giorno, però è già in fascia solare 2 sufficiente per una possibile integrazioneQuando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.
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30 km dalla Svizzera fascia solare 1 senza dubbio, fredda quindi la regolazione climatica non abbasserebbe quasi mai la temperatura dei termo.<br>Integrazione a termosifoni zero, a pavimento poco.<br>Quindi spero solo ACS a Circolazione Naturale, perchè spendere molto di più per un forzato non ne vale proprio la pena.<br>60° gli consente una certa integrazione in inverno sull'ACS, se non lo sparano per l'estetica si può mettere.Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.
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la fascia solare è 2 ma direi che per le caratteristiche del territorio e per latitudini sarei al confine con la fascia 3 (roma). Direi che 60° sono troppi anche per me che non ho problemi di sorta...però gia 45° potrebbero andar bene....peraltro...ciò favorirebbe lo scarso fabbisogno estivo nel caso di leggero sovradimensionamento del campo solare. L'idea è quella di mantenere in temperatura l'acqua del boiler (o puffer che dir si voglia) per 3 motivi:<br><br>1. avere una risposta dell'impianto all'accensione più veloce;<br>2. conseguentemente risparmiare energia nel prerisclado del boiler prima dell'attivazione dei circolatori<br>3. avere una certa quantità di ACS disponibile ad impianto a riposo.....anche se vanno verificate le rese dei puffer.<br><br>Giusta l'idea di portare l'acqua del termocamino al serpentino e la caldaia (con grado di regolazione migliore) diretta nel puffer, risolvendo peraltroil problema della condensa che non si porrebbe per la caldaia a cond.<br><br>L'ENEA mi ha detto che se il termocamino risponde alla UNI 303-5 potrebbe esser portato in detrazione 55% (a scapito però della caldaia a cond...ma visto che esso costa di +....). Vi risulta?
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