Espongo la mia situazione.
Cinque anni fa ho ristrutturato una parte di un piccolo podere (160 metri quadri): riscaldamento a terra a bassa temperatura fuorché per i bagni e la cucina. Caldaia a due pompe (bassa ed alta Temperatura) purtroppo a GPL….. costi troppo alti. L’anno scorso inserisco il solare termico, integrato con il riscaldamento (boiler 500 litri). Ottimo risultato: costo del riscaldamento invernale diminuito del 40%, pompa a bassa T disabilitata e soprattutto caldaia completamente spenta da inizio Marzo a inizio Novembre con acqua calda sanitaria sempre a disposizione (da un po’ anche per gli elettrodomestici, con risparmio di elettricità già valutabile). Ma adesso mi hanno cambiato il contratto del GPL (+30%).......... se continua così in inverno rischio di tornare ai costi di due anni fa (Euro 700 al mese).
In salotto ho un caminetto che butta fuori aria calda da due bocchette poste in alto ed è oramai integrato nell’arredo (ossia non voglio cambiarlo perché è costato anche tanto pennellarlo e poi la moglie mi uccide). Combinazione vuole che il boiler sia stato installato proprio in un ripostiglio ‘a parete’ dietro il caminetto: insomma sono distanti meno di mezzo metro e la presa d’aria del caminetto sfonda la parete ed è a cinque centimetri dal boiler.
Nel periodo Novembre-Febbraio accendo il caminetto tutte le sere per un paio d’ore mentre guardo la TV (ho produzione propria di legna che mi copre tale consumo). Vorrei sfruttare quelle due ore (ma la brace di notte continua ad essere calda fino al mattino) per portare la temperatura dell’acqua del boiler ad un livello tale che mi permetta, il giorno dopo, di non usare il GPL se non per ESTREMO bisogno di integrazione (ad esempio se sono fuori la sera e non accendo il caminetto)………
Qualcuno ha esperienze ‘non invasive’ di riconversione di un caminetto ad antina chiudibile verticalmente ? Guardando depliants di termocaminetti integrabili con il riscaldamento sono così simili esternamente……..Il caminetto ha due tubi posti in alto sopra la fiamma dove circola e si riscalda l’aria. Potranno essere usati per inserirci internamente qualche elemento in cui circoli un fluido (o direttamente acqua) e torni indietro al boiler ? Oppure venga scaldato direttamente un conduttore, poi “inserito” dall’altro lato dentro il boiler ?
Insomma: io non sono in grado neppure di capire cosa propongo…….. So solo che mi dispiace vedere disperdersi quelle due ore di buon calore, specialmente quando a fine mese mi arriva la bolletta del GPL.
Se ritenete che la riconversione abbia qualche speranza, potete dirmi a che tipo di esperto devo rivolgermi per il lavoro di riconversione ? Avete riferimenti in Toscana da darmi ?
Ringrazio e saluto.
Cinque anni fa ho ristrutturato una parte di un piccolo podere (160 metri quadri): riscaldamento a terra a bassa temperatura fuorché per i bagni e la cucina. Caldaia a due pompe (bassa ed alta Temperatura) purtroppo a GPL….. costi troppo alti. L’anno scorso inserisco il solare termico, integrato con il riscaldamento (boiler 500 litri). Ottimo risultato: costo del riscaldamento invernale diminuito del 40%, pompa a bassa T disabilitata e soprattutto caldaia completamente spenta da inizio Marzo a inizio Novembre con acqua calda sanitaria sempre a disposizione (da un po’ anche per gli elettrodomestici, con risparmio di elettricità già valutabile). Ma adesso mi hanno cambiato il contratto del GPL (+30%).......... se continua così in inverno rischio di tornare ai costi di due anni fa (Euro 700 al mese).
In salotto ho un caminetto che butta fuori aria calda da due bocchette poste in alto ed è oramai integrato nell’arredo (ossia non voglio cambiarlo perché è costato anche tanto pennellarlo e poi la moglie mi uccide). Combinazione vuole che il boiler sia stato installato proprio in un ripostiglio ‘a parete’ dietro il caminetto: insomma sono distanti meno di mezzo metro e la presa d’aria del caminetto sfonda la parete ed è a cinque centimetri dal boiler.
Nel periodo Novembre-Febbraio accendo il caminetto tutte le sere per un paio d’ore mentre guardo la TV (ho produzione propria di legna che mi copre tale consumo). Vorrei sfruttare quelle due ore (ma la brace di notte continua ad essere calda fino al mattino) per portare la temperatura dell’acqua del boiler ad un livello tale che mi permetta, il giorno dopo, di non usare il GPL se non per ESTREMO bisogno di integrazione (ad esempio se sono fuori la sera e non accendo il caminetto)………
Qualcuno ha esperienze ‘non invasive’ di riconversione di un caminetto ad antina chiudibile verticalmente ? Guardando depliants di termocaminetti integrabili con il riscaldamento sono così simili esternamente……..Il caminetto ha due tubi posti in alto sopra la fiamma dove circola e si riscalda l’aria. Potranno essere usati per inserirci internamente qualche elemento in cui circoli un fluido (o direttamente acqua) e torni indietro al boiler ? Oppure venga scaldato direttamente un conduttore, poi “inserito” dall’altro lato dentro il boiler ?
Insomma: io non sono in grado neppure di capire cosa propongo…….. So solo che mi dispiace vedere disperdersi quelle due ore di buon calore, specialmente quando a fine mese mi arriva la bolletta del GPL.
Se ritenete che la riconversione abbia qualche speranza, potete dirmi a che tipo di esperto devo rivolgermi per il lavoro di riconversione ? Avete riferimenti in Toscana da darmi ?
Ringrazio e saluto.
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