Residui di Combustione (Pellet) - EnergeticAmbiente.it

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Residui di Combustione (Pellet)

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  • #31
    Originariamente inviato da DR Nord Est Visualizza il messaggio
    anton&llo, parti col piede e da presupposti sbagliati.
    non esiste nessuna regolazione standard, e se un tecnico ti dirà ciò, vuol dire che non sà fare il suo lavoro.
    ogni combustibile, ogni impianto, ogni caldaia... è un caso a sè, che và regolato a puntino.
    solo che a farlo..... sono in pochi.
    ciao
    Certo che sono in pochi! sono gli unici che hanno i parametri e sanno da dove modificarli per intervenire sulla centralina.
    Non parlo solo dei valori "Standard" (che se sei fortunato sono quelli preimpostati sulla stufa nuova, ma non sempre), che in genere vanno bene per l'utilizzo standard (appundo!). Ma credo che insieme alla caldaia ci dovrebbe essere un manuale tecnico molto più ampio e in grado di risolvere i più svariati problemi e dare indicazioni, ma anche maggiori controlli, su come ottimizzare il tutto nelle situazioni piu disparate.
    Un esempio: molti anni fa se acquistavi un'automobile ti davano il "Libretto uso e Manutenzione", allora era un vero e proprio manuale dove si riportavano tante cose,anche, ne ho uno sottomano, le foto delle candele incrostate e la descrizione del fenomeno e su cosa si doveva intervenire. Oggi lo stesso libretto riporta solo come si aprono le portiere, come si abbassano i vetri e scioccezze simili. Per ogni funzionamento anomalo si rimanda all'assistenza. Capisco bene il discorso "economico" e il marketing sfrenato, ma un minimo di considerazione verso i clienti non guasta.
    Non voglio certo innescare polemiche e ringrazio tutti per aver modo di discuterne, ma dare la possibilita a chi lo crede, di autogestisri quello che ha comprato, forse non sconvolge il mercato e da certamente più fiducia verso il costruttore/venditore.

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    • #32
      anton&llo, non ti dò torto. Moltissimi venditori non sono assolutamente preparati, come neppure moltissimi tecnici lo sono.
      Io da utente, sono prima diventato appassionato, per poi diventare "tecnico" (si fa per dire, non mi ritengo assolutamente tale, ma solo fortunato che riesco a capire le caldaie).
      Oggi, qui nel forum, stò cercando di aiutare nel settaggio molte persone, anche se hanno caldaie di marche diverse da quella che tratto io. Quindi, anche se non conosco i dati "segreti" (come dici tu) delle altre ditte, ragionandoci sù riesco a regolarle lo stesso.
      Quindi, concordo con te nel dover "rompere le scatole" a quelle ditte che non supportano la vendita con una buona regolazione o non aiutano l'utente finale a capire il funzionamento della caldaia.
      Ma non generalizziamo, per favore......
      riscaldamento a biomassa e PDC
      Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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      • #33
        DrNordEst, mi fa piacere che concordi e ti assicuro che non è mia intenzione di generalizzare, almeno con i tecnici (discorso diverso per le ditte che vanno tenute sotto "pressione").
        Qui (Calabria) le cose sono molto diverse, oltre al clima che almeno in pianura arriva solo raramente verso i zero gradi, i venditori non sanno neanche di cosa parlano e tecnici preparati sono delle mosche bianche. Per cui ogni cosa fa buon brodo, con poco interesse verso rendimenti ed ottimizzazione.
        Io ho una discreta conoscenza della termotecnica, ma le stufe non sono assolutamente il mio campo. Da poco ho acquistato una 10 kw (con cui riesco a riscaldare benissimo un locale di 70/80m2) da un amico rivenditore che me ne ha regalato altre due usate, graffiate e mancanti di alcuni pezzi. Lui si è ripulito il magazzino ed io mi ci diverto a fare esperimenti tanto che ne ho messo in funzione già una, e presto qualche regolazione la passerò a quella nuova.
        Ora a parte che mi ci diverto, la mancanza di un buon manuale sulla gestione della centralina mi fa rimanere molto scontento sia da hobbysta ma principalmente da cliente, per cui non spenderò mai due parole di elogio verso la casa costruttrice.
        Piuttosto lo faccio verso il bel mondo dei tanti forumisti, che si prodigano a condividere le proprie esperienze.

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        • #34
          residui combustione

          Salve a Tutti, buon anno ai nuovi e a coloro i quali non ho avuto occasione.

          Io riguardo i residui rimango della mia opinione:
          Max sfruttam del combustibile = alta temperatura di combust.=rischio di fusione dei sali(e di altro)contenuti nei combustibili.
          Cmq., in quanto fermo nella mia opinione rimando( per opinioni eventuali sulla mia opinione! ) al link che ho già postato:http://www.pellet-italia.com/doc/clinker.pdf.
          Per quanto riguarda il diminuire la temp. fumi, posso variarla "scarburando" la combustione o variando il prelievo di calore durante lo scambio fumi-acqua.
          Sarebbe un'escamotage per evitare il maggiore dei mali: danni al sitema di alimentaz.combustib.
          L'altro male POTREBBE essere i maggiori consumi.
          Il klinker non dipende dallo scambio di calore acqua-fumi.
          Sono due cicli diversi (uno:combustione;due scambio di calore)

          Fate vobis.

          s.girardi

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          • #35
            Perchè non apriamo a tal proposito una discussione tipo evoluzione della fiamma in una caldaia: reazioni termochimiche e tempi!!!!

            Inizio io, da ignorante del settore ad indicare il percorso... poi vediamo...

            Credo che la combustione (fiamma ) sia la reazione violenta del combustibile (legna-->carbonio + idrogeno) e del comburente (aria--->ossigeno) che avviene quando i due componebti s'incontrano ad una certa temperatura di reazione.

            Nelle caldaie piu' evolute questo avviene in due o piu' fasi, con lo scopo di ossidare il piu' possibile il carbonio presente, e ottenere il piu' possibile co2 e h2o e n, a scapito del monossido (co) e dei nox (scuate i termini caserecci).

            La prima fase detta combustione primaria alimentata da aria fredda primaria, che raggiunge i 300-400 gradi, ed una seconda fase (di solito in un braciere in ceramica, nella parte piu' alta della fiamma ) alimentata da aria secondaria surriscaldata dalla reazione primaria e puo' raggiungere i 1200 gradi.

            La quantita' di aria primaria e secondaria sono dei valori (credo si dica così!) stechiometrici, cioè molto precisi alla fine della reazione stessa.

            Il metodo migliore per regolare tali quantitaì daria è la sonda lambda, che riesce a determinare la presenza piu' o meno di ossigeno nei gas di scarico della combustione, in tal modo va ad indicare alla centralina se aumentare l' aria o diminuirla, continuamente...

            Questa la teoria, chiedo scusa se ho scritto delle cavolate, in caso correggetemi.

            Ora il problema dei piccoli bracieri delle stufe è che le due reazioni avvengono praticamente la prima sul fondo del crogiolo, e la seconda nella parte alta dello stesso, ed è praticamente impossibile distinguerle quindi i sali, invece che vaporizzarsi e disperdersi su una vasta superficie (camera di postcombustione separata dalla camera principale) si fondono continuamente nella parte alta del braciere e col passare del tempo, vanno a formare una crosta che va ad ostruire alcuni fori del braciere quindi malfunzionamento etc..

            vi chiedo quali siano teoricamente le temperatura, il nome esatto delle fasi di combustione, le quantita' d' aria teoriche etc

            a voi il proseguo del post per gli approfondimenti!!! Ciao e grazie !!!

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            • #36
              Come domanda non è male, solo che per rispondere bisognerebbe almeno fare un corso di laurea e tre stage “tosti”
              Scherzo, ma non tanto .., in effetti il ciclo di una combustione è abbastanza semplice; il legno e quindi i pellet sono composti principalmente da Carbone 50%, (H)idrogeno 6%, Ossigeno 42%, acqua (15% legna secca 5?/8% pellet), (N)azoto 1% + e altro cose come i tannini, resine e polimeri che consideriamo, per renderci la vita più facile, che non prendono parte alla combustione.
              Una vota innescata la reazione con l’ossigeno il tutto brucia con gran formazione di calore trasformando il tutto in CO2 e semplice acqua, ovvero H2O. Almeno questo è quello che nei laboratori di tutto il mondo si cerca di avere, ma che non si ottiene mai a causa principalmente di quella piccola percentuale di elementi che vogliono per tutti i costi partecipare alla festa, e che, nella realtà quotidiana, come tutti gli ospiti indesiderati mangiano a sbafo e lasciano tutto sporco. Basta una piccola variazione di ossigeno o semplicemente delle temperature che si crea anche NO, NO2 ed anche le piccole quantità di (S)zolfo assorbono ossigeno e diventano SO2 ed SO3 peggiorando ulteriormente le cose con il rilascio di residui maleodoranti e nocivi all’uomo alla combustione e al nostro apparecchio termico. La quantità di ossigeno è quindi di principale importanza, ma quanto ne serve? Se bruciamo un gas le cose sono estremamente semplici (si fa per dire) e il caro Avogadro ci ricorda che esiste proporzionalità diretta tra il numero di molecole e il volume, quindi si fa presto a rispettare i valori stechiometrici, con legno o pellet le cose si complicano ulteriormente e se ci fidiamo dei nostri calcoli otteniamo solo valori indicativi come lo stesso nome li indica, aria teorica di combustione, che è circa 5m3 per ogni kg di legna. Che certamente non basta a far si che il legno duro e cocciuto si mescoli con il poco l’ossigeno contenuto nell’aria che deve dare un apporto di almeno il 60% di più. Adesso il fuoco arde ma i fastidiosi invitati richiedono più ossigeno per eclissarsi e questo porta inevitabilmente ad un iniziale aumento della temperatura con successivo abbassamento della stessa che se non controllato, rischia di spegnere il tutto. E’ evidente infatti, che si soffia sul fuoco per accenderlo e sul fiammifero per spegnerlo.
              Perdonatemi il tono un po’ ironico, è la Befana, ma dopo anni di smoccoli per combattere la più remissiva benzina, con il pellet ho il diritto di stare più allegro, almeno spero, Ciao.

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              • #37
                ok, antonello, ancora teoria, sicuramente piu' precisa della mia!!! Ma teoricamente, come va distribuita l' aria primaria e quella secondaria, in che proporzioni?? (te lo chiedo perchè non ho la minima idea!!)... la combustione unica nel crogiolo è un vantaggio solo economico, oppure conviene prima diciamo gassificare poi bruciare il gasogeno formatosi..
                la mia analisi del problema crosta nel crogiolo potrebbe essere teoricamente valida?

                Ricordo ancora una regola pratica, applicata alle caldaie di una famosa ditta austriaca che ho visitato, che riguardava anche i tempi di combustione della stessa fiamma, la sua lunghezza, il tempo di percorrenza nei tubolatori, etc, ma non ricordo qual' era.. puoi illuminarci (spero di non aver scritto cavolate, altrimenti correggetemi!!). Ciao alla prossima scheda tecnica!!!!!!!!!!!!

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                • #38
                  In una normale combustione, libera, non si produce solo CO2 ma verso l'estremità della fiamma si forma del nocivo CO che oltre ad essere velenoso sottrae anche del calore.
                  Per aumentare il rendimento e/o ridurre le le emissioni di CO, molte macchine termiche come per esempio i termocamini (non tutti..) creano una seconda combustione ossigenando ulteriormente il monossido di carbonio (CO +O >>> CO2 + c°), soffiando aria nella zona di massima concentrazione ottenendo una seconda combustione con indubbi vandaggi. Unica condizione che l'aria deve arrivare ad alta temperatura per poter innescare la reazione col CO e per far ciò si usa farla passare in un fascio tubiero riscaldato dalla combustione primaria.
                  Nelle stufe a pellet non dovrebbe essere (uso il condizionale) necessario, perchè le stesse hanno una superfice molto ridotta e l'aria soffiata su di esse (nelle condizioni ottimali) è sufficente per una corretta combustione.
                  La tua analisi precedente e abbastanza esatta a parte l'elevata temperatura di 1200c° della post combustione che mi pare eccessiva (e che comunque sto cercando di quantificare anche io). Inoltre sulla fusione dei sali e quindi della produzione di clinker, non so essere preciso (infatti lo chiedevo), quello da me rivelato potrebbe però non essere del clinker, sto cercando di capire in quale fase si forma.
                  La regola pratica che accenni mi ricorda gli esperimenti col becco bunsen che danno insieme al colore della fiamma delle ottime informazioni ma che dipendono da molte variabili e solo con una buona esperienza si riesce ad avere dei riscontri buoni.

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                  • #39
                    Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                    Perchè non apriamo a tal proposito una discussione tipo evoluzione della fiamma in una caldaia: reazioni termochimiche e tempi!!!!

                    Inizio io, da ignorante del settore ad indicare il percorso... poi vediamo...
                    Sono daccordo con te, la trovo una discussione molto interessante.
                    Sto cercando di documentarmi......

                    Saluti

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                    • #40
                      Dai, facciamo un bel triangolo di Ostwald per determinare il coefficente di eccesso d'aria in combustione incompleta, e con il diagramma di Rosin si trova la temperatura teorica di combustione.

                      Auguri.

                      Daniel.
                      La mia "Bimba":

                      http://www.dr-energierinnovabili.it/index.php?option=com_content&view=article&id=44%3A 2203e-bd&catid=2%3Aultimi-lavori-eseguiti&Itemid=21?=it

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                      • #41
                        Ciao facandini,
                        mi piace la tua teoria, ma non la capisco!!
                        Credo che ai tempi in cui ero un ragazzino, un certo dell' orto conosceva molto bene tutte queste teorie, ed aveva costruito/profgetteto dei famosissimi carburatori per le vespa 50 special, o meglio l' elaborazione 80cc della polini!!, con frizione denti dritti..... bei tempi!!!
                        Mi ricordo pero' che ero riuscito a trovare il sistema per carburarla alla meglio, perchè mi avevano spiegato la teoria della miscela aria-benzina, per farmi capire quando questa era magra, poca benzina, e quando era grassa troppa benzina.
                        Giocando sul filtro dell' aria, sullo spruzzo della vaschetta o sul peso del galleggiante sapevo regolare al massimo la carburazione. Anche quando ho cambiato la marmitta, con una nuova espansione... che cavoli non mi ricordo piu' come si chiamava!!!, ero di nuovo riuscito a trovare una buona carburazione.....

                        le richieste precedentemente fatte erano finalizzate per poter trovare sul forum qualcuno in gamba, conoscitore delle problematiche della "fiamma" che in parole povere potesse spiegare alcune teorie, di massima, per poter capire meglio come regolare la "carburazione" delle ns caldaie.

                        credi che siano pretese o propositi che tu riesci a soddisfare??

                        per capirci, ho capito che era un carburatore dell' orto (mi pare!!) solo quando ho rivenduto la vespa!!!!

                        Se vuoi, se sei un buon conoscitore, perchè non darci le istruzioni fondamentali per capire l' evoluzione della fiamma dentro una caldaia-stufa???

                        Un saluto a tutti!

                        Commenta


                        • #42
                          Originariamente inviato da Facandini Visualizza il messaggio
                          Dai, facciamo un bel triangolo di Ostwald per determinare il coefficente di eccesso d'aria in combustione incompleta, e con il diagramma di Rosin si trova la temperatura teorica di combustione.

                          Auguri.

                          Daniel.
                          Credo che sarebbe più proficuo discutere di cose meno teoriche, ma più tangibili...
                          Credo che il senso della risposta di Facandini sia questo....
                          Cerchiamo di fare una discussione non "fine a se stessa", ma che abbia dei risvolti pratici, altrimenti diventa noiosa ed un esercizio "fine a se stesso"......
                          E soprattutto in una discussione separata da questa!

                          Saluti

                          Commenta


                          • #43
                            Triangolo

                            La mia ironia non è stata colta, veniva dalla lettura di un post precedente molto tecnico.

                            Comunque sia il triangolo di Ostwald e il Diagramma di Rosin sono importanti nella combustione.

                            Quello che posso dire che è importante la miglior miscelazione possibile tra carburante e combustibile, e che un braciere mal progettato, a mio avviso, difficilmente funzionerà a dovere.

                            Ora però vado nel locale caldaia , a vedere la mia Kalorina .

                            Daniel.
                            La mia "Bimba":

                            http://www.dr-energierinnovabili.it/index.php?option=com_content&view=article&id=44%3A 2203e-bd&catid=2%3Aultimi-lavori-eseguiti&Itemid=21?=it

                            Commenta


                            • #44
                              Originariamente inviato da Facandini Visualizza il messaggio
                              La mia ironia non è stata colta, veniva dalla lettura di un post precedente molto tecnico.....
                              Veramente... l'avevo colta.....
                              proprio per questo avevo "chiesto" più concretezza e riscontri pratici alla discussione.
                              Rimanendo nel pratico, senza entrare troppo nel "tecnico" (che forse non interessa nessuno), credo si possa "imbastire" una discreta discussione..
                              Saluti

                              Commenta


                              • #45
                                base della fiamma azzurrognola e massa nel braciere che pulsa come un cuore... questi i consigli che mi sono stati dati da un "esperto". Secondo voi basta, visto che anch'io produco abbastanza klinker?

                                Commenta


                                • #46
                                  Originariamente inviato da cesaou Visualizza il messaggio
                                  base della fiamma azzurrognola ....
                                  Beh, base della fiamma azzurrognola non credo sia corretto....
                                  Trattandosi di combustione del pellet credo che i colori tendenti all'azzurro non debbano proprio esistere.

                                  Saluti

                                  Commenta


                                  • #47
                                    base azzurra = troppa aria comburente
                                    riscaldamento a biomassa e PDC
                                    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

                                    Commenta


                                    • #48
                                      Mi sarò perso qualcosa? ma parliamo di pellet o di gas?

                                      Commenta


                                      • #49
                                        Infatti, come pensavo anch'io, se non mi sono confuso.... nei meandri del forum.... parlavamo di combustione del pellet.
                                        Proprio per questo non mi spiego ne capisco il termine "base della fiamma azzurrognola".

                                        Ciao

                                        Commenta


                                        • #50
                                          clikker

                                          ho sentito parlare di clikker di cosa si tratta?

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                                          • #51
                                            Hai sentito male!

                                            Forse intendevi: "clinker":
                                            http://www.energeticambiente.it/caldaie-termocamini-stufe/14714751-residui-di-combustione-pellet.html

                                            Usate sempre il motore di ricerca!

                                            Pace!
                                            Gym
                                            Ultima modifica di gymania; 24-11-2009, 17:37.
                                            Dal giorno 08/02/2017 questo account è inattivo.
                                            Per favore non inviate alcun messaggio (soprattutto mail) al sottoscritto riguardante questo Forum poiché non otterrete alcuna risposta.
                                            Grazie!

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                                            • #52
                                              Pellet senza marca e formazione di Clinker.

                                              Mi scuso con tutti del Forum, ma chiedo a chi può aiutarmi cosa si può fare per risolvere il mio problema di formazione di Clinker nella mia Caldaia D'Alessandro CSI 30.
                                              Assieme al tecnico della D'alessandro abbiamo provato varie soluzioni di regolazione aria comburente ed inverter colclea ma nulla da fare.
                                              Delle settimane è ok e tuto sembra regolare, altre è da suicidio, nel senso che dopo 2 giorni mi ritrovo il bruciatore nelle condizioni che vedere in foto.
                                              C'è qualche tutela per chi è stato fornito di pellet di così scarsa qualità ?
                                              C'è qualche soluzione per evitare di impazzire a pulire la caldaia ogni 2 giorni ?

                                              Ringrazio tutti del forum se qualcuno sà darmi qualche informazione in merito

                                              Giuliano
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                                              • #53
                                                purtroppo nessuna soluzione.
                                                quel pellet "schifoso" che ha invaso parte dell'italia (da uccidere chi lo produce), non ha soluzione....
                                                cambia pellet.
                                                riscaldamento a biomassa e PDC
                                                Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                                • #54
                                                  Clinker e residui di combustione.

                                                  Immaginavo purtroppo, il problema e che ne avrò ancora 30 Q stoccati in garage ... pensavo di acqusitarne di altro tipo e miscelarlo per ridurre il più possibile la formazione di Clinker.
                                                  Il problema e che da cosa ho potuto leggere non ci sono tutele per chi resta "fregato" da un prodotto che non soddisfa le aspettative richieste in fare d'ordine ( siamo in Italia, scusate se lo dico ).
                                                  Io mi chiedo se sia possibile farsi risarcire per questo tipo di
                                                  fornitura in qualche modo.
                                                  Pensate che il mio"ex" ( sicuramente ) fornitore di Pellet non vuole
                                                  neppure dirmi il produttore ne darmi una scheda tecnica di cosa mi ha venduto, quando in primi avevo chiesto sia l'una che l'altra cosa.
                                                  E' brutto a dirlo ma sono stato troppo ingenuo, fino all'anno scorso sembrava fosse un professionista serio, ma a mie spese ho dovuto richiedermi.
                                                  La cosa che non riesco a capire e come sia possibile non prendere qualche tipo di azione legale contro situazioni del genere o almeno che ci sia qualche tutela per chi non resta soddisfatto di un prodotto che non è quello richiesto come succede per altre cose.

                                                  Grazie 1000 DR Nord Est

                                                  Gentile come sempre ...

                                                  Giuliano

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                                                  • #55
                                                    un consiglio (se hai voglia)?
                                                    prendi un campione e fallo analizzare......
                                                    riscaldamento a biomassa e PDC
                                                    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                                    • #56
                                                      Residui di combustione (nocciolino)

                                                      Allora io non sto bruciando pellet ma solo nocciolino e mi trovo con lo stesso problema del clinker (credo).
                                                      Infatti ho fatto l'accensione caldaia dopo averla pulita per bene e dico tutto, fasci, turbolatori, camera ecc.ecc. avevo aria a 34 carico 2,5 e pausa 19,5
                                                      andava tutto una bellezza, fori aria coperti da combustibile, altezza brace giusta, T in caldaia fino a 72 con F max 210 e con T 71 e F 170 in modulazione.
                                                      Tutto questo avviamento è stato fatto di mattina, alla sera (credo) dopo che la caldaia è stata in mantenimento ho trovato lungo tutto il bordo del crogiolo tanta cenere e pezzi impaccati. Allora pensavo di avere poca aria comburente e l'ho aumentata piano piano da 34 a 37, pulizia, ripartenza è dopo un giorno stesso problema. Ho allora ancora aumentato l'aria a 39 ma il problema persiste.
                                                      ( Ovviamente ho anche lavorato in relazione anche con i parametri MOD e MAN)
                                                      Stavo pensando che forse forse anziche' aumentare, devo DIMINUIRE l'aria ?
                                                      o c'è qualcosa che mi sfugge ?
                                                      Mi pare che anche Frack che sta bruciando il nocciolino abbia lo stesso problema !!!!! Che non sia il nocciolino scadente ? e se fosse cosa potrei fare ?
                                                      Francesco

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                                                      • #57
                                                        Giuliano 71 di che zona sei?
                                                        D'Alessandro CS 25
                                                        Zona climatica E

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                                                        • #58
                                                          Residui di Combustione (Pellet)

                                                          Originariamente inviato da Giuliano-71 Visualizza il messaggio
                                                          Mi scuso con tutti del Forum, ma chiedo a chi può aiutarmi cosa si può fare per risolvere il mio problema di formazione di Clinker nella mia Caldaia D'Alessandro CSI 30.
                                                          Assieme al tecnico della D'alessandro abbiamo provato varie soluzioni di regolazione aria comburente ed inverter colclea ma nulla da fare.
                                                          Delle settimane è ok e tuto sembra regolare, altre è da suicidio, nel senso che dopo 2 giorni mi ritrovo il bruciatore nelle condizioni che vedere in foto.
                                                          C'è qualche tutela per chi è stato fornito di pellet di così scarsa qualità ?
                                                          C'è qualche soluzione per evitare di impazzire a pulire la caldaia ogni 2 giorni ?

                                                          Ringrazio tutti del forum se qualcuno sà darmi qualche informazione in merito

                                                          Giuliano
                                                          Per prima cosa facciamo un pò di pubblicità(in negativo) a questi prodotti ,lo sapete che la pubblicità è l'anima del commercio, facciamolo conoscere questo prodotto,se non hai il nome del produttore fai una foto al sacchetto

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                                                          • #59
                                                            Originariamente inviato da Giuliano-71 Visualizza il messaggio
                                                            Il problema e che da cosa ho potuto leggere non ci sono tutele per chi resta "fregato" da un prodotto che non soddisfa le aspettative richieste in fare d'ordine
                                                            Io mi chiedo se sia possibile farsi risarcire per questo tipo di
                                                            fornitura in qualche modo.
                                                            Pensate che il mio"ex" ( sicuramente ) fornitore di Pellet non vuole
                                                            neppure dirmi il produttore ne darmi una scheda tecnica di cosa mi ha venduto, quando in primi avevo chiesto sia l'una che l'altra cosa.
                                                            Ma non scherziamo: son tutti mal di pancia del venditore, quindi logico questi non voglia fornirti schede tecniche (che forse neppure ha), ed il nominativo del produttore......devi espressamente rivolgerti a chi te l'ha venduto che poi a sua volta dovrà rivalersi sul produttore, figura quest'ultima che tu non sei tenuto a conoscere e con cui non hai stipulato nessun contratto di compravendita!
                                                            Si tratta di un palese "aliud pro alio datum", cioè aver venduto una cosa per un'altra!
                                                            1° fai qualche foto del sacco e nel particolare se vi è una qualche dicitura riportante a normative o quant'altro.
                                                            2° fai a tue spese un'analisi del prodotto, che tanto in giudizio il soccombente pagherà tutte le spese, anche del tuo legale.
                                                            3° in mancanza di riferimenti normativi sul sacco fare sempre delle analisi, che il prodotto specifico da usare come riscaldamento deve comunque sottostare a minime norme contrattuali, che non si può vendere per riscaldamento del pellet nato come ammendante per orticoltura o integratore per allevamenti.
                                                            Vedi anche cosa dice il Codice del Consumo: non è che chiunque possa fare cosa gli pare, se ha sbagliato per negligenza od altro è giusto che sia il venditore a pagare, non il consumatore!
                                                            Tesi di Laurea - Mancanza di qualità pattuite ed Aliud pro Alio
                                                            OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                                            • #60
                                                              Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggio
                                                              2° fai a tue spese un'analisi del prodotto, che tanto in giudizio il soccombente pagherà tutte le spese, anche del tuo legale.
                                                              Accedemicamente il discorso di biomassoso non fà una piega.


                                                              .........ma........

                                                              Intanto chi deve pagare le spese di perizia e del tuo legale lo stabilisce il giudice a sua discrezione (l'unica cosa sicura e che le anticipi tu), in genere il giudice alla fine le fà pagare chi perde la causa, ma succende anche che decide che le spese siano al 50% tra le parti, comprese quelle processuali.

                                                              Ti potresti ritrovare ad anticipare spese legali e di perizia, per una causa che dura 10 anni, e alla fine ti riconoscono solo il rimborso del costo del pellet, se poi malauguratamente la controparte fallisce (trattandosi di un azienda può succedere) ti ritrovi a pagare tutto (compreso spese processuali), la causa estinta per la scomparsa della controparte e non vedresti il becco di un quattrino.

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