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Caldaie a pellet detraibili solo sè alimentate con pellet sfuso.

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  • Caldaie a pellet detraibili solo sè alimentate con pellet sfuso.

    Stà arrivando in Parlamento una buona proposta che andrà a regolamentare in parte il mondo del mercato del pellet in Italia. Come ormai già sta avvenendo in diversi paesi europei, e ultimamente anche in Belgio le caldaie a pellet potrano accedere alle detrazioni fiscali e ad altri contributi solo sè avranno un sistema di alimentazione automatico e verrano rifornite con pellet sfuso.
    La norma ha come indirizzo l'eleminazione graduale dei sacchi in Nylon da 15 Kg che ad oggi sono un costo nella produzione dello stesso, ma alla fine hanno un costo nella filiera dei rifiuti in quanto devono esserre smaltiti.
    Inoltre verrano proposte delle normative di sicurezza dei locali di stoccaggio del combustibile pellet ai rivenditori finali: vedi presenza del sistema antincendio autorizzazioni allo stoccaggio che dovrà essere dedicato solo ed esclusivamente al pellet ecc.ecc.
    Voi cosa ne pensate?

  • #2
    Sostanzialmente si tenta di regolarizzare quello che oggi è già costume in italia. Molti già portano in detrazione anche il sistema di alimentazione automatico...

    L'ho scoperto in questi giorni che cercavo un silos per pellets, troppo divertente, "ma signore, non si stupisca del prezzo. I 3.500 euro (tremila e cinquecento!!!) vengono normalmente portati in detrazione insieme alla caldaia al 55%..." Bene, anzi male dico io, ma la detrazione non spettava alla caldaia se rispettava i valori richiesti dalla classe 3 della norma EN 303-5? ...purtroppo nessuna risposta.

    ps: probabilmente c'è chi ha portato in detrazione anche l'acquisto degli estintori e chissà cos'altro che nulla c'entra con le opere idrauliche o edili per mettere in funzione la caldaia...

    Nobile intento l'eliminazione dei sacchi di Nylon... ma se fosse davvero cosi (visto il boom di vendite avuto negli ultimi anni) dovrebbero prevedere anche una incentivazione per quelli che hanno la caldaia ma sono senza alimentazione automatica.

    Ultima considerazione generale che riguarda tutto ciò che viene "incentivato" dallo stato... ma davvero c'è tutta questa tecnologia dietro a un silos e relativa alimentazione automatica per giustificare il prezzo? Se non fosse incentivato (o detraibile) quale sarebbe il suo reale prezzo?
    Prendete il posto dove siete nati, metteteci la centrale a gas a ciclo combinato più grande d'italia, la seconda discarica di rifiuti del Piemonte, una nuova centrale ad olio di palma, la rete di teleriscaldamento mai terminata e la vostra salute messa a rischio... Poi provate a pensate al vostro futuro...

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    • #3
      Non esiste un' obbligo di prendere un silos, in quanto uno si può autocostruire il locale di stoccaggio inserendo una apposita coclea di alimentazione.
      Probabilmente hai scelto un venditore sbagliato in quanto i silos di stoccaggio che normalmente sono in tessutto partono da circa € 1.400,00 per un 3,5 Ton di media hanno un prezzo di € 1.800,00/2.000,00 per un 5 Ton.
      Giusto le caldaie sono detraibili se rispettano la classe 3 della norma EN 303-5 va anche rispettata la causola di energia primaria cosa che spesso non succede in quanto chi prende una caldaia di dubbia affidabilità tendenzialmente si tiene anche la vecchia caldaia di scorta. Se vi fossero dei controlli sai quanti perderebbero la detrazione.
      In paesi come Germania, Austria, francia il 95% del pellet gira sfuso il 5% in sacco solo in Italia succede il contrario.
      Prima si andrà verso la distribuzione con lo sfuso, prima sparirano tutta quella miriade di piccoli rivenditori improvvisati che spesso creano caos nel mercato.

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      • #4
        Originariamente inviato da CaloRE Visualizza il messaggio

        ... dovrebbero prevedere anche una incentivazione per quelli che hanno la caldaia ma sono senza alimentazione automatica.
        Tendenzialmente io sopno CONTRARIO agli incentivi come concepiti in Italia, sembrano fatti apposta per far aumentare il prezzo della quota incentivata, di fatto drogando il mercato e penalizzando l'utente finale.

        Personalmente vedrei meglio delle penalizzazioni per chi ad esempio usa ancora il gasolio etc etc.

        Se una tecnologia è valida si giustifica da sè.... senza bisogno di incentivi...

        se poi questi servono a far emergere il nero, bene ma un'altra storia...
        ciao

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        • #5
          Concordo se una tecnologia e valida non ha bisogno di incentivi gli incentivi già ci sono. La proposta in sè mira ad eliminare il sacco di plastica, e inutile proporre il pellet come combustibile a basso impatto ambientale, e poi scopriamo che in italia questo mercato produce una montagna di rifiuto plastico. con costi di smaltimento per tutta la comunità.
          In generale tutti i sacchi di plastica andrebbero eliminati anche quelli usati per fare la spesa.
          Quindi ben vengano le proposte che vanno in questa direzione.

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          • #6
            Come vedrete da queste foto anche il piccolo utente che non è atrezzato per lo scarico in pressione, come l'utente che normalmente ha la stufa potrà prelevarsi il pellet sfuso dalle apposite stazioni di prelievo, in Austria comprare 15 kg di pellet in sacco costa € 3.50, comprare 15 Kg sfuso costa € 3.00
            In Veneto presto verra attivata una stazione di servizio tipo quella vista in foto.
            Cosa ne pensate?
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            • #7
              interessantissimo !!!!!!!!!!!!!
              riscaldamento a biomassa e PDC
              Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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              • #8
                Ecco una soluzione per la gestione del vostro pellet sfuso per la stufa
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                • #9
                  ci sono varie soluzioni, eccone un pò:
                  Sistemi di Trasferimento
                  riscaldamento a biomassa e PDC
                  Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                  • #10
                    lorisoko conosci anche i prezzi di listino di questi "aggeggi" da giardino?
                    Prendete il posto dove siete nati, metteteci la centrale a gas a ciclo combinato più grande d'italia, la seconda discarica di rifiuti del Piemonte, una nuova centrale ad olio di palma, la rete di teleriscaldamento mai terminata e la vostra salute messa a rischio... Poi provate a pensate al vostro futuro...

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                    • #11
                      Per Calore vedi questo link FILM
                      Se vuoi ti posso dare il numero di tel. del rappresentate.
                      Comuque non è complicato a farselo.

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                      • #12
                        lorisoko sai dirmi dove si trova in veneto quel distributore di pellet rinfusa, sarei interessato a valutarne la convenienza
                        io sono da scorzè ve
                        grazie

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                        • #13
                          La notizia è di per se rivoluzionaria e se questa proposta passerà il primo che ne sarà felice sarò io anche perché ne sono coinvolto. Certo che riuscire a ribaltare un mercato come il nostro, che è sostanzialmente imperniato sulle stufe, non sarà facile e del resto le varie soluzioni pensate tra amici di tentare un rifornimento con autobotte anche per quelli che usano le stufe, si è per ora fermato ai soli progetti; per questo trovo interessante il sistema di distributore visto nella foto ma…. quanti potranno accedervi è la grande questione. Ve lo vedete il vecchietto che tenta con la sua vecchia UNO di rifornirsi come fanno i signori della foto? Si tenga conto che una grande fetta di utilizzatori di stufe a pellet, almeno nella mia zona, sono anziani che sono passati dalla legna al pellet. Queste cose si possono pienamente sviluppare in paesi un poco più avanzati del nostro visto che di carrelli come quello ce ne saranno in Italia forse poche centinaia. E anche se in fatto di fantasia battiamo tutti per ora mi risulta difficile pensare ad una efficace soluzione ma sono pronto a rimangiarmi tutto appena qualcuno tira fuori il coniglio dal cilindro. Parlando poi con un conoscente austriaco giorni or sono ho appreso che lui, lo scorso anno ha preferito acquistare in sacchetti anziché sfuso perché il prezzo era più favorevole di € 15 t. per i primi, quindi anche di là le cose poi non sono così automatiche come sembra. Intendiamoci però io non sono contrario anzi, come ho detto, prima si sentirà la necessità di rifornimento con autobotte e meglio io starò.
                          Venendo alla questione serbatoi di questi da interro in Germania ce ne sono da anni e, anche se un poco costosi, sono funzionali. Comunque hanno valenza principalmente per chi non ha spazio, la soluzione migliore e la più economica è di farselo in casa in locale attiguo alla caldaia e autocostruirselo, del resto bastano pochissimi metri quadrati in piano per poi sviluppare in altezza il tutto per ottenere una buona scorta. Una superficie di 1,50 X 1,50 con h 3 ha una cubatura di 6,75 il che comporta una quantità di circa q.li 43 di pellet che mi sembrano sufficienti per qualche mese.
                          Ma la questione poi è chi ti viene a rifornire, a mia conoscenza in Italia sono solo 5 i rifornitori con autobotte uno un Sud Tirolo (che è anche partecipante a questo forum) uno in Val di Non un altro in provincia di Rovigo e uno in provincia di Varese e l’ultimo in provincia di Asti ma che utilizza un sistema non propriamente adeguato.
                          Per Michele, ti mando via MP l’indirizzo di quello di Rovigo.

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                          • #14
                            Senza andare tanto lontano... io sarei già più che soddisfatto di comprare il pellets come il vino o il detersivo sfusi... Vado con la mia macchinina e i miei sacchettini inquinanti da 15/20 kg vuoti e li riutilizzo riempiendoli di pellets quando mi serve...

                            donquixote vendi pellets sfuso?
                            Prendete il posto dove siete nati, metteteci la centrale a gas a ciclo combinato più grande d'italia, la seconda discarica di rifiuti del Piemonte, una nuova centrale ad olio di palma, la rete di teleriscaldamento mai terminata e la vostra salute messa a rischio... Poi provate a pensate al vostro futuro...

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                            • #15
                              In Veneto c'e anche questa azienda che vedete l'autobotte in foto
                              hanno due mezzi e danno il servizio da 6 anni.
                              si spostano anche fuori regione.
                              Per Michele di Venezia la ditta installera quel distributore di pellet in una zona situata fra la provincia di Padove e quella di Venezia, il sito già lo hanno individuato,devono aspettare le autorizzazioni dei vigili del fuoco e altre èratiche burocratiche.
                              Questo è l'assurdita che abbiamo in' Italia sè uno vende pellet sfuso deve avere le autorizzazioni sè invece vende i sacchetti lo possono fare tutti, purtroppo come al solito il mercato del pellet in Italia è in una situazione di caos totale.
                              Speriamo che visti gli ultimi avvenimenti tutti molto discutibili qualcuno cominci a dare delle regole più chiare nella commercializzazione di questo combustibile, ma purtroppo siamo in Italia le cose semplici alla fine diventano le più difficili.
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                              • #16
                                Lorisoko, grazie non lo sapevo ma smanettando solo un poco ho anche scoperto che lo scorso settembre erano stati inquisiti ma spero che si tratti di una bufala. In ogni caso basta andare sul sito sotto e poi proseguire con le indagini. CaloRe non vendo pellet, ti ragguaglio con MP

                                http://www.lanuovaecologia.it/view.p...a&commenti=all
                                Ultima modifica di CaloRE; 08-07-2009, 09:05. Motivo: Corretto il link

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                                • #17
                                  Lorisoko, Per la senconda volta mi sono dimenticato di chiederti notizie circa la proposta a cui fai rifermento. Puoi darmi gli estremi per verificare come è stata posta? Grazie

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                                  • #18
                                    Per quanto riguarda la proposta in oggetto sull' aspetto della detraiblità delle caldaie
                                    è una cosa recente e dovuta anche agli ultimi avvenimenti nel mondo del pellet, appena ho il testo completo te lo giro probabilmete sarà nelle tavole delle varie commisioni parlamentari per settembre.
                                    Per quanto riguarda l'eliminazione dei sacchetti di plastica, la normativa già esiste ed è stata inserita nella finanziaria del 27 dicembre 2006 con obbligo di eliminazione delle borse di plastica dal 1 gennaio 2010 poi prorogata di un anno dall'ultimo decreto 1000 proroghe.
                                    Per quanto rigurda le indagini in corso la magistratura ha un fascicolo aperto che probabilmente include tutte le aziende del settore della lavorazione della segatura, e la sua trasformazione in pellet. Ultimamente sono stati fatti vari nomi a seguito delle indagini sia sulla segatura di legno + o meno vergine sia sulla radioattivita, quando si leggono i giornali e le notizie ansa sembra che ci sia già una sentezza, ad oggi vedi caso radioattivita tutto si sta riducendo ha una buffala ma nessun giornale ha il coraggio di fare un atto di corretta informazione smentendo quanto detto qualche giorno prima.
                                    Quindi se vi sono delle regole per i produttori sia in tema di trattamento dei rifiuti e di sicurezza dei locali di stoccaggio con autorizzazioni varie, questo deve valere anche per i rivenditori.

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                                    • #19
                                      Originariamente inviato da CaloRE Visualizza il messaggio
                                      ... Vado con la mia macchinina e i miei sacchettini inquinanti da 15/20 kg vuoti e li riutilizzo riempiendoli di pellets quando mi serve...
                                      E' esattamente cio' che fa un mio cliente vicino a Vercelli che ha una piccola produzione, addirittura proponeva un piccolo sconto per chi riportava i sacchetti!

                                      E, nota bene, e' un "ragazzo" sveglio che ha piu' di 70 anni!
                                      La vita quindi insegna!
                                      Bye

                                      Commenta


                                      • #20
                                        Che i media, una volta finita l’eco prodotta dal clamore della notizia non diano le correzioni, nel caso ci siano, è ahimè cosa risaputa; la questione pellet radioattivo del resto puzzava di strano fin dal principio e così come tutte le chiacchiere su presunti sequestri di prodotto made in Italy. Inoltre in materia di riutilizzo materiale di scarto la legislazione italiana mi sembra molto complessa e poco attenta ai vari sviluppi della tecnologia ma qui entriamo in un argomento che va fuori tema, quindi chiudo. Attendiamo gli sviluppi seguendoli con attenzione. Noto solo una cosa che non mi quadra riguardo al distributore di sfuso con autobotte, tu dici che lo fanno da 6 anni ma a me risulterebbe che abbiano chiesto la Partita IVA solo nel 2008 ma devo aver fatto della confusione. Altro interessante argomento riguardano le segnalazioni di CaloRe, LorisoKo e Caldodamais circa il riciclo dei sacchetti riempiendoli ancora; si dovrebbe fare un pò di propaganda in questo senso e visto che noi tre siamo anche presenti su Ecoblog (non me ne vogliano i moderatori di questo) si dovrebbe, insistendo un po’, parlarne anche di là. Lorisoko aveva messo la segnalazione di questo senza per altro che siano stati fatti commenti ma secondo me dovremmo insistere. La notizia o meglio l’idea merita di essere portata alla conoscenza dei molti che usano pellet non solo per risparmiare ma per non inquinare. Chi parte??

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                                        • #21
                                          Ma non potremmo utilizzare anche i sacchi di canapa invece che quelli di plastica o sbaglio?
                                          Prendete il posto dove siete nati, metteteci la centrale a gas a ciclo combinato più grande d'italia, la seconda discarica di rifiuti del Piemonte, una nuova centrale ad olio di palma, la rete di teleriscaldamento mai terminata e la vostra salute messa a rischio... Poi provate a pensate al vostro futuro...

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                                          • #22
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                                            Kit sola ACS a Circolazione Naturale di produzione UE (Spagnola) 2 collettori piani SunSelect e Bollitore 192 lt Orient./Inclin: -23°/40°. Caldaia a Condensazione 24,7kw Termostufa 19,6 kw resi all'acqua, termosifoni ghisa e alluminio. Impianto fotovoltaico in regime di scambio sul posto da 2,990 kW policristallino con sistema di monitoraggio. Località: Botticino Mattina (prov. di Brescia - Lombardia - Italia) Orient./Inclin: -23°/12°

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                                            • #23
                                              P.S.: un consiglio Fattorini... prima di ricevere un ban...
                                              quello che stai scrivendo è AMPIAMENTE contro il regolamento, rischi un ban.
                                              Meglio che ti leggi il regolamento qui: EnergeticAmbiente.it - Forum Rules
                                              riscaldamento a biomassa e PDC
                                              Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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