Mi sono letto i vari 3d sull' argomento, ma non ho trovato tutte le risposte che cercavo.
Scusate i termini non tecnici che utilizzero'.....
Sto realizzando, pian piano, la centrale termica che andra' a sostituire tre caldaie a gpl.
I tre impianti sono di vario tipo, con tubi in ferro e radiatori in alluminio, tubi in rame e radiatori in acciaio, ed anche tubi in plastica (qulla verde che andava 15 anni fa..), collettori in ottone, tubi dei radiatori in rame, radiatori in acciaio.
Acs con tubi in acciao e plastica (dico plastica, ma intendo credo polietilene quella appunto verde).
Il tutto collegato ad una centrale termica distante 50 mt con dei tubi in multistrato.
La centrale termica sarà realizzata con tubi in acciaio, classici a filettare. La caldaia ed i vari puffer, le pompe, le valvole etc in acciaio.
Saranno utilizzati 2 puffer, uno seplice, l' altro combi con 2 serpentine, una per il solare.
E veniamo ai quesiti:
1- l' anodo sacrificale va inserito quando un liquido passa attraverso 2 o piu' metalli diversi?
2- In un circuito a vaso chiuso, con probabile assenza di ossigeno, va utilizzato l' anodo scrificale, o è solo consigliato?
2 bis- e se in questo caso c'è un solo materiale (solo acciaio) lo metto?
3- se fra la centrale termica e gli impianti, i collegamenti sono realizzati con materiali plastici, non conduttivi tipo tubi multistrato o plastici, basta un anodo solo (nella centrale termica) o devo utilizzarne 2, anche sull' impianto diciamo terminale (collettori+tubi+radiatori)?
4- i vari impianti devo collegarli con un cavo comune a terra, (si dice equipotenziale)? e se non è possibile? E' un buon motivo per utilizzare piu' anodi sacrificali?
5- il puffer combi della cord....i mi è arrivato completo, ma di un solo anodo a catena, montato sull' accumulo centrale dell' acs. In realtà in questo puffer possono circolare 4 liquidi separati fisicamente fra di loro dalle pareti metalliche del puffer (acs+ puffer+serpentina superiore+serpentina inferiore). Se questi liquidi andranno a contatto con diversi metalli, mi basta un solo anodo?
6- se non ho la possibilità di montare l' anodo al centro di un accumulo, lo posso montare anche dentro un tubo collegato con una t alla condotta del liquido (chiaramente immerso nel liquido) oppure deve essere montato dove il liquido crea dei vortici ......?
Questi dubbi mi vengono per un preciso motivo. In una delle abitazioni ho l' acs con un accumulo in accioa inox, con tanto di anodo sacrificale, e le utenze collegate attraverso tubi in "plastica verde" ai vari miscelatori. I miscelatori hanno delle valvole di intercettazione nei sottolavelli, con tanto di filtrino mettallico ed un piccolo magnete (credo una specie di anticalcare!!). Ebbene, anche cambiando l' anodo nell' accumulo, ogni anno, comunque semidistrutto, le corenti galvaniche sono riuscite a "disintegrare" i piccoli magneti metallici!!!!
Agli esperti un po' di chiarimenti.
Grazie 1000.
Scusate i termini non tecnici che utilizzero'.....
Sto realizzando, pian piano, la centrale termica che andra' a sostituire tre caldaie a gpl.
I tre impianti sono di vario tipo, con tubi in ferro e radiatori in alluminio, tubi in rame e radiatori in acciaio, ed anche tubi in plastica (qulla verde che andava 15 anni fa..), collettori in ottone, tubi dei radiatori in rame, radiatori in acciaio.
Acs con tubi in acciao e plastica (dico plastica, ma intendo credo polietilene quella appunto verde).
Il tutto collegato ad una centrale termica distante 50 mt con dei tubi in multistrato.
La centrale termica sarà realizzata con tubi in acciaio, classici a filettare. La caldaia ed i vari puffer, le pompe, le valvole etc in acciaio.
Saranno utilizzati 2 puffer, uno seplice, l' altro combi con 2 serpentine, una per il solare.
E veniamo ai quesiti:
1- l' anodo sacrificale va inserito quando un liquido passa attraverso 2 o piu' metalli diversi?
2- In un circuito a vaso chiuso, con probabile assenza di ossigeno, va utilizzato l' anodo scrificale, o è solo consigliato?
2 bis- e se in questo caso c'è un solo materiale (solo acciaio) lo metto?
3- se fra la centrale termica e gli impianti, i collegamenti sono realizzati con materiali plastici, non conduttivi tipo tubi multistrato o plastici, basta un anodo solo (nella centrale termica) o devo utilizzarne 2, anche sull' impianto diciamo terminale (collettori+tubi+radiatori)?
4- i vari impianti devo collegarli con un cavo comune a terra, (si dice equipotenziale)? e se non è possibile? E' un buon motivo per utilizzare piu' anodi sacrificali?
5- il puffer combi della cord....i mi è arrivato completo, ma di un solo anodo a catena, montato sull' accumulo centrale dell' acs. In realtà in questo puffer possono circolare 4 liquidi separati fisicamente fra di loro dalle pareti metalliche del puffer (acs+ puffer+serpentina superiore+serpentina inferiore). Se questi liquidi andranno a contatto con diversi metalli, mi basta un solo anodo?
6- se non ho la possibilità di montare l' anodo al centro di un accumulo, lo posso montare anche dentro un tubo collegato con una t alla condotta del liquido (chiaramente immerso nel liquido) oppure deve essere montato dove il liquido crea dei vortici ......?
Questi dubbi mi vengono per un preciso motivo. In una delle abitazioni ho l' acs con un accumulo in accioa inox, con tanto di anodo sacrificale, e le utenze collegate attraverso tubi in "plastica verde" ai vari miscelatori. I miscelatori hanno delle valvole di intercettazione nei sottolavelli, con tanto di filtrino mettallico ed un piccolo magnete (credo una specie di anticalcare!!). Ebbene, anche cambiando l' anodo nell' accumulo, ogni anno, comunque semidistrutto, le corenti galvaniche sono riuscite a "disintegrare" i piccoli magneti metallici!!!!
Agli esperti un po' di chiarimenti.
Grazie 1000.
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