Ciao, premettendo che è poco che ho la scheda installata per cui riferisco quel che ho letto e visto.
I vantaggi del sistema di controllo PID sono:
Modulazione continua di potenza della ventola comburente
Modulazione continua dell'alimentazione biomassa nella camera di combustione
Adattamento automatico al potere calorico della biomassa utilizzata (cippato, pellets, cereali)
Adattamento automatico alle richieste di potenza dalle minime alle massime.
Adattamento alle condizioni climatiche
PID controlla dinamicamente nel tempo l'andamento della temperatura in uscita in funzione di quella richiesta e dalla potenza utilizzata: all'avviamento del sistema a freddo il PID aumenterà progressivamente la potenza sino al limite massimo impostato al fine di raggiungere velocemente la temperatura desiderata.
all'approssimarsi del raggiungimento della temperatura impostata il PID riduce progressivamente la potenza arrivando dolcemente alla temperatura desiderata.A regime con potenza costante mantiene un rapporto di combustione ottimale, mantenendo la camera di combustione più pulita, riduce gli stress termici del sistema. Le costanti di tempo che caratterizzano quasi tutti i processi di regolazione della temperatura sono generalmente lunghi e le velocità di reazione sono lente; il tempo morto, cioè il tempo che trascorre tra una azione e il cambiamento della temperatura in uscita, è quasi sempre lungo specialmente nelle caldaia a biomassa.
La regolazione PID tiene conto di tre fattori importanti:
Azione proporzionale : Risponde in modo istantaneo al sistema
L'azione proporzionale è particolarmente importante nel momento iniziale all'accensione del sistema dove la temperatura desiderata , impostato con il Temp.caldaia, è molto diverso da quella rilevato dalla sonda temperatura caldaia. La sua azione diventa sempre più
leggera all'avvicinarsi dei due valori, permette di dare una risposta efficace nelle situazioni di forte stato termico diminuendo il tempo di salita (rapidità di risposta) e l’errore a regime.
Azione Integrale : Risponde alla storia del sistema quindi non tiene conto dell'errore istantaneo bensì della sua storia L'azione integrale è poco efficace al momento dell'accensione della caldaia ed acquista valore durante il funzionamento.
L'azione derivativa serve per anticipare nel tempo la risposta del sistema.
Questo è quanto recita la teoria sul manuale. Non entro nel merito delle spiegazioni ma di una cosa son certo, vedendo la scheda al lavoro, che questi principi su cui si basa la sua logica hanno una riscontro effettivo valido, decisamente superiore alle logiche delle altre schede.
@Dott Nord est
Per i consumi ti posso dire che ad occhio son calati del 20% circa. Non posso essere più preciso perchè ho variato le percentuali dei combustibili ora ho fissato il limite superiore del mais al 60% prima mi pare che arrivassi al 45% circa. Altra cosa che si può dire è che il risparmio si attua anche facendo lavorare la caldaia privilegiando uno o l'altro combustibile a seconda del suo prezzo. Una percentuale max 80 % di mais quando questo ha un prezzo basso rispetto al quello del pellet è un altro modo per risparmiare. La gestione dinamica col PID lo permette.
In merito alle eventuali anomalie che facessero salire la temp dei fumi, io penso, che il carico e quindi la potenza sarebbero modulati in conseguenza. Almeno, così credo, ma non saprei essere più preciso. Ma queste sarebbero situazioni comunque che richiedono un intervento manutentivo dalle quali non si può certo prescindere con qualunque scheda. trismegisto2001
I vantaggi del sistema di controllo PID sono:
Modulazione continua di potenza della ventola comburente
Modulazione continua dell'alimentazione biomassa nella camera di combustione
Adattamento automatico al potere calorico della biomassa utilizzata (cippato, pellets, cereali)
Adattamento automatico alle richieste di potenza dalle minime alle massime.
Adattamento alle condizioni climatiche
PID controlla dinamicamente nel tempo l'andamento della temperatura in uscita in funzione di quella richiesta e dalla potenza utilizzata: all'avviamento del sistema a freddo il PID aumenterà progressivamente la potenza sino al limite massimo impostato al fine di raggiungere velocemente la temperatura desiderata.
all'approssimarsi del raggiungimento della temperatura impostata il PID riduce progressivamente la potenza arrivando dolcemente alla temperatura desiderata.A regime con potenza costante mantiene un rapporto di combustione ottimale, mantenendo la camera di combustione più pulita, riduce gli stress termici del sistema. Le costanti di tempo che caratterizzano quasi tutti i processi di regolazione della temperatura sono generalmente lunghi e le velocità di reazione sono lente; il tempo morto, cioè il tempo che trascorre tra una azione e il cambiamento della temperatura in uscita, è quasi sempre lungo specialmente nelle caldaia a biomassa.
La regolazione PID tiene conto di tre fattori importanti:
Azione proporzionale : Risponde in modo istantaneo al sistema
L'azione proporzionale è particolarmente importante nel momento iniziale all'accensione del sistema dove la temperatura desiderata , impostato con il Temp.caldaia, è molto diverso da quella rilevato dalla sonda temperatura caldaia. La sua azione diventa sempre più
leggera all'avvicinarsi dei due valori, permette di dare una risposta efficace nelle situazioni di forte stato termico diminuendo il tempo di salita (rapidità di risposta) e l’errore a regime.
Azione Integrale : Risponde alla storia del sistema quindi non tiene conto dell'errore istantaneo bensì della sua storia L'azione integrale è poco efficace al momento dell'accensione della caldaia ed acquista valore durante il funzionamento.
L'azione derivativa serve per anticipare nel tempo la risposta del sistema.
Questo è quanto recita la teoria sul manuale. Non entro nel merito delle spiegazioni ma di una cosa son certo, vedendo la scheda al lavoro, che questi principi su cui si basa la sua logica hanno una riscontro effettivo valido, decisamente superiore alle logiche delle altre schede.
@Dott Nord est
Per i consumi ti posso dire che ad occhio son calati del 20% circa. Non posso essere più preciso perchè ho variato le percentuali dei combustibili ora ho fissato il limite superiore del mais al 60% prima mi pare che arrivassi al 45% circa. Altra cosa che si può dire è che il risparmio si attua anche facendo lavorare la caldaia privilegiando uno o l'altro combustibile a seconda del suo prezzo. Una percentuale max 80 % di mais quando questo ha un prezzo basso rispetto al quello del pellet è un altro modo per risparmiare. La gestione dinamica col PID lo permette.
In merito alle eventuali anomalie che facessero salire la temp dei fumi, io penso, che il carico e quindi la potenza sarebbero modulati in conseguenza. Almeno, così credo, ma non saprei essere più preciso. Ma queste sarebbero situazioni comunque che richiedono un intervento manutentivo dalle quali non si può certo prescindere con qualunque scheda. trismegisto2001
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