Termocamino a biomassa o caldaia a biomassa???? - EnergeticAmbiente.it

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Termocamino a biomassa o caldaia a biomassa????

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  • Termocamino a biomassa o caldaia a biomassa????

    Ciao a tutti, riporgo in Voi un aiuto per risolvere il mio dilemma:
    Ho una casa di 180 mq con riscaldamento a pavimento, mentre al livello inferiore ho una taverna seminterrata di 100 mq con termosifoni. Quest'ultima da ultimare. Attualmente riscaldo solo l'appartamento con una caldaia a condensazione da 24kw con un consumo di metano giornaliero di 10 m3. Al mese solo per riscaldare l'appartamento spendo 300 euro circa. In casa attualmente ho una temperatura di giorno di 19° dalle 16.00 alle 22.00 e nelle restanti ore 18°.Inoltre l'eventuale caldaia o termocamino dovrebbe restare acceso per tutto l'inverno h24. Ora ho deciso di ultimare i lavori in taverna. In quest'ultima è stata fatta la predisposizione per termocamino che dovrebbe riscaldare sia l'appartamento superiore(con impianto a pavimento) che la taverna con i radiatori ed inoltre fornire per entrambe i locali acs nel periodo invernale. Adesso ho il dubbio se montare il termocamino o la caldaia.

    Le mi domande sono le seguenti:
    1)Montare termocamino a biomassa o caldaia a biomassa?
    2)In caso di caldaia, nella taverna posso montarla?, creando un locale-caldaia? e se si che caratteristiche dovrebbe avere?
    4)Caldaia del tipo meccanica o elettronica?
    5)Camino o caldaia, di che potenza?

    Che ne dite di termocamino a biomassa della Selfire modello tecno gyser(potenza 0 24 o34) o della Mdb modello maticfire (potenza 0 24 o34). Mentre per le caldaie ho visto solo le D'Alessandro, la Termomeccanica Pisani e De Luca.
    Un termotecnico della mia zona mi ha proposto il termocamino della Selfire da 24kw, iferendomi che quella potenza era sufficente per il mio scopo.
    Dimenticavo, devo usare prevalentemente nocciolino di sansae a volte pellet e legna,in quanto facilmente reperibile in Puglia.
    Vi ringrazio anticipatamente.
    Ultima modifica di lillin; 04-02-2013, 17:35.

  • #2
    Buonasera, la sua esigenza di risparmiare è condivisa da tutti noi, ed il ricorso alle biomasse è utile anche in questo senso.
    Leggendo il forum, ho trovato molte risposte interessanti e dei punti fermi che alcuni hanno sottolineato e che qui mi permetto di roproporle , sperando le siano utli.
    Legna ok. se la fai da solo,e se qulcuno si propone di seguirne le fasi, atrimenti il pellet alla fine è un ottimo compromesso.
    In termini di rendimento e autonomia, le caldai sia a legna che a pellet, sono da preferirsi.
    termoaccumulatore, meglio se c'è sempre, per la legna contiene gli esuberi, aumenta l'autnomia, ecc ecc, è interessante anche per il pellet , è utile anche per razionalizzare gli impianti esistenti e per ridurre la potenza di picco dei generatori.
    Questa etereogeneità dei combustibili che intende usare propabilmente la guideranno verso regolazioni alte del generatore, qui nel forum sono certo ci sono molti esperti di questo tipo di sistema che sapranno consigliarla, molto meglio di me.

    Destinare una porzione di immmobile per alloggiare la componentistica è un buon investimento sul futuro, non esiste inquilino che per 6 mq ci darebbe 1000 Euro all'anno.
    Cordliatà.

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    • #3
      Ok, premetto, userò prevalentemente nocciolino. Tra caldaia e termocmino cosa mi consiglia di installare? e di che potenza?

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      • #4
        Buongiorno, per la potenza i progettisiti sono obbligati prima di scirvere a fare calcoli, fà parte della loro deontologia, se vuole posso però darle le informazioni circa la metologia di calcolo.
        Come Lei saprà si eseguono delle valutazioni sull'isolamento termico dell'edificio, sulla sua inerzia ( capacità di immagzzinare calore e quidni tempi di messa a regime ) pertanto il generatore tolte le perdite dovute anche all'impianto stesso, dovrà garantire anche nei periodi più rigidi, la potenza necessaria a portare il sistema edifico impianto a regime, non che, am questa sarà inferiore, a mantenere il confort.

        Il termoaccumulatore quindi è importante, sia perchè il dimensionamento di impianto viene fatte per il carico massimo, e quindi spesso vi è un esubero di energie che deve essere comunque non gettato, ma trattenuto nell'impianto, sia perchè andano a riprendere questa energie in moemtni particolari detti transitori, ovvero riavvimento oppure attenuamento del generatore, si può anche in parte ridurrela sua potenza oraria di picco, prorpio perchè in momenti di particolare prelievo temico, come il riavvio , oltre alla potenza del generatore , potremmo concordare con al committenza di gestire , andando ad attingere anche dal termoaccumulatore.
        in quest 'ottica, la caldaia vince sul termocamino, quindi stimao parlando di autonomia , di praticità di gestione.
        All'interno poi delle caldaie a biomassa, certamente la legna è quella la cui combustione è meno controllabile.
        sulle caldaie a nocciolo, io non sò dirle porprio nulla, mai usate, mentre su legna e pellet ne ho provate veramente tante .
        Ho la buona abitudien fatto il propgetto di seguire l'installazione e lavvimento , non che la regolazione del sistema, se si lavora con metodo, Le rinnovabile, danno anche molta più soddisfazione sia il Progettista che all' Installatore, che all' Utente, si crea una bella sinergia ed amicizia.
        Cordiliatà

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        • #5
          E' stato molto chiaro. Nel caso di installazione di caldaia, nel mio caso è possibile creare locale caldaia nella taverna stessa, e se si che caretteristiche dovrebbe avere questo locale. Ma soprattutto con caldai che risparmio potrei avere rispetto al metano calcolando la mia spesa mensile di euro 300 per bolletta metano? Grazie

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          • #6
            qui puoi farti un confronto
            riscaldamento a biomassa e PDC
            Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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            • #7
              ottimo risparmio, ma cosa mi dite del locale caldaia da creare in taverna?

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              • #8
                buonasera, per il locale caldaia nel momento in cui la portata termica del generatore non supera i 35 KW, e nel locale non passano per esempio tubi del gas o non vi sono altri generatori , le prescrizioni sono poco restrittive e spesso le trova riportate nei termini generali sul manuale di installazione del generaore stesso.
                si faccia Seguire da un termotecnico della sua zona, le consiglio un ingegnere edile in questo caso, perchè magari mastica meglio questioni potenziale legate alla formazione del nuovo ambiente.
                Latra soluzione una bella terstufa a vista, ed una parete in cartongesso dove " rinchiudere il bollitore a componenti vari.
                Valuti con un Progettitsa questi aspetti tecnico funzionali, e poi solo dopo cominci la ricerca del prodotto, sempre supportato dal tecnico e da forum come questo .
                Cordliatà

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                • #9
                  Avevo considerato anche la possibilità di teermostufa della mdb modello plurifire da 24 o34, ma quello che mi frena è la scarsa capacità della tramoggia. Ciò significherebbe caricare in continuo la termostufa, a differenza della caldaia e del termocamino dove posso avere tramoggia minima di 100kg. Cosa fare.....help.....

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                  • #10
                    Buonasera non mi voglio addentrare a parlare di marche o prodotti in particolare per altro non ho mai progettato un impianto che usi i noccioli, nella nostra zona, non si utlizzano, per cui sarei veramente fuori strada .
                    Detto questo, spero che sul tema in particolare qualche amico del forum sia ferrato , sarei lieto anche io di saperne sulla esperienza di altri.
                    cordliatà.

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                    • #11
                      Buttati su una caldaia, è più pratica ed efficiente di qualsiasi termo stufa o camino !

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                      • #12
                        la caldaia è una soluzione, ma nel mio caso che potenza dovrei prendere in considerazione? che ne pensate di quelle prodotte dalla Termomeccanica Pisani? il rivenditore è a pochi km da casa mia.

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                        • #13
                          Ciao lillin
                          Da un calcolo spannometrico e considerando le classiche perdite direi 34K, ovvio che, per una precisione certa, bisognerebbe far fare un calcolo ad un termotecnico, cosa che ti consiglio vivamente.
                          la Pisani è la classica caldaia a biomassa simile a tante altre marche, ti consiglio di prendere quella a doppia coclea, e chiedi a Pisani se può fornirla anche con la valvola stellare antifiamma, fondamentali per evitare queste situazioni.
                          Chiedi il serbatoio più capiente possibile magari anche fatto su misura, ti garantirà maggiore autonomia (visti i Mq da scaldare).
                          Rispetto al camino una caldaia ha rendimenti più elevati e si può utilizzare per l'ACS anche d'estate.
                          Il camino è consigliabile nel caso ci sia una persona quasi sempre in casa, si abbia facilità ad avere della legna a buon mercato, è più facile da tenere sotto controllo, ci puoi arrostire e hai il fascino e il calore del fuoco a vista.
                          Io ho optato per il camino della Sithec con kit policombustibili con serbatoio da 120Kg posizionato fuori in una veranda. Brucio legna e nocciolino di sansa lavato. E' a gestione totalmente automatica o manuale. Il nocciolino lo pago a 17,00€/Q.le e la legna secca di leccio a 15.00€/Q.le; il pellet quì in Sardegna è incomprabile 33.00€/Q.le
                          Buona scelta.
                          Saluti
                          Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                          • #14
                            Ok per la caldaia , ma il mio dilemma è che devo usare prevalentemente la caldaia per riscaldare 180 mq di casa con impianto a pavimento, mentre solo qualche fine settimana utilizzero la caldaia a pieno regime in quanto dovrò riscaldare sia la taverna di 100 mq e l'appartamento.A questo punto mi chiedo non conviene prendere una 24 kw?

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                            • #15
                              @lillin
                              Se vuoi dati certi, è sempre meglio investire in un progetto fatto da un professionista serio, le variabili da considerare sono tante e farle a distanza è alquanto difficile se non impossibile. Il rischio è quello di aquistare un prodotto sovra o sotto dimensionato, trovandosi magari economicamente scontenti e peggio ancora infreddoliti. I nostri consigli possono essere utili per aiutarti a capire a grandi linee le scelte da fare tra le varie soluzioni, ma ripeto un termotecnico penso sia insostituibile, perchè solo lui avrà la visione d'insieme per consigliarti al meglio e sarà sicuramente un'ottimo investimento.
                              Saluti
                              Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                              • #16
                                il problema del professionista serio, è che capisci se è davvero un professionista serio dopo che hai finito il lavoro...e se non era veramente serio ormai è tardi.
                                Io mi sono fidato di persone indicatomi da conoscenti, e sono stato più che deluso dalle capacità del professionista poco serio

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                                • #17
                                  @maustrizio
                                  Quello che dici è vero, ma vorrei far notare che queste problematiche si possono trovare in qualunque settore. Noi poveri utenti finali, quando ci rivolgiamo ad un'azienda per un dato servizio, solitamente tendiamo a preferire quella che offre il prezzo più basso, oppure che ha fatto il lavoro all'amico dell'amico, ecc., tralasciando invece alcuni fattori fondamentali, che sarebbero utili come ulteriore garanzia di serietà e certezza di un lavoro fatto a"Regola d'arte".
                                  Un'azienda seria che installa prodotti come, Termocamini o Caldaie, perlomeno, dovrebbe avere un tecnico che fa un sopraluogo dal cliente, analizzi la situazione idraulica, elettrica e logistica presente, torna in sede ed elabora un preventivo dettagliato, con magari varie opzioni da sottoporre al cliente. A questo punto prepara un contratto di vendita con le clausole di legge (che viste le cifre in gioco direi che è d'obbligo), e lo sottoscrive assieme al cliente. Servirà ad entrambe le parti per tutelarsi (Cliente che non paga l'azienda fornitrice o cliente scontento del servizio fornito).
                                  Perchè insisto sul contratto? Perchè è l'unica arma che abbiamo per rivalerci in sede civile, se qualcosa non funziona come concordato.
                                  Se invece preferiamo il risparmio alla serietà e alla professionalità, non dobbiamo lamentarci delle conseguenze, come si dice: "chi è causa del suo mal pianga se stesso"
                                  Ultima modifica di renatomeloni; 21-02-2013, 14:50.
                                  Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                                  • #18
                                    Vado al sodo. L'ing. da me contattato, che sta curando il discorso tecnico, mi ha riferito che sulla potenza della caldaia da utilizzare, sarebbe stato meglio farsi consigliare dal venditore. Ciò scaturisce dal fatto che le caldaie spesso sono targate con determinate potenze per ovviare i l discorso autorizzazioni. Assodato ciò, il venditore mi ha confermato che la sua 34kw era + che sufficente per il mio caso. In effetti sulla scheda tecnica il modello targato 34 è ugualea alla 45. Ora mi chiedo.... a chi mi devo affidare???

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                                    • #19
                                      Lillin, ma che ingegnere è?
                                      Ti cura il discorso tecnico e non riesce a calcolare la potenza necessaria del generatore termico?
                                      Che significa che sono targate con determinate potenze per ovviare il discorso autorizzazioni?
                                      Quali autorizzazioni?
                                      Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                                      • #20
                                        si scusami...mi sono espresso male, intendevo l'ispels. Per quel che concerne la potenza, mi sono recato oggi dall'ing., dai suoi calcoli, mi ha riferito che la 34 è più che sufficente. Ma il mio dubbio resta sul vano caldaia. Devo prendere un appuntamento con lui per verifica in loco. Secondo voi si può creare un vano caldaia in una porzione di tavernetta?

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                                        • #21
                                          Se stai sotto i 34KW l'ipels non è richiesta
                                          Se hai un locale idoneo si, bisogna prestare attenzione però, a dove andrai a stoccare la scorta del combustibile.
                                          Dai un'occhiata a questa discussione a tal proposito.
                                          Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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