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scelta caldaia a pellet

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  • scelta caldaia a pellet

    Salve a tutti, pongo il secondo quesito (il primo riguarda i costi di installazione) sulle scelte impiantistiche che mi accingo a compiere. Ho già navigato su questo interessante forum, ma essendo nuovo...i dubbi permangono

    Vorrei utilizzare per i week invernali la mia casa di villeggiatura sulle Madonie (600 slm), esposizione nord-ovest in ombra, 380 mc su due livelli, pt da 100 mq e mansarda da 40 mq. Fa molto freddo e quando arrivo in inverno trovo circa 5° all'interno...la casa è anni '70 priva di coibentazione ma con mura portanti in muratura piena da 30 cm. Ho utilizzato sinora due stufe a GPL e un camino e radiatori elettrici, ma vorrei avere più comfort (si sta bene solo dopo molte ore d accensione) e usare fonti energetiche più sicure ed ecologiche, con un occhio all'economia di gestione...e ai rimborsi IRPEF. Non essendoci metano e non facendo lo spaccalegna, la scelta è su una caldaia a pellet, sperando in una gestione non troppo complicata.
    Ho calcolato un fabbisogno termico a regime di circa 15 kW, esiste un impianto a radiatori in alluminio e collettore, manca la caldaia: i radiatori installati al pt danno un flusso termico di 10,5 kW (85 elementi).
    Ho scelto la RED COMPACT 24 di 22 kW effettivi, per avere margine futuro per la mansarda (al momento è al rustico).
    Mi sembra un prodotto idoneo all'uso saltuario che intendo fare, semplice e di dimensioni compatte, il serbatoio potrebbe bastare per due giorni. I commenti che ho trovato sul forum, sono positivi. Tuttavia mi è stato chiesto un prezzo di installazione che giudico eccessivo (vedi altro mio messaggio).
    Per l'ACS penso di utilizzare un boiler multi termico da 80 lt, in parallello ai termosifoni così da avere subito una piccola disponibilità d'acqua e dare caldo agli ambienti subito (siamo in 4 e non faremo docce all'arrivo...).
    Chiedo ai più esperti se la suddette soluzioni risolveranno in miglior modo il comfort invernale. Un grazie a chi avrà la pazienza di leggere e rispondere...

  • #2
    Per un uso saltuario della casa io opterei per una caldaia a gas da allacciare all'impianto esistente.Puoi accenderla con una scheda Gsm in modo che quando arrivi la casa è calda, hai la produzione di acs.Una discreta caldaia a gas ti costa intorno ai 1.000 euro.Fermo restando la bontà della caldaia a pellet, in quanto tempo ti ripaghi l'investimento con l'utilizzo di 1-2 giorni a settimana ( ci vai tutti i week end?)

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    • #3
      Avevo scartato il gas per i seguenti motivi: non c'è metano, al momento uso delle costose bombole a GPL, dovrei installare un bombolone ma non ho molto spazio e ho paura degli incendi estivi.
      Avevo uno montato uno scaldacqua istantaneo in cucina ma l'acqua calda in bagno non arrivò mai...e l'ho sostituito con degli scaldacqua elettrici in loco.
      In inverno il GSM non è affidabile perchè ci sono molti temporali e va via la luce o salta il contatore, per avviarla potrei istruire un vicino e farla accendere il venerdì sera.
      Per ripagare l'investimento penso ci vorranno molti anni, ma ho i figli piccoli...si potrà ammortizzare.
      Il mio scopo è avere un impianto affidabile e semplice da gestire, e che dia confort in tempi rapidi.

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      • #4
        @ giumus8, Certo però che riscaldare un'abitazione di quel genere servono almeno 24 ore per portare a regime di temp. vivibile. Ce ne vuole prima di riscaldare i muri divenuti freddi (volano termico), tu stesso lo dici (si sta bene solo dopo molte ore di accensione), però poi è tutto a posto. Ma se usi tale abitazione i fine settimana o anche meno, a mio parere avresti uno spreco enorme, appunto visto che trovi 5° dovresti accendere il riscaldamento almeno 24-36 h prima. Cmq se ti ci vuoi cimentare e provare, certo la spesa non è irrisoria. Per quel periodo che la usi, ha ragione Stefano, una buona caldaia a gpl (1 k€) regolata bene è certo meno costosa di una a pellet (3 o 4 k€) Il serbatoio gpl mi sembra che molti te lo mettono in comodato d'uso. Certamente con i caloriferi ci vuole il suo tempo per riscaldare, io ho ovviato a questo con i termoconvettori, in mezzora l'ambiente è caldo ma, non i muri, quelli si ricaricano adagio. Per l'acs ci sono boiler con scambiatore termico appunto come dici. Alla fine non è tanto con cosa riscaldare ma, come /quando e quanto riscaldare. Per quanto riguarda la detrazione IRPEF, io ho preferito acquistarmi la stufa in firma a metà prezzo 1,6 k€ e non aspettare magari 10 anni per il recupero. Ciao e buona scelta.
        1° FV 6,6 kw/p CE 2010 - 2° FV 3,16 kw/p 2016 - 2 Pannelli solareTermico, accumulo 200 lt. - PDC Carrier aria/h2o da 15 kw- Casa 160 mq CAPPOTTO Termico 10 cm. Prov. VARESE

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        • #5
          Originariamente inviato da Zumerle Visualizza il messaggio
          @ giumus8, Certo però che riscaldare un'abitazione di quel genere servono almeno 24 ore per portare a regime di temp. vivibile..
          .
          Ciao, ritengo che: parzializzando l'impianto (escludo la mansarda) e con il bollitore da soli 80 l e radiatori in alluminio, dopo un paio d'ore si dovrebbe cominciare a sentire tepore, se mando la caldaia al massimo. Secondo voi i 22 kW effettivi a pieno regime sono sufficienti per i 300 mc del piano terra? riguardo al pellet, non ho dubbi, costa la metà del GPL conti alla mano e l'installazione del bombolone (dovrei interrarlo) compensa la differenza di costo della caldaia.
          Forse unico inconveniente del pellet è doverlo caricare e poi pulire la caldaia...pazienza (a proposito si puo' usare la cenere per concimare il terreno?
          saluti
          Ultima modifica di Zanna91; 29-05-2013, 13:41. Motivo: modificato bbcode

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