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Installazione caldaia a legna

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  • Installazione caldaia a legna

    Buongiorno a tutti ho letto un sacco di tread in merito ma sono molto ignorante in materia e chiedo aiuto a voi esperti se vorrete aiutarmi ...Stavamo valutando l'installazione di una caldaia a legna da affiancare alle caldaie a GPL che usiamo al momento per ridurre i costi delle bollette, vediamo innanzitutto di chiarire la situazione attuale della casa:Zona Appennino tosco emiliano, comune in classe climatica E, muri esterni di 30 cm non coibentati, sottotetto da 1m a 2m circa, tetto non coibentatoPiano terra - appartamento di 135 mq circa con riscaldamento a pavimento più due termo arredi nei due bagni e termo in un piccolo studio, al momento in uso caldaia a GPL "Prontacqua Riello" credo non a condensazione, spesa annua GPL da 1800 a 2300 euro a seconda degli inverni con confort climatico molto buono, grazie al sistema a pavimento che rende omogeneo il calore in tutti gli ambientiPrimo piano - appartamento di 100 mq circa con riscaldamento a termosifoni, caldaia sempre Riello ma più vecchia, e stufa economica a legna in sala, spesa di circa 7/800 euro di GPL all'anno oltre a 60/80 quintali di legna, confort climatico ovviamente sbilanciato in quanto in sala dove c'è' la stufa si "fonde" e negli altri ambienti la temperatura viene tenuta molto bassa (16/17) gradi ......Io abito con la mia famiglia al piano terra, mia suocera e mio cognato al primo piano.Stavamo valutando l'installazione di una caldaia a legna con accumulo in quanto vorremmo diminuire il costo delle bollette del GPL, sfruttando la legna che possediamo e che siamo attrezzati per tagliare e stivare(quindi a costo solo del carburante del trattore e dell'affilatura o ricambio delle lame della sega).Volevo chiederei quanti lt dovrebbe essere secondo voi il puffer? Che dimensioni deve avere il locale dove sistemare la caldaia e il puffer? Che potenza deve avere la caldaia per sopportare agevolmente l'alimentazione dei due appartamenti? Posso approfittare della detrazione del 65% per il risparmio energetico? Che costo approssimativo devo prevedere, a grandi linee per il tutto? Che problemi può dare, e come ovviare, il fatto di gestire sistemi di riscaldamento così diversi?La mia intenzione era comunque di conservare le due caldaie esistenti per la produzione di acqua calda sanitaria d'estate e in caso di occasionali problemi nell'alimentare la caldaia a legna.Grazie a chi potrà darmi un aiuto.Valle

  • #2
    Rispondo volentieri a questa domanda perchè dalle nostre parti (anche io sono nell'appennino toscano) da diversi anni abbiamo affrontato e risolto diversi casi simili.
    una volta si sarebbe parlato di mettere due impianti a legna autonomi, ma oggi la concentrazione degli impianti in un unico generatore è fortemente miglirativa dei rendimenti, sempre meno costosa (meno di due impianti singoli), realizzabile sempliìcemente e agevolmente sfruttando quello che il mercato termotecnico offre.

    una volta avremmo pensato ad una caldaia da 40kw termici resi (peraltro disponibili di tutte le case costruttrici); ma oggi per due appartamento da 130mq non andrei oltre una 30-35 kW kw con un puffer dimensionato a 60-70 litri/kw. oppure la medesima capienza con due puffer collegati in serie


    Per la regolazione delle zone alta e bassa temperatura tutto è fattibile con dei gruppi miscelati a regolazione climatica, oppure sempre miscelati ma a punto fisso; esempio il radiante a 45°, i due circuiti radiatori da 55° nelle mezze stagoni ai 65-70° quando è pieno inverno; miscelare anche i radiatori è comodo perchè sparare l'acqua dal puffer a 75-80° è dannoso ( il radiatore scotta e fa i baffi), è inutile (in una mezza stagione 50° bastano ed anche in pieno inverno miscelare consente di dosare meglio il calore che rimane nel puffer a disposizione) e il calore ben dosato riduce i costi, il perchè lo spiego adesso....

    Una corretta e semplice suddivisione dei costi è fattibile con due contacalorie sui quali si possono agevolmente leggere quanto calore (in kw) ogni singolo impianto ha consumato e di conseguenza dividere le spese (combustibile, elettricità e manutenzione) del riscaldamento

    Per la produzione acs potete agevolmente lasciare le caldaie a gpl ma potete (anche in un secondo momento) fare tutto con la biomassa; fino a qualche anno fa abbiamo usato i boiler o i puffer tank-in-tank, ultimamente abbiamo però adottato dei produttori acs antilegionella rapido, che hanno il vantaggio di potersi installare anche in un secondo momento su un puffer semplice che costa molto meno senza doverli comprare subito; per 2 appartamenti con un puffer a 70° basta un produttore che può fornire 30 litri/minuto di acqua riscaldata da 10 a 45° (più delle due caldaie a gpl messe insieme) ovviamente esistono modelli più prestanti fino a 45-60 litri minuto; anch'esso avrà un suo contacalorie dedicato e due contatori di acqua per sapere chi ne ha consumanta e quanta, sempre per poter dividere le spese.

    Per la caldaia a legna le possibilità di scelta sono infinite, si va dalle bruciatutto alle caldaie con sonda lambda e rendimenti al 95%, tutto dipende dalla spesa che si decide di affrontare, dalla frequenza di pulizia, dal consumo della legna, del livello di automazione della caldaia stessa; e dagli incentivi che si vogliono andare a fruire; ma le caratteristiche dell'impianto che si costruisce a valle del puffer, indipendentemente dalla caldaia installata, saranno le medesime .

    Visto che parlate di appennino Tosco-Emiliano di che zona siete?

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    • #3
      Buongiorno e intanto grazie per l'interessamento.
      Io abito vicino a Porretta Terme non so se ha presente la zona, siamo vicini al confine Emilia-Toscana e vicini al confine Bologna-Modena.
      Il problema di calcolare e dividere i costi non ci interessa.
      Al momento volevo farmi un idea approssimativa del costo complessivo di caldaia + puffer (o due puffer come suggeriva) più miscelatori, valvole e diavoli vari che occorrono per gestire appunto i due tipi di riscaldamento.
      Per l'acs al momento non abbiamo in programma di abbandonare la vecchia caldaia, non me la vedo accendere a luglio o agosto la stufa a legna per dopo fare la doccia magari fra un po' di tempo si valuterà il discorso dei pannelli solari .....
      Per stufa mi interessa solo a legna perchè ce l'ho nel bosco e siamo attrezzati per tagliarla e stivarla, come automazione non ne necessito in abbondanza perchè qualcuno è sempre a casa e al contrario troppa automazione metterebbe in crisi mia suocera ....
      Grazie
      Valle

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      • #4
        secondo me, per i sei mesi invernali, conviene fare acs con la legna
        poi per il periodo estivo, optare per la caldaia a gaso oppure un solare
        riscaldamento a biomassa e PDC
        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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        • #5
          Si esatto pensavo una cosa del genere, da ottobre fino a quando c'è n'e' bisogno per il riscaldamento (di solito Aprile) usare la legna e poi ripiegare sul gas .....

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          • #6
            puoi farla in tre modi: boiller esterno, puffer combinato o piastra di scambio esterna
            riscaldamento a biomassa e PDC
            Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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            • #7
              Come ingombro spazio quanto devo prevederne? una stanza 3x3 con dentro lavatrice e asciugatrice mi sarebbe sufficente?

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              • #8
                dipende cosa vuoi metterci dentro......
                inoltre se hai già lavatrice e asciugatrice, parte dello spazio è già occupato (lo spazio non è solo quello fisico, ma anche quello operativo)
                quindi, per capire cosa ti serve, come vedi, servono molti altri dati.
                l
                riscaldamento a biomassa e PDC
                Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                • #9
                  Buongiorno anche io sono in Toscana, per Porretta Terme devo venirci apposta ma a Pistoia ho diversi clienti che potrebbero farti un preventivo per quello che chiedi tu.
                  Se mi mandi un msg in posta privata con il contatto telefonico ne parliamo a voce per capire se è il caso di fare un salto con il rivenditore e l'installatore di zona valutando i tuoi spazi e la possibilità di realizzare l'impianto in maniera corretta (come giustamente dice il Dott.NordEst).
                  a disposizione ... ciao

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                  • #10
                    Grazie al momento ho ricevuto un preventivo e quindi comincio a farmi un'idea più precisa...... il locale a cui avevo pensato però mi sembra di capire sia troppo piccolo quindi sono già in difficoltà perchè non ho alternative e non posso rinunciare a lavatrice e acsiugatrice.
                    Per installare caldaia, due puffer da 1000 lt ed eventualmente il boiler per l'acqua calda qunto spazio servirebbe come minimo?
                    grazie

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                    • #11
                      valle, dipende da come hai organizzato la stanza
                      magari, se posti uno schizzo con il posizionamento di lavatrice e altro, si capisce meglio
                      Ultima modifica di Dott Nord Est; 22-08-2013, 21:57.
                      riscaldamento a biomassa e PDC
                      Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                      • #12
                        Buongiorno a tutti, sono nuova del forum ma vi leggo da un po’.
                        Vi ripropongo le mie domande che avevo erroneamente fatto in una discussione con altro argomento...

                        Vorrei esporvi i miei quesiti, sto comprando una casa di circa 100mq abitabili riscaldati e altrettanti di seminterrato non riscaldati, a pochi chilometri da Alessandria quindi in zona climatica E e con circa 2500 gradi giorno.
                        L’intenzione è quella di comprare una caldaia a legna visto che abbiamo disponibilità di legna.
                        Abbiamo cercato di valutare varie opzioni e volevamo chiedere a voi più esperti o comunque con esperienze dirette le vostre opinioni.
                        Prima ci siamo orientati su caldaie miste legna/pellet, ma poi tanti (tra cui anche dei venditori) ce l’hanno sconsigliata per problemi di rendimento, abbiamo letto anche che la difficoltà sta nella differenza di bruciatore che devono avere legna e pellet ed è da li che si abbassano i rendimenti, ho capito giusto?
                        Poi abbiamo ovviamente valutato le caldaie italiane ma non riusciamo a capire quale può essere l’autonomia, i venditori ovviamente ci dicono “tutto il giorno”, altri “4-5 ore” e, stando fuori casa tutto il giorno, non vorrei arrivare a casa alla sera e trovarmi con 16 gradi, in più molte hanno la pulizia giornaliera dei turbolatori manuale, cioè uno per uno…va bene sbattersi un po’, però se tutti i giorni devo mettermi lì con lo scopino…
                        Così abbiamo guardato anche le austriache e sinceramente non trovo questa grande differenza di prezzi come dicono tutti, probabilmente la differenza la può fare l’impianto, perché a livello di caldaia sono pressoché uguali, in più alcune hanno la possibilità di accedere agli incentivi del conto termico (anche se non ho capito se le caldaie a biomassa possono rientrare comunque nelle detrazioni fiscali del 65%).

                        Così vorrei chiedervi se le considerazioni che abbiamo fatto possono essere giustificate e in particolare vorrei chiedere a Leone Sandri e Ceppo74 come mai hanno scelto uno la ETA e l’altro la FROLING.
                        Chiedo a loro perché ho capito che sono delle mie zone, se altri possono darmi dei consigli, soprattutto su esperienze dirette, le leggerò molto volentieri.
                        Grazie a tutti per le risposte che mi darete.

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                        • #13
                          Chiedo scusa per il ritardo ma sto imbiancando casa appena ho finito posto uno schizzo di casa così da capire come eventualmente si potrebbe fare .....

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                          • #14
                            Elena: hai qualcuno ci segue il progetto "energetico" della casa? La caldaia non è che una parte dell'impianto, l'impotante è che anche il resto sia ben fatto. Vorrei dirti che leggendo il forum e con qualche dritta potresti arrangiarsi, ma non e cosi (purtroppo non e facile come scegliere un piano telefonico o anche un automobile). Hai bisogno di quakcuno che progetti e ne capisca (si tratta di calcolare quattro dati di dimensionamento del'impianto, ma non e qualcosa che puoi fare tu o l'idraulico, anche se quest'ultimo ne farebbe anche a meno).

                            Non so quali caldaie italiane vi abbiano proposto, ma la differenza con le tedesche c'è eccome. Hai ragione però a dire che nella gran parte dei casi il costo dell'impianto rende meno importante la differenza... per darti un'idea dei costi, per realizzare una cenrale termica con caldaia a legna tedesca di media potenza finisci pper spendere trai 12k ed i 15k euro... valuta prima quello che puoi fare in termini di isolamento e fatti un'idea di quello che potrebbero costarti i combustibili alternativi, una caldaia a legna in un appartamento da 100mq (con tutta l'impiantistica che ci va dietro) porebbe non essere una buona idea, e comunque la priorità è sempe isolare.

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                            • #15
                              Buona sera a tutti, avrei un dubbio da chiarire sulla dimensione del locale caldaia per installare un puffer, qual'è la distanza minima tra puffer e una caldaia a fiamma inversa di nuova generazione ( Eta - Hertz ecc.)
                              Grazie per le risposte

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                              • #16
                                la distanza minima dovrebbe essere credo 60 cm, anche per consentire almeno la manutenzione
                                cmnq è sempre ragionevole lasciarne per ogni evenienza
                                riscaldamento a biomassa e PDC
                                Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                • #17
                                  Originariamente inviato da elena81 Visualizza il messaggio
                                  Così vorrei chiedervi se le considerazioni che abbiamo fatto possono essere giustificate e in particolare vorrei chiedere a Leone Sandri e Ceppo74 come mai hanno scelto uno la ETA e l’altro la FROLING.
                                  Chiedo a loro perché ho capito che sono delle mie zone, se altri possono darmi dei consigli, soprattutto su esperienze dirette, le leggerò molto volentieri.
                                  Grazie a tutti per le risposte che mi darete.
                                  Ciao,
                                  io ho una combinata Eta perfetta in funzione da 4 anni, certo "scaldo" oltre 200mq, tutto si può fare, con 100 mq con un progetto impianto e caldaie del genere anche sola legna puoi arrivare ad autonomie molto lunghe anche di alcuni giorni, sulle stesse le manutenzioni di pulizia sono irrisorie, molto dipende da quanto vuoi investire, certo Eta, Froling e altri similari hanno raggiunto dei risultati difficilmente migliorabili, i restanti inseguono e si stanno affinando ma allo stesso tempo crescono di costo questo è inevitabile.
                                  Io nel locale caldaia ci voglio stare il meno possibile 5-10 minuti ogni 24-48 ore nel mio caso (ottobre/novembre-aprile/maggio), perchè la gestione della legna richiede già parecchio tempo tra abbattimento, sramatura, concentrazione, esbosco, taglio/spacco e stoccaggio, non ho voglia di scovolare nulla e pretendo pure che la caldaia renda al meglio inquinando il minimo, in modo da lavorare la minor quantità di legna possibile, questa è la mia personalissima filosofia del ciclo della biomassa legnosa applicata alla mia abitazione.

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                                  • #18
                                    Ok, grazie dei consigli, per ora il termotecnico non l'ho ancora contattato perchè non abbiamo ancora la possibilità di fare sopralluoghi precisi e poi pensavo che magari le ditte che vendono caldaie potessero aiutarci nel dimensionamento corretto con dei termotecnici interni, anche perchè l'impianto è già esistente, servirà giusto una revisione, non penso che si debba ridimensionare tutto, non basta staccare la caldaia esistente a metano e collegare quella nuova a legna con ovviamente collegamenti ad-hoc, puffer e quant'altro?

                                    Per quel che riguarda l'isolamento, idem, è nella lista delle cose da fare però anche li siamo ancora fermi.
                                    Ci siamo orientati sulla legna perchè ne abbiamo la disponibilità e quindi ci sembrava un po' inutile spendere tanto di metano.

                                    Per Yapok: cosa intendi per combustibili alternativi? non siamo già abbastanza "alternativi" con la legna??

                                    Per Leone Sandri: caspita, dici che si riesce ad arrivare ad autonomie così lunghe anche solo con la legna? sarebbe davvero perfetto, perchè effettivamente la legna da uno sbattimento non da poco. cosa fa la tua, mantiene la brace accesa?

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                                    • #19
                                      Ciao riprendendo il discorso ho fatto una bozza del locale dove vorrei mettere la famosa caldaia ...
                                      File allegati

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                                      • #20
                                        Vedo che la mia bozza non ha ispirato nessuno .... provo a fare un'altra domanda forse stupida:
                                        stavo riflettendo nell'organizzazione degli spazi che ho e mi chiedevo se fosse possibile mettere caldaia e/o accumulatori in un locale esterno (in realtà non è proprio all'aperto ma coperto e aperto su un lato ...).
                                        grazie a chi potrà darmi una mano

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                                        • #21
                                          Be, io ho la caldaia e accumulo in un locale prefabbricato di lamiere coibentate addossato all'abitazione su un lato soltanto, certo è chiuso da tutti i lati, dalle mie parti non è opportuno esporre il tutto a temperature anche di -15°.
                                          Non ho presente che caldaia vuoi mettere e a quale biomassa, se legna tieni conto di poterne stipare un pò li vicino e al coperto altrimenti in inverno magari quando piove o nevica rimpiangerai il gas o quello da cui provieni.

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                                          • #22
                                            Originariamente inviato da Valle73 Visualizza il messaggio
                                            mi chiedevo se fosse possibile mettere caldaia e/o accumulatori in un locale esterno (in realtà non è proprio all'aperto ma coperto e aperto su un lato ...).
                                            certo che si può, ecco un esempio: CALDAIA FIAMMA INVERSA 50 KW + PUFFER
                                            riscaldamento a biomassa e PDC
                                            Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                            • #23
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                                              In effetti sto studiando se mettere una caldaia a legna (ho bosco e sega quindi non mi interessano altri combustibili), al momento mio cognato stiva già al piano di sopra 80/100 qt.li di legna per la stufa economica di casa per farla asciugare bene prima di bruciarla, stavo valutando se era possibile l'installazione all'esterno perchè il locale che ho all'interno non è grandissimo e non sono sicuro che ci stia (vedi immagine due post sopra) ...
                                              "esporre il tutto a temperature anche di -15°" ... anche da me d'inverno si va a quelle temperature ed era per quello che inizialmente avevo escluso di metterla all'esterno con il timore di vanificare il riscldamento appena fatto con la caldaia ... certo immagino che coibentare la struttura che contiene caldaia e accumulatore vada ad aumentare i costi del tutto, al momento in base ai preventivi che ho sono già arrivato a una spesa per me importante:
                                              caldaia + puffer e valvole e diavoli vari 5/6000
                                              canna fumaria 1500
                                              installazione 1000/2000 ?????
                                              capanno esterno coibentato ???
                                              in più ho parlato con il termotecnico che mi fece il progetto dell'impianto radiante a pavimento e quando gli ho detto se dovevo andare da lui per il discorso del 65% mi è caduto dalle nuvole !!!! forse devo cercare anche un altro termotecnico .....

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