entrambe le risposte sono esatte, cioè SERVE PER LEGGE e impedisce alla caldaia a gas di sporcarsi (una caldaia a pellet ha un corpo caldaia più grezzo che può rilasciare impurità nel tempo)

... se la somma delle potenze delle due fonti è inferiore alle 30000 kcal (circa 35 kw) non serve separare i circuiti.

Se vera la prima, e non hai una termostufa a vaso aperto collegata su impianto a vaso chiuso, di nuovo non serve lo scambiatore.

Invece far lavorare una termostufa ad alta T insieme ad una caldaia a condensazione (bassa T) è sempre molto complicato gestire le due caldaie, le regolazioni dell' impianto..... se non scendendo a dei compromessi ( o complicando parecchio l' impianto).

Se hai la caldaia a metano (no se a gpl) sappi che non risparmi niente con il pellet, ovvero far lavorare "male" la caldaia a metano ti porterà ad aumentare i consumi di questa, mentre come spesso accade, far lavorare in diretta la termostufa a pellet peggiorerà anche le rese di quest' ultima.

Oppure dovrai fare un impianto ibrido ben fatto, ma dai costi iniziali difficilmente giustificabili (se hai metano!).

Una bella soluzione è una semplice stufa nella zona giorno a pellet, ed la caldaia a metano a condensazione, fatta lavorare in climatica, nel resto della casa.