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Dubbi temperature di esercizio termocamino e stufa idro

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  • Dubbi temperature di esercizio termocamino e stufa idro

    Un saluto a tutti, questo sera un utente del forum diceva che i termosifoni per lavorare bene ed avere alta efficienza dovrebbero ricevere acqua ad almeno 60°, mi è venuto il forte dubbio che il mio impianto non stia lavorando a dovere, la pompa del mio termocamino parte a circa 55 max 60° dopo circa 6 mt c'è uno scambiatore di calore, poi dopo altri 7-8 mt c'è il puffer, si tratta di un serbatoio della buderus da 750-800 lt a stratificazione cui ci sono collegati 4 pannelli solari per acs ed integrazione al riscaldamento (col senno di poi penso sia una grossa stupidaggine pensare di fare integrazione con impianto ad alta temperatura)se l'acqua parte dal termocamino a 55-60° per quando arriva nel puffer a quanti gradi sarà, poi dal puffer alla centralina dei termosifoni deve scendere per minimo 9-10 mt, infatti non sono mai bollenti. Qualche anno fa ho installato una caldaia policombustibile, mi pare si chiami risparmiola della Ecofaber, purtroppo anche questa prima di riversare la sua acqua al puffer deve percorrere circa 20 mt, la pompa parte a 55°, in questo caso è collegata diretta, niente scambiatore di calore, per cui per quando arriva ai termosifoni l'acqua a quanti gradi sarà? sicuramente mai avrò acqua a 60-65° nei termosifoni, a meno che tenendo sia il termocamino che la caldaia accesi non porto tutto oltre i 65°, ma a quel punto la caldaia va in mantenimento. Sbaglio qualcosa nelle impostazioni delle temperature? oppure è un problema non risolvibile dovuto alle dispersioni da lunghe distanze?

  • #2
    La caldaia va "protetta" con un sistema anticondensa con T minima di 60-65 gradi. Il termocamino idem, in quel caso puoi farlo inibendo il circolatore sullo scambiatore quando la T del termocamino è sotto i 60 gradi.

    Lato termosifoni fai installare una miscelatrice termostatica che limiti la T massima a 55-60 gradi. oltre diventano pericolosi. se qualcuno appoggia la mano sono sufficienti pochi secondi per ustionarsi (sopra i 65 gradi) .....

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    • #3
      per prima cosa mi domando come mai un idraulico con esperienza decennale non sappia queste cose. poi a mio avviso lo scambiatore di calore procura solamente tanta inutile dispersione di calore, però mi dicono che è obbligatorio metterlo in quanto altrimenti le potenze sommate tra camino e stufa vanno a superare un certo limite, ok se è obbligatorio...ma se invece di limitare il termocamino che è molto più utilizzato vado a limitare la caldaia che utilizzo solamente nei fine settimana a quando io non sono presente in casa? invece per i tremosifoni troppo caldi non c'è pericolo per averli a 65° dovrei avere l'acqua nel camino o nella caldaia a 80 continui...

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      • #4
        cenlui, purtroppo............NO
        l'ItaGGGGlia è piena di idraulici che di idraulico hanno forse solo il nome (non tutti)
        proprio ieri, su un gruppo FB, un'idraulico che si ritiene TOP ha fatto una domanda....., ma la cosa orrenda è che tantissimi idraulici hanno iniziato una disputa si/no, arrivando addirittura ad alcuni che neppure avevano mai sentito nominare questa "strana valvola"
        ecco come siamo messi in ItaGGGGlia.......

        Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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ID: 1968075
        riscaldamento a biomassa e PDC
        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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        • #5
          siete d'accordo quando dico che lo scambiatore è un inutile aggeggio che procura solamente dispersione? e vero che è obbligatorio?
          potrebbe essere possibile poter scegliere se inviare l'acqua riscaldata nel puffer o direttamente nel circuito dei termosifoni?

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          • #6
            dipende.....
            lo scambiatore è INDISPENSABILE per trasformare un generatore a vaso aperto in impianto a vaso chiuso, o/e per separare i fluidi per non sommare le potenze di due generatori
            riscaldamento a biomassa e PDC
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            • #7
              ah ok, il termocamino è stato montato a vaso aperto a suo dire perchè obbligatorio in italia, ma sulle specifiche del camino era previsto anche il circuito chiuso...quindi poi anche la somma dei fluidi, quindi fin quì l'impianto è fatto bene....il poter decidere di non riscaldare il puffer ma mandare direttamente ai termosifoni lo potrei fare? magari solamente con il termocamino? avere fatto il solare termico con integrazione al riscaldamento a mio avviso è stato un errore, penso avrei dovuto mettere due puffer, uno per il solare ACS, ed un altro per i camini-caldaia..

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              • #8
                ci sono tc certificati a vaso aperto ed altri certificati a vaso chiuso, dipende

                il puffer non serve per "scaldarlo", ma come compensatore e come volano termico
                quindi, per precedenze, prima acs, poi riscaldamento e poi (se ho ancora surplus) puffer

                integrare solare, caldaia e tc in unico puffer è una scelta giusta, basta fare il giusto dimensionamento, i giusti collegamenti e gestire le giuste precedenze
                per il discorso integrazione del riscaldamento con il solare, bisogna valutare svariati parametri (non dico mai le cose senza avere tutto il quadro dettagliato e generale)
                riscaldamento a biomassa e PDC
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