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fusione fredda elettrolitica - parte terza

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  • #31
    Amici tutti

    Sono super felice che questa discussione si sia così allargata.
    Sia la fusione fredda elettrolitica (umida), che la fusione fredda secca, vanno analizzate profondamente perché nel profondo contengono un unico segreto; la reazione nucleare a debole energia non radioattiva; (TRASMUTAZIONE).
    È per questo che nessuno muore davanti ad una lampada a carboncini o ad una cella elettrolitica, credo inoltre che se si analizzavano i fumi, che uscivano dal camino della macchina cinematografica, si sarebbe trovato altra roba oltre al CO2.
    In questi esperimenti mi ci sono buttato anima e corpo, e come vi avevo preannunciato nella discussione (fusione fredda elettrolitica), nell’intervento di pag. 13 del 19-12-04, in cui accennavo alla preparazione di un elettrolita concentrato per poi mandarlo ad analizzare; orbene ho ricevuto proprio oggi i risultati delle analisi di 11 metalli per la modica cifra di € 650,00 iva inclusa.
    Il laboratorio a cui mi sono rivolto, non mi ha fornito l’autorizzazione scritta per pubblicare il certificato che mi hanno consegnato, quindi lo pubblicherò privo dell’intestazione e della firma.
    I valori letti vanno moltiplicati per 0,9 in quanto non ho fornito 1 litro di campione, ma bensì 0,9 litri.
    Il campione conteneva anche soda caustica, in quanto prolungando la reazione di fusione fredda elettrolitica, il bicarbonato di sodio (NaHCO3) si decompone e forma con lo ione ossidrile dell’acqua (OH-) la soda caustica (NaOH).
    I valori con il simbolo di minore, vanno intesi come limite di lettura dello strumento di analisi, quindi o sono assenti, oppure questi elementi sono sotto la soglia di analisi strumentale.
    Di questa analisi, le cose che mi stupiscono sono 2, la bassa quantità di tungsteno rilevata e la spropositata presenza di mercurio, il resto è prevedibile.
    Naturalmente questa analisi da sola non dice assolutamente nulla, potrebbe essere l’elenco delle impurità contenute nelle barrette di tungsteno; per questo sto già pensando di tirare fuori un’altra volta, dai miei sudati risparmi, la cifra di € 650,00 per far analizzare una egual quantità di elettrodi di tungsteno, disciolti per via elettrolitica, ma senza raggiungere lo stadio di plasma.
    Credo che farò anche fare l’analisi aggiuntiva di Tulio, Itterbio e Lutezio, appartenenti alle terre rare; mi è stato fatto un preventivo di € 190 per questi ultimi tre elementi.

    Renzo Mondaini (Ravenna)

    Edited by remond - 11/1/2005, 21:24

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    • #32
      complimenti remond!
      prima di tutto ammiro la tua passione e persistenza che metti in questa sperimentazione (non di meno monetaria, 600 euro sono veramente parecchi);
      secondo sono + ke d'accordo con te che la presenza di mercurio balzi come perlomeno inusuale.. bisognerebbe documentrsi su come in genere vengono realizzati tali catodi (e se nei vari step metallurguci il mercurio entri in gioco..)
      terzo cavolo non vedo perchè non sia possibile riprodurre il rapporto senza autorizzazione?? hai pagato per un servizio e ne dovresti poter fare ciò che vuoi no?
      forse prima di rivolgerti agli stessi potresti sentire se magari c'è qualche laboratorio un po' più fuori mano ma magari + conveniente.. forse qualcuno come ennio o i ragazzi di caserta possono suggerirti qualcuno!
      in ogni caso complimenti ancora e continua così!!

      Edited by fab_78 - 11/1/2005, 23:05

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      • #33
        CITAZIONE (remond @ 11/1/2005, 20:47)
        Caro daniloz

        Non c'è bisogno di credere al 100 per 100 di tutto quello che si dice, basta pensare che il solo fatto che qualcuno lo ha detto, potrebbe essere vero, perchè la realtà supera qualsiasi fantasia.

        Renzo Mondaini (Ravenna)

        caro Renzo,
        io sono come san tommaso e forse peggio e tu sei peggio di me se hai speso dei soldi per verificare quello che ormai è un aspetto assodato della ff di Mizuno, la trasmutazione a bassa energia.
        un conto è osservare qualche microgrammo di elementi diversi un conto trasmutare un chilo di un elemento in un chilo di quello che ti è più conveniente. converrai che ne manca di strada se mai si riuscirà e oltretutto non ne vedo nemmeno l'importanza (tramuteremo tutto in oro?) e poi che c@@@o ci facciamo?

        resta il fatto che il tuo sforzo intellettuale ed economico aggiunge una conferma alla validità degli esperimenti, che devono continuare per sviscerare il fenomeno ed aiutare alla comprensione del nostro universo.

        è vero la realtà supera la fantasia ma solo negli aspetti del nostro vivere quotidiano, in ambito scientifico esiste solamente la realtà che molto spesso non riusciamo nemmeno a intravedere e siamo ancora molto lontani dal "SAPERE".


        ciao

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        • #34
          per fab78

          il mercurio è in microgrammi= 8 milligrammi
          il tungsteno in milligrammi= 11 grammi


          ciao

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          • #35
            arghh! cavolo daniloz non mi ero accorto.... grave svista..
            ho corretto il post! grazie

            Edited by fab_78 - 11/1/2005, 23:06

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            • #36
              Platino e Oro, e Mercurio in quantita', eh? E poi Tantalio, Renio, Tallio, Piombo... Credo di poter dire che almeno un paio di questi elementi non possono provenire da nessuno degli apparati strumentali utilizzati, cosi' a occhio.
              Se ti senti in grado (per l'esborso), facci sapere gli esiti della controprova elettrolitica semplice, giusto per conferma.

              Gran lavoro.

              Saluti

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              • #37
                Complimenti a Remond per aver toccato con mano le meraviglie della trasmutazione. Soprattutto per la forza di volontà e per l'impegno dimostrato.

                Piccola domandina: hai usato l'acqua del rubinetto, l'acqua distillata o l'acqua bidistillata?

                Ciao ciao
                ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                • #38
                  Io ho invece una curiosità professionale da chiedere al buon Remond

                  sulla certificazione della prova che hai richiesto dovrebbero essere indicati anche i tipi e la classe degli strumenti utilizzati nella prova? puoi citarli senza ovviamente indicare la matricola e il riferimento Sinal? Alcuni strumenti per quanto buoni sono baldanzosi a dati... metti 50% il grappino dell'operatore e 50% dello spettrometro usa e getta...
                  ho imparato a non fidarmi neppure dei campioni di riferimento internazionali. Tutte balle.

                  Nessuno si è proposto sin ora di stabilire un fondo da destinare agli esperimenti "consistenti"... e non semplicemente nel far saltare qualche ponte di diodi! Ho visto che sul progettomeg qualcuno ha avuto questa idea per quel campo di ricerca (molto teorico a mio avviso ma a seconda del materiale impiegato non impossibile, siamo o non siamo nell'era delle nanotecnologie?).

                  Ho letto qualche documento sul generatore di neutroni DD che hanno dato come informazione ultimamente in tv e radio... dicono e non dicono... interessante l'uso di un moderatore per la modulazione delle particelle.
                  In giro da qualche parte ci devono essere anche dei resoconti calorimetrici... sono la cosa che mi interessa maggiormente perché a ben vedere ci dovrebbe essere un bel pò di calduccio all'interno di quella scatola.

                  Saluti a tutti

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                  • #39
                    Bravo, così ti sei tolto il dubbio riguardo alle trasmutazioni.

                    Ora ho elettrodi di tugsteno da 2mm e da 3.2mm: dove posso reperire i copri catodi del diametro giusto?

                    Dalle resistenze e dai fusibili si trovano tubi in ceramica fino a 4mm non meno!

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                    • #40
                      Rispondendo a Quantum Leap

                      Ho usato acqua depurata di farmacia, a richiesta vi possono fornire il certificato con l’elenco delle impurezze contenute.

                      Rispondendo a distortion

                      Il laboratorio non mi ha concesso di rendere pubblici i dettagli (io comunque li ho chiesti espressamente, ma niente da fare; immaginavo i vostri dubbi), forse lo fanno a pagamento.

                      Rispondendo a deltaHF

                      I copricatodi io li ho ricavati smontando dei fusibili da 5 cm di lunghezza, li ho ricavati anche smontando resistenze in ceramica rotonde, da 30-50 watt.

                      Renzo Mondaini (Ravenna)

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                      • #41
                        Quindi anche se il copricatodo è 2mm più grande non c'è problema.

                        Se il copricatodo è più grande viene raffreddato dall'acqua che sale tra il catodo e la ceramica, però una parte di energia viene persa per normale elettrolisi

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                        • #42
                          Hola All!

                          Presso i negozi di articoli chimici vendono degli utilissimi tubetti in vetro
                          pyrex che si adattano benissimo ai nostri scopi.

                          Io ne avevo acquistati 3 metri ( di tubo piuttosto grosso ) un po di anni
                          fa per farci delle prove di scarica in gas rarefatto e per giocare un po
                          a fonderli, soffiarli e plasmarli come mi servivano ( anche se con un cannello
                          a gas butano/propano semplice e' parecchio difficile, si rammollisce appena )

                          Ovviamente esistono anche di dimensioni piu' piccole, che peraltro li
                          rendono anche piu' semplici da maneggiare e lavorare su un normale becco
                          bunsen.

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                          • #43


                            PER REMOND:
                            Caro Remond, complimenti anche da parte mia.
                            I risultati ottenuti sono interessanti, anzi molto interessanti e faccio notare, che la ventilazione dei locali, dove l'esperimento viene effettuato, (come piu' volte detto) e' molto importante. Vedi infatti la presenza di Mercurio e piombo.
                            Strano che non hai trovato tallio, c'e' certamente anche quello ed e' molto tossico come sapete.
                            Ora pero' devi farmi un piacere, ti chiedo espressamente la possibilita' di esaminare il certificato dell'acqua che hai adoperato. Inoltre, dovrei chiederti anche la lista delle impurezze contenute nel bicarbonato di sodio che hai utilizzato (se e' possibile).

                            Non ti preoccupare, voglio solo confrontare alcuni dati.

                            Permettimi, pero' di fare questa considerazione: mi sembra strano che una societa' che effettua un analisi chimica per la quale io pago 650 euro non mi permette di mostrare almeno la marca della strumentazione usata e le procedure analitiche. Ci sono i termini giuridici per fare una denunzia di risarcimento.

                            Tempo fa in un laboratorio privato di Bergamo io ho fatto fare delle analisi ad una mia soluzione, poiche' in questo laboratorio a quel tempo lavorava un mio
                            amico, ho avuto l'analisi gratuitamente, ma, l'accordo era che non potevo (ovviamente) fare pubblicita' della cosa.

                            Ti ho raccontato questo, per informarti che certe cose si capiscono e si comprendono ma, tutto questo non toglie interesse o importanza per i dati che ci hai gentilmente fatto conoscere. Se per caso a te e' successa la stessa cosa, puoi dircelo liberamente, l'importante e saperlo. Cosi siamo tutti piu' corretti e lo teniamo in conto nelle osservazioni e nell'analisi dei dati scientifici

                            Studiamo questo fenomeno utilizzando in modo corretto i dati e le informazioni scientifiche in modo che tutti ne possono trarre benefici.

                            Comunque alla fine di tutto i miei piu' vivi complimenti poiche' hai fatto qualcosa di molto interessante.
                            Se tu sarai in grado di decifrare quello cha appena si scorge dalle informazioni che ti si stanno presentando, stai assaporando qualcosa di meraviglioso.
                            Sono felice per te, puo' darsi che i tempi sono maturi per conoscerci.

                            Ancora complimenti

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                            • #44
                              Carissimo Ennio Vocirzio

                              Ti allego i certificati dell’acqua depurata che ho acquistato presso 2 farmacie. ti allego inoltre l’etichetta del bicarbonato di sodio che ho usato, così potrai anche tu telefonare alla ditta produttrice per farti mandare il certificato, lo farò anch’io; il primo che lo ha in mano lo pubblica sul forum, OK?
                              Per quanto riguarda il certificato, nonostante aver sborsato la cifra di € 650,00, ci sono rimasto male anche io quando, dopo avere fatto le tue stesse domande, mi sono sentito dare una seconda negazione.
                              Io avevo addirittura chiesto che mi rifacessero il certificato, inserendo la percentuale di errore dello strumento e la sensibilità minima; mi sono sentito rispondere dall’ingegnere chimico responsabile del laboratorio, che a questo punto io stavo chiedendo di fare una “joint venture”.
                              Non ho capito bene cosa volesse dire, ma credo che si parlasse di molti soldi, al ché ho desistito; l’ingegnere mi ha detto inoltre che è sufficiente pubblicare i dati nudi e crudi, così fanno tutti i ricercatori, compreso lui che ha fatto alcuni brevetti; se qualcuno poi vuole muovere l’accusa di frode scientifica, solo allora in sede giudiziaria si tirano fuori i documenti ufficiali, almeno così mi è parso di capire il suo discorso.
                              Fra le altre cose, incalzato da me, esattamente come stai facendo ora tu con me, mi ha detto che la metodologia analitica di riferimento, basta dire (EPA 6020 A) ed un chimico sa già di cosa si tratta, ed è quello che compare sul documento che ho pubblicato, (io comunque non so cosa vuol dire quella sigla), senonchè mi pare di ricordare che tempo addietro mi disse che era un sistema ad assorbimento, e che per ogni elemento bisogna acquistare un riferimento campione, che di molti metalli da me indicati ne erano sprovvisti, in quanto sono analisi che nessuno richiede, quindi li debbono acquistare espressamente per me.
                              Non ho capito perché dici che sei sorpreso che non c’è tallio, va bene che una concentrazione di 0,021 mg/l è poca cosa, al limite di banali impurità già presenti nel tungsteno, devi tenere anche conto che questo elemento è distante 7 protoni e 13 neutroni, non ti sembra di pretendere troppo?
                              Io mi accontento di vedere tantalio e renio, e sono strafelice di questo, mi inquietano invece gli 8 mg/l del mercurio che io attualmente non so spiegarmi.
                              Avevo fatto la prova della porpora di cassio, ora mi spiego perché era negativa, avevo dubbi di non aver fatto bene i preparati; contattando un orefice mi ha insegnato la tecnica che usano per vedere se un metallo giallo è oro, si chiama la prova del tocco, la conosci?

                              Renzo Mondaini (Ravenna)

                              Edited by remond - 13/1/2005, 20:22

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                              • #45
                                Il secondo certificato dell'acqua depurata.

                                Edited by remond - 13/1/2005, 20:24

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                                • #46
                                  Ora pubblico l'etichetta del bicarbonato di sodio.

                                  Renzo Mondaini (Ravenna)

                                  Edited by remond - 17/1/2005, 23:14

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                                  • #47
                                    Caro Remond,
                                    hai fatto un ottimo lavoro. E, per fugare ogni dubbio, ci tengo a sottolineare che già la sola presenza di Renio dovrebbe scoraggiare anche i più scettici in quanto, data la rarità dell'elemento e date le concentrazioni da te riscontrate, l'unica giustificazione della sua presenza è data dalla trasmutazione.
                                    ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                                    • #48
                                      Ciao a tutti

                                      Confermo la bontà delle scoperte fin ora condotte. Ma per quanto riguarda la presenza del Renio potrebbe altresì trattarsi di un caso di inquinamento strumentale. "In lega con il tungsteno od il platino è usato nei filamenti per gli spettrometri di massa" http://www.chim1.unifi.it/dida/elementi/renio.htm.


                                      Quanto invece sollevato da Ennio è vero: a meno che non ci siano favoritismi o fattori quali il fatto che le prove non siano state condotte direttamente ma a loro volta commissionati a laboratori conto terzi, chi richiede un esame ha il diritto di poter richiedere documentazione dell'atrezzatura utilizzata e il referente di certificazione pena il decadimento dei dati rilevati.

                                      Comunque la menata dei campioni primari per la "joint venture" anche li si... è vero... ma tuttavia non spiega come mai non abbiano non voluto fornire la propria identità.

                                      Certo che ... nelle quantità di alcuni materiali rilevati qualche cosa di diverso dal solito è successo di strano.

                                      Saluti



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                                      • #49
                                        Ciao,

                                        Oggi ho sperimentato con Teslacoil la fusione elettrolitica con l'analizzatore di spettro.

                                        Abbiamo usato acqua di rubinetto con bicarbonato di sodio, anodo in filo di ferro (sembrava inox ma è diventato marrone...), e catodo in tugsteno: la reazione si innesca prima di 100 v e, scendendo con il variac, rimane inserita a meno di 50 volt!

                                        La fusione funziona anche con il catodo inserito completamente in acqua con soli 70 volt.

                                        Non siamo riusciti a calcolare il rendimento perchè non avevamo il recipiente con le tacche graduate!!!

                                        Le foto sono visibili qui:

                                        http://www.altatensione.takeaway.mine.nu:8...trolitica/casa/

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                                        • #50
                                          Hola All!

                                          CITAZIONE
                                          Non siamo riusciti a calcolare il rendimento perchè non avevamo il recipiente con le tacche graduate!!!



                                          Ebbene si, lo ammettiamo, ci siamo messi in comune tanti strumenti quanti ne servono per riempire
                                          un intera scrivania ( siamo stati costretti a recuperare un tavolino per metterci sopra il thermos
                                          della fusione vera e propria ) ma siamo riusciti a dimenticarci proprio il cilindro graduato!!!!!

                                          Pazienza, oggi sono andato ancora a casa di Delta con una nuova sonda di temperatura
                                          ( con risposta piu' veloce ) un contatore geiger per la misura delle radiazioni emesse ma sopratutto
                                          con lo strumento di misura apparentemente insignificante ma in realta il piu' importante........
                                          UN CILINDRO GRADUATO!!!!

                                          Anche questa volta si e' unito alla brigata Matteo ( registrato come ombra in questo forum ) portando
                                          con se anche i suoi due variac "maggiorati" che pero' NON abbiamo poi usato reputando sufficienti
                                          le misurazioni a 300V massimi ( per la verita' il problema era la mancanza di voglia, i suoi variac occupano
                                          piu' spazio del mio, e sulla scrivania lo spazio era ormai diventato un bene piu' prezioso dell' oro! )


                                          Siamo riusciti finalmente a fare la misurazione strumentale del calore prodotto dalla fusione anche se
                                          i dati raccolti NON hanno la pretesa dell' attendibilita' assoluta a causa dell' ignoto carico termico
                                          aggiuntivo dato dal calorimetro ( un normale thermos in vetro ad alto vuoto ) e dalla scarsa propensione
                                          alla misura di tensioni/correnti troppo basse da parte del kilowattorametro utilizzato ( contatore ENEL
                                          industriale del tipo elettromeccanico monofase con magnetotermico da 35A integrato ancora provvisto
                                          di sigillo di taratura ufficiale )
                                          Abbiamo tentato disperatamente di incrementargli la sensibilita' costruendo un trasformatore di misura
                                          amperometrico con rapporto 10:1 ( si, avete capito benissimo, in SALITA moltiplicatore di corrente x10 )
                                          ma il solo risultato ottenuto e' stato quello di fargli scattare piu' volte il magnetotermico da 35A senza
                                          muovere minimamente il disco!
                                          In futuro prevediamo un sistema piu' affidabile e preciso per la misura della potenza in ingresso,
                                          magari addirittura un datalogger di tutti i dati istante per istante.


                                          Almeno le misure a 200 250 e 300V cmq dovrebbero avere una certa dose di verita' visto che sono
                                          state effettuate con il contatore connesso in maniera tradizionale e il consumo della cella era
                                          di qualche centinaio di watt, per ragioni di ripetibilita e diretta confrontabilita' delle misure calorimetriche
                                          abbiamo eseguito tutte le prove con la medesima energia immessa nel sistema ( 80 kilojoule corrispondenti a 10 giri completi del disco ) e con la mdesima quantita' iniziale di elettrolito ( 250ml )


                                          Per quanto concerne la misura della temperatura dell' acqua abbiamo usato un multimetro digitale
                                          provvisto di sonda a termocoppia esterna ( tipo K ) che e' stata isolata e impermeabilizzata rivestendo
                                          il cavo in guaina di silicone e annegando il punto di misura all' interno di una goccia di resina epossidica.


                                          NON ci siamo soffermati su ulteriori analisi spettrali e/o oscillografiche sulla radiazione elettromagnetica
                                          emessa perche' tali prove sono state fatte intensivamente ieri, in compenso abbiamo eseguito la
                                          misurazione delle eventuali radiazioni atomiche emesse con un contatore geiger portatile, le
                                          ripetute misure hanno mostrato livelli di radioattivita' beta+gamma oscillanti tra circa 10 e 18 uR/h
                                          ( cioe' praticamente il fondo naturale o poco piu' )
                                          NON ci sono dati misurati sulla possibile emissione di neutroni lenti anche perche' NON ho nemmeno
                                          la piu' pallida idea sul tipo di apparato necessario per rilevarli!

                                          io la descrizione del sistema ve l' ho fatta, adesso lascio la parola a DeltaHF per quanto riguarda i
                                          dati misurati ( il foglio delle misurazioni se l' e' tenuto lui! )


                                          Rinnovo gli auguri di buona SPERIMENTAZIONE a tutti, forza gente, NON rimanete con le mani
                                          in mano a leggere quello che fate gli altri, rimboccatevi le maniche e sperimentate anche voi!!!!!

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                                          • #51
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                                            Questi sono i dati:

                                            250 v agli elettrodi
                                            temperatura da 24 a 81 gradi=+57
                                            10 giri del disco: ogni giro sono 1000w/450
                                            tempo 3minuti e 57 secondi
                                            acqua da 250 ml a 245



                                            300v
                                            da 24 gradi a 84=+60
                                            10 scatti
                                            2 minuti e 44 secondi
                                            acqua da 250ml a 245


                                            200v
                                            da 40 gradi a 96=+56
                                            10 scatti
                                            4 minuti e 54
                                            da 250 ml a 237,5=-12,5

                                            100V
                                            da 20 a 90=70
                                            10 scatti
                                            7minuti e12 secondi
                                            250ml non misurata quella evaporata per errore

                                            Abbiamo calcolato il rendimento solo per i 200v: 85kj di uscita e 80 in entrata!
                                            Non sappiamo se il contatore dell'enel è preciso andando piano e quando abbiamo calcolato i 200 e 100v abbiamo cambiato la quantità di bicarbonato di sodio)

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                                            • #52


                                              Congratulazioni vivissime a TeslaCoil e DeltaH per i risultati ottenuti. L'unico problema a quanto sento e' una buona misura dell'imput elettrico in ingresso.

                                              Grazie Teslacoil della tua risposta sul tema tubo a Raggi X. Ho stampato l'elenco dei vari appuntamenti presenti in Italia sui mercatini dell'elettronica. Inoltre ho visionato con interesse le foto.
                                              Sono certo che se ti capita di avere una qualche informazione su un tubo a raggi X, ti farai certamente vivo e mi farai sapere.

                                              Saluti a tutti

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                                              • #53
                                                Hola Ennio!
                                                Hola All!

                                                CITAZIONE
                                                Congratulazioni vivissime a TeslaCoil e DeltaH per i risultati ottenuti. L'unico problema a quanto sento e' una buona misura dell'imput elettrico in ingresso.



                                                No problem, la prossima settimana c'e' la fiera di Novegro, li cercheremo qualche strumento di misura piu' appropriato all' uso che vogliamo
                                                farne.
                                                Con calma risolveremo tutti i problemi ed affineremo le misurazioni.


                                                CITAZIONE
                                                Grazie Teslacoil della tua risposta sul tema tubo a Raggi X. Ho stampato l'elenco dei vari appuntamenti presenti in Italia sui mercatini dell'elettronica. Inoltre ho visionato con interesse le foto.
                                                Sono certo che se ti capita di avere una qualche informazione su un tubo a raggi X, ti farai certamente vivo e mi farai sapere.


                                                NON sei l' unico a cercare questi libidinosi oggetti di vetro, c'e' gia' un sacco di gente che mi ha chiesto tubi a raggi X, anc' io stesso
                                                ho fatto parecchia fatica a trovarli!

                                                CMQ NON mi hai ancora specificato il tipo di uso che ne farai:
                                                ti serve da collezione, da radiografia amatoriale oppure per esperimenti scientifici?

                                                Nel primo caso deve essere piu' grosso e panciuto possibile, magari vintage fine ottocento ma puo' anche avere il filamento interrotto
                                                o essere sfiatato, nel secondo caso deve essere piccolo, molto preciso, con il fuoco ancora a posto e accettare in ingresso ampie variazioni
                                                delle tensioni di alimentazione ( NON tutte le "radio" si fanno alla massima energia, per quelle artistiche ci vogliono intere ore di esposizione
                                                a raggi estremamente molli ), infine, se ti serve per sperimentazione........ devi specificare cosa vuoi di preciso!!!

                                                Adesso sono all' asta questi oggetti interessanti:
                                                http://cgi.ebay.com/ws/eBayISAPI.dll?ViewI...ssPageName=WDVW
                                                http://cgi.ebay.com/ws/eBayISAPI.dll?ViewI...ssPageName=WDVW
                                                http://cgi.ebay.com/ws/eBayISAPI.dll?ViewI...ssPageName=WDVW
                                                Il primo e' vintage, gli altri due sono entrambi pesantemente grossi e potenti e sono gia' completi di cuffia.



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                                                • #54
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                                                  Ti assicuro che io non sono in possesso di filamenti di spettrometri di massa, non saprei neanche chi li può fornire, forse li si trova in uno spettrometro di massa di recupero, ammucchiato sopra i ferri vecchi di un rottamaio, pensi che sia plausibile? Io no.

                                                  Cari amici teslacoil e deltaHF

                                                  Mi sembra di aver capito che avete misurato un eccesso di energia di 5 Kjoule su 80, è ancora pochino in quanto potrebbe essere dentro gli errori sperimentali.
                                                  Ho effettuato anche io misure con il contatore enel, però c’è il pericolo che leggendo solo la potenza attiva, dia letture errate, in quanto ci troviamo ad operare con carico capacitivo, (gli elettrolitici di livellamento); io propongo di eliminare quell’inconveniente, comparando la lettura con un altro esperimento, in cui si riscalda una pari quantità di acqua con una resistenza in ceramica ben isolata elettricamente, tenendo in circolo l’acqua nel recipiente con un’elica mossa da un motorino; si calcola la resistenza affinché assorba la stessa corrente della cella elettrolitica, in questo modo l’errore introdotto dal carico capacitivo è uguale in tutti e due gli esperimenti; con il confronto finale, dopo avere fatto fare ad entrambi 10 giri di contatore, si vede se è cresciuta di più la temperatura del nostro fatidico esperimento di fusione fredda elettrolitica.
                                                  Ora allego una foto di un coperchio di calorimetro da me inventato; un motorino fa girare un’elica posta su di un albero, che ruota su due cuscinetti posti all’interno del cilindro marrone di tela bachelizzata tornita, il tappo forato di bachelite a destra, serve per inserire un termometro a liquido, più sicuro di un elettronico, in quanto insensibile ai disturbi elettromagnetici.
                                                  Al centro poi, vi sono fissati due tubetti di ceramica per i due elettrodi di tungsteno.
                                                  Chi lo vuole replicare, si ricordi che far forare una lastra di vetro costa un occhio della testa, (alcune decine di euro).

                                                  Renzo Mondaini (Ravenna)

                                                  Edited by remond - 17/1/2005, 23:25

                                                  Attached Image

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                                                  • #55
                                                    Carissimo Ennio Vocirzio

                                                    Le tessere del puzzle si stanno inesorabilmente componendo.
                                                    Pubblico ora il certificato del bicarbonato di sodio, che ho usato nell’esperimento, l’ho ricevuto poche ore fa.
                                                    Nell’esperimento che ho realizzato, per fare analizzare il liquido, di cui ho pubblicato i risultati pochi giorni fa, ho usato una quantità di bicarbonato che dovrebbe essere circa 50-70 gr, (non ho preso appunti di ciò, scusate).
                                                    Attenzione Ennio, la dicitura:
                                                    PIOMBO minore di 0,05 mg/kg
                                                    vuole dire che è sotto la soglia di misura dello strumento, non che vi è piombo nella misura di 0,04 mg/kg, potrebbe anche essere assente del tutto, solo che lo strumento non può rilevare quantità inferiori a quella indicata (0,05 mg/kg).

                                                    Renzo Mondaini (Ravenna)

                                                    Edited by remond - 17/1/2005, 23:33

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                                                    • #56
                                                      Hola Redmond!
                                                      Hola All!

                                                      CITAZIONE
                                                      Mi sembra di aver capito che avete misurato un eccesso di energia di 5 Kjoule su 80, è ancora pochino in quanto potrebbe essere dentro gli errori sperimentali.



                                                      Puo' anche essere anche se io aggiungo un dettaglio importante che mi ero dimenticato di citare
                                                      nella mia mail originale.
                                                      nei nostri calcoli e' stato trascurato il carico termico aggiuntivo dovuto al calorimetro in quanto tale
                                                      dato ci era sconosciuto, questo la dice lunga sul fatto che quei 5 kJ di energia apparsa nel nulla
                                                      in realta' dovrebbero essere ancora di piu'.


                                                      CITAZIONE
                                                      Ho effettuato anche io misure con il contatore enel, però c’è il pericolo che leggendo solo la potenza attiva, dia letture errate, in quanto ci troviamo ad operare con carico capacitivo, (gli elettrolitici di livellamento);


                                                      In teoria e' proprio la potenza attiva che ci serve misurare, eventuali carichi capacitivi /induttivi devono
                                                      essere stornati dai calcoli.
                                                      Ah, dimenticavo, un circuito rettificatore provvisto di condensatore di livellamento NON PALLEGGIA
                                                      ENERGIA REATTIVA ma consuma corrente in fase con la tensione d' ingresso, l' unico "difetto" se cosi'
                                                      lo possiamo chiamare e' il consumo di corrente localizzato nei soli picchi della tensione d' ingresso che
                                                      genera un mucchio di armoniche e disturbi vari sulla rete elettrica.
                                                      il contatore ENEL cmq e' fatto apposta per misurare la sola potenza attiva senza tenere conto della
                                                      potenza reattiva e tenendo debito conto dei consumi di picco istantanei dei condensatori. ( che poi
                                                      all' ENEL queste cose NON piacciano e' un altro discorso )


                                                      CITAZIONE
                                                      propongo di eliminare quell’inconveniente, comparando la lettura con un altro esperimento, in cui si riscalda una pari quantità di acqua con una resistenza in ceramica ben isolata elettricamente, tenendo in circolo l’acqua nel recipiente con un’elica mossa da un motorino; si calcola la resistenza affinché assorba la stessa corrente della cella elettrolitica, in questo modo l’errore introdotto dal carico capacitivo è uguale in tutti e due gli esperimenti; con il confronto finale, dopo avere fatto fare ad entrambi 10 giri di contatore, si vede se è cresciuta di più la temperatura del nostro fatidico esperimento di fusione fredda elettrolitica.



                                                      E' esattamente lo stesso esperimento che ho proposto anc' io a DeltaHF
                                                      Peraltro questo esperimento, oltre a toglierci i dubbi sulla veridicita' dei dati letti dagli strumenti di
                                                      misura ci permette anche di calcolarci la massa termica aggiuntiva data dal thermos!


                                                      CITAZIONE
                                                      Ora allego una foto di un coperchio di calorimetro da me inventato; un motorino fa girare un’elica posta su di un albero, che ruota su due cuscinetti posti all’interno del cilindro marrone di tela bachelizzata tornita, il tappo forato di bachelite a destra, serve per inserire un termometro a liquido, più sicuro di un elettronico, in quanto insensibile ai disturbi elettromagnetici.
                                                      Al centro poi, vi sono fissati due tubetti di ceramica per i due elettrodi di tungsteno.
                                                      Chi lo vuole replicare, si ricordi che far forare una lastra di vetro costa un occhio della testa, (alcune decine di euro).



                                                      Bene bene........
                                                      Ti ricordo che lo zio di Matteo possiede una vetreria, per lui e' normale avere condensatori di bypass,
                                                      spinterometri, supporti per HV e simili in vetro lavorato........ che ci vuole a farci fare 4 fori ad una lastra???


                                                      A proposito di termometri, la sonda K si e' comportata benissimo durante la prova quindi preferiamo
                                                      mantenere quella, peraltro, se vogliamo farci la scheda di acquisizione dati su PC il termometro DEVE essere giocoforza digitale!

                                                      Ho parlato con il collega che scrive i software per i microcontrollori, per lui NON c'e' nessun problema
                                                      a scrivere un codice che digitalizzi dei dati analogici a 12 bit sulle 8 porte analogiche di un
                                                      microcontrollore cygnal, ci esegua sopra dei semplici calcoli in tempo reale e inviarli sulla seriale o immagazzini i dati in una memoria flash esterna.
                                                      Mi ha anche precisato che date le poche operazioni richieste ( una moltiplicazione per il valore
                                                      del partitore di tensione, corrente o temperatura per ottenere il vero valore della grandezza partendo
                                                      da una tensione variabile tra 0 e 2,4V che e' l' unica cosa che puo' accettare il micro, un' altra
                                                      moltiplicazione per ottenere il valore di potenza e una operazione di scrittura dei dati nella flash )
                                                      l' acquisizione dei dati puo' avvenire a velocita' tanto elevate da essere adatta anche all' acquisizione
                                                      di segnali audio in HI-FI! e pilotare contemporaneamente il classico display LCD che mostra i dati in
                                                      tempo reale e fa una scena allucinante sull' apparato!!!

                                                      Bisogna discutere ancora sul formato dei dati d' uscita, l' idea iniziale e' quella di farli uscire come semplici
                                                      caratteri ASCII sulla porta seriale RS232 separati da virgole in modo da essere facilmente acquisiti in
                                                      formato testo e successivamente importati in excel usando il formato .CSV ma lui mi ha anche detto che
                                                      e' possibilissimmo farli scrivere su una scheda di memoria COMPACT FLASH che si puo' poi estrarre
                                                      e far leggere direttamente al PC mediante l' apposita interfaccia o mediante una fotocamera digitale
                                                      provvista di slot per CF! ( un sacco di volte piu' veloce della seriale, utile se vogliamo andare realmente
                                                      in modalita' realtime a frequenze audio )

                                                      Rimane un po da definire come e cosa fare, poi mi dovro' mettere d' impegno per progettare lo schema
                                                      e il circuito stampato di tale strumento di misura sul quale dovra' girarci il software del collega!


                                                      Buona SPERIMENTAZIONE a tutti!

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                                                        Qual'è il rendimento che hai rilevato?

                                                        x fabio: quindi non c'è problema a realizzare la scheda ed il software, si può fare che gira anche su linux?

                                                        Ho aggiunto 2 filmati che abbiamo realizzato sabato:

                                                        http://www.altatensione.takeaway.mine.nu:8...trolitica/casa/

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                                                        • #58
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                                                          Hola All!


                                                          CITAZIONE
                                                          x fabio: quindi non c'è problema a realizzare la scheda ed il software, si può fare che gira anche su linux?


                                                          Perfetto, con questa frase hai dimostrato pubblicamente di NON aver letto a fondo il mio MSG o di NON averci capito un c...o

                                                          Il codice che mi scrive il mio collega NON GIRA SUL PC ma gira sulla scheda di acquisizione che gli realizzero' io, NON lavora sotto windows,
                                                          sotto DOS o sotto LINUX o altri operativi ma lavora solo ed esclusivamente in linguaggio macchina basso livello ( set di comandi 8051 compatibili )

                                                          La scheda di acquisizione e' gia' di per se un computer a tutti gli effetti, il quale puo' dialogare con il PC via seriale e trasferire dati gia'
                                                          elaborati in formato ASCII con protocollo seriale RS232 compatibile 8N1 e probabilmente potra' essere addirittura scritto su una memoria
                                                          COMPACT FLASH in formato compatibile per essere letto da lettori esterni o dalla fotocamera digitale ( il trasferimento via USB e' piu' veloce
                                                          della lentissima RS232, in caso di acquisizioni ad elevata velocita' sarebbe fastidioso dover attendere mezz' ora per scaricare i dati sul PC via
                                                          seriale )

                                                          La scheda di acquisizione eroghera' sulla seriale array di stringhe ASCII con un formato simile a questo
                                                          tt:tt:ttt,ii.ii,vvv.v,wwww.w,ccc.c,eeeeeee.e
                                                          tt:tt:ttt,ii.ii,vvv.v,wwww.w,ccc.c,eeeeeee.e
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                                                          tt:tt:ttt,ii.ii,vvv.v,wwww.w,ccc.c,eeeeeee.e


                                                          ecc ecc ecc
                                                          dove tt:tt e' il tempo espresso in minuti:secondi:millisecondi,
                                                          ii.ii e' la corrente istantanea espressa in ampere con due decimali,
                                                          vvv.vv e' la tensione istantanea espressa in volt con due decimali,
                                                          wwww.w e' la potenza istantanea espressa in watt con un decimale,
                                                          ccc.c e' la temperatura istantanea del liquido, con un decimale,
                                                          eeeeeee.e e' l' energia totale immessa dal' inizio dell' esperimento con un decimale.

                                                          A questo punto serve un volontario che si scriva un semplice programmino, magari
                                                          anche usando le macro di excel o equivalenti, che prenda i dati raccolti, li macini
                                                          calcolando l' energia istantanea e totale assorbita dal liquido, li inserisca in una tabella
                                                          e crei un bel grafico ( io faccio la scheda, il mio collega il software per la scheda, Matteo
                                                          fa l' alimentatore regolabile ben filtrato, isolato e protetto a norma, quindi l' elaborazione
                                                          su PC la farai tu, che dici, la sapresti fare su LINUX???? )

                                                          In teoria potrei far inserire il calcolo dell' energia istantanea e cumulativa dentro nel
                                                          firmware della mia scheda per avere gia' pronti tutti i dati in formato CSV, ma poi
                                                          ripensandoci bene ho preferito farli fare a te perche' il microprocessore della scheda di
                                                          acquisizione e' piccolo e deve elaborare i dati in realtime e perche' da PC e' poi
                                                          piu' semplice impostare i valori di quantita' di liquido, calore specifico, carico termico
                                                          aggiuntivo del calorimetro ed altri dati significativi, la schedina si prendera' quindi
                                                          la briga di acquisire tutti i dati in realtime e fare esclusivamente i calcoli piu' semplici
                                                          cioe' quelli relativi alla sola parte elettrica con la possibilita' di interrompere in automatico
                                                          l' erogazione di corrente al raggiungimento di un traguardo precedentemente imposto
                                                          ( es gli 80 kJ della nostra prova ), tutto il resto dei calcoli, piu' complessi e soggetti a
                                                          repentini cambiamenti lo fara' il PC sul quale girera' il tuo software ( o la tua macro di excel )


                                                          Spero di essere stato abbastanza chiaro questa volta!

                                                          Che dici?
                                                          Puo' andare bene?
                                                          C'e' qualche modifica da fare?

                                                          Edited by teslacoil - 18/1/2005, 14:00

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                                                          • #59

                                                            Cari amici ciao a tutti ,
                                                            x teslacoil e DeltaHf : per le misure dell'energia elettrica di input il contatore ENEL NON va bene (ma a quanto pare ve ne siete accorti). Mentre risolvete le infinite difficoltà nel realizzarvi una scheda di acquisizione per PC che integri istante per istante, potete eseguire le prime misure tramite metodi altenativi; l'ideale "momentaneo" sarebbe quello di farvi prestare un po' di strumenti già interfacciati USB, ma anche un misuratore elettronico del tipo in dotazione ai tecnici o del tipo in vendita su D-Mail (dacci un'occhiata) sono accettabili.

                                                            Per il copricatodo: esso serve principalmente a conferire stabilità al plasma e a mantenerlo il più immerso possibile. Ciò significa che la parte superiore della porzione catodica esposta al plasma deve essere immersa il più possibile (lontana dal pelo libero della soluzione).

                                                            Riguardo il Deuterio, è molto interessante quello che mi dici, anzi, se hai più notizie circa la produzione domestica di acqua pesante ti esorto ad aprire un thread sulla cosa.

                                                            Ovviamente, se hai intenzione di mettere insieme una cella Pons-Fleischmann, facci sapere.

                                                            Per la misura di energia Output occorre controllare con precisione (e quindi con vetreria da laboratorio di classe A oppure con una bilancia a due decimali) la quantità di acqua evaporata, stando attenti a fare queste operazioni riportando l'acqua a temperatura ambiente.

                                                            Se il plasma innesca bene, con una concentrazione di 0,2 M di K2CO3, assorbirà al max 2 A di corrente.

                                                            Ciao ciao e fatemi sapere
                                                            ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                                                            • #60
                                                              Ciao,

                                                              X fabio:
                                                              io non dovevo fare la cella di reazione?

                                                              Non so programmare: cercherò le formule fisiche che occorrono per calcolare i rendimenti e chiedo ad un mio amico se fa il programmino(prima intendevo il programma per il pc non quello sulla scheda di acquisizione).

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