Ossido di zinco termoelettrico? - EnergeticAmbiente.it

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Ossido di zinco termoelettrico?

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  • Ossido di zinco termoelettrico?

    Sappiamo tutti che questo ossido ha delle proprietà molto interessanti, ma casualmente scopro una cosa: avevo dell'ossido in un contenitore inox con il quale stavo provando la caduta di tensione dell'acciaio per realizzare un catodo per accumulatore alcalino, l'ossido era secco, avevo i puntali del tester fissati sull'inox e su una pistra di zinco, quando ho appoggiato la piastra di zinco all'ossido vedo il tester che inizia a segnare tensione, anche se l'ossido di zinco era secco. Da qui ho iniziato a fare alcune prove, la prima è stata quella di pressare uno strato di ossido su una placca inox, e appoggiando sopra una placca in zinco il tester mi segnava 0,065 volt. Sostituita la placca inox con una in rame il tester saliva a 0,2 volt. Per curiosità ho provato a scaldare la piastra inox: la tensione sale rapidamente, da 0,065 a 0,3 senza dissipare il calore dalla pistra in zinco! proprio come in una cella di peltier. Allora ho fatto un'altra prova: ho fatto dell'ossido di zinco elettrolitico, nella soluzione ho introdotto il 10% di una soluzione di ossido di stagno, dopo aver filtrato e essiccato il mix zinco-stagno ho rifatto la prova, e con grande sorpresa vedo che utilizzando un mix di questi ossidi TOTALMENTE SECCHI PRIVI DI UMIDITA' la tensione è sin da subito 0,3 volt contro i precedenti 0,065, se al posto dell'inox impiego il rame ho subito 0,65volt, se scaldo sale fino a oltre 1,1 volt! Quello che non capisco è che se misuro la continuità di questo ossido è zero, come fa a darmi tensione? tra l'altro la tensione si ha soltanto utilizzando una piastra in zinco, se ne uso 2 dello stesso materiale non ho tensione, inizialmente avevo ipotizzato che era sufficiente l'umidità dell'aria, ma il dubbio è caduto quando vado a scaldare il tutto, perchè scaldando l'umidità che ci potrebbe essere si riduce, e per logica dovrei avere un calo di tensione, non un aumento.

    Vorrei un parere di qualcuno, che mi sappia spiegare perchè accade questo, io ho ipotizzato che si tratta di un effetto termoelettrico.

  • #2
    Ciao credo che sia una cosa del genere.

    http://www.advanceddiamond.com/AmorphDiamonds.pdf

    prova a far asciugare un soluziona ultrasatura di ossido di zinco su del rame metti un'altra piastra di alluminio dall'altra parte e prova a scaldarla, se l'intuizione e giusta otterrai un effetto peltrier.

    ciao
    "Non date da mangiare ai troll"
    http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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    • #3
      grazie gabri, ci provo.

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      • #4
        Ciao e fammi sapere come va, stavo pensando che si potrebbe usare anche altri cristalli come sale da cucina o altre sostanze, poi sarebbe utile poterle polarizzare mentre si formano i cristalli usandi un campo magnetico come una potente calamita
        Ciao
        "Non date da mangiare ai troll"
        http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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        • #5
          però bisognerebbe capire il principio di funzionamento, in oltre noto che in base al livello di polverizzazione che ha l'ossido la resa cambia, con il sale non saprei, perchè è un cloruro, non un ossido, ma tentar non nuoce..... certo che se ci fosse qualche esperto forse ci potrebbe dare una delucidazione su ciò che accade, anche perchè se non lo capiamo non ha molto senso fare prove a casaccio....

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          • #6
            ciao gabri, funziona anche con l'alluminio, però come per la cella al rame anche qui influenza moltissimo lo spessore, però in questo caso le correnti sono ineressanti. Non è molto semplice fare due superfici perfettamente piane su cui depositare l'ossido e poi unirle in modo che il contatto sia uniforme.

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            • #7
              come non detto.... sotto test non eroga una corrente utile.

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