Sperimentazione e teoria sulla LENR Nichel-idrogeno - EnergeticAmbiente.it

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Sperimentazione e teoria sulla LENR Nichel-idrogeno

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  • Caro Camillo, grazie per la risposta.

    Sempre perseguendo l'idea della scintilla elettrica, volevo aggiungere, senza avere la pretesa di darti dei suggerimenti, che la scintilla può avvenire:
    - con correnti alternate
    - con polarità positiva o negativa (Ni al catodo o all'anodo)
    - con frequenza variabile (pulsata per entrambe le polarità o alternata)

    L'esperienza di Cirillo, se non erro, di elettrolisi in acqua pesante con barretta di tungsteno che provoca transmutazioni, viene fatta con corrente continua e con polarità definita.

    Buon lavoro !

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    • Originariamente inviato da RNBE Visualizza il messaggio
      ipotizzavo, sulla base del risultato dell'esame delle ceneri del reattore effettuato dal Prof. Kullander e sulla base di alcune mail, che Rossi potesse aver incrementato la percentuale di questo isotopo (circa all' 8%) nella miscela utilizzata nel reattore.
      Le modalità di arricchimento (e i suoi costi) però non mi sono né note né facilmente immaginabili.
      Scusa se continuo con le domande da "avvocato del diavolo"....
      Invece di arricchire il Ni, non dovrebbe essere sufficiente introdurre più materiale per arrivare ad avere la quantità desiderata? Chiaro che se la "miscela" deve avere quel preciso rapporto la mia domanda non ha senso....

      Un'altra domanda per tutti:
      I campi magnetici usati per innescare o mantenere riescono ad ordinare gli atomi del reticolo? Nelle rappresentazioni grafiche dei campi magnetici ci sono sempre delle linee curve.... gli atomi del Ni sottoposti ad un campo magnetico si disporrebbero lungo quelle linee?
      Ultima modifica di pierlosky; 25-02-2012, 13:11.

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      • Vi riporto un link un pò OT, che però contiene degli elementi interessanti:
        New Energy Times Issue #19

        GabriChan, ricorda molto i tuoi esperimenti elettrolitici!
        (E' interessante l'effetto del campo elettro- o magneto-statico...)

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        • Ciao Vettore, si li avevo già visti a suo tempo, molto interessanti, anche se è strano che pure avendo dato delle conferme di reazioni nucleari si sia arenato tutto li, chissà come mai, la marina ha tagliato i fondi.
          Io le mie prove le ho fatte anche con il nichel, sfruttando anche un forte campo magnetico da calamite al neodimio, e le cose che succedevano erano molto interessanti, e ora sto continuando gli esperimenti di caricamento con il filo di costantana.
          Ora ho quasi finito l'interfaccia con arduino, ho collegato un lm335 per la temperatura dell'elettrolita, un geiger per rilevare i gamma e una scheda di pilotaggio per il filo di costantana, così facendo dovrei riuscire a fare un log dei dati per poter fare poi delle valutazioni sul ciclo di caricamento di idrogeno, anche se devo trovare il modo di misurare la variazione di resistenza del filo e non dell'elettrolita, pensavo di usare un partitore con delle resistenze.
          Ciao, quando avrò qualche dato interessante lo posterò.
          "Non date da mangiare ai troll"
          http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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          • In questi anni di esperienze con il fenomeno Piantelli mi sono fatto delle idee riassumibili :
            -Il fenomeno esiste ma è molto difficile da riprodurre
            - La riproducibilità comunque c'è stata ma solo per bassi rendimenti.
            - Rossi sembra aver risolto i problemi con 3 linee d'azione
            1) Aumentando la superficie di assorbimento (ma c'è il sospetto che alla fine la polvere sia di micron e non di nanometri)
            2) Facendo in modo che molecola di H2 si rompa e penetri nel nichel
            3) Stimolando una barretta centrale che forse ha a che fare con l'emissione di raggi gamma.


            Fin dall'inizio di questa sperimentazione avvertii che mi sarei interessato soprattutto allo studio dell'assorbimento, piuttosto che alla produzione di calore. Dissi questo perchè a forza di prove andate buche mi sono convinto che il fenomeno non è per niente facile.
            Nelle varie parti del mondo molti si stanno cimentando con prove empiriche sperando che un po' di nanopolvere e idrogeno facciano la magia. Ma purtroppo senza il quid introdotto da Rossi non si vede praticamente niente.

            Quindi tanto vale fare un lavoro sistematico che ampli la conoscenza pubblica.

            Calcolo % assorbimento idrogeno in nichel
            Consideriamo 10 grammi di nichel con densità 8,91 avrà un volume di 1,122 cm^3
            Il peso atomico del nichel è 58,7 (questo significa che una mole pesa 58,7 grammi)
            Poiché abbiamo 10 grammi se una mole pesa 58,7 x moli peseranno.....quindi 10/58,7 = 0,170
            In definitiva in 10 grammi ci sono 0,17 moli.
            Per trovare il numero di atomi di nichel presenti in 10 g basta moltiplicare le moli per il numero di Avogadro. (0,17* 6,022*10^23)
            numero di atomi di nichel presenti in 10 g è uguale a 1,03*10^23

            Proponiamoci ora di trovare il numero di atomi di idrogeno presenti nel mio recipiente da 3 litri, nel caso in cui la pressione sia un millesimo della pressione atmosferica.
            Serve la formula dei gas P*V=n*R*T
            da cui possiamo ricavare il numero di moli n= P*V/R*T
            Tenendo poi conto che una mole di gas idrogeno è biatomica per trovare il numero di atomi di idrogeno occorre moltiplicare per 2
            Con pressione P= 0,001 atmosfere
            Il volume è costante V= 3 litri
            Consideriamo la temperatura di 25 gradi espressa in gradi Kelvin T° = 298
            Applicando nella formula otteniamo n = 0,000245 moli
            Per trovare gli atomi basta moltiplicare le moli per il N° di Avogadro e moltiplicare per due dato che una mole ha due atomi di idrogeno.
            Quindi il numero di atomi di Idrogeno contenuti in 3 litri alla pressione di 0,001 atmosfere è 1,48 *10^20

            Ora se tutti questi atomi di idrogeno contenuti in tre litri a 0,001 atmosfere fossero assorbiti nel nichel rappresenterebbero lo 0,14% in numero.
            Tanto per darvi un'idea concreta per avere un rapporto 1:1 di atomi di idrogeno rispetto al nichel occorrerebbe che i 10 grammi di nichel assorbissero i 3 litri di idrogeno a 1 atmosfera!!
            Nel caricamento elettrolitico del deuterio in palladio si parla di arrivare vicino a uno ad uno.
            Definiamo il rapporto di caricamento il quoziente ottenuto dal numero di ATOMI DI IDROGENO ASSOBITI/ (FRATTO) numero di ATOMI DI NICHEL PRESENTI.
            Se 10 grammi di nichel assorbono tanto idrogeno da far calare di un millibar la pressione il rapporto di caricamento è 0,14%

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Nome:   grafico assorbimemto nichel.jpg 
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            Il primo grafico si riferisce all'assorbimento dell'idrogeno in polvere di quarzo (prova in bianco di riferimento)
            In rosso la temperatura cicli da 100 a 350° in azzurro la pressione intorno ai 300 millibar.

            Il secondo grafico è fatto sostituendo il quarzo con il nichel (da 10 a 100 micron) 20 grammi.
            Ultima modifica di Camillo; 26-02-2012, 21:36.
            Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
            Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
            http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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            • Ciao Camillo, il lavoro che stai facendo è molto interessante, anche se credo ci sia un errorino di fondo, nella cella di Piantelli che lavora anch'essa in bassa pressione quando l'idrogeno viene assorbito questo viene rimpiazzato da dell'altro, credo ci sia un sistema presostato, elettrovalvola il tutto tarato in modo che la pressione rimanga costante e quindi diventa solo una questione di tempo l'arrivare al punto critico di saturazione.
              Il problema vero è come far assorbire al nichel l'idrogeno atomico, e questo dovrebbe essere il compito del catalizzatore, qualcosa del genere
              Defect and Dopant Properties of the SrCeO3-Based Proton Conductor - Chemistry of Materials (ACS Publications)
              che dovrebbe incanalare i protoni dell'idrogeno e farli assorbire al nichel, anche se credo serva drenare gli elettroni in eccesso, se no il caricamento si ferma, in più controllando la ddp che si dovrebbe formare si dovrebbe riuscire a valutare quanto si sta caricando il nichel.
              Ciao
              "Non date da mangiare ai troll"
              http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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              • @Camillo
                Interessanti i grafici... anche se mi sorprende il fatto che il quarzo assorba più idrogeno del nichel...
                Mi sembra anche chiaro che lasciando le cose così non si possono ottenere risultati molto diversi, ossia bisogna cambiare qualche parametro o qualche condizione per aumentare l'adsorbimento, altrimenti si rimane su questi valori.
                Considerando gli stessi 10g di Ni e lo stesso setup, cosa si può variare? Tra le cose cambiabili, mi vengono in mente soltanto la pressione (magari aumentarla), la temperatura (aumentare anch'essa), o i pre-trattamenti al Ni (pulitura, cicli di degassaggio, ossidazione, etc). Sicuramente sono parametri che vale la pena provare...
                Restando sempre sui test di adsorbimento, una cosa interessante da provare sarebbe la generazione di idrogeno atomico. Per fare questo è sufficiente porre vicino alla polvere un filamento incandescente di tungsteno (il filamento di una lmpadina è perfetto).

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                • @ Gabri & Vettore
                  Questa notte ho lasciato acceso l'apparato, e si sono susseguiti una cinquantina di cicli da 100° a 350°.
                  Ho appena dato uno sguardo al calo di pressione, ebbene NON c'è stato.
                  Quindi in queste condizioni, nonostante che il nichel sia in polvere con un area attiva vicino al metroquadrato, NON c'è ULTERIORE ADSORBIMENTO. La pressione minima a 100° era 280 millibar su una partenza di circa 300 millibar (veramente niente dopo ben 50 cicli!)
                  Pertanto per via gassosa l'adsorbimento si conferma molto difficile, dovuto sia all'ossidazione che al fatto che la molecola biatomica dell'idrogeno non si lascia facilmente rompere.

                  x Vettore anche io e QED siamo rimasti stupidi del maggior adsorbimento del quarzo rispetto al nichel, questo insegna che le prove in bianco vanno sempre fatte anche se appaiono scontati i risultati. Noi riteniamo che la differenza di comportamento stia nell'ossidazione della superficie del nichel.

                  ciao
                  Ultima modifica di Camillo; 27-02-2012, 08:43.
                  Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
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                  • Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggio
                    Tra le cose cambiabili, mi vengono in mente...... ......la temperatura (aumentare anch'essa)
                    Potrebbe essere utile provare ad immettere H molto più freddo del Ni? Certo, non sarebbe semplice dato che l'H raffredderebbe tutto l'ambiente, ma riscaldando direttamente il Ni si potrebbe tentare....

                    Che effetto potrebbe avere? Infondo, dal mio semplice punto di vista, allargare le maglie del Ni e stringere gli atomi di H ha un senso....

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                    • Ciao Camillo,
                      il fatto che con così tanti cicli non hai ottenuto praticamente nessun adsorbimento non è affatto negativo: abbiamo imparato qualcosa, cioè che in quelle condizioni non si può avere adsorbimento significativo! Bisogna variare qualcosa, o bisogna cercare un'altra spiegazione...
                      Comunque, alcuni suggerimenti che mi vengono in mente vedendo i tuoi grafici:
                      - la temperatura massima è piuttosto bassa, altri descrivono cicli a 600°C o anche più... Puoi arrivarci?
                      - i cicli sono relativamente veloci: secondo me questa è una caratteristica positiva, però in letteratura tutti usano cicli molto più lunghi...
                      - hai fatto dei cicli di degassamento e/o de-ossidazione prima di iniziare l'esperimento?
                      - si potrebbe provare ad utilizzare una pressione maggiore di H...

                      Riguardo l'ossidazione superficiale, non è detto che sia una cosa negativa: Celani fa ossidare di proposito i suoi campioni riscaldandoli in aria, perchè la formazione degli ossidi rende la superficie più rugosa ed irregolare, favorendo così l'adsorbimento... Non so quanto questo sia "imitabile" comunque...

                      Prova a variare un solo parametro per ora, e vediamo che succede...

                      Rimane poi sempre l'ipotesi di riserva, che per il momento teniamo nel cassetto: che il forte adsorbimento non sia la causa ma la conseguenza dell'inizio della reazione...

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                      • http://www.vglobale.it/pub/Allegato/Malatesta_Arata.pdf

                        leggendo questo testo di scuse di Malatesta forse si rende noto che il nichel debba essere spugnoso tipo quello che si ottiene per via elettrolitica, in modo che l'idrogeno venga catturato concentrato e la pressione in quei punti aumentare tantissimo.
                        Camillo ti va di fare anche qualche prova in bianco anche con la grafite.
                        Ciao
                        "Non date da mangiare ai troll"
                        http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                        • @Camillo
                          Il quarzo ha dati di permeabilità al idrogeno maggiori di quelli del Ni
                          La cinetica di assorbimento è legata alla temperatura come quella di desorbimento ma se aumnenti la pressione andando in pressione >di 1 favorisci l'adsorbimneto In letteratura ci sono dati a supporto
                          riguardo ai cicli di carico e scarico alcune considerazioni
                          Come dice Vettore facendo cicli sbilanciati di ossidazione in aria e riduzioni si realizza quanto segue :
                          maggior rugosità
                          pressenza di cristalliti di minori dimensioni

                          se diamo al sistema il tempo di equilibrarsi l'area superficiale creata crolla repentinamnete
                          io valuterei li'potesi di realizzare per deposizione su silce o allumina o altri materiali del nichel per aumetarne l'area e migliorare la assorbimneti senza avere problemi di agglomerazione

                          la strada pou complicata ma efficace e l'allumina

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                          • Completati più di 70 cicli da 100° a 350°
                            La pressione minima a 100° si è stabilizzata intorno 277mb . (in partenza era 287mb)
                            Quindi è presumibile che i 20 g di Nichel abbiano adsorbito gas equivalente a 20 millibar di pressione. Molto al disotto delle aspettative!
                            Anche 10 anni fa, con la barretta di nichel da 100 mm e 6 mm di diametro (vado a ricordo) capitava questo scarso adsorbimento.
                            Ma a quei tempi le informazioni date da Piantelli nella rivista "Nuovo Cimento" erano poco chiare in merito, non si capiva se il nichel era spugnoso o meno.
                            Ad un certo punto abbiamo provato a elettrodepositare del nichel spugnoso sulla barretta stessa ma anche lì c'era poco adsorbimento.
                            Oggi ho ricontrollato al microscopio la mia polvere che parte da un nichel 99,9 di purezza e che ho macinato ulteriormente prima della prova in atto.
                            Confrontando con un filo di diametro 50 micron ho visto che in prima approssimazione ho granelli da 2 a 40 micron, ma ci sono anche granelli più piccoli poco visibili.
                            Con calcoli molto approssimativi, per via dell'incertezza delle dimensioni di partenza, posso dire che i 20 grammi di nichel macinato è presumibile che abbiano circa 1 m^2 di superficie attiva. Se avessi polvere con diametro di 40 nanometri la superficie passerebbe ad un valore di 300 m^2. Quindi ci sarebbe da aspettarsi un adsorbimento molto maggiore.


                            Ora se si usa la nanopolvere, probabilmente il fenomeno dell'aumento anomalo di temperatura si arriverà a notarlo (vedi Arata e toyota) ma a temperature di questo livello dopo una sola prova il nichel sinterizza e si fa una prova sola.
                            Pertanto per il momento continuo ad operare con la mia polvere, lasciamo all'utente fcattaneo lo sperimentare la nanopolvere; il suo apparato può arrivare a pressioni e temperature elevate. Vedremo come va.


                            In questo momento ho portato la temperatura a 500° e la sto mantenendo costante, (ho impostato un plateau di 500° per 10 ore).
                            Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                            Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
                            http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                            • Caricamento Idrogeno

                              Cari tutti,

                              sono contento che si parli finalmente del caricamento di idrogeno. Penso che questa sia la prima brutta bestia da domare per avere un apparato funzionante. A tal proposito vi voglio mostrare un grafico interessante su un articolo che ho scaricato in rete:

                              OVERVIEW OF H-NI SYSTEMS: OLD EXPERIMENTS AND NEW SETUP
                              E. CAMPARI*, S. FOCARDI*, V. GABBANI**, V. MONTALBANO**, F. PIANTELLI**, S. VERONESI***

                              In pratica c'è un grafico di un run (non molto tipico) di assorbimento di idrogeno:

                              Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   misure NI-H.jpg 
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                              Da questa figura (confrontata con quella di Camillo) si possono dedurre un paio di cose interessanti. In primo luogo si vede che il ciclo di caricamento ha tempi lunghi (giorni). Inoltre l'andamento è molto strano. Si riempie la cameretta con del gas e si porta la temperatura a un determinato setpoint e si aspetta che il gas venga assorbito. Purtroppo la temperatura sembra giocare un ruolo chiave sulle modalità di assorbimento. Mentre all'inizio con un plateau di 150°C si ha un lento ma costante assorbimento di gas (si passa da 775 a 700mbar di pressione), questo sembra saturarsi, per poi rinnescarsi velocemente a temperature più alte (275°C) dove si vede un rapido assorbimento da 700mbar a 650mbar.

                              Attenzione: nel grafico è scritto che è la temperatura esterna, quella che viene riportata, per cui mi aspetto che la temperatura intera sia superiore. In questo concordo con voi che sia il caso di provare a temperature maggiori.

                              Per quanto riguarda il commneto di Gabri-Chan:

                              anche se credo ci sia un errorino di fondo, nella cella di Piantelli che lavora anch'essa in bassa pressione quando l'idrogeno viene assorbito questo viene rimpiazzato da dell'altro, credo ci sia un sistema presostato, elettrovalvola il tutto tarato in modo che la pressione rimanga costante e quindi diventa solo una questione di tempo l'arrivare al punto critico di saturazione.
                              mi viene da dire che non credo che ci fossero tutte queste cose sofisticate, ma semplicemente quando uno arriva a saturazione (ad esempio il tratto a 700mbar), può fare due cose:

                              - aumentare la temperatura
                              - aumentare la pressione

                              ed essendo processi lenti basta fare un "rabbocco" di idrogeno ogni tanto dopo che ha assorbito un po'...

                              Forse la butto giù troppo semplicemente... spero di non sbagliarmi.

                              QED

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                              • Ciao QED, si il mio commento era un'ipotesi su come potesse funzionare la cella di Piantelli, sta il fatto che questa continua ad richiedere idrogeno e a caricarsi in continuo, il come mi è ignoto, anche se una considerazione si può anche fare, il reattore di Rossi per far partire la reazione impiega meno di un ora, il caricamenti normale di idrogeno impiega giorni come dal grafico che hai postato, i casi sono 2: o usa una polvere già precaricata di idrogeno o il catalizzatore accelera di molto il fenomeno.
                                "Non date da mangiare ai troll"
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                                • QED,
                                  quel grafico lo consoco bene, e devo dire che può trarre in inganno per certi versi... E' vero che complessivamente la pressione è diminuita di circa 175 mbar, ma il come è meno intuitivo: la pressione scende spontaneamente nei tratti costanti (che durano giorni!), quando ci sono gradini di temperatura in su la pressione sembra fermarsi, ma in realtà è solo che la diminuzione è compensata dall'aumento di volume dovuto all'aumento di temperatura. Quindi in realtà non è che l'adsorbimento si ferma sopra i 150°C, è solo che la temperatura viene variata in salita, e quindi compensa la diminuzione della pressione. Quando poi c'è il grosso gradino in più della temperatura, scende di conseguenza anche la pressione, che in qualche modo si riallinea col prolungamento della curva originale... In altre parole, non sembra che i gradini favoriscano l'adsorbimento, anzi, in qualche modo l'ostacolano! L'adsorbimento invece sembra che abbia un rate costante, che è quello che si vede nei tratti a temperatura costante! Ora, questa pendenza sembra fin dall'inizio ben maggiore di quella degli esperimenti di Camillo... Come mai? Dipende solo dal fatto che ci vuole più tempo? (Nel tratto a gradini ci vogliono 12 ore prima che la pressione inizi a scendere di nuovo...)

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                                  • T
                                    Abstract;We have conducted surface treatment using an HCl solution for a hydrogen-absorbing alloy to improve the initial charge-discharge characteristics of nickel-metal hydride secondary batteries. As a result, it was found that the surface treatment generated micropores which increase the specific surface area and enrich the Ni and Co metals on the outer surface layer of the alloy particles without affecting their pulverization behavior during charge-discharge cycling. Therefore, the surface treatment can activate the initial charge-discharge reaction without affecting the stability against the charge-discharge cycling. (author abst.)
                                    The permeation of hydrogen through the more common metals and alloys has been investigated extensively over the last 50 years. Permeation data have been published for a number of metal alloys, including ferritic steels, austenitic steels, copper alloys, aluminum alloys, some high-nickel alloys, and metals such as nickel, gold, and palladium for temperatures up to 600–900°C, as shown in Figure 1.1 In general, the hydrogen permeability in metals is an exponential function of temperature, increasing as much as five orders of magnitude between 20 and 800°C. In addition, while the range of permeability for various groups of alloys spans many orders of magnitude at 20°C, the range decreases to a spread of only a few orders of magnitude at high temperatures (>500°C)

                                    se puo aiutare magari un po di pretrattamento con acido del nichel ....
                                    Ultima modifica di boss 77; 28-02-2012, 21:16.

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                                    • ..Mi sembra di aver letto che Preparata avesse accorciato drasticamente i tempi di adsorbimento di Idrogeno tensionando negativamente, se non sbaglio con pochi Volt (forse decoine?) il metallo in questione..

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                                      • @ Galileo

                                        Si chiama effetto preparata ......ci sono dettagli nei lavori svolti dal Enea ( rapporto 41 e altro )

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                                        • Ho scoperto l'acqua calda!
                                          Scherzo... allora ho fatto due cicli ti plateau da 10 ore a 500° (in pratica ho mantenuto la temperatura a 500° per più di 20 ore) (siamo sempre su una prova con 20 g di nichel 300millibar iniziali di idrogeno)
                                          Riportando poi la temperatura del sistema a 18° la pressione è scesa a 245 millibar, quindi sono stati assorbiti 50 millibar. E' già qualcosa!
                                          Dove è finito l'idrogeno mancante? Tutto adsorbito nel nichel? No La campana di vetro si è appannata a causa di umidità interna che si è formata.
                                          Ecco perchè sono esordito con quella frase.
                                          Mi rendo conto che il giocattolino creato con campana di vetro e lampada riscaldante è molto funzionale e il vedere cosa succede finisce sempre col portare un'utilità.

                                          Chiaramente acqua all'inizio non ce n'era abbiamo fatto un vuoto di 10-1 con temperature di 350° per almeno un quarto d'ora, l'idrogeno della bombola è assolutamente privo di acqua, pertanto l'acqua deriva dalla deossidazione.

                                          QED mi ha detto che finchè c'e umidità c'è ossidazione. Quindi mi accingo a toglierla.

                                          Vi posto alcune foto dei grafici così come li vedo, nello splendido programma fatto da QED
                                          Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   curva 100-350-.jpg 
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ID: 1929528
                                          Sopra vedete una classica curva di un ciclo, in rosso la temperatura in azzurro la pressione con scala a destra. Questo è un ciclo di salita da 100 a 350 e discesa, senza fermarsi a 350, si dice senza plateau

                                          @ QED qui sotto posto la curva dei 600° Raggiunti e mantenuti per 5 minuti.
                                          Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   curva 600.jpg 
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ID: 1929529
                                          Ultima modifica di Camillo; 29-02-2012, 16:33.
                                          Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                                          Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
                                          http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                                          • Ciao,

                                            cavolo! Quella dell'acqua è proprio una bella notizia. Allora era reale l'umidità che avevamo visto prima che morisse il computer... Secondo me non è male, proverei ad insistere con i cicli preceduto da un pompaggio senza idrogeno per asciugare la camera.

                                            A questo punto però un sistema da vuoto migliore potrebbe essere interessante per togliere meglio l'umidità iniziale, anche se per adesso non è vincolante.

                                            Buon lavoro e incrociamo le dita...

                                            QED

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                                            • Camillo,
                                              l'umidità può avere diverse origini, una di queste, molto comune, è il vetro: e molto difficile staccare le molecoe d'acqua dal vetro, non bastano i cicli di vuoto, ci vuole qualcosa di più energico... A livello industriale (nella produzione dei siemiconduttori) vengono usati gli UV mentre si fa il vuoto...
                                              Tutto sommato comunque credo che l'umidità non sia necessariamente nociva... Certo è un parametro un tantino fuori controllo, ma non credo partecipi all reazioni che ci interessano, in quelle quantità.

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                                              • http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg63890.html


                                                Q
                                                ualcuno su Vortex ipotizza che il Tungsteno (wolframio) sia il catalizzatore dell'E-Cat di Rossi.
                                                Ricordo che il W fa da anodo nel tubo a Rx.

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                                                • Rampa,
                                                  anche io ho citato diverse volte il Tungsteno, per il fatto che è il metallo più utilizzato per produrre idrogeno atomico (rendendolo incandescente in atmosfera di idrogeno). Nei tubi a raggi X viene usato solo per il fatto che ha una temperatura di fusione molto alta, e quindi regge bene al bombardamento degli elettroni, non per qualche particolarità nell'emissione.
                                                  La prova con il filamento di tungsteno era in coda comunque...

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                                                  • Considerazioni sulla temperatura di innesco reazione

                                                    Nel corso dei test effettuati da Rossi e Focardi,
                                                    la temperatura intorno alla quale si innescava la reazione e quindi
                                                    l'autosostentamento, veniva raggiunta in circa 30 minuti dalla
                                                    accensione della resistenza.
                                                    Ora io che ho realizzato un reattore del tutto simile per forma
                                                    e dimensioni a quello di Rossi (con una ottima resistenza a cartuccia
                                                    posta al centro del core) mi sono reso conto che dopo circa 30 minuti
                                                    di riscaldamento (con un aumento graduale) si raggiungeva una
                                                    temperatura della resistenza di circa 370 °C e 170 dell'esterno del core.
                                                    Quindi le polveri di Nichel collocate tra il centro e l'esterno del core
                                                    dovevano trovarsi ad una temperatura di circa 210 - 260 °C.
                                                    Da ciò deduco che l'innesco delle reazione deve avvenire non ad alta
                                                    temperatura, ma questo mi sembra difficile da accettare.
                                                    I dati però parlano chiaro ... quindi ?

                                                    Commenta


                                                    • @Camillo @Righi
                                                      Avete pensato a trattare con acido cloridirico la polvere di Nichel in vostro possesso ???
                                                      Al massimo non succede nulla

                                                      In teoria se usate Ni inquinato con altri metalli ( senon è puro situazione possibile ) dovrebbe avvenire una situazione di corrosione non omogenea che crei porosità aumentando l'area di contatto

                                                      Commenta


                                                      • @ Vettore
                                                        Certo l'acqua può avere origine dal vetro, ma in tal caso la pressione aumenterebbe, mentre è diminuita.
                                                        No, io penso che la maggior parte deriva dall'ossido che c'è in giro che ha reagito con l'idrogeno per dare H2O. Comunque sia, l'acqua va tolta.

                                                        @ Rampa
                                                        Ok vediamo cosa si può fare in seguito col tungsteno, dove si procura? Va bene quello delle lampadine? Ogni idea concreta può essere utile.

                                                        @ Galileo
                                                        ovviamente era già programmata l'idea di creare una differenza di potenziale ma bisogna capire come fare con la polvere, un conto è un filo un conto è la polvere.

                                                        @ Righi
                                                        temperatura della resistenza di circa 370 °C e 170 dell'esterno del core.
                                                        Quindi le polveri di Nichel collocate tra il centro e l'esterno del core
                                                        dovevano trovarsi ad una temperatura di circa 210 - 260 °C.
                                                        Da ciò deduco che l'innesco delle reazione deve avvenire non ad alta
                                                        temperatura, ma questo mi sembra difficile da accettare.
                                                        I dati però parlano chiaro ... quindi ?
                                                        Purtroppo per il momento non vediamo calore ne a 60° ne a 600° La tua giusta osservazione verrà buona quando avremo innescato una reazione verificabile e misurabile.

                                                        @ Boss 77 tanto il mio che il nichel di Righi è molto puro, si può provare più avanti a fare azioni chimiche ma prima occorre andare calmi e sistematici, si sta andando per esclusione.
                                                        Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                                                        Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
                                                        http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                                                        • Originariamente inviato da Camillo Visualizza il messaggio
                                                          Ok vediamo cosa si può fare in seguito col tungsteno, dove si procura? Va bene quello delle lampadine? Ogni idea concreta può essere utile.
                                                          A questo proposito, mi permetto di suggerire l'idea di acquistare degli elettrodi di Tungsteno in Ferramenta.

                                                          Sono in genere disponibili bacchette di diverso diametro utilizzate per la saldatura TIG/GTAW.

                                                          Credo siano da evitare gli elettrodi di Tungsteno non puri, in particolare quelli colorati in rosso contengono ossido di Torio.
                                                          Da catalogo, quelli colorati in
                                                          verde sembrano di Tungsteno puro.


                                                          Non saprei dire se la loro lavorazione (in grani od in polvere),
                                                          ove necessario, risulti semplice.
                                                          Ultima modifica di RNBE; 01-03-2012, 08:29.
                                                          La Scienza non si basa sulla cieca fede professata da tifoserie e da credenti dello stregone o del santone di turno, bensì esige solide ed incontrovertibili evidenze scientifiche che siano verificate fino in fondo da parti skilled realmente terze ed indipendenti.

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                                                          • @Camillo
                                                            Se l'acqua condensa (passa da gas a liquido), è normale che la pressione diminuisca... Non so se viene dalla reazione col l'ossido superficiale del nichel (quella reazione richiede temperature più alte), ma direi che comunque se è così sarebbe positivo, visto che si pulisce la superficie del metallo. Puoi provare ad usare sostante igroscopiche in un angolo della cella non troppo caldo (gel di silice, cloruro di calcio, idrossido di sodio, etc...)

                                                            @RNBE
                                                            Il tungsteno non va tritato e mischiato alla polvere! Se non lo si rende incandescente non serve a niente (è piuttosto inerte)... Va usato invece sotto forma di filamento ed "acceso" facendoci passare una corrente. Quindi più che gli elettrodi TIG è utile il filamento di una lampadina (si potrebbe usare direttamente una lampadina "rotta")...

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                                                              Va usato invece sotto forma di filamento ed "acceso" facendoci passare una corrente

                                                              Eventualmente su eBay si trova in vendita (estero) filo di Tungsteno puro al 99.95% a partire da 13um fino a 200um
                                                              Ultima modifica di RNBE; 01-03-2012, 08:43.
                                                              La Scienza non si basa sulla cieca fede professata da tifoserie e da credenti dello stregone o del santone di turno, bensì esige solide ed incontrovertibili evidenze scientifiche che siano verificate fino in fondo da parti skilled realmente terze ed indipendenti.

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