Sperimentazione e teoria sulla LENR Nichel-idrogeno - EnergeticAmbiente.it

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Sperimentazione e teoria sulla LENR Nichel-idrogeno

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  • #91
    Originariamente inviato da Franco52 Visualizza il messaggio
    Righi, leggi quà:

    CNR: Il grafene stropicciato che cattura l'idrogeno - Le Scienze

    Forse abbiamo trovato il catalizzatore di Rossi!
    Il grafene cattura l'idrogeno in forma atomica, lo accumula e poi lo rilascia a comando,
    probabilmente con un aumento della temperatura

    poi fonde col nickel......
    Interessanti gli spunti che proponi, purtroppo per la specificità
    del grafene (difficile da produrre e costoso, nonchè di quasi impossibile
    collocazione all'interno del core del reattore di Rossi) non credo
    possa essere un serio candidato per la funzione di
    catalizzatore.
    Comunque continua a proporre spunti, c'è bisogno di persone
    che ci facciano ragionare su questi temi.

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    • #92
      Ho una piccola idea ve la butto li

      il Fe potrebbe aiutare adsorbimneto
      inoltre potrebbe aiutare a gestire la reazione poichè La sua Tc è maggiore della temperatura di lavoro quindi risente ancora per magnetostrizione l'effetto di campi magnetici

      Va ricordato poi che se riesco a deporre il Ni su una struttura termicamnete stabile realizzando strutture di piccole dimensioni ho più facce esposte
      e sappiamo bene che facce cristalline diverse hanno chi diverse con cio che ne consegue ( vedi cat ammoniaca )

      poi a mio avviso ci sono altri aspetti da valutare come eventuale azione di impulso elettrico ..ecc

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      • #93
        Cia Righi
        Per quel che concerne la scissione del idrogeno molecolare una volta adsorbito, per quel che vale te lo confermo anche io
        è una tipicità di molti metalli
        il Ni conferma tale caratteristica

        sarebbe opportuno rivestire internamente il tuo reattore di rame ....
        è possibile inserire un fonte di impulsi elettromagnetici nel Tuo reattore cosi poi una volta inserito facciamo ballare un po quell'idrogeno ??

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        • #94
          Righi, l'ultima cosa che mi viene in mente è la grafite:

          http://users.unimi.it/cdtg/download/...S%20Thesis.pdf

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          • #95
            Ciao Righi Ciao Franco52

            supponendo di avere una cella elettrolitica ( il reattore mi piacerebbe provarlo ma attualmente non è nella mia disponibilità ) a disposizione e di poter usare dei nanotubi di carbonio
            Voi cosa mi suggerireste di provare come configurazione ?

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            • #96
              Scissione della molecola di Idrogeno

              Originariamente inviato da boss 77 Visualizza il messaggio
              Cia Righi
              Per quel che concerne la scissione del idrogeno molecolare una volta adsorbito, per quel che vale te lo confermo anche io
              è una tipicità di molti metalli
              il Ni conferma tale caratteristica

              sarebbe opportuno rivestire internamente il tuo reattore di rame ....
              è possibile inserire un fonte di impulsi elettromagnetici nel Tuo reattore cosi poi una volta inserito facciamo ballare un po quell'idrogeno ??
              Se ho capito bene tu affermi che la molecola biatomica dell'Idrogeno una volta adsorbita
              dal Nichel naturalmente si scinde. Se è così puoi dirmi a che processo fai riferimento ?
              Per quanto riguarda gli "impulsi elettromagnetici" di cui parli credo occorra
              chiarire che:
              1) Essenso il core del rettaore (dove è contenuta la polvere di Nichel per intenderci) di
              metallo funge da gabbia di F. quindi qualsiasi emissione dall'esterno vedrebbe "fermata" schermata.
              2) L'inserimento di una sorta di "antenna" dentro il core del rettore risulterebbe
              difficoltosa ... e poi se hai visto gli E-Cat di Rossi "nudi" ti rendi conto che
              all'interno di essi difficilmente può trovare posto una fonte di impulsi elettromagnetici.

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              • #97
                Ciao Righi ho trovato questo lavoro sul palladio ( il meccanismo se non ricordo male dovrebbe essere lo stesso in linea di princio anche per il Ni )



                Due considerazioni
                L'infragilimento da idrogeno degli acciai ( particolarmnete quelli feriitici mina la stabilita del metallo impiegato ) è un problema che in metallurgia conoscono bene quindi per il tuo reattore dovresti pensare seriamente a rivestirlo internamente in rame o in altro metallo non permeabile omeno sensibile ( so che 316 è austenitico ma visto che si tratta di tutelare la salute è bene stare sempre attenti )
                altrimenti potrebbe cedere a lungo andare cedere
                Il discorso dell attivazione e della gabbia di faraday l'ho presene poi magari in un altro post di scrivo che ne penso ( senno questo diventa lungo )
                ecco cosa ho trovato in giro riguarda il meccanismo
                ho anche appunti miei a riguardo ma non li ho qui sottomano ....

                L’assorbimento di idrogeno allo stato gassoso (gas) in palladio è un fenomeno notevolmente complesso e generalmente viene considerato come un adsorbimento del gas sulla superficie del metallo (ads) ed una successiva penetrazione nel seno della fase metallica (Me) [19]. A basse concentrazioni l’idrogeno si dissolve nel metallo e mostra un comportamento lineare della concentrazione nel metallo con la radice quadrata della propria pressione parziale (Figura 3.2), ragionevolmente quindi si può considerare la seguente reazione di equilibrio per schematizzare il fenomeno di adsorbimento:
                H2,gas = 2Hads = 2 HMe
                Durante la reazione di adsorbimento e nella fase di penetrazione nel metallo l’idrogeno si va a collocare negli spazi interstiziali del reticolo della struttura metallica deformandola e formando successivamente un idruro metallico.


                A livello atomico il processo può essere riassunto in una dissociazione molecolare superficiale dovuta alla collisione delle molecole di gas con gli atomi superficiali metallici e una successiva migrazione dell’idrogeno atomico verso posizioni a più bassa energia libera. Durante il processo diffusivo all’interno del reticolo metallico, gli atomi di idrogeno dotati di alta mobilità vanno ad occupare i siti interstiziali ottaedrici e tetraedrici del reticolo stesso. Il rapporto tra il numero di atomi di idrogeno e quelli del metallo (H/Me) ha un valore teorico massimo dovuto a considerazioni geometriche legate all’ingombro sterico dell’atomo di idrogeno nelle zone interstiziali. Generalmente il numero teorico di siti occupabili (H/Pd_th=0.670) supera il numero di atomi di idrogeno effettivamente assorbiti.
                Più precisamente la struttura cristallina base del palladio (cubica a facce centrate (cfc) di diametro atomico 2.745 Å vedi Figura 3.3 ) offre un sito interstiziale ottaedrico (r =0.451 Å) e due tetraedrici (r=0.245 Å).
                Secondo il criterio di Westlake solo siti con r (raggio massimo della sfera che può essere contenuta) maggiore di 0.4 Å possono ospitare atomi di idrogeno [21]. L’assorbimento di idrogeno all’interno del reticolo del palladio può essere conseguentemente riportato su di un diagramma di stato rappresentato in Figura. 3.2 in cui è possibile l’individuazione di tre regioni distinte.
                Per basse concentrazioni di idruro è presente la sola fase solida alfa, che rappresenta l’inizio dell’adsorbimento di idrogeno in termini di presenza di idrogeno all’interno del metallo. In questa fase gli atomi di idrogeno, particolarmente mobili, sono dispersi in modo irregolare nel reticolo metallico e sulla superficie del palladio formando delle zone isolate di idruro (fase ?) contenenti basse concentrazioni di idrogeno.
                A questo adsorbimento superficiale fa seguito la penetrazione nel bulk metallico: il reticolo del metallo, in tale processo si espande proporzionalmente alla concentrazione di idrogeno e ad elevate concentrazioni, è sottoposto ad una forte interazione con i singoli atomi di idrogeno, generata dall’espansione stessa, che promuove la nucleazione e la crescita dello strato d'idruro ?. A tali concentrazioni gli atomi di idrogeno mostrano tendenza a riarrangiarsi assumendo una specifica configurazione con gli atomi del metallo, originando una seconda fase metallo-idrurica chiamata fase ? molto ricca in idrogeno.
                La temperatura critica del sistema palladio - idrogeno è la temperatura al di sotto della quale ogni isoterma attraversa nel diagramma di stato una regione caratterizzata dalla contemporanea presenza delle due fasi ? e ? ed è individuata ad un valore di 288°C per il palladio puro [20].
                Quando il palladio è esposto ad idrogeno in condizioni di pressione e temperatura inferiori a quelle critiche l’istantanea nucleazione di fase beta-idruro con parametri di reticolo maggiori rispetto a quelli della fase ? (4,025 Å contro 3,890 Å) porta a stress rilevanti nel reticolo del metallo. Tali stress e deformazioni del reticolo possono portare a fessurazioni del metallo ed alla perdita delle caratteristiche di resistenza meccanica dello stesso; tale fenomeno prende anche il nome di infragilimento da idrogeno. Di conseguenza l’utilizzo del palladio puro nelle tecnologie di separazione che utilizzano membrane metalliche viene limitato solamente in condizioni particolari di pressione e temperatura nel rispetto delle condizioni critiche[22]. Come è visibile dal diagramma di stato esemplificativo precedente è possibile notare come nelle condizioni comuni di utilizzo previste per le applicazioni industriali (T ?[400,500] °C ,
                P ? [1,10] bar ) sia presente la sola fase alfa.


                PS dovrei vede il filmato di R
                ossi perche credo di essere l'unico a non averlo visto quello che so su questi argomnenti nasce dalla lettura di pubblicazioni di Celani Piantelli Arata ed altri

                Non volevo veder il video per non farmi eventualmente "confondere le idee " se mi capisci ....
                PS non tutte le facce del nichel sono uguali .....

                Ultima modifica di boss 77; 01-01-2012, 11:46.

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                • #98
                  Varie

                  Ciao Boss77,
                  grazie per il documento di cui mi hai portato a conoscenza.
                  Ora però dovrò/dovremo fare un pò di conti per capire
                  se quello che vale per il Palladio possa valere
                  anche per il Nichel, specie se in forma di polvere.
                  Riguardo la possibilità che il mio reattore possa
                  subire infragilimento da idrogeno, considerato
                  il tipo di acciaio inox AISI 316L che ho usato
                  e il tipo dei reazioni che avvengono nel suo interno
                  non credo possano esserci problemi.
                  Aspetto un tuo appprofondimento riguardo gli impulsi
                  elettromagnetici che vorresti produrre all'interno del
                  reattore. Considerati i limiti dati dalla gabbia di Faraday
                  che inevitabilmente è prodotta dalla struttura di acciao
                  del core del reattore ...

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                  • #99
                    Se ti puo aiutare vai nel sub forum Ni H in fondo trovi materili teorici

                    li dentro trovi un bel articolo su l'assorbimneto del idrogeno

                    Così a titolo informativo la penetrazione del idrogeno atomico in certe leghe metalliche è un fenomeno ben noto e studiato poiche è causa sia di infragilimnento che di blistering
                    il blistering è dato dalla diffusione del H atomico nel mezzo metallico poi se ci sono difettosita ( microcavità o altro ) si ricombina ulla superficie interna del foro interno accumulandosi nella cavità come idrogeno molecolare ( la pressione li dentro è alta e il pezzo ne risente )
                    il reattore di Rossi nella parte più interna è fatto di rame( che tra le altre cose è poco sensibile alla penetrazione del idrogeno
                    io pensavo di impulsare la corrente nel reattore ( ma è solo un test)

                    grazie per il dovremo

                    per quel che concerna adsorbimnento la solubilizzazione dell'idrogeno sono due aspetti diversi da prendere in esame separatamnete e se fai un esame di / densita delle facce del nichel non tutte e facce del nichel sono ugualmente permeabili ( è una mia ipotesi ) se vuoi ti mando in messaggio in privato e nei parliamo è questa la differenza Ni palladio piu importante ....

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                    • Presto sapremo la composizione del catalizzatore di Rossi:

                      Defkalion Claims "No Problem" with Revealing Cold Fusion Catalyst

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                      • il caricamento del idrogeno non è che viene aumnetato mettendo materiale sotto ddp e collegando il tutto a terra ? si dovrebbe ridurre barriera e facilitare il caricamneto

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                        • Originariamente inviato da boss 77 Visualizza il messaggio

                          per quel che concerna adsorbimnento la solubilizzazione dell'idrogeno sono due aspetti diversi da prendere in esame separatamnete e se fai un esame di / densita delle facce del nichel non tutte e facce del nichel sono ugualmente permeabili ( è una mia ipotesi ) se vuoi ti mando in messaggio in privato e nei parliamo è questa la differenza Ni palladio piu importante ....
                          Ve bene se è per non annoiare il thread con discorsi ripetitivi mandami un messaggio privato ... ma come si fa ?

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                          • Ciao RighiCome vanno i test. Con il tuo reattoreNon sono tanto bravo co il forum da spiegarti come fare messaggi privati guarda nel tuO profilo. Tornando a prima Velocita di adsorbimento dipende dal interfaccia,tipo di flusso )se ho limtazioni diffusive ecc Poi devo vedEre se i grani come sono che dimensioni hanno ecc successivamente capite stecose attivo il maateriae mediante desorbimeto evitando di salire otre la Th naturalmente prima devo aver gia in mano quaalcosa di buono

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                            • Finalmente oggi siamo riusciti a far funzionare nuovamente l'apparato per la sperimentazione.
                              1°) Abbiamo un nuovo computer che supporta il programma LabView più recente e quinti più sofisticato. C'è una nuova grafica.
                              2°) Abbiamo comperato una scheda per l'interfacciamento molto più sofisticata.
                              3°) Abbiamo disaccoppiato tutti i sensori e il pilotaggio dei relè con un sistema ottico.
                              4°) E' stata acquistata una bombola di gas idrogeno con il relativo costoso riduttore di pressione.
                              5°) E' stato implementato un sensore per il controllo della pressione da 0 a 1000 mb

                              Stiamo facendo molti cicli per deossidare. Il campo di lavoro è da 200° a 500°.

                              Seguiranno foto e dettagli.

                              Ciao
                              Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                              Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
                              http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                              • esperienze di adsorbimento Idrogeno in Nichel

                                Riprendo la sperimentazione pratica ricordando che NON si ha la pretesa di ripetere l'E-CAT o di scoprire che sa cosa, ma semplicemente per il momento si vuole vedere come funziona l'adsorbimento dell'idrogeno nella polvere di Nichel.
                                Ricordo che il mio scopo personale è di tipo didattico. Quindi mi propongo di essere semplice e possibilmente accessibile a tutti.
                                La sperimentazione era stata interrotta a causa di un banalissimo cortocircuito. Purtroppo aveva danneggiato tutto il sistema compreso la porta parallela del vecchio computer
                                Per evitare simili incidenti abbiamo pensato di disaccoppiare tutto rispetto al computer.
                                Ma torniamo all'esperimento di base.
                                A suo tempo avevo impostato il lavoro introducendo in una campana di vetro (volume = 3 litri ) una cella riscaldata con una lampada e contenente la polvere di Nichel.
                                .
                                Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                Si vede in alto la campana di vetro, sovrastata da un ventilatore (cilindro nero) per il raffreddamento,
                                A destra la pompa per il piccolo vuoto ( 0,1 millibar)
                                C'è un primo sensore di pressione elettronico collegato al computer che rileva una depressione da 1 millibar a 1000 millibar (pressione atmosferica)
                                C'è un secondo sensore per il vuoto da 0,1 a 0,00001 millibar. Per il momento non è collegato al computer ma funziona.
                                Non visibile c'è la bombola di idrogeno con le seguenti caratteristiche:
                                Titolo 99,9995%V
                                ossigeno < 1 ppmV
                                azoto < 2 ppmV
                                acqua < 3 ppmV
                                CO < 0,1 ppmV
                                CO2 < 0,02 ppmV
                                CnHm < 0,02
                                Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                Vediamo ora come si presenta la nuova schermata fatta NON da me con LabVieW
                                Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                Curva rossa
                                La scala della temperatura è a sinistra.
                                Misura la temperatura mediante una sonda comunissima fatta da Ni-Cu La sonda genera abbastanza linearmente un voltaggio che va da 0 a 30 millivolt (intorno agli 800°) Purtroppo la linearità è stata compromessa non tanto nella prima amplificazione fatta con un operazionale, il problema è sorto nel collegamento con il disaccoppiatore ottico. Pertanto la linearità è stata fatta per via software per zone.
                                Si può osservare che tra i 150° e i 200° compaiono alcune deviazioni. Poco male basta saperlo.
                                Analizzando la curva rossa si vede che la temperatura sale fino a oltre i 400°
                                In questo caso il programma era impostato per spegnere il riscaldamento quando si raggiungevano i 400° ma c'è l'inerzia termica della lampada che continuerà a scaldare anche dopo il suo spegnimento.
                                L'inerzia termica si vede anche all'inizio, in effetti l'inizio dell'acensione si rileva dalla curva color violetta, si vede che la temperatura comincia a salire dopo un certo tempo, questo è ovvio in quanto il calore deve essere trasmesso per conduzione dalla lampada al sensore di temperatura.
                                C'è da dire che la polvere di nichel avrà una temperatura NON omogenea più calda vicino alla lampada.

                                Curva violetta
                                Indica il tempo durante il quale il riscaldatore rimane acceso. Sapendo la potenza del riscaldatore si ricava la quantità di energia immessa.
                                Essa mostra anche chiaramente i momenti di accensione e spegnimento.

                                Curva blu
                                La scala della pressione è a destra.
                                Indica la pressione all'interno della campana, da 1 a 1000 millibar
                                Quella curva è stata generata quando in tre riprese ho immesso idrogeno nella campana che precedentemente era in condizione di vuoto 0,1 millibar.
                                Il contenuto della campana è di circa 3 litri.
                                Ora in questo caso io mi sono limitato circa 800 millibar.

                                Curva arancio
                                La curva arancio indica la temperatura esterna, c'è un sensore che legge la temperatura esterna della campana di vetro. Questa temperatura cambierà di poco solo quando ci sono molti cicli di riscaldamento. Questa informazione serve per la comparazione delle curve di adsorbimento.


                                Ammettendo che il recipiente sia a tenuta perfettamente stagna, se dopo un ciclo di riscaldamento e raffreddamento alla stessa temperatura di partenza la pressione risulta diminuita, significa che l'idrogeno mancante è stato assorbito dal nichel.
                                Questo è il concetto di base del lavoro che andremo a fare.
                                Ciao


                                Ultima modifica di Camillo; 16-01-2012, 20:42.
                                Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                                Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
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                                • Interno della cella

                                  Vediamo come si presenta l'interno della cella che viene riscaldata.


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ID: 1928906


                                  Ora vediamo una cella riempita con la polvere, avvolta da un primo cappuccio di alluminio e poi circondata da un secondo cilindro di acciaio inox. Quest'ultimo ha lo scopo di riflettere il calore all'interno, permette di usare poca energia per riscaldare e conserva il calore.

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Nome:   cella carica.jpg 
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ID: 1928907


                                  La polvere di nichel attualmente usata è stata ottenuta per "limatura" di un blocco di nichel di elevata purezza. 99,9%
                                  Con un'analisi visiva al microscopio, presenta una granulometria variabile da 100 micron a 10 micron.

                                  Il contenuto massimo della cella è di 27 grammi. (bilancia da laboratorio con precisione 0,001 g)
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                                  Per creare un paragone si è scelto di usare del quarzo macinato. Esso verrà usato come testimone neutro.
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                                  Ora è il momento di provare.
                                  Cominciamo con la così detta prova in bianco, fatta con il quarzo.

                                  Proviamo a vedere come si presenta la curva di riscaldamento portando a 400° nel vuoto, cioè in assenza di gas.

                                  Cosa ci aspettiamo?
                                  Beh.. si dovrebbe vedere che a caldo compare un po' di pressione dovuta all'umidità presente nel sistema.

                                  I dati vengono registrati continuamente e memorizzati dal computer con data e ora. Quindi possono poi essere rielaborati e comparati.

                                  Ciao
                                  Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
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                                  • Bravo Camillo.

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                                    • Camillo, ma non puoi utilizzare idrogeno atomico?

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                                      • Chiarimenti sulla curva di Plateau

                                        Ho introdotto il quarzo e fatto il vuoto. Riscaldando a 450° il vuoto cambiava di poco. Questo significa che l'umidità presente nel quarzo era poca.
                                        Comunque anche quel poco di vapore che si era sviluppato l'ho tolto facendo di nuovo un vuoto massimo per molti minuti mentre la cella era a 450°.
                                        Ho lasciato tutto sotto vuoto per una notte, e ho visto che i valori di vuoto rimanevano costanti. Questo significa che il recipiente tiene senza perdite di gas.

                                        A questo punto ho fatto dei cicli di Plateau.
                                        Cos'è un ciclo di plateau?

                                        Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                        Il programma viene impostato in modo che ripeta cicli che io chiamo di Plateau-
                                        Il programma analizza la temperatura ogni millisecondo, se la temperatura è inferiore alla temperatura minima impostata, accende il riscaldamento.

                                        Zona A
                                        Si vede che la temperatura sale, e passa da 250° a 350°.
                                        Notate che la linea violetta si incrementa costantemente. Questa linea violetta misura il tempo in cui il riscaldatore rimane acceso. Il tempo è dato in secondi e si può leggere con gli stessi valori della scala della temperatura (a sinistra). Nel nostro caso si vede che il tempo è stato di 100 secondi poi la linea di caduta verticale segnala lo spegnimento.
                                        La pressione data dalla linea blu cambia di poco da 433 a 438 millibar.

                                        Zona B
                                        La temperatura massima impostata è detta temperatura di plateau, quando viene raggiunta, il programma spegne il riscaldatore e CERCA DI MANTENERE COSTANTE LA TEMPERATURA AL VALORE DI TEMPERATURA PLATEAU IMPOSTATO. Questo lo fa per tutto il tempo di Plateau impostato. In questo caso è stato impostato un tempo di 5 minuti (300 secondi)
                                        In teoria si dovrebbe vedere qui una linea rossa orizzontale piatta, ma in realtà ci sarà solo una escursione in quell'intorno, infatti c'è l'inerzia termica.
                                        Si vede comunque bene l'ondulazione intorno ai 350° che è la temperatura di plateau impostata in questo caso.
                                        Il computer memorizza in una sommatoria tutto il tempo per cui è stato acceso il riscaldatore, infatti si vede la curva violetta salire a gradini.
                                        Riassumendo in questo caso le condizioni impostate sono:
                                        T° di Plateau = T°max = 350°
                                        T° minima = 250°
                                        Durata di Plateau = 5 minuti


                                        Zona C
                                        Quando è scaduto il tempo di plateau il programma lascia scendere la temperatura fino alla temperatura minima impostata, che in questo caso è di 250° Appena viene rilevata la temperatura minima il programma fa riaccendere il riscaldatore ed il ciclo riparte.

                                        Il programma lavora autonomamente e continua ad eseguire i cicli finché non viene chiuso.

                                        Il grafico si sposta automaticamente in modo che si può sempre vedere ciò che accade.

                                        Ciao
                                        Ultima modifica di Camillo; 18-01-2012, 19:06.
                                        Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
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                                        • Analisi curve

                                          Queste sono alcune curve di plateau ricavate con:
                                          Quarzo macinato 27 g
                                          Pressione idrogeno nel contenitore da 3 litri stabile oscillante intorno ai 450 millibar
                                          T° max 350° (tranne il primo grafico che ha 400° serve per mostrare regolarità a più temperature))
                                          T°min 250°
                                          Tempo di plateau 5 minuti
                                          Energia di riscaldamento è fornita da una lampada allogena da circa 164 W (il Wattometro collegato misura un'oscillazione tra 164 e 168W)

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ID: 1928927
                                          Dove nell'ascissa x c'è il tempo trascorso in secondi, infatti il programma memorizza esattamente un dato al secondo.

                                          Nell'ordinata Y c'è la temperatura in gradi.


                                          Ma quali sono le cose che contano ai fini di rilevare un eventuale aumento anomalo della temperatura?

                                          Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   quarzo controllo.jpg 
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                                          Ci sono 3 parametri che ci danno informazioni utili:
                                          1°) Il tempo di salita necessario a portare la temperatura da 250° a 350°
                                          2°) l'energia spesa per far rimanere per 5 minuti il sistema a 350°
                                          3°) Il tempo di raffreddamento da 350° a 250°

                                          1°) Il tempo di salita corrisponde anche al tempo in cui il riscaldatore rimane acceso. Nel nostro caso è dato rispettivamente da:
                                          97 95 96 98 96 95 95 secondi.
                                          Direi che va bene per i nostri scopi; certo man mano che il sistema riscalda la campana di vetro, vedremo che il tempo tende un po' a diminuire, ma ho visto che le variazioni sono modeste. E' chiaro che se durante questo periodo si osservasse che la temperatura sale molto di più dovremmo dedurre che c'è una fonte interna di calore.

                                          2°) L'energia di plateau cioè l'energia spesa per far rimanere per 5 minuti (il tempo di plateau impostato) il sistema a 350° si vede che è:
                                          75 77 76 78 77 75 75 secondi.
                                          Questa misura potrà essere un po' più elastica della precedente, in quanto ogni accensione e spegnimento ha a che fare con l'inerzia termica che introduce inevitabilmente una certa approssimazione. In questo tratto bisognerà stare attenti anche ai cambiamenti di forma del grafico ondulato.

                                          Il tempo di decadimento della temperatura da T° Max a T° minima. Questo tempo è pure piuttosto costante ed è legato visivamente alla pendenza della curva di discesa.

                                          Vediamo quindi alcuni cicli di plateau analizzati:
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Nome:   sensibilità.jpg 
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ID: 1928930

                                          Si vede subito che i cicli a - b -e sono simili.

                                          Il ciclo c presenta una anomalia nel tratto di discesa, con chiaro allungamento del tempo di decadimento. In effetti ho acceso il riscaldamento per circa 20 secondi mentre era ad un terzo della discesa.

                                          Il ciclo d pure presenta una anomalia nel tratto di discesa, con chiaro allungamento del tempo di decadimento. Qui ho acceso il riscaldamento per circa 20 secondi ma a piccoli colpetti durante tutto il percorso.
                                          Poichè per portare la temperatura da 250° a 350° occorre che il riscaldatore rimanga acceso per circa 96 secondi, i 20 secondi di riscaldamento introdotti rappresentano circa il 20%. Direi che si vede bene se c'è un calore anomalo di questa entità.
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Nome:   sensibilità1.jpg 
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                                          Ed ecco i dati misurati sull'elaborazione fatta con il foglio elettronico.
                                          I tempi di decadimento di c e d sono evidentemente allungati e ben misurabili, tuttavia siccome la quantità di energia fornita è simile nei due casi, ma il risultato è differente, deduciamo che conta anche il modo in cui l'energia in più è fornita, se impulsiva abbiamo il caso c, se graduata abbiamo invece il caso d

                                          ciao
                                          Ultima modifica di Camillo; 19-01-2012, 20:42.
                                          Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
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                                          • Un GRANDISSIMO ringraziamento di cuore.

                                            Cari amici,
                                            Sto vedendo che il programma funziona perfettamente, sono molto soddisfatto ma...
                                            NON voglio prendermi meriti che NON ho, pertanto desidero ringraziare di tutto cuore l'utente QED

                                            Siccome è nel Veneto l'ho contattato e mi ha dato una grandiosa mano, suo è il programma. Caspita si vede che è del mestiere!
                                            Purtroppo ho il gradito piacere della sua compagnia solo qualche sabato pomeriggio, a causa dei suoi impegni, comunque mi consiglia telefonicamente. Il programma lo ha elaborato lui per conto suo alla sera.

                                            Grazie QED Bel lavoro veramente!!!!!
                                            Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
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                                            • Ciao Camillo e ciao a tutti,

                                              effettivamente non bazzicavo più in questo blog da un po' di tempo... Tuttavia come vedete non è stato per disinteresse ma semplicemente perchè qualcosa stava bollendo in pentola. Sono molto contento anch'io del lavoro fatto e credo che ci siano le condizioni per fare prendere delle buone misure, pur sempre rimanendo nel limite delle prestazioni casalinghe (non aspettatevi la precisione al decimo di grado).

                                              Una precisazione per gli utenti che vedono queste immagini. Già ad agosto eravamo arrivati ad un punto in cui si poteva misurare qualcosa, ma abbiamo avuto un grosso incidente elettrico che ha praticamente bruciato tutto l'hardware precedente. Quello che vedete è il frutto di circa 4 mesi di lavoro (non lavorando al 100% del tempo, causa impegni). Il premio per ora sono delle belle curve regolari che si prestano a piccoli ragionamenti pratici, ma spero anch'io come Camillo che si possa vedere del calore anomalo e aggiungere una bandierina al panorama della FF.

                                              Due parole sull'apparato. E' molto rustico, ma ha tutte le funzionalità di un apparato da esperimenti veri. Alcuni componenti sono professionali, mentre altri sono fatti in casa. Tuttavia ha il pregio di essere molto versatile e sono sicuro che a Camillo non mancheranno le idee per sfruttarlo al meglio.

                                              Personalmente spero di mettere a frutto qualche idea che ho per migliorare l'apparato da vuoto (essendo io un esperto del settore), in modo da incrementare la purezza dell'ambiente, inoltre continuerò a seguire la sperimentazione con qualche "visita a domicilio" in modo da dare un eventuale contributo pratico alla lavoro. Il mio chiodo fisso resta il caricamento di idrogeno e spero di vedere questo fenomeno almeno.

                                              Un saluto a tutti!!!!

                                              QED

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                                              • Complimenti per la realizzazione. Bravi!!!
                                                Capisco forse un decimo di quello che fate ma... mi appassionate davvero molto.
                                                Continuate così

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                                                • Ciao a tutti davvero un bel lavoro fatto per il puro piacere della ricerca e senza lucro davvero bravi, avete provato a fare un po di calcoli?
                                                  Ovvero di quanto dovrebbe scendere la pressione dell'idrogeno ammettendo un caricamento del nichel del 100% ovvero 1 atomo di nichel per un atomo di idrogeno, che dovrebbe essere il valore cruciale per innescare la reazione.

                                                  Lo so che può non interessare ma sto cominciando a fare delle prove con un filo di cupronichel per verificare la teoria di Celani sulla variazione di resistenza, caricandolo per via elettrolitica di idrogeno e sfruttando l'effetto preparata, se avrò delle novità vi informerò.
                                                  Ciao.
                                                  "Non date da mangiare ai troll"
                                                  http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                                  • http://www.grc.nasa.gov/WWW/sensors/...t_GRC_2011.pdf
                                                    credete che questo basti?
                                                    La pratica dell E-Dog....della nasa

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                                                    • GabriChan A me interessa moltissimo
                                                      Ma intendi un filo di rame rivestito di Nichel???

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                                                      • Ciao Camillo!
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                                                        Volevo segnalarvi una cosa che non è molto nota (anzi, in genere si pensa il contrario): un modo per favorire l'adsorbimento dell'H nel Ni è quello di creare irregolarità o difetti superficiali. Uno dei modi per farlo è lasciare ossidare la polvere! La formazione di ossido produce delle irregolarità nella superficie, che poi si mantengono anche se si disossida il materiale. Per provocare l'ossidazione si usano dei cicli termici a temperature abbastanza alte (anche 800°C), ma non nel vuoto, in aria! Se poi si fanno altri cicli in vuoto si può de-ossidare il materiale, ma sembrerebbe che non sia strettamente necessario.
                                                        Altro fattore importante per favorire l'adsorbimento sono gli sbalzi bruschi di temperatura e/o pressione ed in generale le condizioni di non-equilibrio. E' noto che prima del verificarsi di eccessi di energia si verificano assorbimenti notevoli e molto rapidi, che non seguono affatto i meccanismi cinetici classici. In altri termini, mantenendo la temperatura costante otterrai l'adsorbimento previsto dalla termodinamica, ma non quello "anomalo". Ti consiglio al limite di fornire energia costante, ma di lasciare libero il sistema di raggiungere la temperatura che "vuole". In questo modo noterai più facilmente certe anomalie.

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                                                        • Bravi Camillo e QED! Stavo riprendendo anch'io in mano Labview, mi sapreste indicare per favore dove trovare NI 488.2.exe?
                                                          Grazie!!
                                                          Ah aggiungo per tutti che ho trovato un interessante sunto della NASA sullo stato dell'arte della LENR, ed ho provveduto a postarlo nei materiali teorici, spero sia utile.
                                                          Ultima modifica di bwana; 23-01-2012, 20:11.

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                                                          • Grazie Vettore per informazione, provvederò.

                                                            Ciao bwana
                                                            Alla tua domanda io non so rispondere, anzi... pensa incredibilmente l'altro giorno sie bloccato misteriosamente e si sono cancellati i file di sistema. Ho già cambiato l'HD e ricaricato XP e scheda di acquisizione, è una Phidget 1019. Al momento di ricaricare LaWiev mi sono accorto che ho perso i codici, ora sto cercando di rimediare. Gli esperimenti li posso proseguire lo stesso a mano. Ma l'apparato è su in mansarda, al freddo. L'altro ieri ho misurato 3 gradi. Quindi non è che ho molta voglia di lavorare.
                                                            Per il momento sono fermo ma non ho fretta.
                                                            Fra parentesi ho fatto fare ai 27 grammi di Ni dei cicli fino a 450° ma non ho visto niente. Chi si aspetta che basta un po' di nichel grattugiato e idrogeno per avere calore è un illuso. Studiamo bene intanto come avviene questo adsorbimento quantitativamente, creiamo un protocollo per il massimo caricamento in nanopolveri. Nella parte teorica ho già fatto vedere che con il nano si ha migliaia di volte più superficie che con il micro. Quindi io credo che solo con le nanopolveri si potrà vedere qualcosa. Ma poi bisognerà capire il "catalizzatore"
                                                            Ciao
                                                            Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                                                            Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
                                                            http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                                                              Ho dato un'occhiata alla tua scheda: niente male!
                                                              Ma io volevo interfacciarmi con degli strumenti HP-IB che gia` ho.
                                                              Riguardo al catalizzatore, riguardati i papers di Arata sugli esperimenti
                                                              fatti all'interno di catodi cavi, di sicuro ti faranno venire in mente qualcosa!
                                                              A riguardarli sembra importantissima la componente pressione, e poi lo scatenamento del fenomeno sembra verificarsi con i metodi piu` svariati, dal termico alla cavitazione. Riflettendoci, anzi, mi darei quasi quasi la risposta al problema della perdita di controllo riportata da Focardi.
                                                              Se supponiamo che sia stato creato un "toro cilindrico" stagno, in lamiera di Ni all'interno del quale c'e` la famosa polvere nanometrica, ed al centro del quale la famosa "candela di preaccensione", ed immaginiamo di inserirlo in una camera nella quale immettiamo poi l'H2, per le note proprieta` di permeabilita` all'H2, esso non solo si trasferisce anche all'interno del toro, ma, a quanto sembra lo porta a pressioni superiori all'esterna, alle quali, all'opportuna temperatura, la reazione si innesca. Evidententemente, far uscire poi l'H2 penetrato per adsorbimento e` tutt'altro che facile, e l'unico modo per disinnescare la reazione e` cercare di abbassare la temperatura del toro al di sotto di quella di sostentamento, anche se, sicuramente, ridurre la pressione nella camera esterna aiuta.
                                                              Ciao e buon lavoro!
                                                              Ultima modifica di bwana; 23-01-2012, 21:24.

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