Sperimentazione e teoria sulla LENR Nichel-idrogeno - EnergeticAmbiente.it

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Sperimentazione e teoria sulla LENR Nichel-idrogeno

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  • Tritare un elettrodo al torio assieme al Ni non è una brutta idea: era stata una delle prime ipotesi sull'ingrediente segreto di Rossi. Ma non mi risulta che nessuno abbia provato fino ad ora.
    Certo, avendo la polvere nanometrica io qualche prova "in purezza" la farei comunque, prima di arrivare al torio. Che poi, come vedrete, non ppena inizierete ad osservare qualcosa sorgerà il problma di "come abbiamo fatto?"... Partire con ingredienti semplici e genuini aiuta a fare chiarezza...

    Riguardo alle questioni di risonanza e l'uso di polveri, ci sono due cose da notare: se una forma di risonanza si deve instaurare e propagare per far partire la reazione (che è solo un ipotesi per ora), questa avrà caratteristiche che dipendono dalle dimensioni dei granuli. Quindi avere polveri con grani di dimensioni omogenee è già di per se un vantaggio enorme, e dovrebbe assicurare che se la reazione si innesca, possa poi propagarsi. L'altra cosa riguarda le modalità di trigger per le polveri: non si possono usare trigger meccanici, perchè le onde di compressione non si propagano bene. Gli unici meccanismi adatti sarebbero quelli elettrici/magnetici o onde di pressione nel gas (ultrasuoni nel caso specifico, viste le dimensioni delle celle).
    A proposito di ultrasuoni, non so se la spiegazione di questi fenomeni sia il piezonucleare (che potrebbe essere una spiegazione anche se non si usano ultrasuoni). E' un ipotesi interessante e probabile, ma è troppo presto per dirlo.

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    • Salve,

      Originariamente inviato da pierlosky Visualizza il messaggio
      Dici che il reticolo (tutto) inizia a vibrare ed anche il passaggio ad NTC non coinvolge solo la superficie, ma tutto il volume. Insomma.... inizia tutto da un punto e si propaga dappertutto come un'onda..... anzi, sarà proprio l'onda che bisogna provocare? [...]
      [...] La chiave secondo me ha a che fare con qualche vibrazione e/o risonanza. [...]
      resto molto colpito da queste intuizioni di pierlosky che condivido in quanto consentono di far rientrare la fenomenologia delle celle Ni-H nel framework della QED coerente e della teoria di Widom-Larsen -Srivastava.

      Secondo tale teoria, per innescare fenomeni di coerenza (elettromagnetica) occorre raggiungere una densità critica che, una volta raggiunta, consente ai fenomeni collettivi di dominare sul comportamento individuale delle particelle coinvolte (in questo caso protoni ed elettroni in prossimità del Nichel). Quando le particelle raggiungono questo stato, sono in grado di rilasciare energia in quanto lo stato coerente è più 'stabile' e più 'fondamentale' dello stato non coerente (o caotico).
      Nelle giuste condizioni, questa energia rilasciata dall'insieme coerente, può essere 'raccolta' da un elettrone che passa a una condizione di elettrone 'pesante' (heavy).
      Tale elettrone 'pesante' ha tutti i requisiti energetici per poter generare, attraverso l'interazione debole con un protone, un neutrone 'ultralento' (ultra low momentum). Il neutrone 'ultralento' è in grado di minare l'edificio nucleare del Nichel, innescando reazioni nucleari in cui l'energia in uscita risulta ben superiore di quella richiesta per l'innesco.

      Fatta questa premessa, occorre riportarsi nelle condizioni sperimentali dei reattori Ni-H. E cercare una strada.
      L'idrogeno è presente, in forma molecolare H2, grazie al gas. Gli elettroni sono certamente presenti nella matrice di Nichel e condivisi in tutto il reticolo.

      Manca il meccanismo che innesca il 'ballo' (la coerenza).

      Ipotesi:
      - gli elettroni, per cominciare a 'ballare' sul serio, hanno bisogno di un aiuto esterno = la resistenza riscaldante può certamente dare un contributo in tal senso in quanto il calore (in base all'entità e alla quantità di Nichel), può far emettere elettroni allo stesso Nichel per emissione termoelettronica.
      - l'idrogeno, per presentarsi al cospetto del nichel in forma di protone, ha bisogno di essere ionizzato. Non H2, non H, ma H+. Questo può avvenire solo se il reattore viene considerato come un tubo di scarica a gas rarefatto (dove il gas è l'idrogeno). Ed ecco il motivo per cui la pressione di idrogeno è un parametro importante: lo è anche nei tubi catodici!
      - l'idrogeno, per interagire con il nichel, ne deve essere 'attratto': per cui è plausibile immaginare differenze di potenziale fra il nichel e il resto. Tale differenze di potenziale, per fenomeni di ricombinazione dell'idrogeno, devono probabilmente essere modulate sul periodo di ricombinazione medio dell'idrogeno monoatomico. Su questo dato non c'è molto in letteratura, ma le indicazioni disponibili riportano periodi di ricombinazione che oscillano fra 10^-8 e 10^-18 secondi (per conoscere le frequenze, in Hz, basta fare il reciproco).
      - granulometria del nichel: i fenomeni coerenti si innescano quando sono presenti 2 ingredienti. Uno l'ho citato prima, ed è il 'numero critico di componenti'. Quindi occorre usare pezzetti di Nichel e non singoli atomi. Il secondo dipende dal reticolo. Un reticolo 'perfetto' mal si presta ad aprirsi a fenomeni di oscillazione dei propri elettroni. Occorre un reticolo dotato di 'cavità' e di difetti. Quindi un granulo di Nichel, non troppo piccolo, dovrebbe essere un buon compromesso fra Numero di atomi/difetti strutturali. Questo compromesso lo dice solo l'esperimento.

      Se realmente questo fenomeno rientra in questo 'framework', occorrerebbe indagare su queste variabili. Ovviamente sono solo ipotesi.
      Col plasma elettrolitico funzionano. Non so se anche in questa configurazione giocano gli stessi fattori...
      ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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      • Ciao
        Un paio di riflessioni
        se io introduco idrogeno nel Ni ed osservo una modifica positiva della resistività al variare delle temperatura è forse perche si è verificato uno o piu dei seguenti fenomeni?(che agiscono in maniera e con pesi diversi )
        1) gli elettroni del idrogeno mi entrano nella banda del Ni e la sua configurazione fittizia diventa analoga a quella del rame è noto infatti che la conducibilita segue ordine s1>d>s2
        2) instauro di corrente protonica
        3) Eventuale riduzione del libero cammino medio
        Riguardo alle riflessioni di Pierlosky sulla base di quello che mi sembrava aver capito da del Giudice esiste anche una dimensione minima per l'instaurarsi di fenomeni coopreativi quindi non scenderei troppo con le dimensioni delle particelle
        Io credo che il limite sia attorno alle 80 100 nanometri )
        Ultima modifica di boss 77; 10-02-2012, 13:54.

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        • Emissioni elettriche o magnetiche

          Originariamente inviato da fcattaneo Visualizza il messaggio

          Sui fenomeni di risonanza io ci credo ma NON penso siano l'ingrediente segreto di Rossi.

          Ho ascoltato decine di volte le interviste e le parole dette dai vari attori del fenomeno e mi e' sembrarto chiaro che NON indicano con qualcosa di fisico l'innesco della reazione.
          Inoltre quando Rossi parla di COP infinito si riferisce chiaramente ad una energia in input pari a zero.. questo dovrebbe essere chiaro sintomo che, almeno per il sostentamento della reazione, non serve nessun campo elettrico o magnetico attivo.
          Penso inoltre che apparecchiature generatrici di onde radio o di campi magnetici sarebbero state prima o poi notate, almeno da qualcuno delle varie persone presenti ai test.

          Saluti,
          Fa.
          Sono d'accordissimo, Rossi non ha utilizzato campi elettrici o magnetici ... (a meno che non sia
          un prestigiatore). Fra l'altro io ero presente ad una delle sue dimostrazioni e nessuno ha rilevato
          emissioni di radio onde o campi. Resta il mistero della resistenza a fascia esterna che sicuramente
          non viene utilizzata per scaldare ... nessuno ha raccolto tale osservazione ...
          In chiusura una informazione che però vista la competenza di chi interviene sul thread può rivelarsi solo ripetitiva.
          La molecola di Idrogeno quando viene a contatto con la superficie esterna dei "granelli" di Nichel
          (e viene adsorbita) si dissocia spontaneamente. Quindi all'interno del lattice del Nichel abbiamo
          solo monoatomi di Idrogeno.

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          • Polveri e solidi

            La considerazione è già un traguardo.... i complimenti veramente inaspettati
            Grazie.

            Alcune considerazioni.....

            Una vacanza nel reticolo può fungere da "porta d'ingresso" nel senso che in quel punto il sistema cristallino è più instabile quindi più accogliente, ma se si basa tutto sulle irregolarità un risultato potrebbe essere che la reazione si innesca più facilmente, ma poi mancando una omogeneità non riesce a propagarsi quindi a mantenersi. Per quanto la granulometria possa essere più o meno costante a livello microscopico le differenze potrebbero essere enormi, inoltre i pezzetti potrebbero avere diversi orientamenti del reticolo mentre attendono nel reattore e se è un'onda che si deve propagare l'orientamento del mezzo da attraversare credo abbia un ruolo.

            Quindi secondo me la polvere dovrebbe essere migliore per ottenere l'innesco, ma non per l'autosostentamento.

            Per l'autosostentamento credo che più il reticolo sia regolare e meglio è, quindi un blocco si avvicina più a questa condizione.

            Nel caso di autosostentamento un difetto del reticolo potrebbe invece bloccare la reazione. Reazione che comunque se dovesse partire potrebbe si bloccarsi su un difetto, ma continuare comunque se la percentuale di questi difetti fosse bassa visto come si propagano le onde.

            Tutto questo alla luce dell'ipotesi che la risonanza tra gli elementi da fondere sia la chiave.


            Sono arrivato anche a pensare che, come nel piezonucleare (che dovrebbe essere il fenomeno inverso?), potrebbe non essere necessario avere 2 elementi da combinare, ma uno solo da spezzare. Più l'innesco chiaramente... è una banalità?


            Domanda:
            Sono stati ottenuti risultati migliori con le polveri o con dei solidi? Lamine e fili compresi....

            Rossi a parte, chiaramente... che finchè non apre resta un mistero.

            La butto là: una barra immersa nella polvere?

            Dice boss77:
            codice:
            Riguardo alle riflessioni di Pierlosky sulla base di quello che mi sembrava aver capito da del Giudice esiste 
            anche una dimensione minima per l'instaurarsi di fenomeni coopreativi quindi non scenderei troppo con le dimensioni 
            delle particelle 
            Io credo che il limite sia attorno alle 80 100 nanometri
            Sempre alla luce dell'ipotesi ondulatoria dell'innesco, questa indicazione potrebbe fornire qualche indicazione riguardo il tipo di onda da utilizzare?

            PS l'innesco, una volta fatto il suo lavoro non dovrebbe servire più, quindi credo anche io che Rossi non lascia acceso nulla...
            Ultima modifica di pierlosky; 10-02-2012, 14:44.

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            • La molecola di Idrogeno quando viene a contatto con la superficie esterna dei "granelli" di Nichel
              (e viene adsorbita) si dissocia spontaneamente. Quindi all'interno del lattice del Nichel abbiamo
              solo monoatomi di Idrogeno.


              Sono d'accordo infatti il Ni è un catalizzatore per la dissociazione H2 => 2H.



              Se l'ingrediente segreto fosse la presenza di polvere di ferro, e campo magnetico impulsato alla frequenza di qualche decina di khz?
              Si potrebbe pensare che il Fe subisca un effetto simile al processo piezonucleare?
              Si potrebbero liberare dal Fe pochi neutroni lenti, che verrebbero assorbiti dal nucleo di Ni ?
              Questo fatto porterebbe come conseguenza alla trasmutazione del Ni in Cu e all'emissione di raggi gamma deboli, che a loro volta andrebbero ad innescare per risonanza la reazione nucleare tra Ni e H.?
              Da tale reazione si avrebbe ulteriore emissione di raggi gamma deboli?
              Aquesto punto il campo magnetico impulsato non sarebbe più necessario e la reazione si autosterrebbe.

              Per l'autosostentamento credo che più il reticolo sia regolare e meglio è,
              è probabile.

              Ultima modifica di lordamian; 10-02-2012, 16:15.

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              • @Righi
                A proposito delle emissioni elettromagnetiche negli esperimenti di Rossi: non è detto che il fatto che nessuno le ha rilevate implichi che non fossero utilizzati campi EM. A seconda della frequenza, della potenza e di quanto erano schermati dall'apparato, è probabile che nessuno li rilevasse a distanza, a meno di non avere un'analizzatore di spettro con un'antenna abbastanza direzionale... Quindi non si può escludere del tutto che non vengano utilizzati stimoli elettrici o magnetici nell'E-cat. Del resto ci sono evidenze che suggeriscono che anche Piantelli (e forse Focardi) li utilizzassero, anche se non l'hanno mai detto o scritto! Guardate queste foto degli apparati di Piantelli, presi da New Energy Times:
                http://newenergytimes.com/v2/sr/Ross...ngs-Krivit.jpg
                http://newenergytimes.com/v2/news/20...iceInsideW.jpg
                Si vedono chiaramente degli avvolgimenti adatti a generare campi magnetici! Non solo, dalle loro caratteristiche si direbbe anche che i campi usati siano a frequenza molto bassa, probabilmente statici o a con frequenze di Hz. Del resto gli avvilgimenti sono posti fuori dalle parti metalliche, che in caso di frequenze più alte farebbero da schermo. Inoltre, se ci avete fatto caso Rossi usa la tensione di rete, che ha una frequenza di 50Hz, e recentemente ha detto che l'e-cat non potrebbe funzionare con una batteria da 12V. Perchè? L'energia necessaria a scaldare una resistenza ce l'avrebbe anche una batteria!
                Un campo magnetico che si inverte bruscamente è un ottimo trigger! Perchè comporta l'improvvisa rotazione dei domini magnetici del materiale (guarda caso il nichel è ferromagnetico...) oltre che un impulso meccanico dovuto alla magnetostrizione.

                @Lordamian
                La tua idea di usare il ferro per produrre neutroni e trasmutare il nichel è molto bella! Potrebbe essere in prospettiva il principio su cui basare reattori LENR industriali! E non è da escludere che non sia una buona soluzione per ottenere l'effetto in piccolo...

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                • Campi

                  Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggio
                  @Righi
                  A proposito delle emissioni elettromagnetiche negli esperimenti di Rossi: non è detto che il fatto che nessuno le ha rilevate implichi che non fossero utilizzati campi EM. A seconda della frequenza, della potenza e di quanto erano schermati dall'apparato, è probabile che nessuno li rilevasse a distanza, a meno di non avere un'analizzatore di con un'antenna abbastanza direzionale... Quindi non si può escludere del tutto che non vengano utilizzati stimoli elettrici o magnetici nell'E-cat. Del resto ci sono evidenze che suggeriscono che anche Piantelli (e forse Focardi) li utilizzassero, anche se non l'hanno mai detto o scritto! Guardate queste foto degli apparati di Piantelli, presi da New Energy Times:
                  http://newenergytimes.com/v2/sr/Ross...ngs-Krivit.jpg
                  http://newenergytimes.com/v2/news/20...iceInsideW.jpg
                  Si vedono chiaramente degli avvolgimenti adatti a generare campi magnetici! Non solo, dalle loro caratteristiche si direbbe anche che i campi usati siano a frequenza molto bassa, probabilmente statici o a con frequenze di Hz. Del resto gli avvilgimenti sono posti fuori dalle parti metalliche, che in caso di frequenze più alte farebbero da schermo. Inoltre, se ci avete fatto caso Rossi usa la tensione di rete, che ha una frequenza di 50Hz, e recentemente ha detto che l'e-cat non potrebbe funzionare con una batteria da 12V. Perchè? L'energia necessaria a scaldare una resistenza ce l'avrebbe anche una batteria!
                  Un campo magnetico che si inverte bruscamente è un ottimo trigger! Perchè comporta l'improvvisa rotazione dei domini magnetici del materiale (guarda caso il nichel è ferromagnetico...) oltre che un impulso meccanico dovuto alla magnetostrizione.
                  Vettore le tuo osservazioni ci possono stare e sicuramente Piantelli ha usato dei campi magnetici.
                  Io però, e questo l'ho ribadito più di una volta, ritengo gli esperimenti di Piantelli irrilevanti (ha ottenuto un COP
                  risibile). Comunque per tornate a Rossi (il quale è stato l'unico ad ottenere risultati importanti, se non ha barato) se tu vedi i suoi E-Cat "nudi" ti rendi conto che a parte una resistenza esterna a fascia sospetta, difficilmente può esserci un generatore di campi elettrici, magnetici, ecc.
                  Ultima modifica di Quantum Leap; 12-02-2012, 12:42.

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                  • @Righi
                    Per generare campi magnetici e/o elettrici di una certa intensità basta la tesnione di rete ed una appropriata configurazione dei conduttori! Non serve niente di ingombrante. Quindi non è da escludere che Rossi possa utilizzare qualche trucchetto del genere... Anche se non c'è traccia di questo nel suo brevetto (e dovrebbe esserci, altrimenti avrebbe una protezione limitata).
                    Non sono d'accordo sul fatto che gli esperimenti di Piantelli non siano importanti: è vero che in origine otteneva eccessi piccoli (ora non si sa), ma per lo meno ci riusciva! Se riesci ad avere riproducibilità e controllo su un certo fenomeno, lo puoi studiare, capire e migliore. Immagino che anche Rossi abbia iniziato con eccessi piccoli, per poi trovare la "ricetta" giusta...
                    Secondo me è impensabile per noi ottenere direttamente eccessi dell'ordine del kW, mi sembra scontato che anche noi dovremmo passare per quella strada. Quindi non riuscire ad ottenere niente o riuscire ad ottenere 1W farà la differenza!

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                    • nanomagnetismo

                      @Vettore sono andato un po' a vedere del Brian Ahern da te citato ed ho trovato questo che mi ha incuriosito:

                      ......Apparently, energy localization at the nano-scale circumvents the 2nd Law of Thermodynamics. Nature evolved to take advantage of these energy exchange mechanisms available only at this size scale (which is why ordered structures can be created from chaos, such as after the big bang.) This phenomenon was identified in 1996 as Oscillons in relation to Chaos Theory, but has never been clearly understood until now.....
                      .......Ahern states ” In 1995 we made a major and fundamental discovery regarding nano-material properties. This almost completely unknown to most technologists. All materials processed within certain tolerances experience very different vibrational modes than all other aggregations of matter. IT PROVIDES A CONCISE EXPLANATION FOR THE BIOENERGETICS OBSERVED IN ALL ASPECTS OF NATURE.”.......

                      .......It also appears that the phenomenon may account for and explains a persistent mystery regarding the unification of physics......

                      Fonte:
                      http://citi5.org/launch/?p=1826


                      Ultima modifica di pierlosky; 12-02-2012, 05:53.

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                      • Fino a quando Ahern non spiegherà di preciso cosa ha scoperto, quelle parole non hanno molto senso... Da come lo descrive a me sembra solamente che abbia osservato il comportamento previsto dal modello di Fermi-Pasta-Ulam. E mi meraviglia anche il fatto che dal 1995/6 non abbia ancora pubblicato articoli a riguardo o trovato applicazioni rilevanti di questa scoperta...

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                        • Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggio
                          Probabilmente ogni colpo di trigger genera una micro-reazione isolata....... .........Se questa cosa è vera fornendo parecchi trigger ripetuti si dovrebbe misurare un eccesso di calore, anche se non sembra avviarsi nessuna reazione (da provare!).
                          Il brevetto di Ahern funziona così?

                          Grazie

                          PS scusa il tampinamento....

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                          • Originariamente inviato da pierlosky
                            Il brevetto di Ahern funziona così?
                            Esattamente, e non è l'unico caso in cui fornendo potenza ad impulsi piuttosto che in maniera continua si ottiene un rendimento maggiore di quello che dovrebbe ottenersi...

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                            • e-cat

                              Saluto tutti,seguo con interesse questo forum per la competenza teoriche e pratiche degli iscritti.
                              Ho seguito sin dall'inizio il lavoro di Rossi e Focardi sul loro E_Cat e penso che siano arrivati a questi
                              enormi risultati anche con molta fortuna ,e che non abbiano capito fino in fondo quello che hanno scoperto,
                              infatti dopo diversi mesi di sperimentazione non sono riusciti a potenziare il loro reattore (l'intento era di
                              portarlo perlomeno a 10KW che dal punto di vista industriale sarebbe molto più economico
                              che tre reattori da 3KW) vuoi per la fretta vuoi per gli insuccessi per il controllo della reazione con 150 grammi di nikel, Rossi è tornato al reattore da 3KW.
                              Se andiamo a guardare bene come è fatto il reattore anche a me ha colpito quella resistenza posta sotto al reattore non è stata per niente curata dal punto di vista termico la parte superiore della resistenza e a contatto sulla parte curva del reattore per non parlare di quel collare serrato con due bulloncini.
                              Penso che quella resistenza sia un bleff e che il suo scopo si quello di generare un campo magnetico o elettromagnetico pilotando tale resistenza come fosse un induttore cioè con impulsi di grande potenza facilmente ricavabili da Mos- Fet per compensare il bassissimo Q della resistenza e che con molta probalità può raggiungere i 100 Khz , e che il collare funga da spira.
                              Con questo sistema avrebbe risolto anche il probema di un induttore con filo di rame smaltato che resiste alle alte temperature in gioco.
                              C'e qualcuno che condivide questa ipotesi?

                              Commenta


                              • Salve,

                                interessanti pieghe in una già interessante discussione:

                                @boss77 : la variazione di resistività dovuta al caricamento dell'idrogeno è un fatto noto. Il caricamento del deuterio (idrogeno pesante) nel palladio, viene seguito proprio attraverso questa misura. I grafici di Baranowski mostrano proprio la variazione di resistività vs la percentuale di caricamento del deuterio dìnel palladio. Che il fatto accada anche nel Nichel non sarebbe una 'stranezza'
                                Riguardo le tue considerazioni sulla minima dimensione del grano cristallino di Nichel, essa (volendo restare nelle ipotesi della QED coerente) deve essere certamente dotato di una dimensione minima in quanto occorre un minimo numero di atomi per far partire la 'coerenza'. D'altra parte, se la dimensione è eccessiva, poi diventa difficile ottenere il caricamento di idrogeno su tutta la matrice. Occorrono pezzi piccoli (più facili da caricare di idrogeno) ma non così piccoli (per non scendere sotto il numero critico). La dimensione probabilmente è calcolabile ma non abbiamo modelli consolidati, quindi, largo alla sperimentazione.

                                Originariamente inviato da Righi
                                [...]Rossi non ha utilizzato campi elettrici o magnetici ...[...] Fra l'altro io ero presente ad una delle sue dimostrazioni e nessuno ha rilevato emissioni di radio onde o campi.
                                Se l'ipotesi del tubo a gas rarefatto è plausibile, per misurare qualcosa dovresti metterti proprio vicino al dispositivo. Potrebbero bastare campi deboli.

                                @valbarval: benvenuto!
                                La resistenza potrebbe semplicemente scaldare per conferire maggiore mobilità a gas e struttura del nichel...
                                ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                                • C'e qualcuno che condivide questa ipotesi?

                                  Condivido pienamente.


                                  ..... A quanto pare, la localizzazione di energia a scala nanometrica aggira la legge secondo principio della termodinamica.



                                  Penso che questi impulsi magnetici a frequenza 20-100 khz possano svolgere una funzione molto simile a quella svolta dagli ultrasuoni sulle microbolle dei fenomeni di cavitazione/sonoluminescenza (onde di pressione). Nei metalli ferromagnetici come il Ni e il Fe questi impulsi magnetici potrebbero determinare fenomeni di magnetostrizione, che con buona probabilità consentono al H. di fondere con il nucleo di Ni all'interno del reticolo cristallino della polvere di Ni. Questa polvere di Ni, di dimensioni nanometriche, assomiglierebbe proprio ad una microsfera e si potrebbe pensare che, come nel caso della microbolla nella sonoluminescenza, vengano raggiunte temperature elevatissime al centro del reticolo del Ni. (come conseguenza dell'onda di pressione/magnetostrizione)


                                  può essere?

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                                  • Ciao Lordamian ( puo essere ) Ciao Quantum Leap

                                    Felice di conoscervi

                                    Per quel che concerne la magnetostrizione mi viene in mente una lezione di scienze dei metalli di un mio vecchio prof di alcuni anni or sono
                                    Il Ni in corrispondenza della Tc subisce all aumento della temperatura una dilatazione maggiore rispetto a quella che aveva sino a quel momento quidi il magnetismo e la gestione di tali fenomeni è una bell'aspetto da considerare nel nostro sistema
                                    Se io carico il sistema con idrogeno oltre la Tc applico un signor campo magnetico e poi raffreddo quando passo la Tc il reticolo si contrae prendendo una bella botta che dite ??'
                                    Per il diametro delle particelle ovviamenete come dice quantum c'è da provare e va trovato l'equilibri corretto
                                    Infatti si deve instaurare coerenza ma si deve svincolare la nostra reazione da eventuali limitazioni diffusive solido gas o peggio ancora di diffusione interstiziale

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                                    • Un reticolo cristallino può essere paragonato ad una trave reticolare con gli atomi incastrati elettrostaticamente nelle giunture?

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                                      • Precisazione resistenza a fascia che avvolge il reattore E-Cat Rossi

                                        Da una ricerca in internet:
                                        Un resistore è un conduttore attraversato da corrente. Questa produce un campo magnetico
                                        che si concatena con lo stesso conduttore. Questo comportamento può essere
                                        descritto da una induttanza parassita Ls in serie alla resistenza R del resistore.
                                        Inevitabilmente esiste anche una capacità parassita.


                                        Questo tipo di resistenza a fascia da 250W ha una induttanza di spiralizzazione di circa 20 micro H ,mentre la capacita non è nota .
                                        Con un condensatore da 10 micro F si riesce a portare in risonanza la fascia a 11Khz.


                                        Il mio banco di prova dopo vari insucessi è stato smantellato.




                                        Chi si offre per la sperimentazione ?

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                                        • Originariamente inviato da boss 77 Visualizza il messaggio
                                          il reticolo si contrae prendendo una bella botta che dite ??
                                          Dici che ci vuole grossa? Grossa potrebbe, e non è detto, darti un innesco parziale che non è seguito dal sostentamento. Non pensi ci voglia "precisa"? Una botta precisa in grado di produrre una risonanza e far vibrare tutto il reticolo. Se indovini la via e l'intensità, puoi trasmettere un singolo impulso, inarrestabile...

                                          Io immagino questa cosa, una volta arrivati a conoscerne ogni segreto, come il cambiamento di colore di un polipo. Un click anche abbastanza misero (in fondo si tratta di scatenare un effetto domino su un singolo atomo, che poi dovrebbe ripercuotersi a tutto il reticolo) e la polvere cambia colore (tutta). Anche se rimango dell'idea che un solido, opportunamente solidificato, sia migliore.

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                                          • Ciao a tutti e complimenti per la discussione.
                                            Originariamente inviato da Righi Visualizza il messaggio
                                            Io però, e questo l'ho ribadito più di una volta, ritengo gli esperimenti di Piantelli irrilevanti (ha ottenuto un COP
                                            risibile).
                                            Righi... non considererei il lavoro sperimentale di Piantelli irrilevante... tutt'altro.
                                            Ha fornito e può fornire la chiave di funzionamento del sistema. Ha ottenuto una replicabilità pressochè totale del fenomeno e al di la delle potenze in gioco questo è il primo passo FONDAMENTALE per andare oltre e fare un scale-up del sistema.

                                            Riguardo il COP.... una cella che funziona per mesi non alimentata che COP può aver raggiunto?
                                            Inoltre l'incidente che ebbe con una cella ove stava per fondere tutto poichè la reazione era diventata incontrollata è di notevole aiuto per comprendere (insieme alle esplosioni citate da Vettore) come la reazione una volta innescata, procede da se. Ho visto con i miei occhi le parti di metallo fuse dall'incidente di Piantelli... energia ve ne era a go-go!!

                                            Un ultima cosa. Vi ricordo che Piantelli lavora con la cella in depressione.... il gas di idrogeno viene richiamato direttamente dalla cella per quanto ne richiede "naturalmente" in base al disequilibrio raggiunto (e che si deve mantenere) istante per istante.

                                            Buona prosecuzione.
                                            Roy
                                            Essere realisti e fare l'impossibile

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                                            • @lordamian
                                              Ma da dove l'hai tirata furoi la frequenza di 20-100 KHz? E' una tua supposizione o ha una origine precisa?

                                              @Boss 77
                                              Interessante il discorso della magnetostrizione... Ma cosa intendi per Tc?

                                              @valbarval
                                              I 20 microH di cui parli mi sembrano tantini per quel tipo di componente... E comunque anche se realizzi un circuito risonante, poi lo devi pilotare, e non puoi innescare 11 KHz con la sinusoide di rete...

                                              @pirlosky
                                              Non credo che abbia senso cercare un innesco "preciso": basta che sia grsosso e impulsivo. Qualsiasi sistema fisico sottoposto ad una sollecitazione impulsiva (che comprende idealmente tutte le frequenze), inizia ad oscillare secondo i propri modi. Non serve dosare la forza, o cercare la frequenza precisa: basta dare un bel colpo! Anzi, ti dirò di più: dare un impulso e osservare le frequenze che si ottengono in risposta è proprio il modo migliore per capire che frequenze sono! [Ammesso di riuscirle a misurare...]

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                                              • @ Vettore intendo la temperatura di Curie
                                                Ferro e Ni hanno comportamento opposto se sottoposti a campo magnetico
                                                @Pierlosky in un metallo gli atomi non sono incastonati ,fermi ma vibrano la vibrazione ostacola la conduzione degli elettroni è un approccio un po troppo classico me ne rendo conto ma alle nostre temperature rende bene l'dea alle nostre condizioni di temperatura

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                                                • Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggio
                                                  Qualsiasi sistema fisico sottoposto ad una sollecitazione impulsiva (che comprende idealmente tutte le frequenze), inizia ad oscillare secondo i propri modi.
                                                  Sei una miniera!

                                                  Ok, io ho il mio diapason in nichel che vibra a 440Hz in La. Lo carico con l'idrogeno e il sistema cambia leggermente in La#.
                                                  Se la nota d'innesco è Sol come faccio? Casualmente, colpendolo, (anche una stimolazione elettrica dovrebbe farlo suonare in La?) in qualche zona del reticolo a causa di qualche vacanza e difetto potrei vedere qualcosa, ma la reazione non parte. Ottengo piccoli eccessi di calore confinati e saltuari, ma dovuti solo ai difetti di reticolo. Lo lascio lì per giorni finchè distrattamente accendo lo stereo ed il magnete di un altoparlante, per magnetostrizione (grazie anche di questo), deforma la struttura e (casualmente) la "accorda" in Sol. Torno in laboratorio e ritrovo tutto fuso.....


                                                  Originariamente inviato da boss 77 Visualizza il messaggio
                                                  in un metallo gli atomi non sono incastonati ,fermi ma vibrano la vibrazione ostacola la conduzione degli elettroni è un approccio un po troppo classico me ne rendo conto ma alle nostre temperature rende bene l'dea alle nostre condizioni di temperatura
                                                  Sono andato un po' a vedere l'impaccamento del Nichel che se non ho capito male è il più efficiente dal punto di vista dell'uso dello spazio.... (è per questo che è così reattivo ad ogni cosa?)
                                                  Insomma.... che significa che vibrano? Secondo chi descrive i cristalli, gli atomi stanno strettini là dentro.... Aiutami ad idealizzare questo benedetto reticolo, magari postando qualche link.....

                                                  Grazi
                                                  Ultima modifica di pierlosky; 13-02-2012, 21:32.

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                                                  • @vettore
                                                    il valore di 20microH l'ho dedotto da un catalogo di resistenze a fascia da 250W a 220v.,penso che sia un valore ragionevole considerando che quel valore lo ottieni con circa 2,5 metri di filo di rame su un supporto di 2,5 cm.
                                                    Per quanto riguarda il pilotaggio la realizzazione sarebbe abbastanza semplice serve un generatore a onde quadre (ne555) che pilota un mos_fet di potenza .
                                                    Nell'ipotesi che Rossi abbia adottato questa strategia per depistare , probabilmente avrà utilizzato una uscita PWM disponibile sul microprocessore lo stesso che utilizza per controllare E_Cat

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                                                    • @Vettore

                                                      E' una supposizione, certo, ho indicato questa banda di frequenze, (20 khz a 100khz) perchè avevo fatto una analogia fra frequenze del campo magnetico variabile ed ultrasuoni. La giusta frequenza di risonanza è forse impossibile da calcolare perchè deve tenere conto del diametro delle sfere di polvere, supponendo che siano tutte dello stesso diametro. Probabilmente è più facile determinare la frequenza di risonanza della popolazione di polveri, sperimentalmente, osservando quali frequenze vengono assorbite con maggiore intensità se viene fornito un rumore di fondo al sistema.
                                                      Buona anche l'idea di
                                                      @pirlosky
                                                      Non credo che abbia senso cercare un innesco "preciso": basta che sia grsosso e impulsivo. Qualsiasi sistema fisico sottoposto ad una sollecitazione impulsiva (che comprende idealmente tutte le frequenze), inizia ad oscillare secondo i propri modi. Non serve dosare la forza, o cercare la frequenza precisa: basta dare un bel colpo! Anzi, ti dirò di più: dare un impulso e osservare le frequenze che si ottengono in risposta è proprio il modo migliore per capire che frequenze sono! [Ammesso di riuscirle a misurare...]

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                                                      • Vorrei fare chiarezza su una cosa: quando si parla di vibrazioni e di frequenze, bisogna capire di preciso cosa vibra e come. La vibrazione di un pezzo di metallo (o di un granello) ** NON E' ** la stessa cosa della vibrazione degli atomi nel reticolo! Gli stessi atomi del reticolo possono vibrare in diversi modi. Tutte queste vibrazioni non hanno niente a che vedere le une con le altre! Se colpiamo un diapason vibra l'intero pezzo, ma non gli atomi del reticolo! E viceversa, se eccitiamo gli atomi del reticolo, il pezzo non è detto che vibri, probabilmente si riscalderà solamente a seguito della dissipazione dell'energia...
                                                        Tuttavia ci può essere un punto di contatto: nel caso di vibrazioni macroscopiche particolarmente forti e/o violente, il reticolo viene perturbato, e allora può iniziare a vibrare. Però rimangono due cose concettualmente diverse, sia come range di frequenze (frequenze soniche nel casi di solidi, frequenze meccaniche di diversi MHz nel caso di granelli, frequenze molto più elevate nel caso di vibrazioni del reticolo...), sia come funzionamento.
                                                        Per fare un paragone è la stessa differenza che c'è tra una marea e un onda... Noi vorremmo le onde, non tanto le maree...
                                                        Vi faccio notare anche un'altra cosa interessante: le vibrazioni del reticolo cambiano in relazione alle temperature di Debye e Curie, così come cambiano altri parametri fisici...

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                                                        • C'è una cosa che comunque volevo sottolineare con l'esempio del diapason....
                                                          Se non ho capito male, la vibrazione del reticolo in condizioni ambiente non è la vibrazione di innesco della reazione.
                                                          Il problema quindi è quello di sintonizzare le 2 cose?

                                                          Poi vorrei fare un'altra domanda....
                                                          Visto l'impaccamento del reticolo del Ni, quando questo si carica con l'idrogeno, gli atomi di idrogeno, dove andrebbero a posizionarsi?

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                                                          • ...Tuttavia ci può essere un punto di contatto: nel caso di vibrazioni macroscopiche particolarmente forti e/o violente, il reticolo viene perturbato...
                                                            Dovrebbe essere, se ho capito bene, un pò come la differenza tra un semplice aerosol ad ultrasuoni e la sonofusione.... o sbaglio?
                                                            Ciao vettore, esiste un modo per determinare detto punto o, meglio, detto confine tra la semplice vibrazione strutturale e quella reticolare?
                                                            Stavo paragonando mentalmente la risposta del "solido" sollecitato da vibrazioni a quella che si ha se sottoposto ad una variazione di temperatura.
                                                            Fornendo calore un solido tende ad aumentare la sua temperatura sino al punto in cui avviene il passaggio di stato solido - liquido (vedi calore latente), allo stesso modo fornendo una vibrazione la struttura di un solido potrebbe "accordarsi" naturalmente ad essa sino a raggiungere una determinata soglia oltre la quale si ha il passaggio da vibrazione strutturale a vibrazione reticolare. Detta soglia potrebbe essere rilevabile esaminando il "suono" di risposta del solido, raggiuntala, anche aumentando la frequenza non si avrebbero più variazioni.
                                                            Domotica: schemi e collegamenti
                                                            e-book Domotica come fare per... guida rapida

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                                                            • Ciao Pierlosky
                                                              Ti ho preparato due righe as riguardo della cristallografia sulla base di alcuni mie appunti
                                                              Per quel che concerne il reticolo di un metallo esisto diversi sistemi di impaccamento cubico corpo centrato (CCC) cubico a facce centrate struttura (FCC)esagonale compatta (CPH)
                                                              La FCC( come tu dici ) e CPH ( che puoi trovare sulla rete non riesco a incollarle ) )sono strutture in cui gli atomi sono il piu possibile compatti
                                                              La struttura cubico a corpo centrato non è invece la piu compatta.

                                                              Ora all interno di una struttura compatta come la FCC del Nichel devi tene presente che non tutte le eventualifacce del cristallo e relative simmetrie hanno la stessa densita
                                                              Se io uso un ipotetico piano sugli assi cartesiani per tagliare il mio cristallo non avro la stessa densita delle "fette che ottengo
                                                              SE tagli per un piano che passa per i punti ( 1;1;1) avro la densita maggiore il ìpiano che passa per 1;1:0 è il meno denso nel reticolo FCC
                                                              Tali numeri si chiamano indici di miller
                                                              Leghe ínterstiziali ( è la risposta a dove si trova lidrogeno )
                                                              Le soluzioni solide interstiziali si formano da "soluti" non metallici che risultano abbastanza piccoli da occupare gli interstizi della struttura del "solvente", senza alterarne la struttura cristallina; il risultato è spesso un materiale a carattere
                                                              non stechiometrico.
                                                              Þ Sono importanti le dimensioni relative:
                                                              le cavità maggiori in un reticolo compatto sono quelle ottaedriche, di raggio 0.414r (r = raggio rmetallico). Per ospitare (senza ricostruzione della struttura cristallina) atomi di

                                                              H B C N
                                                              rmetallo deve essere > 0.90 1.95 1.88 1.80 Å
                                                              I metalli a destra nella prima riga del blocco d (vicino al Ni) formano, di fatto, diverse serie di soluzioni solide interstiziali con B, C ed N, pur avendo raggi non superiori a 1.60 Å; si formano specifici legami metallo-interstiziale.
                                                              Conviene, considerare questi materiali come veri composti con i non metalli.
                                                              Ps il Ni a r 1.25
                                                              Per quel che concerne il metallo tu dici che non è reattivo perche ha una struttura compatta FCC
                                                              In termine piu o meno va visto in termini relativi e se possibile si dovrebbe evitare di usare antropomorfismi anche se didatticamnete spesso sono utili comunque
                                                              Tante delle sue proprieta( del Ni) dipendono dal numero atomico e dalla configurazione elettronica L'impaccamneto è una ( conseguenza ) non una causa ma questa è filosfia piu che altro e non volgio stufarti
                                                              Appena ho un attimo cerchero di approfondire sulla vibrazione anche se penso che vettore abbia chiarito bene la cosa
                                                              Ultima modifica di boss 77; 14-02-2012, 18:40.

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