Sperimentazione e teoria sulla LENR Nichel-idrogeno - EnergeticAmbiente.it

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Sperimentazione e teoria sulla LENR Nichel-idrogeno

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  • Ciao Boss77 quindi è ipotizabile che se il nichel è puro e ben cristallizato la disposizione del H sia omogenea e ben distribuita su tutto il reticolo, ma in questa circostanza la probailità di fusione sono davvero molto basse, stando alla letteratura si ha fusione quando c'è un ecceso di idrogeno in qualche punto, e quindi è meglio avere una distribuzione non cosi perfetta del reticolo per aumentare le probabilità di fusione.
    "Non date da mangiare ai troll"
    http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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    • Originariamente inviato da pierlosky Visualizza il messaggio
      Sono andato un po' a vedere l'impaccamento del Nichel che se non ho capito male è il più efficiente dal punto di vista dell'uso dello spazio....
      Cioè quello che ne riempe di più. Devi aver male interpretato le mie parole.... ?!??

      Grazie boss77.

      Ti ho riportato sopra una parte del mio post precedente che devi aver frainteso.... Avevo capito leggendo qui:
      http://www.chimdocet.it/inorganica/file20.htm
      Che il Ni ha un impaccamento = 0,74

      wikipedia riporta per il nichel
      cubica a facce centrate


      cioè il massimo che si può ottenere con un singolo componente.
      Continuando a leggere parla anche delle cavità e se non ho mal interpretato, le nostre cavità sono tetraedriche...

      Le cavità sono direttamente conseguenti al raggio dell'elemento costituente il reticolo. In questo caso il valore deve essere 0,225r dove r nel Ni vale 135pm

      Quindi l'idrogeno dovrebbe essere non più grande di 30pm, ma è 53....

      Chi mi corregge i compiti?

      Grazie

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      • Ciao Pierlosky
        Il come tu dici lo aggiunto dopola prima stesura e volevo metterlo accantoa fcc ma nella fretta mi è finito accanto a cubico corpo centrato comunque penso che ci siamo capiti ora correggo

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        • Succede.... ho visto malintesi anche più grandi nei forum, ed è abbastanza frequente.... per non parlare delle conseguenze!!!!

          Sempre se è nell'interesse della discussione.... lo spazio per l'idrogeno non è poco?

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          • ciao pierlosky
            Se i tuoi "compiti" sono giusti sembrerebbe proprio che non vi sia abbastanza spazio. Ora la domanda è: quanto è rigido un reticolo cristallino o, meglio, quanto sono forti i legami atomo - atomo che ne costituiscono la struttura? E' possibile che una determinata "vibrazione" sia in grado di dilatare detta struttura? E se si, la fusione potrebbe essere la conseguenza di una contrazione dello stesso?
            Domotica: schemi e collegamenti
            e-book Domotica come fare per... guida rapida

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            • Ciao Lupino

              I legami sono deboli e questo è il motivo dell'impaccamento così stretto..... sono deboli e non riescono a privilegiare la direzionalità degli stessi che è quello che "apre" l'impaccamento.

              Ma aspettiamo qualcuno che corregge.... non vorrei correre troppo!

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              • Risultato INTERESSANTE sulla temperatura ...

                Come ho avuto modo di raccontare nei miei precedenti post,
                dopo aver realizzato una "copia" dell'E-Cat (basandomi su
                immagini, filmati, brevetti, ecc.), ho iniziato le sperimetazioni sul campo.
                I primi test li ho condotti caricando il reattore con polvere di Nichel
                (granulometria 2 micron) senza particolari trattamenti (pressioni dell'Idrogeno
                varibili da 2 a 20 bar), tanto per prendere familiarità con le apparecchiature
                e le metodologie.
                Ebbene oggi credo di avere scoperto una cosa importante.
                Essendo un tipo meticoloso non mi sono accontentato di realizzare
                una copia del reattore, ma ho anche avvolto l'idraulica che contiene il core
                con una gomma isolante nera identica a quella usata da Rossi
                (è possibile vedere tale isolamento in molte immagini e filmati sull'E-Cat).
                Ora scaldando il mio reattore a temperature prossime i 290 °C
                la gomma isolante sopracitata ha cominciato a puzzare e a "staccarsi".
                Ricordo che detta gomma viene avvolta attorno al reattore e sta
                "attaccata" perchè ha una superficie adesiva.
                Da ciò io credo si possa dedurre che il reattore di Rossi non "funziona"
                a temperature superiori i 300 °C.
                Anche la sua gomma avrebbe dovuto puzzare e staccarsi ... e invece
                niente (ricordo che io ho assistito ad una sua dimostrazione pubblica).
                Quindi tutti i tentativi di replicare Rossi andando molto in alto
                con la temperatura non dovrebbero essere giusti.
                Non dico che chi è andato molto in alto con la temperatura abbia sbagliato
                (magari ha anche ottenuti dei risultati) dico soltanto che chi ha tentato
                di replicare Rossi non forse doveva andare oltre i 300 °C.

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                • Ho trovato un bella articolo sull'idrogeno nel nichel In sostanza idrogeno sta nei siti ottaedrici ( che sono piu larghi ) in ogni m odo in materiali teorici qui sul sito cè un bella articolo sull'assorbimnento se interessa noterete che per certi idruri il reticolo si deforma in alcuni casi si può passare da FCC a Ccc ma questo è un altro discorso La possibilità che avvenga una reazione chimica ( di qualsiasi natura ) è governata dalla termodinamica ( se non ci sono blocchi cinetici ) e quindi il tutto dipende da un bilancio energetico se arrivo ad un sistema piu stabile in qualche modo riesco a ottenere il risultato prefissatomi
                  spero di esser stato di aiuto
                  I
                  THE CRYSTAL STRUCTURE OF NICKEL HYDRIDE
                  By J. W. CABLE, E. O. WOLLAN, and W. C. KOEHLER,HAL :: [jpa-00205806, version 1] The crystal structure of nickel hydride
                  Oak Ridge National Laboratory, Oak Ridge, Tennessee.
                  Résumé. 2014 L’hydrure de nickel est cubique à faces centrées. H occupe les sites octaédriques avec un rapport H/Ni égal à 0,6 ± 0,1.
                  Abstract. 2 0 1 4 Nickel hydride is face centered cubic. H occupies the octahedral sites with a H/Ni ratio equal to 0,6 ± 0,1.
                  Coherent neutron scatteringmeasurements were
                  LE JOURNAL DE PHYSIQUE TOME 25, MAY 1964, 460.
                  made on electrolytically hydrogenated nickel foils to determine the crystal structure and hydro-
                  gencontentofnickelhydride. Sincethehydride
                  is unstable, decomposing into nickel and hydrogen gas,boththenickelandnickelhydridephaseswere
                  present in continuously varying proportions during the course of the measurements. Intensities of
                  the four innermost reflections were measured at room temperature as a function of time and pres-
                  sureoftheevolvedhydrogengas. (Seenfig.~. and 2). The hydride was found to be face
                  centered cubic with a lattice spacing of 3.717 A
                  in agreement with previous x-ray results [1, 2]. In such a lattice there are two types of sites avai-
                  palladiumhydride. Sincethemagneticbehavior of nickel and palladium suggests a difference in
                  their d-band structures, it appears that the hydro- gen uptake behavior of these metals is an insensi- tive probe of that d-band structure except as an indicator of the number of holes in the d band. A full report of this work will soon appear in the
                  Journal of the Physics and Chemistry of Solids [3]. Discussion
                  Pr BERTAUT. - Dr Cohen (Université de Gre-
                  noble) a prouv6 que le système Pd-H est biphas6, c’est-a-dire que Pd coexiste avec du Pd-HO,6’
                  Est-ce que le syst6me Ni-H est analogue ?
                  Dr CABLE. - Les observations par diffraction
                  lable to the hydrogen atoms : the tetrahedral sites at ~ (1/4 1/4 1/4) f. c. c. and the octahedral sites at (1/2 0 0) f. c. c. The observed intensities show thatthehydrogenatomsoccupytheoctahedral theserespectsnickelhydrideisquitesimilarto
                  Room temperature neutron diffraction.oherent neutron scatteringmeasurements were
                  LE JOURNAL DE PHYSIQUE TOME 25, MAY 1964, 460.
                  made on electrolytically hydrogenated nickel foils to determine the crystal structure and hydro-
                  gencontentofnickelhydride. Sincethehydride
                  is unstable, decomposing into nickel and hydrogen gas,boththenickelandnickelhydridephaseswere
                  present in continuously varying proportions during the course of the measurements. Intensities of
                  the four innermost reflections were measured at room temperature as a function of time and pres-
                  sureoftheevolvedhydrogengas. (Seenfig.~. and 2). The hydride was found to be face
                  centered cubic with a lattice spacing of 3.717 A
                  in agreement with previous x-ray results [1, 2]. In such a lattice there are two types of sites avai-
                  palladiumhydride. Sincethemagneticbehavior of nickel and palladium suggests a difference in
                  their d-band structures, it appears that the hydro- gen uptake behavior of these metals is an insensi- tive probe of that d-band structure except as an indicator of the number of holes in the d band. A full report of this work will soon appear in the
                  Journal of the Physics and Chemistry of Solids [3].
                  Article published online by EDP Sciences and available at http://dx.doi.org/10.1051/jphys:01964002505046000
                  Time dependence of the reduced hydrogen pres-
                  FIG. 2. - sure H montrent la pr6- Patterns of the Ni-NiH system. sence d
                  FIG. 1. -
                  [1] JANKO (A.), Naturwiss, 196http://dx.doi.org/10.1051/jphys:01964002505046000
                  Time dependence of the reduced hydrogen pres-
                  FIG. 2. - sure and of the (111) Ni and Ni reflectio
                  Ultima modifica di Quantum Leap; 15-02-2012, 09:58. Motivo: font bianco su sfondo bianco

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                  • Per Righi:
                    Puoi solo affermare che il vapore dell'E-Cat di Rossi, cioè la parte idraulica esterna, non sono andati oltre i 290°C.
                    Ma la T del Core potrebbe essere molto più alta...

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                    • NanoNikel in arrivo.

                      Segnalo che siamo riusciti finalmente ad acquistare il Nikel a 40 nm ( 100 grammi ).

                      Il prossimo test quindi utilizzera' questa polvere contenuta in un reattore leggermente diverso dal nostro scorso.
                      Avra' un tubo interno di rame 6 X 8 mm inserito in uno in acciaio da 10 X 12 mm.
                      Nell'intercapedine ( 8 - 10mm ) metteremo il Nikel.

                      Si accettano consigli x il setup..

                      Fa.
                      Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
                      Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

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                      • non ricordo che assetto hai già provato io farei cosi :
                        1) innesco sfruttando campo magnetico di 0,2 1 T attorno ai 300 350 gradi
                        2) eviterei di scendere sotto la temperatura di Debye altrimenti per me si ferma tutto se riesci a fari partire qualcosa
                        3) devi cercare di compensare con la pressione ( su questo punto sono dubbioso ) se alzi la teperatura si libera idrogeno olre che assorbirsi in realta aumenti la cinetica di desorbimnento + che quella di assorbimneto e quindi superficialmente e potresti avere fenomnei di desorbimnento che non sono desiderabili poiche perdi in caricamento
                        spero di essere stato di aiuto

                        Commenta


                        • Precisazione

                          Originariamente inviato da rampa Visualizza il messaggio
                          Per Righi:
                          Puoi solo affermare che il vapore dell'E-Cat di Rossi, cioè la parte idraulica esterna, non sono andati oltre i 290°C.
                          Ma la T del Core potrebbe essere molto più alta...
                          Una precisazione doverosa.
                          Quando io parlo di temperatura di 290 °C parlo di temperatura del core (che ho misurato).
                          Nel mio caso (e per Rossi non dovrebbe essere differente) è il core
                          a 290 °C che scalda la "camera d'aria" che lo circonda (e nella quale passa l'acqua da riscaldare
                          o di raffreddamento) e che a sua volta riscalda la parte cilindrica esterna che racchiude
                          il core. Il pratica il core si trova inscatolato e la "scatola cilindrica" che lo racchiude
                          è coibentata con l'isolante di gomma nero. Quindi il core a 290 °C trasmette il calore all'esterno e
                          all'isolante di gomma arrivano circa 180 °C. Perciò quando l'isolante inizia a puzzare e a scollarsi
                          lo fa a circa 180 °C che corrispondono a 290 °C del core.
                          Ergo il core dell'E-cat di Rossi non può superare i 290 °C altrimenti anche il suo isolate
                          in gomma puzzerebbe e si scollerebbe.

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                          • @Righi
                            La temperatura esterna dipende dalla portata d'acqua (o di vapore) che passa nell'intercapedine tra il nocciolo e l'esterno, oltre che dalle caratteristiche dell'intercapedine stessa. Hai usato la stessa portata di Rossi? (ammesso che la geometria fosse identica).

                            @fcattaneo
                            I passi che secondo me andrebbero seguiti sono questi:
                            1) La prima prova da fare sarebbe un blank: metti la polvere senza idrogeno (sarebbe bello inserire Argon o qualche altro gas inerte, non il vuoto che crea problemi di trasmissione del calore), dai una certa potenza e misuri la temperatura a cui si porta il reattore (con un sensore a contatto). Se vuoi, prima di passare al passo 2, fai dei cicli di degassaggio: fai il vuoto e alza parecchio la temperatura, diverse volte.
                            2) Fai la stessa prova immettendo l'idrogeno ad una pressione moderata (alcuni bar), e arrivando di nuovo a regime. Tieni a regime per un pò, se vuoi porta a temperatura ancora più elevata per favorire l'adsorbimento. Prima di passare al passo 3 tieni il sistema chiuso (con idrgoneno e nichel dentro) e fermo per qualche giorno.
                            3) Inizia a fare cicli on/off rapidi (immettendo potenza e arrivando a regime e poi spegnendo e aspettando che si raffreddi sotto i 60°C).

                            Ovviamente in queste prove non andrebbero usati fluidi di raffreddamento.
                            Se sei molto fortunato osserverai qualcosa già al passo 2, o più probabilmente noterai qualche strano "balzo" durante i cicli 3 (sperando che l'apparato ed il sistema di acquisizione garantiscano la giusta sensibilità).

                            Se non noti niente allora ci si può iniziare a sbizzarrire con trigger, stimoli e sostanze varie... Ma ne riparliamo solo dopo...

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                            • compiti sbagliati

                              Originariamente inviato da Lupino Visualizza il messaggio
                              ciao pierlosky
                              Se i tuoi "compiti" sono giusti sembrerebbe proprio che non vi sia abbastanza spazio......
                              Non avevo letto del sito ottaedrico, il più grande, al centro della cella....

                              Comunque pare che l'idrogeno non abbia problemi ad "entrare", anzi è pericoloso un po' per tutti i metalli. Il suo assorbimento ne mina la struttura fino addirittura a spaccarla. Tra le altre conseguenze c'è anche un aumento di volume del 10-20% che a me sembra molto interessante....

                              In un ambiente già compresso di suo come potrebbero essere le rocce in profondità, potrebbe essere l'innesco del piezonucleare?

                              Inoltre, si potrebbe progettare un reattore che giochi anche su questo parametro?
                              Unito alla magnetostrizione dovrebbe essere divertente...
                              Ultima modifica di pierlosky; 15-02-2012, 12:15.

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                              • Temperatura

                                Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggio
                                La temperatura esterna dipende dalla portata d'acqua (o di vapore) che passa nell'intercapedine tra il nocciolo e l'esterno, oltre che dalle caratteristiche dell'intercapedine stessa. Hai usato la stessa portata di Rossi? (ammesso che la geometria fosse identica).
                                Per questi primi test non ho fatto passare acqua.
                                Ho rilevato la temperatura del core e la temperatura dell'esterno con
                                termoccopie.
                                Quindi sono certo che quando la temperatura del core ha raggiunto i 290 °C
                                l'esterno su cui è avvolto l'isolante di gomma era ad una temperatura
                                attorno ai 180 °C
                                La geometria del mio reattore è "identica" (per quanto possibile) a quella di Rossi.
                                Ergo temperatura massima del core mio (e di Rossi) intorno ai 300 °C ........

                                Commenta


                                • @Righi, complimenti per la prova, una curiosità, nella configurazione del suo reattore ha tenuto separato elettricamente il core dall'involucro esterno?

                                  è solo una mia ipotesi, ma per poter far assorbire grandi quantità di H atomico al Ni bisogna "drenare" gli elettroni dell'idrogeno molecolare che viene assorbito seno questi impediscono l'assorbimento di altro idrogeno da parte del Ni.
                                  Se si guarda il progetto della prima cella di Piantelli Focardi File:Piantelli Focardi schema reattore 01 it.jpg - Wikipedia

                                  Si nota che il nichel è sorretto da una specie di molletina da una parte e un termocoppia dall'altra ora sarebbe interessante sapere se fosse in qualche modo elettricamente isolato dal resto del sistema e se i due tappi laterali fossero anch'essi separati elettricamente dal resto.
                                  Credo che sia da questa struttura che serva partire per riuscire a fare qualcosa di interessante, almeno riuscire ad avere gli sterri loro risultati.


                                  Ciao.
                                  Ultima modifica di GabriChan; 16-02-2012, 11:20.
                                  "Non date da mangiare ai troll"
                                  http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                  • Originariamente inviato da Righi Visualizza il messaggio
                                    Per questi primi test non ho fatto passare acqua.
                                    Questo non incide sui valori della temperatura?

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                                    • @Pierlosky
                                      Si, la pressione meccanica sul metallo è una variabile molto interessante, perchè in effetti ha degli effetti non solo a livello microscopico, ma addirittura quantistico! Una forte pressione infatti causa variazioni perfino nei livelli energetici del metallo.
                                      Inoltre in particolari condizioni si possono generare a livello microscopico pressioni enormi, che sicuramente qualche effetto nell'innescarele reazioni possono averlo. Ho avuto la sensazione che perfino Rossi a volte quando parla di pressione (nel brevetto) non si riferisca a quella dell'idrogeno, ma a una pressione esercitata sul nichel...
                                      Quindi questa la metterei nella lista delle cose da provare.

                                      @Righi
                                      Rossi usa sempre un flusso d'acqua o addirittura di vapore, che raffredda l'esterno del reattore. Il tuo, senza flusso si riscalda di più...

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                                      • Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggio
                                        Quindi questa la metterei nella lista delle cose da provare.
                                        Io farei un tubo micro-fessurato in cui inserire un preciso cilindro di nichel. Tipo la canna del silenziatore di un fucile ed un proiettile (chiederei consiglio sulle tolleranze), poi inizierei a far entrare dalle fessure l'idrogeno in pressione ed aspetterei che il nichel caricandosi aumentasse di volume (e anche di temperatura mi pare di aver capito).

                                        Proverei questo auto-innesco con grande piacere..... Vettore ti serve un apprendista?
                                        Sto in Umbria a Foligno
                                        Ultima modifica di pierlosky; 15-02-2012, 22:32.

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                                          @GabriChan
                                          Seguendo la configurazione dell'E-Cat anche io non ho tenuto
                                          separati il core dall'involucro.
                                          Il core è saldato in due punti all'involucro esterno.
                                          Core e involucro sono isolati da terra poichè essi sono piazzati
                                          su un asse di legno. Interessante la tua ipotesi sul "drenaggio"
                                          degli elettroni ... potresti essere più esaustivo.

                                          @pierlosky
                                          E' vero si incide sulle temperature ... ma senza acqua è più facile
                                          monitorare una eventuale reazione. Se poi dovessi ottenere calore
                                          in eccesso dovuto alle più svariate ragioni posso sempre fare
                                          partire l'acqua e raffreddare.

                                          @Vettore
                                          Hai ragione il mio "reattore" si riscalda di più rispetto a
                                          Rossi, ma come dicevo sopra senza acqua posso monitorare meglio
                                          una eventuale reazione ... reazione che a differenza di Rossi
                                          sino ad oggi non ho ottenuto.
                                          Per ora comunque sto solo facendo "pratica", uso solo Nichel e
                                          Idrogeno (a varie pressioni). Quando sarò padrone delle temperature
                                          e del reattore, proverò ad aggiungere il catalizzatore (polvere di Ferro, ecc).
                                          Intanto, però, come sottolineavo nei miei precedenti post, sono
                                          riuscito a capire che il reattore di Rossi nel suo core non raggiunge
                                          temperature superiori i 300 °C.

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                                          • @ RIghi intendo qualcosa del genere, http://upload.wikimedia.org/wikipedi...gen_engine.gif questo è l'esempio classico di una cella combustibile ma succede quelo che a noi interessa ovvero viene separata la molecola H2, nel senso che credo serva portare via e 2 e- dell'idrogeno dal nichel per fare in modo che continui a caricarsi di H+ fino al punto critico, altrimenti il nichel per quanto la granulometria sia piccola non si carica, perché rimane tutto in equilibrio.
                                            Altra considerazione, ipotizzando una dimensione della polvere di circa 70..100 nm la frequenza in cui può risuonare nel senso che il granello è contenuto nella semi onda positiva che negativa va dagli infrarossi (calore), ai raggi x, e quindi credo che il riscaldamento abbia comunque un ruolo molto importante per far partire la reazione.
                                            Ultima modifica di GabriChan; 16-02-2012, 00:44.
                                            "Non date da mangiare ai troll"
                                            http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                            • @GabriChan
                                              Granelli di 100nm circa dovrebbero risuonare più o meno sui raggi X (o EUV). Invece risuonano sugli infrarossi (= calore) polveri con dimensioni dell'ordine dei micron... Sarà un caso il fatto che Rossi usa proprio polveri di queste dimensioni?

                                              @Pierlosky
                                              Grazie, sarebbe bello avere un "apprendista"... Il problema è che purtroppo ho pochissimo tempo da dedicare a questi esperimenti, quindi avresti ben poco da apprendere...

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                                              • Originariamente inviato da Righi Visualizza il messaggio
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                                                monitorare una eventuale reazione
                                                Si, ma il discorso da cui siamo partiti cade.... con l'acqua che sottrae calore il core potrebbe stare a temperature molto più alte.

                                                @Vettore Peccato.... sognavo già le scope che camminavano....

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                                                • Originariamente inviato da GabriChan Visualizza il messaggio
                                                  Se si guarda il progetto della prima cella di Piantelli Focardi [ATTACH=CONFIG]21750[/ATTACH]
                                                  Non mi si apre questo link.... succede solo a me?

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                                                  • Ciao pierlosky ho corretto il link.
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                                                    Ultima modifica di GabriChan; 16-02-2012, 14:18.
                                                    "Non date da mangiare ai troll"
                                                    http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                                      Ho utilizzato una caffettiera elettrica sulla parete interna del contenitore
                                                      dell'acqua ho inserito una fascia circolare in acciaio inox utilizzandola come anodo, al centro ho posizionato un cilindro formato da una lamina retinata di nichel ricavata da una batteria ricaricabile NiMH utilizzata come catodo,per migliorare la formazione di idrogeno ho aggiunto un cucchiaino di bicarbonato di sodio,con 12 volt avevo una notevole formazione di bolle al catodo quindi idrogeno,ho portato l'acqua a 60 gradi,mantenendola su quel valore per circa 1 ora poi ho cominciato ad aumentare la temperatura dell'acqua a 80 gradi ha incominciato a bollire tutto con formazione di una intensa schiuma biancastra,riportando la temperatura a 60 gradi tornava tutto tranquillo (non c'era autosostentamento).
                                                      Ora vi chiedo se è sufficiene un cucchiaino da caffè di bicarbonato di sodio con 250cc di acqua per abbassare il punto di ebolizione dell'acqua a 80 gradi.


                                                      PS
                                                      Non ho potuto rifare la prova senza bicarbonato perchè la schiuma tracimando dalla caffettiera ha creato un corto facendo saltare il salvavita e la caffettiera non è più utilizzabile.

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                                                        Piuttosto è meglio chiedere prima di fare qualcosa, onde evitare di fare danni a cose o peggio a persone.
                                                        Scusa la romanzina, parlo per me, questo tipo di ricerche per me è un hobby e stimolo per studiare e cercare di capire, mi dispiacerebbe che qualcuno si faccia male perché ha preso la cosa alla leggera, quando poteva chiedere.
                                                        Si comunque l'elettrolita in quelle condizioni poteva cambiare anche di molto la temperatura di ebollizione.
                                                        "Non date da mangiare ai troll"
                                                        http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                                          Scherzi a parte (un pò di ilarità in fondo non guasta) immagino che tu non sia sposato e che la caffettiera fosse mooolto economica (magari presa coi punti di qualche carburante??)!
                                                          Due considerazioni:
                                                          - l'acqua bolle ed evapora, ovviamente non è questo il tuo caso, a qualsiasi temperatura..... dipende dalla pressione (vedi frigorifero ad assorbimento... giusto per...)
                                                          - bicarbonato (NaHCO3) con T > 50°C --> 2NaHCO3 --> Na2CO3 + H2O + CO2 ..... non bolliva semplicemente ciò che vedevi molto probabilmente era un misto di H2 , O2 dovuti all'elettrolisi e CO2
                                                          Per il resto non posso che quotare GabriChan ..... sempre mooooolta attenzione!
                                                          Domotica: schemi e collegamenti
                                                          e-book Domotica come fare per... guida rapida

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                                                          • @valbarval
                                                            Approfitto del tuo esperimento per ricardare due cose importanti.
                                                            La prima l'ha già ricardata GabriChan: gli esperimenti che coinvolgono gas, sostanze chimiche o tensione di rete possono essere molto pericolosi! E' essenziale che vengano assolutamente evitati se non si sa perfettamente cosa si sta facendo e non si ha un minimo di esperienza di laboratorio.
                                                            Seconda cosa: gli esperimenti si fanno per dimostrare qualcosa di preciso, e quindi devono essere progettati nei minimi dettagli in modo tale da confermare o escludere le ipotesi. Se non si progettano bene si ottengono risultati che non possono essere bene interpretati e che quindi sono inconclusivi (o inconcludenti).
                                                            Il risultato che hai osservato tu può essere spiegato in parecchi modi, ma non sapremo mai se qualcuni di questi corrisponde effettivamente a quanto è successo...

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                                                              Ora vi propongo un altro esperimento che vorrei realizzare.
                                                              In un blocco di alluninio quadrato di 2 cm di lato e lunghezza di 10cm
                                                              pratico due fori di cui uno in parte filettato di diametro 1cm ,all'interno di questo a mò di camicia inserisco
                                                              la solita lamina retinata in nichel ricavata da batteria NI_MI e poi riempio con limatura di nichel ,tappo il tutto
                                                              con un bullone con foro centrale per l'inserimento dell'idrogeno.
                                                              Dalla parte opposta un foro per ospitare un tondino di rame la parte esterna và infilata al posta della punta
                                                              di un saldatore elettrico termostatato con controllo digitale della temperatura (50-450 gradi)
                                                              Visto le minime dimensioni del tutto penso che il saldatore della potenza da 75 watt riesca a portare alla
                                                              massima temperatura il core.
                                                              Di proposito ho mantenuto le dimensioni minime perchè il mio scopo è verificare solo se ci sono incrementi
                                                              di calore (non sto cercando il KW) .
                                                              Una volta finito la inizializzazione del nichel fisso questo blocchetto di alluminio su un dissipatore da CPU
                                                              con relativa ventola e controllo la temperatura da questo flusso d'aria calda.
                                                              Sopra al centro del core viene posto un avvolgimento di una cinquatina di spire di filo di rame da 1 mm.
                                                              A questo avvolgimento collego un amplificatore lineare di potenza da 0 a 50 watt che utilizzavo come
                                                              trasmettitore in onde lunghe a 137 khz,ma che è a larga banda 2khz-200khz, il quale sarà piloto da un
                                                              generatore con forme d'onda sinussiodale o quadre con duty cycle variabile.
                                                              A questo punto nascono i primo dubbi riguardo all'idrogeno non voglio utilizzare una bombola ma
                                                              ricavarlo per elettrolisi per semplificare, ci sono problemi se l'idrogeno è mescolato con ossigeno?.
                                                              Altra domanda per controllare se ci sono picchi di calore , e difficile verificarlo con un flusso d'aria
                                                              cosiderando la sua inerzia,vi chiedevo se quando ci sono emissioni di raggi X o raggi Gamma,queste sono
                                                              accompagnate da emissioni a radiofrequenza e su quale banda, mi sarebbe facile controllare questo perchè
                                                              potrei inserire l'analizzatore di spettro (100Khz-22Ghz) vicino al core.
                                                              Come mi consigliava GabriChan ve nè ho parlato e aspetto i vostri preziosi consigli.

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