Esperimento N. 6 - EnergeticAmbiente.it

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Esperimento N. 6

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  • #61
    Conti alla mano l'idrurazione non dovrebbe creare un ecesso termico cosi significativo da muovere la temperatura di molto.
    Ho fatto simulazioni con varie dimensioni di peso del reattore con pesi fra 400 e 600 grammi
    suponendo una reazione non stechiometrica e un sitema adiabatico e con dati reperti in letteratura ( spero coretti )si dovrebbe avere un incremento di temperatura di qualche grado
    I dati sononmolto approssimati ma si tratta di avere un idea se la temperatura per idrurazione sale di 5 40 o 200 gradi giusto per avere un idea delle misure in gioco
    Credo che tale fenomeno contribuisca poco
    Attenzione l'idea avanzata da qualcuna dell'alta temperatura di esercizio non è da scartare ... infatti per esperienza personali il rame si lavora come già detto fra 600 e 900 gradi quindi a 675 gradi siamo già belli alti
    Inoltre H2 tende ad infragilire i metalli .... Il reattore era vergine o aveva già visto idrogeno ?


    Poi sarebbe interessante valutare un eventuale fenomeno di ricottura dei grani con relativa perdita di proprietà ( sempre se il reattore era gia stato usato )
    La cosa bella sarebbe pensare al folletto che per una volta ha messo le particelle come volevamo noi in barba a tutti ( o forse tranne che a F. P .U)
    ciao

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    • #62
      Mi associo ai complimenti ed agli incoraggiamenti al gruppo di Fcattaneo.

      Vorrei dare il mio contributo alla schematizzazione termica di Sergio & Teresa.

      Primo elemento
      la polvere ferro nickel non può essere assimilata ad una massa metallica: considerando la quantità in peso caricata ed il volume dell' intercapedine si arriva ad un peso specifico apparente vicino ad un settimo di quello della massa metallica, come dire che sei volumi sono vuoti ed uno è quello dei granuli. I granuli quindi sono appoggiati l' uno all' altro con superficie di contatto limitata( 2-5-10%?)
      Ne risulta che la conducibilità termica dello strato di polvere non può essere ritenuto trascurabile.
      L' idrogeno di per sè incide pochissimo, essendo suddiviso in microcelle in quasi equilibrio, così dicasi del reciproco irraggiamento tra i granuli.
      Nel modello risultano quindi tre resistenze termiche non trascurabili: interfaccia forno tobo esterno, polvere, interfaccia tubo interno/ aria.
      Che la polvere di Nickel fosse una brutta bestia dal punto termico deve essersene reso conto anche qualcuno di Bologna che insisteva nel raffreddare con liquido per tenere sotto controllo la situazione

      Secondo elemento
      Dalle descrizioni di Fcattaneo si nota la presenza del tubetto di rame interno a contatto con tubo interno e tubo esterno:
      Questo crea un ponte termico capace di trasferire tutta la potenza del forno ( ritengo sui 40 W a regime) con delta T di pochi gradi tra i due tubi.
      Questo a mio parere spiega il cedimento del tubo interno proprio lungo la linea di contatto che si è riscaldata a temperatura prossima a quella del tubo esterno; da notare che il rame viene ricotto sui 500 / 550 gradi per togliere gli stress di trafilatura (?)

      Per quanto riguarda i ponti termici, penso che i raccordi di testa che chiudono l' intercapedine costituiscano anche loro due bei ponti termici: la termocoppia TRC 01 non ne sarà influenzata?

      Terzo elemento

      Riferendomi al sopracitato modello termico, mi sembra importante ricordare come la prima resistenza termica ( forno/ tubo esterno) sia un elemento esterno alle misure di temperatura nel regime a temperatura TRC01 costante, ma condizioni TRC01 in un regime a potenza costante.

      Spero di essermi riuscito a spiegare e di non aver preso troppe cantonate negli ordini di grandezza dei miei calcoli................

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      • #63
        Originariamente inviato da boss 77 Visualizza il messaggio
        Mi servirebbe il peso del tubo di rame del reattore
        Il tubo di rame nella parte interna al reattore ( 30 cm ) pesa 56 gr.

        Ciao,
        F.
        File allegati
        Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
        Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

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        • #64
          Originariamente inviato da migdal Visualizza il messaggio
          Primo elemento
          la polvere ferro nickel non può essere assimilata ad una massa metallica: considerando la quantità in peso caricata ed il volume dell' intercapedine si arriva ad un peso specifico apparente vicino ad un settimo di quello della massa metallica, come dire che sei volumi sono vuoti ed uno è quello dei granuli. I granuli quindi sono appoggiati l' uno all' altro con superficie di contatto limitata( 2-5-10%?)
          Ne risulta che la conducibilità termica dello strato di polvere non può essere ritenuto trascurabile.
          Condivido questa analisi.


          Originariamente inviato da migdal Visualizza il messaggio
          L' idrogeno di per sè incide pochissimo, essendo suddiviso in microcelle in quasi equilibrio, così dicasi del reciproco irraggiamento tra i granuli.
          Vorrei far rilevare che nel momento dell'immissione dell'Idrogeno, se il tubo di Rame iniziasse già a deformarsi (ripiegandosi leggermente verso l'interno), si verrebbe a creare subito, all'interno della camera del Nichel, un volume ulteriore (prima non disponibile), che il gas in pressione tende certamente ad occupare.


          Originariamente inviato da fcattaneo
          Una deformazione del tubo che aumenti la superficie di contatto rame/acciaio potrebbe spiegare tutto...
          Mi pare una considerazione molto corretta.
          Una notevole deformazione del tubo di Rame all'interno della struttura ha come conseguenza che le pareti dei due tubi vengono a contatto.


          Approfitto anch'io per ringraziare di cuore gli sperimentatori per il loro lavoro, condotto con professionalità ed impegno non comuni.

          Ultima modifica di RNBE; 30-04-2012, 16:32.
          La Scienza non si basa sulla cieca fede professata da tifoserie e da credenti dello stregone o del santone di turno, bensì esige solide ed incontrovertibili evidenze scientifiche che siano verificate fino in fondo da parti skilled realmente terze ed indipendenti.

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          • #65
            Se si rifanno i conti con il peso fornito da Fcattaneo e si suppone esagerando che il calore del idrurazione vada solo sul tubo di rame ho un incremento di T di 10 -30 gradi a seconda del grado di avanzamneto della reazione comunque niente di eccezzionale ( sempre se il calore di reazione che ho elaborato è coretto )

            Pertanto escluderei come fondamentale il contributo del idrurazione ( semmai conti piu precisi si dovranno fare per i bilanci in futuro su eventuale aspetti di ecessi di calore poiche il delta di T e come ordine di grandezza analogo ai valori ottenuti per cui bisognerà prendere poi in esame il calore dissipato e quindi vedere quando la "spinta della reazione "cessa ed eventualmente comincia il calore anomalo )

            Ps che inerzia termica ha il sistema
            Ps il tubo esterno gua che ci siamo cosa pesa ??
            Ultima modifica di boss 77; 30-04-2012, 21:26.

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            • #66
              Originariamente inviato da migdal Visualizza il messaggio
              Primo elemento
              la polvere ferro nickel non può essere assimilata ad una massa metallica: considerando la quantità in peso caricata ed il volume dell' intercapedine si arriva ad un peso specifico apparente vicino ad un settimo di quello della massa metallica, come dire che sei volumi sono vuoti ed uno è quello dei granuli. I granuli quindi sono appoggiati l' uno all' altro con superficie di contatto limitata( 2-5-10%?)
              Ne risulta che la conducibilità termica dello strato di polvere non può essere ritenuto trascurabile.
              Grazie migdal per il contributo. Sono d'accordo con la tua premessa ma non sulla tua conclusione (nella quale credo tu abbia scritto erroneamente "conducibilità" al posto di "resistenza"), ma quello che hai scritto mi ha fatto pensare ad ulteriori ipotesi.

              Veniamo alla parte che mi trova d'accordo: certamente la conducibilità dello strato di polvere di nickel non può essere considerata pari alla conducibilità di nickel "bulk".

              Però, al tempo stesso, quello strato di polvere non può essere nemmeno considerata uno strato d'aria.... Quindi a mio parere, seppur a conducibilità inferiore rispetto ad uno strato di nickel "bulk", quello strato rimane comunque una "massa metallica". Ora, i metalli hanno una conducibilità termica molto diversa tra loro: il rame viaggia vicino a 400 W/m °K, il nickel (bulk) è circa 4 volte meno, l'acciaio addirittura da 10 a 40 volte meno, a seconda delle composizioni. Ciò non toglie che l'acciaio sia comunque un ottimo conduttore termico.... e infatti il suo contributo (come "bulk") alla resistenza nel modello rimane trascurabile. Ciò dipende essenzialmente, come ho già cercato di spiegare, dal fatto che stiamo parlando di un mm di spessore di metallo.... è come se volessimo calcolare la resistenza di una maglia elettrica che collega in serie mediante un filo di rame due resistenze da 1000 ohm, e poi pretendessimo di andare a considerare nel calcolo della resistenza della maglia anche il contributo del filo di rame che collega le due resistenze.... C'è, ma rispetto a 1000 ohm è trascurabile.

              E infatti se anche nel mio modello diminuisco anche al 10% la conducibilità dello strato di nickel, cambia solo la seconda cifra decimale del coefficiente di scambio termico globale. Sarebbe praticamente lo stesso se la riducessi all'1%.

              Ripeto, dipende esclusivamente dallo spessore di 1 mm degli strati, ovvio che se ci fossero 10 cm sarebbe diverso.

              Cosa però mi ha fatto riflettere del tuo ragionamento? La parte in cui dici che nell'intercapedine c'è parecchio spazio tra un grano di nickel e l'altro. Non so se il reattore sia stato riempito di polvere di nickel e ferro in condizioni sottovuoto: se non lo fosse stato, vuol dire che in quello spazio vuoto c'era aria... cioè ossigeno.

              Con un catalizzatore formidabile come il nickel, la reazione più banale che possiamo pensare è quella tra H2 e O2 a formare semplice acqua, una reazione che è fortemente esotermica.

              Magari boss ci può aiutare sul calcolo del calore che si può sviluppare, usando le proporzioni di spazio pieno/vuoto indicate da migdal?



              Originariamente inviato da migdal Visualizza il messaggio
              Secondo elemento
              Dalle descrizioni di Fcattaneo si nota la presenza del tubetto di rame interno a contatto con tubo interno e tubo esterno:
              Questo crea un ponte termico capace di trasferire tutta la potenza del forno ( ritengo sui 40 W a regime) con delta T di pochi gradi tra i due tubi.
              Temo sia improprio parlare di "ponte termico". Il ponte termico è un bypass di uno strato isolante, ma in quel reattore di strati isolanti non ce ne sono (è tutto un ponte termico...)

              Ciao
              Sergio
              Ultima modifica di sergio&teresa; 30-04-2012, 22:45.
              PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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              • #67
                Se ci fosse ossigeno e idrogeno ci sarebbe la possibilità di una reazione esplosiva quindi il problema non sarebbe piu da ricercarsi nella temperatura ma nellla "Botta"

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                • #68
                  Anche in così poco spazio?
                  PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                  • #69
                    Dev'esser per forza esplosiva la reazione?

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                    • #70
                      @Boss77
                      Mi è capitato di far reagire idrogeno ed ossigeno in proporzioni stechiometriche e in quantità maggiori: la pressione che si viene a creare non è affatto così violenta da piegare il rame... In confronto i 100 bar di H esercitano una pressione molto più grande.

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                      • #71
                        @Vettore
                        Non ho dati sull'intensità del colpo ma, se ossigeno era presente a pressione atmosferica( cosa che volevo chiedere a FCattaneo ) credo che la tua osservazione sia corretta
                        Quello che ho detto male è che fra il Delta Tdato dalla reazione fra idrogeno e ossigeno e la botta data dal eventuale esplosione penso sia relativamnete piu significativa la botta . Tuttavia se la reazione era limitata stechiometricamente dal ossigeno penso che questa botta sia stata decisamente modesta

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                        • #72
                          esperimento n. 6 - varie

                          Ciao a tutti ...

                          Vorrei aggiungere alcune considerazioni in merito all'esito dell'esperimento n.6.
                          1] Collasso del tubo di rame; nel momento dell'inserimento della pressione (in particolare se con crescita piuttosto rapida), il tubo di rame non conserva la sua posizione ma si può flettere avvicinandosi a una delle pareti interne del tubo in acciaio. Questo perchè il "campo barico" al contorno non è uniforme, in primis per la presenza del famoso tubicino interno di distribuzione dell'idrogeno, secondo per una possibile differenza di compattazione delle polveri in fase di caricamento. Il tubo di rame è infatti vincolato alle estremità dai raccordi di chiusura ma ha un rapporto Lunghezza/Diametro probabilmente troppo elevato per l'ambiente fisico in cui è costretto a lavorare - immaginiamo cioè una trave vincolata alle estremità e soggetta a flessione.
                          Teniamo presente, come più volte riportato nella discussione, che il rame è stato scaldato a qualche centinaio di gradi per qualche ora risultando al momento della immisione dell'idrogeno più duttile delle condizioni normali.
                          Il contatto con la parete del tubo di acciaio può essere la causa dell'immediato aumento della temperatura dell'aria di raffreddamento - se però il contatto avviene dal lato del tubicino di distribuzione (caricato con idrogeno, che entra freddo, il discorso è forse più complesso...)
                          Un indizio poteva forse venire dall'osservazione della distribuzione della polvere di Nickel nell'intercapedine fra i due tubi (sarebbe stato però necessario sezionare il reattore tagliando i due tubi).

                          Dall'osservazione del tubo di rame si potrebbe pensare che questo sia stato schiacciato contro la parete di acciaio dal lato opposto del tubicino di distribuzione, in questo modo il contatto con l'acciaio sarebbe stato garantito e la parte fredda (tubicino), sul lato opposto.
                          Potremmo forse pensare che il tubicino abbia prodotto un raffreddamento istantaneo su un lato e per tutta la lunghezza con contrazione su questo lato e flessione del tubo.

                          Dovremmo cioè essere certi che l'immisione dell'idrogeno non sposti accumuli la polvere su uno dei lati favorendo la flessione del tubo del rame e il contatto con la parete interna del tubo di acciaio.

                          La configurazione del core del reattore con elevato rapporto lunghezza diametro favorisce lo scambio termico ma lo rende debole per le condizioni in cui è costretto a lavorare. La semplice presenza di alcuni setti longitudinali che permettano di mantenere centrato il tubo di rame potrebbe bastare [oovviamente ciò complica il montaggio e immagino il caricamento]


                          Penso tuttavia che sia essenziale assicurare la centratura del tubo di rame e la uniformità della pressione al suo contorno, ciò allontanerebbe il rischio di collasso del tubo stesso e faciliterebbe la analisi termica e energetica del fenomeno.


                          segue...punto 2


                          Ciao
                          Piolos

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                          • #73
                            esperimento n. 6 - varie/2

                            Ciao a tutti

                            Inserisco alcune considerazioni energetiche...

                            Ho cercato di capire quale poteve essere l'entità (come ordine di grandezza almeno), del calore rilasciato all'interno dei cristalli di Nickel dall'assorbimento di H (protoni?).
                            Premetto che ho trovato ben poco in letteratura e pertanto ho basato una stima su un dato che ho trovato nella seguente pubblicazione, scaricabile da internet "Szpak S. and Mosier-Boss P.A. eds. "Thermal and Nuclear Aspects of the Pd/D2O System, Vol. 1"

                            Ho utilizzato il valore di 1eV come energia dovuta alla dissoluzione del protone nel reticolo (ho assunto arbitrariamente un decimo del valore riportato per il Palladio).

                            Ho considerato di avere delle particelle di Ni in forma di cubi con lato pari a 40E-9 metri e supposto inoltre che vi sia l'ingresso di un protone per ogni cella elementare che costituisce la superficie di tali particelle.
                            Si ha dunque:
                            la cella fcc del Ni ha lato 3,524 A°;
                            in 40E-9 ci sono poco più di cento celle fcc;
                            su una faccia ci sono 10000 celle fcc;
                            sulla superficie di una particella da 40 nanometri ci sono 60000 celle
                            l'energia di dissoluzione del protone - (limitata alla superficie) è di 6E+4 eV che corrispondono a circa 9,6E-15 Joule.

                            Il peso di ciscuna particella da 40E-9 è di circa 5,7E-19 Kg
                            Considerato un calore specifico per Ni di 0,44 J/g*K;
                            di avere a "disposizione" 9,6E-15 Joule per particella;
                            avremmo un deltaT di 38K sulla particella.

                            La singola particella di Ni avrebbe a disposizione una quota di energia tale da permettere un incremento teorico di 38°

                            Ovviamente non tutta la quota di energia sarebbe trasferita verso l'interno, una piccola parte sarebbe assorbita dall'idrogeno gassoso;
                            inoltre è stato considerato solo un fenomeno superficiale;
                            Non c'è alcun riferimento al tempo necessario al fenomeno.

                            Premesso che la valutazione riportata è basata probabilmente su eccessive assunzioni/semplificazioni, vorrei ricavarne almeno una considerazione:

                            è importante proseguire su questa strada per verificare se il reattore può essere stabilizzato su una temperatura più alta (rispetto allo stato stazionario pre-idrogeno), dopo l'immissione dell'idrogeno.
                            le possibili reazioni esotermiche legate a idrurazioni e/o dissoluzioni di H hanno durata finita e dunque la produzione di calore associata è transitoria e modesta rispetto alle trasformazioni LENR.

                            ciao
                            Piolos

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                            • #74
                              Be Piolos i tuoi dati come ordine di grandezza coincidono con i 10 30 gradi del mio precedente post presupponendo una cessione di calore al solo rame
                              Se riesco ti giro i dati del calore di idrurazione che ho trovato cosi magari verifichi miei conti

                              pps quoto il fatto che tale calore transiente andrà sottratto nello studio degli eventuali ecessi termici legati a fenomeni LENR

                              Commenta


                              • #75
                                qualcuno sà quando verranno fatte altre prove pratiche?

                                Commenta


                                • #76
                                  esperimento n. 6 - varie/3

                                  Ciao a tutti ...

                                  Vorrei ritornare brevemente sul mio precedente nessaggio #73, puntualizzando quanto segue:

                                  1) ribadisco la arbitrarietà nella scelta del modello di calcolo e delle assunzioni fatte nello sviluppo del calcolo;

                                  2) il fattore tempo non e preso in considerazione;

                                  3) non considerando il fattore tempo, il confronto è puramente energetico e non di potenza, ciò è intrinsecamente inadeguato trattando fenomeni transitori e spesso molto rapidi;

                                  4) il punto 3 si collega alla osservazione sperimentale (test n. 6 e precedenti), di un rapidissimo incremento della temperatura dell'aria in uscita dal tubo di rame - e cioè un incremento di qualche decina di gradi della polvere di Nickel può tradursi in un incremento della temperatura dell'aria così come osservato? Considerato che abbiamo a che fare con una sospensione di grani di Ni e Fe in un gas e cioè una resistenza termica significativa prima di arrivare alla parete interna del tubo di rame.

                                  Il mio intento è quello di stimolare una analisi quantitativa di questo come di altri esperimenti, in modo tale che tutti gli utenti possono avere dei punti di riferimento, degli ordini di grandezza dei parametri fisici in gioco ecc...

                                  Ribadisco infine la mia convinzione, come già da altri espressa, della opportunità di risolvere i problemi ingegneristici del reattore "a camera lunga" e ricominciare i test.

                                  saluti
                                  Piolos

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                                  • #77
                                    Originariamente inviato da Dumah Brazorf Visualizza il messaggio
                                    Fondere è una cosa, scaldare da rendere deformabile un'altra....... .........Forse l'idrogeno freddo potrebbe aver causato il repentino raffreddamento ed il collasso di quella parte del tubo.
                                    Questa la terrei in considerazione. Oltretutto il rame, non mi sembra campione di durezza....

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                                    • #78
                                      Purtppo ogni fenomeno che abbiamo riscontrato negli esp. 2,3,4,5 e 6 e' spiegabile semplicemente ricorrendo alla fisica classica e quindi rimanderei agli esiti del prox. esp.7, ogni analisi e ricerca di fenomeni di FF.
                                      Infatti sia la salita della T.out che la diminuzione della pressione di H2 dopo la presurizzazione, sono compatibili con una semplice deformazione del core del reattore.

                                      Anche il differente comportamento del reattore, prima ipotizzato come fenomeno di avvenuto caricamento quindi presenza di H2 nel reticolo metallico, e' compatibile con una deformazione plastica, poi riscontrata realmente nel reattore N.2 e 3.
                                      Il reattore N. 4, realizzato a tempo di record e oggi gia' in fase di montggio all'interno del forno, servira' a dire la parola fine sulla questione FF o su quella della deformazione, almeno per quanto riguarda il nostro design di reattore.

                                      Certamente se non dovesse funzionare non e' che le FF non esistono.. semplicemente non le avremmo trovate noi; ( almeno per ora... ).


                                      Saluti,
                                      F.

                                      PS. il prossimo esperimento e' schedulato per questo WE.. non sappiamo ancora di preciso quando.

                                      Probabilmente faremo una diretta TV in streaming.. eventualmente chi e' interessato puo mandarci la sua richiesta di adesione *** Gli utenti normali possono scambiarsi gli indirizzi email solo in privato. email rimossa. nll ***
                                      Ultima modifica di fcattaneo; 03-05-2012, 18:22.
                                      Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
                                      Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

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                                      • #79
                                        Originariamente inviato da fcattaneo Visualizza il messaggio
                                        Purtppo.......
                                        Il risultato finale passa da questi piccoli risultati. Ora sai che il tuo core deve essere rigido. Non userei purtroppo, ma fortunatamente....

                                        "Fortunatamente un primo passettino l'abbiamo fatto. Andiamo avanti...."

                                        Inboccalupo!

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                                        • #80
                                          Ciao fcattaneo!
                                          Non ci sono stato la scorsa settimana, quindi ho visto solo ora i dati degli esperimenti del 5 e 6 Maggio. Non essendoci indicazioni nel file non sono riuscito a capire che setup è stato usato ed a farmi un'idea sul risutlato. Potresti commentare quei due esperimenti?

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                                          • #81
                                            Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggio

                                            Non ci sono stato la scorsa settimana, quindi ho visto solo ora i dati degli esperimenti del 5 e 6 Maggio.
                                            ..
                                            Potresti commentare quei due esperimenti?
                                            Si, una spiegazione e' dovuta, ma io ho avuto poco tempo in questi gg e scrivo qualcosa adesso grazie al tuo sollecito.

                                            Innanzi a tutto in quei giorni abbaimo fatto un test con un nuovo reattore realizzato in acciaio/acciaio, in modo da escludere problemi di deformazione dovuti all'alta pressione e riscontrati nel reattore oggetto dell'esperimento N.6

                                            Il 5 abbiamo fatto un esperimento "in bianco" per verificare il comportamento del reattore in assenza di H2 .. il 6 invece abbiamo messo il gas in pressione.

                                            Purtroppo non abbiamo notato un aumento della temperatura significativo come nel test N6, dove pero il tubo interno e' stato scoperto che si deformava e quindi sballava tutte le misure.

                                            Un aumento della temperatura comunque c'e' stata, dato che mettendo H2 in pressione, l'aria in uscita del reattore e' passata da 309 a 316 gradi ( portata 10 Lt/Min )... troppo poco pero per dimostrare un upset energetico dato che contestualmente anche l'energia spesa per mantenere caldo il forno e' leggermente aumentata anche se in modo, a mio avviso, non sufficiente a giustificare l'aumento della T in uscita.

                                            Occorre considerare infatti che un aumento della T in uscita accompagnato da un aumento dell'energia spesa al forno, puo suggerire semplicemente un cambio della conducibilita' termica nel sistema....

                                            Il forno prima di mettere H2 consumava 0,01 kwh di energia ogni 188 secondi.
                                            Arrivati a 155 BAR il consumo e' leggermente aumentato passando a 184 secondi.

                                            L'aria in uscita e' passata da 309 a 316 gradi ( portata 10 Lt/Min )

                                            Dato che il PID utilizzato per mantenere la temperatura nel forno a 674 gradi costanti, ha un tempo di integrazione di circa 5 secondi, significa che ogni misura ha una tolleranza di circa +/- 5 secondi...
                                            Questo vuol dire che passare da 188 a 184 secondi non significa nulla, perche siamo nel campo di tolleranza delle misure.

                                            Ad ogni modo se c'e' stata energia da fusione del Nikel deve esserce stata davvero poca, perche il nostro sistema di misura avrebbe agevolmente individuato e dimostrato senza dubbi di nessun genere, upset che portano il COP del sistema almeno a 1,2.

                                            Adesso abbiamo in testa di fare un piccolo test con lo stesso reattore ma a pressione + bassa ( circa 20 - 40 BAR massimo ) ma a T. di almeno 1000 gradi.

                                            Stiamo inoltre studiando un nuovo reattore che abbiamo gia' progettato e siamo in stato avanzato di realizzazione.

                                            Esso e' composto da un reattore di dimensioni molto piu' grandi ove e' contenuto il nikel e nel quale viene fatto 'gorgogliare' l'H2 mantenuto a pressione bassa ( circa 0,5 bar assoluti ).

                                            L'H2 viene fatto circolare tramite un compressore e lo stesso gas serve ad asportare il calore a a portarlo ad un circuito secondario ad acqua.
                                            Appena prima di raggiungere il core il flusso di H2 viene investito da scariche elettriche ad alta tensione tramite semplice candela da motore a scoppio.

                                            Lo scopo e' quello di produrre H monoatomico tramite le scariche e di immetterlo nel core grazie anche alla bassa pressione che aumenta il tempo di "vita" e quindi la penetrazione dell'Idrogeno all'interno del nikel.

                                            E'un approccio diverso per quanto riguarda la pressione ma sostanzialmente simile per quanto riguarda l'efficienza di asportazione del calore.. condizione a nostro avviso cruciale per il mantenimento quantitativo/qualitativo di un eventuale surplus energetico in sistemi di questo tipo.

                                            Saluti a tutti,
                                            Fa.
                                            Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
                                            Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

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                                            • #82
                                              Grazie delle spiegazioni!
                                              In effetti nel test del 6 un piccolo aumento di temperatura si nota. Inizia dalla prima immissione di H e apparentemente non scende depressurizzando. In seguito alle depressurizzazioni si nota una leggera diminuzione di temperatura in uscita, ma questa direi che è la parte relativa alla diversa conducbilità del gas. Non riesco ad immaginare un effetto permanente di variazione delle conducibilità dovuto all'immissione di H (a parte la deformazione...), quindi può darsi che il piccolo aumento di temperatura sia "genuino".
                                              Il design del prossimo reattore mi piace: le scariche elettriche forniscono un trigger molto più efficace rispetto agli sbalzi di pressione. Staremo a vedere... Buona continuazione!

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                                              • #83
                                                da un bel po' non leggo notizie...
                                                Sono interrotti i tests o... proseguono nel più rigoroso riserbo... ?

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                                                • #84
                                                  le utimerighr di questo documento:
                                                  http://www.scs.illinois.edu/suslick/...ciamer8980.pdf

                                                  METAL SURFACES can be physically altered by ultrasound. Before this sample of
                                                  nickel powder was irradiated with ultrasound (left) it had an unreactive crystalline
                                                  coating on its surface. After irradiation (right) the coating was gone, exposing the
                                                  nickel and boosting its reactivity. Without the coating the nickel powder becomes an
                                                  excellent catalyst for chemical reactions. The magnification is about 100 diameters.

                                                  Armando de para ha i mezzi...

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                                                  • #85
                                                    Originariamente inviato da rampa Visualizza il messaggio
                                                    da un bel po' non leggo notizie...
                                                    Sono interrotti i tests o... proseguono nel più rigoroso riserbo... ?
                                                    No, assolutamente nessuna riservatezza.
                                                    Stiamo andando un po a rilento con la realizzazione del nuovo reattore... probabilmente non riusciremo a fare nuovi test prima di Settembre.
                                                    Il nuovo setup prevede un reattore molto piu' complesso.. ci serve + tempo.

                                                    Saluti,
                                                    Fa.
                                                    Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
                                                    Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

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                                                    • #86
                                                      Originariamente inviato da fcattaneo Visualizza il messaggio
                                                      ...
                                                      Il nuovo setup prevede un reattore molto piu' complesso.. ci serve + tempo.
                                                      Confido in voi, che l'entusiasmo non vi venga mai meno...

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