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Esperimento N. 6

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  • Esperimento N. 6

    Apro un nuovo tread per discutere il setup e i dati del prossimo esp. N.6, nel quale verra' utilizzato un reattore completamente nuovo ( cioe' mai attivato ) identico a quello usato per gli esp. 2 - 5 .

    Come discusso sul forum, prima di fare il vero e proprio esp. 6 faremo un test in bianco per valutare, nel modo piu' accurato possibile, la risposta termica del reattore in assenza di H2 e prima di qualsiasi attivazione.

    Domenica prossima e' il giorno che impegneremo per questo test per il quale chiedo conferma su come procedere.
    Si e' detto di alzare la temperatura di lavoro del reattore a step e poi valutare la T.out a valle di un'adeguata stabilizzazione.

    Ho pensato di valutare 4 differenti valori di energia immessa ( 10, 20, 30 e 40% ) ma e' probabile che sia meglio valutare la risposta con 4 differenti valori di T. del forno, settata tramite il regolatore PID ( quindi non fissando l'energia come nell'esperimento con H2 ).

    Questo perche fissando il valore il % dell'energia immessa non e' assolutamente detto che l'energia sia fissa... e' fissa la percentuale della forma d'onda, ma le fluttuazioni della tensione di rete, possono determinare valori di energia leggermente variabili.

    Io suggerisco di usare il regolatore PID per il test in bianco, ma sarebbe opportuno discutere quali temperature ( massimo 4 ) usare come step per valutare la risposta termica del sistema.


    Ne ho in mente solo una.. quella massima.. 675 gradi.... ma le altre 3 ?

    X qualsiasi suggerimento c'e' tempo fino a Domenica mattina ,ore 8:00 .

    I valori verranmno aggiornati in tempo reale tramite il solito foglio di calcolo su Google Document.

    Saluti,
    F.
    Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
    Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

  • #2
    Ciao fcattaneo,
    dai dati postati precedentemente si vedeva che tutto sommato il PID si muove poco (in percentuale) quando mantiene la temperatura costante, quindi a considerare la potenza costante quando si fissa la temperatura non si commette un errore significativo. Del resto quando il sistema è stazionario, questo è rigorosamente vero. Probabilmente si commette un errore maggiore a considerare costante la potenza fornita dal solo parzializzatore (cioè non misurarla e non regolarla).
    Quindi io procederei come hai detto tu: 4 step di temperatura diversi, magari annotandosi la potenza corrsipondente a ciascuno (giusto per avere un riferimento). Le temperatura che si potrebbero considerare sono o equispaziate su tutto l'intervallo: 168°C, 337°C, 506°C e 657°C, che permettono una estesa interpolazione/estrapolazione, oppure 4 temperature equispaziate nell'intorno di 657°C, ad esempio 475°C, 575°C, 675°C e 765°C, che permettono una maggiore precisione vicino l'intervallo di lavoro. Probabilmente, in base alla prove fatte in precedenza questa seconda possibilità è la migliore. La prima è più adatta ad osservare le fase di accensione e spegnimento...
    Dipende insomma dagli esperimenti che intendete fare, però più o meno sono equivalenti. L'importante per la misura è fare andare a regime ciascuna temperatura: in queste condizioni il tutto dovrebbe essere sufficientemente lineare da rendere possibili buone interpolazioni/estrapolazioni.

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    • #3
      Ciao, se avete la possibilità, sarebbe interessante pompare aria alle varie pressioni a cui intendete lavorare, per vedere quanta varia la temperatura del sistema con la pressione.
      Si pompa l'aria si vede la variazione di temperatura e si misura il tempo in cui il sistema torna alla temperatura iniziale, cosi se durante l'esperimento questo tempo viene superato vuol dire che c'è una produzione di calore interna.
      "Non date da mangiare ai troll"
      http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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      • #4
        Originariamente inviato da GabriChan Visualizza il messaggio
        ...sarebbe interessante pompare aria alle varie pressioni a cui intendete lavorare, per vedere quanta varia la temperatura del sistema con la pressione.
        Ricordo che l'immissione di H2 in camera vuota o quasi, o comunque a pressione inferiore a quella della bombola erogatrice, provoca raffreddamento della camera stessa per "espansione adiabatica".

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        • #5
          Li'drogeno ha coefficiente di joule tomson negativo espandendo si riscalda non si raffredda

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          • #6
            Salve fcattaneo e complimenti per il lavoro e la perseveranza.

            Per esperienza, mi permetto di darti un suggerimento. Fondamentale è la taratura del calorimetro. Prima di ogni procedimento sperimentale, piuttosto che eseguire misure di energia 'assolute', conviene sempre fare riferimento ad una serie di prove 'bianche' di riferimento.
            Con questo intendo dire che, se hai in mente (per esempio) di provare a portare il nichel a, mettiamo, 345 °C immettendo idrogeno a 120 bar, prova prima (o dopo) a:

            - usare idrogeno a 120 bar su un supporto inerte portato a 345°C;
            - usare aria a 120 bar su un supporto di polvere di nichel a 345°C;
            - finalmente sperimentare le condizioni ottimali.

            In questo modo hai un riferimento, uno zero, da cui trarre conseguenze.

            Ti ricordo (forse ripetendomi) che l'idrogeno ha una migliore conducibilità termica dell'aria e questa cosa può portare a 'falsi' eccessi di calore.
            Ogni calorimetro ha una sua inerzia, quindi su ogni sistema del genere andrebbero misurati i tempi di 'risposta' del sistema, cioè, di quanto varia la temperatura dell'aria di circolazione e in quanto tempo, per ogni watt termico fornito al reattore. In questo modo potrai avere le tue curve di riferimento per fare i dovuti confronti quando procederai nell'esplorazione di nuove condizioni.

            Ancora complimenti.
            ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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            • #7
              Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   pdf-preview.axd.png 
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Dimensione: 148.9 KB 
ID: 1930302Mi sono permesso dimettere un lavoro relativo alla diffusione ed alla permeabilità in alcune materiali ( fra cui ferro e nichel ) in cui si può avere un idea di come cambino e la diffusione e la permeabilità del idrogeno
              Per chi ci legge e non è "addentro ai lavori" permeabilita e diffusioni non vanno " confuse " sono concetti diversi
              Si pu notare come particolarmetne notevoli siano i dati relativi al ferro alfa

              Una consultazione di tali grafici può offrire un aiuto nella scelta delle temperature e dei materiali e magari suggerire qualche interpretazione posteriori di certi avvenimenti
              Come bianco neutro metterei della polvere di rame non eccessivamente fine
              Infatti non è molto permeabile all'idrogeno e trasmette bene il calore ...
              Interessante per future valutazioni/ esperimenti è l'azione del ferro nella fase alfa Sarebbe bello averlo finemente suddiviso e ben a contatto sul nichel
              Visto che le temperature te lo consentono Consiglierei al gruppo di F cattaneo per eventuali sviluppi futuri di munirsi di polvere di magnetite
              Alle temperature ed alle pressioni da loro impiegate tale materiale si trasformerebbe in ferro alfa ad alta area superficiale ( metodo di attivazione del processo haber del ammoniaca )


              Ultima modifica di boss 77; 20-04-2012, 22:36.

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              • #8
                Ciao Boss77, molto interessanti i dati che hai postato, ti va di fare 2 calcoli, partendo dalla misciela 50% Fe e 50% Ni presupponendo un peso di 20g quante calorie danno, quando idrurano?
                Credo sia un parametro interessante anche questo, da tenere in considerazione.
                I dati sull'idrurazione

                http://webbook.nist.gov/cgi/cbook.cg...8#Thermo-React
                http://webbook.nist.gov/cgi/cbook.cg...8#Thermo-React

                The molecular weight of nickel is 58.693 so 1 mole is 58.693 grams.

                55.85 grams of iron to get 1 mole of it.
                Ultima modifica di GabriChan; 20-04-2012, 23:00.
                "Non date da mangiare ai troll"
                http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                • #9
                  Mi piace l'idea di Quantum Leap di considerare anche il comportamento dinamico della cella, cioè registrare quanto ci mette a passare da una temperatura ad un altra (ossia la pendenza della curva associata): questa è una grandezza caratteristica e fissa della cella, che può variare soltanto se tra l'ingresso e l'uscita c'è un assorbimento o una generazione di potenza che prima non c'era. E' quindi una buona spia...Visto che le andate a regime in risposta ai gradini sono delle curve esponenziali, si prestano bene anche a fare dei fit, per essere sicuri matematicamente che qualcosa è cambiato.

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                  • #10
                    Prestando attenzione all'esperimento COA e ipotizzando che una miscela Ni-Fe-Ni di polveri funzioni meglio delle altre, mi sono necessariamente posto la domanda: Su quali strani meccanismi opererebbe?

                    a) Sicuramente la prima azione che dò per scontata è l'azione di interposizione che impedisce in parte la sinterizzazione della nanopolvere di nichel.

                    b) Ce ne potrebbe essere una seconda, lo Zinco è noto per la sua notevole differenza di potenziale di contatto con il Rame per esempio (principio della pila di Alessandro Volta)... e chi non mi dice che proprio questo potenziale di contatto non possa essere un elemento attivo nel meccanismo LENR? Potrebbero essere micro-scariche generate dallo sfregamento, forse le cose nelle piccole dimensioni ci sfuggono.

                    c) Infine c'è l'idea dello scuotimento che sembra un altro fattore costante, se ci pensiamo un cambio repentino della pressione potrebbe generare un riassestamento dei granuli di polvere, anche un repentino cambio di temperatura crea un movimento.
                    Ipotesi: e poi se al centro della cella di Rossi ci fosse una serpentina di ferro percorsa da violenti impulsi che creano brevissimi ma intensi impulsi magnetici prima in un senso poi nell'altro? Questi impulsi creerebbero proprio dei movimenti nella polvere. teniamo presente che sia il Nichel Che il Ferro sono ferromagnetici. Quindi quando ricevono un campo magnetico Nord-Sud seguito rapidamente da uno contrario Sud-Nord.., si muovono, c'è insomma uno scuotimento.

                    Quindi si potrebbe ipotizzare che dando dei piccoli impulsi alla cella con un martello questo favorisca il fenomeno.
                    Ultima modifica di Camillo; 21-04-2012, 09:52.
                    Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                    Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
                    http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                    • #11
                      ...setup e i dati del prossimo esp. N.6
                      @ fcattaneo

                      La misura dell'energia immessa riveste granda importanza in questo tipo di valutazioni, se l'eccesso di calore non è eclatante solo una calorimetria può realmente rilevarne la presenza.
                      Interpretando questa calibrazione come prima attività di test ai fini di confronto, sarebbe comunque utile una misura della energia immessa al limite tramite un Amperometro e Voltmetro ai capi della resistenza di riscaldamento del reattore.
                      Non conosco la potenza della resistenza utilizzata, se non superasse i 200W si potrebbe utilizzare una resistenza a 24VDC alimentata con alimentatore stabilizzato regolabile oppure per la versione della resistenza a 220VAC, uno stabilizzatore o un buon guppo di continuità per PC seguito da un VARIAC.

                      Nel caso venisse utilizzato un controllo con PID, il circuito refrigerante (fondamentale per le valutazioni calorimetriche) assume un valore relativo se non forse di disturbo, però vi sono sicuramente delle ragioni per cui debba essere presente.
                      Se il set-up del test n.6 fosse come quello indicato nello schema della Figura, dovrebbero esserci altre 2 sonde TR02 e TR03 che misurano le temperature dell'acqua all'ingresso e all'uscita dello scambiatore di calore e un indicatore di flusso dell'acqua FT01.
                      Se fosse possibile registrare anche questi valori di temperatura e sapere quale è stato il flusso H2O, questi dati sarebbero molto utili per cercare di quantificare l'energia.

                      Se possibile, il test in bianco andrebbe eseguito avendo comunque immesso l'Idrogeno in pressione, meglio ancora se nel reattore fossero presenti anche delle polveri inerti.
                      Una certa utilità avrebbe un test delle temperatura a seguito di variazioni di pressurizzazione/depressurizzazione.

                      E' fondamentale aspettare il tempo necessario alla stabilizzazione, che può essere anche di molte ore, un pirometro ottico aiuterebbe a capire se e quando il sistema è stabilizzato.
                      Ultima modifica di RNBE; 21-04-2012, 10:58.
                      La Scienza non si basa sulla cieca fede professata da tifoserie e da credenti dello stregone o del santone di turno, bensì esige solide ed incontrovertibili evidenze scientifiche che siano verificate fino in fondo da parti skilled realmente terze ed indipendenti.

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                      • #12
                        Originariamente inviato da fcattaneo Visualizza il messaggio
                        Google Document
                        Ciao,
                        posso fare un paio di domande?

                        La portata d' aria di raffreddamento è rimasta invariata rispetto all' esperimento del 15/04?
                        La temperatura di ingresso dell' aria nei due esperimenti, 15/04 e 22/04, è rimasta invariata?
                        Incrociando i dati fra i due esperimenti, si può notare che la temperatura massima di uscita dell' aria, è più bassa di circa 20° nell' esperimento in bianco. Si sa a cosa è dovuta tale differenza?

                        Ciao
                        Battezzato "Uomo capellone del Monte---llo"

                        Rilievi consumi-produzione PDC aria/acqua:
                        http://www.energeticambiente.it/casa...ermico-fv.html

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                        • #13
                          Si e' vero.
                          il comportamento del reattore e' stato diverso e lo si e' capito anche durante il suo svolgimento dell'esperimento che c'erano delle differenze.

                          La portata dell'aria era "ragionevolmente" la stessa, nel senso che il flussimetro , tipo asametro, segnava la stessa portata.
                          La precisione di tali strumenti comunque non e' adatta a replicare le stesse identiche situazioni da esperimento ad esperimento, quanto piuttosto per dare una indicazione di massima.
                          Nell'esperimento del 22 abbiamo poi sostituito il manometro dell'aria sul regolatore di pressione, poi abbiamo riposizionato la pressione a 2 bar ma potrebbero esserci state delle lievi differenze.

                          Ad ogni modo se c'e' stata una differenza di portata, questa e' stata sicuramente lieve ed inoltre non solo la T. in uscita e' risultata diversama anche l'energia media necessaria x mantenere il forno alla T di 674 gradi... circa 40% nell'esperimento del 15 e intorno al 43% in quello del 22 .

                          Naturalmente tutto questo NON dimostra nulla.... per ora.

                          F.
                          Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
                          Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

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                          • #14
                            Originariamente inviato da fcattaneo Visualizza il messaggio
                            tutto questo NON dimostra nulla
                            Non è vero! Questo incoraggia la continuazione degli esperimenti...

                            Buon lavoro!
                            Ciao
                            Battezzato "Uomo capellone del Monte---llo"

                            Rilievi consumi-produzione PDC aria/acqua:
                            http://www.energeticambiente.it/casa...ermico-fv.html

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                            • #15
                              Ciao FCattaneo
                              volevo chiederti se avevi la possibilità di misurare in qualche modo il grado di dispersione che hai raggiunto
                              Ovvero se avevi misurato direttamente o indirettamente la separazione o dispersione delle particelle nanometriche utilizzate
                              Infatti sulla base della mia esperienza nella manipolazione di nanoparticelle la separazione degli agglomerati di particelle nanometriche nei suoi costituente elementari (le nanoparticelle appunto ) è complicata.
                              Pertanto la separazione delle particelle nel campione che tu ha testato non è detto che sia completa anzi...
                              questo poichè difficilmente la dispersione è efficace senza azioni particolari e quindi la funzionalità delle particelle stesse (che i tuoi lavori mostrano essere gia interessanti) è magari lontana dalle sue potenzialità
                              Avere poi una idea delle dimensioni che si ha e di come incidano sulla funzionalitàdel sistema ( lavori di Arata insegnano ) può essere determinante per la comprensione del fenomeno in oggetto
                              Ultima modifica di boss 77; 23-04-2012, 21:39.

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                              • #16
                                Ciao FCattaneo, credo dovresti precisare che il test del 22 era un test in bianco senza ne polvere ne gas, solo per registrare l'andamento termico e dinamico del reattore, da tenere come riferimento per le prove con la polvere e l'immissione di idrogeno.
                                Mi sono dimenticato di dirti quando ci siamo visti su skype di provare alla fine del test a immettere il gas a 170atm per vedere quanto influiva quello sulla temperatura del reattore.
                                Avete fatto davvero un bel lavoro, continuate cosi, sono ansioso di vedere i prossimi test con il gas e le polveri.
                                "Non date da mangiare ai troll"
                                http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                • #17
                                  Originariamente inviato da boss 77 Visualizza il messaggio
                                  volevo chiederti se avevi la possibilità di misurare in qualche modo il grado di dispersione che hai raggiunto
                                  Ovvero se avevi misurato direttamente o indirettamente la separazione o dispersione delle particelle nanometriche utilizzate
                                  Ciao Boss,
                                  devi indicarmi bene cosa intendi e come posso operare x fare queste misurazioni.


                                  Originariamente inviato da GabriChan Visualizza il messaggio
                                  Ciao FCattaneo, credo dovresti precisare che il test del 22 era un test in bianco senza ne polvere ne gas, solo per registrare l'andamento termico e dinamico del reattore,

                                  Il test del 22 e' stato fatto in assenza assoluta di H2 ma non delle polveri, che erano presenti.
                                  Il nostro reattore non si puo caricare e scaricare a piacere... una volta caricato e chiuso diventa ermetico e il solo modo di aprirlo e' distruggerlo.
                                  Questo e' da una parte un limite, ma dall'altra offre la possibilita' di poter lavorare a pressioni e temperature decisamente alte.

                                  Il test con H2 verra fatto Sabato prossimo a partire dalle ore 9 e i dati saranno disponibili On-Line, tramite Google document.

                                  Ciao,
                                  F.
                                  Ultima modifica di fcattaneo; 24-04-2012, 06:20.
                                  Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
                                  Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

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                                  • #18
                                    le particelle di una polvere si possono presentare sotto forma di una mescola di agglomerati ed aggregati di costituenti "elementari "
                                    Tali insieme di particelle si differenziano a seconda del tipo di "contatto "fra i cristralliti presenti
                                    Aggregati : gruppi di particelli nanometriche unite per le facce o le pareti delle nanoparticelle
                                    Agglomerati gruppi di particelle unite per gli spigoli
                                    Gli agglomerati si riescono a disunire fisicamente mediante sforzi di natura fisica
                                    Gli aggregati non si separano per via fisica in maniera semplice
                                    Una polvere Nanometrica è fatta da nanoparticelle unite in agglomerati e aggregati
                                    ora se voglio farla rendere al massimo devo separare gli agglomerati

                                    Una misrura di tale azione per nostri sistemi potrebbe ssere la misura del area superficiale mediante analisi BET che ci fornisce una misura in metri quadri grammo della rea esposta al contatto con idrogeno
                                    Maggiore è il valore maggiore è la superficie di scambio
                                    Se esamino polvere e noto una sua diminuzione prima e dopo i test vuol dire che ho avuto sinterizzazione o invecchiamento del mio materiale

                                    Per quanto riguardo la separazione della polvere nelle sue componenti nanometriche in modo da sviluppare il sistema in fase di preparazione del reattore ci sono alcune tecniche interessanti che se riesco postero stassera
                                    G
                                    Ultima modifica di boss 77; 24-04-2012, 21:41.

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                                    • #19
                                      @fcattaneo
                                      Ho dato un'occhiata ai dati dell'ultimo esperimento "blank": sono esattamente come me li sarei aspettati. E questo conferma che gli andamenti rilevati negli altri esperimenti (che erano abbastanza diversi) erano effettivamente "anomali". Non sto considerando tanto l'aspetto quantitativo, ma quello qualitativo: l'andamento che le curve devono avere se non c'è generazione di calore è quello ottenuto nell'esperimento 6. Gli andamenti precedenti avevano tutt'altre caratteristiche.
                                      A questo punto sarebbe interessante ripetere l'esperimento 6 ma con l'idrogeno! (Eventualmente dando qualcuni "colpi" 0-170 bar per ogni gradino, raggiunto il regime).
                                      Bravi! Ottimo lavoro!

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                                      • #20
                                        Ci sono molti metodi piu o meno efficaci per avere a disposizione materiale in forma nanometrica

                                        Ora nel nostro caso mutuandoalcune idee e dalla catalisi e dalle tecnologie derivanti dalla fabbricazione di materiali polimerici ibridi contenenti nanotubi penso che la soluzione piu semplice sia quella di preparare un blend contenete una buona dose di materiale di suppporto ( che potrebbe essere la limatura di ferro che stai già usando )
                                        tale supporto dovrebbe essere mesclato con del Ni nanometrico
                                        Quanto ?? come ??
                                        quanto : diciamo che deve crearsi meno di un monostrato poiche altrimneti ho sinterizzazione ionon metterei una concnetrazione molto elevata
                                        Farei dei test al 5 10 e 20 % di Ni su polvere di ferro per iniziare
                                        Come ??
                                        io meterei la mia polvere di ferro in un sistema in grado di esercitare sforzi di taglio sulle mie particelle per separarle, un frullatore insomma
                                        Comincerei dapprima con una piccola azione sul ferro puro
                                        sucessivamnente introdurrei poco alla volta la polvere di Ni nanometrico e lascerei agtare per un 10 minuti
                                        lo stesso ferro agisce da macina sulle nanoparticelle ... qualcosa di interessante dovremmo ottenere
                                        al ivello " casalingo " non credo si possa fare di meglio Ovviamente una deposizione di Ni sul supporto inerte ecc per via chimica dando luogo ad un sitema alla Arata per intenderci penso sia un pochino tropo laboriosa

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                                        • #21
                                          Originariamente inviato da fcattaneo Visualizza il messaggio
                                          Il test con H2
                                          Puoi misurare la temperatura dell' aria prima e dopo il forno ?
                                          Ciao
                                          Battezzato "Uomo capellone del Monte---llo"

                                          Rilievi consumi-produzione PDC aria/acqua:
                                          http://www.energeticambiente.it/casa...ermico-fv.html

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                                          • #22
                                            In effetti sarebbe meglio avere la misura della T sia in ingresso che in uscita, perchè se c'è una deriva della T ambiente in ingresso al tubo può essere difficile andare a discriminarla (si tratta di prove abbastanza lunghe, e sono giornate in cui la T ambiente può cambiare anche di molto tra mattina e pomeriggio).
                                            PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                            • #23
                                              frullatura del nichel e del ferro

                                              Da lungo tempo non volutamente non partecipo alle discussioni,poichè talvolta vanno un pò troppo sul personale a scapito
                                              del carattere collaborativo e di scambio di opinioni e informazioni. Da quasi cinque anni mi sto dedicando con alterne fortune
                                              alla FF e nel contempo ho costruito otto reattori di materiali diversi e con l'uso di polveri metalliche (non nano polveri dal costo proibitivo) e dalle mie ricerche ho capito che si possono usare svariati tipi di polveri di metalli che appartengono al gruppo 8° della tabella degli elementi. Di conseguenza e per fortuna il brevetto di qeste metologie diviene assurdo. Inoltre
                                              dal punto di vista trecnico anche l'uso di leghe particolari in polvere è altettanto efficace. Per quanto riguarda il frullare
                                              insieme nichel e ferro andrebbe benissimo se lo si potesse fare sottovuoto, in quando non e consigliabile far assorbire una
                                              ulteriore quantità di gas da parte dei metalli in oggetto,altrimenti la degasatura dei medesimi è alquanto laboriosa. Si ipotizza di scaldare il niche per una settimana sotto vuoto alla temperatura di 500°. Per ulteriori consigli tecnici per quanto
                                              possibile sono a disposizione.

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                                              • #24
                                                Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggio
                                                ...
                                                E questo conferma che gli andamenti rilevati negli altri esperimenti (che erano abbastanza diversi) erano effettivamente "anomali".

                                                A questo punto sarebbe interessante ripetere l'esperimento 6 ma con l'idrogeno! (Eventualmente dando qualcuni "colpi" 0-170 bar per ogni gradino, raggiunto il regime).
                                                Che dire... io non voglio dire quali sono le mie sensazioni... e non certo perche non ne ho, ma solo perche non hanno nessun valore.

                                                Certamete l'esperimento 6 non ha senso senza inserimento di H2... cosi come la parte blank gia' fatta e' di importanza vitale per l'analisi sucessiva dei dati.

                                                L'H2 lo inseriremo Sabato prossimo 28 Aprile a partire alle ore 09:00 circa.
                                                I dati saranno presentati, come di consueto, in tempo reale sul solito foglio di Google Document.

                                                Ciao,
                                                F.
                                                Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
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                                                • #25
                                                  mi sono dimenticato di dirvi che al posto della limatura di ferro sarebbe opportuno adoperare ddel ferro puro in polvere di facile reperimento e a costi assolutamente accettabili.

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                                                  • #26
                                                    @fcattaneo
                                                    Scusami, ho fatto un pò di confusione: nel post precedente mi riferivo solamente al test "blank", che per sbaglio ho chiamato "esperimento 6"... L'esperimento 6 sarà invece il prossimo, con l'idrogeno...

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                                                    • #27
                                                      Ciao Tutti

                                                      Per chi ci legge e fosse intreessato a capire qualcosa sulle reazioni in fase gassosa che si stanno facendo ho preparato due righe di taglio molto divulgativo delle presupposte condizioni di innesco .
                                                      Allora ad oggi sappiamo che l'innesco dovrebbe passare attraverso il caricamneto del Ni con idrogeno
                                                      Ora supposto che ciò sia corretto ( e alcune misure parrebberlo confermarlo ) cosa ne determina l'efficacia ?

                                                      Prima di entrare nel dettaglio cerchiamo di chiarire due concetti
                                                      Una reazione puo avere due tipi di blocco
                                                      Un blocco cinetico od un blocco termodinamico
                                                      Ora se il blocco è cinetico la reazione è cosi lenta che non avviene ( il diamante non si trasforma in carbone per un blocco cinetico in infatti in condizioni std ,che ne dicano alla TV , un diamante non è per sempre ... infatti per sempre è un tempo moolto lungo )
                                                      diversamnete se è termodinamicamente bloccata la reazione a quelle condizioni non puo avvenire proprio

                                                      Supponiamo ( prima approssimazione )
                                                      Che la reazione di idrurazione sia alle condizioni in cui operiamo termodinamicamente possibile


                                                      La reazione è


                                                      Ni+H2 = NiH2+calore

                                                      allora se si fa un semplice ragionamento e supponendo tale reazione descritta nei due stadi iniziale finale cosa la governa ?
                                                      I parametri iniziale da analizzare sono T e P

                                                      A)effetto della temperatura
                                                      Poichè è noto che se sottraggo reagenti in una reazione all equilibrio ( supposta tale la nostra reazione ) facilito la formazione dei prodotti
                                                      Quindi il fornire calore mi riduce la conversione e la formazione di Ni Hspostando equilibrio verso i reagenti
                                                      B) effetto pressione
                                                      E' vero che poichè sono in un sistema con una modifica di entropia poichè passo da due molecole di cui una in fase gassosa ad un sistema con una sola molecola in fase solido ci si aspetterebbe che un incremento di pressione induca la formazione di prodotti e quindi faciliti l’idrurazione
                                                      quindi meglio lavorare a pressioni alte

                                                      Considerazioni
                                                      Domanda spontanea perché si dovrebbe salire con la temperatura ??
                                                      L’incremento termico dovrebbe se non erro facilitare la cinetica ovvero accelerare la velocita con cui si raggiunge l’equilibrio, qualunque esso sia.
                                                      E' questo è utile altrimenti il Ni ci metterebbe molto a caricarsi di idrogeno
                                                      Ovviamente la temperatura incidendo sulla termodinamica ne influenzo l’entitàdel caricamneto e quindi se volete la conversione
                                                      Ecco perchè in molti reattori industriali si cerca un punto ottimale fra velocita della reazione e grado di conversione ( si fanno conti su conti considerando andamento della reazione uno studio della cinetica il tipo di reattore ecc )

                                                      PS Gabrichan i conti appena ho un attimo te li faccio
                                                      ma avremmo dati poco interessanti poichè abbiamo solo entalpia di formazione standard e noi non siamo in condizioni std ( temperatura ambiente ecc )
                                                      E non siamo nemmeno a pressione costante
                                                      Potremmo fare dei conti molto di massima
                                                      In ogni caso si puo ovviare il problema se si riuscisse a prolungare l’eccesso termico per un periodo cosi lungo da rendere trascurabile il contributo del idrurazione
                                                      Ultima modifica di boss 77; 27-04-2012, 19:01.

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                                                      • #28
                                                        Originariamente inviato da boss 77 Visualizza il messaggio
                                                        2Ni+H2 = 2 NiH+calore
                                                        Non potrebbe essere NiH2?

                                                        e noi non siamo in condizioni std
                                                        Per condizioni non standard c'è l'eq. di Van't Hoff.

                                                        Non è che si finirà per riscoprire questa
                                                        Nickel–hydrogen battery - Wikipedia, the free encyclopedia
                                                        ?

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                                                        • #29
                                                          Ciao! BesslKn
                                                          per il Ni H2 si se va a stechiometria e coretto indicare Ni H2 ora correggo ( dovevo essere stanco )
                                                          pero la isocora di vant hoff aprossimerebbe meglio il dato ma io ma non ho i dati alle nostre pressioni Diciamo che so la mole di conti che bisogna fare per descrivere almeno di massima un sistema di questo tipo
                                                          perche dovremmo calcolare il calore che si libera
                                                          avere un idea di quanto tempo impiega a liberasi
                                                          fare dei conti ( del esame di chimica fisica industriale che mi vedono un po arrugginito ) sul trasferimneto di calore avendo un idea del inerzoia termica tutto questo solo per avere un idea della dimnesione di tale azione

                                                          sono un po arrugginito per dare aiuto in tal senso soprattutto se i dati in ingresso sono un po aleatori o mancano

                                                          Tu che fai di bello ??? ( se ti va ne parliamo in privato ?)

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                                                          • #30
                                                            Ciao Boss77, l'idea era avere 2 numeri per capire a spanne dove finiva l'idrurazione e dove cominciava la reazione di fusione, avere un valore anche approssimativo tanto per capire quanto doveva durare il test per escludere che fosse solo il calore di idrurazione a scaldare e ci fosse anche qualcosa d'altro, poi considerato l'andamento e l'inerzia del reattore se guardi i grafici si notano picchi anche di 9°C in un minuto, che è tanto.
                                                            Bessel, i dati sull'idrurazione del ferro e del nichel li ho messi in un post precedente, se vuoi provare anche tu a fare 2 conti lo sai che sono sempre ben accetti.

                                                            http://www.energeticambiente.it/test...#post119320336

                                                            Ciao grazie a tutti e due ovviamente
                                                            "Non date da mangiare ai troll"
                                                            http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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