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Prove a casa

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  • Prove a casa

    Salve,
    volevo provare a realizzare a casa l'esperimento.

    Il problema più grave rimane la corrente.

    Pensate
    che un circuito del genere possa funzionare?

    Attacco la 220 di casa al un ponte di diodi per ottenere la corrente continua.
    Attacco una resistenza da 160 ohm dopo il ponte a diodi.
    attacco il tungsteno ai due poli del ponte a diodi.
    immergo tutto nell'acqua.

    Ho letto tutto del sito e vediamo se ricordo bene.
    Il catodo deve essere immerso nell'acqua per 1/6 rispetto all'anodo.
    Devono stare a 8cm l'uno dall'altro.
    In una soluzione di bicarbonato la reazione è più...è più qualcosa XD
    Schermare il tutto con 5cm di piombo


    all right?

    Premetto che io non sono nessuno.
    Esco ora da un istituti tecnico e negli ultimi 3 anni non ho fatto fisica.

    Grazie in anticipo

  • #2
    Ciao,
    non sono la persona più autorevole qua dentro, però posso dirti che in uno dei post c'è scritto che il piombo è inutile come schermatura. La schermatura serve a ripararti da eventuali neutroni che partono dalla cella, e non da raggi X, e da quello che ho capito il piombo non li blocca affatto i neutroni...Piuttosto dovresti utilizzare qualche centimetro di plexiglass, o di acqua o di paraffina...Queste cose hanno la proprietà di bloccare (catturare) i neutroni (ammesso che dalla cella ne partano di pericolosi...)

    Fonti: penultimo post alla pagina http://www.forumcommunity.net/?t=1441774&st=0

    ;-)

    ciao a tutti

    Iuri

    Edited by Biuri - 18/6/2005, 09:36

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    • #3
      LordSaga640,
      CITAZIONE
      Il problema più grave rimane la corrente.

      Gia', e la sicurezza per evitare di restarci secchi.

      Dove si e' mai visto mettere la tensione di rete in acqua, senza doppio isolamento elettrico?
      Metti un trasformatore di isolamento, o fai una buona assicurazione sulla vita.
      Oppure mano ai libri, studia, e quando sarai sicuro del fatto tuo agisci di conseguenza, responsabilmente.

      Ciao
      Mario
      Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
      -------------------------------------------------------------------
      Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
      -------------------------------------------------------------------
      L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
      Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
      ------------------------------------------------

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      • #4
        Lavoravo con i traformatori a scuola ma son troppo costosi.
        Da una somulazione con il workbench sembra che i miei calcoli erano esatti.
        Con un ponte di diodi e una resistenza da 160ohm riesco ad ottenere 1,5A in corto, forse in acqua ancora meno.

        CMQ, c'è un documentario della BBC veramente bello sulla fusione fredda:
        ed2k://|file|BBC%20Documentary%20-%20Horizon%20-%20Nuclear%20Fusion%20(An%20Experiment%20To%20Save %20The%20World).avi|455316776|6EE836DBB87F5AA775F0 BE25961E2B22|h=7YMIKSGWFYPKJKNTNOLC53RVB3MWTXFS|/
        Da scaricare con e-mule:
        http://emule-project.net/

        Buona visione e grazie

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        • #5
          AH, ho finito di vedere dopo il documentario ed2k://|file|BBC%20Documentary%20-%20Horizon%20-%20Nuclear%20Fusion%20(An%20Experiment%20To%20Save %20The%20World).avi|455316776|6EE836DBB87F5AA775F0 BE25961E2B22|h=7YMIKSGWFYPKJKNTNOLC53RVB3MWTXFS|/

          Devo dire che finisce male. E' molto bello con molta grafica al computer cona tanto di atomi di idrogeno che si fondono...ma alla fine sembra che ci sia stato un insuccesso. Più che altro nel trovare neutroni...da quel che ho capito.


          E' tutto in inglese °_°

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          • #6
            Carissimo LordSaga240

            Da come scrivi, si evince che di elettricità hai poca esperienza, mi fai accapponare la pelle dalla paura.
            Io ho un salvavita dopo il contatore ENEL che è da 30 mA, poi ne ho installato un'altro uguale sul tavolo di lavoro, non si sa mai; uso inoltre dei guanti dielettrici da 5000 volt, inoltre non specifichi che tipo di ponte raddrizzatore usi, non fai cenno a condensatori elettrolitici, la resistenza in serie è troppo alta, dovrebbe essere sotto i 10 Ohm ma di potenza 100 Watt; io non faccio uso di resistenza in serie, invece uso una resistenza in parallelo ai condensatori da 10000 Ohm 15 Watt, per scaricarli dopo spento.
            comunque puoi rileggerti il mio intervento sulla discussione "esperimento casalingo", in cui descrivo il mio alimentatore.
            Io non faccio uso di trasformatori separatori di rete, in quanto è vero che non prendi la scossa se tocchi 1 filo, ma MUORI se ne tocchi 2, senza che il salvavita se ne accorga, anzi ti CARBONIZZERAI e lui neanche scuote un'orecchio.
            Io preferisco lavorare con la fase sul tavolo, se succede qualcosa, uno dei due salvavita, MI SALVERA' LA VITA.

            Renzo Mondaini (Ravenna)

            Edited by remond - 19/6/2005, 14:54

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            • #7
              Conoscete tutti la mia mania della sicurezza (buon senso), quindi confermo pienamente quello detto da Mariomaggi che saluto rispettosamente. Bisogna andarci cauti con i potenziali di rete e le soluzioni elettrolitiche delle vostre celle.
              Se proprio non potete disporre di un trasformatore di isolamento fate il vostro lavoro con la massima attenzione, in questo caso, i guanti isolanti che adopera il buon Remond, credo possano essere considerati indispensabili ma, sono certo che non bastano per ritenere di fare un lavoro ben fatto in termini di sicurezza.

              Approfitto della condizione offertami in questo post per ribadire ai nuovi sperimentatori che,... se anche è molto bello vedere la cella accesa con una luminosità brillante e fantasmagorica, ed è probabilmente anche l'unico modo per cominciare queste sperimentazioni con l'accensione del catodo,...... non è precisamente questo l'obiettivo della ricerca.
              La "luce nella bottiglia" come la definiscono scherzosamente i miei amici Napoletani non basta, è solo un suggestivo effetto di questo tipo di prove.

              Uno sperimentatore che si rispetti (vedi per esempio Area51, Teslacoil, DeltaHf, Quantum leap, DaniloZ, Remond e altri che non ricordo), devono anche provvedere ad allestire un apparato di misura per determinare le eventuali variazioni dell'energia misurata all'uscita in base a quella elettrica a sua volta fornita all'ingresso.

              Solo in questo modo ci si può impossessare del fenomeno e riuscire a sentirsi un po protagonisti della vicenda.
              Inoltre bisogna essere molto umili e pazienti e soprattutto bisogna leggere, leggere, leggere in continuazione.

              Spesso, purtroppo, mi capita di leggere persone che si affacciano al forum con una presunzione esagerata e dopo essersi rese conto di essere cadute in un banale trabocchetto della conoscenza e di aver mostrato a tutti palesemente la loro ignoranza non si fanno più sentire.

              Sarebbe bastato, entrare con molta umiltà e sete di conoscenza per poter catturare dai più esperti informazioni deliziose ed entusiasmanti.

              Mi piacerebbe ricordare a tutti che una domanda non è mai stupida, le risposte invece possono esserlo. Quindi, soprattutto per coloro che iniziano le sperimentazioni e si avvicinano al problema per la prima volta, ...chiedete, ...chiedete umilmente che tutto vi verrà dato e vi verrà reso manifesto.

              Ma non pensate da queste mie parole cosi proferite che io possegga le chiavi dei sigilli del sapere,...sono ignorante ed è proprio per questo che mi trovo tra voi,...voglio conoscere anche io.

              E sono certo che il più umile di voi arriverà dove non sono riuscito ad arrivare io con il mio vecchio e polveroso laboratorio.

              Ricordate che lo stupido ha certezze, il ricercatore legge e il saggio dubita.

              Edited by Ennio Vocirzio - 19/6/2005, 20:17

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              • #8
                Quando avevo circa...15 anni.
                Ricordo che dovevo realizzare un circuito stampato con delle basette presensibilizzate.
                Ricordo che realizzai il cablaggio del neon con cavi scoperti attaccati direttamente alla 220. Se ci ripenso mi si accappona la pelle a me.

                CMQ, per il momento l'esperimento citato sopra l'ho messo in cantina.
                See you again

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