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  • sospetto

    Intanto un saluto a tutti e tanti complimenti a tutti i volenterosi e studiosi.
    Sono un nuovo sperimentatore ho letto moto di questo forum ed ho voluto subito verificare di persona il funzionamento della fatidica cella.
    Ho seguito tutti i passaggi e al primo esperimento tutto ha funzionato senza problemi, sono riasto stupefatto. Poi a forza di prove mi è venuto un sospetto che spero qualcuno di voi riesca a smentire.

    Ipotesi:
    L'alimentazione della cella viene fatta da un sistema stabilizzato con una grossa capacità in parallelo all'usicta dell'alimentazione. Se noi cortocicuitiamo l'uscita (a condensatore carico ma a circuito spento) avremmo una grossa scintilla data dalla scrica della capacità.
    L'energia impulsiva in quel singolo istante è molto alta in grado di incidere gli elettrodi utilizzati in maniera evidente.
    Ora il sospetto è proprio questo. Avete presente come sono fatti i campanelli delle scuole... C'e' un elettrocalamita ed una molla l'elettrocalamita viene alimentata e il batoccio colpisce la campana contemporaneamente stacca il contatto all'ettrocalamita , il batoccio torna indietro e il contatto viene riattivato questo produce il continuo movimento del batoccio ad una frequenza data dalla meccanica del sisterma.

    Non è che per caso (e spero proprio di no) che all'interno della cella il tutto si comporti nel medesimo sistema? Mi spiego: l'acqua con il sale consuce è quindi la capacità scarica l'energia trà i due elettrodi, contemporaneamente l'acqua intorno all'elettrdo negativo evapora o comunque si stacca dall'elettrodo per l'alta temperatura quindi non c'e' più conduzione, a questo punto il condensatore si ricarica, l'elettrodo si raffredda l'acqua torna in contatto e il ciclo ricomincia, ad una frequenza precisa data dalle caratteristiche della stessa acqua???

    Spero questa sia solo un'ipotesi contorta, comunque inserirò un oscilloscopio ai poli della capacità e verificherò se c'e' un comportamento impulsivo.

    Spentitemi tutto grazie.

    huh.gif

  • #2
    Carissimo elettricista

    Ora l'esperimento che hai condotto (di cui non spieghi) lo avrai eseguito con un elettrodo più immerso ed uno meno immerso, magari di metalli uguali; se inverti la polarità agli elettrodi, se è vero quello che dici, si avrebbe lo stesso effetto.
    Se avrai provato, avrai notato che l'effetto è diversissimo.
    Rimango a tua disposizione per eventuali altri chiarimenti.

    Renzo Mondaini (Ravenna)

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    • #3
      CITAZIONE (remond @ 2/9/2005, 23:36)
      Carissimo elettricista

      Ora l'esperimento che hai condotto (di cui non spieghi) lo avrai eseguito con un elettrodo più immerso ed uno meno immerso, magari di metalli uguali; se inverti la polarità agli elettrodi, se è vero quello che dici, si avrebbe lo stesso effetto.
      Se avrai provato, avrai notato che l'effetto è diversissimo.
      Rimango a tua disposizione per eventuali altri chiarimenti.

      Renzo Mondaini (Ravenna)

      si avevo già notato che invertendo la polarità il tutto non funziona, volevo ora provare ad utilizzare un condensatore poliestere invece che elettrolitico per la controprova effettiva.

      Comunque siccome sono un pazzo sperimentatore volevo fare anche la seguente prova (anche se probabilmente perderò del tempo).
      Volevo provare a modulare con frequenze e forma d'onda diverse il flusso di corrente.

      L'idea (assurda) mi è venuta studiando la registrazione audio magnetica: Il segnale da registrare su un nastro magnetico viene sommato ad una frequenza detta BIAS del ordine dei 40-50 khz. Questa non viene ovviamente incisa sul nastro (troppo alta) ma aiuta moltissimo lo sviluppo della registrazione, senza bias il suono risulterebbe completamente distorto.

      Pensavo quindi di creare uan volte per tutte un alimentatore switching in grado di erogare potenza notevoli partendo anche da una batteria a 12 volt di automobile e tensioni fino a 500 volt. Con appunto la possibilità di sommare all'alimentazione una modulazione.

      Chissa! magari qualcosa succede, appena pronto vi mando comunque lo schema dell'alimentatore in moda da poter ottenere comunque tensioni più alte ed avere la possibilità di regolarle senza dover perforza procurarsi il costoto variatore.

      Ciao a tutti.

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      • #4
        CITAZIONE (remond @ 2/9/2005, 23:36)
        Carissimo elettricista

        Ora l'esperimento che hai condotto (di cui non spieghi) lo avrai eseguito con un elettrodo più immerso ed uno meno immerso, magari di metalli uguali; se inverti la polarità agli elettrodi, se è vero quello che dici, si avrebbe lo stesso effetto.
        Se avrai provato, avrai notato che l'effetto è diversissimo.
        Rimango a tua disposizione per eventuali altri chiarimenti.

        Renzo Mondaini (Ravenna)

        Caro Remon,
        Mi è successo un fatto strano che non ho notato nel forum, ma è sicuramnete affascinte dal punto di vista coreografico. Se lascimo gli elettrodi in immersione tanto da provocare solo elettrolisi, e stacchiamo il morsetto di alimentazione al catodo al momento che ci avviciniamo per ricollegarlo, scatta tra il morsetto e l'elettrodo in questione una scintilla seguita subito da un arco o qualcosa di simile che si mantiene anche allontanando il morsetto di qualche centimetro. Non sembra un arco elettrico ma qualcosa di simile al plasma, che in pochi secondi fonde parzialmente il morsetto. La cosa strana è che l'arco (o quello che è) si prolunga per qualche centimetro cosa che a 300 Volt mi sembra impossibile. Avete notato anche voi questa strana cosa?

        Attenzione a non fulminarsi!!!.

        Grazie

        Edited by elettricista - 3/9/2005, 22:53

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        • #5
          Carissimo elettricista

          Quel fenomeno da te osservato, lo abbiamo discusso su di una vecchia discussione di nome "fusione fredda secca".
          Vattela a stampare e leggila attentamente, poi dicci le tue impressioni.

          Renzo Mondaini (Ravenna)

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          • #6
            CITAZIONE (remond @ 4/9/2005, 13:27)
            Carissimo elettricista

            Quel fenomeno da te osservato, lo abbiamo discusso su di una vecchia discussione di nome "fusione fredda secca".
            Vattela a stampare e leggila attentamente, poi dicci le tue impressioni.

            Renzo Mondaini (Ravenna)

            Si avevo letto la discussione riguardo la fusione fredda secca, ma non avevo capito che si sfruttava ugualmente il processo elettrolitico. Comunque sto facendo una serie di esperimeti anche con tensioni molto più basse e il (plasma) se così si chiama si forma anche con 70 volt e 0,2- 0,3 ampere.

            Questa cosa mi lascia stupefatto non riesco a capire cosa sia l'arco che si forma sopra l'elettrodo, ed ho notato anche che il plasma si forma in qualisiasi punto dove viene interrotto la conduzione del polo negativo. Il mio alimentatore lavora con la tensione di 12 volt, che entra in un inverter a 220v (400W) onda quadra, poi il solito ponte diodi e le capacità di livellamento. Londa quadra comunque reagisce in modo un'po diverso rispetto alla rete elettrica, comunque nonostante i soli 400W riesco ad ottentre il plasma nell'elettrolisi. Però il discorso della fusione fredda secca (se si chima così) mi affascina in modo particolare. Farò ulteriori prove poi vi faccio sapere.

            Un saluto a tutti.

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            • #7
              guarda che hai costruito una saldatrice ad elettrodo, se me lo dicevi ti prestavo la mia
              tongue.gif wink.gif

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