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Il plasma fuori dall'acqua!

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  • Il plasma fuori dall'acqua!

    Beh, probabilmente capirete meglio appena avrò aggiornato la mia solita paginetta con fot e video (stavolta hi-res), ma tento lo stesso una spiegazione:

    Ho creato un 'cilindro' di elettrolita, facendolo circolare con una pompetta per acquari. Quando esce dal tubo di gomma passa in 5 cm di tubo di rame (anodo) e poi esce e si riversa nella vaschetta.
    Sapete cosa succede 'pizzicando' il flusso di liquido con un elettrodo a punta? Funge da 'spartiacque' che lascia la parte di catodo opposta alla provenienza del flusso perfettamente asciutta!

    Accendendo il tutto, sembra che nella zona 'asciutta' ci sia una speci di 'vento' che fuoriesce dalla punta del catodo!
    Purtroppo il Geiger, anche se 'ricoperto' col domopak, continua a contare il fondo natturale.

    L'impressione è quella di 'saldare' un tubetto d'acqua.
    "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

  • #2
    Uhm...non ho capito molto bene...non saprei bene commentare quel "vento" che esce dal catodo...
    secondo me hai realizzato ( in una varinte particolare ) la reazione a secco!!! cool.gif
    Prova a andare a prendere la discussione fusione fredda secca, troverai le foto e i filmati di due bravi ricercatori:Remond, e deltahf i quali hanno realizzato una rezione a secco...la descrizione di quel fenomeno da te riscontrato si avvicina molto alla loro...prova a darci una guardata e fammi sapere!!! smile.gif

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    • #3
      Il vento che esce si chiama vento ionico, ed è causato probabilmente dalla ionizzazione dell'aria. E' molto evidente in apparati chiamati lifters. Anche questo da ulteriori indicazioni sulle geometrie da seguire, sottolineando il fatto che una geometria cilindrica rispetto una a disco (come dicevo in un altro post) presenta zone di minore attività e quindi non è ottimale.

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      • #4
        CITAZIONE (Dareus @ 30/10/2005, 11:15)
        Uhm...non ho capito molto bene...non saprei bene commentare quel "vento" che esce dal catodo...
        secondo me hai realizzato ( in una varinte particolare ) la reazione a secco!!! cool.gif
        Prova a andare a prendere la discussione fusione fredda secca, troverai le foto e i filmati di due bravi ricercatori:Remond, e deltahf i quali hanno realizzato una rezione a secco...la descrizione di quel fenomeno da te riscontrato si avvicina molto alla loro...prova a darci una guardata e fammi sapere!!! smile.gif

        Ciao Dareus,

        direi di no,

        loro parlano di un arco elettrico, io non ho nessun arco. Semplicemente, ho incrementato molto l'effettoche hai quando tieni un catodo molto vicino al pelo del liquido, senza però tutta quella turbolenza di bolle, schizzi, ecc.
        L'effetto è molto pulito e 'tranquillo', al punto che sarebbe abbastanza facile avvicinare un oggetto al catodo (e al plasma) a 1mm e forse meno, con conseguente possibilità di rilevare neutroni a bassa energia, in quanto essi non sarebbero intrappolati nel liquido.

        Ho aggiornato la paginetta con delle foto, dagli un'occhiata, lì si capisce meglio...
        "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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        • #5
          Salve elettrorik, ancora complimenti happy.gif

          Forse potrebbe essere interessante immettere nell'elettrolita una qualche polvere non solubile per verificare in prossimità del catodo eventuali strane turbolenze. E' solo un'idea da sviluppare ....

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          • #6
            complimenti ElettroRik,
            bell'esperimento...interessante.
            a questo punto mi viene in mente di fare anche il catodo con lo stesso sistema, un flusso più piccolo a sfiorare.

            ciao

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            • #7
              QUOTE (daniloz @ 3/11/2005, 22:09)
              complimenti ElettroRik,
              bell'esperimento...interessante.
              a questo punto mi viene in mente di fare anche il catodo con lo stesso sistema, un flusso più piccolo a sfiorare.

              ciao

              Grazie.
              Purtroppo non ho la seconda 'pompetta', quindi devo procedere per 'caduta'. Inoltre, ci sarebbe la necessità di tenere separati i due liquidi... Lo vedo un po' complicato, ma se ci riesco...

              Intanto, ve ne dico un'altra. Magari, è banale, però.... A conferma che il moto degli ioni è lento: facendo a rovescio, cioè mettendo l'anodo a valle del flusso, in vaschetta, il plasma è almeno 10 volte più debole, pur essendo il catodo alla stessa distanza dall'anodo!
              Inoltre, il plasma non sembra essere influenzato troppo dalla 'corrente' (velocit&agrave del flusso di liquido, forse a parziale conferma della bassa densità dello stesso....
              "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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              • #8
                Un video lo si puo' vedere? wink.gif

                PS: Ottimo lavoro ^___^

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                • #9

                  Elettrorik,...accidenti,..non riesco a entrare nel tuo sito stasera wacko.gif wacko.gif wacko.gif

                  Beh,..proverò domani, volevo esaminarlo anch'io.

                  Cia raga

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                  • #10
                    QUOTE (thot @ 4/11/2005, 23:28)
                    Elettrorik,...accidenti,..non riesco a entrare nel tuo sito stasera wacko.gif wacko.gif wacko.gif

                    Beh,..proverò domani, volevo esaminarlo anch'io.

                    Cia raga

                    Si, c'é una delle ADSL ko.

                    Prova con questo link: http://mail.bennati.it/rik/ff/
                    "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                    • #11
                      Ciao ElettroRik,
                      le tue prove di analisi del rapporto tra capacita' di alimentazione e intensita' del plasma confermerebbe un mio sospetto: ci vorrebbe un buon condensatore non solo per innescare il plasma a basse potenze, ma anche per renderlo stabile.
                      Pensa che nell'attesa che mi arrivi il variac gia' ordinato, ho fatto un po' di prove con le comuni pile messe in serie fino ad arrivare a 24 Volt (16 stilo AA per 1,5 Volt) con erogazione massima di corrente a 3 Ampere nella soluzione con cloruro di sodio: nessun plasma osservato, in compenso tante bollicine che formano una sorta di schiuma ed un fumo quasi impercettibile. Inoltre ho osservato che quando il sistema raggiungeva la massima corrente la tensione calava fino ad intorno ai 16 Volt, quindi il complesso di batterie poteva erogare un massimo di potenza intorno ai 50 Watt. Il catodo usato e' un comune ago da cucire oppure il filo di rame, mentre l'anodo e' la cella metallica (un comune pentolino da cucina).
                      Le mie e tue prove confermano che per ottenere l'innesco del plasma, non occorrono alte potenze (ovvero alta corrente a voltaggi bassi), bensi' alti voltaggi. Finche' non mi arriva il variac, sto valutando la capacita' del condensatore da prendere: propenderei per quello da 10mF. Che cosa ne pensi?
                      Complimenti per il tuo sito, che mi ha dato delle indicazioni interessanti per le prove di bassa potenza che e' proprio il mio interese.
                      Un saluto a te ed a tutti gli altri del forum
                      Francesco

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                      • #12
                        QUOTE (berlitz @ 5/11/2005, 14:05)
                        Ciao ElettroRik,
                        le tue prove di analisi del rapporto tra capacita' di alimentazione e intensita' del plasma confermerebbe un mio sospetto: ci vorrebbe un buon condensatore non solo per innescare il plasma a basse potenze, ma anche per renderlo stabile.
                        Pensa che nell'attesa che mi arrivi il variac gia' ordinato, ho fatto un po' di prove con le comuni pile messe in serie fino ad arrivare a 24 Volt (16 stilo AA per 1,5 Volt) con erogazione massima di corrente a 3 Ampere nella soluzione con cloruro di sodio: nessun plasma osservato, in compenso tante bollicine che formano una sorta di schiuma ed un fumo quasi impercettibile. Inoltre ho osservato che quando il sistema raggiungeva la massima corrente la tensione calava fino ad intorno ai 16 Volt, quindi il complesso di batterie poteva erogare un massimo di potenza intorno ai 50 Watt. Il catodo usato e' un comune ago da cucire oppure il filo di rame, mentre l'anodo e' la cella metallica (un comune pentolino da cucina).
                        Le mie e tue prove confermano che per ottenere l'innesco del plasma, non occorrono alte potenze (ovvero alta corrente a voltaggi bassi), bensi' alti voltaggi. Finche' non mi arriva il variac, sto valutando la capacita' del condensatore da prendere: propenderei per quello da 10mF. Che cosa ne pensi?
                        Complimenti per il tuo sito, che mi ha dato delle indicazioni interessanti per le prove di bassa potenza che e' proprio il mio interese.
                        Un saluto a te ed a tutti gli altri del forum
                        Francesco

                        Si, in effetti elevatissime capacità danno diversi vantaggi:

                        1) Non occorre integrare nel tempo le misurazioni di V e I per conoscere la potenza applicata, lo fa il C per noi (più è grande il C minore sarà l'errore).
                        2) Non occorrono correnti e quindi potenze enormi (con meno di 8 Watt fondo l'acciaio, e oggi ho fatto diversi e spettacolari esperimenti con 140V / 1A, fondendo 2cm di catodo di W!).
                        3) Favorisce alla grande l'effetto abasse V. Con tensioni di 40 volt io riuscivo già a giocherellare con un pre-plasma arancione sfruttando l'effetto punta di uno spillo d'acciao.
                        4) Non si rischia di far saltare il ponte raddrizzatore (basta una piccola R in serie per proteggere l'alimentazione dai cortocircuiti)
                        5) Funge da 'innesco': Serve una elevata quantità di carica e un campo elettrico in grado di 'avviare' la prima scintilla. Poi, in pochi istanti il sistema si 'autofacilita' (nel senso che in parte si autosotiene per l'aumento di emissione termoionica e forse qualcos'altro... io ho una mia idea in proposito... ) e bastano correnti davvero limitate.
                        6) Riduce di brutto le emissioni elettromagnetiche.

                        In merito alle domande: se per 10mF intendi 10 milliFarad, cioè 10.000microF ok, direi che è il minimo, lavorando con basse tensioni... Comunque ti consiglio di prenderlo da almeno 350Volt, sai com'è, l'appetito vien mangiando.... prima o poi ti vien la voglia di 'pompare'. Ah, guarda che sarà un bel bombolotto...

                        Le bollicine e il 'fumo' che hai visto è normale eletrolisi, ed è ciò che dovremmo evitare. Prova a 'punzecchiare' la superficie del liquido. Dovrebbe 'scoppiettare' e scintillare appena... anche se con 24V non vedi molto...
                        La cella metallica come anodo è ottima per favorire gli inneschi... un po' meno se poi vuoi fare video, voto, ecc...

                        X TUTTI:

                        Ragazzi, ho fatto diverse prove e.... mi è venuto un sospetto.... però vorrei prima illustrare tutte le mie annotazioni. Quindi, datemi il tempo di metterle online, così non mi sbatto a scriverle a parole qui, dove invece è meglio una sintesi...

                        A domani, ciao a tutti.
                        "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                        • #13
                          Ciao Elettrolik,
                          confermo che intendevo il condensatore da 10.000 microFarad, anche se immaginavo gia', come dici tu, un bombolotto. Lo prendero' da 350 Volt, anche se il variac non arrivera' ad erogare quella tensione. Per quanto riguarda il prezzo, immagino che non sara' particolarmente economico, pero' penso che valga la pena.
                          Per quanto riguarda l'esperimento, avevo gia' provato a punzecchiare la superficie della soluzione con l'ago ottenendo al massimo dei leggerissimi schizzi ma nessuna scintilla. Forse mancava ancora un po' di corrente.
                          Per quanto riguarda il tuo elenco dei vantaggi che darebbero le elevate capacita', mi lascia perplesso l'ultimo punto. Forse volevi dire i disturbi elettromagnetici. Altrimenti la mia intenzione di usare celle metalliche per catturare le onde elettromagnetiche emesse dal plasma per convertirle in calore non avrebbe avuto senso. Gradirei una tua replica su questo punto. Per il resto mi trovi d'accordo.
                          A presto
                          Francesco

                          Edited by berlitz - 6/11/2005, 01:48

                          Commenta


                          • #14
                            QUOTE (berlitz @ 6/11/2005, 01:46)
                            Per quanto riguarda il tuo elenco dei vantaggi che darebbero le elevate capacita', mi lascia perplesso l'ultimo punto. Forse volevi dire i disturbi elettromagnetici. Altrimenti la mia intenzione di usare celle metalliche per catturare le onde elettromagnetiche emesse dal plasma per convertirle in calore non avrebbe avuto senso. Gradirei una tua replica su questo punto.

                            Beh, anche i disturbi sono emissioni, no?

                            In effetti, pare ci sia un effetto condensatore che crea il plasma. Secondo me, a livello di sfasamenti però, il comportamento del gruppo anodo-catodo è più simile ad un'induttanza o a un circuito accordato (definito da parametri tipo temperatura, saturazione soluzione, immersione catodo, ecc...) che crea oscillazioni 'casuali' un po' su tutte le bande.
                            Il Condensatore non fa altro che tendere ad ostacolare (almeno elettricamente) tali frequenze più alte. Comunque, le emisioni del plasma per effetti non puramente elettrici non dovrebbero essere influenzate troppo.
                            "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                            • #15
                              "In effetti, pare ci sia un effetto condensatore che crea il plasma. "

                              Non pare, c'e' ^^

                              All'esterno del catodo hai uno strato di ioni positivi del sale, poi c'e' il plasma (elettroni e protoni, probabilmente elettroni in eccesso per via delle emeissioni elettroniche) e poi un cuscinetto di elettroni, infine la superficie del catodo. Da quel che ho capito è cosi' happy.gif il punto è capire se "il dielettrico" è il plasma o proprio lo schermo di ioni positivi...

                              Edited by Hellblow - 6/11/2005, 17:25

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                              • #16
                                CITAZIONE (ElettroRik @ 6/11/2005, 17:11)
                                Beh, anche i disturbi sono emissioni, no?

                                Ciao ElettroRik,
                                si, anche i disturbi sono emissioni, ma di natura, direi, irregolare o casuale, del plasma quando questo subisce variazioni improvvise interne. Ma il plasma emette anche radiazione regolare dovuta alla sua parte stabile che e' proprio quella parte che ci interessa.
                                CITAZIONE

                                In effetti, pare ci sia un effetto condensatore che crea il plasma. Secondo me, a livello di sfasamenti però, il comportamento del gruppo anodo-catodo è più simile ad un'induttanza o a un circuito accordato (definito da parametri tipo temperatura, saturazione soluzione, immersione catodo, ecc...) che crea oscillazioni 'casuali' un po' su tutte le bande.
                                Il Condensatore non fa altro che tendere ad ostacolare (almeno elettricamente) tali frequenze più alte. Comunque,   le emisioni del plasma per effetti non puramente elettrici non dovrebbero essere influenzate troppo.

                                Quindi, come tu hai risposto, grossi condensatori dovrebbero limitare le irregolarita' facendo emergere l'emissione elettromagnetica stabile da parte del plasma.
                                Ciao
                                Francesco

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                                • #17
                                  CITAZIONE (berlitz @ 6/11/2005, 19:52)
                                  Quindi, come tu hai risposto, grossi condensatori dovrebbero limitare le irregolarita' facendo emergere l'emissione elettromagnetica stabile da parte del plasma.

                                  Puo essere.
                                  Se vuoi misurare 'pulito' ti consiglio di replicare il flusso a circolazione di liquido. Almeno ti togli una marea di gorgoglii, e poi hai una ridotta attenuazione rispetto a catodo immerso.
                                  "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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