Due calcoletti sulla cella - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Due calcoletti sulla cella

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • #61
    Ecco,Rabazon vede giusto,meglio indagare su poco,che fingere di sapere tutto e non divulgare nulla.Ma forse Thot è scherzoso,in fondo tempo addietro ha pubblicato pure lui interessanti misurazioni e risultati discreti.Il sistema a cui si riferisce Thot,quello di Wehnelt, è ,come dice lui , una cella al plasma collegata in serie ad un alimentatore e ad un rocchetto di Rhumkorff(una sorta di trasformatore).Sto rocchetto emette scintillazioni,visto che segue l'accensione-spegnimento del plasma,e irradia le onde nello spazio.Almeno nel passato sta cella era utile a qualcosa! Chiaramente il sistema ,dal punto di vista della qualità e della stabilità,è orribile,ma a quei tempi era l'unica maniera di ottenere emissioni elettriche simili a quelle dei fulmini.Ovviamente,se qualcuno ha idea di replicare tale esperimento,sappia che si lavora su tensioni mortali, il kilowatt di energia del plasma viene trasferito totalmente al rocchetto,anche se esiste un avvolgimento primario e uno secondario nel rhumkorff.Meglio specificarlo,non si sa mai che il ragazzino di turno legga e si bruciacchi un braccio.

    Commenta


    • #62
      dear amici,
      ovi, adesso forse ho capito qualcosa dell'effetto wenhelt,mannaggia...

      aho thotte, sia io che ovi abbiamo dichiarato che non pensavamo di rintracciare elementi chimici con quelle analisi,

      ho pure ammesso che molti mesi fa ho commesso questo sbaglio,per poco tempo ,
      che voi de più?
      aspetto che mi delucidi sulle leggi di ohm, cosa che non hai fatto, ma te scherzi sempre,
      però se la cella di sto effetto è simile a quella mizuno,abbiamo la conferma dellle oscillazioni dovute agli schermi ionici e d'acqua attorno agli elettrodi...
      nell'800 adoperavano tutti gli effetti anche se non li capivano ...
      interessante...

      potremmo prevedere un circuito dove gli sheet si rompono qua e là , a caso e tutte queste rotture si armonizzano attorno a delle frequenze particolari...
      inoltre le cavità risonanti possono essere molte e diverse , anche a causa di distanze diverse dal catodo...
      aspetto un elettronico che possa riprodurre un simile circuito..
      saluti

      Commenta


      • #63
        ciao rabazon

        non ricordo dove, a causa di troppa roba qui, ma uno di noi in'un'altro tread l'ha postato! credimi, cerco di far mente locale ma nn riesco a trovarlo!
        cmque è stato uno di noi!
        ciao ciao
        Nel nuovo millennio l'uomo tornando alla natura distruggerà quei mostri e l'energia dell'atomo pulito costruirà ancora infinite meraviglie e le ferite dell'umanità, come le guerre non saranno che purtroppo molto tristi incidenti dì percorso. (Omero Speri -VR- Pioniere della FF )

        Commenta


        • #64
          QUOTE (brunovr @ 18/12/2005, 15:29)
          ciao rabazon

          non ricordo dove, a causa di troppa roba qui, ma uno di noi in'un'altro tread l'ha postato! credimi, cerco di far mente locale ma nn riesco a trovarlo!
          cmque è stato uno di noi!
          ciao ciao

          OVI stesso, qui: http://www.forumcommunity.net/?t=2226881&s...0#entry29849591

          Hei, Brunovr, che fine hai fatto? Non è che il botto ti ha 'dato in testa', che non rispondi più? tongue.gif tongue.gif tongue.gif tongue.gif

          Edited by ElettroRik - 18/12/2005, 16:59
          "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

          Commenta


          • #65
            caro rik!
            no, il botto non mi ha dato alla testa,! :-)
            il problema è che sta per finire l'anno e devo sistemare 2 bilanci aziendali !!!!

            mi è venuto qesto lampo di genio con gli omogeneizzati ed ho ripreso un pò di esperimenti!


            A dire il vero continuo a leggere, ma è difficile concentrarsi mentre in testa hai i bilanci!!!! soprattutto se sono ingarbugliati!!
            x quanto riguarda la cella, ho letto tante belle cose ultimamente ma sapete, è molto difficile sperimentare con pochi mezzi, inoltre ci si mette anche il tempo, in garage c'è freddo!!!
            Comunque stò terminando il nuovo laboratorio con il mio fratellino detto archimede! e li si inizia a fare sul serio, x ora stò solo giocherellando( BOOM a parte!)
            Ciao Rik buon lavoro
            ps
            non sarai mica tu quello che ha vinto il superenalotto!!!!!
            Nel nuovo millennio l'uomo tornando alla natura distruggerà quei mostri e l'energia dell'atomo pulito costruirà ancora infinite meraviglie e le ferite dell'umanità, come le guerre non saranno che purtroppo molto tristi incidenti dì percorso. (Omero Speri -VR- Pioniere della FF )

            Commenta


            • #66
              QUOTE (brunovr @ 18/12/2005, 17:10)
              non sarai mica tu quello che ha vinto il superenalotto!!!!!

              Acc.... mi hai beccato! biggrin.gif
              "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

              Commenta


              • #67
                Saluto tutti gli amici, Ciao raga !!!! w00t.gif


                rispondo a rabazon

                CITAZIONE
                aho thotte, sia io che ovi abbiamo dichiarato che non pensavamo di rintracciare elementi chimici con quelle analisi


                Infatti,....è quello che pensavo pure io,.. non mi sono spiegato perchè siete saltati in mezzo.

                CITAZIONE
                magari può spiegarlo meglio delle leggi di ohm,  


                Che vuoi dire ??? non capisco

                per O.V.I.

                Calmo...calmissimo....stai molto sciolto e sereno biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif

                Ok per quello che hai detto e per i consigli che hai dato, molto giusto.

                Anche se ti dico,..non ti preoccupare molto uno che costruisce un rocchetto per alta tensione e per dipiù lo fa funzionare con un interruttore di Wehnelt è abbastanza bravo quindi non credo che potrebbe farsi del male. shifty.gif
                E' molto più pericolosa la cella. wink.gif wink.gif wink.gif

                A presto raga, ... faccio un po di zapping e vado via

                Commenta


                • #68
                  Per evitare critiche,incomprensioni,etc. etc. sulle misure spettrali,riporto una serie di notizie informative,poichè la chimica della cella è in stretta connessione con la distribuzione delle cariche positive,negative e ioniche,sperando sia utile un po' a tutti,me compreso.--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- La spettroscopia si occupa dell'esame e dell'interpretazione degli spettri e delle molecole, allorché la materia viene opportunamente eccitata.

                  Uno spettro rappresenta un'insieme di radiazioni , messe o assorbite dagli atomi o dalle molecole , distribuite ed espresse per mezzo delle lunghezze d'onda o delle frequenze. Possiamo dividere gli spettri ( o meglio le differenti linee spettrali ) in

                  1)Spettro di emissione;

                  2)Spettro di assorbimento.
                  Lo spettro di emissione si ha quando le radiazioni ottiche emesse d un sorgente opportunamente eccitata vengono direttamente disperse nelle componenti monocromatiche mediante uno spettroscopio , chiamato anche spettrometro se fornito di una scala graduata da utilizzare per la lunghezza d'onda della radiazione.

                  A seconda della materia eccitata si può ottenere :

                  a)Uno spettro continuo se è formato da lunghezze più o meno estese di lunghezze d'onda. Nel campo del visibile si presenta come una successione continua i colori che dal rosso si estendono fino al violetto. Viene emesso soprattutto dalla materia in fase solida o in fase liquida quando si riscalda fortemente.

                  b)Uno spettro di righe se è formato da un sequenza discontinua , più o mano numerosa , di righe brillanti ben separate sopra uno sfondo scuro. Indipendentemente dalla tecnologia di eccitazione , ogni atomo di un elemento portato allo stato aeriforme presenta uno spettro di righe che caratterizza la natura della materia emittente.

                  c)Uno spettro di bande se è formato da una successione assai fitta di righe che si addensano in corrispondenza di alcune lunghezze d'onda. È originato soprattutto di gas e di vapori delle molecole poliatomiche i cui atomi sono chimicamente legati.

                  Spettro di assorbimento.
                  Questo tipo di spettro si ottiene interponendo sul cammino della radiazione in grado di originare uno spettro continuo una sostanza (in genere un gas o un vapore ) che assorbe in corrispondenza di alcune lunghezze d'onda alcune componenti che l'attraversano. Si origina così una specie di arcobaleno sovrapposto alle varie righe che caratterizzano la sostanza in fase aeriforme si trasformano in assorbimento , in un sequenza di linee scure localizzate nella stessa posizione (frequenza ) delle prime. Confrontando gli spettri in emissione ed in assorbimento , forniti dalla stessa sostanza in fase aeriforme , si nota una corrispondenza ,rilevata per la prima volta da Kirchoff , chiamata comunemente principio d'inversione dello spettro : ogni sostanza aeriforme è capace di assorbire quelle radiazioni che nelle stesse condizioni fisiche è capace di emettere. La spettroscopia si suddivide in diverse branche secondo i metodi usati per produrre e rivelare le radiazioni elettromagnetiche studiate : il metodo comunemente accettato si basa sulla lunghezza d'onda delle radiazioni in esame.

                  Si ha così la spettroscopia dei raggi X , dell'ultravioletto , del visibile , dell'infrarosso e delle radioonde , in ordine di lunghezza d'onda crescente.
                  Ogni elemento, ogni sostanza chimica, ha le sue righe spettrali caratteristiche e queste sono uniche, come impronte digitali. Rivelano quindi non solo quali atomi o quali molecole siano presenti ma anche altre caratteristiche fisiche, ad iniziare dalla temperatura.
                  Questo,in linea di massima,e con la sincera speranza di non essere Off Topic sull'analisi della cella al plasma.

                  Edited by OggettoVolanteIdentificato - 18/12/2005, 22:28

                  Commenta


                  • #69
                    CITAZIONE (thot @ 17/12/2005, 23:57)
                    Lo studio spettrale è molto importante,.....ma accidenti non azzecca niente parlare de elementi chimici... w00t.gif w00t.gif
                    e na vera stupidata...... w00t.gif


                    Uno ve vo pure aiutà ma vuoi siete tutti de coccio ....... cry.gif cry.gif cry.gif

                    Senza offesa ehhh..... biggrin.gif

                    Ciao raga

                    Carissimo Thot

                    Nell'antibagno della conferenza di Roma, un signore di circa 35 anni, mi parlò di una cella elettrolitica che interrompendosi di continuo, faceva funzionare un rocchetto di Ruhmkorff; forse è solo un caso.
                    Da dove ti viene, che parlare di elementi in un’emissione spettrale è una stupidata?
                    Ti prego dai anche a me questa tua sicurezza, grazie.

                    Renzo Mondaini (Ravenna)

                    Commenta


                    • #70
                      dear amici,
                      rispondo a remond,
                      non penso sia possibile fare delicatissime misurazioni per rintracciare elementi chimici con gli spettri che hai rilevato, perchè non abbastanza sensibile e schermato lo strumento di misura ,con tutto il casino che fanno le sheet eccitate, il catodo, i vapori vari., i condensatori ecc...

                      però possiamo ritenere che , per mlotivi casuali, la differenza (minima) nelle analisi con deuterio,
                      la sella a 327 Mh, sia dovuta all'assorbimento del deuterio dentro la cella.

                      per OVI,hai già postato un circuito che simula tre sheet, microcavità risuonanti, oscillazioni e micro spegnimenti-accensioni?
                      la cosa strana è perchè le microinterruzioni devono stabilizzarsi attorno a 327 milioni/sec?
                      dipende dalla peculiare geometria e superficie dell'elettrodo?
                      cambiando dimensioni e forma degli elettrodi,dovrebbe allora cambiare il numero di acc...

                      forse si spiega così la stabilizzazione delle emissioni, con la superficie che non riesce a contenere più di un certo numero di microacc.. e quindi non serve continuare ad aumentare la tensione,
                      stessa cosa anche per le cavità risuonanti...

                      Commenta


                      • #71
                        Porca miseria,Rabazon,hai toccato un punto cruciale.Come spesso hai sostenuto in vecchi post, esistono dei principi secondo cui un elettrone puo' esistere in uno spazio solo se quello spazio è vuoto,e non vi è nessun altro elettrone.Gli elettroni non si accavallano uno sull'altro,anzi..come ben sai,si respingono a vicenda,vista la loro carica.Ciò premesso,sappiamo quindi che in un condensatore è possibile avere elettroni fino ad un certo punto.Di piu' non ce ne stanno.Questo accade sul catodo-condensatore: un catodo piccolo ha un certo tot di elettroni,un catodo grande ne possiede molti di piu'.Il plasma che otteniamo ha una volume piccolo,perchè piccolo è il catodo e piccolo è l'anodo.Ha dunque una sua piccola potenza in energia.E ha una sua densità.Volendo ottenere una densità maggiore di plasma,dovremmo fornire piu' cariche di elettroni:cio' è impossibile,perchè dovremmo aumentare la tensione in Volt,per poter accelerare gli elettroni.E se si aumenta la tensione in Volt, il dielettrico si perfora e satura molto,ma molto prima.Se si perfora prima,aumenta la corrente,ossia aumentano gli elettroni.E sappiamo che gli elettroni,in un certo volume di plasma,non possono accavallarsi uno sull'altro.In definitiva,in una bottiglia da un litro,ci puo' stare solo un litro di acqua:se aumentiamo l'acqua,questa fuoriesce inutilmente,senza riuscire a stivarla.Anche gli ioni positivi seguono lo stesso principio fisico degli elettroni: piu' di un certo tanto non è possibile concentrarli,visto che hanno massa,carica e si respingono tra loro.E il plasma è formato da elettroni,e ioni + vicini,separati da un dielettrico.Ora viene il punto cruciale che hai sottolineato: e la frequenza(le microinterruzioni) perchè è stabile?E' stabile per colpa dello spessore del dielettrico.Il dielettrico è infatti una cavità:che ci sia il vuoto, o qualche atomo di idrogeno,o di H2O,non è un dato a me certo.Se il dielettrico è sottile,il condensatore ha frequenza maggiore.Se il dielettrico è molto spesso,il condensatore ha frequenza minore.Il fatto è che il dielettrico,prima si satura, piu' tempo impiega a smaltire gli elettroni verso gli ioni+.Le costanti di attraversamento elettroni e di smaltimento si equilibrano.La frequenza è quindi costretta a stabilizzarsi per colpa del dielettrico.O merito,dipende.La temperatura incide molto sullo spessore del dielettrico,e il plasma risuona in maniera abbastanza regolare.Il fatto che esistano degli spettri sul deuterio,fa pensare che il dielettrico sia formato da un pochino di idrogeno,che si trasforma in deuterio,e emette sulla frequenza sua tipica.O almeno ipotizzo,l'analisi spettrale va fatta con cura,anche perchè si creano dei campi elettrici enormi all'interno del condensatore.Questo è cio' che mi sembra di capire,anche perchè,dovendo immaginare un dielettrico,lo si deve immaginare innanzitutto a migliaia di gradi.E a quelle temperature son davvero pochi gli atomi che puo' contenere:quelli piu' adatti sono quelli dell'idrogeno,vista la loro massa esigua.L'idrogeno è il piu' piccolo degli elementi,e lo si comprime con facilità. In definitiva,e per sintesi personale: un atomo di idrogeno,sottoposto a forti campi,puo' essere frantumato in carica positiva e carica negativa (espansione condensatore),oppure puo' trasformarsi in neutrone (contrazione condensatore).Se diventa neutrone,è probabile che vada a finire su un atomo di idrogeno,oscillando e emettendo la frequenza di 327 Mhz.Piu' difficile è che diventi tritio,scarterei quest'ipotesi.L'idrogeno è fragile,il deuterio è piu' robusto,e non viene demolito dai campi tanto facilmente.Ecco perchè pensavo ci fosse uno spettro di deuterio che governava il tutto. rolleyes.gif

                        Edited by OggettoVolanteIdentificato - 19/12/2005, 20:54

                        Commenta


                        • #72
                          dear OVI;
                          incominciammo ad esserci,
                          dovremmo provare elettrodi di tungsteno più grandi , o anxhe più piccoli,
                          non so se esistono barre di W che non siano elettrodi tig,
                          dovrebbe cambiare le frequenze,
                          per la parte finale, il deuterio, dobbiamo ancora pensarci bene...
                          forse qualcosa arriviamo a capire diquesta fenomenologie strambe della cella
                          saluti

                          Commenta


                          • #73
                            CITAZIONE
                            sia dovuta all'assorbimento del deuterio dentro la cella.


                            Credo che il Deuterio è troppo poco per dar luogo a picchi cosi' massicci...

                            Commenta


                            • #74
                              CITAZIONE (Hellblow @ 22/12/2005, 11:17)
                              Credo che il Deuterio è troppo poco per dar luogo a picchi cosi' massicci...

                              Carissimo Hellblow

                              Con i "credo" si fa della strada solo in campo spirituale, io ho fatto un esperimento portando dei dati; se vuoi confutare i miei dati, devi fare un contro esperimento, altrimenti i tuoi credo, valgono quanto un fico secco.
                              Sbaglio o qui si è sempre parlato di essere scientifici, non capisco perché tu ora, fai lo spirituale.

                              Ora vi allego un paio di tabelle interessanti sugli ioni, ed una rappresentazione di come si muovono gli ioni, se sottoposti ad un campo elettrico.

                              user posted image

                              user posted image

                              Renzo Mondaini (Ravenna)

                              Commenta


                              • #75
                                CITAZIONE
                                Con i "credo" si fa della strada solo in campo spirituale, io ho fatto un esperimento portando dei dati; se vuoi confutare i miei dati, devi fare un contro esperimento, altrimenti i tuoi credo, valgono quanto un fico secco.


                                Delicato e gentile come sempre.
                                La frequenza puo' dipendere dagli atomi, ma quanti atomi oscillano?
                                Il Deuterio in acqua è poco presente, e quindi l'apporto è considerabile come 'trascurabile' per l'esigua percentuale, rispetto l'entità di quel picco, in grado di arrivare ai tuoi strumenti nonostante acqua e vetro.
                                Un esperimento di prova è scientifico se confrontato con un elettrolita senza deuterio ed uno fatto da una grande percentuale di deuterio. In questo caso allora la prova è scientifica e con parametri di riscontro rispetto a presenza massiccia ed assenza di deuterio.
                                Inoltre associare una frequenza al Deuterio solo perchè in una lista di elementi ci appare solo quello a quella frequenza, specie quando si lavora don un sistema dove una corrente è fortemente variabile ed attraversa un catodo metallico che puo' far da antenna puo' falsificare.

                                I dati sperimentali vengono presentati solo dopo:
                                1) Aver ripetuto piu' volte, nelle stesse condizioni, l'esperimento, ed aver ottenuto STESSI risultati.
                                2) Aver ripetuto piu' volte esperimenti di convalida e falsificazione, variando parametri sensibili (in questo caso il deuterio).
                                3) Aver valutato tutti gli esperimenti con sistemi di misurazione diversi, in sovranumero, e confrontando le misurazioni.

                                Una sola prova non è scientifica....si dice di solito:
                                1 fatto è una casualità
                                2 volte lo stesso fatto è una coincidenza
                                3 volte è una probabilità
                                INFINITE volte è un certezza scientifica.

                                Saluti...

                                Commenta


                                • #76
                                  Carissimo Hellblow

                                  Devi sapere che ho 300 GB di hard disk, quasi pieno di foto e video di esperimenti ed analisi spettrali, in acqua leggera e pesante; alcune di queste cose le ho pubblicate su questo forum, purtoppo non ho trovato qualcuno che ne facesse una sintesi.
                                  Se lo facessi io sarei parziale, quindi attendo ancora; io le mie analisi le ho rese pubbliche, stà al pubblico farle sue.

                                  Renzo Mondaini (Ravenna)

                                  Commenta


                                  • #77
                                    Nella comune acqua c'è sempre deuterio.A seconda della falda acquifera,del territorio da cui si preleva,dalle pioggie e dalla distillazione per avere acqua pura la percentuale,in natura, arriva anche allo 0,2 %. Non è poco,non è molto.Ma è un dato significativo,e il deuterio puo' anche decuplicare all'interno della cella a seguito di trasmutazioni.Trasmutazioni che avvengono di sicuro: la probabilità che l'idrogeno trasmuti in deuterio è altissima,in quanto l'idrogeno è un mattone base degli elementi,è l'elemento piu' sciocco e semplice che si abbia nella materia.Parto dall'idea che nel silicio è sufficiente un drogaggio di poche parti su milione per avere un'incredibile effetto semiconduttore.Senza queste parti su milione non avremmo transistor funzionali.Nella cella, il deuterio potrebbe essere un catalizzatore-drogante-risonatore d'eccellenza, e si ha inoltre un'incredibile over-unit:come isotopo non lo scarterei a priori,non si sa mai.Meglio tenerlo in considerazione,e scartarlo successivamente appena abbiamo la certezza che non serva a nulla.Sta di fatto che la radiofrequenza è massima nei dintorni dei 300 Mhz,e si attenua vistosamente ai bordi spettro.Poi il tempo ci dirà se gettare sto deuterio alle ortiche;per il momento,direi di esaminarlo,tanto male non ci fa.

                                    Commenta


                                    • #78
                                      Il Deuterio, per formarsi, deve necessariamente catturare un neutrone. Quindi è implicita la presenza di neutroni nella cella, cosa che non è stata ancora dimostrata. Quindi l'ipotesi non puo' essere presa per buona OVI, perchè non è fondata. Pero', se si trova una percentuale di deuterio maggiore di quella iniziale (considerando anche l'acqua che evapora ovviamente) allora si potrebbe considerare la presenza di neutroni liberi.

                                      Commenta


                                      • #79
                                        Boh,io da quello che ho visto hanno trovato elementi trasmutati,quindi neutroni ce ne devono essere per forza.E il modo piu' facile per avere elettroni è prendere l'idrogeno e applicarvi forti campi elettrici: si trasforma in neutrone all'istante.Ah,a proposito,felice Natale a tutti !

                                        Commenta


                                        • #80
                                          Purtroppo non è cosi' facile, perchè serve un campo molto forte per far quel lavoro li OVI happy.gif

                                          Commenta


                                          • #81
                                            Beh,un kilowatt applicato sulla punta di un catodo mi sembra una discreta dose di energia-lavoro,specie a temperature di migliaia di gradi.Azzarola,almeno un atomo di idrogeno lo sfasceremo,o no?Anche perchè i neutroni,quando sono lenti,hanno piu' probabilità di infilarsi nel nucleo e di sostare all'interno indefinitivamente.Diverso è il caso che il neutrone proceda a velocità sostenute,impatta e cede energia senza fermarsi nel nucleo.E poi sono ipotesi,meglio farle che tacere come fa metà del Forum.Al limite mi rimangio tutto in futuro. rolleyes.gif

                                            Edited by OggettoVolanteIdentificato - 24/12/2005, 02:02

                                            Commenta


                                            • #82
                                              Vedi, l'atomo di idrogeno è possibile che lo sfascino già gli elettroni della termoionica. Anzi, proprio questi lo sfasciano smile.gif e non quelli di conduzione. Il motivo è legato alle probabilità. Comunque questo vuole anche dire che:

                                              1) L'atomo viene ionizzato in prossimità del catodo (superficie)
                                              2) PIu' è alto il campo elettrico, piu' si inspessisce lo strato di plasma perchè gli elettroni della termoionica vengono tirati dal campo inmaniera da distanziarsi maggiormente dal catodo. Quindi questo percorso piu' lungo implia un aumento di probabilità che un elettrone colpisca un atomo, ed inoltre la possibiità che lo colpisca piu' distante.
                                              3) Se il mio atomo viene colpito anche 'lontano' posso tentare di creare una zona fra catodo ed elettrolita ove atomi di idrogeno non ce ne sono! In realtà a noi interessa che non vi siano bersagli per gli elettroni, o che comunque gli atomi di idrogeno se ne stiano a distanza sufficiente da non intaccare il catodo.

                                              Che ne pensi ovi? wink.gif

                                              Commenta


                                              • #83
                                                Penso che non ti ho capito,soprattutto al punto 3: vuoi allontanare il plasma dal catodo? tieni presente che siamo sott'acqua,e questa conduce....e gli elettroni preferiscono viaggiare velocemente nel vuoto,piuttosto che lentamente in acqua...

                                                Commenta

                                                Attendi un attimo...
                                                X