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fusione fredda elettrolitica - parte sette

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  • #61
    CITAZIONE(remond @ 13/3/2006, 21:19)

    Se nella zona blu non esistono ioni, come si evince dai tuoi interventi, applicando quattro elettrodi in modo da formare un "Quadristor", nome da me inventato, non dovrebbe circolare corrente fra i due elettrodi neri.
    Allego un disegnino, ti prego fammi sapere cosa ne pensi, grazie.

    (IMG:http://img220.imageshack.us/img220/6940/quadristor6yj.jpg)


    Complimenti !!! se funziona sarebbe una sorta di tubo elettronico ( valvola ) elettrolitica .... .
    OTTIMO!!!!! smile.gif smile.gif smile.gif smile.gif

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    • #62
      beh raga,
      a questo punto non ci resta che aspettare un copia incolla di hell dove tutto è spiegato...
      saluti

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      • #63
        CITAZIONE (rabazon @ 14/3/2006, 11:43)
        beh raga,
        a questo punto non ci resta che aspettare un copia incolla di hell dove tutto è spiegato...
        saluti

        E togliermi il piacere di immaginare te che sfogli i libri perchè non sai se quello che tu chiami schermo d'acqua esiste? (te lo dico io non esiste). No Rabazon, questo non ha prezzo...

        Edited by Hellblow - 14/3/2006, 18:07

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        • #64
          ciao hell,
          non dubito per niente che nei libri non c'è nessun accenno allo schermo isolante,sono propio sicuro che me lo sono inventato io,
          quindi ..
          puoi contestarlo, basta che non continuiate a far sparire post solo per difendere posizioni indifendibili,
          lasciate che sia il forum a decidere..

          per rik, secondo la tua distribuzione del campo elettrico,
          un campo di 12 volt sparisce nel nulla,
          forse il terzo elettrodo e quella macchia bianca alla fine del disegno?
          beh , per far sparire un campo elettrico, almeno devi dare uno straccio di spiegazione
          saluti

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          • #65
            dear amici,
            vorrei ritornare sulla cella pons,

            voglio precisare meglio il senso dell'esperimento proposto,
            il catodo in palladio, dovrebbe incominciare ad emettre calore, quando sulla superficie si instaura un potente flusso termoionico,
            una delle cause delle trasmutazioni ,
            e una spiegazione delle overunity da calore, potrebbe essere una estrazione e trasmutazione potente del deuterio immagazzinato dentro,
            purtroppo io e remond non abbiamo esperienza sperimentale della cella, solo foto ed esperimenti di altri in internet,
            se qualche laboratorio attrezzato rispondesse..
            saluti

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            • #66
              CITAZIONE (rabazon @ 15/3/2006, 01:28)
              per rik, secondo la tua distribuzione del campo elettrico,
              un campo di 12 volt sparisce nel nulla,
              forse il terzo elettrodo e quella macchia bianca alla fine del disegno?
              beh , per far sparire un campo elettrico, almeno devi dare uno straccio di spiegazione
              saluti

              Si Rab, però:

              a) la "macchia bianca" che rappresenta il terzo elettrodo è identica alle altre 2, solo che è più spostata a destra, ESATTAMENTE come nel video di Remond.
              b) io mi sono limitato a disegnare le posizioni degli elettrodi e a dichiarare le tensioni applicate, il campo lo ha piazzato il software di simulazione di campi elettomagnetici "Maxwell3d"... e non credo che sia sbagliato.
              c) la spiegazione te l'ho data già due volte, e con questa fanno 3. Cerca di ascoltarmi: 12v su 50v è già 1/4, inoltre siccome è inversamente proporzionale alla distanza, e l'elettrodo è MOLTO lontano rispetto agli altri 2, di fatto, il campo, come dici tu 'sparisce', ovvero, diventa trascurabile.

              O dici che anche Maxwell quel giorno aveva bevuto? tongue.gif

              Ciao, 'scettico'. laugh.gif

              Edited by ElettroRik - 15/3/2006, 12:30
              "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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              • #67
                ciao rik,
                non andava bene la simulazione se riguardava la densità di ioni,
                anche se qualche ragionevole dubbio c'era,
                se mi dici che un campo elettrico sparisce per la distanza o semplicemente perchè più " piccolo",
                beh , maxwell non c'entra, non aveva bevuto, ma la simulazione o chi la applica non so bene ...

                saluti

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                • #68
                  CITAZIONE (rabazon @ 15/3/2006, 11:23)
                  non andava bene la simulazione se riguardava la densità di ioni,
                  anche se qualche ragionevole dubbio c'era,
                  se mi dici che un campo elettrico sparisce per la distanza o semplicemente perchè più " piccolo"...

                  ??? wacko.gif blink.gif cry.gif sick.gif

                  Ho piazzato 3 rettangoli e una vaschetta nel simulatore e gli ho dato 50V C-B e -12V B-E. Esattamente come ha fatto Remond. Fine.
                  Cosa ci trovi di sbagliato da farti pensare che io abbia bevuto non lo capisco...
                  Sarò stupido, ma proprio non lo capisco...

                  Edited by ElettroRik - 15/3/2006, 12:39
                  "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                  • #69
                    ciao rik, hei non prendertela, ho semplicemente seguito il tuo ragionamento su maxwell,
                    non intendevo con questo affermare che hai bevuto o sei stupido,
                    cavolo,
                    poi mi dite che offendo...(penso anzi che sei astemio)

                    semplicemente nella cella di remond, le distanze non sono enormi, anzi penso che più o meno gli elettrodi fossero posti alla stessa distanza...
                    comunque qualcosa non quadra,
                    non può sparire un campo elettrico di 12 v,
                    a meno che non abbiamo (o si formi ) un campo elettrico contrario che annulla i 12v,
                    questo per me è difficile da sostenere,
                    ma con la F.F , in queste benedette celle elettrolitiche,mai dire mai,e se si prova con esperimenti, beh , mi ricrederò...
                    saluti

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                    • #70
                      CITAZIONE(rabazon @ 16/3/2006, 00:13)
                      semplicemente nella cella di remond, le distanze non sono enormi, anzi penso che più o meno gli elettrodi fossero posti alla stessa distanza...
                      comunque qualcosa non quadra,
                      non può sparire un campo elettrico di 12 v,
                      a meno che non abbiamo (o si formi ) un campo elettrico contrario che annulla i 12v,
                      questo per me è difficile da sostenere,
                      ma con la F.F , in queste benedette celle elettrolitiche,mai dire mai,e se si prova con esperimenti, beh , mi ricrederò...
                      saluti

                      Tranquillo, non me la sono presa..;-)

                      E' solo che non capivo le tue osservazioni, ma ora credo di averle capite: ti son sfuggiti alcuni particolari che invece io davo per 'scontati'.

                      Guarda bene il video di Remond, vedrai che quando la corrente di E è zero, la base è già stata portata vicinissima al C.

                      Inoltre riguarda bene il grafico con la distribuzione del campo che ho postato, non è propriamente 'sparito', solo è molto basso (nel grafico è distribuito tra 2 bande di colore blu, quindi pochi volt).

                      tongue.gif
                      "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                      • #71
                        ciao elettrolik,
                        le distanze dei catodi comunque sono dell'ordine di pochi centimetri,
                        non sparisce un campo elettrico di 12 v,rimane solo isolato dalla sheet d'acqua...
                        solo per questo..

                        per la campagna di misurazioni , ho riflettuto su alcune cose,
                        devo dire che trovo molto buono il tuo protocollo di esperimenti per confrontare effetto joule con effetto plasma,
                        ma non sono d'accordo su alcuni punti..

                        -1- la prova plasma non può superare di molto i 2 minuti, al massimo 3, perchè l'evaporazione diventa troppo importante , e potrebbe falsificare troppo l'esperimento
                        -2- per questo proponiamo soluzioni sature, per un innesco rapido del plasma,
                        comparabile senza grossi errori, con la resistenza..
                        3-il problema delle misurazioni con il vapore, è che la parte di liquido che non evapora, ma con microgocce schizza via,potrebbe inficiare la misurazione...
                        quindi occorre molta attenzione e pratica, che non tutti i nostri giovani ,speriamo numerosi, esperimentatori possono avere
                        -4-anche l'uso di un elica rimescolatrice, ottima , potrebbe risultare molto difficile in pratica, magari basta rimescolare per 5 sec la soluzione alla fine degli esperimenti, a mano, poi misurare la temperatura...
                        -5- il filo di ferro potrebbe andare bene..

                        saluti

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                        • #72
                          CITAZIONE (rabazon @ 21/3/2006, 00:47)
                          -1- la prova plasma non può superare di molto i 2 minuti, al massimo 3, perchè l'evaporazione diventa troppo importante , e potrebbe falsificare troppo l'esperimento
                          -2- per questo proponiamo soluzioni sature, per un innesco rapido del plasma,
                          comparabile senza grossi errori, con la resistenza..
                          3-il problema delle misurazioni con il vapore, è che la parte di liquido che non evapora, ma con microgocce schizza via,potrebbe inficiare la misurazione...
                          quindi occorre molta attenzione e pratica, che non tutti i nostri giovani ,speriamo numerosi, esperimentatori possono avere
                          -4-anche l'uso di un elica rimescolatrice, ottima , potrebbe risultare molto difficile in pratica, magari basta rimescolare per 5 sec la soluzione alla fine degli esperimenti, a mano, poi misurare la temperatura...

                          Ciao Rab,
                          in riferimento ai tuoi punti:

                          1) e 2) per contro se il test dura troppo poco potremmo giocarci la possibilità di rilevare l'OU. Pare che occorra un certo tempo perchè possa andare a regime e stabilizzarsi. Inoltre avremmo maggiore possibilità di errore nel conto dei tempi. Io sarei più per i tempi lunghi, cercando di ovviare agli inconvenienti, ma va bene lo stesso. Anzi, sarà interessante confrontare i test fatti a lunga e a breve.

                          3) Il problema di vapore e schizzi è facilmente risolvibile:
                          Prima di tutto bisogna accertarsi che il punto scoperto del catodo sia bene immerso in abbondante liquido (2-3 cm min.) in modo che il plasma non si esponga mai all'ambiente gassoso H2 O2 di superficie.
                          Quindi si mette un tappo di polistirolo 'antischizzo' in cui si piantano gli elettrodi con boccole isolanti termicamente(un pezzo di guaina di filo elettrico) e uno o più tubetti che fanno da 'camino' lunghi qualche 10cm che raffreddino la miscela gas-vapore prima che essa esca dall'estremità superiore. Io ho segato dei tubetti 'portasigaro' sono leggerissimi e sottili, sui 2cm di diametro.
                          Il polistirolo è fondamentale, perchè se dovesse fare il botto, tutto il tappo deve poter 'saltare' facilmente.

                          Comunque, anche se usando questi accorgimenti non ci sarà alcun botto, mi è venuto in mente di aggiungere un altra 'sicurezza': mettere in cima al copricatodo un mini-imbuto rovesciato che raccoglie tutto l'H e lo convoglia fuori separatamente dall' O. Stessa cosa può essere fatta per l'anodo, così da ridurre al minimo le possibilità d'innesco.

                          Edited by ElettroRik - 21/3/2006, 11:08
                          "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                          • #73
                            Da: uno+uno Caro remond e compagnia tutta, scusandomi X la poca dimestichezza che ho nei riguardi della tecnologia PC, vi tengo comunque informati sugli esiti dei miei esperimenti. Per quanto riguarda la ff, lo trovo un esperimento interessante però ho l'impressione che non si cavi il famoso ragno dal buco.

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                            • #74
                              Scusatemi ma mi è scappato un bottone. da uno+uno Ho cominciato a rivolgere la mia attenzione all'esperimento di jan louis naudin e qui un piccolissimo ragno sotto forma di gas è uscito dal buco. Ho usato elettrodi di carbone, come quelli che in antichità si usavano X il cinema ma essendo troppo teneri hanno poca autonomia. Jln, ha usato i carboncini delle pile zc però anche quelli come il cinema sono fuori moda. Poi non si può condurre un esperimento che sembra serio con materiali di recupero o di occasione che non si trovano sul mercato. A questo punto mi rivolgerei a voi, scienziati e non, se poteste illuminarmi dove reperire barrette di carbone, di discreta lunghezza (da 100 mm in +) del Diam: 6-8-ed anche 10 mm. Anch'io sto interessandomi, e nel frattempo vado avanti con gli esperimenti. Un saluto particolare a remond e a tutti quanti.

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                              • #75
                                Ciao cool.gif
                                Forse perche' il Carbonio resiste meglio al calore?
                                Riguardo alle barre di carbone hai provato quelle per saldatura e taglio?
                                Tipo quelle che sono qui': http://www.naccarbon.com/graphite_gouging_rods.htm
                                laugh.gif


                                Edited by Elektron - 22/3/2006, 21:57

                                Commenta


                                • #76
                                  Salve uno+uno ed elektron

                                  Per cavare un ragno dal buco, occorre pazienza e costanza; ricordo a tutti che il metallo a più alto punto di fusione è il tungsteno, con 3410°C,
                                  Mentre l'elemento col più alto punto di fusione è il carbonio, 3727°C; peccato che il diamante sia non conduttore, e la grafite troppo friabile; si può optare per i carboncini, ne vendono di varie misure nelle cartolerie, servono per disegnare.

                                  Renzo Mondaini (Ravenna)

                                  Edited by remond - 22/3/2006, 23:17

                                  Commenta


                                  • #77
                                    CITAZIONE (remond @ 22/3/2006, 23:16)
                                    Salve uno+uno ed elektron

                                    Per cavare un ragno dal buco, occorre pazienza e costanza; ricordo a tutti che il metallo a più alto punto di fusione è il tungsteno, con 3410°C.
                                    Mentre l'elemento col più alto punto di fusione è il carbonio, 3727°C; peccato che il diamante sia non conduttore, e la grafite troppo friabile; si può optare per i carboncini, ne vendono di varie misure nelle cartolerie, servono per disegnare.

                                    Ciao Remond, 1+1 e tutti gli altri

                                    aggiungerei che forse qualche possibilità interessante potrebbero darla i nanotubi di C e i fullereni, nuove (relativamente) forme allotropiche di Carbonio, con proprietà a sè che nulla hannp più in comune con grafite e diamante.

                                    Chi avesse la possibilità di avvicinare queste tecnologie, è fortunato.

                                    In ogni caso, consiglio 1+1 di andarsi a vedere bene le sezioni Acqua-fuel e Bingo-fuel di questo stesso forum.
                                    Scoprirà presto che in quel caso si tratta di tutt'altro fenomeno da quello da noi trattato, non meno interessante, certo, ma totalmente diverso.


                                    Edited by ElettroRik - 22/3/2006, 23:41
                                    "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

                                    Commenta


                                    • #78
                                      Da uno+uno,dato che ero ancora in macchina vi ringrazio X le gentili risposte che mi avete trasmesso. Ho già visionato il sito di Elettrorik, penso che prenderò contatti .Ho trovato anch'io qualcosa un pò + vicino e domani comincerò a telefonare, tuttalpiù andrò in cartoleria come consigliato da Remond. Vi informo che da un pò di tempo mi stò interessando a tutte le energie alternative che trovo in circolazione e ad una alla volta le stò analizzando e sperimentando nei limiti di tempo e $ che mi posso permettere. La pazienza e la costanza non mi mancano però sono anche molto pratico. Alla luce dei fatti, dopo circa un decennio (mi sembra) siamo al solito punto. Considero che soltanto un colpo di c--o possa portare a risultati degni di nota. Non essendo molto preparato (molto poco) in fisica nucleare non posso permettermi di dare consigli, però secondo la mia modesta opinione, se non ci "pompiamo" qualcosa di radioattivo, forse resteremo sempre al palo. Ho letto che tante persone ci stanno lavorando, che altri hanno abbandonato ma la speranza non muore, e questo è da ammirare. Per Elettrorik: ho già letto tutto(credo) quello che riguarda Bingofuel & parenti compreso il reattore di Santilli che considero alquanto interessante, anzi ti comunico di avere già prodotto il gas come da descrizione. A questo punto mi resta solo da stabilire se tutto il resto che raccontano corrisponde a verità. Remond ti telefonerò. A magnana Romano.

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                                      • #79
                                        CITAZIONE (uno+uno @ 23/3/2006, 01:03)
                                        Vi informo che da un pò di tempo mi stò interessando a tutte le energie alternative che trovo in circolazione e ad una alla volta le stò analizzando e sperimentando nei limiti di tempo e $ che mi posso permettere. La pazienza e la costanza non mi mancano però sono anche molto pratico. Alla luce dei fatti, dopo circa un decennio (mi sembra) siamo al solito punto. Considero che soltanto un colpo di c--o possa portare a risultati degni di nota. Non essendo molto preparato (molto poco) in fisica nucleare non posso permettermi di dare consigli, però secondo la mia modesta opinione, se non ci "pompiamo" qualcosa di radioattivo, forse resteremo sempre al palo.

                                        Caro Due, attento a non fare di tutta l'erba un ...fax...

                                        Così come l'hai messa giù mi sembra una considerazione molto approssimativa. Sono certo che, se hai visto per bene le altre sezioni avrai compreso che stiamo parlando di fenomeni completamente diversi.

                                        - Reforming di Idrocarburi in acqua e catalizzatori ad alta temperatura
                                        - Generazione di idrocarburi da scintille elettriche subacquee al alto amperaggio in elettrodi di carbonio
                                        - Dissociazione di acqua in H2 - O2
                                        - Dissociazione di acqua per Brown-Gas
                                        - Fusione Fredda Fleishmann Pons in cella a Deuteruro di Palladio
                                        - Trasmutazioni nucleari a bassa energia in Glow Plasma Discharge Elettrolitic in cella Mizuno-Ohmori (Iorio Cirillo)

                                        sono tutti fenomeni molto diversi. Certo con qualche elemento in comune se vuoi (cella, anodi, catodi e acqua), ma diversi.

                                        P.S. Ci manca solo 'pompare qualcosa di radioattivo' e poi stiamo a posto... alien.gif

                                        tongue.gif tongue.gif tongue.gif

                                        Edited by ElettroRik - 23/3/2006, 17:28
                                        "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                                        • #80
                                          Caro ElettoRik, lasciamo perdere la battuta del pompaggio, mi complimento X i tuoi numerosi esperimenti e X la curata documentazione che hai proposto sul sito. L'avevo già visionata in passato ma mi accorgo adesso che è tua.........complimenti!!!!!! Come dici tu, i vari esperimenti hanno solo in comune: cella anodi catodi acqua, pertanto nei limiti del possibile si possono provare + cose con quasi la stessa attrezzatura. Per i generatori non ho probleni: AC DC HF con tensioni e correnti regolabili anche all'occorrenza fino a 250A. Avrai capito che lavoro sul campo della saldatura. Piuttosto dammi un responso attendibile su cosa succede a tuo parere con ff se si mette sotto pressione la pentola stagna in inox. Devo ancora provare perchè mi sono dilettato in altre cose (sempre con la pentola). A proposito dove é finito quello della puntura? A parte la battuta l'idea non la trovo proprio da trascurare. Anzi ci perderò un pò di tempo anch'io. Mi ha stupito l'età che dimostri nella foto, complimenti! Io sono un pò + vecio. A Remond: non ti ho dimenticato, abbi fede e buona notte a tutti belli e brutti! romano

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                                          • #81
                                            Cari amici tutti

                                            Siete invitati a questo convegno, dove presenterò la cella Mizuno-Ohmori, con esposizione delle mie analisi sull'esperimento.
                                            Scaricatevi la locandina per intero con il programma "ONNE Rimini"; è talmente piena di ingegneri, che per errore hanno messo "Ing" anche davanti al mio nome.

                                            12 APRILE 2006 dalle 15:00 alle 17:30

                                            NUOVE TECNOLOGIE
                                            PER UN’ENERGIA
                                            ALTERNATIVA


                                            La conferenza si terrà presso:
                                            la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini
                                            in Palazzo Buonadrata C.so d’Augusto 62 – RIMINI

                                            ore 17:00 – ESPERIMENTO DI FUSIONE FREDDA
                                            P.I. Renzo Mondaini
                                            “Conferme empiriche di un fenomeno reale”


                                            Caro uno+uno
                                            Telefonami, che ti vengo a dare una mano, a far partire la pentola a pressione.

                                            Renzo Mondaini (Ravenna)

                                            Edited by remond - 24/3/2006, 21:24

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                                            • #82
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                                              Mi scuso in anticipo per la lungaggine del post, ma mi sembra necessario un minimo di presentazione.
                                              Sono un... non so bene cosa (!!!), cmq ho 34 anni, di Milano, studi di Chimica Industriale abbondantemente dimenticati, Laurea che mi da il pane in una piccola azienda che fa masse da stampaggio termoindurenti. Lavoro che mi piace, libertà abbastanza, delusione intima tanta per motivi "di famiglia"...

                                              E sono proprio "nel mezzo del cammin"... i motivi non attengono al forum, ma verranno fuori prossimamente, credo. Oh, non so voi, ma per quanto mi riguarda Dante aveva TANTA ragione.

                                              Ora: entro a piè pari, anche se so che PRIMA dovrei riaprire qualche libro.
                                              Ma quanto state facendo mi sembra BELLISSIMO, da tempo stavo pensando di "darmi un senso" rimettendomi a studiare e cercando di usare meglio quella massa spugnosa tra le orecchie...

                                              Quindi il primo è un COMPLIMENTO e un dirvi che siete GRANDI: voi tutti appassionati, vi sto leggendo in maniera bulimica, accidenti mi ci vorranno ancora giorni!!!, ma indubbiamente avete preso la strada giusta, quanto fate, lo fate ASSIEME. Voglio dire che grazie ad Internet, siete una squadra fortissima, veloce e soprattutto vi aiutate a vicenda, anche quando vi "beccate"...

                                              UFF, troppa roba in un solo post.
                                              In breve: io non ho mai fatto esperimenti come quelli che descrivete - quindi esperienza zero. Credo che quando avrò letto tutto il forum... un becker da 600 ml mi avanza giusto giusto wink.gif

                                              Cmq: volevo innanzitutto offrire il mio aiuto. Ad esempio leggo qui di elettrodi in carbone o grafite.
                                              E proprio ultimamente mi sono trovato a lavorare su impasti "conduttivi", per realizzare manopole adatte alla cromatura - e abbiamo modificato la formulazione con coke e grafite.

                                              Avete mai pensato di utilizzare grafite impastata con polimeri che la tengano assieme?
                                              Le resine fenoliche termoindurite (la cara, vecchia bachelite!) "grafitizzano" ad alta temperatura, non fondono, ma possono solo bruciare... ma senza ossigeno, nell'acqua?

                                              PROBABILMENTE dico cazzate, ma davvero se posso dare una mano, qualche materiale, sono qui.

                                              Il post lunghissimo lo chiudo, alla prossima (SE vi va) racconto come ho trovato "Progettomeg" e poi questo forum. Vi lascio solo con un paio di domande IDIOTE, che risolverei da me riaprendo il libro di Elettrochimica, ma voi siete qui e sicuramente sapete spiegarmi meglio quanto avviene nel plasma rispetto al mio libro che ha una quindicina d'anni!

                                              1 - perchè nelle Mizuno-Ohmori si usa un sale? Credo per aumentare la conducibilità dell'acqua distillata... ma se il fine è quello di fare migrare al catodo gli H+ e innescare la fusione: non dovrebbe essere sufficiente la ddp molto elevata?

                                              2 - il K+ non va anche lui al catodo? Dovrebbe avvenire la K+ + e- = K (metallico) e questo dovrebbe depositarsi... il dubbio atroce è questo: IO NON LO HO MAI FATTOe qui, ma un mio compagno di Università ci raccontava che quando era alle Superiori, per "divertirsi" nel laboratorio di Chimica gettavano piccoli granelli di Na o di K in acqua, e avveniva una "esplosione"...
                                              Non è che per alte ddp va al catodo il K, si deposita e si ossida subito, con "esplosione" e questo è responsabile dello "scioglimento" del catodo... VI PREGO: ditemi di no!!!

                                              Grazie e vi prego SCUSATE la mia ignoranza!

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                                              • #83
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                                                PROBABILMENTE dico cazzate

                                                Secondo me no! Sarebbero da provare quegli elettrodi sai? Magari salta fuori qualcosa di buono...
                                                Tu riusciresti a provarli?

                                                Edited by Hellblow - 25/3/2006, 12:52

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                                                • #84
                                                  CITAZIONE (wutki @ 25/3/2006, 09:20)
                                                  1 - perchè nelle Mizuno-Ohmori si usa un sale? Credo per aumentare la conducibilità dell'acqua distillata... ma se il fine è quello di fare migrare al catodo gli H+ e innescare la fusione: non dovrebbe essere sufficiente la ddp molto elevata?

                                                  2 - il K+ non va anche lui al catodo? Dovrebbe avvenire la K+ + e- = K (metallico) e questo dovrebbe depositarsi... il dubbio atroce è questo: IO NON LO HO MAI FATTOe qui, ma un mio compagno di Università ci raccontava che quando era alle Superiori, per "divertirsi" nel laboratorio di Chimica gettavano piccoli granelli di Na o di K in acqua, e avveniva una "esplosione"...
                                                  Non è che per alte ddp va al catodo il K, si deposita e si ossida subito, con "esplosione" e questo è responsabile dello "scioglimento" del catodo... VI PREGO: ditemi di no!!!

                                                  Caro WUTKI
                                                  leggedoti mi sembra di rivivere il mio incontro dell'anno scorso con questo stupendo forum e tutti i suoi 'abitanti'....
                                                  Non vado oltre a parlare di emozioni... penso ci capiamo tutti benissimo. wink.gif

                                                  In merito alle tue domande:
                                                  Probabilmente a tensioni molto alte si potrebbe fare a meno del sale, ma c'è un problema: in elettrolisi classica la q.tà di dissociazione avviene grazie alla intensità di corrente. Se questa è ottenuta con bassa tensione, allora la potenza immessa in input è bassa. Viceversa quindi, addìo overunity. Per contro, l'aggiunta di sali che aumentino la conduttività dell'acqua creano altri problemi di corrosione anodo-catodo. E qui il tuo aiuto per la grafite PIOVE COME MANNA DAL CIELO.
                                                  Stavo giusto per postare qualcosa in proposito, perchè ho letto che pare proprio che in alternativa ai costosissimi Oro, Platino e Palladio, uno dei pochi Anodi che non dovrebbe essere intaccato troppo è proprio la grafite.
                                                  Per ora faccio prove con anime di batterie Zn-C, ma una grafite un po' più 'seria' non guasterebbe. wink.gif

                                                  Per il discorso Potassio, credo che in realtà K+ lasci il posto ad H+ sul catodo, ma l'affollamento di ioni K+ potrebbe giocare un ruolo anche lui nel plasma.

                                                  Complimenti e benvenuto tra noi.
                                                  A disposizione per tutte le 'dritte' che vorrai....

                                                  A presto!

                                                  Edited by ElettroRik - 25/3/2006, 14:16
                                                  "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                                                  • #85
                                                    Ciao Rik!

                                                    Grazie per il benvenuto e per le spiegazioni... comunque prometto di riaprirlo davvero il libro di Elettrochimica wink.gif Anche per tutte le altre spieghe... prometto (minaccio? wink.gif di raccontarvi un po' più su di me, se a qualcuno interessa...

                                                    Stiamo sul campo pratico, ti dico (a te e a tutti, ovviamente!) cosa potrei fare io.
                                                    Maneggio quotidianamente per lavoro grafite in polvere con purezza fino al 98% - inoltre ho una "buona" conoscenza dei materiali a base di resine termoindurenti.
                                                    Attenzione: si tratta di materiali polimerici comunemente usati come ISOLANTI elettrici, ma la resina è solo il 15-30% di una mescola - e le proprietà della mescola dipendono MOLTO da cosa ci impasti insieme.

                                                    Chiedo scusa per il linguaggio un po' "rozzo", ma finchè è possibile credo sia meglio evitare tecnicismi, per dare modo a tutti di capire. Se poi devo motivare qualcosa in maniera scientifica: ditemelo!

                                                    Posso stampare dei manufatti (barrette 12 x 12 x 125 mm - dischi 50 x 3 mm) con facilità quotidiana, dai quali potrebbero essere ricavati elettrodi, tal quali o per lavorazione.
                                                    Posso testare su questi oggetti la conducibilità/resistività con un tester in corrente continua, in modo da evidenziare le differenze tra una miscela e l'altra.

                                                    Resine: si potrebbe usare della resina fenolica, epossidica o poliestere termoindurente.
                                                    Conosco anche le melamminiche, ma tanto (troppo!) azoto legato al carbonio: pericolo di HCN ?

                                                    Per ognuna ovviamente esistono vantaggi e svantaggi che magari potremmo valutare insieme.
                                                    I manufatti-elettrodi potrebbero essere usati così come sono oppure si potrebbe pirolizzare/bruciare in tutto o in parte la resina che tiene insieme le polveri.
                                                    Della fenolica già vi ricordo che avendo stato di ibridazione sp2 i C del fenolo se pirolizzata in atmosfera inerte "grafitizza". Posso ottenere "quasi facilmente" anche la pirolisi sotto N2.

                                                    Bon, io vi stimo tantissimo TUTTI per quanto state provando, voglio partecipare !!! e vi metto a disposizione questo e di più, se vi va.

                                                    Dal punto di vista tecnico: il punto di fusione della grafite dovrebbe essere superiore a quello del W, come avete detto, quindi dovrebbe essere più resistente come catodo.
                                                    Dal punto di vista monetario: tutto quanto vi offro è GRATIS, perchè questo è FREE ENERGY.
                                                    In ogni caso, per valutare cmq i costi per eventuali sviluppi futuri, un materiale con una composizione tipo: 70% grafite - 30% resina termoindurente costa max 4 EUR/kg fino allo stampaggio della barretta incluso - escluso quindi la pirolisi, se necessaria.
                                                    Una barretta 125 x 12 x 12 pesa al max 20 grammi.
                                                    Potrei dire "un cacchio" wink.gif

                                                    Dai, aspetto vostre notizie!

                                                    PS: uso anche altre materie prime... se posso essere utile ditemelo!

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                                                    • #86
                                                      CITAZIONE (wutki @ 25/3/2006, 15:04)
                                                      Ciao Rik!

                                                      Grazie per il benvenuto e per le spiegazioni... comunque prometto di riaprirlo davvero il libro di Elettrochimica wink.gif Anche per tutte le altre spieghe... prometto (minaccio? wink.gif di raccontarvi un po' più su di me, se a qualcuno interessa...

                                                      Stiamo sul campo pratico, ti dico (a te e a tutti, ovviamente!) cosa potrei fare io
                                                      ....................

                                                      Beh, che dire.... STUPENDO!

                                                      Nel giro di poco tempo sei la terza persona che si offre di portare un aiuto concreto...
                                                      Certo, ciascuno nelle sue piccole grandi possibilità, però è solo così che possiamo andare avanti bene!!!

                                                      Anzi, INVITO CHI CI LEGGE ed abbia voglia di partecipare attivamente, anche con contributi che gli appaiono insignificanti, a farsi vivo, affinchè si possa valutare il possibile contributo di ciascuno.

                                                      Ragazzi, continuiamo così che andiamo bene!


                                                      P.S. Io farei volentieri delle prove con la tua grafite, sia come K che come A. Contattami in PVT che ci mettiamo daccordo... Magari la prima volta che vai in riviera e passi per queste parti ci incontriamo, così ti offro il caffè...

                                                      A presto!

                                                      Rik

                                                      Edited by ElettroRik - 25/3/2006, 15:49
                                                      "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                                                      • #87
                                                        CITAZIONE (uno+uno @ 24/3/2006, 00:39)
                                                        ....Per i generatori non ho probleni: AC DC HF con tensioni e correnti regolabili anche all'occorrenza fino a 250A. Avrai capito che lavoro sul campo della saldatura.
                                                        ....
                                                        Piuttosto dammi un responso attendibile su cosa succede a tuo parere con ff se si mette sotto pressione la pentola stagna in inox.
                                                        ....

                                                        Caro Romano,
                                                        mi piacerebbe sapere quale range di tensioni/correnti/frequenza HF puoi gestire con le saldatrici che hai a disposizione.

                                                        Per risponderti sinceramente alla domanda che succede se si mette in pressione la cella, devo dirti onestamente non lo so. Posso azzardare che, data la maggiore concentrazione di gas, possa essere un parametro per favorire l'overunity, ma è tutta da provare.

                                                        Il fatto è che nessuno di noi ci ha provato perchè c'è il reale pericolo di costruire una bomba. Mi spiego: H2 e O2 dissociati formano una miscela esplosiva, per cui ci siamo ben preoccupati di fare tutto in una cella che presenti abbondante via di fuga ai gas sviluppati.

                                                        L'unico che accidentalmente ha fatto una cella 'chiusa' è stato Brunovr, il cui intento era quello di mettere il catodo a testa in giù. Beh, gli è esplosa in faccia! Per fortuna il contenitore era solo un vasetto di yoghourt, quindi gran botto e poco danno. Ma la pericolosità è enorme. Lo stesso Mizuno ha fatto il botto col Beaker di pyrex!

                                                        Però, non è escluso che se hai la possibilità di fabbricarti un robusto contenitore non si possano fare prove serie con pressioni significative. Credo che dovremmo parlarne per bene.

                                                        Ora vado a fare esperimenti.

                                                        Ciao a tutti.
                                                        "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                                                        • #88
                                                          CITAZIONE (wutki @ 25/3/2006, 09:20)
                                                          1 - perchè nelle Mizuno-Ohmori si usa un sale? Credo per aumentare la conducibilità dell'acqua distillata... ma se il fine è quello di fare migrare al catodo gli H+ e innescare la fusione: non dovrebbe essere sufficiente la ddp molto elevata?

                                                          2 - il K+ non va anche lui al catodo? Dovrebbe avvenire la K+ + e- = K (metallico) e questo dovrebbe depositarsi... il dubbio atroce è questo: IO NON LO HO MAI FATTOe qui, ma un mio compagno di Università ci raccontava che quando era alle Superiori, per "divertirsi" nel laboratorio di Chimica gettavano piccoli granelli di Na o di K in acqua, e avveniva una "esplosione"...
                                                          Non è che per alte ddp va al catodo il K, si deposita e si ossida subito, con "esplosione" e questo è responsabile dello "scioglimento" del catodo... VI PREGO: ditemi di no!!!

                                                          Grazie e vi prego SCUSATE la mia ignoranza!

                                                          Carissimo wutki

                                                          Ben arrivato in questo forum, per quanto riguarda il tuo aiuto, è sempre ben accetto.
                                                          Io ho usato come elettrodi sia carboncino, che risulta molto friabile, che grafita da matite "mine"; sono composte da polvere di grafite, tenuta da dei leganti, che tendono ad alte temperatura a bruciare con una puzza terribile.
                                                          Ho risolto parzialmente il problema, passando le mine sulla fiamma di un accendino, all'aperto; bruciato tutto il legante, può essere usata come elettrodo, ma come catodo, si volatilizza subito, perché la polvere non viene trattenuta dal legante. Il tungsteno fonde a 3410 °C, il carbonio (diamante) a 3727 °C, la grafite purtroppo si sbriciola ed evapora alle nostre temperature.
                                                          Se tu hai da darci informazioni su grafite più compatta, facci sapere; tieni presente che le resine di cui accenni, dovrebbero resistere a qualche migliaio di gradi centigradi.

                                                          Per rispondere alla tua prima domanda, ti comunico che non sono un gran chimico, poiché sono perito elettronico, però mi tengo documentato. Credo che la reazione che studiamo, si possa ottenere anche con acqua distillata, applicando elevatissime tensioni; non mi risulta che qualcuno ci abbia provato.
                                                          La reazione di formazione di plasma, si ottiene sia con sali, che con acidi e basi; esistono sali che non rendono conduttiva l’acqua, sono il bismuto carbonato, provato da me, ed un sale di tungsteno color bianco neve, di formula sconosciuta, provato da un caro amico del forum.
                                                          Poi vi sono sali che formano ioni, dando elettrolisi dell’acqua, ma non formano plasma; sono il calcio carbonato ed il magnesio carbonato.

                                                          Rispondendo alla seconda domanda, ti posso ricordare che vi è una legge chimica, secondo la quale se in una soluzione elettrolitica, vi sono ioni di elementi diversi dello stesso segno, raggiungono l’elettrodo solo quelli che hanno potenziale redox (ossido-riduzione) più alto. Nel nostro caso lo ione K+ avendo potenziale minore di H+ deve fare parcheggio. Io ho usato anche solfato di rame, il quale forma ioni Cu + + che hanno potenziale maggiore di H+; infatti in una cella elettrolitica a bassa tensione, al catodo invece di formarsi idrogeno molecolare, si deposita rame metallico.
                                                          Portando la tensione sopra ai 150 volt cc, si innesca lo stesso il plasma.
                                                          Questo lo puoi vedere nel filmato che trovi nel DVD in vendita su Progettomeg.it nella “vetrina”.
                                                          Tempo addietro, altri hanno tentato di spiegare razionalmente la forte reazione, affermando che si bruciava potassio, peccato che la reazione avviene anche con soluzione di acido cloridrico; altri affermavano che bruciava idrogeno ed ossigeno, risultanti dalla piroscissione dell’acqua, dimenticandosi che da questa combustione, si ricava la stessa energia usata per scindere l’acqua.
                                                          Se potrai essere presente alla conferenza di Rimini, potrai ascoltare il mio intervento, teso a dimostrare che quello che noi chiamiamo plasma, in realtà si comporta in maniera diversa da un plasma. Per ora non so dargli un nome, ma sono convinto che sia composto di tante piccole esplosioni nucleari.

                                                          Se qualcos’altro non ti è chiaro chiedi pure, troverai qui amici che potranno darti una mano, nel limite delle nostre possibilità e conoscenze.

                                                          Renzo Mondaini (Ravenna)


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                                                          • #89
                                                            Amici miei,
                                                            Se mettiamo in soluzione l'amato antiacido (per lo stomaco dei virtuosi) bicarbonato di sodio, otteniamo nella nostra cella "H" al catodo e "O" all'anodo che se ne vanno a spasso.
                                                            Non è questa una perdita abnorme di energia???
                                                            Se l'Idrogeno fosse re- inviato sotto il catodo, dopo essere stato recuperato non costituirebbe un buon recupero energetico??
                                                            Ciò potrebbe valere anche con l'ossigeno.
                                                            O forse sbaglio?
                                                            Considero questo un mio modesto contibuto e lo sottopongo alla critica di tutti.
                                                            Buona notte e buon lavoro.

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                                                            • #90
                                                              CITAZIONE (leovirdis @ 26/3/2006, 00:50)
                                                              Amici miei,
                                                              Se mettiamo in soluzione l'amato antiacido (per lo stomaco dei virtuosi) bicarbonato di sodio, otteniamo nella nostra cella "H" al catodo e "O" all'anodo che se ne vanno a spasso.
                                                              Non è questa una perdita abnorme di energia???
                                                              Se l'Idrogeno fosse re- inviato sotto il catodo, dopo essere stato recuperato non costituirebbe un buon recupero energetico??
                                                              Ciò potrebbe valere anche con l'ossigeno.
                                                              O forse sbaglio?
                                                              Considero questo un mio modesto contibuto e lo sottopongo alla critica di tutti.
                                                              Buona notte e buon lavoro.

                                                              Ciao Leo, ho appena finito diverse prove (notare l'ora), fra cui un paio sull'onda di questo ragionamento.

                                                              Ora sono stanco e vado a dormire, ma scrivo qualcosa perchè domani sono via tutto il giorno. Poi con calma integrerò i dettagli.

                                                              Allora, ho pensato, e mi son detto che il modo migliore per 'reimmettere' l'idrogeno, è quello di non farlo uscire: una bella campana rovesciata tipo copricatodo ma 'tappata' in alto in modo che mantenga il gas e ne permetta la combustione.
                                                              Dopo aver fatto molti tentativi ed aver ottenuto sempre dei 'botti', credo di aver capito il problema: c'è troppo poco ossigeno affinchè il gas prodotto possa bruciare dolcemente. L'unico Ossigeno al catodo è quel poco che si forma per pirolisi dell'acqua. Per tale motivo la miscela esplode periodicamente.
                                                              Basterà mettere l'anodo SOTTO la campana, con un imbutino convogliatore di modo che anche le bolle anodiche di O2 vadano a finire nella campana. In tal modo probabilmente il gas brucierà uniformemente innescato costantemente dal plasma. Questo dovrebbe aumentare il rendimento termico della cella.
                                                              Mizuno stesso o parla di rendimenti elevati in produzione di H e O, quindi evidentemente potremmo ottenere vantaggio a farli 'bruciare' ed usando il plasma stesso come scintilla innescante.
                                                              Appena posso verifico questa cosa, ma credo che funzionerà. wink.gif

                                                              Altra prova degna di nota: ho innescato un buon plasma con 40V e 140mA (MENO di 6Watt!!!) su 1cm di catodo di W da 4mm! Grazie a un piccolo aiuto 'chimico'. Mi servirà aiuto per capire 'quanto' piccolo.

                                                              Anodi di grafite (anima di pile Zn-Carbone): pare che come anodo durino discretamente, non ho rilevato consumo apprezzabile.

                                                              Per la prima volta il Geiger mi è impazzito, segnava forte radioattività. Applicando il solito filtro LC agli elettrodi il problema è sparito. smile.gif Strano perchè ero a 80V e non mi aspettavo disturbi a quella tensione.

                                                              Prossima fase: misure calorimetriche, ora c'è tutto, compreso il contatore elettronico.

                                                              Buonanotte a tutti.
                                                              "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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