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fusione fredda elettrolitica - parte sette

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  • #91
    Cari amici

    Come promesso, vi tengo informati dell'esperimento denominato QUADRISTOR, col quale si rileva un guadagno di corrente di oltre il 100%.
    Più delle parole parleranno i video, la parte finale del mio video risponde all'affermazione di ElettroRik, smentendola; d’altronde le teorie vivono se sono confermate dai fatti, altrimenti si debbono cestinare.

    CITAZIONE (ElettroRik @ 9/3/2006, 11:27)
    Secondo me hai il flusso di ioni tra C e B che satura la conduttività dell'acqua nel tratto base-collettore, con conseguente isolamento del restante tratto verso l'E per mancanza di ioni conduttivi.

    Ho pubblicato un video da 6 MB per chi ha linea ADSL, ed uno più compresso,
    da 600 KB, per chi ha modem 56K; vi verrà chiesto username e password.

    http://file.webalice.it/

    username: renzomondaini
    password: remond

    image

    Rispondendo a Leovirdis ed ElettroRik

    Nel mio video sulle candele auto, vi sono esplosioni dovute a combustione dei gas prodotti da anodo e catodo, immagazzinati nell'intercapedine della candela; sono molto violenti, forse non sono semplici idrogeno ed ossigeno.
    Vedere i filmati qui:

    http://mio.discoremoto.virgilio.it/remond

    Altri filmati li potete scaricare su:

    http://mio.discoremoto.virgilio.it/renzomondaini
    http://mio.discoremoto.virgilio.it/mondaini
    http://mio.discoremoto.virgilio.it/mondaini2


    Edited by remond - 26/3/2006, 14:29

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    • #92
      Ciao a tutti e... GRAZIE per la disponibilità e la buona accoglienza!

      Oltre ad Elettrorik, che ho già salutato, colgo l'occasione di un sincero ciao anche a Remond e Hellblow!
      Per Remond: NON so se riuscirò ad essere a Rimini il 12 Aprile... mi piacerebbe ma devo inglobarlo in qualche viaggio di lavoro. Potrei riuscirci e ti terrò informato.

      Per Hellblow: non mi sento ancora pronto a sperimentare io gli elettrodi in "grafite" di cui vi ho detto. Non come mio primo passo nelle celle Mizuno-Ohmori, almeno... diciamo che a breve vorrei avviarmi anche io a sperimentare, ma nel frattempo forse qualcuno di voi già più esperto può fare tentativi più sensati.
      A breve potrei darvi i materiali di cui vi ho parlato... domani voglio fare qualche piccola prova di resistività per concretizzare il discorso.

      Al proposito: per Elettrorik, che è abbastanza vicino a Milano.

      Ti scrivo domani un msg privato al riguardo, come mi hai chiesto.
      Come "elettrico" sono decisamente scarso e devo riguardare come funziona il tester che ho a disposizione per darti qualche caratteristica dei materiali.
      Mi sembra che possa impostare varie ddp, con intensità costante, e di conseguenza rileva la resistenza incontrata - ma davvero, lasciami domani che cerco di essere il più preciso possibile.

      Ti confermo che sono più che disponibile a passare dalle tue parti o a un incontro "a mezza via" per consegnarti qualche materiale da provare. Piuttosto, se hai qualche indicazione da darmi su "come" testare i materiali... chessò, magari devo impostare una determinata ddp per il test e rilevare una certa resistività... insomma, se hai già suggerimenti sono benvenuti.

      Cerco di usare tempo anche per leggere. I miei libri universitari li ho tutti al lavoro, quindi da domani potete considerarmi effettivamente operativo.

      Ciao, a domani!

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      • #93
        Cari amici

        Vi allego due foto dell'anodo dei 45 volt, immerso nella soluzione dell'esperimento QUADRISTOR; tale soluzione satura di potassio carbonato, era torbida per i molti esperimenti che vi avevo condotto.
        Tolti gli elettrodi, notavo queste strane formazioni tubolari sull'anodo dei 45 volt.

        image,image

        In seguito al vostro suggerimento, mi sono procurato dalla soffitta una stecca di fibra in carbonio, residuo di un aquilone; ho eseguito la fusione fredda con questa stecca come catodo, aveva diametro 3 mm con 3,5 ohm per cm.
        Come potrete vedere dal filmato, brucia come un fiammifero; evidentemente gli amici che gentilmente ci hanno suggerito di usare questi materiali, grafite compresa, non hanno mai visto dal vero quest’esperimento, che lascia senza fiato chiunque lo vede.
        Solo chi lo vede dal vero, si rende conto con che drago sputafuoco abbiamo a che fare; voler imbrigliare quest’energia, è come voler legare un toro per le corna, spezzerebbe qualsiasi catena, ma solo l'intelligenza del contadino ha risolto il problema, basta legare una funicella ad un anello infilato nel naso del toro.
        Per vedere i due filmati, uno grosso e uno compresso, andare su:

        http://file.webalice.it/

        username: renzomondaini
        password: remond

        In questo video, alla seconda reazione, la fiammata sfiora l’anodo; essendo la fiamma ricca di carbonio, ha creato un corto circuito, che mi ha fatto scattare il magnetotermico da 10 ampere.
        Qui potete vedere tre fotogrammi consecutivi, prima durante e dopo lo scoppio.

        image,image,image

        Ecco come si è ridotta la stecca di carbonio:

        image

        Renzo Mondaini (Ravenna)

        Edited by remond - 26/3/2006, 18:31

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        • #94
          CITAZIONE (remond @ 26/3/2006, 14:13)
          Cari amici

          Come promesso, vi tengo informati dell'esperimento denominato QUADRISTOR, col quale si rileva un guadagno di corrente di oltre il 100%.
          Più delle parole parleranno i video, la parte finale del mio video risponde all'affermazione di ElettroRik, smentendola; d’altronde le teorie vivono se sono confermate dai fatti, altrimenti si debbono cestinare.

          Beh, caro Remond, io aspetterei ancora un attimo prima di 'buttare' la teoria...
          Così come hai presentato la cosa non mi sembra ci siamo molti elementi per fare un analisi soddisfacente... sarebbe meglio che illustrassi bene queste prove.

          Inoltre, ho provato a simulare la distribuzione del campo anche in questa tua prova, ma mi mancava un elemento fondamentale, così ne ho fatte due.image
          I due generatori di DDP solo ISOLATI tra loro?Se hai collegato tra loro il negativo dei due generatori, forzando 0V in comune, allora sarà valida la parte sopra.
          Se invece, come mi aspetto, è così, potresti misurare la tensione tra katodo 12v e katodo 45v ? Dovresti rilevare quasi zero. Ciò dovrebbe avvenire perchè l'anodo della 12v è liberamente 'fluttuante' rispetto al catodo della 45v. Quindi il k della 12v andrebbe a -12, -13v. Il risultato dovrebbe essere circa quello della parte sotto .

          Comunque, in entrambi i casi, non ci vedo alcun problema al regolare deflusso di ioni in questa configurazione, quindi non credo che si possa considerare una prova esaustiva per confutare i ragionamenti precedenti.

          In merito invece alle prime fasi del filmato, l'effetto ottenuto non è poi così strano, hai inserito un 'flusso nel flusso', che in un caso è a 'favore di corrente', nell'altro risulta controcorrente.

          Comunque, se puoi pubblica qualche commento / spiegazione del tuo lavoro. non vorrei interpretarlo male.

          Grazie.

          P.S. Con gli archi elettrici che si vedono nel secondo post ci ho vaporizzato comodamente 2cm di elettrodo di W da 3mm, quindi non mi stupisco che si beva la stecca di fibra di C. Prova ad usarla come anodo, e magari a potenze più ragionevoli, vedrai che non è male per evitare che si inquini l'elettrolita o formazioni indesiderate di ossidi più o meno isolanti all'anodo, tipo le formazioni ferrose che hai rilevato sull'anodo della 45v.

          Edited by ElettroRik - 26/3/2006, 19:12
          "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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          • #95
            da uno+uno, in risposta a ElettroRik che diventa sempre + giovane comunico che ho un bel generatore DC da 30 a 250 A. con tensione a vuoto 70 V. Diversi generatori ad inverter di vario calibro. Il + interessante in AC a feq. variabile da pochi Hz. a qualche Khz. con corrente reg. da 10 a 250 A. Poi un plasma da taglio (cosi lo chiamiamo noi) fino a 12 mm. Altri 2 da saldatura Tig-plasma molto interessanti di cui te ne spiegherò la tecnologia se non ne sei al corrente. X finire 2 Laser neodimio-jag da 105 W. X microsaldature ed il resto te lo specificherò + oltre in quanto ora ho 38,3 di febbre. A Remond: penso proprio che non mancherò al meeting del 12 c.m. a Rimini, prima però faremo il test a pressione anche con ElettroRik se può venire. Domani se sono al mondo ti telefono X ev. appuntamento serale. Non ho tanto manico con questa infernale macchina, non ho la ADSL X vedere i filmati che sono troppo lunghi portate pasienza che mi attrezzerò ma X lo meno mi limito a navigare X conoscienza. Mi piacerebbe mettere a disposizione disegni e foto ma X ora non ne sono capace, + avanti lo farò. Anche la grafite mi interesserà! ciao atutti, Romano

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            • #96
              CITAZIONE (ElettroRik @ 26/3/2006, 18:54)
              In merito invece alle prime fasi del filmato, l'effetto ottenuto non è poi così strano, hai inserito un 'flusso nel flusso', che in un caso è a 'favore di corrente', nell'altro risulta controcorrente.

              Caro ElettroRik sei forte

              Se tu non ci fossi, bisognerebbe inventarti.
              Sicuramente parli così, perché non hai guardato il video con attenzione, e senza una penna in mano; quindi facciamo assieme un po’ di calcoli.
              Nella prima foto qui sotto, si vede che immergendo solo gli elettrodi della batteria da 12 volt, isolata dall’altra, circolano 0,57 ampere; nella seconda foto, si vede che alimentando solo gli elettrodi della batteria da 45 volt, isolati dalla precedente, circolano 2,56 ampere.

              image,image

              Secondo le tue affermazioni, se mettiamo questi due flussi di ioni nello stesso verso, dici chiaro e tondo che i flussi delle rispettive correnti si dovrebbero sommare: 0,57 + 2,56 = 3,13 ampere.
              Invece dalla foto sottostante, si vede che la corrente della batteria da 12 volt diventa di 1,36 ampere, e quella della batteria da 45 volt diventa di 3,48 ampere, per un totale di 4,84 ampere (155 %).

              image

              Sempre secondo le tue affermazioni, se mettiamo i flussi di ioni in versi opposti, dovremmo avere la differenza fra le due correnti: 2,56 – 0,57 = 1,99 ampere; invece guardando la foto sottostante, si legge chiaramente che negli elettrodi della batteria da 12 volt, circolano ora 4,02 ampere; contemporaneamente negli elettrodi della batteria da 45 volt, circolano 5,28 ampere (265% rispetto alla tua previsione, e 169% rapportato alla somma delle due correnti iniziali).

              image

              Caro Romano (uno+uno)

              Riguardati che devi ritornare in forze per tutto quello che c'è da collaudare, ci sentiamo e sarò felicissimo di rivederti alla conferenza di Rimini.
              Salutoni a tutti quanti

              Renzo Mondaini (Ravenna)

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              • #97
                CITAZIONE (remond @ 26/3/2006, 23:25)
                Caro ElettroRik sei forte

                Se tu non ci fossi, bisognerebbe inventarti.
                Sicuramente parli così, perché non hai guardato il video con attenzione, e senza una penna in mano; quindi facciamo assieme un po’ di calcoli.
                Nella prima foto qui sotto, si vede che immergendo solo gli elettrodi della batteria da 12 volt, isolata dall’altra, circolano 0,57 ampere; nella seconda foto, si vede che alimentando solo gli elettrodi della batteria da 45 volt, isolati dalla precedente, circolano 2,56 ampere.
                .......

                Remond, non voglio entrare ancora in polemica, quindi premetto che mi va bene tutto.

                Però se c'è una cosa che mi manda in bestia è quando ALTRI mi vogliono far dire QUELLO CHE VOGLIONO LORO.

                Questa è l'unica MIA frase del post precedente relativa ai test di cui parli tu:
                CITAZIONE
                In merito invece alle prime fasi del filmato, l'effetto ottenuto non è poi così strano, hai inserito un 'flusso nel flusso', che in un caso è a 'favore di corrente', nell'altro risulta controcorrente.

                Come fai da qui a dire
                CITAZIONE
                secondo le tue affermazioni, se mettiamo questi due flussi di ioni nello stesso verso, dici chiaro e tondo che i flussi delle rispettive correnti si dovrebbero sommare: 0,57 + 2,56 = 3,13 ampere.

                ???
                E' forse ciò che ti aspettavi tu, sta bene, ma non attribuirmi parole non mie, per favore.
                Io intendevo semplicemente che due flussi messi uno dentro l'altro, si influenzano tra loro, e quello interno, a tensione più bassa, viene fortemente influenzato dall'altro, a favore o contro. Nessuno ha parlato di somma o differenza di correnti.
                Tant'èvero che ti ho chiesto se hai connesso i catodi tra loro o ne hai misurato la ddp. Cosa questa, che secondo me è molto importante per la misurazione, ma alla quale non hai risposto.

                Per il resto, effettivamente non ho guardato il filmato con carta e penna, perchè non mi aspettavo di fare alcun conto per similitudine con la legge di ohm. Anzi, sono convinto che più coppie di elettrodi in parallelo non equivalgano ad uno solo con tensione doppia, proprio perchè le cariche elettriche vengono trasportate in maniera completamente diversa, non sono 'drift' ma gli ioni stessi a muoversi, quindi con leggi fisiche molto diverse.

                Comunque, effettivamente una cosa interessante vien fuori: ponendo un elettrodo nei pressi di un altro elettrodo, l'abbondanza di ioni che trova 'in zona' lo coinvolge fortemente, al punto da ignorare la tendenza 'attenuante' della polarizzazione contraria.

                Altra cosa. Le percentuali di cui parli non c'entrano molto con un discorso di 'guadagno di corrente'. Per guadagno di corrente in un transistor di intende Ic/Ib, ovvero corrente d'uscita / corrente di controllo.

                Poi, perchè non hai fatto quello che hai detto QUI http://www.forumcommunity.net/?t=2694224&a...5#entry35340940?
                Questa era sensata e coerente con il ragionamento. Quelle che hai fatto non c'azzeccano per nulla.

                Ancora una cosa: hai invertito il multimetro che c'è il segno MENO davanti a -1,36 A ? No, eh?

                Edited by ElettroRik - 27/3/2006, 16:35
                "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                • #98
                  Io seguo da tanto il forum, leggo i post, seguo tutte le discussioni, anche quelle animate da scintille fuori della cella elettrolitica,ma che ritengo comunque poter portare sempre delle idee.
                  Purtroppo io sono epidermico:
                  non a caso il mio nikname è sodacaustica, per cui vorrei chiedere al novello virgulto uno+uno, che se non sbaglio fa due, se, quando si rivolge a persone che da tempo scrivono su questo sito, cercando di aggiungere le loro esperienze sudate a quelle degli altri, parla con umiltà o con la presunzione di chi ha capito come funziona un P.C. e finalmente riesce ad iniziarci con la sua scienza infusa, o seppure sa' già tutto, ..... "illuminato" dalle scosse elettriche" .... che non ha mai preso.
                  Cancellatemi pure come avete già fatto in precedenza.
                  Questo è quello che penso e comunque vi seguirò sempre.
                  NaOH.

                  Commenta


                  • #99
                    Caro Sodacaustica, mi fa piacere che il sito sia seguito da tante persone, purtroppo non ho mai voluto applicarmi + di tanto nell'usare il PC forse perchè avevo qualcosa di + iteressante da fare. Non posso fregiarmi di titoli diplomi e lauree perchè la capretta mi ha mangiato i libri, però mi difendo abbastanza bene nel lavoro e mi interesso di un pò di tutto. A Remond: fammi sapere X via .................al + presto grazie. A ElettroRik: spero vederti al meeting di Rimini . Saluti da Romano da Schio.

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                    • Buongiorno a tutti!

                      Vi tengo aggiornati, anche se purtroppo NON ho foto fino a stasera, la macchina dgt doveva utilizzarla la mia signora oggi huh.gif

                      Cmq spero di procedere, in modo che vediate gli oggetti e mi date un'idea se possono essere usati come elettrodi.

                      Misure: ho acquistato un tester che (tra l'altro!) fa misure di resistenza - continuità.

                      In pratica, io ho davvero ricordi MOLTO sfumati rolleyes.gif di elettrica, ma poggiando i puntali sulla superficie del materiale mi restituisce un valore in Ohm o multipli.
                      Se il materiale da un valore inferiore a 30 Ohm lo giudica "continuo".
                      Se il materiale da una resistenza superiore ai Mega Ohm lo giudica "interrotto".

                      BENE, ora le mie nozioni sono così evaporate che NON ho capito bene come funziona e quindi vorrei che qualcuno di voi mi aiutasse... cosa fa in pratica?
                      Dovrebbe lavorare in corrente continua! Giusto?
                      Allora vale la Legge di Ohm: DV = Ri
                      Applica una ddp e legge quanti Ampère passano?
                      Imposta una corrente e vede quale ddp si stabilisce tra i puntali?
                      ... se non è nessuna delle due dette sopra, sto proprio messo male!!!

                      Ok, a questo punto ho misurato la R su provini di vari materiali.

                      1 - fenolica con grafite % "alta" (10%!): R=800 Ohm

                      2 - fenolica con grafite % bassa: R=2200 Ohm

                      3 - fenolica con coke "conduttivo" - senza grafite: R=3500 Ohm

                      4 - fenolica senza materiali conduttivi: R=OL, quindi NON conduce

                      5 - materiale tipo 1 trattato termicamente ad alta T (700-800°C) sotto N2: R=0,8 Ohm

                      6 - materiale tipo 2 trattato come sopra: R=0,8 Ohm

                      7 - cucchiaio di acciaio inox: R=0,4 Ohm

                      Benissimo, i materiali che non contengono MP conduttive effettivamente hanno una R alta e viceversa!
                      Ora, ho comunque un sacco di dubbi su queste prove...

                      Ve ne scarico un paio poi scappo, accompagno a scuola il figlio piccolo e ci ribecchiamo nel pomeriggio.

                      Primo è la geometria della prova.
                      O meglio, più sopra Remond parlava della sua stecca di aquilone e dice che il materiale ha una resistività
                      di 3,5 Ohm x cm - giusto! la resistività è una proprietà del materiale, non dell'oggetto, come la resistenza.

                      E a me piacerebbe caratterizzarveli così, i benedetti materiali.
                      La misura che vi ho dato infatti un po' dipende dalla distanza dei puntali.
                      Come devo fare per ricavare la resistività col mio tester? Intendo, immagino che devo fare riferimento a qualche norma, (come deve essere il provino, dove mi devo posizionare con i contatti, insomma tutte le variabili delle prove).
                      E poi logicamente dovrò in qualche modo evidenziare il valore della L (resistività = R x L/A per provini cilindrici, dove L è la lunghezza e A la sezione).
                      Magari possiamo anche decidere che NON CI IMPORTA wink.gif e possiamo concordare la forma del provino sul quale fare la misura, come farla, dove piazzare i puntali e vi do il valore di R - forse è la cosa migliore. In questo caso vi rimando a stasera per le foto, così FINALMENTE vedete cosa abbiamo a disposizione.

                      Secondo dubbio è la dipendenza dal tempo, o da qualche altro fattore che non capisco bene.
                      Voglio dire: sia per valori di R molto alti, sia per valori molto bassi, inizialmente la misura restituisce un valore R "alto", che poi tende a decrescere col tempo e a stabilizzarsi su un valore che è quello che vi ho riportato sopra.

                      Inoltre, soprattutto per i materiali poco conduttivi (1,2 e 3), tale valore scende più rapidamente se mantenendo un puntale fermo, dopo alcuni secondi sposto il secondo puntale in un punto del provino più lontano.
                      Dopo altri 5-10 secondi mi riposiziono poi nel punto di partenza: la R scende molto più rapidamente che se fossi rimasto fermo...
                      Potrei quantificarvi bene questo fenomeno, ma anche qui, potremmo decidere che NON interessa ai fini dell'utilizzo come elettrodo cool.gif .
                      A me sembra che trattandosi di materiali isolanti, il campo elettrico tenda a "permanere", per cui se "sensibilizzo" la zona intorno alla misura, applicando corrente con il tester, rendo disponibili gli e- e quindi il valore di R scenderà in un tempo minore al suo valore effettivo. ENORMI CAZZATE? Se è così non esitate a dirmelo, io vorrei comunque capire bene in modo da non "fissarmi" su un'idea sbagliata...

                      ... oggi voglio fare anche una prova per ottenere i materiali tipo 5/6 per cottura in forno a muffola senza l'atmosfera N2... la muffola posso utilizzarla facilmente, il forno per la pirolisi sotto N2 meno. Pensavo di ricoprire i pezzi con qualche materiale in polvere che non fonda e non si attacchi, tipo Al2O3 o Si, in modo da "impedire" all'ossigeno di accedere al pezzo mentre lo scaldo fino a 800°C.

                      A dopo.

                      Edited by wutki - 28/3/2006, 10:05

                      Commenta


                      • CITAZIONE (wutki @ 28/3/2006, 09:08)
                        Buongiorno a tutti!

                        Vi tengo aggiornati, anche se purtroppo NON ho foto fino a stasera, la macchina dgt doveva utilizzarla la mia signora oggi huh.gif

                        Cmq spero di procedere, in modo che vediate gli oggetti e mi date un'idea se possono essere usati come elettrodi.
                        .............

                        Ciao wutki,
                        beh, di domande ne hai fatte, eh! wink.gif

                        Comunque, in generale, il multimetro (o tester) restituisce il valore di R perchè, sapendo la tensione V applicata all'oggetto, la calcola dividendola per il valore di corrente rilevata secondo la legge di ohm R=V / I.

                        Detto ciò, se vuoi conoscere la resistività tipica del materiale devi applicarla ad una regione geometrica ben precisa. Per esempio, se applichi i puntali tra due punti qualunque purchè distanti 1 cm potrai darci un'idea di quanto sia conduttivo quel materiale.

                        Se poi vuoi essere più scientifico, allora fai come hai già intuito, calcolando anche la sezione dell'oggetto. Però attento, perchè il valore di R dipende molto da come applichi i puntali, per posizione e pressione ad essi applicata così come d'altra parte hai rilevato. Un modo potrebbe essere quello di fare un taglio netto e preciso alle due estremità del pezzo da valutare ed appoggiarle ad una piastrina di rame, in modo da garantire la conduttività attraverso tutti i punti della sezione.
                        Va da sè che non mi sembra il caso. Accontentiamoci della resistività tipica dell'oggetto, misurata con i puntali appoggiati.

                        Altra cosa: la resistività varia con la temperatura dei materiali, ed è possibile che avvenga un 'riaggiustamento' dello stesso per la temperatura indotta per effetto joule (riscaldamento al passaggio di corrente) dalla corrente applicata dal tester, oppure semplicemente perchè stai tenendo il pezzo in mano. La relazione è esponenziale con la temp, quindi per temperature molto alte l'aumento può essere molto significativo.
                        Un ottimo sistema potrebbe essere quello di far circolare nel pezzo una forte corrente, in modo da indurlo a riscaldarsi a 1000° i più, e calcolarne la Resistenza come rapporto tra la caduta di tensione ai suoi capi e la corrente circolante.
                        Questa è una prova che ho già fatto per il tungsteno però in quel caso non mi son tornati i conti, perchè ho avuto 2 problemi: 1) rilevare la vera temperatura del W incandescente; 2) L'ossidazione che avviene ad alte temp (ero in aria libera) mi ha avvelenato il W stesso, modificandone le proprietà elettriche.
                        Col carbonio ciò non dovrebbe avvenire così facilmente, mi aspetto che C resti ragionevolmente inattivo con O. Da provare.

                        Il massimo sarebbe provare in N2 o meglio in Argon , nel formo a 4/5 temp diverse da Tamb agli 800°C. Tracciando la curva di resistività si dovrebbe poter ricavare alfa, che è il coefficiente di aumento di resistività per °K. Da lì conoscere la R a 3000°C o più.

                        L'alternativa è sbattere tutto in cella, accendere, e vedere che succede... smile.gif.

                        Edited by ElettroRik - 28/3/2006, 10:26
                        "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                        • Caro wutki

                          Concordo con ElettroRik, non complichiamoci la vita, basta che tu appoggi i terminali del multimetro sul campione, ad una distanza di 10 cm; se segna più di 10 ohm, quel materiale è da scartare, perché appena passano alcuni ampere, il materiale si scalda e brucia, diffondendo nerofumo in tutto il laboratorio.
                          Credo che questa tematica su nuovi elettrodi, sia da approfondire; magari in una nuova discussione aperta da te, basta cliccare su "nuova discussione" che trovi in cima a questa pagina.

                          Renzo Mondaini (Ravenna)

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                          • Da 1+1: Caro Leo.. ti ringrazio di avermi cortesemente risposto, purtroppo sovente non è tutto oro quello che luccica e tu me lo hai confermato, apprezzo il tuo modo di pensare e di comportarti nei riguardi.........,non sono preparato X risponderti in priv. anchio devo farmi aiutare con questa macchina. A questo punto però mi hai lasciato parecchio curioso di sapere su cosa stai lavorando. X Remond: sono tornato or ora da Pordenone ed ho trovato il messaggio di mia moglie che mi hai chiamato, io da mercoledì 29 non ho impegni importanti, decidi tutto tu che X me va tutto bene. Da domani mattina (stamattina) dopo le 9 e un pò ti telefono. Per restare in tema con ff mi è capitato di leggere che il C brucia ad 800° senza lasciare traccia. Da Romano, saluti a tutti.

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                            • Caro ElettroRik

                              Ho due domande sul cuore che vorrei farti, ti prego di darmi risposte di cuore:

                              1)
                              Degli esperimenti che trattiamo in questa discussione (cella Mizuno-Ohmori, electrolytic transistor, QUADRISTOR) quali ritieni straordinari, in quanto non spiegati dalla scienza ufficiale?

                              2)
                              Di tutti gli esperimenti che tu hai fatto, quale fenomeno strano pensi di averlo scoperto tu per primo?

                              Ti saluto con affetto e col rispetto del collega ricercatore.

                              Renzo Mondaini (Ravenna)

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                              • Saluti a tutti da Romano, i miei esperimenti sotto la Vs guida procedono bene, ho trovato anche il termometro con scala fino a 800°C, lo avevo in casa. Remond, se ti serve altro o quì o là fatti sentire. A ElettroRik, sabato 31 c.m. sei invitato a presenziare ad un test X il quale sarebbe oltre che gradita anche indispensabile la tua presenza. Se fossi disponibile dopo averti dato il mio indirizzo, saresti mio ospite a pranzo, cena, ed anche ev. merenda. Se ti servissero elettrodi W di vari diam. te ne regalerò volentieri alcuni ed infine anche una lussuosa penna biro (anche 2 ) basta che tu venga. Dobbiamo misurare le Freq. min. max. e la forma d'onda del generatore da 250 A. AC e DC. X ev. altri esperimenti da condurre in collaborazione e vario ed ev. Ti garantisco che non ti farò perdere tempo e che quello che ti farò vedere difficilmente l'avrai già visto. Ci sarà anche un'altra persona. Questa sera devo andare a letto prestino altrimenti schiatto. Salut ROMANO

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                                • Caro uno+uno

                                  Sarà meglio che tu abbia trovato un termometro da 800°C, perchè l'acqua nella pentola a pressione, può superare di molto i 100°C.
                                  Ho visionato il tuo disegno, credo che per migliorare la stabilità del catodo, sarebbe opportuno fare al tornio una piccola scanalatura, altrimenti ad alte temperature il teflon diventa ancor più scivoloso di quello che è normalmente, col pericolo di veder scivolar via il catodo.
                                  Non so come si lavora al tornio il tungsteno, se hai un tornio provaci.

                                  Renzo Mondaini (Ravenna)

                                  Commenta


                                  • Remond abbi fede, chiedi e ti sarà dato!!!

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                                    • CITAZIONE (remond @ 29/3/2006, 20:00)
                                      Caro ElettroRik

                                      Ho due domande sul cuore che vorrei farti, ti prego di darmi risposte di cuore:

                                      1)
                                      Degli esperimenti che trattiamo in questa discussione (cella Mizuno-Ohmori, electrolytic transistor, QUADRISTOR) quali ritieni straordinari, in quanto non spiegati dalla scienza ufficiale?

                                      2)
                                      Di tutti gli esperimenti che tu hai fatto, quale fenomeno strano pensi di averlo scoperto tu per primo?

                                      Ti saluto con affetto e col rispetto del collega ricercatore.

                                      Renzo Mondaini (Ravenna)

                                      Ciao Renzo,
                                      ormai dovresti aver capito: se ti rispondo, è perchè mi va di farlo, e quindi vado via liscio, diretto, sincero, con tutto il rischio di sembrare a volte eccessivamente critico.
                                      Sennò, pittosto sto zitto, non sono il tipo da risposte false. Nel mio modo di pensare, raccontar favole è tempo prezioso ma inutilmente sprecato...tongue.gif

                                      Venendo alle tue domande:
                                      1) Beh, di 'non spiegato' in senso assoluto direi poco o nulla. Di non chiaro, o comunque non completamente compreso, direi tutti e tre, rispettivamente in ordine decrescente come li hai citati, per complessità.

                                      2) Tra quelli che ho pubblicato, finora nessuno. Forse ce n'è uno che posterò appena son sicuro, odio prendere granchi... wink.gif

                                      Contraccambio la stima e i saluti.

                                      P.S. L'avevo detto che la grafite come anodo era una buona cosa... giusto qualche post fa... e non dura solo qualche minuto.. io l'ho usata oltre mezz'ora come anodo, e non si è disciolta o sbriciolata per nulla! w00t.gif


                                      CITAZIONE (uno+uno @ 29/3/2006, 21:51)
                                      Saluti a tutti da Romano, i miei esperimenti sotto la Vs guida procedono bene, ho trovato anche il termometro con scala fino a 800°C, lo avevo in casa. Remond, se ti serve altro o quì o là fatti sentire. A ElettroRik, sabato 31 c.m. sei invitato a presenziare ad un test X il quale sarebbe oltre che gradita anche indispensabile la tua presenza. Se fossi disponibile dopo averti dato il mio indirizzo, saresti mio ospite a pranzo, cena, ed anche ev. merenda. Se ti servissero elettrodi W di vari diam. te ne regalerò volentieri alcuni ed infine anche una lussuosa penna biro (anche 2 ) basta che tu venga. Dobbiamo misurare le Freq. min. max. e la forma d'onda del generatore da 250 A. AC e DC. X ev. altri esperimenti da condurre in collaborazione e vario ed ev. Ti garantisco che non ti farò perdere tempo e che quello che ti farò vedere difficilmente l'avrai già visto. Ci sarà anche un'altra persona. Questa sera devo andare a letto prestino altrimenti schiatto. Salut ROMANO

                                      Caro Romano,

                                      ti ringrazio infinitamente perchè il tuo invito mi lusinga ed alletta moltissimo. Purtroppo, se intendi Sabato 1 Aprile (Pesce?) mi lasci troppo poco spazio di manovra, e non riesco ad organizzarmi così a breve.
                                      Cerchèrò comunque di darti tutto l'appoggio che posso darti, basta chiedere. Magari più in là mi organizzo ....
                                      A proposito, ma tu di dove sei?

                                      Edited by ElettroRik - 30/3/2006, 17:13
                                      "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                                      • Da 1+1 a ElettroRik, non è un pesce e mi dispiace che tu non venga, ma capisco. ti terremo informato comunque e ci vedremo a Rimini. Io abito a Schio(VI) ai piedi delle montagne nell'EX ricco nord est. A Remond: tutto pronto, se ti occorre qualcosa che ti viene in mente telefona o scrivi. Oggi volevo approntare una pentolina con l'elettrodo sul c--o come avevi suggerito tu, ma è meglio che la disegnamo assieme, anche in seguito ai risultati che otterremo ed in base alla tua esperienza. Saluti Romano.

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                                        • CITAZIONE (remond @ 29/3/2006, 22:09)
                                          ...come si lavora al tornio il tungsteno, se hai un tornio provaci.

                                          Renzo Mondaini (Ravenna)

                                          Sull tornire il tungsteno ...
                                          Il tungsteno per essere tornito ha bisogno di un condizionamento preventivo a 200 C se il pezzo e' grosso, poi la lavorazione va' effettuata sopra la temperatura di transizione fragile-duttile. Tale temperatura dipende dalla purezza e dalla storia delle deformazioni del pezzo in lavorazione. Generalmente da 120 a 300 C circa. Va tornito a secco e preferibilmente con utensili riscaldati se si vuole una superfice non sfaldata.

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                                          • CITAZIONE (uno+uno @ 30/3/2006, 23:17)
                                            Da 1+1 a ElettroRik, non è un pesce e mi dispiace che tu non venga, ma capisco. ti terremo informato comunque e ci vedremo a Rimini. Io abito a Schio(VI) ai piedi delle montagne nell'EX ricco nord est. A Remond: tutto pronto, se ti occorre qualcosa che ti viene in mente telefona o scrivi. Oggi volevo approntare una pentolina con l'elettrodo sul c--o come avevi suggerito tu, ma è meglio che la disegnamo assieme, anche in seguito ai risultati che otterremo ed in base alla tua esperienza. Saluti Romano.

                                            Ciao Due, wink.gif

                                            scusa per il ... 'sospetto' ma mi hai scritto Sabato 31 c.m. (che è oggi, Venerdì), quindi ho pensato ad una burletta da 1 Aprile (Sabato)... tongue.gif




                                            CITAZIONE (Elektron @ 30/3/2006, 23:53)
                                            Il tungsteno per essere tornito ha bisogno di un condizionamento preventivo a 200 C se il pezzo e' grosso, poi la lavorazione va' effettuata sopra la temperatura di transizione fragile-duttile. Tale temperatura dipende dalla purezza e dalla storia delle deformazioni del pezzo in lavorazione. Generalmente da 120 a 300 C circa. Va tornito a secco e preferibilmente con utensili riscaldati se si vuole una superfice non sfaldata.

                                            Ciao 'cugino' Elektron. biggrin.gif

                                            Azz... ecco perchè quando ho provato a filettarlo a mano mi si è spaccato restando incastrato nella filiera!!!

                                            Ora che il frammento non va più nè avanti nè indietro che mi consigli, butto via tutto? Provo a scaldare la filiera? .... biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif

                                            Edited by ElettroRik - 31/3/2006, 10:39
                                            "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                                            • @ cugino Elettrorik laugh.gif
                                              Scalda filiera e pezzo con una fiamma a gas restando ad una decina di centimetri meglio 20. Se puoi fare una foto del disastro ti posso consigliare meglio. Per la filettatura vanno usati oli siliconici a differenza della tornitura che va' a secco.

                                              Edited by Elektron - 31/3/2006, 11:41

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                                              • CITAZIONE (Elektron @ 31/3/2006, 11:32)
                                                @ cugino Elettrorik laugh.gif
                                                Scalda filiera e pezzo con una fiamma a gas restando ad una decina di centimetri meglio 20. Se puoi fare una foto del disastro ti posso consigliare meglio. Per la filettatura vanno usati oli siliconici a differenza della tornitura che va' a secco.

                                                Grazie, domani ci provo, ma prima immortalerò l' "imbecillata"... biggrin.gif

                                                Edited by ElettroRik - 31/3/2006, 11:43
                                                "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                                                • CITAZIONE (remond @ 29/3/2006, 20:00)
                                                  Caro ElettroRik
                                                  Ho due domande sul cuore che vorrei farti, ti prego di darmi risposte di cuore:
                                                  1)
                                                  Degli esperimenti che trattiamo in questa discussione (cella Mizuno-Ohmori, electrolytic transistor, QUADRISTOR) quali ritieni straordinari, in quanto non spiegati dalla scienza ufficiale?
                                                  2)
                                                  Di tutti gli esperimenti che tu hai fatto, quale fenomeno strano pensi di averlo scoperto tu per primo?
                                                  Ti saluto con affetto e col rispetto del collega ricercatore.

                                                  Renzo Mondaini (Ravenna)

                                                  CITAZIONE (ElettroRik @ 29/3/2006, 23:16)
                                                  Venendo alle tue domande:
                                                  1) Beh, di 'non spiegato' in senso assoluto direi poco o nulla. Di non chiaro, o comunque non completamente compreso, direi tutti e tre, rispettivamente in ordine decrescente come li hai citati, per complessità.

                                                  2) Tra quelli che ho pubblicato, finora nessuno. Forse ce n'è uno che posterò appena son sicuro, odio prendere granchi... wink.gif

                                                  Contraccambio la stima e i saluti.

                                                  Caro ElettroRik

                                                  Ti ringrazio vivamente delle tue risposte, concise ma precise e sincere.

                                                  Renzo Mondaini (Ravenna)

                                                  Edited by remond - 31/3/2006, 23:56

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                                                  • Sono felice che due sperimentatori che conosco e di cui ho profonda stima dopo essersi scornati a dovere, riprendandano coesi (termine che ormai va di moda) la ricerca su questo argomento che coinvolge tutti.
                                                    Io, per onore di cronaca, parteggio per chi si sporca le mani, un po' meno per chi, idolatando formule, ha la tunica linda e bianca.
                                                    Buon lavoro comunque a tutti.
                                                    Un vecchio alchimista. smile.gif
                                                    Leo

                                                    Commenta


                                                    • Dopo tutti i corto circuiti tra i nostri eroi remond ed elettrorik, assodato che sono i due sperimentatori più tenaci ed operativi su questa via... ed anche altre, e constatata la loro assidua ricerca in questo campo, diamogli una mano.
                                                      Portiamo a loro le nostre più piccole esperienze.
                                                      Anche chi esperimenta con una pila micro, tipo AA, da 1,5 Volt, due fili di rame in un bicchiere con acqua ed un po' di sale da cucina disciolto, può avere delle intuizioni fondamentali.
                                                      Ricordo che Newton, quando scoprì la legge della gravità, non aveva a disposizione apparecchiature sofisticatissime, ma solo il suo cervello e una mela, gratis, che pare gli sia caduta sulla testa. blink.gif

                                                      Mi dicono anche che il buon Newton fosse dotato di grande umiltà. ohmy.gif


                                                      Buon lavoro a tutti.

                                                      Commenta


                                                      • Salve amici

                                                        Io e rabazon siamo ritornati ieri sera da Schio, ospiti di uno+uno (Sig. Romano); persona veramente squisita e cordiale, ci siamo dati subito del tu, perché ci sentivamo come amici da sempre, tanto era comune la voglia di sperimentare cose nuove e strane.
                                                        Romano ci ha accolti nella sua officina-laboratorio, illustrandoci tutti i macchinari, comprese le macchine da taglio e saldatura sia al plasma che al laser; tutte queste macchine erano state modificate da lui personalmente, per adattarle a tutte le lavorazioni particolari che i suoi clienti gli chiedevano.
                                                        Con le sue macchine e la sua inventiva, ha costruito una cella elettrolitica in acciaio inox, diametro 130 mm ed altezza 200 mm, per prove di fusione fredda elettrolitica sotto pressione.
                                                        La cella era munita di camera con ricircolo d’acqua, per successive prove calorimetriche, aveva una presa per collegarci un manometro ed un tubo cieco che serviva per introdurvi una sonda di temperatura, oltre che un serraggio su teflon, per trattenere un elettrodo di tungsteno puro da 3 mm di diametro.
                                                        La cella era prevista di chiusura tramite sei viti da 8 mm; nelle prove che abbiamo eseguito, abbiamo serrato il coperchio solo con tre viti da 4 mm, per lasciare un punto debole in caso di possibile scoppio di gas.

                                                        image

                                                        Abbiamo fatto svariate prove, usando come elettrolita soluzioni sature sia di bicarbonato di sodio che potassio carbonato.
                                                        Abbiamo lavorato fino a 6 atmosfere, raggiungendo temperature del vapore di 150 °C; il plasma si manteneva, nonostante si notasse un pulsare ritmico, con intervalli da 0,5 ad 1 secondo a seconda dell’esperimento, confermato sia dal rumore emesso che dal ballare dell’amperometro.
                                                        Questo pulsare, ci ha sorpresi tutti e tre, in quanto eseguendo l’esperimento in aria libera, il rumore prodotto non è ritmico, ma irregolare.
                                                        Sul manometro, l’amico Romano aveva installato un rubinetto per togliere pressione alla cella, prima di aprirla per ispezioni fra un esperimento e l’altro; abbiamo sfruttato l’occasione per fare prove di combustione del gas, il quale bruciava con una fiamma arancione e riusciva a fondere un filo inox da 1,5 mm che io vi avevo messo davanti.
                                                        La fiamma mostrava lo stesso colore arancione, sia col bicarbonato di sodio che col potassio carbonato; io ho espresso il parere che non sia solo composto da miscela di idrogeno ed ossigeno, in quanto quest’ultima combustione è incolore.
                                                        La combustione si manteneva da 6 a 2,5 atmosfere, poi fuoriusciva vapore d’acqua; abbiamo visto anche dei ritorni di fiamma lungo il tubo trasparente, che congiungeva il manometro alla cella; poi abbiamo anche visto delle fiamme salire dalla cella sul medesimo tubo; rabazon ha visto per un istante anche una fiammata fuoriuscire da sotto il coperchio attraverso l’o-ring.
                                                        Le fiammate prodotte dalla cella, si sono verificate solo a pochi secondi dall’accensione, prodotte forse dall’aria presente inizialmente dentro la cella.
                                                        Gli esperimenti non duravano più di tre minuti, in quanto si raggiungevano subito le 6 atmosfere, valore che Romano ci raccomandava di non superare, pena la rottura delle viti del coperchio.
                                                        Nelle foto sottostanti, si possono vedere l’elettrodo usato col potassio carbonato in alto, e l’elettrodo usato col bicarbonato di sodio al centro, paragonati ad un elettrodo nuovo.
                                                        Si nota subito quanto si siano consunti, nonostante non abbiano lavorato più di 10 minuti ciascuno; spaventose risultano le cavitazioni dell’elettrodo usato col potassio carbonato.
                                                        Ho chiesto a Romano di portare la cella da lui costruita, alla conferenza di Rimini del 12 aprile, così potrete vederla dal vero.

                                                        image,image

                                                        Lascio ora che siano uno+uno e rabazon, a scrivere le loro impressioni.

                                                        Renzo Mondaini (Ravenna)

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                                                        • ciao a tutti,
                                                          finalmente dati su una cella a pressione...
                                                          devo dire che mi sembra confermino la tendenza alla costruzione di barriere nella cella, barriere di molecole d'acqua, quelle che trasportano gli ioni,
                                                          che sono uno dei fattori che aumentano o diminiiscono la resistività
                                                          e la mobilità della soluzione e degli ioni...
                                                          la pressione potrebbe influire sulla grandezza delle varie bolle, sullo
                                                          spessore del muro di vapore, ecc..

                                                          anche gli effetti quadristor, con aumento della corrente, e quindi un abbassamento della resistenza della soluzione, si spiega con i disturbi che i vari potenziali elettrici creano nella costruzione dei muri isolanti d'acqua e sui movimenti degli ioni dei sali...

                                                          altre impressioni in altri moments
                                                          saluti a romano

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                                                          • Da 1+1, carissimi tutti, sono rimasto molto contento della visita che ho ricevuto sabato da Rabazon + Remond, e non solo. Data la loro pluriennale esperienza sul campo della ff ed in piccola parte anche la mia nel settore della meccanica, mi sa che potremo fare delle belle cose assieme. Con questo esperimento abbiamo stabilito alcuni punti importanti, ma sopratutto abbiamo perfezionato le caratteristiche tecnico-mecc. della cella. Ridisegnata assieme, conto che fra 4-5 gg. sarà già montata con le caratterictiche di cui abbiamo deciso. Alimentazione da sotto, coperchio conico con deflettore int, condensatore X vapore est, regolatore di pressione registrabile, prese varie X pressione, temp, valvola di sicur. ecc. ecc. Sarà una vera "chicca". L'altra la useremo X l'arco a carbone a freq. variabile. Qualcosa prima o poi dovrà succedere, e se proprio non succederà niente ci dedicheremo a qualche altro esperimento (o alla filatelia). Anche la + piccola idea deve essere presa in considerazione comunque. Mi avete anche stupito con i vostri "effetti speciali" di cui non ero a conocsenza. Ci sarà pure una risposta scientifica, ma resta il fatto che ti lasciano di m---a. Saluti a tutti da Romano da Schio.

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                                                            • CITAZIONE (remond @ 2/4/2006, 11:47)
                                                              Salve amici

                                                              Io e rabazon siamo ritornati ieri sera da Schio, ospiti di uno+uno (Sig. Romano); persona veramente squisita e cordiale, ci siamo dati subito del tu, perché ci sentivamo come amici da sempre, tanto era comune la voglia di sperimentare cose nuove e strane.
                                                              Romano ci ha accolti nella sua officina-laboratorio, illustrandoci tutti i macchinari, comprese le macchine da taglio e saldatura sia al plasma che al laser; tutte queste macchine erano state modificate da lui personalmente, per adattarle a tutte le lavorazioni particolari che i suoi clienti gli chiedevano.
                                                              Con le sue macchine e la sua inventiva, ha costruito una cella elettrolitica in acciaio inox, diametro 130 mm ed altezza 200 mm, per prove di fusione fredda elettrolitica sotto pressione.
                                                              La cella era munita di camera con ricircolo d’acqua, per successive prove calorimetriche, aveva una presa per collegarci un manometro ed un tubo cieco che serviva per introdurvi una sonda di temperatura, oltre che un serraggio su teflon, per trattenere un elettrodo di tungsteno puro da 3 mm di diametro.
                                                              La cella era prevista di chiusura tramite sei viti da 8 mm; nelle prove che abbiamo eseguito, abbiamo serrato il coperchio solo con tre viti da 4 mm, per lasciare un punto debole in caso di possibile scoppio di gas.

                                                              Un saluto a tutti e complimenti per il vostro esperimento . Vorrei pro****e un'altro , per verifica di un che ho fatto io su indicazioni di un forum sulla FF ( ho notato un'eccesso anomalo di vapore e calore rispetto alle condizioni classiche della cella FF ) . Con elettrodi in acciao e conformati come quelli in foto , catodo a spirale e anodo a forma di "servi spaghetti" ( di fatto è un servi spaghetti ) . La particolarità rispetto ai normali esperimenti è l'elettrolita che dovrà essere formato da solfato di rame ( non ha importanza la molarità ma comunque conviene tenerla sugli standard ) e carbone vegetale il polvere finissima ( 20 milligrammi per 500 CC di acqua ) . La teoria di questo esperimento è basata sulla Sinergetica di René-Louis Vallée , sulla Proton elettro fusione .... aggevolata dalle condizioni della cella a FF , ma sperimentata da Naudin con modalità diversa .
                                                              http://jlnlabs.imars.com/vsg/protelf.htm

                                                              http://jlnlabs.imars.com/vsg/vsg31.htm


                                                              Ciao shifty.gif shifty.gif

                                                              Edited by kalos66 - 3/4/2006, 10:53

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