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Nuovo Bilancio Energetico Cella

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  • Nuovo Bilancio Energetico Cella

    Già il buon Mizuno ne ha parlato ampiamente.

    La quantità di Gas dissociato, in H ed O, pare che sia enormemente superiore a quando previsto dal buon Faraday con la legge che porta il suo nome e che definisce il fenomeno dell'elettrolisi.

    Ora, io ipotizzo: Ma se l'overunity arrivasse dalla ricombinazione di H ed O che si dissociano in maniera superconveniente per pirolisi e poi si ricombinano innescati dalla 'scintilla' - plasma ?

    L'idea è quella (già espressa anche da Leovirdis) di 'ributtare' dentro il calore ottenibile dalla combustione di H ed O.

    ??? biggrin.gif

    Edited by ElettroRik - 4/4/2006, 11:09
    "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

  • #2
    Ciao ElettroRik,
    ma non si potrebbe raccogliere, invece, l'idrogeno per poi utilizzarlo da un'altra parte? Questo avrebbe anche un ulteriore vantaggio: quello di poter misurare la quantita' di idrogeno prodotta per pirolisi.
    Ciao
    Francesco

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    • #3
      CITAZIONE (berlitz @ 3/4/2006, 20:43)
      Ciao ElettroRik,
      ma non si potrebbe raccogliere, invece, l'idrogeno per poi utilizzarlo da un'altra parte? Questo avrebbe anche un ulteriore vantaggio: quello di poter misurare la quantita' di idrogeno prodotta per pirolisi.
      Ciao
      Francesco

      Si caro Francesco,
      in effetti per valutare la quantità di gas prodotta si potrebbe raccogliere separtamente, inoltre misurarla non sarebbe nemmeno poi così difficile, basta farlo uscire dentro una bottiglia d'acqua rovesciata attraverso un tubetto infilato da sotto.

      Il problema però sarebbe, per le nostre capacità, riuscire a discriminare l'esatta composizione di tale gas, che dovrebbe essere una miscela di: H2, O2, H, O, H2O (come vapore), CO e/o CO2 (forse, dagli ioni carbonato), ecc... Poi, da lì calcolare l'energia di dissociazione intrinseca che questi gas rilascerebbero ri-associandosi per ritornare acqua.

      Meglio cercare di farli bruciare per sviluppare altro calore da sommare a quello del plasma, misurare una temperatura sarà più semplice. wink.gif

      Edited by ElettroRik - 4/4/2006, 21:52
      "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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      • #4
        In effetti una super-pirolisi sarebbe gia' una specie di OU senza bisogno di cercare una fusione fredda.
        Non so se sia una buona idea ributtare il calore nella cella comunque ... alta temperatura bassa durata degli elettrodi, mi sembrava questa l'equazione.

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        • #5
          ciao rik,
          purroppo non ho ben chiaro l'inizio della discussione,
          penso che la pirolisi potrebbe essere una buona ipotesi di lavoro,
          per averla dobbiamo però utilizzare elettrodi in tungsteno, che si distruggono rapidamente,
          un altro materiale resistente al calore potrebbe essere il carbone, ma potrebbe inquinare notevolmente la reazione,
          beh , c'è da pensarci su...
          saluti

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          • #6
            CITAZIONE (Elektron @ 3/4/2006, 23:44)
            ...alta temperatura bassa durata degli elettrodi, mi sembrava questa l'equazione.

            Si, questo è vero, ma bassa temperatura=no overunity.....
            "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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            • #7
              Temperatura della soluzione non temperatura degli elettrodi, altrimenti rischiamo di bruciare solo Tungsteno .... come evidenziava Rabazon

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              • #8
                CITAZIONE (Elektron @ 4/4/2006, 21:38)
                Temperatura della soluzione non temperatura degli elettrodi, altrimenti rischiamo di bruciare solo Tungsteno .... come evidenziava Rabazon

                Beh, la soluzione DEVE essere sotto i 100°, sennò non è più tale ma vaporizza, quindi da lì non si scappa.

                La temp del catodo DEVE essere almeno tale da permettere una buona emissione termoionica, ma abbastanza bassa da non vaporizzare il W. E qui le forme geometriche ci possono aiutare parecchio, ad esempio con un catodo con anima percorsa da liquido refrigerante.

                L'unica temperatura su cui non abbiamo problemi è quella del plasma, ed io proprio quella vorrei sfruttare. Come? Sto elaborando un modo... wink.gif
                "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                • #9
                  Quindi una cella non pressurizzata a 100 gradi e sfruttare il gas in un circuito esterno se ho ben capito.. ma nella pirolisi abbiamo immediata ricombinazione come tu stesso evidenzi ... per cui riimmissione del calore e produzione di vapore ? .. nn ne vedo altre se non conversione diretta fotovoltaica o simili a basso rendimento

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