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Ricombinazione 'in loco'

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  • #1

    Ricombinazione 'in loco'

    Nome di battesimo: Cella ETP (ElettroTermoPirolitica).

    Idea: ricombinazione di H ed O nei pressi del catodo, sfruttando il plasma stesso come innesco e facendo in modo che la temperatura favorisca la termoionica, riducendo la corrente necessaria.

    Metto un link che faccio prima: http://www.overunity.it/ProvaRico.htm
    image


    Edited by ElettroRik - 26/4/2006, 20:19
    "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck
    Tag: Nessuno
  • #2
    Buona l' idea di sfruttare il calore di combustione dell' acqua, ma stai attento.
    Non fare il miscelatore chiuso.
    Se la miscela H2 e O2 fa sacche in alto e crescono fino a toccare il plasma che innesca ti scoppia il tubo di vetro.

    é meglio se recuperi l'ossigeno a parte tramite un tubo e lo riconvogli, in parzialmente, moderatamente al catodo: quella parte di idrogeno che non partecipa al plasma lo ribruci in loco fornendo calore.
    Lascia sopra il pelo libero l' idrogeno che non brucia devi lasciarlo andare.

    Opera con cautela perchè rischi scoppi forti vicino all' elettrodo.

    Edited by Isotopo - 27/4/2006, 01:30

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    • #3
      [QUOTE=ElettroRik,26/4/2006, 19:05]Nome di battesimo: Cella ETP (ElettroTermoPirolitica).

      Idea: ricombinazione di H ed O nei pressi del catodo, sfruttando il plasma stesso come innesco e facendo in modo che la temperatura favorisca la termoionica, riducendo la corrente necessaria.

      /QUOTE]
      Ciao , complimenti per la fantasia e la costruzione esotica ( sembra una lampada a scarica o un diodo raddrizzatore a vapori di mercurio ) ... mi raccomando a non esplodere <img src="> . Ho rilevato un errore sulla polarizzazione della cella , credo che tu abbia invertito la batteria sul bellissimo disegno .
      Ciao e continua così <img src=">

      Edited by kalos66 - 27/4/2006, 09:07

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      • #4
        CITAZIONE (kalos66 @ 27/4/2006, 09:06)
        Ho rilevato un errore sulla polarizzazione della cella , credo che tu abbia invertito la batteria sul bellissimo disegno .

        Ulp! non me ne ero accorto... <img src=">

        Grazie della segnalazione! :P
        "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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        • #5
          ciao rik!

          Mi stai facendo crepare d'invidia!!!

          domandina :

          Chi tiene il livello dell'acqua dentro la campana pressoche stabile ? la valvola a pressione?

          L'anello intorno all'anodo l'ho già visto da qualche parte........... ah si, dentro il uOnde!

          Complimenti Rik......

          a presto
          Nel nuovo millennio l'uomo tornando alla natura distruggerà quei mostri e l'energia dell'atomo pulito costruirà ancora infinite meraviglie e le ferite dell'umanità, come le guerre non saranno che purtroppo molto tristi incidenti dì percorso. (Omero Speri -VR- Pioniere della FF )

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          • #6
            CITAZIONE (brunovr @ 27/4/2006, 14:25)
            Chi tiene il livello dell'acqua dentro la campana pressoche stabile ? la valvola a pressione?

            Si regola da solo.
            Più gas si forma, e più si ingrossa la sacca abbassando il livellodel liquido, quindi minor porzione di catodo è bagnata=meno plasma=meno gas che si forma. Questa situazione raggiunge da sola l'equilibrio facendo in modo che il plasma assuna una dimensione tale da produrre sempre e solo tanto gas quanto ne serve per compensare la sua ricombinazione in H2O.
            Se tutto funziona, ovviamente... <img src=">
            "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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