Caro metallica

Ben arrivato nel club degli sperimentatori; per quanto riguarda l'alimentatore, ti rimando ad una mia discussione in cui ne parlo; il variac è il componente più costoso, per iniziare puoi raddrizzare direttamente la tensione di rete (230 Vca in tutta Italia), da cui ne trarrai circa 300 Vcc, più che sufficienti per esperimenti mozzafiato.
Ricorda che tensioni superiori a 50 volt, sono considerate MORTALI; usa guanti dielettrici da almeno 3000 volt ed assicurati di avere un salvavita da 0,03 ampere installato.
Il catodo (negativo) va tenuto immerso per un centimetro, l'anodo (positivo) va tenuto immerso 5-6 volte di più; nella risposta che dò all'amico nella discussione qui sotto, consiglio di tenere gli elettrodi uguali, in quanto doveva fare solo dell' elettrolisi.
La soluzione più è satura e più è violenta, puoi cominciare col bicarbonato di sodio, gli elettrodi di tungsteno da 2,4 mm si acquistano nei negozi di articoli per saldature; quelli color verde sono di tungsteno puro, con altri colori si intendono di lege al 2% di altri metalli.

http://www.forumcommunity.net/?t=2258743&st=0

Buoni esperimenti

Renzo Mondaini (Ravenna)

Ciao, benvenuto nel 'clan'.

Credo che sia meglio puntualizzare alcune cose, anche per una questione di sicurezza...

1) 150V x 15A è una potenza ENORME, inutile e pericolosa, oltre al fatto che faresti probabilmente saltare l'impianto elettrico...

2) Per avere un ottimo plasma bastano anche 60Volt, quindi se trovi un trasformatore con uscite sui +-30-35V duali andrà bene. Salire ancora con la tensione non te lo consiglio in prima battuta. Men che meno raddrizzare la 220V di rete direttamente, hai troppa tendenza alla formazione di archi elettrici, inoltre distruggeresti gli elettrodi in pochi secondi ed è davvero pericolosa.

3) Con un vecchio trasformatore 220V-110V sei a posto. Raddrizzi la 110V e hai 150V, cioè di che abbondare. Le correnti massime possono anche essere tranquillamente meno di 1A, quindi un trasformatore anche da 100VA andrebbe già bene. Volendo puoi usarne un qualunque trafo che abbia le prese al primario sia a 220V che a 110V. Non usi il secondario, lasciandolo aperto, e lo usi invece come un autotrasformatore.

4) E' importante invece che ti procuri una discreta capacità per livellare la tensione raddrizzata dal ponte. Più è alta, e meglio è, la tua cella emetterà meno disturbi RF.

5) Se hai un'idea di cosa significa 'raddrizzare' e livellare una tensione ok, sennò fatti aiutare da qualcuno a montare il gruppo magnetotermico, trasformatore, raddrizzatore, condensatore.

P.S. Okkio che il salvavita, alla faccia del nome, NON SERVE A NULLA se non a darti la FALSA illusione di essere protetto!

Se dai retta a me, parti 'tranquillo' e vacci piano. Sali per gradi. ">

Con i migliori auguri di buona sperimentazione.

Rik

Caro metallica

Ricordati che 60 volt sono già MORTALI, per renderli innoqui devi comunque mettere a terra un terminale, poi passare attraverso un SALVAVITA, dispositivo che comunque avrai dopo il contatore ENEL (obbligatorio per legge), più un'altro che metterai sull'alimentatore, come ho fatto io; mi è scattato diverse volte, salvandomi la vita, anche perché a volte mi cadeva dell'elettrolita sull'alimentatore, con pericolo certo di folgorazione.
Considerare il salvavita un accessorio inutile, è da suicida!

Stai sempre attento a chi di dice "dai retta a me" poiché muori tu, non lui.

Renzo Mondaini (Ravenna)