Fusione Fredda Elettrolitica - parte otto - EnergeticAmbiente.it

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Fusione Fredda Elettrolitica - parte otto

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    una domanda specialistica,
    ci chiedevamo io e rabazon,
    l'eventuale distruzione dei legami cristallini nel vetro,
    č endotermica o esotermica?

    se qualcuno ne sa .. mi farebbe risparmiare un pō di ricerche----

    Renzo Mondaini (Ravenna)

    Edited by remond - 23/1/2007, 20:51

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    • Caro Remond,
      il vetro non ha "legami cristallini".
      Il vetro č praticamente un liquido a viscosità elevatissima, ma questo non sposta il problema posto dalla tua domanda.
      Lo stato "vetroso" infatti č praticamente uno stato "amorfo", quindi proprio il contrario dello stato cristallino.
      Comunque, come certo ricorderai, i legami chimici sono essenzialmente di due tipi estremi, covalenti e ionici. In molti casi i legami sono intermedi tra questi due. Il legame covalente č di solito pių forte e non si indebolisce in soluzione acquosa, mentre quello ionico, come quello per esempio tra sodio e cloro nel sale, si indebolisce per azione dell'elevata costante dielettrica dell'acqua e libera i componenti come ioni. Se vuoi, puoi chiamare "legame cristallino" quello che lega complessivamente gli ioni in un cristallo (Vedi trattazione di Madelung).
      Per finire, nel vetro vi sono diversi tipi di legame, per esempio tra silicio e ossigeno ripetute per molte unità (sono le lunghe catene ...-O-Si-O-Si-O-...che danno al vetro le caratteristiche simili a quelle di un polimero, quali la plasticità al di sopra del suo punto di rammollimento), e quelli fra silicio e ossigeno esterno alla catena, poi quelli tra questo ossigeno e i vari metalli (calcio, sodio, potassio etc.) e infine i legami tipo "van der Waals". Come vedi una situazione piuttosto complessa, per cui penso che una risposta esatta alla tua domanda non sia facilmente reperibile.
      Tuttavia se intendi verificare ipotesi di attacco del vetro da parte di soluzioni, tieni presente che l'attacco da parte di soluzioni alcaline č notorio, tanto č vero che in caso di trattamenti prolungati con alcali si raccomandano recipienti non di vetro. Oggi si possono usare con vantaggio le poliolefine, come il polietilene e il polipropilene.
      Non so se ti ho dato qualche utile informazione, in caso contrario spiega meglio cosa ti interessa veramente.
      Salvatore

      Edited by skeptic - 24/1/2007, 13:26

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      • Ciao skeptik

        La domanda era posta da rabazon che mi era venuto a trovare, la risposta gli doveva far quadrare dei suoi ragionamenti, l'attacco alcalino al vetro deve avere una sua termodinamica, se vuole ti replicherà rabazon direttamente, per il momento grazie.

        Renzo Mondaini (Ravenna)

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        • Salve amici tutti
          Ho ricevuto giorni fa questo messaggio privato, essendo l'argomento di interesse pubblico, riporto in fondo la mia risposta.

          “salve signor renzo, sono uno studente di ingegneria chimica a bologna (con diploma di perito chimico) e ormai da 3 anni sono affascinato dalla fusione fredda. ho scaricato il suo filmato dei vari tipi di celle fatte in casa e mi stavo chiedendo una cosa: il catodo dice sempre di che materiale č fatto, ma l'anodo? perchč la cosa che mi preoccupa č che sia fatto di platino (metallo inerte) e che quindi per me poco reperibile. seconda ed ultima domanda č cosa ha usato per dare corrente (presumo un generatore)e dove posso trovarlo spendendo poco.grazie a lei ho visto quanto č facile (e allo stesso tempo pericoloso) provare certe cose in casa e spero che possa rispondere a queste mie domande. cordiali saluti”

          Caro amico
          Io uso come anodo il Tungsteno o l’acciaio inox, ed a volte lavoro con un anodo dello stesso materiale del catodo, non ho mai usato elettrodi di Platino.
          Per replicare la fusione fredda elettrolitica, bisogna che tu ti faccia aiutare da un amico elettricista, altrimenti lascia stare, perché si lavora con tensioni MORTALI.
          Comunque posso dire che bisogna essere premuniti di un salvavita da 0,03 ampere sull’impianto elettrico e bisogna essere dotati di guanti dielettrici, quelli per lavare i piatti non vanno bene.
          Spiegazioni pių tecniche le ho fornita in questa mia vecchia discussione ed in altre.

          http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=2258743

          Renzo Mondani (Ravenna)

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          • salve skeptic,
            la domanda .sbagliata, sul comportamento del vetro,
            l'ho postata principalmente perchč volevo trovare una risposta a comportamenti strani del plasma elettrolitico, quando si avvicina l'anodo ai recipieti di vetro..
            inoltre pensavo alle anomale concentrazioni di silicio. presenti in altri esperimenti.. e se poteva dipendere dal vetro...
            oppure...
            ad occhio non sembra.. ma una verifica č doverosa...

            ringrazio per le risposte... ma al momento semplicemente cerco una strada...
            ...

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            • Caro Rabazon,
              l'attacco della soluzione alcalina al vetro delle pareti del contenitore č importante dal punto di vista analitico, visto che si cercano tracce di elementi nuovi, ma del tutto ininfluente dal punto di vista energetico, per l'esiguità del materiale rimosso.
              Sia che la reazione di dissoluzione della silice contenuta nel vetro e sua trasformazione in ioni silicato SiO4---- sia endotermica o esotermica, non puō certamente influenzare il comportamento del plasma nella soluzione.
              Occorre quindi pensare ad altre spiegazioni. Considera che avvicinando l'elettrodo alla parete il volume di soluzione intorno all'elettrodo diminuisce e quindi si ha probabilmente una variazione nella densità di corrente. Forse questa č una delle cause della variazione di intensità del fenomeno.
              Cordialmente,
              Salvatore

              Edited by skeptic - 13/2/2007, 23:26

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              • beh,

                ragionavo su dei sospetti...non so quanto fondati o no...,
                comunque certo che la parte di vetro fusa č comunque piccola...quindi...

                certo, se avviciniamo l'anodo con tracce di plasma al vetro, per effetto della temperatura il vetro potrebbe....

                oppure la densità di corrente....
                mah... devo ripetere qualcosa ancora con remond... mi sfugge qualcosa...

                Commenta


                • Beh ... non fusa ... soluzione alcalina bollente ... direi disciolta + ke altro

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                  • ciao remond,
                    guardavo i lavori finalmente usciti dei casertani...

                    sembra convalidano i risultati trovati da te con un misero contatore enel ...
                    con mezzi direi migliori... vedi..ma lė sembra ci sia uno spin off...

                    perō,che dire... non vedo molti altri che ci mandano qualche risultato...in questo caso internet non ha funzionato...
                    almeno due sistemi di misura li hai postati..
                    quello della comparazione tra il calore da plasma e da resistenza elettrica, e la comparazione tra trasmutazioni...ma nisba...
                    tante stupidità di tipi che non sanno la differenza tra potenza reattiva ed attiva, tanti insulti gratuiti...
                    ma di serio...nulla...
                    ora perō almeno esce questo...
                    coraggio direi...

                    Commenta


                    • Cioč fammi capire, tu dici di aver trovato rendimento calorimetro uguale a quello dei casertani usando un contatore?

                      Prima di puntualizzare reattiva o no direi che č meglio che ti rivedi differenza fra calore e potenza elettrica.

                      Comunque, io sto lavorando ad un sistema diverso di calorimetria (cella adiabatica con monitoraggio di gas prodotti) e sono a metà del lavoro. Appena finisco posto qualcosa. Purtroppo ho poco tempo.

                      Commenta


                      • CITAZIONE (Hellblow @ 12/2/2007, 22:39)
                        Cioč fammi capire, tu dici di aver trovato rendimento calorimetro uguale a quello dei casertani usando un contatore?

                        Calma Hellblow

                        Diamo pane al pane e vino al vino.
                        Saranno stati i casertani casomai, ad aver trovato un rendimento come ho fatto io, circa un anno fa, usando un contatore enel comparando la cella con una resistenza elettrica, risultato 119%.

                        CITAZIONE (Hellblow @ 12/2/2007, 22:39)
                        Comunque, io sto lavorando ad un sistema diverso di calorimetria (cella adiabatica con monitoraggio di gas prodotti) e sono a metà del lavoro. Appena finisco posto qualcosa. Purtroppo ho poco tempo.

                        Mi dispiace tantissimo per te, ma ha ragione rabazon, questo forum č pieno di chiacchieroni e pochissimi smanettoni.

                        Renzo Mondaini (Ravenna)

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                        • Che ci vuoi fare, io amo far le cose bene e sinceramente senza strumenti adatti non faccio nulla se no poi finisco a dire che una calorimetria č come una misura di potenza col contatore <img src="> quindi prima mi faccio gli strumenti ( e ci metto tutto il tempo che ritengo opportuno) e poi a discrezione mia decido cosa collegarci e con che modalità. Quando poi sempre a mia discrezione sono strasicuro di aver trovato una cosa interessante allora la posto qui ma prima no.

                          Comunque per la cronaca i casertani monitorano corrente e tensione in ingresso con un sistema di acquisizione dati fatto apposta da loro. La calorimetria avviene con un calorimetro di cui non sto a dare i dettagli che già hanno dato loro e che con l'alimentazione (monitoraggio) dà una terna di valori che sono corrente, tensione e calore di cella che sono 3 cose diverse.

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                          • uffa,
                            ma hell,
                            se ti riguardi i post,
                            un pō di tempo fa,
                            remond ed io,
                            tentammo di lanciare una campagna di "massa"
                            per le misurazioni degli effetti della cella,
                            e propio per venire incontro anche a chi non ha a disposizione calorimetri e altri sistemi sofisticati di misura,
                            oppure non č capace di costruirseli in cantina in quattro e quatt'otto,
                            proponemmo di compare gli effetti di una normale resistenza elettrica,con l'effetto plasma della cella,

                            con un semplice contatore enel, un termometro e un paio di beker...
                            capisci ora?chi confonde flusso calorimetrico con un contatore enel?

                            le misurazioni erano certamente primitive,con margini di errore abbastanza alte, ma appunto, alla portata di molti...
                            gli unici che hanno effettuato le misure con il metodo remond, con molta maggiore precisione,ed affidabilità sono stati i casertani...
                            bene,ottimo,

                            ma la campagna di misurazioni su internet č fallita...
                            non ci sono altri riscontri tranne rik...
                            forse qualche insulto gratuito in meno, qualche capacità di capire in pių di tanti para risponditori ufficiali...
                            mah... chi lo sa?

                            Commenta


                            • CITAZIONE (superabazon @ 14/2/2007, 14:11)
                              uffa,
                              ....
                              ma la campagna di misurazioni su internet č fallita...

                              Ciao a tutti,
                              scusate l'intervento tra capo e collo, ma devo resistere ancora per un mese di 'overclock lavorativo' prima di tornare a 'respirare', quindi ho poco tempo e sarō stringatissimo.

                              Forse, Remond sarà il primo ad averci pensato, ma non credo sia l'unico... Perō mi risulta che non abbia documentato nulla. Anzi, se non ricordo male la sua idea č nata da una comune discussione per il modo con cui sosteneva di voler compiere la prova, partendo da correnti e tensioni necessarie per fondere un elettrodo da saldatura.... Poi, da lė, abbiamo incominciato a parlare di test comparativo resistenza/plasma, ed č venuto fuori che occorreva misurare anche l'energia elettrica, e la disquisizione sulla precisione di un contatore elettromeccanico, ecc...

                              In ogni caso, per tagliare la testa al toro: Kalos66 č stato il primo a scriverlo sul forum in questo post: http://energierinnovabili.forumcommunity.n...9#entry29484 760

                              Io sono stato il primo (e purtroppo l'unico) a tirare gių un protocollo da seguire (sul quale č pure nato un 'qui-pro-quo' con Quantum con la faccenda della Cal/cal, ricordate?) ed a pubblicare dei risultati sia sul forum che su www.overunity.it

                              Ora finalmente i Quantum stanno facendo questa cosa per bene e in grande stile, forse grazie ad un aiuto 'aggiunto' che dispone certamente di mezzi pių 'possenti'.

                              Resta il fatto che le cose vanno fatte per bene, e non č per nulla facile. Anche se 'a parole' sembra tutto semplice. Per esempio, nessuno mi ha ancora spiegato perchč i Quantum ottenevano COP intorno al 120% quando calcolavano il calore per 'evaporazione' di elettrolita ed invece ora in prova comparativa ottengono 180%. Dato che non č cambiata la geometria di plasma ed elettrodi, mi vien da pensare: o sbagliavano prima, o sbagliano ora.... e se č cosė, in cosa consiste l'errore? O ci sfugge qualcosa?

                              Un ciao 'sfuggente' a tutti quanti! :P

                              Edited by ElettroRik - 14/2/2007, 16:30
                              "Una nuova veritā scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

                              Commenta


                              • Io credo che non ci sia nessun errore:

                                Le uniche cose che sono cambiate nella cella sono solo 1) la quantità di elettrolita
                                2) il sistema di acquisizione.

                                Visto che ora hanno a disposizione degli strumenti forse pių accurati di prima mi viene da pensare che il sistema di acquisizione fa la differenza.
                                E sarebbe sbagliato confrontare due misure provenienti da strumenti diversi.
                                In particolare ora tutti i dati vengono acquisiti in parallelo e con una risoluzione maggiore

                                Per quanto riguarda la quantità di elettrolita, credo che faccia differenza per le condizioni di stabilità della cella che di conseguenza si riflettono sui trasduttori usati per la misura delle osservabili.
                                Turbolenze causate dall'agitazione termica del plasma č ovvio che si riflettono su di una termocoppia posta a 1 cm dal catodo che invece viene influenzata meno se la stessa si trova a 5cm.

                                I miei file li trovate qui: http://file.webalice.it
                                username: genni.rom
                                password: martina

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                                • Sono in perfetto accordo con Mgb2, aggiungendo che anche prima i quanum misuravano pių o meno bene, il problema č caratterizzato dalla quantità dell'energia dispersa per perdite calorimetriche.
                                  Questo valore č pių o meno diverso nei due metodi. Il secondo metodo infatti, misura il rendimento come rapporto fra l'energia che cella asporta verso l'esterno e l'energia elettrica all'ingresso. E' una misura pių dinamica del primo metodo ed č effettuata su una cella pių grande ed a temperatura costante.

                                  Voglio anche ricordare che le misurazioni di energia estremamente accurate sono state sviluppate dai Casertani fin dal settembre 2003.
                                  Infatti, fu tramite l'analisi di quella enorme quantità di dati acquisiti in 6 mesi di lavoro che gli stessi ricercatori il 18 aprile del 2004 al secondo congresso di Grottammare poterono confermare un rendimento di 1.4 (io c'čro quel giorno).

                                  Un saluto affettuoso a Elettrorik, Mgb2, Hellblow e Quantum Leap se legge, un saluto cordiale e un abbraccio fraterno a tutti gli altri.

                                  Commenta


                                  • CITAZIONE (Ennio Vocirzio @ 14/2/2007, 18:03)
                                    Sono in perfetto accordo con Mgb2, aggiungendo che anche prima i quanum misuravano pių o meno bene, il problema č caratterizzato dalla quantità dell'energia dispersa per perdite calorimetriche.
                                    Questo valore č pių o meno diverso nei due metodi. Il secondo metodo infatti, misura il rendimento come rapporto fra l'energia che cella asporta verso l'esterno e l'energia elettrica all'ingresso. E' una misura pių dinamica del primo metodo ed č effettuata su una cella pių grande ed a temperatura costante.

                                    Voglio anche ricordare che le misurazioni di energia estremamente accurate sono state sviluppate dai Casertani fin dal settembre 2003.
                                    Infatti, fu tramite l'analisi di quella enorme quantità di dati acquisiti in 6 mesi di lavoro che gli stessi ricercatori il 18 aprile del 2004 al secondo congresso di Grottammare poterono confermare un rendimento di 1.4 (io c'čro quel giorno).

                                    Un saluto affettuoso a Elettrorik, Mgb2, Hellblow e Quantum Leap se legge, un saluto cordiale e un abbraccio fraterno a tutti gli altri.

                                    Ragazzi, scusatemi, forse ho usato un termine improprio.

                                    Per 'errore' intendo una imprecisione nel conteggio del COP.

                                    Mi spiego: se prima il Cop era calcolato come Eout / Ein, ed Ein era misurata elettronicamente, mentre Eout era 'calcolata' pesando l'elettrolita e SUPPONENDO determinate assunzioni che portavano a dei conteggi (vedi apposito post di Ennio in proposito) di calore asportato, oggi NON č pių cosė.
                                    Ora ci sono dei sensori che misurano una Tin e una Tout in un calorimetro a flusso che, in base alla portata, č in grado di misurare il calore sottratto alla cella con la semplice formula Pout = (Tout-Tin)*portata (assumento H2O come liquido raffreddante).

                                    Ora, dato che i conti di IERI, fatti in base alle considerazioni assunte ed alle pesate per elettrolita evaporato sono MOLTO pių bassi da quelli di oggi, dovremmo considerare che probabilmente IERI non si teneva correttamente conto di qualcosa (tipo gas dissociati). Quindi il conto di IERI era sbagliato, o quantomeno incompleto, mentre quello corretto č quello di oggi.

                                    In pratica, nel sistema di ieri, per quanto fosse preciso il conto della Ein, si era troppo grossolani sulla Eout, e non per inaccuratezza, ma per metodologia. Queste cose sono le stesse che mi han portato l'estate scorsa ad allestire un calorimetro basato sullo stesso principio di quello dei Quantum, salvo che io viaggio a ritmi molto pių lenti, purtroppo.

                                    Perō, ragazzi, queste cose andrebbero dette perchč, io posso anche capirle, dato che le ho vissute in prima persona, ma molti altri no. E la considerazione che nasce spontanea č proprio quella della mia provocazione nel post di prima.
                                    :P

                                    Edited by ElettroRik - 15/2/2007, 09:26
                                    "Una nuova veritā scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                                    • Caro Elettrorik, grazie della tua precisazione. <img src="> <img src=">
                                      Voglio ricordare inoltre che questo forum sulla FF č nato proprio qualche giorno prima del fatidico 18 aprile del 2004 (ringrazio Roy per questo) e immediatamente furono pubblicate le informazioni relative ai procedimenti usati dai casertani. In particolare, questo sito prima di ogni altro nel mondo, ha riportato tutte le procedure di misura che si effettuavano sulla cella. Tutti i dettagli che eventualmente mancano nei documenti allegati sono stati invece sviscerati e analizzati sul forum stesso (come č facile esaminare). Gli amici di Caserta hanno cercato di fare il massimo per quanto riguarda la divulgazione e l’informazione. Io stesso mi sono dato la pena di illustrare con il massimo dettaglio come venivano concepite le misurazioni. Lo stesso sito di Naudin che ha per primo presentato la cella di Mizuno ha pių tardi pubblicato il filmato di Grottammare e le slides che i Casertani hanno presentato a Marsiglia nel novembre del 2004. Tu stesso infatti, in una discussione di qualche anno fa ti sei accorto di questo fatto.
                                      Ho notato che questo forum č dotato di una memoria molto labile (ovviamente non sto parlando di te).

                                      E’ anche chiaro (voglio sottolinearlo subito), che so benissimo che tu non sei fra quelli che vogliono trovare l’errore dei Casertani (per altro punzecchiati continuamente da altri come se non fossero italiani) la tua provocazione, che a limite (permettimi) poteva essere maggiormente curata nella forma <img src="> <img src="> <img src="> , dovrebbe servire a farci riflettere maggiormente sul tipo di fenomeno che abbiamo avanti a noi.

                                      E quindi quello che dici č molto importante, ed io ribadisco quello da te affermato, infatti, non c’č errore anzi , ….. una metodologia diversa ci fa chiedere necessariamente: cosa sta succedendo. Cosa stiamo scoprendo…….capisci ???? :wacko: :wacko: .

                                      Ci sono importanti ragioni per ritenere la geometria del sistema molto influente. Questo spiegherebbe perché le trasmutazioni si verificano solo in particolari momenti. La teoria delle trasmutazioni dei casertani č molto originale č sarebbe un interessante passo avanti della ricerca Italiana se questa venisse confermata. La cella grande offre questa possibilità.

                                      Quindi,..datti da fare al pių presto anche tu,.. :P

                                      Un abbraccio sincero


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                                      • bene,
                                        che dire?
                                        per rik, rileggiti i post, magari ti accorgi di qualcosa, ma tanto comunque ci arrivi da solo...dopo..ma da solo...
                                        comunque bando alle ciance e polemiche,
                                        bene per le misurazioni dei casertani,
                                        per le teorie, beh, stendiamo un velo pietoso...italiani o no ..ma che c'entra?
                                        comunque....
                                        il metodo remond di comparazione ha propio questo di buono,
                                        che permette l'individuazione di anomalie sicure,
                                        senza dover troppo raffinare i metodi di misura...
                                        quello che cercavamo, remond ed io, era di poter raffrontare risultati ottenuti con questo metodo di misura,
                                        da molti e con ogni tipo disparato di soluzioni, geometrie ,alimentazioni ed elettrodi, per vedere se il 120%di rendimento (grossolanamente ottenuto)
                                        era sempre ottenuto , oppure c'erano delle grosse variazioni...
                                        lo stesso con le analisi...
                                        qui già č pių complicata la cosa, se non altro in termini di spesa..
                                        mah... speriamo in sant'internet...

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                                        • CITAZIONE (superabazon @ 17/2/2007, 16:34)
                                          bene,
                                          che dire?
                                          per rik, rileggiti i post, magari ti accorgi di qualcosa, ma tanto comunque ci arrivi da solo...dopo..ma da solo...

                                          Non solo l'ho fatto, ma qando ho fato riferimento a discorsi passati, ho riportato anche i link ai post che ho citato.
                                          Per cui questi consigli non stanno granchč in piedi... anzi, mi sa che sarebbe meglio se lo facessi un po' tu... magari rubando un po' di tempo alle chiacchiere... :P
                                          "Una nuova veritā scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                                          • Salve amici

                                            Ho ricevuto questa e-mail privata, rispondo pubblicamente perché puō essere utile anche ad altri.

                                            "Gent.le sig. Renzo Mondaini,
                                            sono rappresentante degli studenti del liceo scientifico, da un pō di tempo mi sono interessato alla fusione fredda e la prossima settimana in seno ad una manifestazione autogestita
                                            all'interno del mio istituto terrō una conferenza riguardante il tema della Fusione
                                            Fredda, avevo richiesto aiuto ad alcuni professori dell'università di Palermo, ma in
                                            seguito ad un apparente iniziale interessamento non mi hanno pių dato
                                            nessuna risposta, volevo chiederle se ha da darmi qualche notizia in
                                            pių rispetto quelle facilmente reperibili su internet, non mi interessano
                                            nozioni tecniche, in quanto essendo che il mio uditorio sarà costituito
                                            da liceali e pochi professori, e sicuramente non esperti risulterebbero
                                            poco incisivi e comprensibili. Ho scaricato i suoi filmati presenti su
                                            “http://mio.discoremoto.alice.it/remond” volevo anche chiederle se ha
                                            anche qualche commento di pių facile comprensione da affiancare alla visione a scuola di questi filmati.

                                            Certo di un Suo cortese riscontro, Le porgo
                                            Cordiali saluti"

                                            Salve
                                            La fusione fredda so replicarla, ma come tutti i ricercatori che sperimentano questo fenomeno, non sappiamo perché funziona; sono state portate varie teorie, alcune tirano in ballo l’effetto Joule altre le reazioni nucleari a debole energia.
                                            Il fenomeno č ritenuto anomalo perché:
                                            1) Si ha una produzione di energia in eccesso dell’ordine del 20-30 %.
                                            2) Da analisi chimiche risultano sostanze in eccesso, rispetto a quelle presenti prima dell’esperimento.
                                            Cose queste non spiegabili con la scienza ufficiale.
                                            Per verificare la produzione di eccesso di calore, ho eseguito un esperimento campione, riscaldando con una resistenza elettrica una quantità nota di acqua e Bicarbonato di Sodio; ho alimentato la suddetta resistenza con tensione di rete, misurando la potenza immessa con un vecchio contatore enel a disco rotante, contando 10 giri.
                                            La soluzione ha aumentato la sua temperatura di 10°C.
                                            Ho eseguito un esperimento con la stessa quantità di soluzione, riscaldando il liquido tramite il plasma prodotto dalla fusione fredda elettrolitica; ho alimentato gli elettrodi con tensione di rete raddrizzata, ed ho misurato la potenza immessa tramite il solito contatore enel, posto a monte del raddrizzatore.
                                            Ho contato 10 giri del disco, poi ho misurato l’aumento di temperatura, risultato 12°C.
                                            Dall’equazione 10:100 = 12:X
                                            X = (100 x 12) : 10 = 120
                                            Pertanto il rendimento in calore della cella elettrolitica, mi risulta del 120 %, non spiegabile con l’effetto Joule.
                                            Per verificare il secondo punto, ho eseguito altri due esperimenti; nel primo ho eseguito una elettrolisi con due elettrodi di Tungsteno, alimentandoli a tensione abbastanza alta ma non tale da innescare il plasma, 60-70 volt cc.
                                            In questo modo ho disciolto molti grammi di Tungsteno nell’elettrolita,
                                            Nel secondo esperimento, ho disciolto nell’elettrolita diversi grammi di Tungsteno, producendo un plasma al catodo, ottenuto alimentando gli elettrodi con 350 Vcc.
                                            Dopo aver fatto analizzare i due liquidi da un laboratorio chimico, ne č scaturito che col plasma si sono accresciuti enormemente alcuni elementi chimici, mentre stranamente il Mercurio risulta enormemente ridotto con la reazione di plasma.
                                            Ecco i miei risultati:

                                            Afnio Assente in entrambe le soluzioni
                                            Tantalio 430 %
                                            Tungsteno 100 %
                                            Renio 250 %
                                            Osmio Assente in entrambe le soluzioni
                                            Iridio Assente in entrambe le soluzioni
                                            Platino 530 %
                                            Oro 350 %
                                            Mercurio -1800 %
                                            Tallio 500 %
                                            Piombo 530 %

                                            Degli altri elementi della tavola periodica non so nulla, perché ogni elemento in pių messo in lista di analisi mi veniva a costare circa € 60,00, pertanto ho limitato gli elementi da analizzare a quelli della lista pubblicata.

                                            Ho anche replicato l’esperimento di fusione fredda di Hall Fox, con soluzione di Cloruro di Sodio ed elettrodi di Alluminio, alimentati in tensione alternata.
                                            Si ottiene come risultato, una sospensione bianca di una sostanza insolubile. Ho fatto analizzare questa sostanza e risultano anomalie nella composizione.
                                            Non ho fatto analizzare tutta la tavola periodica degli elementi, ma ho presentato una lista della spesa, eccola in ordine decrescente:

                                            Alluminio 25,6 %
                                            Silicio 3,2 %
                                            Sodio 0,71 %
                                            Calcio 0,49 %
                                            Cloro 0,45 %
                                            Magnesio 0,032 %
                                            Ferro 0,022 %
                                            Rame Tracce
                                            Cromo “
                                            Zinco “
                                            Potassio “
                                            Manganese “
                                            Boro “
                                            Berilio “
                                            Vanadio “
                                            Cobalto “
                                            Zolfo “
                                            Fosforo “

                                            Anche se io avevo lavato diverse volte con acqua distillata, questo sale insolubile, compare un piccolo quantitativo di Cloro e di Sodio; ma quello che risulta anomalo č l’enorme quantità di Silicio presente.
                                            Basti pensare che negli elettrodi d’Alluminio era presente Silicio nella quantità di 22,5 mg/kg, equivalente ad un 0,0022 %, nell’acqua distillata e nel sale era praticamente assente, in quanto sui loro certificati, il Silicio non compariva nella lista delle impurità presenti.
                                            Altro elemento anomalo č il Calcio, presente sull’Alluminio nella quantità di 16 mg/kg equivalente ad un 0,0016 %, ed anche questo elemento non compare fra le impurità ne dell’acqua distillata, ne fra le impurità del Cloruro di Sodio per analisi.

                                            Come vede, la fusione fredda elettrolitica č ancora un gioco da laboratorio, non ci si puō fare ancora uno scaldabagno per due motivi:
                                            1) L’eccesso di calore č troppo esiguo, bisognerebbe arrivare ad un 200 % ed oltre.
                                            2) Gli elettrodi di Tungsteno, pur essendo di un metallo col pių alto punto di fusione, 4310 °C, si consumano con estrema rapidità.
                                            Strabilianti sono le probabili trasmutazioni nucleari, che sembrano avvenire a debole energia e senza emettere radiazioni nocive; col contatore Geiger-Muller non ho notato ne raggi Alfa, ne raggi Beta, e tanto meno raggi Gamma.
                                            Chi aveva un contatore di Neutroni, ne hanno rilevati pochi e saltuariamente, questo ha dato spazio agli scettici per affermare che questa reazione non č fusione fredda
                                            Chi vivrà vedrà, per ora continuo a divertirmi nel mio laboratorio.

                                            Renzo Mondani (Ravenna)

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                                            • Caro Remond,
                                              per comunicare in modo pių efficiente i tuoi risultati dovresti esprimerli in modo pių comprensibile.
                                              Il modo con cui elenchi la percentuale degli elementi č quantomeno originale.
                                              Infatti il primo elenco lista la percentuale degli elementi in modo assurdo (cosa vuol dire Tantalio 430%, contro un Tungsteno 100%) che non sono riuscito a capire pur facendo ogni sforzo per mettermi nei tuoi panni.
                                              La seconda lista sembra pių ragionevole, ma la somma dei componenti non dà 100 come dovrebbe essere una lista di percentuali (occorrerebbe inserire anche l'ossigeno e l'idrogeno, se si tratta di idrossidi).
                                              Per l'aumento di calore poi, dovresti considerare anche il calore di dissoluzione del tungsteno, che potrebbe derivare da una reazione esotermica e quindi contribuire al riscaldamento della soluzione.
                                              Per finire, mi domando perchč non hai risposto, sia pur negativamente, alla mia offerta di analizzare, almeno grossolanamente, ma a titolo totalmente gratuito, i tuoi precipitati.
                                              Avrai le tue buone ragioni per non farlo, il che rispetto, ma sarebbe simpatico se rispondessi ai messaggi a te diretti.
                                              Cordialmente,
                                              Salvatore

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                                              • Non occorre che sia 100%, Remond dice che per quesstione di pecunia alcuni elementi non sono cercati ... questo non implica che non ci siano.
                                                Sul 500% e rotti mah? Dividi per 100?
                                                Sul Tungsteno, brucia con fiamma viva se ridotto in polvere, nel liquido la reazione potrebbe essere indotta dalla polverizzazione ad effetto del plasma e successiva ignizione.
                                                Riguardo al Silicio ... beh ... in soluzione fortemente basica viene dal vetro del contenitore. My2cents

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                                                • Caro Elektron,
                                                  sono completamente d'accordo sul fatto che la somma non debba dare 100, a causa degli elementi non determinati, ma penso che in ogni caso i risultati debbano essere presentati diversamente.
                                                  Ma non desidero fare il pignolo, e accetto la seconda lista per quello che mostra. E mostra molto, perchč mi risulta difficile pensare che nel tempo relativamente breve in cui il barattolo č esposto alla soluzione alcalina calda si possa avere una percentuale cosė elevata di silicio.
                                                  Occorrerebbe naturalmente conoscere le quantità assolute, perchč se la quantità di composto di alluminio era molto esigua...
                                                  Se Remond fosse pių disposto al dialogo potremmo progettare un esperimento determinante, per esempio utilizzando contenitori non attaccabili.
                                                  Speriamo che il tempo porti buone ispirazioni.
                                                  Salvatore

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                                                  • Caro skeptic

                                                    Mi devi scusare ma ho poco tempo da dedicare al forum, faccio solo in tempo a leggere velocemente qualche intervento, ma per rispondere solo ad uno mi ci vuole una mezz'ora, fra pensare, scrivere e correggere, ed io molto di rado ho mezz'ora di tempo la sera.
                                                    Ti ringrazio per l'offerta di analizzare gratis i miei esperimenti, ma preferisco farlo fare ad un laboratorio ignaro, a pagamento.
                                                    Perché per me, tu potresti essere un Rubbia od un Zichichi in incognito e pertanto mi potresti rifilare dei risultati censurati.

                                                    Ora spiegherō meglio i dati della prima tabella:
                                                    Facendo analizzare la soluzione dove avevo eseguito l'elettrolisi, č stato rilevato:
                                                    Tungsteno 29000 mg/l
                                                    Tantalio 11 microgrammi/l
                                                    Mercurio 382 mg/l
                                                    Facendo un rapido calcolo risulta che il Tantalio č presente al 0,000038 % rispetto al tungsteno.
                                                    Il Mercurio invece č presente al 1,3 % rispetto al Tungsteno.
                                                    Eseguendo la fusione fredda elettrolitica con plasma, usando la stessa acqua distillata, lo stesso sale, elettrodi della stessa scatola, si ottengono queste analisi:
                                                    Tungsteno 11000 mg/l
                                                    Tantalio 18 microgrammi/l
                                                    Mercurio 8 mg/l
                                                    Per cui si ha che il Tantalio questa volta č presente in soluzione nella misura di un 0,00016 % rispetto al Tungsteno, quindi 420 % in pių rispetto al precedente esperimento di elettrolisi.
                                                    Il Mercurio č presente al 0,07 % rispetto al Tungsteno, quindi abbiamo che questa volta con il plasma si ha una quantità 18 volte pių piccola.
                                                    Spero di essere stato chiaro.

                                                    Renzo Mondaini (Ravenna)

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                                                    • Caro Remond,
                                                      grazie per la risposta ed i chiarimenti sulle analisi.
                                                      Per quanto riguarda la mia offerta, non essendo purtroppo nč Rubbia nč Zichichi, che peraltro non penso si metterebbero in gioco, nč avendo come missione il contestare a priori i risultati da te ottenuti, mi permettevo solo di offrirti la possibilità di conoscere i componenti principali dei tuoi precipitati (che avrei voluto identificati solo da sigle per non essere influenzato). Ma se preferisci spendere fa pure, specialmente se questo ti dà anche maggiori garanzie. D'altra parte io posso solo utilizzare reagenti tradizionali, e certo non rilevare tracce.
                                                      Ma a questo proposito presta la massima attenzione ai contenitori che usi, perchč č facilissimo introdurre impensate contaminazioni, quando si va ad rilsvare quantità cosė piccole.
                                                      Cordialmente,
                                                      Salvatore

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                                                      • salve salvatore,

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                                                        mi prendo qualche resposabilità forse a torto, e rispondo anche per remond...

                                                        per le analisi, ad effettuarle,preferiamo siano laboratori terzi abilitati e certificati,
                                                        con metodo doppio cieco,

                                                        perchč cosė siamo pių sicuri dei dati,
                                                        che sono delicati, e vogliamo eliminare il pių possibile errori...

                                                        se ce li facciamo in casa... sai le critiche...

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                                                        • Cari Remond e Rabazon,
                                                          come vi spiegate la presenza di 1.3% di mercurio nel tungsteno?
                                                          Salvatore

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                                                          • caro salvatore,
                                                            non ce li spieghiamo,
                                                            non sappiamo il perchč,

                                                            forse errori?
                                                            per eliminare questo sospetto, abbiamo pubblicato in internet un metodo di misura, se altri vogliono provare...

                                                            certo che ci aspettiamo la solita valanga di insulti, ma prima o poi qualcuno capirà questa " verifica" sperimentale, certo magari fra un anno qualcuno ci dirà , beh ,adessso studio un protocollo qualsiasi e da solo ci arrivo,
                                                            e poi magari ce lo spiegherà...
                                                            ma cosė va internet...

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                                                            • beh,
                                                              penso che per la prova comparazione cop,

                                                              tutto sommato per la resistenza di prova ,
                                                              un buon metodo potrebbe essere
                                                              di usare un elettrodo di tung uguale a quelli del plasma,
                                                              solo con in serie una resistenza ,la pių piccola e compatta,
                                                              che sia possibile trovare,da circa 150 ohm...
                                                              questo dovrebbe rendere molto simili le due prove,
                                                              che occorre siano molto vicine anche nei tempi di attuazione,
                                                              ciirca 2.5 minuti...
                                                              per avere perdite di calore molto simili

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