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Elettrodi in acciaio Inox

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  • Elettrodi in acciaio Inox

    Ciao a tutti, forse non tutti mi conoscono, perchè non è da molto che scrivo su questo forum...
    Ho fatto una prova, che secondo me è molto interessante. Come sappiamo tutti una volta che si innesca il plasma in una cella GDPE, basta regolare il voltaggio in modo che non si fondi l'elettrodo, e il plasma resterà acceso per un bel pezzo. L'elettrodo subirà però una corrosione da parte degli ioni, e con il passare dei minuti è destinato a consumarsi... Così ho pensato, perchè non usare un metallo o una lega di metalli, che resista in maniera più lunga alla corrosione? La prima lega che mi è venuta in mente è stato l'accaio Inox, questa lega ha un'ottima resistenza alla corrosione, infatti è nota per le sue capacità di resistere alle ossidazioni, alle trazioni, e torzioni... Un filo di acciaio Inox da 1,8 mm di diametro, è piuttosto difficile da piegare grazie alla sua durezza. Ho messo così gli elettrodi di acciaio Inox nella mia cella, e una volta innescato il plasma ho ridotto il voltaggio, in modo da non fondere l'elettrodo e mantenere il plasma acceso. Con gran meraviglia il plasma è rimasto acceso per moltissimo tempo, tanto che ho dovuto aggiungere acqua alla cella perchè era quasi esaurita. Stanco di aspettare la corrosione dell'elettrodo ho aumentato di nuovo il voltaggio, e dopo poco si è fuso. Quando ho tirato fuori gli elettrodi dalla cella, l'elettrodo fuso, aveva formato sulla punta una specie di goccia, che sembrerebbe carbonio, per poi sfumare con gradazioni di grigio. Chissà che tipo di trasmutazioni sono avvenute... boh! Ma sarei davvero curioso, perchè secondo voi si è formata quella goccia che sembra carbonio vista la sua friabilità? Oppure si tratta di qualche altro elemento, oppure il carbonio è un elemento già presente nella lega... attendo vostre risposte!

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  • #2
    ciao,
    il carbonio comunque fa parte della lega di acciaio...
    gli elettrodi di acciaio fondono rapidamente con soluzioni sature e tensioni oltre 250V

    ma remond è meglio se rispondi te..

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    • #3
      CITAZIONE (rabazon @ 5/10/2006, 07:55)
      ma remond è meglio se rispondi te..

      Lascia perdere remond, rispondo io.
      Nella cella, se usi l'elettrodo di acciaio questo non si consuma per corrosione ma per bombardamento di ioni. chiamato "sputtering" ed è una cosa conosciuta.
      L'acciaio è una lega di ferro e carbonio con altre impurità che sono il cromo, il vanadio, il nikel, il molibdeno ma il tuo elettrodo fuso ha perso le caratteristiche dell' acciaio e non è più una miscela fra Fe e Fe3C perchè quando lo fondi separi ferro e carbonio. Le trasmutazioni le puoi controllare solamente se gli esperimenti li fai con materiali puri per non confonderti e per essere più sicuro.

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      • #4
        Quindi dovreebe usare un elettrodo di platino che costa parecchio?
        E l'altro elettrodo?
        Come lo facciamo... di titanio?

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        • #5
          Ok, grazie di tutto... Ma il mio scopo non è quello di vedere le trasmutazioni, ciò che vorrei fare è un elettrodo che resista bene allo bombardamento degli ioni... Il tungsteno funziona bene, ma non è che si trovi troppo facilmente, e poi non costa neanche poco.

          Ho realizzato una cella GDPE a immersione, cioè completamente sigillata, l'unico punto di sfogo è un tubo, con il diametro di circa 1,5 cm e lungo 80 cm, collegato sulla parte superiore. Anche i fili sono sigillati... a questo punto vi chiederete cosa mai ci debba fare... la risposta è semplice ma complessa, un alambicco a FF!!! Siccome è tempo di vendemmia, e io ho un azienda vitivinicola, ho pensato di distillare l'alcol dalle vinacce per alimentare poi la mia auto. Ho preso così un contenitore di acciaio inox da 50 l, ho appliacato sulla sommita un tubo di rame (quello dei termosifoni), e poi l'ho fatto scendere arrotolato in un altro recipiente dove scorre però acqua fredda. L'unica cosa che mi mancava era l'alimentazione, cosi subito ho pensato alla FF! Così ho preso la cella sigillata e l'ho messa immersa nel centro del contenitore di acciaio Inox, poi ho fatto uscire il tubo di ferro (da 80 cm), collegato all'interno della cella, dal contenitore che infine ho sigillato con dei "nips" (non so se si chiamano proprio così)! Ora non mi resta che aspettare che le vinacce fermentino, intanto però volevo fare una prova a distillare un pò di acqua... voi che dite può funzionare? Può farcela la cella a disperdere attraverso il vetro e il tubo in ferro così tanto calore da far bollire l'acqua circostante?

          Edited by kekko.alchemi - 8/10/2006, 01:23

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          • #6
            CITAZIONE
            Come sappiamo tutti una volta che si innesca il plasma in una cella GDPE, basta regolare il voltaggio in modo che non si fondi l'elettrodo, e il plasma resterà acceso per un bel pezzo.

            Non conviene granchè usare voltaggi bassi. I fenomeni tipici della GDPE ( trasmutazioni e overunity ) avvengono prevalentemente a tensioni medio-alte.

            CITAZIONE
            Con gran meraviglia il plasma è rimasto acceso per moltissimo tempo, tanto che ho dovuto aggiungere acqua alla cella perchè era quasi esaurita.

            Dovresti dire a che tensione l'hai fatto lavorare, altrimenti non ha molto senso.

            CITAZIONE
            aveva formato sulla punta una specie di goccia

            Questo fenomeno credo si verifichi quando si usano alcune leghe metalliche, secondo me ( ma è una mera ipotesi ) quando si usano leghe poco resistenti ( infatti il tungsteno non forma gocce ma tende ad appuntirsi ). Comunque ho verficato un fenomeno simile utilizzando rame e ferro.

            CITAZIONE
            oppure il carbonio è un elemento già presente nella lega

            Naturalmente. L'acciaio non è altro che ferro con una piccola percentuale di carbonio. Vedi: acciaireia.

            CITAZIONE
            Può farcela la cella a disperdere attraverso il vetro e il tubo in ferro così tanto calore da far bollire l'acqua circostante?

            Secondo me assolutamente no.
            L'energia prodotta è concentrata nella zona catodica e la soluzione della cella in generale non raggiunge nemmeno i 100 C°.
            Questo fatto è dovuto all'isolazione termica del vapore che si forma istantaneamente attorno al plasma al momento dell'innesco.
            Non sono però esperto delle dinamiche delle celle a pressione dove magari il comportamento è diverso. Su questo argomento lascio parola a sperimentatori più esperti.

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            • #7
              CITAZIONE (Riovandaino @ 5/10/2006, 15:16)
              CITAZIONE
              Può farcela la cella a disperdere attraverso il vetro e il tubo in ferro così tanto calore da far bollire l'acqua circostante?

              Secondo me assolutamente no.
              L'energia prodotta è concentrata nella zona catodica e la soluzione della cella in generale non raggiunge nemmeno i 100 C°.

              Risposta errata. La mia cella di 300 cc va in ebollizione molto rapidamente dai 250 V in su con Na2CO3 a 0,5 M e quando la metto a "bagnomaria" mi fa bollire anche l'acqua fuori se è poca.

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              • #8
                Ciao Arquimede,
                hai potuto misurare la potenza d'ingresso ed il tempo necessario a portare all'ebollizione della tua cella? Sarebbe interessante sapere il suo rendimento.
                Ciao
                Francesco

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                • #9
                  CITAZIONE (Arquimede @ 6/10/2006, 20:01)
                  CITAZIONE (Riovandaino @ 5/10/2006, 15:16)
                  CITAZIONE
                  Può farcela la cella a disperdere attraverso il vetro e il tubo in ferro così tanto calore da far bollire l'acqua circostante?

                  Secondo me assolutamente no.
                  L'energia prodotta è concentrata nella zona catodica e la soluzione della cella in generale non raggiunge nemmeno i 100 C°.

                  Risposta errata. La mia cella di 300 cc va in ebollizione molto rapidamente dai 250 V in su con Na2CO3 a 0,5 M e quando la metto a "bagnomaria" mi fa bollire anche l'acqua fuori se è poca.

                  La tua è un'esperienza isolata che mi sembri non abbia molti riscontri fra gli altri sperimentatori.
                  Verifica un attimo le tue conoscenze su evaporazione, ebollizione e il comportamento dei miscugli omogenei.
                  Comunque anche con la tua esperienza è piuttosto dura sfruttare il calore come propone alchemi.

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                  • #10
                    Ciao a tutti, oggi ho provato ad immergere la mia cella in del vino (per simulare la distillazione), dopo un po' di tempo che era accesa, il vino a cominciato a bollire. Purtroppo non ho misurato la quantità di vino, ma intendo fare altre prove più dettagliate... Comunque io penso che l'esperimento non può non funzionare per il semplice motivo: l'acqua nella cella bolle intorno ai 100 gradi, grado più grado meno a causa dell'altitudine e a cusa dei sali che compongono l'elettrolita. Il vino invece bolle a temperature ben inferiori ai 100 gradi, infatti l'alcol etilico contenuto in esso bolle a 78 gradi, quindi anche se il vino è formato da circa il 12% di alcol e l'88% di acqua, bolle sicuramente a temperature inferiori ai 100!! Quindi ecco il motivo perchè la cella riesce a far bollire il vino, o la miscela alcol-acqua!!!
                    Ora rimane solo una cosa da capire, considerando che la cella non riesco a tenerla accesa per più di un ora (usando elettrodi in tungsteno), quanto dovrà essere grande la mia cella per portare in ebollizione 50 l di vino? Credo che la prima cosa da fare, è calcolare i gradi effettivi a cui bolle un vino di circa 12 gradi alcol, e poi calcolare quanto calore emette una cella di grandezza X in un'ora!!! Voi cosa mi consigliate per dimensionare il tutto???

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                    • #11
                      Caro kekko.alchemi

                      Stai attento, perché in tutti i forum vi sono dei personaggi che fanno solo gli spaccamaroni, inoltre scrivono castronerie spacciandosi per sapientoni, tu ti sei imbattuto in uno di questi:

                      arquimede

                      Se non mi conosci, faremo conoscenza subito senza tanti preamboli; imparerai che quando scrivo qualcosa, cerco sempre di dimostrarlo.
                      Ora ti dimostrerò che arquimede è quello che ho detto sopra.
                      CITAZIONE (Arquimede @ 5/10/2006, 09:18)
                      Lascia perdere remond, rispondo io.
                      Nella cella, se usi l'elettrodo di acciaio questo non si consuma per corrosione ma per bombardamento di ioni. chiamato "sputtering" ed è una cosa conosciuta.

                      Lo sputtering avviene lanciando ioni ad alta velocità in una camera a vuoto, nell'acqua gli ioni si muovono più lenti di una trota nel fiome, quindi resta da dimostrare che si abbia sputtering.

                      Perciò prima castroneria.

                      CITAZIONE (Arquimede @ 5/10/2006, 09:18)
                      L'acciaio è una lega di ferro e carbonio

                      L'acciaio ha una percentuale di carbonio non superiore a 2,11% altrimenti si chiama ghisa, ma tu hai scritto che hai usato acciaio inox, pertanto ha contenuto di carbonio 0%.

                      Seconda castroneria.

                      CITAZIONE (Arquimede @ 5/10/2006, 09:18)
                      con altre impurità che sono il cromo, il vanadio, il nikel, il molibdeno

                      Il nostro amico arquimede chiama impurità il cromo ed il nikel, mentre sono elementi essenziali dell'acciaio inox, infatti lo si chiama anche acciaio nikel-cromo, se guardi le posate della tua cucina, riportano la scritta "inox 18-10" vuole dire che sono una lega di ferro col 18% di cromo ed il 10% di nikel.

                      Terza castroneria.

                      Nel magazzino dove mi rifornisco, hanno fili di acciaio inox tipo 304 fino al diametro 2 mm, e acciaio inox tipo 316 dal diametro 2,5 in su; non so se questa regola è uguale in tutti i magazzini.
                      Ora ti mostro la composizione di questi acciai inox più diffusi:

                      image,image

                      CITAZIONE (Arquimede @ 5/10/2006, 09:18)
                      ma il tuo elettrodo fuso ha perso le caratteristiche dell' acciaio e non è più una miscela fra Fe e Fe3C perchè quando lo fondi separi ferro e carbonio.

                      Quando fonde l'acciaio al 2% di carbonio, anche la goccia contiene il 2% di carbonio, altrimenti sarebbe impossibile saldare dall'acciaio se la saldatura è solo ferro puro.

                      Quarta castroneria.

                      Non contenendo carbonio, l'acciaio inox che anch'io uso tantissimo negli esperimenti, non si spiega il perché formi carbone; questo me lo sono chiesto anch'io, credo che con questa reazione si superi di molto la temperatura di fusione, a tal punto da provocare addirittura la combustione del metallo, ma questa è solo una ipotesi.

                      CITAZIONE (Arquimede @ 5/10/2006, 09:18)
                      Le trasmutazioni le puoi controllare solamente se gli esperimenti li fai con materiali puri per non confonderti e per essere più sicuro.

                      Le sostanze pure non esistono, questo lo sanno tutti tranne arquimede, il ferro ad esempio viene venduto con purezze che arrivano al 99,99% come filo, ed al 99,999% come polvere.

                      http://www.sigmaaldrich.com/catalog/search...ail/SIAL/266256

                      Questo vuole dire che un pezzo di filo di ferro da 10 grammi, al massimo della purezza che si trova in commercio, vi troviamo 1 milligrammo di inpurezze, e questo è un'enormità; perciò dico ad arquimede ed a meucci, che dev'essere un suo parente stretto, che nessuno esegue esperimenti con sostanze pure, perché non esistono.

                      Quinta castroneria.

                      Cari arquimede e meucci, siccome non lo sapevate, vi dico che si possono fare esperimenti anche con acqua di fogna, basta fare analizzare sia quella dell'esperimento che un campione in bianco, la differenza è ORO.


                      Come vedi caro Kekko.alchemi, questi due personaggi sono forse pagati per demolire ogni scoperta strabiliante che facciamo, per poi farle proprie in laboratori posti chissà dove, pertanto stai molto attento a chi ti dice:

                      CITAZIONE (Arquimede @ 5/10/2006, 09:18)
                      è una cosa conosciuta.

                      Poiché "conosciuto" non è sinonomo di "spiegato".

                      Sesta castroneria.

                      Comunque bisogna dire che arquimede ha stabilito un record mondiale, sei castronerie in otto righe di intervento. Complimenti.

                      Buon lavoro kekko-alchemi, sperimentatore indomito.

                      Renzo Mondaini (Ravenna)

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                      • #12
                        CITAZIONE (Riovandaino @ 7/10/2006, 14:05)
                        La tua è un'esperienza isolata che mi sembri non abbia molti riscontri fra gli altri sperimentatori.
                        Verifica un attimo le tue conoscenze su evaporazione, ebollizione e il comportamento dei miscugli omogenei.
                        Comunque anche con la tua esperienza è piuttosto dura sfruttare il calore come propone alchemi.

                        In realtà dovresti essere tu a verificare certe nozioni. Lo smalitmento del calore dipende da quanta acqua usi per smaltirlo. Con un fiammifero puoi far bollire una goccia d'acqua ma non un pentolone, perciò basta fare due più due e spostare il ragionamento sopra al plasma.

                        risposta a remond: non ti rispondo. Quello che scrivi basta a qualificarti.

                        Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah ah!!!!
                        image image image image image image image image image image image

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                        • #13
                          Salve,

                          il fenomeno di Sputtering non è da escludere, anzi è probabile ed anche io ne tengo conto, per via della presenza del plasma. Infatti in processi industriali si usa proprio il plasma per lo sputtering. Vicino al catodo non sappiamo neanche che tipo di ambiente abbiamo, perchè l'alta temperatura di certo non permette all'acqua di restare liquida. Quindi è sicuramente un ambiente di gas-vapore e plasma. Un bel casino. L'erosione del catodo avviene anche per rottura meccanica dei reticoli che formano lo stesso metallo, proprio a causa di uno sputtering continuo. Tanto è vero che il catodo si erode maggiormente nelle punte, dove il campo elettrico è maggiore.


                          Ha ragione Remond quando parla di 2,11% circa, perchè poi l'acciaio diventa troppo fragile e si chiama ghisa. Però gli acciai, di qualsiasi natura, che presentino impurezze tali da cambiarne le caratteristiche, si chiamano acciai legati. L'inox ha alto tenore di cromo, e si tratta di un acciaio legato, ed in quanto acciaio contiene carbonio ugualmente. Senza carbonio avremmo una lega di ferro, lontana dalle caratteristiche dell'acciao (durezza, elasticità ecc...). Quindi lega acciaio cromo nickel = lega ferro carbonio cromo nickel.


                          Il carbonIO ha temperatura di fusione molto alta, tanto che lo si usa per fare rivestimenti resistenti ad alte temperature. Il fatto che lo si ritrovi magari è dovuto all'effetto del calore che in pratica "Slega" la lega inox e lascia il carbonio attaccato al catodo. La dimostrazione è molto semplice, basta analizzare il catodo e verificare che nelle gocce manca il carbonio che invece si trova nel catodo, in superficie.

                          Infine, non è detto che si debba saldare apportanto lo stesso materiale che si vuol saldare. Spesso si saldano metalli diversi usando ad esempio persino l'ottone, o il rame. L'importante è che il materiale di apporto si attacchi bene ai pezzi da saldare ed abbia le caratteristiche fisiche necessarie a sostenere gli sforzi.

                          CITAZIONE
                          "conosciuto" non è sinonomo di "spiegato".

                          Verissimo <img src=">








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                          • #14
                            Ciao Raga, io ve leggo sempre.......

                            Per Crudelio Remond

                            Aho....ma nun te potevi sta zitto !!!! :woot: :woot:

                            Ma, vatti a studià un po de metallurgia spiccia.

                            L'acciaio INOx non contiene carbonio ??!! E che acciaio è ? :wacko: :wacko: :wacko:

                            Ma, a te te sembra così facile fare l'intelletuale, secondo te baste google ?

                            P.S. Chiedo l'intervento del moderatore, per far spostare tutti gli interventi di remond nella sezione OT, grazie infinite. <img src="> <img src="> <img src=">


                            P.S.2 che non è un computer, Stranger vai forte, non mollare.

                            Commenta


                            • #15
                              Scusami tantissimo Thot

                              Mi ero scordato di te.
                              Caro kekko-alchemi, gli spaccamar**i, demolitori di professione nonché signor sotutto di questo forum sono tre; arquimede, meucci e Thot, ricordateli questi nomi perché ne sentirai di castronerie da loro.
                              Non capisco perché non vanno a colloquiare nei forum del'ENEA o dell'INFN, li troveranno gente loro pari, oppure non sanno nemmeno cosa sono queste sigle, ed allora ci tocca sorbirceli.

                              Non vi preoccupate, se li ignorate poi si stufano loro, ammenoché non abbiano altri interessi da difendere; al ché siamo rovinati, ci tocca tenerceli come le zanzare tigre.

                              http://www.alloywire.com/italian/alloy_sta..._steel_304.html

                              Renzo Mondaini (Ravenna)

                              Commenta


                              • #16
                                E proprio come pensavo hai bisogno di lezioni di metallurgia da secondo anno di Istituto superiore.

                                Hai notato raga remond che le percentuali che appaiono nel link che hai fornito per palesare la tua ignoranza
                                (non ti dovevi disturbare per convincerci) <img src="> ammontano al 40%. Secondo te cosa c'è nel restante 60 %??

                                A se tu sapessi che materia insegno io, ci faremo un sacco di risate.

                                Perchè non la smetti di fare il saccente e darti le arie di proprietario del forum è fai parlare stranger che ha detto cose molto interessanti ?

                                Ciao Raga remond buona notte e sogni d'oro anzi, di carbonio.

                                Ciao a kekko-alchemi, helblow, e arquimede (interessante ragapersonaggio) buona notte.




                                _____________________

                                A pensarci bene


                                CITAZIONE
                                Caro kekko-alchemi, gli spaccamar**i, demolitori di professione nonché signor sotutto di questo forum sono tre; arquimede, meucci e Thot, ricordateli questi nomi perché ne sentirai di castronerie da loro.

                                Forse raga remond proprio grazie a queste persone che hai nominato, molti giovani studenti non cadono nell'errore di pensare che tu possa insegnar loro qualcosa, non trovi.

                                E smettila !!! .....e impara qualcosa...hai la testa come il foro romano

                                Aho....io vado un po su

                                Ciao raga

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                                • #17
                                  CITAZIONE (remond @ 8/10/2006, 21:04)
                                  Non capisco perché non vanno a colloquiare nei forum del'ENEA o dell'INFN

                                  Dico che lo faccio già perchè lavoro in uno di questi due posti. Le stupidaggini però non le sopporto da nessuna parte e da nessuno.
                                  L'elenco che hai fatto sui miei sbagli ti si è rivoltato in faccia automatico. image
                                  e l'amico thot è stato chiaro e pulito. :lol: :lol: :lol:
                                  Hellblow è troppo diplomatico e si impegna troppo, lo apprezzo perchè è un bravo ragazzo ma con te si perde tempo. Per fare le discussioni più serie scrivo pure sopra, però scrivo pure qua quando vedo che ci provi a fare il professore sparandole a raffica senza pensare che c'è una dimostrazione . <img src=">

                                  Kekko , continua a fare i tuoi esperimenti, la cella riscalda l'acqua megliuo di qualsiasi cosa.

                                  Edited by Arquimede - 8/10/2006, 23:45

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                                  • #18
                                    Caro kekko-alchemi

                                    Come vedi i due personaggi qui sopra, operano nelle materie che trattiamo, ma loro in casa un libro non ce l'hanno, tiene troppo posto, loro tengono tutto nella capa.
                                    Purtroppo quello che c'é nella capa non si può far vedere sul monitor, è per questo che li devi credere sulla parola.

                                    Renzo Mondaini (Ravenna)

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                                    • #19
                                      Ciao a tutti... non era mia intenzione scatenare una polemica! Ora vi volevo chiedere una cosa, nell'acciao inox è presente nichel, almeno su questo siete tutti d'accordo, quando l'elettrodo si fonde, non c'è pericolo che il nichel possa causare danni???? Perchè ho letto da qualche parte che il nichel è molto pericoloso, più del mercurio... Pensate che sia meglio lasciarlo perdere l'acciao Inox?

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                                      • #20
                                        Ma vi state a strattonà questo kekko.alchemi,infilandolo nelle vostre beghe,poveraccio! Finisce che stanotte se spegne la cella e se beve tutto er vino. L'unica nota che si può aggiungere è che l'acciaio inox presenta una superficie di contatto in cui è assente il carbonio:lo strato esterno è una 'crosta' molecolare di altri elementi chimici,non certo acciaio. Il costruttore non si preoccupa più di tanto di citare le percentuali di carbonio nella lega acciaio,proprio perchè è importante il rivestimento anti-corrosione inox e non certo il supporto interno acciaioso. Rivestimento che,dato il forte richiamo ionico del plasma,si annienta volta per volta,annullando l'efficacia della resistenza inox.Chiaramente non ha molto senso usare l'inox nella cella al plasma,visto che le temperature dissolvono il pregevole involucro/pellicola.

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                                        • #21
                                          CITAZIONE
                                          nell'acciao inox è presente nichel, almeno su questo siete tutti d'accordo, quando l'elettrodo si fonde, non c'è pericolo che il nichel possa causare danni????

                                          Non ti preoccupare, non succede niente perchè la percentuale è bassa. Pure c'è molto nichel nelle monete da 5, 10 e 20 centesimi di € ma non è dannoso se non sei allergico nello specifico e se non ti bevi l'acqua dove hai fatto il plasma .


                                          Chiedo l'intervento del moderatore, per far spostare tutti gli interventi di remond nella sezione OT, grazie infinite.

                                          image image image image image image

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                                          • #22
                                            hei, l'è turna l'arqui,
                                            ma senti senti,

                                            e uno come te lavora all'enea, all'infn,
                                            e dove ancora?
                                            si può sapere che ruolo svolgi e quanti anni hai?
                                            per uno che ha scoperto ohm, l'altro ieri...

                                            ma fantastico, magari ce lavori con amicod,
                                            mi stavo chiedendo perchè la ricerca in italia è così indietro,
                                            magari tu hai una risposta,
                                            forse sei la risposta...
                                            ma no, sono ottimista...
                                            beh ,vedi, sig chi... boh...
                                            noi non siamo pagati da nessuno, anzi paghiamo noi...per le nostre piccole innocenti ricerche...
                                            in altre parti hai affermato che conosci tutto di questi fenomeni...
                                            magari ce lo dici, se poi vai ad un corso di saldatore...
                                            chissà che scoperte...

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                                            • #23
                                              Hai visto rabazon che un infiltrato l'abbiamo stanato, gli altri non c'é bisogno che si dichiarino, basta vedere come remano contro, poi quello che hanno preso su dal forum, lo vanno a presentare come farina del loro sacco a qualche convention di luminari, hai capito!

                                              P.S. Ti prego rabazon, non infierire più sui ricercatori italiani, Sono già col morale a terra per conto loro; pensa che sulla garzantina di chimica, aggiornata al 2001, risulta che l'ultimo Premio Nobel per la chimica vinto da un italiano, sia stato nel lontano 1963 (G. Natta).

                                              Renzo Mondaini (Ravenna)

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                                              • #24
                                                CITAZIONE (kekko.alchemi @ 9/10/2006, 00:46)
                                                Ciao a tutti... non era mia intenzione scatenare una polemica! Ora vi volevo chiedere una cosa, nell'acciao inox è presente nichel, almeno su questo siete tutti d'accordo, quando l'elettrodo si fonde, non c'è pericolo che il nichel possa causare danni???? Perchè ho letto da qualche parte che il nichel è molto pericoloso, più del mercurio... Pensate che sia meglio lasciarlo perdere l'acciao Inox?

                                                Caro kekko.alchemi

                                                Quello che dici è vero, io credo addirittura che ci intossichiamo ogni volta che infiliamo una forchettata di pasta in bocca, perché tutte le nostre posate sono di acciaio inox, le pentole sono di acciaio inox; tutto quello che di commestibile si compra, è venuto a contatto con dell'acciaio inox, e di sicuro rilascia sempre qualche atomo di nikel, che finisce inesorabilmente nel nostro intestino.

                                                Renzo Mondaini (Ravenna)

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                                                • #25
                                                  Ciao remond, in effetti qualche tempo fa qualcuno analizzò attentamente il comportamento dell'acciao inox a contatto con liquidi o alimenti... si notò che con il passare del tempo veniva rilasciata una piccolissima quantità di nichel! Gli esperti disserò però (forse sotto pagamento) che la percentuale era talmente bassa che non bisognava preoccuparsi!!! Però riflettendo si può dedurre una cosa, il nichel non viene smaltito dall'organismo, (un po' come il mercurio) quindi accumulandolo nel tempo non si corrono dei rischi???

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                                                  • #26
                                                    Una recente legge, da quanto ne so, vieta l'uso della nichelatura su oggetti di uso quotidiano.
                                                    Ad esempio i clarinetti ed i flauti traversi con chiavi e parti nichelate so che sono fuori legge.

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                                                    • #27
                                                      Caro OggettoVolanteNonIdentificato,
                                                      L'acciaio inossidabile ha composizioni abbastanza variabili, e anche diversi comportamenti all'ossidazione, come ne sa bene chi usa pentole di buona marca e pentole più economiche. La composizione di uno di questi acciai, come dall'Handbook of Chemistry and Physics della Chemical Rubber Publisching Inc, è la seguente:
                                                      Fe: 72,4%
                                                      Cr: 18,0 %
                                                      Ni: 9,5 %
                                                      C: 0,1%

                                                      Non mi risulta che esista uno strato superficiale di composizione diversa dall'interno; la resistenza all'ossidazione è dovuta alla passivazione superficiale che si genera automaticamente quando il metallo è esposto all'aria. In questo modo una pentola resta inossidabile anche se usata e pulita a lungo. Ovviamente se è una pentola placcata le cose sono diverse, ma credo che costerebbe di più.
                                                      Salvatore

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                                                      • #28
                                                        ciao remond, !

                                                        allora non dirmi che mangi con le mani....!!!! :-) :-) !!!

                                                        Nel nuovo millennio l'uomo tornando alla natura distruggerà quei mostri e l'energia dell'atomo pulito costruirà ancora infinite meraviglie e le ferite dell'umanità, come le guerre non saranno che purtroppo molto tristi incidenti dì percorso. (Omero Speri -VR- Pioniere della FF )

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