Bassa tensione, tanta corrente - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Bassa tensione, tanta corrente

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Bassa tensione, tanta corrente

    Salve a tutti!
    Vorrei cimentarmi alla realizzazione della cella, ma mi chiedevo, dato che non ho un alimentatore che eroga tali tensioni continue cosa succede se gli elettrodi della cella li attacco ad una saldatrice che è in grado di erogare quasi 200A a bassa tensione. Ho già provato a fare una normale elettrolisi con risultati esaltanti! in pochi secondi l'acqua inizia a bollire!

  • #2
    Tanti Ampere, tanto effetto Joule <img src=">

    Il riscaldamento di un corpo conduttore dipende in modo molto stretto dalla quantità di corrente che lo attraversa, ed in maniera un po più "larga" dalla resistenza del conduttore.
    In particolare il calore (in realtà parliamo di Potenza Dissipata) dipende dal quadrato della corrente per la resistenza.
    Capisci subito che 200A al quadrato diventano un numero enorme, che moltiplicato anche per una resistenza molto piccola diventa un valore di certo non indifferente.
    Questo fatto ti fa capire perchè ad esempio le linee elettriche lavorano a bassa corrente ed alta tensione.
    Inoltre questo dovrebbe farti capire la "meraviglia" nell'ottenere un riscaldamento molto alto in una cella che lavora a pochi ampere ma alta tensione. Solo per darti un paragone, se lavoriamo con una resistenza di 1 ohm allora nel tuo caso otteniamo per la POTENZA DISSIPATA 200^2*1 = 40000 contro i due ampere massimo che scorrono nel caso della cella in fase di plasma, cioè (sempre ammettendo che la resistenza sia 1 ohm, ma NON è di 1 ohm nel caso reale) 2^2*1=4.
    Si parla di un valore nel tuo caso superiore di ben 10000 volte rispetto alle condizioni di lavoro della cella.

    Quindi è normale che l'acqua bolla (se non è troppa!) Spero di esserti stato utile. <img src=">

    http://www.sapere.it/tca/minisite/scuola/s...sica/id109.html

    Commenta


    • #3
      Sei stato utilissimo!
      Spero di non dire stupidaggini, ma alimentando un bobina da auto a 12 volt sensa nessun altro componente si ottendono quasi 300 volt, però in corrente alternata giusto?

      Commenta


      • #4
        La bobina dell'auto è un trasformatore in salita, tensioni di uscita superiori a 300 V, non so dirti quanto. Considera però che la funzione è creare scintille, e le scintille sono legate invece alla tensione accumulata piu' che alla corrente. Un trasformatore da auto (bobina) produce quindi un'alta tensione, ma NON arriva ai 2 ampere che purtroppo ti servono.

        Ti servirebbe un variac o comunque un alimentatore che ti renda 10A ed una tensione regolabile. I 10 A sono utili per lo spunto iniziale del plasma ed hanno un buon margine di sicurezza.

        Mmm ne trovi:

        qui: http://www.esco.it/default.php?cPath=124

        qui: http://search.ebay.it/variac_W0QQflocZ1QQf...ssPageNameZWD2S

        Purtroppo è una piccola spesa da fare.

        Attenzione: Se in un dispositivo elettrico o elettromeccanico come un trasformatore si applica all'ingresso una tensione superiore a quella prevista, si può correre il rischio di infortuni anche gravi.

        Commenta


        • #5
          Ieri ho provato la cella alimentandola con la saldatrice. Però nessun segno luminoso, appate quando ho toccato anodo e catodo sott'acqua generando un forte lampo e un rumore sordo tipo piccola detonazione....

          Commenta


          • #6
            Il campo elettrico (che dipende anche dalla tensione applicata) è troppo basso per dar luogo a fenomeni legati al plasma, almeno non i fenomeni della GDPE.

            Commenta


            • #7
              ok vedrò di attrezzarmi, e vedo se riesco a trasformare casa mia in una piccola centrale nucleare <img src="> a fusione fredda ovviamente!
              Scherzi a parte, ma sappiamo preciso cosa deve fare questa cella per funzionare veramente? così se sappiamo cosa deve fare di preciso possiamo inventarci anche il modo.
              Praticamente l'acqua serve per fornirci tramite elettrolisi idrogeno. questo povero protone devrebbe legarsi con neutrone per formare deutrio. Due atomi di deuterio legandosi formano elio liberando energia giusto? ma tutto questo come avviene? Non sarebbe più facile usare subito deuterio? cosa è che fa legare all'interno della cella i due isotopi? scusate forse è già stato discusso in altra sede, ma voglio capire <img src=">

              Commenta


              • #8
                Uhm..siamo partiti con l'acqua,e già si arriva all'elio......hey,wormkill....non sarà il caso di leggicchiarti un po' di thread? è un invito che facciamo ad ogni nuovo utente,per evitare qui milioni di ripetizioni. Per la tua saldatrice,prova a ridurre la sezione degli elettrodi,rendendoli filiformi:vedrai che il plasma si origina bello caldo caldo.

                Commenta


                • #9
                  CITAZIONE
                  Scherzi a parte, ma sappiamo preciso cosa deve fare questa cella per funzionare veramente? così se sappiamo cosa deve fare di preciso possiamo inventarci anche il modo.

                  Purtroppo non sappiamo prevedere in base ai parametri in gioco il comportamento della cella. In effetti non siamo ancora neanche sicuri di quali sono i parametri importanti!
                  Per questo serve analizzare quantitativamente e non solo qualitativamente il comportamento della cella.
                  Sapere che fa una luce blu non basta, serve sapere quale spettro emette.
                  Il punto reale della questione è questo, e quindi dobbiamo prima "inventarci" i mezzi per analizzare bene il fenomeno.
                  Ti invito a leggere il tread protocollo, nella sezione trasmutazioni.

                  CITAZIONE
                  Praticamente l'acqua serve per fornirci tramite elettrolisi idrogeno. questo povero protone devrebbe legarsi con neutrone per formare deutrio. Due atomi di deuterio legandosi formano elio liberando energia giusto? ma tutto questo come avviene? Non sarebbe più facile usare subito deuterio? cosa è che fa legare all'interno della cella i due isotopi? scusate forse è già stato discusso in altra sede, ma voglio capire

                  L'acqua ha un costo quasi zero, invece il deuterio costa. Ora un sistema che produce energia deve avere delle caratteristiche fra cui un costo di alimentazione basso (quindi il deuterio non è adatto perchè ci abbatte il rendimento utile).
                  L'elio, bhè, c'e' chi lo ha trovato.

                  Per capire veramente ti consiglio di stampare le discussioni importanti delle sezioni di fusione fredda e poi leggerle. sottolinea le cose su cui hai dubbi o quelle per cui val la pena di approfondire, e fatto questo documentati a riguardo. molte domande sono state fatte già da altri, e le risposte le trovi belle e pronte <img src=">

                  Commenta


                  • #10
                    ok grazie! Infatti ho iniziato a leggere, ma da ogni parte ci sono appaiono 1000 alternative su come fare la cella, e così mi chiedevo se era semplicemente un "tirare a caso" e vedere cosa succede, oppure c'è un filo logico.
                    cmq leggerò i post passati e grazie ancora!

                    Commenta


                    • #11
                      CITAZIONE
                      ma da ogni parte ci sono appaiono 1000 alternative su come fare la cella

                      E' vero non esiste uan forma definitiva al momento. Posso dirti che alcune favoriscono certi effetti, altre favoriscono la misura di certi parametri, ecc...
                      Purtroppo al momento siamo in una fase molto simile a quella in cui si trovò Newton quando si beccò la mela sulla testa e si domandò il perchè.
                      Chiacchere popolane su Newton a parte, voglio dirti che al momento sappiamo poco, e quel poco che sappiamo lo sappiamo in modo incompleto. Da qui l'incapacità di discrimare con esattezza le varie forme per la cella.

                      Commenta

                      Attendi un attimo...
                      X