Ma qualcuno ha mai rilevato questi neutroni? - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Ma qualcuno ha mai rilevato questi neutroni?

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Ma qualcuno ha mai rilevato questi neutroni?

    Hola All!

    Vi ricordate di me.... e' passato un pacco e mezzo di tempo dall' ultimo mio esperimento con la FF, ma il mio NON e' stato un distacco definivo ma solo "un periodo di riflessione" <img src=">



    Tornando a bomba sull' argomento, a causa dei raggi X mi sono avvicinato sempre di piu' al campo del nucleare fino ad appassionarmici completamente...... prima ho iniziato a leggere qualche documento su internet, poi ho iniziato a collezionare sul serio vari strumenti di misura radionucleare ed ora ho trovato degli splendidi libri che mi stanno aprendo gli occhi sull' argomento.


    per farla breve..... ve lo ricordate il vostro tentativo di rilevazione dei neutroni usando un tubo geiger immerso in un moderatore di boro...... da quello che ho appreso finora, secondo me quell' accrocchio NON
    poteva affatto funzionare!


    qualcuno e' riuscito a rivelare questi maledetti neutroni o ancora sono tutte supposizioni?????
    Forse adesso potrei darvi una mano seriamente nella loro rivelazione, in questa foto vedete il perche! :woot:



    image


    Che ne dite signori?????
    Unico difetto, la mia cella a fusione e' stata smantellata, mi piacerebbe evitare di doverla rimettere in
    funzione solo per radiomisurarla; nessuno in zona Milano ha una bella cella a fusione completa di tutto-punto pronta per essere messa in funzione???


  • #2
    CITAZIONE (teslacoil @ 3/8/2007, 00:12)
    per farla breve..... ve lo ricordate il vostro tentativo di rilevazione dei neutroni usando un tubo geiger immerso in un moderatore di boro...... da quello che ho appreso finora, secondo me quell' accrocchio NON
    poteva affatto funzionare!

    Eh già. C'è l'acqua di mezzo.... e pure il fattore probabilità d'urto.


    Per la foto.... Ullaaaa, non ci andiamo tanto per il sottile con i rivelatori, eh !? <img src=">

    Dai un'occhiata ai post che parlano proprio di rilevare neutroni, da allora i Quantum hanno sviluppato diverse idee, l'ultima era quella del LEDIN.
    "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

    Commenta


    • #3
      CITAZIONE (teslacoil @ 3/8/2007, 00:12)
      Hola All!

      Vi ricordate di me.... e' passato un pacco e mezzo di tempo dall' ultimo mio esperimento con la FF, ma il mio NON e' stato un distacco definivo ma solo "un periodo di riflessione" <img src=">



      Tornando a bomba sull' argomento, a causa dei raggi X mi sono avvicinato sempre di piu' al campo del nucleare fino ad appassionarmici completamente...... prima ho iniziato a leggere qualche documento su internet, poi ho iniziato a collezionare sul serio vari strumenti di misura radionucleare ed ora ho trovato degli splendidi libri che mi stanno aprendo gli occhi sull' argomento.


      per farla breve..... ve lo ricordate il vostro tentativo di rilevazione dei neutroni usando un tubo geiger immerso in un moderatore di boro...... da quello che ho appreso finora, secondo me quell' accrocchio NON
      poteva affatto funzionare!





      qualcuno e' riuscito a rivelare questi maledetti neutroni o ancora sono tutte supposizioni?????
      Forse adesso potrei darvi una mano seriamente nella loro rivelazione, in questa foto vedete il perche! :woot:



      image


      Che ne dite signori?????
      Unico difetto, la mia cella a fusione e' stata smantellata, mi piacerebbe evitare di doverla rimettere in
      funzione solo per radiomisurarla; nessuno in zona Milano ha una bella cella a fusione completa di tutto-punto pronta per essere messa in funzione???

      se i neutroni vedono sta roba non si fanno piu vedere veramente :-)

      ben tornato

      Commenta


      • #4
        tuo sito

        Ho visto io tuo sito e credo che sei esperto di alta tensione, io ti dico che avresti più possibilità di rilevare neutroni in quegli apparecchi che già possiedi.
        Tu sei già vicino alla fusione fredda molto di più quanto lo sono altri qui che già possiedono celle elettrolitiche, elettrodi e acidi e acqua.

        Invece di perdere tempo come hai fatto finora a guardare scintille come fanno i bambini prova a realizzare questo.

        Commenta


        • #5
          'mbuti! 'mbuti!

          Tesla,mi meraviglio di te! Non hai un bicchiere in cui morsettare due cavetti sottili di rame,ferro,o quant'altro?
          La prova in fondo riguarda una rilevazione particellare,non il raggiungimento di un Cop 10 !
          Belle valigette,con tanto di dosimetri e misuratori digitali <img src=">

          Commenta


          • #6
            CMQ, la mia idea era questa.....

            Si e' parlato tanto di come rilevare i neutroni partendo da un tubo geiger immerso in un moderatore di boro, ma purtroppo questo metodo presenta delle fortissime limitazioni che si possono riassumere in queste:


            il tubo geiger e' sensibile ai raggi cosmici che continuano a bombardarci costantemente e pure alle radiazioni degli eventuali oggetti radioattivi circostanti, schermarci dagli oggetti radioattivi e' decorosamente semplice (basta mettere un bel po di piombo intorno alla sonda) ma schermarsi dai raggi cosmici e' un impresa pressoche' impossibile perche' quelli hanno viaggiato per centinaia di migliaia di km e di certo NON si fanno intimidire da qualche centimetro di piombo, bisognerebbe realizzare delle casse in piombo pesanti molte tonnellate per ridurli in maniera sufficiente.......


            i tubi geiger sono tutt' altro che schermati elettromagneticamente, si fanno influenzare facilmente dai disturbi EMI emessi dal plasma, schermarli e' possibile ma di certo NON e' facile (specie se dalle schermature vogliamo farci passare le radiazioni da misurare)


            Il boro ricade in particelle alfa che un tubo geiger comune NON e' in grado di rivelare, ci vorrebbero tubi supersensibili provvisti di finestra di ingresso in mica ultrasottile.



            Ed ora aggiungo la mia idea:

            Ho appena acquistato uno splendido misuratore di radiazioni a fotoscintillazione di origine militare tedesca.

            Si tratta di un apparato che era destinato all' allestimento di laboratori di misura radiologica d' emergenza in caso di guerra nucleare, e' schermato in maniera eccellente perche' e' realizzato per sopravvivere all' impulso EMP causato da una bomba nucleare che esplode a mezz'aria.
            E' provvisto di due sonde (entrambe a fotoscintillazione), la prima e' destinata alla misura delle sole radiazioni alfa (cristallo scintillatore al ZnSe(Te) sottile) e la seconda delle sole radiazioni beta e gamma (cristallo scintillatore al NaI(Tl) di forte spessore) provvista anche di un tappo rimovibile per il filtraggio delle radiazioni beta)


            In sostanza, ho a disposizione un ottimo contatore in grado di misurare la radiazione alfa ( e solo quella, i raggi cosmici e la radioattivita' beta e gamma in generale NON vengono conteggiati!!!!) che neppure si accorge della presenza di disturbi elettromagnetici, direi una vera manna per provare a rilevare i neutroni usando il boro come moderatore! :-D


            Piccolo problema di fondo..... NON ho il boro e neppure so dove reperirlo, qualcuno ne ha un po da prestarmi??????


            Quanto alla cella a fusione, ho una cella stagna in policarbonato infognata nel mio laboratorio che in passato era stata usata per esperimenti di FF in ambiente pressurizzato e depressurizzato (che ha permesso pure alcuni rilievi calorimetrici sui vapori caldi raccolti in uscita), pero' bisognerebbe prima spostare tutta la roba che c'e' davanti e ne ostacola l' estrazione (se dico infognata, vuol proprio dire infognata!) e dopo questa grande impresa ci sarebbe anche la seconda grande impresa di rimettere assieme il circuito di alimentazione, con tanto di variac, trasformatore di isolamento, compressore per pressurizzazione/depressurizzazione ed autotrasformatore innalzatore di tensione (per dare un po piu' di birra al tutto, a 600V la FF veniva molto meglio), nessuno ha a disposizione qualcosa di gia' pronto???????????



            CMQ, per quelli che volessero farsi l' esperimento in casa propria, segnalo che il misuratore di radiazioni a fotoscintillazione e' un RAM63; in italia e' abbastanza facile reperirne uno ad un prezzo contenuto.

            Commenta


            • #7
              CITAZIONE (teslacoil @ 4/8/2007, 15:08)
              CMQ, la mia idea era questa.....

              Si e' parlato tanto di come rilevare i neutroni partendo da un tubo geiger immerso in un moderatore di boro,

              Tesla, è meglio che dai un'occhiata ai post che ti dicevo, dammi retta... <img src=">

              Sono tutti concetti ormai superati. C'è un problema di fondo che impedisce un uso diretto dei scintillatori: le EMI della cella.

              A distanze abbastanza ridotte da evitare che l'acqua faccia da moderatore e catturi quei pochi neutroni (se ci sono), non c'è sonda elettronica che non si ubriachi.

              L'idea è quella di usare un metodo passivo: il Ledin è un foglio di Indio posto in prossimità massima della cella. L'Indio ha una buona sezione d'urto verso i neutroni che ci si aspetta di misurare. Se viene investito, emette a sua volta (non ricordo se beta o alfa) nel giro di 5 minuti. Quindi , la misurazione di può fare in ambiente idoneo e a cella spenta, in seconda battuta. Ma pare che fin'ora non ci siano stati esiti positivi, forse per l'estrema lentezza dei neutroni in questione. L'Idrogeno dell'acqua è un moderatore troppo efficiente, e lo scarso flusso degli stessi rappresentano una combinazione fortemente negativa.
              "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

              Commenta


              • #8
                CITAZIONE
                Piccolo problema di fondo..... NON ho il boro e neppure so dove reperirlo, qualcuno ne ha un po da prestarmi??????

                Acqua borica in farmacia per lavaggi oculari ... fermo restando quanto detto da ElettroRik il fotoscintillatore se ben schermato dovrebbe essere immune alle EM della cella ... il vero problema consiste nel fatto che neutroni non se ne vedono o si vedono a tassi molto bassi tali da complicare notevolmente la misurazione in termini accurati ..

                Commenta


                • #9
                  Ciao Teslacoil

                  quoto elettrorik in pieno :B): . La misura "diretta" è soggetta a fallacità e disturbi.

                  La procedura attuale richiede:

                  - foglietto di Indio;
                  - pozzetto in piombo in grado di ospitare la sonda del rilevatore;
                  - rilevatore beta gamma;
                  - sistema di acquisizione dei dati generati dal rilevatore.

                  Procedura:

                  1) si introduce all'interno del pozzetto il rilevatore col foglietto di Indio (prima che questi sia stato irraggiato dal plasma) e si acquisisce il segnale del rilevatore per 2 ore. In questo modo si otterrà il segnale di "zero", il cosiddetto "blank" che consente di capire l'influenza dei raggi cosmici e della radioattività ambientale imprevista e costantemente presente;

                  2) si sottopone il foglietto di Indio a plasma per almeno 2 - 3 ore , mantenendolo nelle condizioni in cui si ipotizza vengono prodotti neutroni. Il tempo di 2 - 3 ore è necessario per poter saturare il campione che, avendo un tempo di dimezzamento pari a 54', raggiungerà l'equilibrio fra neutroni acquisoti vs beta emessi in un tempo pari al triplo di quello indicato.

                  3) una volta irraggiato il campione di indio lo si introduce nel pozzetto insieme al rilevatore e si comincia ad acquisire. Dopo aver atteso un tempo analogo a quello impiegato nel blank, si confrontano i grafici. Per un confronto più chiaro fra i grafici e sempre conveniente sottoporli ad un processo di "livellamento" e di filtraggio per poter vedere in maniera chiara, in entrambi i casi, il vero andamento medio statistico, al di là dei picchi isolati che possono confondere le idee.


                  Questa procedura, apparentemente semplice, ci sta creando non pochi problemi in quanto è molto difficile riuscire a tenere il sample di indio tanto vicino al plasma da far si che questo non venga danneggiato e, parimenti, senza compromettere le caratteristiche del plasma stesso.

                  Ciao <img src=">
                  ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

                  Commenta


                  • #10
                    Hola All!

                    Il problema delle EMI dovrebbe essere gia' superato in partenza, il fotoscintillatore RAM63, come gia' ho detto, e' progettato per allestire un laboratorio di emergenza in caso di guerra nucleare, per ovvie ragioni e' stato schermato fino all' inverosimile perche' deve essere in grado di resistere all' impulso EMP causato da un esplosione nucleare.
                    Dove gli altri contatori si danneggerebbero, lui continua a funzionare.

                    Quanto alla reale presenza dei neutroni (dopo uno strato di acqua e relativo contenitore) purtroppo si puo' farci ben poco, se i neutroni arrivano alla sonda li posso conteggiare, se NON ci arrivano chiaramente NON lo posso fare.


                    Per tutti gli smanettoni, vi consiglio di visitare questi siti:


                    http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/appunti.htm

                    http://home.comcast.net/~prutchi/

                    http://web.tiscali.it/kalosco/ (scaricatevi il programma "geiger_counter.rar", serve per trasformare un contatore di radiazioni comune in uno scaler grafico collegandolo semplicemente al PC)

                    Commenta


                    • #11
                      Hola All!

                      Mi e' venuta in mente un' altra cosa:

                      CITAZIONE
                      Sono tutti concetti ormai superati. C'è un problema di fondo che impedisce un uso diretto dei scintillatori: le EMI della cella.

                      A distanze abbastanza ridotte da evitare che l'acqua faccia da moderatore e catturi quei pochi neutroni (se ci sono), non c'è sonda elettronica che non si ubriachi.

                      Ebbene, in questo caso si puo' comunque fare qualcosa lo stesso....

                      Le sonde a scintillazione hanno come parte sensibile un cristallo scintillatore appunto, che emette lampi di luce che vengono "visti" da un tubo fotomoltiplicatore.

                      Ebbene, le fibre ottiche e i tubi di luce esistono gia' da tempo, se noi separiamo il cristallo dal fotomoltiplicatore mediante uno di questi otteniamo la completa immunita' del sistema di conteggio dagli EMI prodotti dalla cella, senza contare che il "sensore" potrebbe essere realizzato piccolo a piacere.

                      Just my 2 cents.

                      Commenta


                      • #12
                        CITAZIONE
                        Le sonde a scintillazione hanno come parte sensibile un cristallo scintillatore appunto, che emette lampi di luce che vengono "visti" da un tubo fotomoltiplicatore.

                        Ebbene, le fibre ottiche e i tubi di luce esistono gia' da tempo, se noi separiamo il cristallo dal fotomoltiplicatore mediante uno di questi otteniamo la completa immunita' del sistema di conteggio dagli EMI prodotti dalla cella, senza contare che il "sensore" potrebbe essere realizzato piccolo a piacere.

                        Un tentativo si puo' fare a mio parere. Molto probabilmente funzionerebbe attenzione che non si puo' fare "piccolo a piacere" ma occorre una certa superfice sensibile per aumentare la probabilita' di cattura Un'altro problema consisterebbe nel focalizzare con idoneo obbiettivo la luce dallo scintillatore alla fibra e dalla fibra al fotomoltiplicatore. Lo scintillatore andrebbe comunque ben protetto dal calore della cella se usi i tipi plastici (nn e' il caso del 63)
                        Quoto naturalmente Quantum ed il metodo indiretto usando l'indio.

                        Commenta


                        • #13
                          Hola Elektron!
                          Hola All!

                          Lo so, piccolo a piacere, ma sempre meno sensibile "a dispiacere" <img src=">

                          L' accoppiamento tra il cristallo scintillatore e la fibra (ma anche tra la fibra
                          ed il fotomoltiplicatore) e' uno dei problemi da risolvere, si potrebbe provare
                          a bypassare usando mazzi di fibre o fibre singole spesse (tipo quelle che si
                          usano nei microscopi per trasferire la luce delle alogene al pezzo da esaminare) oppure usare un sistema di lenti.

                          Lo scintillatore, con buona probabilita', sara' sicuramente del tipo plastico perche' lo scintillatore idoneo alla rivelazione delle sole particelle alfa ha tipicamente uno spessore estremamente contenuto tanto da essere semplicemente "spalmato" su un pezzo di plexiglass trasparente che fa da supporto meccanico; anche il RAM63 e la sonda per alfa professionale ex centrale atomica che ho in casa usano scintillatori alfa al ZnSe(Te) su supporto in plexiglass (ben diverso ovviamente e' il caso dello scintillatore beta-gamma, quello e' il classicissimo NaI(Tl) tossico da morire ed igroscopico come una spugna!)

                          Commenta


                          • #14
                            Infatti ...
                            Il fascio da microscopio mi sembra una ottima idea ... addirittura esistono fibre con ottica macro che si innestano su attacco baionetta camera reflex ...
                            A basso prezzo quegli alberelli cinesi tutti colorati 5 euro o giu' di li' ... insomma SI! una strada da percorrere con buone probabilita' di successo. Ottiche che potrebbero andar bene le trovi nelle macchinette fotografiche usa e getta.
                            Altra cosa e' il raffreddamento dello scintillatore che va' necessariamente posto a breve distanza dall'arco.
                            Una possibilita' che mi viene in mente sarebbe usare la stessa acqua borica come mezzo di raffreddamento, occorre escogitare una camiciatura opportuna ed un sistema esterno di dissipazione del calore.
                            Lo stirolo ha una buona resistenza al calore comunque ... piu' preoccupante e' il film che non ho idea di come sia aggrappato al supporto ... Pezzi di ricambio immagino che neanche se ne parli ...
                            Esistono scintillatori per alte temperature di esercizio ma non ho idea del prezzo.
                            Insomma mi vien da dire che sarebbe un successo annunciato, non vedo ragione alcuna ad impedirne il corretto funzionamento o quasi ...

                            Commenta


                            • #15
                              Non voglio fare il 'portasfiga', ma.... possibile che non esista già una sonda accoppiata tramite fibra?

                              Non è che la scintillazione è tanto debole da avere difficoltà ad attraversare la guida ottica? Qual'è l'attenuazione tipica di una fibra? Dopo un metro, riusciremo a superare la soglia di rumore del fotomoltiplicatore?

                              Inoltre, il cristallo scintillatore, se risente di forti sollecitazioni EM, non è che si mette a scintillare per conto suo?
                              "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

                              Commenta


                              • #16
                                CITAZIONE (ElettroRik @ 6/8/2007, 11:46)
                                Non voglio fare il 'portasfiga', ma.... possibile che non esista già una sonda accoppiata tramite fibra?

                                Non è che la scintillazione è tanto debole da avere difficoltà ad attraversare la guida ottica? Qual'è l'attenuazione tipica di una fibra? Dopo un metro, riusciremo a superare la soglia di rumore del fotomoltiplicatore?

                                Inoltre, il cristallo scintillatore, se risente di forti sollecitazioni EM, non è che si mette a scintillare per conto suo?

                                Scintillatori industriali collimati su fibra ne esisteranno sicuro ... vediamo se trovo qualcosa low cost giusto per avere l'idea...
                                Cercato un po' in giro ... la fibra ha attenuazione trascurabile sulla lunghezza di un metro (anche la peggiore 0.09 0.1 dB/metro) ... quindi non credo rappresenti un probo + di tanto (mah?)
                                Lo scintillatore scintilla anche a causa delle EMI di sicuro ... la speranza e' che cio' che ferma la radiofrequenza non ferma i neutroni. Ho visto qualcosa (in inglese) sull'argomento qui:
                                http://www.lenr-canr.org/acrobat/MenloveHOlowbackgro.pdf
                                Tutto sommato mi sembra una buona strada se si trova la maniera di schermare il dischetto scintillatore dalle EMI con materiale che non filtri, o che filtri in minima parte il flusso neutronico se tale ...

                                Commenta


                                • #17
                                  Hola All!

                                  Scordatevi l' idea di trovare uno scintillatore accoppiato in fibra low-cost, queste cose le fanno pagare molto care; una sonda a scintillazione economica la fanno pagare intorno alle 600€ (di cui mediamente 250€ solo per il cristallo, e sto parlando di Nai(ti) NON certo cose eccessivamente tecnologiche!) e, nota bene, sto' parlando della sola sonda, il misuratore e' da acquistare a parte; figuriamoci quindi cosa potrebbe arrivare a costare una sonda piu' elaborata come quella che vorremmo noi!!!

                                  Si potrebbe chiaramente provare a rivolgersi all' usato, ma gia' e' difficile trovare una sonda a scintillazione normale, figuriamoci comprarne una speciale ( per assurdo, almeno in italia e' molto piu' semplice ed economico acquistare un contatore a fotoscintillazione completo di due sonde e valigetta, anziche' una sola sonda senza il contatore....... sto sempre parlando del mitico RAM63 che l' esercito tedesco ci ha gentilmente messo a disposizione in grandi quantita' allo stato di NOS nel surplus militare!!!! ;-)



                                  CMQ, trovare il cristallo scintillatore della forma corretta per alfa e' piu' facile di quello che pensate, il solfuro di zinco attivato all' argento lo vendono anche in polvere, ottima da miscelare alla polvere di boro ed un po di resina
                                  epoxy trasparente, in cui intingere poi la testa della fibra ottica per realizzare un microscintillatore ultra low cost usa & getta!
                                  deve essere anche schermato dalla luce, ma per quello dovrebbe andare bene una seconda puciata in un flacone di vernice nera! :-D

                                  Commenta


                                  • #18
                                    CITAZIONE (Elektron @ 6/8/2007, 17:33)
                                    Lo scintillatore scintilla anche a causa delle EMI di sicuro ... la speranza e' che cio' che ferma la radiofrequenza non ferma i neutroni.

                                    Eh, è quello il problema. Scusate se insisto, ma non sono convinto che si possa realizzare uno schermo RF efficace. Lo spettro è troppo ampio ed intenso perchè lo si possa fermare.
                                    Io sono più per la strada 'passiva' adottata dai Quantum.

                                    Esistevano anche i famosi rivelatori plastici CR-39.... quelli si che non si filano le EMI.... Certo, non daranno una misura precisa, ma... intanto è già qualcosa!
                                    "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Hola All!

                                      NON capisco quale possa essere il problema per qualche disturbino EMI.

                                      Quando avevo sperimentato la FF avevo fatto delle rilevazioni elettromagnetiche, ed i disturbi rilevati mi sono sembrati decisamente contenuti, ben al di sotto rispetto ad una bobina di tesla valvolare e abbastanza al pari dei disturbi generati da un normale varialuce


                                      un contatorino geiger del kaiser portatile (tipo il BELLA, i due contatori di nuova elettronica, oppure anche qualcosa di meglio tipo il SOSNA o l' ANRI, tutti contatori che peraltro montano il medesimo tubo, il SBM20) si fa mettere in crisi dalla bobina di tesla valvolare gia' a piu' di due metri di distanza, ma il RAM63 quello proprio no..... dei disturbi generati dal tesla proprio se ne frega. (si noti che i disturbi EMI generati sono tanto elevati da fare accendere a piena luce un tubo neon tenuto in mano senza alcun collegamento, NON si tratta di un po di ronzio e basta!)


                                      Infine, mi potrebbe anche stare bene il fatto che il solfuro zinco possa essere sensibile alle EMI, ma QUANTO lo e' sensibile??????

                                      Perche' le EMI prodotte dalla cella, misure alla mano, NON sono affatto poi cosi' terribili come qualcuno vorrebbe far credere, questo ovviamente a patto che l' alimentatore sia fatto bene, adeguatamente bypassato e filtrato per l' alta frequenza e che la cella sia connessa con cavi corti (preferibilmente bypassata direttamente agli elettrodi

                                      Commenta


                                      • #20
                                        beh,il CR-39 va forte ,nelle dprove sulla ff..
                                        forse da qui è stato ripreso
                                        http://arxiv.org/PS_cache/physics/pdf/0611/0611105v3.pdf

                                        Commenta


                                        • #21
                                          CITAZIONE
                                          Perche' le EMI prodotte dalla cella, misure alla mano, NON sono affatto poi cosi' terribili come qualcuno vorrebbe far credere, questo ovviamente a patto che l' alimentatore sia fatto bene, adeguatamente bypassato e filtrato per l' alta frequenza e che la cella sia connessa con cavi corti (preferibilmente bypassata direttamente agli elettrodi

                                          Infatti ... il bypass agli elettrodi e non mezzo metro prima e' un fattore fondamentale. Sono anche confidente del fatto che i livelli di energia dovuti alle EMI siano ben minori di quelli che si ottengono dal neutrone .. dell'ordine dei MeV contro le EMI dell'ordine dei ??? KeV ...

                                          Commenta


                                          • #22
                                            CITAZIONE (teslacoil @ 8/8/2007, 00:49)
                                            NON capisco quale possa essere il problema per qualche disturbino EMI.

                                            Perche' le EMI prodotte dalla cella, misure alla mano, NON sono affatto poi cosi' terribili come qualcuno vorrebbe far credere, questo ovviamente a patto che l' alimentatore sia fatto bene, adeguatamente bypassato e filtrato per l' alta frequenza e che la cella sia connessa con cavi corti (preferibilmente bypassata direttamente agli elettrodi

                                            Per me t'illudi, purtroppo... <img src=">
                                            Ma se hai voglia e tempo, passa di qua col RAM63, io la cella ce l'ho bell'e pronta..
                                            Da fine Agosto sono a disposizione, magari un Sabato... <img src=">
                                            "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

                                            Commenta


                                            • #23
                                              Hola All!

                                              CITAZIONE
                                              Infatti ... il bypass agli elettrodi e non mezzo metro prima e' un fattore fondamentale. Sono anche confidente del fatto che i livelli di energia dovuti alle EMI siano ben minori di quelli che si ottengono dal neutrone .. dell'ordine dei MeV contro le EMI dell'ordine dei ??? KeV ...

                                              Beh, insomma, NON direi proprio.......

                                              l' energia di una radiazione dipende dalla sua frequenza, piu' e' alta la frequenza e piu' alta sara' la sua energia.

                                              guardando la tabella dello spettro elettromagnetico
                                              http://www.brera.mi.astro.it/docB/poe/dolo...spetlambda.html
                                              scopri che la massima frequenza entro la quale vengono considerate onde
                                              radio (microonde) e' pari a 3 THz e, per la legge di planck, l' energia corrispondente e' un centesimo di eV!


                                              Ma sinceramente dubito fortemente che la cella riesca a generare EMI fino a 3THz, penso che la maggior parte dei disturbi si concentrino nella gamma tra i pochi Hz e qualche decina di MHz, a quelle frequenze l' energia e' pressoche' nulla (siamo nel' ordine dei pico e dei femto)

                                              Puoi piuttosto indicare il campo magnetico generato (in Gauss, Weber o Tesla a tua scelta, inutile dire che io preferisco l' ultima unita' di misura) oppure il campo elettrico (volt-metro) ma in entrambi i casi una buona schermatura risolve il problema alla radice.

                                              Commenta


                                              • #24
                                                CITAZIONE (teslacoil @ 10/8/2007, 00:00)
                                                Hola All!

                                                CITAZIONE
                                                Infatti ... il bypass agli elettrodi e non mezzo metro prima e' un fattore fondamentale. Sono anche confidente del fatto che i livelli di energia dovuti alle EMI siano ben minori di quelli che si ottengono dal neutrone .. dell'ordine dei MeV contro le EMI dell'ordine dei ??? KeV ...

                                                l' energia di una radiazione dipende dalla sua frequenza, piu' e' alta la frequenza e piu' alta sara' la sua energia.

                                                Non mi quadra molto... Stiamo parlando di energia indotta, quindi è un discorso di intensità di campo e di accoppiamento risonante con il circuito elettronico elementare (il solo cristallo se usiamo una guida ottica per accoppiarlo col fotoscintillatore, oppure l'intera circuiteria del contatore). Purtroppo l'accoppiamento è garantito, visto che abbiamo uno spettro di frequenze ampissimo.

                                                Quell'energia che citi tu è l'energia intrinseca della radiazione, ma è un'altra roba...

                                                CITAZIONE
                                                Ma sinceramente dubito fortemente che la cella riesca a generare EMI fino a 3THz, penso che la maggior parte dei disturbi si concentrino nella gamma tra i pochi Hz e qualche decina di MHz, a quelle frequenze l' energia e' pressoche' nulla (siamo nel' ordine dei pico e dei femto)

                                                Beh, Remond è arrivato fino al limite dell'analizzatore di spettro (alcuni Ghz, mi pare) e non mi risulta che ci fossero segni di significativa riduzione d'intensità verso la parte alta.... per cui non è detto che non ci arrivi..
                                                "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

                                                Commenta


                                                • #25
                                                  TeraHz si puo tenere come buon limite, e per questo ... e per esagerare, diciamo KeV (EMI) contro MeV (n), ancora ci sarebbe un fattore mille.
                                                  A mio parere il fotomoltiplicatore va tenuto lontano, quello che si immerge nell'acqua sarebbe solo la fibra con lo scintillatore, il vero problema e' il calore sprigionato che potrebbe facilmente sciogliere l'epoxy e la fibra pure ...
                                                  Mah?

                                                  Commenta


                                                  • #26
                                                    Hola All!


                                                    CITAZIONE
                                                    Quell'energia che citi tu è l'energia intrinseca della radiazione, ma è un'altra roba...

                                                    Leggiti meglio i post precedenti, NON sono stato io a parlare di elettronvolt ma Elektron, inoltre io anche precisato che questo tipo di energia NON centrava proprio nulla con l' EMI, anzi, ho perfino aggiunto che

                                                    CITAZIONE
                                                    Puoi piuttosto indicare il campo magnetico generato (in Gauss, Weber o Tesla a tua scelta, inutile dire che io preferisco l' ultima unita' di misura) oppure il campo elettrico (volt-metro) ma in entrambi i casi una buona schermatura risolve il problema alla radice.

                                                    CITAZIONE
                                                    Beh, Remond è arrivato fino al limite dell'analizzatore di spettro (alcuni Ghz, mi pare) e non mi risulta che ci fossero segni di significativa riduzione d'intensità verso la parte alta.... per cui non è detto che non ci arrivi..

                                                    infatti, io NON ho scritto assolutamente che esistono solo disturbi nella
                                                    gamma da pochi Hz e e qualche decina di MHz ma:


                                                    CITAZIONE
                                                    penso che la maggior parte dei disturbi si concentrino nella gamma tra i pochi Hz e qualche decina di MHz

                                                    il fatto che Remond abbia rilevato l' erba fino al limite fisico dell' analizzatore di spettro NON significa che questa radiazione sia presente in quantita' massiccia, un buon analizzatore di spettro raggiunge e supera i 120dB di dinamica, e lo sai quanti sono 120dB????????


                                                    TUTTI gli apparati elettronici che utilizziamo producono disturbi ed armoniche entro uno spettro estremamente ampio, ma tali disturbi hanno quasi sempre ampiezze tanto basse da essere spesso difficili da rilevare.
                                                    anche nel caso della cella a fusione sono possibili armoniche entro uno spettro certamente elevatissimo, ma finche' queste armoniche hanno ampiezze trascurabili noi dobbiamo....... trascurarle
                                                    al limite, possiamo provare a misurarne l' ampiezza e determinare quanto possono influire sulla precisione della misurazione (fermo restando che un buon misuratore di radiazioni ha un errore che molto difficilmente scendera' al di sotto del 10% (anzi, spesso ci aggiriamo intorno ai 20-25%)


                                                    Secondo me, con un buon misuratore ben schermato le misurazioni sono possibilissime (PS: attento ElettroRik il contatore geiger di nuova elettronica e' ben lontano dall' essere considerabile un buon misuratore e la carta stagnola avvolta intorno e' ben lontana dall' essere considerabile una valida schermatura, forse e' per questo che hai perso le speranze nella possibilita' di misurare le radiazioni in maniera diretta!!!!)


                                                    EDIT:
                                                    ************************************************** *******************************

                                                    Volevo aggiungere anche che:

                                                    - la cella in realta' ha un emissione molto piu' ampia nello spettro elettromagnetico, se l' emissione a radiofrequenza e' tutto sommato modesta e concentrata principalmente nella parte piu' bassa dello spettro, salendo poco oltre la radiofrequenza incominciamo a trovare emissioni che sono predominanti........

                                                    nello spettro infrarosso abbiamo una ottima emissione (calore), salendo
                                                    poco oltre NON e' poi cosi' difficile rilevare l' intensa emissione nello spettro del visibile (basta usare gli occhi!), salendo ancora troviamo l' UV; e' abbastanza facile rilevare l' emissione UVA ed UVB amatorialmente.

                                                    oltre gli UVB iniziamo a parlare di radiazioni ionizzanti...... di UVC ne dovrebbe uscire una discreta quantita' (ma sono piu' difficili da rilevare), poi, a quanto sembra dovrebbe uscire dell' altro ancora piu' in alto di frequenza, ma finora nessuno e' mai riuscito a misurare nulla.


                                                    RI-EDIT
                                                    ************************************************** *******************************

                                                    Per dissipare ogni dubbio (anche a me stesso) ho voluto fare una prova potenzialmente "rischiosa" con il
                                                    mio RAM 63: ho installato la sonda per le particelle alfa, ho tarato lo strumento come da manuale ed ho verificato che funzionasse mettendo davanti alla sonda un campioncino radioattivo:
                                                    poi, a misuratore acceso, mi sono avvicinato cosi' tanto al tesla valvolare da arrivare a toccare le scariche
                                                    con la sonda di misura, lo strumento NON si e' mosso.
                                                    ho riprovato nuovamente il funzionamento dell' apparecchio con il campione radioattivo e funzionava tale e
                                                    quale a prima
                                                    ho dunque fissato il campione con dello scotch sopra alla sonda e l' ho nuovamente avvicinata al tesla acceso
                                                    fino a fargli toccare le scariche direttamente, la lettura dello strumento NON e' cambiata!!!
                                                    Si noti che, almeno per quanto riguarda il test eseguito senza il campione attaccato, la certezza dell' efficienza
                                                    della schermatura era TOTALE perche' senza il campione radioattivo lo strumento NON puo' rilevare alcunche'
                                                    (ricordo che la sonda alfa del RAM63 e' in grado di rilevare le particelle alfa.... E SOLO QUELLE, NON c'e' quindi
                                                    nessun conteggio spurio dovuto alle radiazioni cosmiche o alle radiazioni degli oggetti circostanti perche' gli eventuali alfa generati casualmente arresterebbero la loro corsa dopo pochi cm di tragitto in aria libera!)

                                                    Giusto per informazione, un contatore in stile nuova elettronica dovrebbe impazzire a circa 2 metri di distanza
                                                    (a tanto ammonta infatti la distanza in cui il mio contatore russo "BELLA" impazzisce, la costruzione e' simile a
                                                    quello di NE) e ad un metro di distanza dal tesla un tubo neon mi si accende in mano senza alcun collegamento
                                                    elettrico!!!!...... forse e' il caso che anche voi vi acquistiate qualche misuratore serio......... <img src=">


                                                    RI-RI-EDIT (errare e' umano, perseverare e' diabolico)
                                                    ************************************************** *******************************

                                                    CITAZIONE
                                                    A mio parere il fotomoltiplicatore va tenuto lontano, quello che si immerge nell'acqua sarebbe solo la fibra con lo scintillatore, il vero problema e' il calore sprigionato che potrebbe facilmente sciogliere l'epoxy e la fibra pure ...

                                                    Sinceramente parlando, il calore proprio e' l' ultimo dei miei problemi...... forse sara' il caso che anche voi,
                                                    con un pizzico di ingenio e una vagonata di pazzia vi costruiate un bel raffreddabirre ultrarapido come ho
                                                    fatto io, vedrete che i problemi termici vi spariranno in un batter d' occhio!!!!!!!!!!! :lol: :lol: :lol:

                                                    http://www.grix.it/forum/forum_thread.php?...forum/index.php

                                                    Edited by teslacoil - 11/8/2007, 00:18

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      Ah ecco ... i complimenti ...
                                                      La cosa piu' naturale sarebbe usare l'acqua borica come raffreddante 2 piccioni con una fava ... solo bisogna studiare una camiciatura adatta allo scopo ...

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        CITAZIONE (teslacoil @ 11/8/2007, 00:01)
                                                        il fatto che Remond abbia rilevato l' erba fino al limite fisico dell' analizzatore di spettro NON significa che questa radiazione sia presente in quantita' massiccia, un buon analizzatore di spettro raggiunge e supera i 120dB di dinamica, e lo sai quanti sono 120dB????????

                                                        Scusa, ma... suppongo che tu non abbia visto i post di cui parlo: curva PIATTA su tutto lo spettro! Ovviamente piatta non significa ZERO, significa con intesità simili su tutte le frequenze. kilo, mega, e giga.[/QUOTE]

                                                        CITAZIONE
                                                        Secondo me, con un buon misuratore ben schermato le misurazioni sono possibilissime (PS: attento ElettroRik il contatore geiger di nuova elettronica e' ben lontano dall' essere considerabile un buon misuratore

                                                        Questo non l'ho mai messo in dubbio. Non pretendo certo di fare chissachè con quello. Anzi, l'ho messo agli inizi giusto per la mia sicurezza, nulla di più. Poi, basti pensare al fatto che funziona con un tubo geiger grosso come un sigaro Avana...

                                                        Però, facendo un po' di conti con le probabilità, le sezioni d'urto, il ammino medio, e l'acqua che fa da moderatore, immaginerai che meno decimi di millimetro d'acqua ci sono tra plasma e rivelatore, e più si spera di accendere la flebile speranza che avvenga una interazione neutronica da parte di qualchessìa la materia scelta come rivelatore...
                                                        Come pensi di schermare la sonda in presenza di un campo EM di 100Megavolt/metro posta a pochi decimi di mm dal plasma?

                                                        Perchè se ti leggi i post del LEDIN & co. capirai che le vere difficoltà sono queste, non quel che tu pensi...
                                                        "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

                                                        Commenta


                                                        • #29
                                                          Il generatore di neutroni è anche utilizzato per la cura dei tumori.
                                                          Però per evitare che quasi tutti i neutroni lenti attraversino il tumore senza reprimerlo viene iniettato nella zona malata del boro(10) che quasi certamenti ne ferma tantissimi.

                                                          Nelle case farmaceutiche il boro(10) c'è sicuramente perchè indispensabile per curare i tumori tramite generatore di neutroni.




                                                          Nota...
                                                          Attenzione non confondersi: quei generatori di neutroni di tipo ospedalieri NON hanno nulla a che vedere con l'acqua e la fusione fredda <img src="> (questa battuta di spirito è veramente cattiva, forse sarò bannato per questo) .

                                                          Commenta


                                                          • #30
                                                            Hola ElettroRik!
                                                            Hola All!


                                                            CITAZIONE
                                                            Scusa, ma... suppongo che tu non abbia visto i post di cui parlo: curva PIATTA su tutto lo spettro! Ovviamente piatta non significa ZERO, significa con intesità simili su tutte le frequenze. kilo, mega, e giga

                                                            No, in effetti questo post NON l' ho visto, se mi riesci a fornire il link te ne sarei grato.

                                                            Lo so che curva piatta NON significa zero ma significa intensita' costante su tutte le frequenze, quello che pero' mi piacerebbe vedere e' l' ampiezza di tale curva.
                                                            perche', e bene ricordarlo, un analizzatore di spettro connesso ad un antennino di pochi cm si porta dentro qualunque cosa ci sia intorno (di EMI ce ne sono per tutte le frequenze) quello che conta pero' e' sapere a quanto ammontano le ampiezze


                                                            CITAZIONE
                                                            Questo non l'ho mai messo in dubbio. Non pretendo certo di fare chissachè con quello. Anzi, l'ho messo agli inizi giusto per la mia sicurezza, nulla di più. Poi, basti pensare al fatto che funziona con un tubo geiger grosso come un sigaro Avana...

                                                            Magari fosse veramente grande quanto un sigaro, purtroppo e'
                                                            ancora piu' piccolo di un sigaro, quindi ancora meno sensibile.
                                                            Di contatori minimamente intelligenti fatti con il tubo SBM 20 ce ne sono pochi, e tutti questi ne montano 2 o 4 in parallelo per incrementare la
                                                            sensibilita' e diminuire la percentuale di errore sui brevi tempi di conteggio.


                                                            CITAZIONE
                                                            Però, facendo un po' di conti con le probabilità, le sezioni d'urto, il ammino medio, e l'acqua che fa da moderatore, immaginerai che meno decimi di millimetro d'acqua ci sono tra plasma e rivelatore, e più si spera di accendere la flebile speranza che avvenga una interazione neutronica da parte di qualchessìa la materia scelta come rivelatore...
                                                            Come pensi di schermare la sonda in presenza di un campo EM di 100Megavolt/metro posta a pochi decimi di mm dal plasma?

                                                            Qui' NON si tratta di forte campo EM ma solo di un po ci corrente che passa nell' acqua, facilissima da "schermare" mediante una gabbia di
                                                            faraday (basta della comune stagnola, ma che sia ben chiusa), se il
                                                            campo EM fosse veramente di 100MV/m alla distanza di "qualche" decimo di millimetro (facciamo 5/10 per semplificare i calcoli) avremmo
                                                            un campo di

                                                            318V/m a 256mm di distanza
                                                            95V/m a 512mm di distanza

                                                            Ovverosia avvicinando un tubo al neon questo si dovrebbe accendere
                                                            intorno ai 30cm di distanza e rimanere acceso debolmente fino a poco oltre il mezzo metro di distanza dalla cella..... io NON ho mai provato a fare questo esperimento con la cella a fusione ma ho provato a farlo moltissime volte con i miei tesla; provaci.... se ti si accende anche con la cella a FF vuol dire che hai ragione tu, altrimenti ho ragione io.


                                                            image


                                                            Ricordo a tutti cmq che il medesimo trattamento l' ho riservato al contatore a scintillazione RAM63 arrivando addirittura a toccare le
                                                            scariche con la sonda alfa....... NON si e' accorto di nulla, NON si e' danneggiato, NON ha contato nulla senza campione e NON ha cambiato valore della misura con campione radioattivo attaccato alla testa della sonda (del resto, lo ripeto, e' uno strumento destinato all' uso in emergenza post-bomba nucleare, deve resistere al impulso EMP generato dal blast nucleare senza nessun danno altrimenti sarebbe un apparato inservibile, ricordo a tutti che il blast EMP e' un impulso ad ampiezza VERAMENTE forte, al di sopra di simili ampiezze NON sono ancora riusciti ad arrivare!!!!)




                                                            Commenta

                                                            Attendi un attimo...
                                                            X