fusione fredda elettrolitica - parte seconda - EnergeticAmbiente.it

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fusione fredda elettrolitica - parte seconda

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  • #31
    Rispondendo a Roy

    Carissimo, ero in mezzo al popolo di NEXUS.
    Ho saputo che eri in sala solo perchè ti hanno salutato e ringraziato dal palco, ma era alla fine del convegno, così sono rimasto ancora in incognito (o quasi, visto che assomiglio all'avatar).
    Non conosco quindi ancora il tuo volto, e non ho ancora capito chi è Quantum Leap; comunque va bene lo stesso così, ogni cosa a suo tempo e luogo.
    Sono rimasto colpito dal fatto che in sala vi era anche Roberto Monti, personaggio che mi piacerebbe conoscere e scambiare opinioni, ma mi debbo accontentare del (a suo tempo e luogo).

    Salutoni

    Renzo Mondaini (Ravenna)

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    • #32
      Caro Remond,
      Ti ringrazio tantissimo del filmato che tu hai messo a disposizione per quanto riguarda la presentazione dei nostri amici campani. Mi ha permesso di vedere qualcosa anche a me che purtroppo, e lo dico veramente con dispiacere, non ci sono potuto andato a Padova alla conferenza di Nexus.

      Complimenti anche per i tuoi filmati che mostrano chiaramente le condizioni Tensione/Corrente della cella.

      Sarebbe interessante che ognuno potesse mettere a disposizione di tutti noi, i filmati relativi alle proprie esperienze di fusione con celle al plasma.
      Ricordo che questa cosa l'hai detta gia' tu, infatti condivido l'importanza.
      Chiedo agli amici Casertani, nei limiti delle loro possibilita' tecniche di fare altrettanto per tutti noi.

      Un saluto a tutti, amici, .... sta spuntando veramente una nuova era.

      Edited by Ennio Vocirzio - 12/10/2004, 18:00

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      • #33
        Carissimo Ennio Vocirzio

        Anche tu sei fra quelli che vorrei conoscere di persona per poter scambiare opinioni a quattrocchi, perché sei sicuramente uno che ne sa più di quello che ne dà a vedere.
        Tornando ai nostri esperimenti, io pubblico tutto questo per spronare gli altri a fare altrettanto, ma non sono molto seguito.
        In una discussione qui a fianco, l’amico Area51, dopo la visione del mio video “abano-terme” su
        http://mio.discoremoto.virgilio.it/remond
        ha espresso delle perplessità sulla enorme porzione di catodo in ammollo nella soluzione.
        Ora ti dirò caro Area51 che ho avuto anche io le medesime perplessità, in quanto gli amici campani sanno benissimo che bisogna allontanarsi il più possibile dal rapporto 1 a 1 fra il catodo e l’anodo in ammollo, altrimenti si ottiene solo l’elettrolisi dell’acqua.
        Io ottengo un buon innesco del plasma con un rapporto di 1 a 6, come si può notare dai miei filmati, mentre con un rapporto di 1 a 4 ho già delle difficoltà ad innescarlo.
        Ora tutti possono vedere che ad Abano Terme i nostri amici hanno usato un rapporto catodo-anodo di 1 a 3, questo ha comportato che la fase di pre-plasma è durata tantissimo; la mia ipotesi è che i nostri amici stessero sudando freddo, in quanto il variac era già al massimo della tensione.
        Inoltre mentre spegnevano le luci sul palco, qualcuno spense tensione per un istante anche al tavolo dell’esperimento; poi dopo parecchi secondi con l’aiuto dell’aumento della temperatura nella soluzione e di una mano dal cielo, si è acceso il plasma.
        La luce irradiata non era secondo me come nell’esperimento di Grottammare; chi li ha visti entrambi potrà confermare la mia impressione, anche se è difficile fare paragoni, in quanto a Grottammare la sala era più piccola, io ero più vicino e soprattutto era la prima volta che vedevo un fenomeno simile.
        Sicuramente i nostri amici hanno impressionato la platea, lo si sente dalle grida, dagli applausi e dai commenti; mentre a Grottammare, gli stessi hanno SBALORDITO la platea, in quanto era rimasta senza fiato e ci abbiamo messo parecchi secondi a riprenderci ed applaudire. Il plasma aveva illuminato a giorno la sala.
        Concludo questo intervento facendo i complimenti al gruppo campano per il buon esperimento che con un minimo di accortezza poteva essere ottimo.

        Renzo Mondaini (Ravenna)

        Edited by remond - 13/10/2004, 00:41

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        • #34
          Buon giorno a voi,

          Cari Ennio e Remond, sarà nostra cura inserire on line altre foto e probabilmente un pezzo di filmato dell'intervento di Vincenzo e Domenico tratto dalla conferenza.

          Per quanto riguarda il bagliore della cella, posso concordare con te che è stato minore di quello di grottammare, ma ricordiamoci che questo è solo l'effetto, per così dire, spettacolare. Quello che conta è quello che non si vede, quello che accade a livello nucleare. E come ha spiegato egregiamente Iorio ad Abano, questo livello è ben lontano dai nostri occhi.
          A mio parere l'esperimento ha avuto il suo risultato: dimostrare che qualcosa di strano accade realmente in quel piccolo guscio di vetro. Tutti ne hanno potuto osservare l'effetto.

          Quindi porto i miei complimenti citando la frase di Cirillo, che ha ricreato ancora, davanti a tutti, IL NOSTRO PICCOLO SOLE

          Roy
          Essere realisti e fare l'impossibile

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          • #35
            Ciao a tutti, complimenti agli sperimentatori di Caserta e a Remond che ha messo in rete il filmato. Ho una domanda. Qualcuno sa dirmi con certezza se il Tungsteno è in grado di intrappolare al suo interno l'idrogeno, come faceva a suo tempo il Palladio nell'esperimento di Fleischmann e Pons? Se sì, in che percentuale?

            Grazie

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            • #36

              Rispondo a cold fusion:

              Il tungsteno e' uno dei metalli che normalmente non intrappola idrogeno all'interno della matrice cristallina.
              Intanto e quello che si legge in letteratura fino ad ora.

              Saluti

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              • #37
                Cari amici ciao a tutti !!!

                Ricomincia la ricerca, ricomincia l'indagine.
                Innanzitutto voglio ringraziare Remond per aver messo il filmato on-line per renderlo disponibile a tutti. Magari se ti facevi riconoscere ci saremmo scambiati quattro chiacchiere di persona... va bè, sarà per la prossima volta.
                Chiarisco alcune perplessità sul plasma. L'innesco è stato rallentato solo perchè abbiamo voluto aspettare che la temperatura fosse quella giusta. Tutto qui. Nel pre-innesco (colorazione violacea e fioca) la tensione era intorno ai 50-60 V. Quando la temperatura ha assunto il giusto valore allora si è proceduto ad aumentare la tensione. Un tecnico luci poi, a plasma acceso, ha staccato l'alimentazione, tuttavia, visto che le condizioni erano quelle giuste, il plasma ha ripreso subito il suo vigore.
                Riguardo al rapporto fra superfici catodo-anodo le osservazioni sono giuste, tuttavia bisogna tener presente che un plasma completamente lontano dal pelo libero della soluzione è più stabile ed efficace rispetto ad un analogo vicino al pelo libero.

                Per cold fusion: il caricamento dell'idrogeno nella matrice di tungsteno non c'entra. Il tungsteno è solo un supporto. Il resto lo fa il plasma. O almeno così credo...

                Ciao ciao
                ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                • #38
                  CITAZIONE (remond @ 3/10/2004, 23:39)
                  Salve amici tutti

                  Ho fatto questa mattina di domenica una serie di esperimenti per registrare i disturbi elettromagnetici emessi dalla reazione di fusione fredda elettrolitica.
                  Ho sistemato a 4 metri dalla cella la videocamera, sotto di essa ho sistemato una radio sintonizzata sui 500 KHz (onde medie) in un punto dove non ci sono emittenti.
                  Ho realizzato una soluzione di bicarbonato di sodio, immerso due elettrodi nuovi di tungsteno puro ed ho dato tensione piano piano con il variac. Ho notato innanzi tutto che la reazione non si comportava come quella di acido cloridrico, non si riusciva a raggiungere un alto amperaggio, ma solo 2 miseri ampere, inoltre non vi era quel brusco calo di corrente prima del plasma.
                  Come potrete udire anche voi, si sente uscire dalla radio un forte fruscio non appena si intravedono le prime scintille di preinnesco del plasma, che poi cala questo fruscio quando innesca il plasma, oppure lo spettro di emissione si sposta più in alto; lo si potrebbe constatare con un analizzatore di spettro.
                  Nel filmato che ho aggiunto al mio disco remoto ?ffweb5? potrete notare che il plasma è un po? deboluccio; al calare della tensione il tutto si ripete in inverso anche se non proprio in simmetrico, ma non si nota lo sfrigolio ritardato.
                  Dopo questo esperimento, vi è un cambio scena appena percettibile, dove io ho sostituito gli elettrodi mantenendo lo stesso elettrolita, monterò i vecchi elettrodi di tungsteno al lantanio che avevo usato negli esperimenti ?ffweb2-4?.
                  Al crescere della tensione si ha circa lo stesso effetto del precedente, cioè circoleranno pochi ampere, non vi sarà un brusco calo, si udranno fruscii forti al preinnesco e deboli all?innesco del plasma, che questa volta mi soddisfa in quanto potentissimo, tanto da abbagliare la videocamera in pieno giorno. Al termine dell?esperimento anche qui non vi è lo sfrigolio ritardato, oppure è pochissimo ritardato che non lo si distingue, infatti se rivedete l?esperimento precedente, noterete verso la fine, mentre calo la tensione, che il plasma tende a spegnersi ma prima di cessare, pur calando continuamente la tensione, ha un guizzo di ripresa poi si spegne definitivamente.
                  Per scaricare il filmato andate sul sito:
                  http://mio.discoremoto.virgilio.it/remond
                  Selezionate il video
                  Cliccate su SCARICA
                  Cliccate su SALVA
                  Cliccate ancora su SALVA
                  Compare una finestra in cui vi si chiede dove salvare, di solito su documenti
                  Cliccate alla fine su SALVA

                  Fatemi sapere le vostre teorie su tutto quello che di strano vedrete e soprattutto fatemi sapere se non riuscite a scaricare e visionare i miei filmati.

                  Buona visione

                  Renzo Mondaini (Ravenna)

                  P.S. Allego una foto dove compare a destra il catodo usato per primo nell'esperimento, tungsteno puro; a sinistra invece si può vedere il catodo al lantanio che prima avevo usato nell'acido cloridrico e che avevo messo in allegato in un paio di miei interventi, (catodo craterizzato) che ora nel bicarbonato di sodio, è stato come lucidato, cioè sono scomparse le rugosità.

                  ciao a tutti questo particolare lo notato anchio oggi nei mie esperimenti col bingofuell quando per sbaglio l'arco non e' scattato nel reattore ma tra le due batterie che lo alimentano e ho notato che il polo di piombo che faceva da positivo era liscio(dove si era fuso) mentre il polo di piombo che faceva da negativo presentava quelle rugosita a forma di bolla che sia successa anche li una fusione fredda ma in aria?
                  o
                  che il piombo e' un altro di quei metalli con geometria atomica adatta alla fusione fredda


                  vi lascio questi dati studiateci sopra e buone cose

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                  • #39
                    Caro ag_smith,
                    il fatto che si sia innescata una scarica ad arco fra gli elettrodi della batteria che utilizzi e che tale scarica abbia presentato determinati effetti sugli elettrodi, è un fenomeno fisico spiegabile attraverso le normali leggi della fisica. Innanzitutto, la scarica si genera quando la conduzione, a causa dell'umidità, della tensione, della distanza, è favorevole in quella direzione (un po' come con i fulmini... ). Se il catodo si presenta rugoso è perchè sul catodo si ha formazione di gas così caldi (a causa della scarica) che "scavano" l'elettrodo. L'anodo, dal canto suo, si presenta liscio perchè in esso la conduzione elettrica è prodotta proprio dalla ossidazione del materiale anodico. Tale ossidazione comincia nei punti più irregolari (dove il campo elettrico è maggiore) consumando il materiale di questi punti: la conseguenza di ciò è che, alla fine del processo, l'elettrodo sembra levigato .
                    Fammi sapere se noti altre curiosità.

                    x remond: nella prova ffweb5 cosa succede all'elettrodo al lantanio? (E'un catodo o un anodo?)

                    Ciao ciao
                    ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                    • #40
                      grazie cmq se al posto di elettrodi di grafite uso elettrodi di tungsteno ce pericolo che si verifichi una fusione fredda quindi radiazioni?
                      la tenzione che uso per gli esperimenti e' 24 volt da 40 a 160 ampere

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                      • #41
                        Rispondendo a Quantum Leap

                        Nei miei video vi è sempre l'anodo a sinistra ed il catodo a destra, nel filmato "ffweb5" ho registrato i disturbi elettromagnetici generati dalla cella e ricevuti da un altoparlante di una radio in onde medie, purtroppo la compressione del video ha trasformato dei rumori di scariche elettrice in rumori spaziali.
                        Ti faccio notare ancora, che prima di spegnersi, il plasma in quel filmato, ha una ripresa; penso che abbia a che fare con lo sfrigolio ritardato che a volte si nota sul catodo, (vedi mio intervento del 03/10/2004).

                        Rispondendo ad aq_smith

                        Forse non hai avuto tempo di leggerti tutti i nostri precedenti interventi, tesi alla riproduzione di plasma ed al relativo tentativo di spiegazione scientifica.
                        Quindi ti riassumo come riprodurre il fenomeno:

                        Bisogna avere un elettrolita, usando un qualsiasi sale, acido o base.

                        Bisogna immergere un anodo ed un catodo; il catodo deve essere a contatto del liquido per una porzione inferiore rispetto all'anodo, da 1/4 ad 1/6, e per non fare troppi schizzi, lo si immerge coperto da un copricatodo ricavato da un tubetto di ceramica recuperato da qualche parte; senza questo copricatodo, si avranno delle turbolenze di superficie come si vede nei miei filmati.

                        Cosa molto importante è che il plasma si innesca ad una tensione superiore ai 150 volt cc; non capisco cosa riesci ad ottenere con 24 volt, anche se con 160 ampere; io con quei valori ottengo solo l'elettrolisi dell'acqua (vedi miei filmati).

                        Per vedere a che tensioni e correnti si sviluppa il fenomeno vi consiglio di vedere i miei filmati "ffweb" scaricabili dal sito:

                        http://mio.discoremoto.virgilio.it/remond

                        Un caldo saluto (opssss!!! scusate volevo dire freddo)

                        Renzo Mondaini (Ravenna)

                        Commenta


                        • #42
                          no io con quelle tensioni ci ottengo un plasma potentissimo che fa una luce tremenda e bisogna quardallo col vetro da fabbro per capirci qualcosa cmq gli elettrodi usati da me sono in grafite e mezzi a contatto

                          Commenta


                          • #43
                            Con gli elettrodi di carbone/graffite a quelle tensioni/correnti si innesca l'arco voltaico,
                            che ha effetti molto simili a quelli delle luce di saldatura (emissione di luce arruzza/violetta ed ultravioletti) e va osservata con la maschera per saldare.

                            Nell'arco elettrico gli elettroni che vengono emessi dal catodo causano emissione fotonica sulla superficie dell'anodo.

                            Ma hai innescato l'arco in aria, non hai avuto plasma nella soluzione nella soluzione, giusto?

                            Pomate

                            Commenta


                            • #44
                              Vorrei chiarire le idee sia Ag smith e a Remond:Il principio che ottieni col bing fuel è da non confondere con quello che succude nella nostra cella......
                              Il bingo fuel è formato da due elettrodi di carbonio&grafite posti l'uno difronte all'altro senza toccarsi.Lo spazio puo variare da 1mm a 2mm e il tutto è immerso in acqua normale.Secondo la fisica se a due elettrodi di carbonio , viene immessa una bassa differenza di potenziale con una quantità elevata di corrente (es.24 volt 150 A);mettendo a contatto i due elettrodi e poi allontanandoli di pochi millimetri per conduzione termoionica si genera un "Arco Voltaico".La scarica ad arco si presenta luminossima e non puo essere guardata direttamente.La temperatura e altrettanto elevata si sfiorano i 4000 gradi ..Nel Bingo Fuel avviene questo solo che in acqua..Quest ultima per la forte temperatura si scinde molecolarmente formando idrogeno combustibile ed altri elementi....
                              Mentre nella cella fusione Fredda avviene questo:
                              Le differenze geometriche sono 1-differenza degli elettrodi e collocamento 2-utilizzo di un elettrolita 3-Le reazioni che avvengono
                              Infatti nella cella avengono delle vere e proprie reazioni nucleari a bassa energia grazie alla "Banda di reazione"e all'"effetto condensatore" che generano Neutroni secondo la seguente formula:
                              H +e-->n+v
                              =n--->p+beta-+v+gamma
                              I neutroni sono la conferma di una reazione nucleare con la conseguente trasmutazione del tungsteno in altri elementi.
                              Tutto questo non avviene nel tuo caso col Bingo Fuel anche se tu usassi degli elettrodi di tungsteno . Come tu sai non dovranno essere inferiori ad 4mm di diametro a causa della alta corrente a tua disposizione...

                              saluti

                              Area51

                              Edited by Area51 - 20/10/2004, 09:38

                              Commenta


                              • #45
                                CITAZIONE (pomate @ 19/10/2004, 14:02)
                                Con gli elettrodi di carbone/graffite a quelle tensioni/correnti si innesca l'arco voltaico,
                                che ha effetti molto simili a quelli delle luce di saldatura (emissione di luce arruzza/violetta ed ultravioletti) e va osservata con la maschera per saldare.

                                Nell'arco elettrico gli elettroni che vengono emessi dal catodo causano emissione fotonica sulla superficie dell'anodo.

                                Ma hai innescato l'arco in aria, non hai avuto plasma nella soluzione nella soluzione, giusto?

                                Pomate

                                una volta in acqua un altra volta per sbaglio in aria ma a me e' qello in acqua che interessa
                                cmq
                                quello che voglio sapere
                                e questo:
                                se sostituiscogli elettrodi di carbonio con quelli di tungdteno ce il rischio di radiazioni ?

                                Commenta


                                • #46
                                  Ciao a tutti quanti ,
                                  x ag.smith: il pericolo radiazioni alfa, beta o gamma, a meno che non ti metti a 1cm dall'elettrodo, non c'è. Nè col tungsteno nè con la grafite. Il pericolo vero sta nell'emissione, purtroppo ancora non quantificata, di neutroni. Ma non c'entra il materiale catodico. La colpa è del plasma. (grafite o tungsteno cambia poco)

                                  x Area: complimenti. Sei sempre chiarissimo.

                                  x remond: i disturbi che hai rilevato sulla radio, in che consistono? La radio era in AM o FM? Fammi sapere.

                                  Ciao ciao
                                  ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

                                  Commenta


                                  • #47
                                    cari amici,
                                    mi scuso per il ritardo,
                                    come già informati in messaggio precedente
                                    invio articolo su teoria fusione fredda
                                    solo testo senza immagini,
                                    perchè diventa troppo pesante
                                    posso inviarlo a chi mi manda indirizzo web
                                    inrabazon@inwind.it


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                                    • #48
                                      Carissimi amici

                                      Scusate se è da parecchi giorni che non rispondo su questa discussione, ma è dovuto al fatto che stavo cercando dei risultati sperimentali.
                                      Soprattutto dovevo rispondere a Quantum Leap che mi aveva chiesto se i disturbi radio erano in AM od in FM, questo per sapere la distribuzione in frequenza.
                                      Come radioamatore non potevo rispondere semplicemente affermando che le emissioni radio della fusione fredda elettrolitica, le ascoltavo con una radio; così ho contattato un mio amico radioamatore che aveva un analizzatore di spettro Syston Donner da 10 MHz a 12,5 GHz, il quale sapendo l’uso, me lo ha prestato proprio poche ore fa.
                                      Siccome sono venuto in possesso anche del famigerato potassio carbonato, mi sono messo all’opera con una buona scorta di elettrodi di tungsteno puro e di tungsteno al torio, al lantanio ed al cerio.
                                      Ho eseguito esperimenti con tutti questi elettrodi sia con il potassio carbonato che con il bicarbonato di sodio, il tutto monitorato dall’analizzatore di spettro.
                                      In tutti gli esperimenti si è evidenziato che l’emissione radio è localizzata in due bande, la prima va da 50 MHz a 150 MHz, con evidenti 3 picchi; uno piccolo a 50, uno grandissimo a 100 ed uno grande a 150 MHz.
                                      La precisione in frequenza è scarsa in quanto questo strumento non ha frequenzimetro, ed io debbo contare delle tacche sullo schermo.
                                      La seconda banda di frequenza leggermente più bassa in ampiezza si trova fra 300 e 350 MHz; siccome sono anche appassionato di radioastronomia, ho consultato il libro “Radioastronomia Amatoriale” di Flavio Falcinelli editrice Il Rostro, il quale riporta delle righe spettrali di alcuni atomi e molecole tra cui le più interessanti sono:
                                      Idrogeno neutro f = 1420,405752 MHz
                                      Deuterio f = 327,384349 MHZ
                                      Radicale ossidrilico OH f = 1612,231 MHz
                                      1665,401 MHz
                                      1667,358 MHz
                                      1720,533 MHz
                                      Acqua H2O f = 21,42 GHz
                                      Ora a parte l’ultima riga, che sarebbe fuori portata dello strumento, ho notato solo quella del deuterio, questo stà a significare che non sono gli ioni H+ dell’acqua ad entrare in reazione ma bensì gli ioni D+ contenuti nell’acqua stessa, sebbene in una proporzione di 1 a 6400.
                                      Non so spiegare l’emissione a frequenze più basse, chi sa qualcosa sulle righe di emissione, intervenga pure in questa discussione, perché la mia conoscenza è limitata.
                                      Pubblicherò un video dal nome “spettro”, in cui si vedrà un catodo di tungsteno al lantanio immerso in una soluzione di potassio carbonato; davanti al catodo ho messo una lente da occhiali da saldatore per vedere bene la luminosità del catodo.
                                      Su questo argomento bisogna dire che si comporta in una maniera non logica, cioè non come uno può pensare che sia; infatti si vede che la massima luminosità del catodo è nella fase di preplasma, ed in contemporanea con la massima emissione radio, mentre quando il plasma diviene luminosissimo, cala sensibilmente la luminosità del catodo ed anche la emissione radio, divenendo più bassa ma più diffusa su tutto lo spettro, che ho tenuto nella portata da 0 a 2 GHz.
                                      Sullo schermo si dovrebbe vedere una riga verticale ad inizio schermo, che sarebbe lo zero di riferimento in frequenza, ed una riga verticale più bassa in corrispondenza di circa 100 MHz, che sarebbero tutte le emittenti locali della mia zona in banda FM da 88 a 108 MHz.
                                      Ho usato il condizionale perché la compressione video deteriora l’immagine dello schermo dell’analizzatore di spettro, che è composta da un puntino luminoso che si sposta.
                                      Ora sono stanco e vado a dormire e spero di riuscire a pubblicare questa notte il file del video “spettro” scaricabile presso:
                                      http://mio.discoremoto.virgilio.it/remond

                                      Saluti assonnati

                                      Renzo Mondaini (Ravenna)

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                                      • #49
                                        Per remond : Volevo sapere una cosa riguardo la tipologia degli elettrodi.
                                        Io ho usato ultimamente quelli al Lantanio e notato che danno piu luminosità per il beneficio dell' ossido lantinide che aumenta la Termoionicità...ma di contro c'e il fatto che inquinano la soluzione di un colore celestino....e questo l'ho notato anche nei tuoi video quando usi quella tipologia ..
                                        Volevo sapere se hai usato anche quelli al cerio, e se si riscontrava lo stesso problema.


                                        Ciao e grazie

                                        Fernando


                                        Edited by Area51 - 28/10/2004, 09:38

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                                        • #50
                                          per remond,
                                          ho visto il tuo video “spettro”.

                                          stai facendo un lavoro interessante.

                                          ti faccio un unico appunto,
                                          il tuo plasma si genera sul pelo libero della soluzione e viene disturbato dall'agitazione per ebollizione.

                                          penso che la tua misura sarebbe + interessante se usassi il copricatodo e il plasma si sviluppasse vicino al fondo del contenitore.

                                          penso sia questo il motivo per cui il catodo e' piu' luminoso in fase di pre-plasma, (non c'e' disturbo).

                                          prova a rifare le misure in questo modo, credo che interessino molto anche quantum e tutti gli altri.

                                          continua cosi' e buon lavoro.

                                          daniloz

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                                          • #51
                                            dear remond,
                                            seguo il forum da tempo,anche se ultimamente sono stato distratto,
                                            sono molto interessato ai tuoi bellissimi esperimenti,
                                            sono interessato a dare una spiegazione teorica degli interessantissimi fenomeni
                                            che avvengono nei vostri esperimenti
                                            leggo che hai trovato frequenze radio del deuterio,potresti controllare le frequenze anche del potassio, se usi questo sale?
                                            oppure di altri tipo sodio, ecc se usi altri sali?
                                            grazie
                                            p.s sono di cervia......

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                                            • #52
                                              CITAZIONE (rabazon @ 29/10/2004, 09:50)
                                              dear remond,
                                              seguo il forum da tempo,anche se ultimamente  sono stato distratto,
                                              sono molto interessato ai tuoi bellissimi esperimenti,
                                              sono interessato a dare una spiegazione teorica degli interessantissimi fenomeni
                                              che avvengono nei vostri esperimenti
                                              leggo che hai trovato frequenze radio  del deuterio,potresti controllare le frequenze anche del potassio, se usi questo sale?
                                              oppure di altri tipo sodio, ecc se usi altri sali?
                                              grazie
                                              p.s sono di cervia......

                                              Ciao rabazon (at salut)

                                              Siamo romagnoli vicini di casa, innanzi tutto i miei complimenti per la tua relazione che ho stampato e stò tentando di capire ma ho una scarsa conoscenza di fisica teorica, per poter valutare lo spessore scientifico della tua relazione.
                                              Mi chiedi di vedere la riga di emissione spettrale dei sali che uso, purtroppo non conosco le emissioni di tutti gli elementi, conosco solo quelle che ho trovato sui libri, quindi chiedo a tutti voi di farmi sapere una fonte che illustri le righe di emissione di tutti gli elementi e molecole più importanti.
                                              Mi raccomando rabazon, continua ad aiutarci a capire questo fenomeno che sono sicuro un giorno servirà all’umanità.

                                              Saluti di cuore da

                                              Renzo Mondaini (Ravenna)

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                                              • #53
                                                dear remond,
                                                se mi mandi un indirizzo mail,ti invio la teoria completa di immagini,
                                                magari è più chiara
                                                se e quando, magari possiamo discutere di persona i tuoi interessantissimi esperimenti
                                                at salut

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                                                • #54
                                                  Carissimo rabazon

                                                  Anche se mi mandi per posta la tua relazione completa di foto, come ti ho gia detto, io non ho una conoscenza approfondita di fisica nucleare, tale da poter valutare la profondità delle tue proposte di spiegazione teorica del fenomeno delle trasmutazioni nucleari.
                                                  Comunque puoi pubblicare su di un tuo sito internet il tutto, così metti a disposizione di tutti il frutto del lavoro della tua materia grigia, in tal modo ci saranno più possibilità di far accettare le tue teorie, soprattutto se saranno confermate da esperimenti scientifici.
                                                  Io ho eseguito un esperimento scientifico che avvalora una tua idea che hai pubblicato nella tua discussione qui accanto "rabazon (questions)" a pagina 2 nell'intervento del 12/05/2004, in cui ipotizzavi il deuterio come elemento che interviene nelle trasmutazioni nucleari al catodo.
                                                  Ora pubblico qui sotto una foto dello schermo dell'analizzatore di spettro in cui si vede un reticolo, in verticale si hanno 10 dB per cm. ed in orizzontale 200 MHz per cm. quindi si ha frequenza zero a sinistra e 2 GHz (2000 MHz) a destra.
                                                  Come puoi tu stesso vedere, sono assenti le righe spettrali sia dell'idrogeno (1420,405752 MHz), sia le righe spettrali del radicale ossidrilico OH, frequenze diverse a seconda del tipo di transizione nei livelli energetici molecolari; 1612,231 - 1665,401 - 1667,358 - 1720,533 MHz.
                                                  Ma tu e gli altri amici potrete vedere che si nota una riga spettrale a -30 dB ad una frequenza poco superiore ai 300 MHz che sono sicuro sia del deuterio a 327,384349 MHz.
                                                  Vi è sullo schermo anche una riga spettrale ad una frequenza poco superiore ai 100 MHz ad un livello -15 dB che io ignoro l'origine in quanto non conosco tutte le righe di tutti i composti ed elementi, ma solo di alcuni; non ricordo se in quell'esperimento ho usato potassio carbonato oppure bicarbonato di sodio, può essere una riga dovuta al sale usato, rifarò la misura con diversi sali poi vi terrò informati sui risultati, intanto guardatevi questa foto e meditate gente, meditate !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

                                                  Attached Image

                                                  Attached Image

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                                                  • #55
                                                    dear remond,
                                                    un ottimo lavoro!
                                                    una prova sperimentale dell'importanza del deuterio come catalizzatore delle reazioni nucleari
                                                    se penso ai grandi laboratori organizzati, e alle tue singole possibilità,
                                                    divento ottimista e penso che la vera fiamma dell'entusiasmo per la vera ricerca scientifica non è morta sepolta dalla politica
                                                    aspetto le altre esperienze buon lavoro
                                                    rabazon

                                                    Commenta


                                                    • #56

                                                      Mi rivolgo a Remond e Saluto Rabazon.

                                                      Volevo fare i miei personali complimenti a Remond per l'esame a radiofrequenza effettuato sulla cella elettrolitica. Ottimo lavoro.

                                                      Vi saluto per adesso

                                                      A presto

                                                      Commenta


                                                      • #57
                                                        Carissimi amici sperimentatori o spettatori

                                                        vi mostrerò una foto di un elettrodo di tungsteno, utilizzato circa 20 giorni fa in una soluzione di bicarbonato di sodio come catodo, noterete che vicino al colore rosso vi è del color oro, io sono sicurissimo che quello non è solo un colore, quello è ORO.
                                                        Per cui avvaloro il risultato degli amici campani, perchè se c'è oro, non avvengono solo reazioni chimiche ma anche nucleari.
                                                        Sono sicuro inoltre di una cosa, che molti non riescono a capire, e cioè che le reazioni nucleari a bassa energia non generano radiazioni nocive, perchè molti ricercatori di confine hanno appurato che queste reazioni avvengono anche all'interno dello stomaco di tutti gli animali, compreso l'uomo; avrete senzaltro sentito parlare del ricercatore C. Louis Kervran.

                                                        Saluti di buoni studi

                                                        Renzo Mondaini (Ravenna)

                                                        Edited by remond - 22/11/2004, 01:08

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                                                        • #58
                                                          Per remond:Complimenti bella foto.
                                                          Cmq caro Renzo,purtroppo, quello che vedi di colore giallo non è oro .Ti spiego.Il blu è dato da una reazione fra il sodio tungsteno e ossigeno mentre il rosso fra potassio tungsteno e ossigeno e il dorato e si ha con unione dei due elettroliti.
                                                          Quindi se utilizzi il potassio e ottieni il rosso, e in un altro momento il sodio; ottieni il blu e il dorato.ma non otterrai questa condizione se utilizzi catodi differenti in soluzioni non comuni ad essi.
                                                          Cmq è molto probabile che tra la zona rossa e la dorata tu possa trovare delle tracce di Au .... si parla di qualche ppm.Niente a che vedere con quella parte brillante che vedi; anche perchè
                                                          quelli sono cristalli.

                                                          Distinti saluti Fernando

                                                          Ps. E possibile che tu possa trovare tracce, anche prima della parte blu dell' elettrodo

                                                          ciao

                                                          Edited by Area51 - 22/11/2004, 10:00

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                                                          • #59
                                                            Caro Remond,
                                                            Complimenti per la foto è suggestiva ed inoltre è molto bella veramente. Io pero’ andrei cauto con le considerazioni che hai fatto sulla zona gialla oro.
                                                            Io ho una certa esperienza di metalli fusi e crogioli e talvolta, quando si opera a certe temperature, si verificano condizioni di riscaldamento del metallo che portano risultati di questo tipo. Gli stessi amici campani, un giorno, mi raccontarono di un deposito color oro molto bello che poi, per quello che mi dissero, risulto’ essere tutt’altro. Credo che le osservazioni fatte da Area51 siano molto giuste. E’ possibile che sia proprio come lui afferma.
                                                            Comunque, mio caro amico ti potrei suggerire una prova chimica che permette di togliersi ogni dubbio. Si tratta della prova chiamata “Porpora di Cassio” che serve a identificare (in macroanalisi) l’oro con una certa sicurezza. Se vuoi posso fornirti la procedura dettagliata.
                                                            In ogni caso, i miei piu’ estesi complimenti per il lavoro che stai facendo, sto seguendo le tue prove con un certo interesse.

                                                            Un saluto a tutti gli amici , Area51, Dandb, Quantum leap, Eroyka, Cold Fusion, Aq smith, Daniloz e Rabazon e mi scuso se mi sono dimenticato di qualcuno

                                                            Edited by Ennio Vocirzio - 22/11/2004, 11:15

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                                                            • #60
                                                              CITAZIONE (remond @ 28/10/2004, 01:10)

                                                              La seconda banda di frequenza leggermente più bassa in ampiezza si trova fra 300 e 350 MHz; siccome sono anche appassionato di radioastronomia, ho consultato il libro “Radioastronomia Amatoriale” di Flavio Falcinelli editrice Il Rostro, il quale riporta delle righe spettrali di alcuni atomi e molecole tra cui le più interessanti sono:
                                                              Idrogeno neutro                f =  1420,405752 MHz
                                                              Deuterio                            f =  327,384349 MHZ
                                                              Radicale ossidrilico OH   f =  1612,231 MHz
                                                                                                             1665,401 MHz
                                                                                                             1667,358 MHz
                                                                                                             1720,533 MHz
                                                              Acqua H2O                      f =  21,42 GHz
                                                              Ora a parte l’ultima riga, che sarebbe fuori portata dello strumento, ho notato solo quella del deuterio, questo stà a significare che non sono gli ioni H+ dell’acqua ad entrare in reazione ma bensì gli ioni D+ contenuti nell’acqua stessa, sebbene in una proporzione di 1 a 6400.

                                                              Ciao ragazzi,
                                                              sono tornato con delle novità, leggendo quanto scritto da Remond posso confermare che con un'altra reazione legata alla fusione fredda entra in gioco il deuterio.

                                                              Non so se avete mai sentito parlare della pompa idrosonica, comunque questa pompa sfrutta il principio della cavitazione per creare delle microbolle di plasma che implodono rilasciando calore, in questo modo sono state costruite delle caldaie elettriche ad altissima efficienza, 300% circa.

                                                              Ho avuto modo di visionare queste pompe, sono stati fatti innumerevoli test, quello che inizialmente sembrava essere un fatto strano, è stato spiegato dalla diversa concentrazione in acqua del deuterio che da zona a zona cambia, cambiando di conseguenza la resa energetica.

                                                              La prova del nove è stata fatta utilizzando concentrazioni titolate di deuterio.

                                                              Chiederò a Roy di poter aprire un nuovo argomento di discussione a tal proposito.

                                                              Ciao a tutti

                                                              Armando

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