fusione fredda elettrolitica - parte seconda - EnergeticAmbiente.it

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fusione fredda elettrolitica - parte seconda

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  • Per la soluzione inizia con 250ml di acqua distillata con 5 grammi di bicarbonato di sodio......preriscalda il tutto a circa 70° travasa il tutto nella cella e sali lentamente con il variac....intorno ai 130DC volt dovresti vedere qualcosa..altrimenti aspetta un po sotto gli 80 volt per aumetare la conducibilita elettrica....e poi ridai gas.Come anodo puoi usare anche dell'acciao inox(se non devi fare misure sulla soluzione)per il catodo dovrai usare solo e solamente del tungsteno PURO(col talloncino verde )....

    Mi raccomando fai tutto con estrema calma e cautela.Ricorda la protezione in plexiglass fra te e la cella.
    Buona sperimentazione

    Area 51

    Ps. Caro Renzo tanti complimenti.....per la dimostrazione in fiera
    ciao

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    • Buon giorno a tutti e soprattutto ai nuovi arrivati.

      Questo messaggio è riferito soprattutto a questi ultimi ma un pò a tutti. Da quello che leggo vedo che la cosa che colpisce di più di questo metodo di fusione fredda è la sua spettacolarità. Ma questa, come già detto, è solo la parte superficiale. Non dobbiamo assolutamente scordarci di quel che accade NEL bicchiere. Parliamo di trasmutazioni nucleari a bassa energia con eccessi di energia... è una cosa rivoluzionaria ed importantissima per il futuro della scienza e nostro.
      Per cui va benissimo avere voglia di imparare a riprodurre un bel giochino da mostrare agli altri ma bisogna anche comprendere profondamente ciò che ci si accinge a ricreare.
      Vi invito perciò a leggere i rapporti scientifici redatti dai tre ricercatori Iorio-Cirillo-Dattilo e anche il nuovo rapporto internazionale sullo stato della fusione fredda nel mondo che vi apre una visione un pò più globale sul fenomeno e le difficoltà del sistema fusione fredda. Quest'ultimo rapporto l'ho reso disponibile su progettomeg solo per alcuni giorni poichè è copyright e non sono riuscito ad ottenere i permessi di pubblicazione. Presto verrà tolto. Ma nel frattempo scaricatelo e leggetelo con avidità poichè è il documento più aggiornato e reale sulla FF.
      Lo potete scaricare anche direttamente da qui.(930Kb - pdf)

      Bene, questo nulla toglie al fatto che sono contentissimo che molti si stiano cimentando in questa avventura con le loro mani, ma tutti gli aspetti della questione sono da tenere a mente per avere un quadro completo. Solo così si potranno apportare altri avanzamenti in questo splendido mondo alchemico di frontiera.

      Roy

      Edited by eroyka - 7/12/2004, 09:32
      Essere realisti e fare l'impossibile

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      • dear roy,
        spero ti siano arrivati i miei articoli,
        se li vuoi pubblicare

        per remond,
        spero inizi il nuovo ciclo di esperimenti con le nuove misure di deuterio

        saluti a tutti

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        • La spettacolarità a cui mi riferivo, nel mio caso, era dovuta al fatto che una reazione nucleare potesse avvenire in un bicchiere d'acqua, e sottolineo il fatto che per me rimaneva una leggenda... Sto cercando di comprendere il fenomeno più a fondo possibile, ma non per dare spettacolo. Grazie mille per l'aiuto, procederò con cautela.

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          • Carissimi amici rieccomi qua

            I complimenti ricevuti non erano necessari ma fà piacere riceverli, comunque grazie;
            per i nuovi che sono arrivati in questo sito, comunico che possono vedere dei miei filmati, scaricandoli in una decina di minuti circa ciascuno a 56k,
            http://mio.discoremoto.virgilio.it/remond
            Alla fiera di Forlì, l'amico rabazon mi ha proposto di fare l'analisi spettrale del plasma all'anodo, per vedere se persisteva il picco a 327 MHz del deuterio.
            Sono senza parole, perchè il picco succitato non lo vedo più, neanche col plasma al catodo, ma ora vi descivo le condizioni di lavoro:
            Soluzione quasi satura di bicarbonato di sodio,
            elettrodi di tungsteno puro da 2,4 mm, uno immerso di 5 cm, e l'altro di 1 cm.
            antanna a stilo per apparato a 145 MHz.
            Si nota il primo picco a 117 MHz, il secondo a 350 MHz ed il terzo a 513 MHz.

            Edited by remond - 8/12/2004, 00:24

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            • Ora scambio tensione sugli elettrodi senza toccare nient'altro, si forma un pallido plasma all'anodo, come tante luccioline che brillano,
              si nota un picco a 117 MHz ed un'altro a 337 MHz.

              Edited by remond - 8/12/2004, 00:30

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              • E per finire inserisco un filo al posto dell'antenna a stilo, il plasma è sempre all'anodo, ed ottengo questo.
                Saluti

                Renzo Mondaini (Ravenna)

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                • Caro Remond,
                  complimenti per la tua straordinaria performance alla fiera di Forlì, per l'interesse che hai destato nei nuovi sperimentatori (benvenuto rikk s4 ) e per il fruttuoso sodalizio che, anche grazie alla poca distanza fisica che vi separa, si sta creando fra te e rabazon. Sono queste forme di apertura e di collaborazione che alimentano e rinvigoriscono questo genere di ricerche "fuori mura", quindi, complimenti, davvero .

                  Ritornando invece al vivo delle tue ultime prove, vorrei proporti un test che giustifichi i picchi senza scomodare il deuterio. Rimettiti nelle condizioni di "ottimizzazione" del picco (se non sbaglio hai utilizzato elettrodi di alluminio e acido formico come elettrolita) ed esegui lo stesso test variando SOLO il diametro del catodo (parti da 2,4mm fino al massimo che hai a disposizione - possibilmente 4-5 mm). Fammi sapere se, variando la dimensione catodica, il picco persiste o scompare. E' molto importante.

                  Un saluto a tutti.
                  ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                  • Ho capito cosa vuoi dimostrare Quantum Leap , ... uhm ... molto interessante. Sarei anche io tremendamente incuriosito dei risultati che potrebbe ottenere Remond con l'analisi spettrale. Ma non credo che si possano riuscire a rilevare i picchi a bassa frequenza... poi non so, puo anche essere che mi sbaglio.

                    Un saluto meraviglioso a tutti voi amici miei ... oggi mi sono svegliato più contento del solito e ho deciso di dedicare la mattinata alla lettura. Leggero qualcosa
                    sul silicio ....

                    Ancora ampie soddisfazioni per i risultati di tutti voi, un saluto particolare anche ad Area51. Ma soprattutto vorrei sottolineare l'impegno sperimentale di Remond a cui credo un po tutti .... anche voi amici miei di Caserta .... dovete essere grati.

                    Grazie a nome di tutti Remond

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                    • Ciao a tutti!scusate la mia domanda forse scontata per voi.. ma un becker da laboratorio, è in normale vetro o pyrex?Visto che quello utilizzato da Renzo durante la fusione del ferro resisteva all'alta temperatura, ho pensato fosse in pyrex. Un'altra domanda: ci possono essere emissioni infrarossi rilevabili ad esempio tramite ccd?
                      Ps se interessa posso allegare il video della ff nel bicchierone alla fiera di forlì..

                      Riccardo

                      Edited by rikk_s4 - 8/12/2004, 13:11

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                      • Ciao a tutti Voi,Ennio ,Quantum,Remond; Eroyka e a tutti gli altri sperimentatori e non ...Scusate se in questo periodo non sono molto presente nel forum......ma per via delle festività, nel negozio di elettronica dove lavoro, non esistono ne sabati ne domeniche di pausa...... almeno per il momento.....ma...da gennaio dovrebbe tornare la calma.
                        Cmq come vedete appena posso scrivo;con la sperimentazione sono fermo per il motivo elencato prima, ma tra un po dovrei avere qualche giorno di ferie e si ricomicia alla grande.
                        Come prima cosa ,come già accennato a Quantum, vorrei fare qualche bella foto all'infrarosso....che mettero' a disposizione sul sito di Eroyka..non appena capirò come si stampano su carta fotografica.....
                        Poi ho avuto la disponibilità dal mio vecchio professore del liceo artistico dove ho studiato per cinque lunghi anni.....di realizzare dei coprielettrodi catodici al tornio con terraglia(temp.fusione 1200°)......in modo da poter realizzare piu coprielettrodi a pezzo unico,cosi da ovviare il problema del epoxissidrica che dopo un po cede.....(naturalmente gli amici di Caserta ne riceveranno uno)
                        Adesso visto che mi trovo vorrei rispondere a rikks4:
                        Caro neosperimentatore,l'utilizzo del vetro pyrex non è essenziale ma fortemente consigliato....al catodo come gia assodato le temperature superano i 3000°, tanto che il tungsteno fonde ....Il problema e il contatto accidentale con vaso....durante la fase plasmatica ...nel caso del pyrex potrebbe creare solo la foratura , mentre con del vetro semplice ci potrebbe essere una vera e propria esplosione per shock termico.Quindi occhio alle scelte.....ricorda sempre la SICUREZZA .
                        Per quanto riguarda l'emissione infrarossa..... c'e ....ed è rilevabile tramite un pirometro sensibile all'emissione....

                        Buona sperimentazione a tutti

                        Ps. Un saluto particolare ad Ennio e a tutti Voi

                        Area51

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                        • Grazie per il consiglio sui raddrizzatori mi hai dato una bella idea! Riguardo al potenziometro penso che non sia adatto però.. Almeno che non venga utilizzato con esso il circuito descritto nel thread "UN VARIAC ELETTRONICO"..

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                          • CITAZIONE (remond @ 13/9/2004, 23:59)
                            Carissimi amici tutti

                            Bentrovati in questo nuovo tread, prosieguo di "fusione fredda" da me iniziato il 16/06/2004, arrivato a 13 pagine con 193 inerventi ed oltre 6600 visite.
                            Inizierò col presentarvi una foto di un catodo di tungsteno al lantanio da 2,4 mm di diametro usato in un esperimento eseguito la domenica mattina di ferragosto, filmato e fotografato.
                            Noterete che presenta delle craterizzazioni, come prodotte da micro esplosioni, che si sono verificate effettivamente, come si potrà vedere appena pubblico il filmato.
                            Per ora potrete vedere le foto più dettagliate su http://album.foto.virgilio.it/remond
                            Si chiama foto1 questa che allego ma più in dettaglio, mentre con foto2 si vedranno più a fuoco l'interno dei crateri, che al loro interno, a loro volta hanno altri crateri, come macchie nere circolari.
                            Come foto3 vi mostrerò il catodo in basso e l'anodo in alto, notate come il catodo è consumato in forma conica con una divergenza finale, come prodotta dalle microesplosioni, si nota anche una fessurazione.

                            Per ora vi saluto

                            Renzo Mondaini (Ravenna)

                            Ciao Remond sono Acteras e sono nuovo del forum, mi interessa molto la questione della fusione fredda e volevo alcuni chiarimenti in merito.
                            In particolare la tensione di esercizio, la quantità d'acqua presente nel contenitore e magari la corrente di assorbimento a regime.
                            Hai presente l'esperimento di Fleshmann-Pons che utilizzava acqua pesante e palladio? Hai preso spunto da lì o stai seguendo un'altra strada.
                            Grazie e saluti a tutti quelli del forum.
                            Enrico.

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                            • Non ho ancora trovato un variac abbastanza economico per le mie tasche , e prima di acquistare o ricercare trasformatori per montare quello elettronico del thread, volevo sapere se può essere utilizzato quello per variare la luminosità delle lampade (magari con opportuna modifica al triac... ) infatti il circuito mi sembra simile. Grazie. Un saluto a tutti

                              Riccardo

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                              • Per rikks4:
                                Il varia luce non puo essere utilizzato per non modifica la tensione di uscita, ma solo la frequenza dei 50 hz di rete......
                                Mi dispiace dovrai procurarti un variac.
                                Vedi su ebay o su www.Esco.it

                                Edited by Area51 - 9/12/2004, 22:23

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                                • Mmh ...volevo acquistarne uno oggi, ma il negoziante (che conosco bene) me l'ha sconsigliato perchè insisteva sul fatto che per me è esagerato, mi bastava quello per le lampade ad esempio. Vabbè ce ne sono a centinaia su e-bay.... Grazie ancora Area51

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                                  • Carissimi amici tutti, vecchi e nuovi

                                    Vorrei innanzi tutto chiarire come ho costruito io l’alimentatore, riporterò nell’immagine allegata lo schema, innanzitutto la sicurezza, usate un salvavita sulla rete elettrica, acquistate dei guanti dielettrici da 1000 volt ed indossateli negli esperimenti.
                                    Passiamo a descrivere l’alimentatore, composto da un ponte raddrizzatore da 25 A – 600 volt montato su di una aletta di raffreddamento in alluminio, 3 condensatori elettrolitici da 470 mF 350-400 volt, questo è un minimo, la resistenza R da 10.000 ohm 15 W, serve per scaricare i condensatori quando spegnete, è normale che si scaldi molto; il variac si può comprarlo in un secondo tempo e deve essere almeno da 8 A. sconsiglio di usare varialuce elettronico, i disturbi elettromagnetici lo fanno impazzire, poi quelli potenti costano quasi come un variac. Il beaker deve essere in pyrex o duran, la soluzione più è satura e meglio si forma il plasma anche a temperatura ambiente, l’anodo può essere di acciaio inox, lo piegate ad U molto stretto e lo inforcate sul vaso in modo che arrivi fino al fondo.
                                    Per fissare il catodo io ho fatto così, ho preso un tubetto di ceramica, ricavato smontando una resistenza da 50 W cilindrica color verde, oppure smontando quei fusibili di ceramica da 5 cm di lunghezza, la ceramica serve per tenere a mollo il catodo lasciando solo 1 cm a contatto col liquido. Si prende ora un po’ di materiale estruso da 2 cm di spessore usato come isolante in edilizia, vi fate un foro che vi passi di misura la ceramica e la fissate in alto con 2-3 fascette infilate una dopo l’altra, così da formare una stella a 3 punte, si tagliano lasciando 1 cm di sporgenza così si appoggeranno sull’estruso, si preme con le dita un po’ così le fascette si stamperanno in un solco che le terrà ferme.
                                    Fate galleggiare questo supporto dentro il vaso, tenete fermo in posizione il catodo con quei morsetti elettrici isolati con quella plastica trasparente, togliete il morsetto da dentro la plastica svitando completamente la vite, così che si possa infilare nel catodo e stringete la vite, a questo punto l’elettrodo è tenuto fermo che non cade nel vaso, collegate tensione mediante un morsetto a coccodrillo, uno rosso per il + dell’anodo ed uno nero per il – del catodo, ricordate che il bicarbonato di sodio è di difficile soluzione nell’acqua, ve ne sarete accorti quando dovete prepararlo per il bruciore di stomaco, quindi dopo avere versato 2-3 cucchiai da minestra colmi in ½ litro d’acqua, dovete rimescolare per alcuni minuti, lasciate riposare altri 2 minuti poi dando tensione al tutto, vi si accenderà il sole nel bicchiere.
                                    Dando tensione così di brutto, non passa molta corrente nel vaso, 2-4 A; ne passano di più col variac a tensioni più basse, prima che si inneschi il plasma, si può avere 100 volt con 10 A, poi alzando la tensione si accende il plasma e cala la corrente.
                                    Come sale usate bicarbonato di sodio che quando si decompone, produce anidride carbonica, il sale da cucina invece produce cloro.
                                    Da tantissime prove da me eseguite risulta che si può mettere qualsiasi sale, qualsiasi acido, qualsiasi base, basta rendere conduttiva l’acqua; lo zucchero non rende conduttiva l’acqua in quanto non si scinde in ioni.
                                    Rispondendo a Scasti
                                    Lo so anche io che sto riproducendo gli effetti della saldatrice elettrica, però con questo esperimento lo faccio usando 20 volte meno corrente, alla fiera di Forlì ho fuso come burro del tondino di ferro da 7 mm di diametro con 10 ampere, mentre con una saldatrice elettrica, un elettrodo del genere lo si fonde con 200 ampere, fai tu il calcolo 200:10 = 20. E non mi dire come alla fiera (ma tu gli stai dando 10 ampere a 350 volt, vuole dire che gli dai 3500 W).
                                    Se questo ragionamento fosse corretto, tutti i cavi dell’alta tensione dovrebbero fondere tutti, perché trasportano centinaia di megawatt, invece dovete sapere che non è né la tensione né tantomeno la potenza che fa fondere un filo, è solo la corrente; la potenza scalda solo l’acqua che bolle all’impazzata.
                                    Quando andate ad acquistare un fusibile da 2 A nessuno vi chiede che potenza dovete portare o che tensione dovete usare, quel fusibile si fonderà solo e solamente quando passano 2 AMPERE.
                                    Per quanto riguarda l’emissione di radiazioni, non ve ne sono, né di alfa, ne di beta né di gamma, inizialmente avevo affermato che il mio contatore segnalava la presenza di gamma, ma ad un esame più accurato è risultato che erano le forti emissioni elettromagnetiche che perforavano la schermatura dello strumento, allontanando la sonda di 20 cm non si aveva la benché minima variazione dalla radiazione naturale di fondo.
                                    Per l’elio 4 ed i neutroni, non siamo attrezzati per misurarli, occorrono costosi strumenti.
                                    Le uniche prove dell’avvenuta reazione nucleare sono, l’eccesso di energia non riconducibile ad una reazione chimica nota e il rinvenimento sull’elettrodo e nel liquido di elementi chimici prima inesistenti.
                                    Rispondendo a Quantum Leap
                                    Eseguirò l’esperimento con alluminio da 3 mm e 4 mm, comunque la frequenza di risonanza del diametro di pochi mm è altissima, proviamo a calcolarla assieme con la formula “ frequenza = velocità della luce diviso lunghezza d’onda”.
                                    Le risonanze di un oggetto conduttore sono principalmente 3, a onda intera, ½ onda ed ¼ d’onda;
                                    prendendo come esempi il diametro di 3 mm dell’elettrodo, avremo 3 lunghezze d’onda, 3 mm, 6 mm e 12 mm; usando la formula di prima otteniamo 3 frequenze caratteristiche di quel diametro di 3 mm.
                                    100 GHz
                                    50 GHz
                                    25 GHz
                                    Se invece prendiamo la lunghezza dell’elettrodo, come probabile causa di una risonanza, “L = 175mm, otteniamo:
                                    1714 MHz
                                    857 MHz
                                    428 MHz
                                    Quindi siamo lontani dal picco del deuterio che corrisponde ad una lunghezza d’onda di 91,64 cm.
                                    Rispondendo ad Ennio Vocirzio
                                    Carissimo non capisco cosa intendi con basse frequenze, specifica bene cosa intendi che non ho capito a cosa ti riferisci, comunque l’analizzatore di spettro che ho in prestito parte da 9 KHz e termina a 26,93 GHz.
                                    Rispondendo a rikk s4
                                    Non sono tanto gli infrarossi, quanto gli ultravioletti quelli che fanno male; dopo alcune ore di esperimenti senza occhiali da saldatura autogena, il giorno dopo avevo occhi rossissimi e doloranti.
                                    Facci sapere che numero ha il tuo video, io sono andato, ad un tuo rilancio, in un sito pieno di video.
                                    Vi comunico che in un messaggio riservato, l’amico mangoo mi ha offerto di provare come elettrodo, dei campioni di silicio poroso; spero che sia già stato drogato (il silicio naturalmente) in modo da renderlo semiconduttore, in quanto io sono in possesso di alcuni wafers di silicio puro che è isolante, quindi inadatto a fare da elettrodo. Comunque se funziona pubblico il video.
                                    Ora studiatevi l’alimentatore che io ho costruito, il variac eventualmente va collegato prima del ponte raddrizzatore.
                                    Ponetemi pure tutti i quesiti che volete, risponderò nel limite del possibile, spero di non essermi dimenticato di qualcuno.
                                    P.S. scusa rikk s4 non sei tu che hai sbagliato, è questo sito che ultimamente dà i numeri, mi dà parecchie volte errore e crea un rilancio ogni volta che scrivo la parola video, fa tutto lui, spero che eroyka vi ponga rimedio al più presto.

                                    Renzo Mondaini (Ravenna)

                                    Edited by remond - 10/12/2004, 00:19

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                                    • Ti ringrazio per la risposta, tra l'altro celerissima.

                                      Allego un file word con qualche perplessità.

                                      Scasti



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                                      • Caro Remond,
                                        non riesco a capire molto bene le tue considerazioni .
                                        Se tu dici che con l'analizzatore di spettro vedi i picchi del deuterio, questi dovrebbero essere visibili anche quando cambi dimensione al catodo. Se cambiando dimensione all'elettrodo non li noti più, allora, occorre riflettere...

                                        Fammi sapere.
                                        ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                                        • Caro Quantum Leap

                                          Sei tu che mi hai suggerito, almeno così mi è parso di capire, che cambiando il diametro dell’elettrodo, avrebbe cambiato il picco dei 327 MHz; io ho tentato di dimostrarti che le dimensioni dell’elettrodo risuonano a frequenze molto alte, mentre piuttosto nessuno mi ha suggerito di cambiare la lunghezza dei collegamenti elettrici, quelli sì che hanno dimensioni da far risuonare il tutto a 327 MHz. Però a centrare un valore così per caso mi pare un miracolo.

                                          Rispondendo ad aq smith

                                          Devi sapere che quando faccio accendere il plasma al catodo, si producono enormi disturbi elettromagnetici, tali da non far sentire nulla in una radio ad onde medie posta nelle vicinanze; si odono solo scariche elettriche.
                                          Siccome sapevo che quando una sostanza viene eccitata, emette una particolare frequenza; per esempio l’idrogeno emette a 1420,405752 MHz, il deuterio a 327,384349 MHz, il radicale OH emette 4 frequenze, 1612,231 MHz – 1665,401 MHz – 1667,358 MHz – 1720,533 MHz, l’ammoniaca emette a 23 GHz, l’acqua H2O emette a 21,42 GHz, l’acido formico emette a 1,66 GHz, la formaldeide a 4,83 GHz e così via; per cui facendo una analisi di spettro radio, si vede quale sostanza viene presa per il collo (se così si può dire), è come fare dei raggi X al plasma prodotto al catodo.
                                          Quando ho acceso per la prima volta l’analizzatore di spettro ero convintissimo di vedere un picco di emissione a 1420 MHz, tupico dell’idrogeno, in quanto è l’idrogeno che si forma al catodo per elettrolisi, invece con mia grande sorpresa ho visto molte volte il picco a 327 MHz e mai a 1420 MHz; ho fatto anche una soluzione di acido formico, non ho visto affatto la sua frequenza di emissione a 1,66 GHz, questo sta a significare che la sostanza immessa nel liquido per renderlo conduttore, non partecipa alla formazione del plasma.
                                          Mentre mi sembra di dover affermare che a produrre il plasma sia il deuterio, contenuto nell’acqua normale nel rapporto di 1 a 6400 con l’idrogeno.

                                          Un abbraccio caloroso a tutti voi

                                          Renzo Mondaini (Ravenna)

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                                          • chiedo scusa avevo capito male ok ok ok cmq questi disturbi elettromagnetici a quanti metri o chilometri sono rilevabili?

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                                            • Rispondendo ad ag smith

                                              Una radio ad onde medie, viene disturbata dalla emissione elettromagnetica della fusione fredda elettrolitica, per un raggio di alcuni metri.

                                              Rispondendo a scasti

                                              Carissimo, i calcoli che tu hai presentato nell'allegato sono giusti, sono calcoli riportati in letterature scientifica, però ti sei visto il filmato ffweb1? Presente sul sito:
                                              http://mio.discoremoto.virgilio.it/remond
                                              Questo filmato lo definisco propedeutico per capire questo fenomeno, da questo filmato devi capire il perchè quei calcoli che hai fatto, valgono solo per il catodo e non per l'anodo; infatti su tutti e due gli elettrodi sono presenti 350 volt, solo che immergendo l'anodo non si riscalda, mentre immergendo il catodo si riscalda.
                                              Ora tutti noi ti chiediamo di spiegarci questo, punto e basta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

                                              Un abbraccio

                                              Renzo Mondaini (Ravenna)

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                                              • Caro Remond,
                                                ti è stato già spiegato e dimostrato diverse volte il motivo per cui il plasma si innesca al catodo (e questo fonde) quindi non provare a fare il furbo. Il plasma può formarsi anche all'anodo sfruttando l'effetto condensatore e fondere l'anodo. Basta usare il giusto elettrolita. Certamente, visto il ruolo degli elettroni nel balletto del plasma, questa seconda configurazione è più difficile da ottenere, ma comunque non c'è nessun incantesimo in tutto ciò.

                                                Seconda cosa: i fantomatici picchi di deuterio dovrebbero essere visibili SEMPRE, a prescindere dalle dimensioni che utilizzi per l'elettrodo. E insieme ad essi, dovrebbero essere visibili SEMPRE anche quelli dell'idrogeno che, seppure non previsto nel tuo modello, si trova comunque ad essere anch'esso eccitato dal plasma.
                                                Invece, i picchi che tu mostri (e che dichiari essere relativi al deuterio) si presentano solo qualche volta , non sono preponderanti rispetto al fondo e appaiono e scompaiono a seconda delle dimensioni del catodo e dell'elettrolita utilizzato. Quelli dell'idrogeno, 6400 volte più presente, non si mostrano MAI.
                                                Tutto questo lascia intendere che l'interpretazione che fai di quei picchi mostra delle pecche notevoli.

                                                CITAZIONE
                                                Mentre mi sembra di dover affermare che a produrre il plasma sia il deuterio


                                                Ma scherziamo? Il plasma è generato da elettroni, protoni, ioni di tungsteno, ioni di potassio (quest'ultimo quando usi il K2CO3) e, sicuramente, una piccolissima parte di deutoni. Probabilmente, il ruolo dei deutoni in questo meccanismo potrebbe essere interessante e sostanziale ma, il sistema che utilizzi per vederli non è adeguato.
                                                ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                                                • salute a tutti nel forum.

                                                  girando nella rete ho trovato il vostro forum che ho subito trovato interessante. Quindi mi chiedevo vedendo i filmati di remond non sarebbe meglio usare dei catodi a foma i tubo e farci passare un refrigerante ho semplice acqua per evitare di fonderli ogni volta.
                                                  Magari potrete controllare anche la temp.. del plasma

                                                  P:S

                                                  complimenti per il vostro lavoro e veramente lodevole il vostro spirito ed il vostro intento

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                                                  • CITAZIONE (Quantum Leap @ 12/12/2004, 19:44)
                                                    Caro Remond,
                                                    ti è stato già spiegato e dimostrato diverse volte il motivo per cui il plasma si innesca al catodo (e questo fonde) quindi non provare a fare il furbo. Il plasma può formarsi anche all'anodo sfruttando l'effetto condensatore e fondere l'anodo. Basta usare il giusto elettrolita.

                                                    Carissimo Quantum Leap

                                                    Per quanto riguarda lo "spiegato", è stato spiegato da parecchi e parecchie volte, al punto che non ne ricordo una di queste spiegazioni, tanto erano convincenti.
                                                    Per quanto riguarda invece il "dimostrato", credo che l'unico che ha dimostrato qualcosa sia io (alla faccia della modestia), visto che sull'analizzatore di spettro c'era scritto il mio cognome e nome; mentre sull'analisi pubblicata dagli amici campani, non era riportato nessun dato riconducibile all'esperimento in discussione, poteva essere un grafico qualsiasi, preso da una rivista qualsiasi.
                                                    Poi crederò alla fusione dell'anodo quando mi fate vedere un filmato, in cui non sia possibile vedere una possibile frode.
                                                    A proposito di filmati, possibile che io debba detenerne il monopolio?????????????
                                                    Mi comincio a sentire solo soletto in questa valle di chiacchiere, producete anche voi qualcosa, inutile parlare se è più buona la torta di mele o di mirtilli, cuociamone una e facciamola assaggiare!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

                                                    Spero di avervi spronato a sufficienza

                                                    Renzo Mondaini (Ravenna)

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                                                    • Caro ag_smith, ha ragione l'amico pchiara, cerca di penetrare meglio il senso del Dibattito che si sta svolgendo, inoltre, da come ti sei espresso per quanto riguarda la storia dei due condensatori in serie, … vorrei ( e scusami se lo dico), consigliarti di studiare molto di piu’. Qualche volta sul sito ho detto che il motto piu’ importante per coloro che cercano la verita’ e quello di: Leggere, leggere, leggere, rileggere, pregare e lavorare. Solo in questo modo si puo’ migliorare la propria conoscenza. Mio caro amico, ti prego di credermi, … te lo dico con il rischio che tu possa non comprendermi bene, ma, sono sincero e mi esprimo con grande amore per te dicendoti: devi studiare molta elettronica prima di iniziare qualsiasi tentativo di riproduzione di progetti o altro. Lo dico anche per una questione di tua sicurezza. Studia……te lo dico con il cuore.

                                                      Per Remond:
                                                      Caro Amico mio, la risposta di Quantum Leap e’ troppo sensata. E’ anche vero che lui ti risponde con toni troppo accessi ma, egli ha ragione. Non te la devi prendere. Forse quei picchi sono altre cose, e se un giorno ci incontreremo mi piacerebbe parlartene meglio. Le emissioni elettromagnetiche del plasma in quelle precise condizioni operative, sono un’efficace dimostrazione dell’effetto condensatore di cui si parla. In ogni caso le tue sperimentazioni sono molto importanti, io stesso estraggo da esse tante utili informazioni per comprendere meglio il fenomeno. Tuttavia ti esorto a non parlare di frode. Proprio nei confronti di Quantum Leap non e’ il caso. Le informazioni di Quantum Leap e compagni ora sono un patrimonio internazionale da quello che vedo in rete….he…he… Anzi Complimenti vivissimi per i risultati.
                                                      Con l’occasione pregherei l’amico Quantum Leap di essere piu’ comprensivo con te Remond che stai dando veramente una grossa mano di aiuto a tutti noi.

                                                      Estendo un saluto aurico a tutti voi di questo Forum Amici Miei

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                                                      • ultimamente ho letto molto del fenomeno della FF, quello che mi chiedo vedendo i filmati di remond e leggendo le varie tematiche, non meno meritevoli, e che ci si è discostato molto dall'uso originario di palladio e deuterio e di attrezzature necessarie.

                                                        quindi se come penso la cosa è dovuta a dei costi eccessivi io propongo di fare una raccolta di fondi tra di noi e chi ne sia interessato per comprare suddetti materiali e se non per acquistarli, di noleggiare gli strumenti necessari.

                                                        complimenti vivissimi a tutti voi per il vostro impegno

                                                        P:S
                                                        quando sento che qualcosa del genere possa funzionare sento prurito al sedere, e ultimamente non riesco a stare seduto.
                                                        E poi sinceramente non e che mi dispiacerebbe di creare qualche grattacapo a questi petrolieri che ci fanno il culo come una zampogna

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                                                        • Azzarola, ciao raga... calmi mi raccomando; per nitc, sei letto, lascia perdere petrolieri multinazionali o quant'altro ti possa venire in mente come disinformazione monopolio insabbiamento od altro, in queste ultime 5 risposte precenti alla mia trovi un piccolo assaggio di quelli che sono i veri problemi, siamo NOI.

                                                          L'EGO è una brutta bestia da controllare, forse più del calore....

                                                          Per Chiara; in altri interventi mi sei sembrata troppo intelligente per chiedere se questo forum ha o non ha un moderatore, cerchiamo di mantenere una certa coerenza, foss'anche quantistica ma manteniamola

                                                          Per Ennio; non vorrei essere frainteso, ma tu sai che sono molto franco e diretto, mi conosci e sai che sono antipatico di natura e che purtroppo mi disegnano così, Remond ha percepito qualcosa di importante e sta cercando di trovare una spiegazione logica, Quantum cerca di dare delle spiegazioni razionali, forse un po troppo "ufficiali", questo secondo me è l'errore, razionalità e logica con questi fenomeni nuovi e "misteriosi" hanno ben poco a che vedere, hanno torto entrambi perchè entrambi hanno ragione.
                                                          Forse stanno vedendo i lati opposti della stessa medaglia o peggio ne vedono solo il contorno e sai quanti lati possiede un cerchio no?
                                                          Devi trovare la chiave, sento che ci sei molto vicino, ma ce ancora qualcosa che ti distoglie, che ti allontana, sai che non ce nulla di logico e razionale in questo fenomeno e a volte dimentichi il motivo e l'idea che ti ha spinto a perseguire questa BENEDETTA ricerca....

                                                          Vi suggerisco di organizzare un progaramma congiunto di sperimentazione e di misurazione tanto per iniziare e di suddividervi in tempi e modi l'esecuzione dei lavori programmati....

                                                          Ciao a tutti
                                                          Armando

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                                                          • Caro nitc, hai ragione... non a caso il sommo Roy, ogni qualvolta c'è necessità, dà inizio a fantastiche collette per aiutarci a vicenda per raggiungere il comune obiettivo di portare avanti un progetto o un prototipo. Ed è a lui che va tutta la nostra più sentita riconoscenza.

                                                            Per Remond: riguardo la veridicità delle nostre ricerche e dei nostri diagrammi puoi pensare quello che ti pare. Frode, ritocco, imbroglio... puoi inventati pure quello che vuoi.
                                                            Tuttavia, se vai a spulciare i vecchi post (Fusione fredda- ennesima replica con qualche novità pag. 7 e pag. 12) troverai diverse spiegazioni che ti illustrano cosa accade in questo genere di esperimenti e di come siano fregnacce le cose che ti inventi.
                                                            Certamente, le osservazioni che stai facendo con l'analizzatore di spettro, insieme a tutto il progetto che stai portando avanti, dimostrano da parte tua un grande entusiamo e una grande passione che, sistematicamente però, getti al vento quando ti arroghi su posizioni ERRATE che rischiano di fare sbagliare anche quelli che tentano di inquadrare seriamente questo fenomeno.

                                                            Quello che mi auguro. per il prosieguo di una civile e quindi più utile collaborazione, è che prima di saltare a conclusioni affrettate ci si confronti sui fatti e sugli esperimenti.
                                                            A tal proposito, ti chiedo: il picco di deuterio c'è sempre o appare e scompare a seconda delle dimensioni catodiche utilizzate? Fammi sapere. Tutto il resto sono chiacchiere.

                                                            Ciao ciao
                                                            e facciamo parlare i fatti.
                                                            ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                                                            • CITAZIONE (Quantum Leap @ 13/12/2004, 20:08)
                                                              Quello che mi auguro. per il prosieguo di una civile e quindi più utile collaborazione, è che prima di saltare a conclusioni affrettate ci si confronti sui fatti e sugli esperimenti.
                                                              A tal proposito, ti chiedo: il picco di deuterio c'è sempre o appare e scompare a seconda delle dimensioni catodiche utilizzate? Fammi sapere. Tutto il resto sono chiacchiere.


                                                              Scusa Quantum Leap

                                                              Mi ero dimenticato di farti le misure da te richieste, ora te le posso mostrare;
                                                              le condizioni di lavoro sono le seguenti:
                                                              Soluzione di acido formico HCOOH riga spettrale a 1,66 GHz, 95°C di temperatura.
                                                              Antenna ricevente costituita da un filo di 43 cm, a penzoloni dal bocchettone dell’analizzatore di spettro, e posto a 15 cm dal beaker.
                                                              Elettrodi in alluminio puro al 99,5 % diametro 3 mm, lunghi 20 cm.


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