Essenzialmente, si tratta infatti dell'aggiornamento del velocipede, l'antenato della bicicletta, molto di moda "solo" circa 200 anni fa.
Una volta imbragati e pendenti dallo strano telaio senza canna e pedali del Fliz è adesso possibile spingersi in avanti con le gambe e controllarlo con sterzo e freni presi in prestito da una comune bicicletta. Il telaio in fibra di carbonio è abbastanza basso da toccare i piedi giù facilmente.
Il nuovo velocipede, dotato di freni a disco, è un aggeggio prettamente urbano, progettato per scivolare attraverso folle di pedoni in modo più sicuro di quello che può fare un ciclista con una bici convenzionale.
Il risultato, che forse va perfezionato, è lo stesso di uno micro-scooter micro o di uno skateboard, solo che, secondo i giovani inventori, «il Fliz offre una migliore maneggevolezza e sostiene il vostro peso, mentre la gravità permette di fornire un po' di sospensione lungo la strada».
Tratto da Greenreport
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