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Cosa si può fare per L'Aquila?

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  • Cosa si può fare per L'Aquila?

    Salve a tutti e Buona Pasqua

    Ho visto cosa è successo a L'Aquila ed è tutto da ricostruire...
    Un omaggio doveroso va a tutti coloro che, direttamente o indirettamente, sono stati colpiti da questo terremoto.

    Domanda.
    Perchè non aiutiamo gli aquilani con l'energia rinnovabile?..

    Esempio,
    Molte docce singole(con zona maschile e femminile separate...) scaldate con sole e vento.
    E' una proposta che può far comodo ai terremotati...

    Altre idee?

  • #2
    è una buona idea ,
    magari creare una vera e propria campagna di sensibilizzazione ecosostenibile , in vista della ricostruzione urbanistica della zona

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    • #3
      credo che sia da dividere in primis,
      la necessita' dell emergenza ...
      che dovra far posto alla cultura della progettazione a lungo termine

      e, dato la mia competenza, credo che data l' altezza di L'Aquila (716 SLM; 1 Mc=2kWh!) sia consigliabile la raccolta di acque piovane in vasche interrate (adatte ad essere sia campi da calcio ,sia giardini "pensili") , praticamente quello che verra', ma da progettare ora....

      OLTRE ad essere scorta idrica, e prevenzione di esondazioni.....
      la cui interconnessione a livelli, potra' essere anche
      Un complesso, ma efficente accumulatore di FER,
      sul territorio gestito ad "ISOLA" in modalita' MICROGRID.

      pero' e' ESSENZIALE che i politici, aprano i dossier di sviluppo sostenibile (durable) , ORA !!
      e non dal 2012 al 2015, solo perche: sono "TUTTI" d'accordo.... STOP
      Ultima modifica di HAMMURABY; 14-04-2009, 14:02.

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      • #4
        Solarfranco, come intenderesti l'aiuto ai terremotati? Come finanziamento o come acquisto di sistemi solari da parte nostra? Oppure pensi all' estensione dell'apporto da rinnovabili durante la ricostruzione? Potrei essere disponibile sia per la parte amministrativa che pratica... ma i soldi per gli impianti?
        Ultima modifica di eroyka; 16-04-2009, 10:20. Motivo: eliminati attacchi

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        • #5
          Salve.


          Penso che sia possibile realizzare qualcosa con i fondi regionali e statali per l'energia rinnovabile...


          Un'altra cosa utile.
          In questi giorni c'era un pò di gente che moriva di freddo in tenda a causa di un forte vento gelido, mentre da questo stesso vento è possibile ottenere molte più calorie di quante se ne perdono.

          Chissà se è possibile costruire velocemente una torre di ferro sfruttando al massimo la superfice ventosa.
          Magari un bel 100 X 10 metri di superfice, ma ci vogliono un pò di calcoli di tenuta e di tempo...



          Ultima modifica di Solarfranco; 14-04-2009, 22:47.

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          • #6
            Finquando l'area sismica non è completamente sicura, eviterei qualunque intervento strutturale di quel tipo. Anche perché un sistema di torri a vento, ora come ora, richiederebbe troppi fondi e mezzi. Batterie di impianti solari invece sono più convenienti e possono essere spostate con relativa facilità, oltre alla certezza di fornire subito pronta energia per le prime esigenze.

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            • #7
              Il problema è che se si parte adesso, si arriva fra sei mesi... servirà ancora? E poi, bisognerebbe sapere prima se i finanziamenti posson essere erogati oppure no, altrimenti si rischia di fare un buco nell'acqua.
              Comunque, mi sa che arrivare a fare qualcosa prima dell'inverno sarebbe comunque utile, non credo che quella gente sarà tutta fuori dalle tende quando a L'Aquila farà freddo ( e lì fa freddo davvero, gente... la conosco, quella zona!). In ogni caso, potrebbe esere utile per la prossima catastrofe...

              Comunque, in un emergenza simile di solito si ripristinanano i collegamenti elettrici dalla rete in un tempo minimo, dubito che ci sia davvero un'utilità dovuta alla mancanza dell'energia elettrica (l'enel è comunque velocissima, in questi casi). Piuttosto, nelle case e nella vie danneggiate i ripristini sono lunghi... visto che bisogna scavare e rifare daccapo i cavidotti e le reti idriche e del gas: ma se da una parte non crea problemi perchè nelle case danneggiate bisogna eseguire lavori ben più importanti che vanno di pari passo con la lenta ricostruzione, nelle case NON danneggiate e dichiarate agibili ci si ritrova nella condizione di poterci abitare ma di non avere a disposizione la rete elettrica.

              Ora, se consideriamo questo caso, ci si può trovare in diverse condizioni:
              -casa isolata in mezzo ad un isolato distrutto... forse si potrebbe pensare ad un fotovoltaico familiare ad isola, con accumulo.
              -gruppo di case isolate... idem, ma si può pensare ad una centralina di quartiere, eolica o fotovoltaica. L'accumulo, però, comincia a diventare costosetto. Inoltre, ci si mette di meno a portarci un container con un gruppo elettrogeno, che è pure più semplice come impianto.
              -casa isolata a cento metri da una linea enel funzionante... presumibilmente, ci tirano una bobina di cavo e fanno una linea provvisori, e va bene così.

              Piuttosto, visto che nelle tende ci sono sempre i soliti problemi, perchè non progettare una tenda "passiva", bene isolata e con finestre in grado di sfruttare bene la luce solare?

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              • #8
                la situazione dell emergenza, non deve far perdere di vista la cultura della programmazione sul lungo periodo....cosa quantomai necessaria, specialmente in un quadro di generalizzate necessita' ambientali.
                e in questo rientra anche la protezione da rischi idrogeologici, che puo essere fatta in piu modi, ....

                e NON vuoi capire che se proprio si "dovranno" fare delle modifiche infrastrutturali nella gestione del territorio,
                e se delle decisioni sono state prese (e.....sono state prese per il 2012!)
                queste sarebbe utile esporle prima della ricostruzione, mostrando per una volta rispetto per dei cittadini
                tanto sfortunati, e non SEMPRE, SOLO e PRIMA il rispetto per l'ENI !!
                Ultima modifica di eroyka; 16-04-2009, 10:21. Motivo: eliminati attacchi

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                • #9
                  Ragazzi.... ma perchè dovete finire sempre a offendervi, accusarvi e attaccarvi... davvero, a volte stento a capire...

                  Stiamo affrontando una questione seria e che non necessita certo di battibecchi. Possibile che non si riesca a rimanere sul concreto e focalizzando le energie sulla risoluzione di situazioni difficili e delicate piuttosto che ingegnarsi per rompere le balle al prossimo utente??

                  O la smettete subito e tutti o iniziamo con infrazioni e ban.

                  Roy
                  Essere realisti e fare l'impossibile

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                  • #10
                    Originariamente inviato da livingreen Visualizza il messaggio
                    Il problema è che se si parte adesso, si arriva fra sei mesi... servirà ancora? E poi, bisognerebbe sapere prima se i finanziamenti posson essere erogati oppure no, altrimenti si rischia di fare un buco nell'acqua.
                    Comunque, mi sa che arrivare a fare qualcosa prima dell'inverno sarebbe comunque utile, non credo che quella gente sarà tutta fuori dalle tende quando a L'Aquila farà freddo ( e lì fa freddo davvero, gente... la conosco, quella zona!). In ogni caso, potrebbe esere utile per la prossima catastrofe...
                    NON FARE QUOTE DI INTERI MESSAGGI!!

                    Per quanto riguarda i fondi credo che non ci voglia molto a ottenerli se tutti gli ambientalisti sono d'accordo!


                    All'Aquila ci sono stato molte volte e devo dire che le minime invernali sono davvero basse!
                    Non di rado si scende anche a -18 °C !
                    Non si può affatto scherzare con temperature di questo genere se si ha di fronte bambini ed anziani.
                    Penserei, dunque, innanzitutto al riscaldamento delle tende per l'inverno.
                    Ritengo che sia sensato parlare di riscaldamento fornito da impianti eolici dato che grandi quantità di energia eolica può essere accumulata proprio con il calore anche a temperature elevate...
                    In più, gli impianti eolici, nel nostro caso, potrebbero essere realizzati senza badare alla bellezza dell'opera...
                    Di fatti la bellezza dell'opera comprometterebbe i tempi di realizzazione e, in casi di questo genere, potrebbe risultare anche causa di morte...
                    Perfino la realizzazione di un ponteggio 100 metri di lunghezza per 10 m. di altezza, ad esempio, adatto per sostenere superfice utile, asse, ecc... è da prendere in considerazione se i tempi di realizzazione sono veloci e l'impianto è di buona potenza.
                    Ultima modifica di eroyka; 16-04-2009, 07:39.

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                    • #11
                      Ok, sono d'accordo, ma non mi sembra che il problema sia l'energia. In qualche modo, la fornitura di energia elettrica alle tendopoli ed agli edifici ancora agibili viene ripristinata molto rapidamente (due o tre giorni), e quindi in un tempo minore rispetto a quello di una costruzione eolica. Al limite si porta un gruppo elettrogeno su container e in poche ore si è operativi.
                      Il problema è la distribuzione capillare agli edifici isolati dichiarati agibili (perchè nei campi la corrente c'è da subito), ma dubito che le tecnologie rinnovabili abbiano una marcia in più, in fondo si tratta solo di linee elettriche.

                      Usare l'eolico a L'Aquila è certamente sensato ( di vento ce n'è pure troppo...) ma la trasformazione in calore presuppone un impianto centralizzato (non si può certo fare teleriscaldamento, ne in tendopoli, nè in città). Cosa proponi, nello specifico?

                      Torno anche al discorso sulle tende... quello che separa i suoi occupanti dall'ambiente esterno, è appunto una tenda in tessuto: fa un caldo asfissiante in estate ed un freddo boia in inverno. Io penso che si potrebbe migliorare di molto il comfort interno delle tende se si riuscisse a progettarne una meglio isolata ed adatta alla grande produzione (e visti i prezzi delle tende "da catastrofe", penso che il costo non avrebbe importanza..)
                      Per esempio, perchè non si utilizza la tecnologia delle tende da missione artica, che consentono un certo comfort anche a -60° ? Oppure non si può fare una doppia parete, di cui una trasparente, per ottenere un pannello solare ad aria? Oppure avere superfici trasparenti per far entrare direttamente la luce solare? Perchè non le fanno con un rivestimento alluminizzato per trattenere il calore all'interno, e con una doppia porta per evitare la dipersione del'aria calda all'interno?
                      Si potrebbero usare degli scambiatori a flusso incrociato per rinnovare l'aria interna senza perdere preziose calorie? E' possibile, che so, mettere dieci tende in circolo intorno ad un generatore di calore/blocco servizi igienici, con doccia solare e solare termico per il riscaldamento, oppure distribuire localmente aria calda alle dieci tende?

                      Alla fine, il problema è che si deve fornire una grande quantità di energia a causa dell'inefficienza dell'involucro di tessuto, e questo è paradossale in un momento in cui, al contrario, l'energia è preziosa...

                      Dopo aver visto con sorpresa l'enorme efficienza termica dei wigwam indiani, ho anche il dubbio che la tecnologia delle tende sia ancora piuttosto indietro...

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                      • #12
                        Originariamente inviato da livingreen Visualizza il messaggio
                        Ok, sono d'accordo, ma non mi sembra che il problema sia l'energia....
                        infatti, il problema nelle emergenze di questo tipo, non è l'energia, il vero problema è la massa di persone che, in qualche maniera debbono essere messe al riparo dalle intemperie, dal freddo, dal caldo, rifornite di cibo e acqua, soccorse, curate etc etc.....

                        Massa e numeri che comportano una attenzione estrema ai costi ed ai tempi/risorse umane e tecniche necessarie per il dispiegamento

                        Se fer ha da essere, non deve comportare costi aggiuntivi di installazione e manutenzione, oltre a portare un sensibile risparmio rispetto ad altri sistemi, per il periodo in cui rimane operativo

                        Odisseo
                        (E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione. (cit. Arancia meccanica) - Ma se quella non arriva, il cervelluto stà inguaiato assai (Odisseo - Gigantosaurus Carinii Patagoniae)

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                        • #13
                          La sistemazione migliore provvisoria che mi viene in mente sono i camper e le roulotte, magari dotati di pannelli solari autonomi. Non è il massimo per spazio, ma per un nucleo familiare è quello che serve al momento.

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                          • #14
                            Beh, movimentare 30 o 40 mila roulotte non è mica uno scherzo... è per questo che si usano le tende, ogni camionata sono trecento pezzi.

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                            • #15
                              Vero, ma una tenda è un rifugio troppo precario rispetto alla solidità di una roulotte. E alla fine una roulotte può portare in un colpo solo le (ormai poche) cose dei rifugiati.

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                              • #16
                                Ci sarebbe anche una via di mezzo, i container pieghevoli come quelli progettati da Munari... ma stiamo andando OT.

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                                • #17
                                  quella gente non può e non deve rimanere nelle tende fino all'inverno, sono assolutamente pro fer ma, parliamoci chiaro, fintanto che sono nelle tende nessuno si metterà a pensare a qualsiasi sistema alimentato a fer e ci aggiungo per fortuna.
                                  la cosa da fare adesso è chiarire quante persone non possono rientrare nelle loro case, quante persone possono essere dirottate altrove ad esempio in case sfitte (ricordo che sul mercato c'è una quantità colossale di case anche nuove che non si riescono a piazzare) e poi pianificare una cittadella che può essere in legno e di una certa qualità... urge un progetto di prefabbricati a basso costo che, una volta svuotati, potranno essere smontati e riutilizzati alla prossima emergenza, in questi bisogna prevedere sicuramente buone qualità di isolamento e si potrebbe prevedere del solare fotovoltaico...
                                  se è un posto in cui si può sviluppare l'eolico va fatto indipendentemente dall'emergenza...

                                  per il resto si deve pensare ad una ricostruzione di qualità, principalmente antisismica, ma sicuramente anche dal punto di vista energetico.

                                  al massimo per la "cittadella temporanea" si potrebbe prevedere una cogenerazione ad alta efficienza con una mini rete di teleriscaldamento in modo da risparmiare sugli impianti di riscaldamento.

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                                  • #18
                                    rettifico subito ho appena visto dichiarare berlusconi che assicura in sei mesi, ma lui crede cinque case antisismiche (appoggiate su una lastra in cemento armato che regge scosse di qualsiasi grado ?!?) con i pannelli solari per la corrente, la prima volta che non ci saranno le baraccopoli!!!!

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                                    • #19
                                      Originariamente inviato da scu Visualizza il messaggio
                                      .....case antisismiche (appoggiate su una lastra in cemento armato che regge scosse di qualsiasi grado
                                      se sono prefabbricati con isolatori elastomerici e dissipatori, magari non reggeranno "qualsiasi grado" ma quasi

                                      Cronaca di un terremoto annunciato: le tavole vibranti e la sperimentazione sismica
                                      GLIS

                                      Odisseo
                                      (E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione. (cit. Arancia meccanica) - Ma se quella non arriva, il cervelluto stà inguaiato assai (Odisseo - Gigantosaurus Carinii Patagoniae)

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                                      • #20
                                        aspetta che rileggo... ah già non ha parlato di niente di questo, ma solo di edifici poggianti su lastre in ca...

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                                        • #21
                                          e "sotto" il basamento ?

                                          Odisseo
                                          (E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione. (cit. Arancia meccanica) - Ma se quella non arriva, il cervelluto stà inguaiato assai (Odisseo - Gigantosaurus Carinii Patagoniae)

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                                          • #22
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                                            ... se non sa spiegare quello che intende *** CITAZIONE DI MESSAGGIO ELIMINATO ***...
                                            c'è una leggera differenza tra un tecnico ed un politico
                                            comunque, *** CITAZIONE DI MESSAGGIO ELIMINATO *** avrebbe detto ?

                                            Odisseo
                                            Ultima modifica di nll; 18-04-2009, 20:57. Motivo: Modifiche a causa citazione di un messaggio eliminato
                                            (E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione. (cit. Arancia meccanica) - Ma se quella non arriva, il cervelluto stà inguaiato assai (Odisseo - Gigantosaurus Carinii Patagoniae)

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                                            • #23
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                                              Non è il mio campo, però in una messa a norma antisismica di una serie di uffici ho visto fare proprio quello.
                                              Hanno scavato un gran buco, hanno messo un metro di ghiaione, poi 50 cm di platea in c.a. e poi di nuovo ghiaia... quando sono arrivati al livello del piano campagna, avevano fatto cinque strati, e poi ci hanno edificato sopra il palazzo che doveva contenere gli uffici.
                                              Quanto al berlusca, dovrebbe sapere di che si tratta: in fondo è stato un grosso costruttore edile, in passato.

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