Solare a concentrazione ITALIANO? - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Solare a concentrazione ITALIANO?

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Solare a concentrazione ITALIANO?

    Salve e tutti,
    è la prima volta che scrivo su questo forum, e vi chiedo subito un'informazione.
    Qualcuno di voi ha sentito parlare di fotovoltaico a concentrazione, qui in Italia.
    So che in Spagna hanno già fatto qualcosa, e che c'è in progetto l'impianto "Archimede" dell'ENEA, ma si tratta di solare termico.

    Invece alla fiera Energethica di Genova ho sentito parlare di una ditta italiana (AREA59, un centro di ricerca riconosciuto dal ministero) che ha sviluppato un sistema TERMOFOTOVOLTAICO A CONCENTRAZIONE.
    Erano anche loro in visita, non avevano uno stand, ma ho potuto scambiare 4 chiacchiere con il titolare: pare siano già in fase di prototipazione avanzata (è anche scritto sul loro sito), con un impianto pilota già funzionante e hanno depositato un innovativo brevetto per la produzione di energia termofotovoltaica a concentrazione, con una resa (circa 40%) molto al di sopra di quella del convenzionale.

    Già da tempo on line si parla di "solare a concentrazione", e alcune aziende lo propongono con dati che sinceramente sono ridicoli (5000 soli, ma per piacere). Tuttavia in Italia nessuno, e dico NESSUNO, ha ancora prodotto nulla che non siano parole.
    Forse questi di AREA59, zitti zitti, stanno davvero facendo qualcosa di serio?
    Ne sapere nulla voi?

    Sul loro sito GROUP59 Homepage ci sono parecchie info in più… sembrano molto promettenti.

  • #2
    La soluzione del termoFV a concentrazione è molto, molto promettente. Sopratutto nel settore degli impianti industriali di taglia media permette di risolvere un problema del FV, cioè l'impegno di spazio che qui è ridottissimo. A mio parere le due tecnologie che si riveleranno vincenti alla lunga sono proprio il thin film (per via dei costi minimi) laddove lo spazio non è un problema e il FV a concentrazione in altri casi. Un relativo problema del FV a concentrazione è che non risentirà di un eventuale crollo dei costi delle celle in quanto la cella è qui un costo minore percentualmente. D'altro canto il resto dei costi potrebbe avvantaggiarsi molto più del FV classico dell'economia di scala in caso di produzione industriale a grandi numeri.
    Molto interessante anche la possibilità di avere una produzione di calore accessorio che può essere utilizzata per cogenerazione, produzione di idrogeno ed altro.
    Comunque occorre non fare confusione fra FV a concentrazione e solaretermoelettrico a concentrazione. Questo si ottiene con grandi specchi parabolici che concentrano molto su una piccola superficie (ora non so se proprio 5000 sol, ma le temperature superano i 1000° agevolmente) e questa temperatura scalda un gas che poi alimenta un motore Stirling o a turbina. (Home | SES Stirling Energy Systems) Anche questa è una forma promettente di utilizzo dell'energia solare, ma funziona bene in regioni con clima adatto. Infatti è utilizzato e sperimentato da anni nei deserti americani (Mojave).
    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

    Commenta


    • #3
      Personalmente ritengo che il thin film (anzi, film sottile, visto che sino a prova contraria siamo italiani) sia una tecnologia che, nella realtà italiana ed europea, non ha senso di esistere.
      Il film sottile è semplicemente una trovata commerciale il cui scopo è recuperare il materiale di scarto proveniente dalla lavorazione del silicio.
      Questo materiale, che fino a poco tempo fa le aziende dovevano PAGARE per smaltire, oggi lo VENDONO come la novità del momento.

      Considerata
      - La scarsissima efficienza (6-8%)
      - Le enormi superfici necessarie (15-18mqKkWp), che in Europa ed in particolar modo in Italia scarseggiano.
      - La durata, visto che i fogli di film vengono garantiti 10 anni, contro i 20 del convenzionale (e, a quanto pare, anche del concentrato).
      - A tutto questo aggiungiamo che ha lo stesso degrado termico del silicio di grado solare.

      Credo che questa tecnologia possa avere senso nelle grandi pianure americane, oppure in Australia, e forse nemmeno la, visto che loro sono i primi a puntare sull'alta efficienza. Non sicuramente in Italia.

      Per il resto mi trovi d'accordo con te: il concentrato potrebbe essere davvero la tecnologia del futuro.
      Inoltre c'è un dettaglio che non hai citato, ma che è a parer mio molto rilevante: il concentrato, alla fine del suo ciclo di vita ventennale, è riciclabile quasi al 100%. Salvo i chip a tripla giunzione (1kg di materiale ogni 10KWp), il resto dell'impianto è interamente composto da materiali riciclabili .
      Invece, per quanto riguarda i costi...
      Visto che sono un po' perfido ho preso contatto con diverse aziende che online propongono il concentrato, chiedendo un preventivo per un impianto a concentrazione da 1MWp. Molti mi hanno detto che “mi faranno sapere”, altri che “il concentrato è messo online a titoli esemplificativo”, che che loro non lo commercializzano.
      I ragazzi (gentilissimi) di AREA59 sono gli unici ad avermi fatto un preventivo SCRITTO, e mi hanno proposto l'impianto FINITO ad un prezzo che potrei definire MOLTO INTERESSANTE, inoltre con il 40% di efficienza, garanzia 20 anni e ¼ della superficie impiegata.


      Detto questo, aspettiamo a vedere cosa faranno nel prossimo futuro.
      Io ho appuntamento nei loro uffici il mese prossimo, e vedremo cosa mi dicono... vi terrò aggiornati!

      Commenta


      • #4
        Per simo 298
        ti segnalo questo documento dell'ENEL a firma G.Martinelli del dipartimento di fisica della Università di Ferrara.
        Pare che alcuni dei loro progetti siano giunti ad uno stadio di industrializzazione.

        solare a concentrazione università di Ferrara - Cerca con Google

        Commenta


        • #5
          Sono a conoscenza del lavoro di Martinelli e di quello della C-Power (azienda di cui Martinelli è socio e che opera come spin-off dell'Università di Ferrara), ma loro lavorano in una direzione diversa: innanzitutto utilizzano concentrazioni al di sotto dei 100 soli, quindi relativamente basse, e con parabole dicroiche che eliminano la gamma dell'infrarosso. Inoltre, particolare molto importante, concentrano su celle di silicio di grado solare, e non si chip a tripla giunzione come quelle usate dai ragazzi di Area59.

          Ti faccio comunque notare che l'articolo è stato scritto nel lontano 2006, prevedendo la produzione a livello industriale per la seconda metà del 2007. Oggi siamo nell'aprile 2009, e nonostante lo "scampato pericolo" della carenza di silicio, di questi prodotti nemmeno l'ombra.
          In merito a questi prodotti che dovrebbero essere già in commercio da oltre un anno e mezzo ti invito a chiamare il numero 0532-55428, ufficio informazioni C-Power... sembra che non vi siano forme di vita in quella zona, e la vocina registrata (benchè molto cordiale) non sembra essere prodiga di informazioni.
          Sul sito i prodotti risultano ancora tutti "in fase sperimentale"... vedi un pò tu!

          Grazie comunque per la segnalazione! Continuiamo a tenere gli occhi aperti...
          intanto sono stato invitato presso la sede di Area59 l'8 di maggio (2009) per vedere il loro sistema funzionante. Ho come l'impressione che ci andrò...

          Commenta


          • #6
            Informaci delle risposte che ti daranno.
            Ciao e grazie

            Commenta


            • #7
              Originariamente inviato da simo298 Visualizza il messaggio
              Personalmente ritengo che il thin film (anzi, film sottile, visto che sino a prova contraria siamo italiani) sia una tecnologia che, nella realtà italiana ed europea, non ha senso di esistere.
              Secondo me sei eccessivamente "tranchant" su questa tecnologia (senza alcuna velleità polemica, sia chiaro. Sia fa per discutere fra amici). In effetti anche dai dati che citi mi sembra tu ti stia riferendo a una tipologia di film sottile ormai obsoleta.
              I pannelli a silicone cristallizzato su vetro (CSGSolar - csg solar taking the next step) hanno rendimenti superiori al 10% con durata garantita paragonabile o superiore ai cristallizzati. I nuovi al telloruro di Cadmio (Arendi - ARENDI, ENERGIA DAL SOLE, ENERGIA FOTOVOLTAICA) arrivano al 12% con costi bassissimi di produzione. Ce ne sono altri americani in sviluppo e la tecnologia ha ancora grandi margini di miglioramento. Non sarei così pessimista.
              Il vero, immenso, vantaggio del film sottile sta nella possibilità (per ora volutamente non sfruttata) di scendere moltissimo nei prezzi. In un mercato maturo questo potrebbe davvero fare la differenza. Un macchinario industriale non deve durare 50 anni o stare in uno sgabuzzino per forza. E' il rapporto fra reddito prodotto, costo di investimento, durata, spazio occupato che va considerato e nessuna tecnologia parte esclusa. Poi, ovvio, ci sono tante situazioni quante teste al mondo ed ognuno fa le proprie valutazioni, ma credo difficile che nascano industrie come CSGsolar o Arendi basandosi solo su scommesse o sulla necessità di riutilizzare gli scarti del silicio.

              Alla fine comunque credo che qualsiasi tipologia tecnologica avrà il sopravvento, l'unica cosa ormai sicura è che il settore del fotovoltaico ha propspettive di crescita gigantesche. E la cosa mi fa solo piacere!
              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

              Commenta


              • #8
                Salve a tutti.
                Visito spesso questo forum ma non avevo mai scritto. Ora, però, l'argomento è veramente troppo sfizioso!

                Giustissimo quello che dice BrightingEyes: è un bene che si sviluppino nuove tecnologie come il film sottile, ma bisogna anche fare attenzione a quali sono i prodotti più "virtuosi". Il 10% di efficienza raggiunta dal silicone cristallizzato su vetro è si promettente, ma significa l'utilizzo di enormi superfici (il 50% in più del convenzionale, che già occupa già grandi spazi). Una volta sviluppata questa tecnologia potrà forse competere con altre soluzioni, ma non penso in Italia, dove gli spazi liberi scarseggiano...

                I nuovi pannelli al tellurio di cadmio parrebbero molto promettenti, nonostante la bassa efficienza, non fosse per un piccolo particolare: il tellurio di cadmio (strano a dirsi) contiene CADMIO!

                Citando da Wikipedia

                Sia il Cadmio che i suoi composti sono tossici perfino a basse concentrazioni e tendono ad accumularsi negli organismi e negli ecosistemi.

                L'inalazione di polveri di cadmio provoca rapidamente problemi alle vie respiratorie ed ai reni (...) L'ingestione provoca immediato avvelenamento e danneggia il fegato.
                I composti del cadmio sono cancerogeni, eccetera eccetera...

                Ora, anche il solare a concentrazione usa materiali tossici (germanio, gallio),è vero, ma in quantità enormemente inferiori (circa 1kg ogni 15KWp, una quantità ridicola).
                Invece la tecnologia del film sottile, con la filosofia "minore efficienza=minori costi", utilizza QUINTALI di materiale, che vanno poi smaltiti...e ovviamente, per ottenere la stessa potenza, su usa una superficie molto maggiore, come diceva giustamente simo298.

                Non dimenticate che parliamo non solo di energie rinnovabili, ma anche PULITE! Inutile pulire l'atmosfera riducendo il CO2 se poi inquiniamo il suolo e le acque...

                Comunque avete fatto caso DI CHI è la società Arendi? Una certa Marcegaglia energy... Guarda guarda, piove sempre sul bagnato...


                P.S. scusami simo298, sai dirmi come posso contattare qualcuno di questa Area59? Mi piacerebbe avere qualche info in più...

                Commenta


                • #9
                  ... qualcuno è in grado di dirmi quanta energia si spende per produrre 1 KWp di questa interessante tecnologia e di quanto risparmio energetico si parla mettendola a confronto con quelle tradizionali?
                  Credo che questo sia uno degli argomenti grandemente a favore delle tecnologie a concentrazione, ma non saprei dove reperire informazioni attendibili.
                  saluti a tutti.

                  Locus

                  Commenta


                  • #10
                    Può essere un vantaggio, è vero, ma esistono altre tecnologie di costruzione di pannelli al silicio, utilizzate in pannelli in produzione, quindi venduti (appena ritrovo il link :-( ), che hanno un periodo di payback energetico di appena un anno.

                    Quelli con tecnologie normali arrivano a 3-5 anni, a seconda se sonomono o poli e da altri fattori. Non so quanto si riesca a migliorare questo con la concentrazione solare, dipende tutto dal materiale del concentratore...
                    Solitamente è molto minore che non produrre silicio, ovviamente...
                    Ciao!

                    Commenta

                    Attendi un attimo...
                    X