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Potenziare un impianto fotovoltaico e renderlo autopulente.

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  • Potenziare un impianto fotovoltaico e renderlo autopulente.

    Buon giorno forum!
    Mi sono chiesto,quale importanza potrebbe avere nel settore fotovoltaico ,un prodotto che rende i moduli autopulenti.
    Questo e il mio primo post nel forum ,vorrei capire che interesse potrebbe sviluppare! Tenendo conto che non e
    l'unica caratteristica a favore ,nell'applicazione ai moduli fotovoltaici,c'è molto di più, ma al momento mi limito ad aprire una discussione per valutare le vostre risposte in merito ad un pannello che dopo l'applicazione di questo prodotto , non necessiterà più nessun intervento di pulizia per 10 anni.

  • #2
    La nanotecnologia è una delle più promettenti tecnologie del mondo. Essa non è solo una tecnologia, ma il termine generico,
    comprende una moltitudine di applicazioni e prodotti, che sono piccole parti, per ottenere un risultato di ottima qualità e con nuove
    proprietà utilizzando la fotocatalisi del Biossido di titanio.
    Questa tecnologia non è nuova, ma grazie alle tecniche di produzione avanzata,
    le dimensioni ridotte delle particelle e la stimolazione con metalli nobili, sono state trovate nuove applicazioni, le quali fino a poco
    tempo fa erano considerate un’utopia.
    Il prodotto di cui parlo e fotocatalitico . Esposto alla luce, produce radicali dell’ossigeno sulla superficie. L’ossigeno
    attivato decompone le molecole organiche e le particelle di sporco che entrano in contatto con la superficie. In questo modo, le
    sostanze odorose, gli inquinanti atmosferici, i virus, le spore e i batteri saranno distrutti,e lavati via attraverso l'acqua piovana.

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    • #3
      Area di applicazione
      Applicazione antiriflesso per moduli solari.
      L’applicazione è possibile su tutte le superfici di vetro, anche
      quelle strutturate.
      Questo prodotto è ottimo per:
      ? Coperture di vetro di tutti i moduli solari
      ? Vetro a basso contenuto di ferro
      Proprietà:
      Autopulente Superidrofilo
      Migliora
      l’efficienza
      Migliora la resistenza ai graffi
      Modo di applicazione: è consigliata la tecnica HVLP-spray.
      In caso di applicazione industriale, è consigliata
      l’immersione.
      Questo tipo di trattamento permette di ottenere la massima efficienza del nostro impianto,semplicemente mantenendo un alto grado di pulizia della superficie dei moduli.

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      • #4
        85 visite e neanche uno che si sia incuriosito, per una tecnologia avanzata che abbatte i costi di pulizia degli impianti fotovoltaici, mantenendoli ogni giorno al 100% della loro efficienza!
        Strano... Mi sa che qui tutti i lettori hanno imprese di pulizia impianti fotovoltaici .

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        • #5
          Se ne è gia parlato in diverse discussioni.
          Ci sono esperienze di diversi utenti ed anche prove di una nota rivista di FV che sostanzialmente confermano nella maggior parte dei casi l'inutilità della pulizia dei pannelli.
          Da quello che mi ricordo serve solo quando si hanno inclinazioni particolarmente basse, che sono rare e quando si installa in zone particolarmente polverose.
          Qualcuno già scriveva di spray che mantenevano puliti i pannelli.
          Nella maggior parte delle installazioni ci pensa la pioggia a pulire e te lo dice uno che ha un impianto con inclinazione 23° e che tranne il primo anno passato con il raptus pulitorio non lo ha più pulito, al momento non vedo neanche il famoso calo dell'1% annuo dovuto all'invecchiamento dei moduli.
          Penso pure che sulle nanoparticelle gli studi sull'effetto nell'ambiente e negli esseri viventi siano ancora pochi e non vale la pena, per aumentare la produzione degli impianti con percentuali da prefissi telefonici, correre rischi.
          ciao
          Pulizia pannelli
          Ultima modifica di gigisolar; 14-06-2014, 22:38.
          Impianto FV 2,94 kWp 23° -85 est 1° CE e 3 PDC Riello aria 13 kWt dal 2007.
          Caminetto aria Montegrappa CMP05 10,5 kWt, 4* dal 2011. Caldaia a metano Riello Family 26K
          Twingo Electric Zen dal 2021 Tesla MY dal 2024

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          • #6
            Se ne è già parlato in diverse discussioni? che significa? non ne vuoi più parlare?
            Non penso che i laboratori di ricerca vadano di pari passo con le vostre discussioni, tanto meno credo tu sia adeguatamente informato in materia!
            L'inutilità della pulizia dei moduli "citazione"e inefficace solo se non eseguita in maniera non appropriata!
            Se fossi così gentile da inserire anche la fonte di questa perla di saggezza, si potrebbe iniziare a discutere , anche se credo che tale affermazione, se mai sia stata fatta,non sia avvallata da prove tangibili,tenendo in considerazione l'attenuate di uno sviluppo scientifico nel corso del tempo .
            - (Spray ) credo sia stato uno dei plof più rumorosi nel settore imprenditoriale degli ultimi 20 anni !
            E non per l'inefficacia ! l'azione del biossido di titanio ,associato al silicio e nota da tempo.
            Lo spray aveva due problemi enormi:
            1° si mette una bomboletta nelle mani di persone non informate sui metodi di lavorazione.
            2° bisogna tenendo conto che sino a circa 6 mesi fa circa ,non esisteva la possibilità di poter fissare in modo stabile le nanotecnologie con un applicazione di superficie,ciò significa che il rapporto tra costo e permanenza del prodotto non era sufficiente per motivare un acquisto.
            Effetto PID (Potential Induced Degradation)
            le cause che risiedono nella struttura delle celle solari , l’effetto PID è la degradazione del potenziale indotto, ovvero l’invecchiamento che può interessare i moduli fotovoltaici con una tensione di sistema totale di 1.000 V o superiore, dipende dall’umidità e dalla temperatura dell’ambiente. I pannelli principalmente colpiti sono moduli le cui celle mostrano un’elevata differenza di potenziale negativa al telaio, l’effetto scala, come prima approssimazione lineare, con il livello di tensione nel modulo.Da questo studio effettuato dalla divisione di Ricerca e Sviluppo, è emerso che la PID può essere significativamente ridotta grazie al trattamento appropriato dello strato antiriflesso nel processo di produzione delle celle oppure impiegando un materiale adatto per incorporare le celle nel modulo.
            E... riguardo ai prefissi telefonici, se la tua produdizone di energia e ridotta, allora si... parliamo di cifre non rilevanti, ma nel caso di una grande produzione il 10% diventa particolarmente interessante.

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            • #7
              Se ne è già parlato in diverse discussioni? che significa? non ne vuoi più parlare?
              Veramente rispondevo al fatto che ti lamentavi che dopo 85 visite nessuno ti rispondeva e questo era un possibile motivo.
              L'inutilità della pulizia dei moduli "citazione"...Se fossi così gentile da inserire anche la fonte di questa perla di saggezza...
              Sulla fonte della mia perla di saggezza ti rimando all'articolo di photon dove in una tabella si evince che il miglioramento maggiore, pari al 3%, si è avuto su moduli lavati la prima volta dopo 15 anni, come già scritto dopo due anni siamo a percentuali da prefisso telefonico.
              Quanto ad inesattezze per quel che riguarda il PID
              con una tensione di sistema totale di 1.000 V o superiore
              a me risulta che il fenomeno può avvenire con tensioni molto più basse, non ho mai sentito parlare di impianti che lavorano con tensioni CC di 1000V o superiori, ma potrei sbagliarmi.
              Impianto FV 2,94 kWp 23° -85 est 1° CE e 3 PDC Riello aria 13 kWt dal 2007.
              Caminetto aria Montegrappa CMP05 10,5 kWt, 4* dal 2011. Caldaia a metano Riello Family 26K
              Twingo Electric Zen dal 2021 Tesla MY dal 2024

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              • #8
                Gigi la perla di saggezza non e la tua ,ma di chi ha scritto l'articolo! Ammesso che tale rivista scriva come tu riporti, non significa che sia così !
                Basandomi su test di laboratorio e certificazioni emesse da enti che si fanno garanti , avendo valutato di persona un riscontro nell'applicazione del trattamento , con monitoraggio ,posso dimostrarti quel che affermo e realtà!
                Ti faccio una domanda, quando pulivi i tuoi moduli,quali prodotti utilizzavi?
                E nel test che mi hai citato,quale prodotto e stato utilizzato per pulire le superfici?
                sostieni che il miglioramento maggiore e stato del 3%
                utilizzando probabilmente prodotti inappropriati al trattamento.
                Quindi ti chiedo sai quale sia il trattamento adatto per una pulizia approfondita, atta al posizionamento di uno strato che funga da aggrappante tra la superficie e le nanotecnologie?

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                • #9
                  io li pulivo con l'acqua del deumidificatore quando ancora avevo del tempo poi parliamo di impianti su
                  tetto,su impianti esposti bene e a terra forse può valerne la pena,se ci sono dei buoni incentivi,
                  comunque ora esci allo scoperto di che prodotto stai parlando

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                  • #10
                    Ciao, a dire il vero, questo tipo di trattamento va più che bene per impianti collocati su tetto,per diverse ragioni, la principale e che effettuare interventi di pulizia su un tetto non e sempre semplice,ci si deve attrezzare,e cmq non tutti hanno voglia di salire sul tetto, ovviamente le persone in età avanzata declinano a terzi con le spese del caso.
                    La tua domanda e, quale prodotto adoperare per la pulizia?
                    O come si chiama il trattamento?

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                    • #11
                      è evidente che vuoi proporre qualcosa,visto che è un pò che ci giri attorno,si tratta di un trattamento
                      parliamone

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                      • #12
                        Originariamente inviato da pox1964 Visualizza il messaggio
                        è evidente che vuoi proporre qualcosa,visto che è un pò che ci giri attorno,si tratta di un trattamento
                        parliamone
                        Adopero alcol propilico, Alcol Propilico nell’Enciclopedia Treccani, e capitato che in fase organizzativa ,per pianificare una prova , l'impresa che si occupava della pulizia degli impianti,si e offerta di farci trovare le superfici già lavate e pronte per il posizionamento dei prodotti," a parer suo ".
                        E stato sufficiente impregnare uno straccio con alcol propilico, e strofinare la superficie,per ottenere come risultato un evidente stato di imbarazzo da parte dell'impresario incaricato , che e stato prontamente rinfrancato con una spiegazione, in quanto lo straccio dopo lo strofinamento risultava essere molto sporco quasi di colore nero.
                        Si tratta di informare che i suddetti trattamenti sono adesso disponibili,e garantiti,con le prestazioni elencate.

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