Questioni ambientali, ecosistemi e antropizzazione - EnergeticAmbiente.it

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Questioni ambientali, ecosistemi e antropizzazione

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  • Originariamente inviato da Sergio Pan Visualizza il messaggio
    Ne abbiamo discusso nelle pagine precedenti.
    Ma, a mio parere, è mancata la volgare motivazione economica. Ci provo.
    Forse ho capito.
    Il seme, conviene comprarlo perché le coltivazioni da seme sono particolarmente curate e garantiscono una maggiore germinabilità del seme.
    Quindi: costa di più ma ne uso di meno e ottengo risultati migliori.
    Nel caso OGM la multinazionale ti vende il seme e il diserbante o antiparassitario adatto al seme.
    INSIEME.
    Quello che non guadagna con il seme lo guadagna con il diserbante.
    In teoria potresti comprare solo il diserbante e farti il seme (anche se “brevettato” la vedo dura dimostrare che si tratta di un seme autoprodotto).
    Il diserbante è protetto da brevetto ed è facile da identificarne la provenienza, non puoi usare un prodotto fai da te o piratato.
    Se hai 100 ettari seminato a mais “monsanto” devi dimostrare di aver comprato 100 litri di anti qualcosa della monsanto.
    Così mi pare che il discorso fili.
    Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
    Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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    • Originariamente inviato da Mr.Hyde Visualizza il messaggio
      Bhe , secondo me, sia tu che B_N_ , state facendo un pochino di confusione tra mutazione genetica e OGM.
      Si è probabile. Se però sparo raggi irradianti al fine di ottenere una mutazione genetica o vado direttamente a manipolare i geni del DNA di fatto sto facendo qualcosa di completamente diverso delle pratiche di incroci genetici fatte da Mendel o da Strampelli.

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      • Tersite3 il discorso non fila lo stesso.
        -la volgare motivazione economica interessa poco. Stiamo parlando di qualcosa di molto più importante dei soldi. Almeno a me, gli altri non sembrano interessati a questioni ambientali
        -non è solo il costo dei semi ma quello che accade alle generazioni figlie di ibridi (leggi di Mendel)
        -il diserbante, se parliamo di glifosato, non è più protetto da brevetto. La molecola la producono diverse aziende, anche in Italia. Il fatto da te lo vedo difficile se non hai un laboratorio chimico clandestino
        -verificarne la provenienza è il minimo visto che per acquistarlo devi avere patentino e ogni confezione è identificata da un codice di tracciabilità e l'agricoltore dovrà segnare i minimi particolari di ciò che fa su apposito libretto fitosanitario. Che poi mandino al consorzio moglie e cugini a comprare più diserbante di quanto imposto per legge è un altro discorso.
        La Monsanto ha più soldi di tutti gli Stati messi insieme (forse esagero ma i fatturati sono enormi e con i loro capitali influenzano le scelte politiche)

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        • Il grano e il glifosato: il servizio di Report – La Bottega del Barbieri
          Io ci leggo uno scandalo ad ogni frase ma si sa, io sono un econaif allarmista. I medici si copriranno gli occhi ad ogni frase che non vogliono leggere e tutti gli altri diranno "vabbè, niente di che. è il prezzo da pagare per il progresso e la sovrapposizione". Sempre che qualcuno legga l'articolo o guardi il servizio di report...

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          • Originariamente inviato da Sergio Pan Visualizza il messaggio
            La Monsanto ha più soldi di tutti gli Stati messi insieme (forse esagero ma i fatturati sono enormi e con i loro capitali influenzano le scelte politiche)
            Mentre mangio pop-corn leggendo il dialogo tra talebani che si svolge al bar mi cade l'occhi su questa nota
            si esageri un po' tanto ma fa parte della leggenda creatasi attorno a Monsanto.
            Aveva un fatturato di 14 miliardi di dollari, una bella azienda ma niente di trascendentale tantè che è stata comprata dalla bayer crop science che era di già più grande di lei.
            (giusto per curiosità i miei "crucchi" hanno un fatturato di 16,8 miliardi di dollari).
            • Net sales of Monsanto 2017 | Statistic
            da dire che aveva una buona capitalizzazione di borsa per il fatturato, segno che le polemiche dopotutto facevano pubblicità al marchio
            Monsanto on the Forbes Global 2000 List

            Continuo a gustare i pop corn mentre vi scannate,

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            • Ma guarda un po'. Di tutte le cose che si dicono in questo TD la più degna di appunto è il fatturato della Monsanto.
              E pensare che c'è chi si preoccupa per fesserie come inquinamento, salute...
              Grazieeee

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              • Originariamente inviato da Sergio Pan Visualizza il messaggio
                Intanto non è bastato reinserire per la quarta volta quelle che sono le preoccupazioni da me sollevate nella speranza di ottenere una risposta che vada oltre il "non vedo nessun pericolo" che francamente non è una risposta accettabile da uno scienziato.
                Devo riproporre i quesiti per la quinta volta?
                No, sarebbe solo tempo perso inutilmente. Ormai l'ho capito.
                No. Non hai capito un ciuffolo, come sempre del resto! SEI TU che devi fornirci i tuoi "inimmaggginnabbbili" rischi di cui blateri da tempo! Ma di quali ""quesiti"" spammi?

                Originariamente inviato da Sergio Pan Visualizza il messaggio
                Bravo! Finalmente un pò di argomenti su cui discutere!
                Io di rischi OGM ne so pochino, quindi ho fatto esattamente quello che hai fatto tu ora. Ho preso Google e inserito "rischi OGM". E mi è uscita la stesa fuffa che ci hai presentato!
                Solo che IO non mi sono limitato a copincollare "per i profani e i comuni mortali" o gli "scienziati", ma da semplice super-esperto di cialtronaggine youtubera applicata ho CONTROLLATO prima la veridicità di queste bufale.
                Ed ho scoperto che si tratta di BUFALE! "Il mais Ogm non e cancerogeno". Lo dice l'Efsa - Il Fatto Quotidiano
                Il mitico Seralini è stato smentito in ogni sede sul suo mirabolante ""studio"" del 2012 mai confermato da chicchessia! Ha usato un ceppo di ratti accuratamente "preparato" per fare risultare cosa voleva che risultasse. Tutta la comunità scientifica (sarà al soldo di Monsanto??' mah!) ha rigettato la credibilità dello studio.
                Potevo citarlo, anzi in realtà stavo per farlo!
                Poi mi sono detto... ma vuoi vedere che il nostro esperto della gramigna ce lo ammanisce al volo???
                Detto... fatto!
                Non so che "risposte" ti aspetti. E poco me ne cale! La risposta che dò, suffragata dai fatti, è che in questa discussione CONTINUI a mantenere un atteggiamento aggressivo, certamente adeguato a un polemizzatore che abbia ragioni concrete, ma un pò patetico per chi si fa sbugiardare in quattro e quattrotto!

                Originariamente inviato da Sergio Pan Visualizza il messaggio
                E per favore, evita di trattare le persone come se vivessero sugli alberi e di imbonirle con le frasette rassicuranti tipo

                *La scienza, come fa da sempre, deve adottare soluzioni per ridurre al minimo questi rischi. Ma non certo al costo del “fingiamo che non esistono”. Anche perché se la decisione non è mondiale i paesi che invece li utilizzano ne godranno in pieno i vantaggi senza possibilità di accordi e regolamentazione efficace.*

                Perché quello che hai detto non sta in piedi
                Primo perché non puoi ridurre in nessun modo i rischi di cui peraltro neppure si conoscono le conseguenze.
                Secondo perché la conclusione è la stessa del fumatore che dice "ma tanto con l'aria che respiro non è che cambia qualcosa se smetto di fumare".
                Beh, certo se sono "inimmaggginabbbili" i rischi... figuriamoci le conseguenze dei rischi che "neppure si conoscono"!
                Siamo all'anatema econaif! "pentitevi o succederanno cose!!!... ma cose!!... così abnormi che neanche riesco a pensarle! Fanpotè che cose!!!"
                Ma pensavi di essere ad uno spettacolo di Grillo?
                Ultima modifica di BrightingEyes; 07-03-2019, 13:49.
                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                • E si è proprio così. Peccato che efsa è smentita da iarc. Peccato che efsa ha preso gli studi di Monsanto e fatto copia incolla.
                  E pure gli studi francesi e delle università americane sono bufale?
                  Peccato che dici di saper poco di OGM ma li difendi a spada tratta.
                  Peccato peccato peccato

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                  • Originariamente inviato da Sergio Pan Visualizza il messaggio
                    Il grano e il glifosato: il servizio di Report – La Bottega del Barbieri
                    Io ci leggo uno scandalo ad ogni frase ma si sa, io sono un econaif allarmista. I medici si copriranno gli occhi ad ogni frase che non vogliono leggere e tutti gli altri diranno "vabbè, niente di che. è il prezzo da pagare per il progresso e la sovrapposizione". Sempre che qualcuno legga l'articolo o guardi il servizio di report...
                    I medici non saprei. Io leggo qualcosa che non è collegato alla diatriba OGM. O sbaglio?
                    Gli OGM non sono solo progettati per resistere al glifosato. Ce ne sono svariati tipi. La puntata di Report conclude che gli OGM sono dannosi?? A me sembra che al massimo concluda che l'utilizzo del glifosato andrebbe ridotto od evitato.
                    Pensavo parlassimo degli OGM. Se parliamo di riduzione di pesticidi & c. sono favorevole ad ogni soluzione scientificamente valida che azzeri o riduca molto la necessità di pesticidi. OGM resistenti ai parassiti senza necessità di irrorazioni chimiche compresi!
                    Ho capito male?

                    Originariamente inviato da Sergio Pan Visualizza il messaggio
                    E si è proprio così. Peccato che efsa è smentita da iarc. Peccato che efsa ha preso gli studi di Monsanto e fatto copia incolla.
                    E pure gli studi francesi e delle università americane sono bufale?
                    Peccato che dici di saper poco di OGM ma li difendi a spada tratta.
                    Peccato peccato peccato
                    Eh.. che peccato! Quindi ora la nuova frontiera si sposta su "denigriamo l'Efsa"?? Peccato che lo Iarc si occupi di cancerogenecitià! Peccato che la discussione sia sulla cancerogenicità DEL GLIFOSATO! Peccato che la Iarc non abbia mai ipotizzato o sostenuto rischi di cancerogenicità a carico degli OGM! Anzi, ha negato decisamente la veridicità degli studi-bufala come quello che hai citato! Gli studi francesi sono sempre quelli dello scienziato di cui è stata appurata la falsità!
                    Peccato che io non veda ancora nulla da "difendere". Ho solo letto finora una interessata confusione fra effetti dei pesticidi e effeti degli OGM. Ho letto e linkato prove di paesi in cui il divieto degli OGM è stato sospeso o ritirato di fronte a gravi problemi che potevano essere risolti solo dagli OGM. E che hai, accuratamente e prudentemente, finto di non vedere!

                    Ogni tua riga rivela sempre di più la posizione del fedele di fronte all'editto papale medioevale! "Non so perchè, ma sento che è meglio evitarlo... me lo ha detto il parroco!"

                    Originariamente inviato da Sergio Pan Visualizza il messaggio
                    ...La Monsanto ha più soldi di tutti gli Stati messi insieme (forse esagero ma i fatturati sono enormi e con i loro capitali influenzano le scelte politiche)
                    Se scrivi fesserie come queste è inutile che poi ti illudi di cavartela con le battute sulle "fesserie per inquinamento, salute, ecc." rivolte a chi t'ha sbugiardato per l'ennesima volta!
                    La sola Apple fattura 15 volte quanto fattura Monsanto! Tu non "esageri"! Spari colossali balle che servono solo per intortare i boccaloni! Probabilmente eri abituato meglio da altre aprti, capisco. Ma su questo forum non funziona a chi la spara più grossa! La Monsanto ha la stessa capacità di influenzare le scelte politiche di migliaia di altre aziende! Ma questo non serve per sostenere la ricostruzione fantasiosa della malvagia superipermultinazionale che tiene in pugno i governi di mezzo mondo, l'intera elite scientifica e i media pure di Saturno, messa in difficoltà dal solito pugno di eroi che si scambia i like su internet e fa i filmatini con la sigletta che rappresenta il vendicatore mascherato o simili!
                    Quindi serve "forse esagerare" (ecco, si! ""forse"") per dipingerla come serve!
                    Peccato che queste panzane qui abbiano gambe cortissime...

                    Ah... un inciso... dei 10 punti citati da Greenbiz oltre la metà NON riguarda la tecnologia OGM, ma il solito glifosato! Anche questo modo di mescolare mele con pere per ottenere il massimo della risonanza da rischio non che aiuti la politica pro-agribio eh!
                    Ultima modifica di BrightingEyes; 07-03-2019, 14:29.
                    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                    • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                      I medici non saprei. Io leggo qualcosa che non è collegato alla diatriba OGM. O sbaglio?
                      Gli OGM non sono solo progettati per resistere al glifosato. Ce ne sono svariati tipi. La puntata di Report conclude che gli OGM sono dannosi?? A me sembra che al massimo concluda che l'utilizzo del glifosato andrebbe ridotto od evitato.
                      Pensavo parlassimo degli OGM. Se parliamo di riduzione di pesticidi & c. sono favorevole ad ogni soluzione scientificamente valida che azzeri o riduca molto la necessità di pesticidi. OGM resistenti ai parassiti senza necessità di irrorazioni chimiche compresi!
                      Ho capito male?
                      Ma guarda. Lasciamo stare.
                      Con quest'ultima affermazione non lasci adito ad interpretazioni.
                      Se io ne so poco tu di diserbanti e OGM non ne sai proprio nulla!
                      È davvero la base minima sapere che molti OGM sono progettati per essere resistenti ai diserbanti!
                      Il mais bt così come soia, cotone, grano Monsanto sono tutti studiati proprio per non subire l'effetto degli erbicidi.
                      E meno male che hai pure fatto la tua dotta analisi all'articolo di Repubblica dove si dice chiaramente!

                      Adesso capisco perché non sai dare la minima risposta ai quesiti che ho riproposto almeno 5 volte.

                      Io torno al mio orto. Tu torna agli incidenti stradali.

                      Saluti

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                      • Ne so quanto serve per smentire le tue sciocchezze, pare!
                        Esistono OGM progettati per resistere ai pesticidi. Certo. Lo abbiamo capito tutti eh! Ma ne esistono anche progettati per produrre da sè una tossina prodotta da un batterio che protegge la pianta dai parassiti SENZA necessità di utilizzo di prodotti chimici! Tu questo lo avevi capito?? Era sfuggito??
                        Dove sta il rischio di avere una pianta che si difende dai parassiti e non necessita di pesticidi??
                        La "base minima", come scrivi tu stesso è capire che "MOLTI" ogm sono progettati per essere resistenti ai diserbanti! Non funzionano bene e danno rischi per il consumo? Ok!! Vietiamo QUELLI!!
                        Al di là dei tuoi mitizzati 5 quesiti 5, che davvero non capisco quali siano anche spulciando indietro questa discussione, non hai riportato alcun reale contributo alla causa "no agli OGM"!
                        Continui a ripetere la solfa del glicosato e degli OGM ad esso collegato. Ma guarda... magari ti era sfuggito... che il mais BT NON è collegato al glifosato! E non risulta alcun danno drammatico dall'utilizzo di questo mais transgenico. Anzi, ho inserito uno studio che dimostra il contrario!

                        Originariamente inviato da Sergio Pan Visualizza il messaggio
                        Il mais bt così come soia, cotone, grano Monsanto sono tutti studiati proprio per non subire l'effetto degli erbicidi.
                        E meno male che hai pure fatto la tua dotta analisi all'articolo di Repubblica dove si dice chiaramente!
                        L'articolo che citi dice questo : "Le coltivazioni prese in esame sono state due. I campi di mais modificato geneticamente per resistere agli insetti e quelli di soia transgenica resistente al glifosato, uno degli erbicidi più usati (e più criticati). Lo studio di Moschini, Federico Ciliberto, Edward D. Perry e David A. Hennessy, dimostra che l'uso del mais ogm comporta in effetti un taglio dell'11,2% dei pesticidi."
                        Ultima modifica di BrightingEyes; 07-03-2019, 14:49.
                        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                        • Per l'ultima volta. I quesiti sono sempre gli stessi che fai finta di non ricordare semplicemente perché oltre dire "non vedo quale sia il problema" non sai che rispondere.
                          Originariamente inviato da Sergio Pan Visualizza il messaggio
                          L'uomo da millenni pratica la SELEZIONE genetica incrociando e selezionando appunto sia specie vegetali che animali. Ovvero scegliendo piante che naturalmente sono più forti, più resistenti, più produttive e dalle proprietà organolettiche più appetibili per l'uomo.
                          Nell'ultimo lustro si è lanciato verso la MANIPOLAZIONE genetica. Che è cosa ben diversa.Con gli organismi geneticamente modificati si va incontro a 2 problemi principali.
                          Anzitutto sono ancora insondabili gli effetti sull'organismo umano e sugli altri che se ne potrebbero nutrire, e sull'ambiente come ricaduta genetica.

                          Il primo problema è che tali organismi producono pollini e semi fertili. Questi vanno irrimediabilmente a modificare il patrimonio genetico di tutte le altre piante della stessa specie esistenti. Il processo è già in atto ed è irreversibile potendo i pollini essere trasportati anche a centinaia chilometri di distanza. Lo stesso vale per i semi.
                          Ovviamente questo preclude a chi rifiuta l'utilizzo di OGM la possibilità di farlo concretamente proprio a causa dell'inquinamento genetico sopra esposto.
                          Non è un problema di poco conto ma sostanziale, e si aggancia al secondo.

                          Il secondo problema è legato ai brevetti.
                          Vedasi il caso del processo “Monsanto contro Schmeiser” che indipendentemente dalla buona fede o dall'astuzia dell'agronomo ha portato ad una sentenza favorevole alla multinazionale.
                          In uno scenario futuribile questo creerà non pochi problemi a chiunque vorrà utilizzare semi liberamente senza dover pagare diritti alle multinazionali che detengono i brevetti. Questo proprio a causa dell'inevitabile contaminazione genetica.
                          Dal mio punto di vista il problema principale in assoluto resta comunque quello della contaminazione genetica e ambientale.

                          Non per ultimo con gli OGM c'è un consistente aumento dell'uso di diserbanti attualmente limitato alla pre emergenza (dove consentito). Con gli OGM si è provveduto all'inserimento genetico della resistenza a determinati diserbanti, con la possibilità quindi di utilizzarli anche in post emergenza. La conseguenza è il raddoppio della ricaduta al suolo di sostanze inquinanti nel caso di colture "alte"come il mais. Per le colture più basse la ricaduta può essere quadruplicata.
                          Dopo le evidenti incompetenze ("l'uomo fa le stesse cose di oggi da millenni con la manipolazione genetica" e "diserbanti e OGM non c'entrano niente") che dette da un medico la dicono lunga sulla sanità italiana, persisti e tenti pure di salvarti con il "ma guarda che l'abbiamo capito tutti" ma lo dici paonazzo e col sudore freddo di chi sa di averla detta grossa. Ma poi persisti ancora sul mais BT.

                          Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                          Ma ne esistono anche progettati per produrre da sè una tossina prodotta da un batterio che protegge la pianta dai parassiti SENZA necessità di utilizzo di prodotti chimici! Tu questo lo avevi capito?? Era sfuggito??
                          E ancora persisti nel dire se io ho capito? Su su, ho capito eccome! L'ho detto io che il mai bt contiene il gene del Bacillus Thuringiensis, vuoi che non l'ho capito? Invece ho capito ben altro! Lasciamo veramente stare.
                          Forse è ancora comprensibile sentire quelli che parlano di ulivi andalusi e semi OGM sterili. Ma c'è sempre un limite.

                          Ovviamente non mi aspetto nessuna risposta da nessuno alle domande in blu che continuo a ripetere. Non sono arrivate fino ad ora e non arriveranno mai.
                          Complimenti a molti per lo spirito ecologista e l'interesse per l'ambiente che dimostrate. Fosse anche un decimo di quanto vi interessano economia e profitto non ci sarebbero problemi ambientali da risolvere.

                          È stato un piacere conoscere qualcuno e molto meno conoscere altri.

                          Saluti

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                          • Qui non si sta parlando di opinioni su AV Torino Lione dove la differenza la fanno le divergenti proiezioni di traffico merci in crescita o in calo. Nella peggiore delle ipotesi si farà un opera inutile con indebitamento pubblico e un buco nella montagna.
                            Non si sta neppure parlando di quanto incida la biomassa sull'inquinamento atmosferico.
                            Quella degli OGM è in assoluto la più grande e pericolosa delle azioni che possa fare l'umanità in tutta la sua storia. Non è un iperbole, ne un esagerazione enfatica.
                            Non esiste uno scienziato onesto che avrà mai la certezza di rassicurarci anche solo sul più apocalittico degli scenari possibili.
                            Non è una questione da affrontare con tarallucci e vino.
                            Chi di voi, nel pieno delle sue facoltà e in coscienza, si giocherebbe alla roulette russa la sua vita, quella della sua famiglia e di tutto ciò che esiste?

                            E con questo concludo definitivamente.
                            Buona continuazione.

                            Commenta


                            • Originariamente inviato da Sergio Pan Visualizza il messaggio
                              Tersite3 il discorso non fila lo stesso.
                              -la volgare motivazione economica interessa poco. Stiamo parlando di qualcosa di molto più importante dei soldi. Almeno a me, gli altri non sembrano interessati a questioni ambientali
                              Questo è il discrimine fra te ed altri.
                              La motivazione economica è fondamentale, non tenerne conto è credere nelle favole.
                              In presenza di risorse limitate è necessario gestirle al meglio piuttosto che innamorarsi di teorie simpatiche, ma poco efficaci.
                              Se hai 4 ettari di bosco ceduo puoi pontificare sull'uso delle biomasse per riscaldarti.
                              Se l'unica biomassa che hai è il vasetto di basilico sul davanzale, quando la temperatura ambientale scende sotto i 15 gradi e la tua interna supera i 38 te ne freghi bellamente delle teorie ambientali. Se non bruci qualcosa non arrivi a fine settimana, se bruci qualcosa fra 1000 anni l'Adriatico ti arriverà sotto casa.
                              Non è un dubbio amletico, almeno per la maggior parte degli umani; devi tenerne conto.
                              Qualunque attività comporta dei rischi e dei benefici.
                              Rinunciare ai benefici per paura dei rischi può essere una tua scelta, ma non devi pretendere che sia quella più saggia.
                              Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
                              Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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                              • Sai qual'è il paradosso Tersite3?
                                Che mentre quello con 4 ettari di bosco sta con meno di 15 gradi in casa perché non ha i soldi per una caldaia e i contadini del terzo mondo si ribellano agli OGM perché sanno sulla loro pelle cosa comportano, quello che ti dice quanto sono sani e senza effetti collaterali per l'ambiente gli OGM si fa comprare le zucchine biologiche da 8 euro al chilo al negozio radical chic

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                                • Originariamente inviato da Sergio Pan Visualizza il messaggio
                                  Per l'ultima volta. I quesiti sono sempre gli stessi che fai finta di non ricordare semplicemente perché oltre dire "non vedo quale sia il problema" non sai che rispondere.

                                  Dopo le evidenti incompetenze ("l'uomo fa le stesse cose di oggi da millenni con la manipolazione genetica" e "diserbanti e OGM non c'entrano niente") che dette da un medico la dicono lunga sulla sanità italiana, persisti e tenti pure di salvarti con il "ma guarda che l'abbiamo capito tutti" ma lo dici paonazzo e col sudore freddo di chi sa di averla detta grossa. Ma poi persisti ancora sul mais BT.


                                  E ancora persisti nel dire se io ho capito? Su su, ho capito eccome! L'ho detto io che il mai bt contiene il gene del Bacillus Thuringiensis, vuoi che non l'ho capito? Invece ho capito ben altro! Lasciamo veramente stare.
                                  Forse è ancora comprensibile sentire quelli che parlano di ulivi andalusi e semi OGM sterili. Ma c'è sempre un limite.

                                  Ovviamente non mi aspetto nessuna risposta da nessuno alle domande in blu che continuo a ripetere. Non sono arrivate fino ad ora e non arriveranno mai
                                  Qui non serve essere un medico! Chiunque può leggere e decidere da se!
                                  Io vorrei sapere come rispondere a una persona che si permette di dare agli altri dell “incompetente” nel loro campo sulla base di distorsioni infantili delle altrui dichiarazioni! Ma ok! Se sei convinto che qualcuno ti prenda sul serio se “denunci” il medico che ha visto la manipolazione genetica millenaria o che afferma che “diserbanti ed OGM non c’entrano niente” ... chettedevodi? Avrai ragione tu!
                                  Io evito la polemica sterile, e segnalo, più o meno paonazzo (), che i tuoi “quesiti” se sono all’interno del link che hai messo non sono cinque e nemmeno “quesiti”. Sono due argomenti a cui ho già dato risposta peraltro...

                                  Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                  ...Sono decisamente contro lo sfruttamento industriale dei brevetti in maniera cieca. Occorre trovare soluzioni di compromesso. Ma non vedo come drammatico il problema impollinazione. Se ho modificato in maniera selettiva una pianta (con incroci, selezione, quel che credi) questa avrà un corredo genico diverso e avrà il rischio di “inquinare” col suo polline altre coltivazioni. Non è un pericolo riservato agli ogm e francamente non sembra nemmeno sto gran pericolo.
                                  Nulla di ciò mi porta a considerare accettabile una posizione di totale chiusura stile editto papale medioevale contro gli ogm in generale.
                                  Leggi meglio prima di lanciarti nelle filippiche.

                                  Per inciso e citando le code ed il veleno... sei TU che hai scritto che il mais BT è stato progettato per essere resistente ai pesticidi...
                                  Originariamente inviato da Sergio Pan Visualizza il messaggio
                                  Il mais bt così come soia, cotone, grano Monsanto sono tutti studiati proprio per non subire l'effetto degli erbicidi.
                                  E meno male che hai pure fatto la tua dotta analisi all'articolo di Repubblica dove si dice chiaramente
                                  Io ho solo detto quello che dice anche l’articolo di Repubblica! Ci sono OGM il cui utilizzo RIDUCE la necessità di pesticidi chimici!
                                  Ultima modifica di BrightingEyes; 07-03-2019, 17:08.
                                  “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                  • Sono 3 quesiti ripetuti almeno 5 volte.
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                                    Prima dici che gli OGM non hanno a che vedere con i diserbanti, appena ripreso che si ma solo alcuni, adesso cambi ancora versione. Che barba che noia che noia che barba.

                                    Eh già, "non sembra nemmeno sto gran pericolo".

                                    Continuate pure tra di voi. Ho già detto che vi saluto e proverò a farlo

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                                    • Piano ragazzi...
                                      penso che non sia in questa stanza che si possa dere una risposta definitiva sugli OGM. Non ne abbiamo le competenze e le capacità.
                                      Di sicuro la materia è controversa e la precauzione, in una materia nuova e piena di insidie più o meno dimostrate, è a mio parere d'obbligo se fossimo una specie intelligente.

                                      E voglio credere che lo siamo se non fossimo spinti da degenerazioni di carattere economico.

                                      Detto questo mi sembra che la discussione verteva anche su altri argomenti quali ecosistemi ed antropizzazione... non fossilizziamoci su un solo punto... qui ci sono in ballo miriadi di punti di vista e dati di fatto che vanno ben oltre gli OGM.

                                      Quindi cercate di raffrescare gli spiriti e tornare ad un sano confronto. Magari cercando di porre un obbiettivo alla discussione:
                                      Come limitare i danni. Ad esempio...

                                      Buona continuazione!
                                      Eroyka
                                      Essere realisti e fare l'impossibile

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                                      • L'agricoltura industriale è tra le più impattanti delle attività umane. arricchita dagli OGM la compromissione genetica di tutti i vegetali del pianeta è elevatissima se non disastrosa, sicuramente imprevedibile nei risultati e senza possibilità di ripristino una volta che la contaminazione genetica è partita.
                                        Resta poco da dire sugli ecosistemi. Al massimo si può fare qualche oasi protetta in più per fare contenti gli ambientalisti.
                                        Però con alberi OGM mi raccomando.
                                        Sembra fantascienza? Lo so ma non lo è
                                        Foreste e alberi 'geneticamente modificati', si studiano rischi e opportunita
                                        Eroyka, mi spiace, nutri troppa fiducia nell'intelligenza della nostra specie...

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                                        • Si eroyka, ok! Io sarei d’accordissimo!
                                          Ma capisci che se mi rispondono “l’unica risposta è non ci vedo nessun problema” dopo che ho appena linkato 10 righe di risposta già data in precedenza...
                                          E se leggo che io (IO???!!) avrei “cambiato versione” quando da diversi messaggi cerco solo di far capire che NON TUTTI gli OGM sono progettati per essere resistenti ai pesticidi ed aumentarne il consumo..
                                          Eh beh! Un po’ la pazienza scappa eh!
                                          Il problema non sono gli argomenti divisivi. E’ il modo di porsi.
                                          Comunque ok. Stabilito quel che ognuno avrà deciso sia stato stabilito sugli OGM, provo a cambiare argomento.

                                          Un altro argomento importantissimo per la produttività agricola è l’ipersfruttamento dei terreni.
                                          Oggi abbiamo tecniche molto efficaci per incrementare nuovamente i terreni sfruttati all’osso dalle coltivazioni intensive. Ma si basano tutte sull’utilizzo di prodotti di derivazione del petrolio! Con i rischi, reali, connessi a una futura scarsità di questo fattore.
                                          Ricordo che il picco del petrolio è già avvenuto e l’attuale sistema economico si basa su un utilizzo del petrolio non tradizionale (shale, fracking) che comporterebbe un pesante aumento dei prezzi, se non fosse per la politica di basso prezzo adottata dai paesi OPEC e che, di fatto, ha fatto implodere il Venezuela!
                                          Ma questa politica ha un costo. Che si ripercuote per ora su altri settori, ma che se per caso dovesse riversarsi sull’agricoltura potrebbe determinare un “precipizio di Seneca” molto più devastante dei rischi provenienti dagli Ogm!
                                          A mio parere andrebbe separata radicalmente l’agricoltura bio da quella industrializzata. Anche normativamente!
                                          Ed esattamente come dovrebbe accadere con la produzione energetica dovrebbe essere il mondo occidentale avanzato a farsi carico della rinuncia alle fonti fossili ed ai concimi chimici. Accettando il costo della scelta!
                                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                          • Bene allora beccatevi questa spiegazione di Dario Bressanini,divulgatore scientifico ,
                                            Chimico, ricercatore presso il dipartimento di Scienze chimiche e ambientali dell'
                                            Università degli Studi dell'Insubria
                                            a
                                            Como

                                            Come ogni estate arrivano le nuove statistiche sull’adozione degli OGM nel mondo raccolte dall’ISAAA e, per reazione, puntuali come il mio raffreddore allergico stagionale, gli immancabili comunicati stampa di chi vede gli OGM come il diavolo in persona, conditi dagli altrettanto immancabili “sondaggi” di Coldiretti. Sono sempre gli stessi: “8 Italiani su 10 …” sia che si parli di gelato, carciofi o, appunto, OGM. Probabilmente hanno un generatore automatico di sondaggi.Giornali e agenzie di stampa ormai non fanno altro che rilanciare meccanicamente i vari comunicati senza mai approfondire. Quindi mi svesto dei panni che ultimamente sono solito portare e invece di bistecche e grano torno a parlare di OGM, facendo il punto sul mais. Usando indegnamente la forma del dialogo perché (spero) sia più sopportabile nella sua lunghezza.Uei, ciao. Senti, ho letto il comunicato di Coldiretti. Mi spieghi un po’ la faccenda del mais OGM?Sì certo, ma ti avviso che se ti aspetti rispostine semplici da me non le avrai. Se inizio a raccontarti la storia devi promettermi di seguirmi fino alla fine. Altrimenti non inizio neppure. Dammi almeno dieci minuti del tuo tempo altrimenti vai altrove a leggerti qualche tweet.Va bene. Promesso. Allora, di che mais si sta parlando?Si chiama “mais Bt”, ed è l’unico OGM autorizzato alla coltivazione in Europa, mentre sono centinaia gli OGM autorizzati all’importazione, commercio e consumo. È il segreto di pulcinella che molti prodotti tipici di cui l’Italia va giustamente fiera, dal Parmigiano reggiano al prosciutto di Parma, sono prodotti da filiere con animali alimentati a soia e mais OGM, importati.Perché si chiama Bt?Perché produce una proteina, normalmente prodotta dal batterio Bt (Bacillus thuringiensis) che agisce da insetticida contro alcuni specifici insetti lepidotteri, ma è completamente innocua per l’uomo e altri animali. Tanto è vero che il batterio – o le spore o la proteina – è il principale pesticida utilizzato in agricoltura biologica.Ma questa proteina che fa?Come ti dicevo è mortale per alcuni insetti. La pianta la produce e si difende da sola dalla piralide del mais, Ostrinia nubilalis, un insetto che scava le piante danneggiandole. Oppure dalla Sesamia nonagrioides, un insetto simile alla piralide. L’uso di questo mais riduce l’uso degli insetticidi che sono usati, anche in Italia, per proteggere il mais.Ma mi fa male? È pericolosa?No, come ho detto è innocua. Se ci fosse qualche rischio dovrebbero probabilmente ritirare dal mercato, per il principio di precauzione, anche la gran parte dei prodotti biologici. Più in generale non c’è più alcun dibattito scientifico sui possibili effetti nocivi di questo OGM nella comunità scientifica. È un dibattito morto e sepolto e le conclusioni condivise dalla comunità scientifica sono che questo mais non è più pericoloso dalla controparte senza quel gene. Anzi, in alcuni casi potrebbe essere più sano per il minor contenuto di micotossine cancerogene.Già che li citi, come mai le associazioni di produttori biologici (e le catene di supermercati) sono contro gli OGM?Certo, potrebbero benissimo stare nel loro brodo. Perché se uno coltiva rapanelli biologici dovrebbe scaldarsi tanto se qualcuno invece coltiva mais OGM? Beh, fatti la domanda, guarda i prezzi dei prodotti bio e datti la risposta Se le persone hanno paura degli OGM, indistintamente, (ma anche dei prodotti convenzionali, spesso descritti quasi come “tossici”) sono disposte a spendere di più per qualche cosa che percepiscono come meno pericoloso o addirittura “più sano”. Ho detto “percepiscono”, sì.Quindi, dicevi, è sicuro?Almeno tanto quanto il mais non modificato. Purtroppo il dibattito pubblico in Italia è cristallizzato su questioni scientificamente ormai morte e sepolte, come appunto i possibili effetti sulla salute. Ma è ormai riconosciuto dalla comunità scientifica, e scritto in centinaia di rapporti di accademie e istituzioni scientifiche internazionali, che non c’è alcun motivo di considerare un OGM più pericoloso della pianta di partenza solo per il particolare tipo di tecnologia utilizzata per ottenerlo. Il dibattito purtroppo rimane cristallizzato su questi temi (che ripeto sono obsoleti) perché giocare sulla paura delle persone è l’unico modo per mantenere paralizzato il pubblico, e di conseguenza la politica.

                                            continua…..
                                            più studio e più mi accorgo di non sapere una mazza

                                            Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione , un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato!!

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                                            • Ma allora quello studio che dimostrava una pericolosità per l’uomo? I topi deformi?Tutti i vari allarmi mediatici si sono poi rivelati delle bufale, o pieni di errori, per cui la comunità scientifica li ha poi criticati e smentiti. Ma a livello mediatico servono per mantenere alta la tensione. Non importa se poi vengono sconfessati. L’effetto c’è stato. Chi legge le smentite? E poi ti rimane sempre un po' di dubbio no? È umano. È una tecnica comunicativa ben consolidata. Alcuni studi poi sono addirittura risultati finanziati da grandi catene di supermercati, tu pensa. Comunque ragiona: tutto il dibattito pubblico in Europa verte sulla coltivazione, non sul consumo. La UE ha ritenuto che questi OGM non pongano problemi per il consumo sia degli animali che dell’uomo. Quindi sono argomenti da fumo negli occhi. Tutto chiacchiere e distintivo. Tanto è vero che mica nessuno si sogna di chiedere un blocco delle importazioni.Ma la biodiversità di cui tanto parlano?Se mi avessero dato un euro ogni volta che qualche personaggio pubblico cita a sproposito la biodiversità ora sarei ricco. Consiglio ai giornalisti: la prossima volta che intervistate qualcuno sugli OGM e questo esprime preoccupazioni sulla biodiversità, abbiate il coraggio di metterlo in difficoltà: “mi scusi, ma lei cosa intende esattamente con biodiversità e perché mai il mais Bt la metterebbe a rischio?”.Ma quindi non è importante la biodiversità?Certo che è importante, ma in altri contesti, e bisogna capire bene di cosa si parla. Ci sono vari significati che si possono dare al termine ‘biodiversità’ e si deve capirne il contesto. Può indicare il numero di specie viventi in una certa area, per esempio un campo coltivato. Da questo punto di vista l’agricoltura stessa è nemica della biodiversità, perché se in un campo coltivo cavolfiori riduco quasi a zero il numero di altre piante (che normalmente l’agricoltore non vuole e le chiama “erbacce”) e riduco anche il numero di insetti che vivevano nutrendosi di quelle piante e di animali che mangiano quegli insetti. Per non parlare degli animali che uccido con gli insetticidi. Un campo incolto ha molta più biodiversità con uno coltivato.Ok, ma quindi com’è la biodiversità in un campo di mais Bt?Beh, rispetto a un campo convenzionale irrorato di insetticidi teoricamente ne ha di più, visto che gli insetticidi uccidono normalmente un gran numero di specie di insetti mentre le proteine del Bt sono molto specifiche. Le coccinelle, per esempio, non vengono uccise. Solo la piralide e pochi altri insetti.Ma il mais Bt è uno solo? Non si riduce comunque questo tipo di biodiversità?No, sono centinaia di varietà diverse ma tutte accomunate dal gene proveniente dal Bt. Tecnicamente si parla di “evento”. Questa “leggerezza linguistica” tipica (purtroppo) degli scienziati quando si parla di OGM fa erroneamente sembrare che si produca una sola varietà di mais (o di soia, o di altri OGM) ma non è così. Quindi anche la “biodiversità genetica” è salvaguardata. E comunque questo tipo di biodiversità è preservata non sui campi coltivati ma nelle banche dei semi e del germoplasma. Dal punto di vista di questa biodiversità si dice che gli OGM sono neutri, non la alterano.Ma quindi quando sento che l’uso del mais Bt danneggerebbe la biodiversità dei nostri prodotti alimentari? È una cazzata. Prima di tutto perché proprio non ha senso parlare di “biodiversità” parlando di prodotti alimentari. I termini scientifici andrebbero usati in modo corretto. "Chi parla male pensa male" (cit.). E poi perché come ho detto i nostri formaggi, salumi, carne, uova, latte, yogurt e prodotti animali in genere, anche DOP, sono già prodotti con animali alimentati a OGM. Quindi di che cosa stiamo parlando?Mi vuoi dire che in un supermercato italiano posso trovare prodotti OGM?Certamente. Se cerchi bene trovi anche del mais OGM. Io l’ho trovato. E qui un altro prodotto. Se un prodotto è OGM è obbligatorio scriverlo in etichetta. Se invece ti stai chiedendo come mai sull’etichette di formaggi e salumi non trovi scritto “Prosciutto da maiali alimentati con mangimi OGM” è perché la regolamentazione europea lo permette. E quindi non lo fa nessuno. Ma dato che almeno l’80% dei mangimi animali italiani sono a base di OGM, pensa a quante etichette vedresti se fosse obbligatorio metterlo in etichetta.Ma il glifosato?Parlando di questo mais OGM c’entra come i cavoli a merenda. Anche qui, se prendessi un euro per ogni citazione “ad minchiam” di un diserbante, come è il glifosato (o se preferite all’inglese “glifosate”) quando parliamo di OGM che non c’entrano nulla con la resistenza ai diserbanti sarei già ricco. Se qualcuno in una discussione cita a sproposito il glifosato vuol dire che o è ignorante in materia oppure mente sapendo di mentire. In ogni caso, signori giornalisti, ancora una volta siete invitati a chiedere al politico di turno, o al presidente dell’associazione X: “Senta, ma mi spieghi un po’ cosa c’entra un diserbante con questo mais,”Ma quindi spesso mi hanno raccontato delle balle?Beh sì.D’accordo, può essere. Ma perché mi dovrei fidare di quello che dici?Infatti non “devi”. Ci mancherebbe! Nella scienza non ci si deve “fidare” di nessuno. Ma se vuoi approfondire personalmente l’argomento, come ho fatto io perché non mi fidavo di quello che leggevo sui giornali (e a posteriori avevo ragione, lasciamelo dire) puoi iniziare a leggere questo rapporto della Accademia Nazionale delle Scienze USA. Puoi partire da qui perché è un riassunto di migliaia di pubblicazioni scientifiche (diffida sempre di chi basa i propri argomenti su un singolo articolo, fosse pure pubblicato su Nature o Science, per non parlare dell’opinione di singoli individui, premi Nobel, singoli scienziati oppure medici). Sono 607 pagine. Buona lettura.Hai bamblinato troppo. Give me the numbers!Hai ragione, ci vogliono i numeri per discutere di qualsiasi tema scientifico. Ma ho aspettato perché purtroppo molti non sopportano i numeri, le discussioni quantitative. E quindi se avessi iniziato con quelli mi sarei perso il 95% dei lettori subito.Oh, bene. Quindi, questo mais Bt è un fallimento in Europa giusto? “Storico flop” dice Coldiretti.Beh, se parliamo di fallimento politico certamente. Perché in molte nazioni europee, compresa l’Italia, non è possibile coltivarlo (però lo importiamo, l’ho già detto). E questa è una decisione politica. Però ovunque sia stata data la possibilità legale di coltivarlo, questo è stato adottato con piacere dagli agricoltori. Come in Spagna. E così sarebbe anche in Italia. Non a caso l’Associazione Italiana Maiscoltori ha più volte chiesto di poter coltivare il mais Bt. Senza successo.
                                              più studio e più mi accorgo di non sapere una mazza

                                              Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione , un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato!!

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                                              • E quindi?E quindi le percentuali di crescita o decrescita nella UE hanno di per sé poco significato: non misurano tanto la propensione degli agricoltori alla coltivazione di OGM quanto gli effetti del clima politico, che influenza le scelte economiche e commerciali attraverso l’autorizzazione o meno a coltivare determinati OGM. Nella UE solo la Spagna ha coltivazioni importanti di mais OGM quindi in realtà si sta parlando solo di quello, della coltivazione di mais Bt in Spagna. E basta. E le variazioni percentuali di ettari coltivati a mais Bt si devono ovviamente interpretare anche alla luce dell’andamento generale della coltivazione del mais, che varia di anno in anno come tutte le altre colture.Ma insomma, questi numeri?Eccoli. Nel 2017 la Spagna ha coltivato 124.227 ettari di mais Bt. Nel 2016 ne aveva coltivati 129.081Ah ecco, un calo netto del 3,8%. Ha ragione Coldiretti! Muti gli scienziati!1?Beh sì, 100*(129081-124227)/129081 = 3,76. Però sai come si dice: “CI sono tre tipi di bugie. Le bugie semplici, le dannate bugie e la statistica”. Funziona così la disinformazione: se qualcosa tira acqua al tuo mulino la citi, altrimenti no. Che penseresti se io lanciassi un dado e ti comunicassi il risultato tutte e solo le volte che esce un numero dispari? Se vai a vedere i comunicati stampa dello scorso anno vedrai che non hanno dato lo stesso spazio alla notizia che le coltivazioni in Spagna erano passate da 107749 a 129081, con un aumento del 20%. Notizia che invece, specularmente, si trovava enfatizzata in molti siti pro-OGM. E l’anno prima ancora Coldiretti faceva notare come ci fosse stato un calo del 18% (“Flop OGM”, adorano la parola "Flop") rispetto all’anno prima.Mi stai confondendo con tutti questi numeri. Fammi CAPIRE!Hai ragione. Un grafico è meglio di cento parole e mille numeri, quindi ora ti mostro il grafico dell’andamento della coltivazione di mais Bt in Spagna a partire dal 1998, anno della prima coltivazione.Sbam!Già. Il trend generale è sicuramente in crescita. Segno che gli agricoltori spagnoli sono soddisfatti. Cosa per altro confermata da vari sondaggi locali. Fino al 2013, anno di adozione record, il mais OGM in Spagna è cresciuto. Successivamente pare essersi stabilizzato, fluttuando attorno a un valore medio.Fonte: http://www.mapama.gob.es/es/estadistica/...Però nel 2017 è diminuito!Sì certo, ma tieni conto che è dal 2013 che l’area totale coltivata a mais è in diminuzione. Sono le normali dinamiche del mercato. Quest’anno coltivo mais ma magari l’anno prossimo coltivo altro perché mi conviene di più. Quindi se vogliamo capire davvero se il mais Bt convenga (e piaccia) o meno agli agricoltori spagnoli è più utile guardare la percentuale di adozione rispetto alle superfici totali coltivate a mais, piuttosto che i numeri assoluti.Vabbè, ormai sono rassegnato, risparmiami il grafico degli ettari totali di mais e vai al puntoEccolo il punto, ma ti ricordo che mi hai chiesto tu i numeri. E hai fatto bene perché di leggere discorsi “un tanto al chilo” non se ne può più. Questo è il grafico della percentuale di mais Bt in Spagna rispetto al totale. Ho preso i dati dal ministero dell’agricoltura e ambiente spagnolo.Come vedi nel corso degli anni sempre più maiscoltori spagnoli hanno adottato il mais OGM che nel 2017 è arrivato a circa il 37% del totale. Questo sicuramente non l’hai letto nel comunicato di Coldiretti.
                                                più studio e più mi accorgo di non sapere una mazza

                                                Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione , un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato!!

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                                                • No, in effetti noPensa che nonostante nel 2017 in valore assoluto gli ettari di mais Bt siano diminuiti, così come sono diminuiti gli ettari totali, l’adozione è addirittura un po’ aumentata rispetto al 2016.Ma non è il 100%!No, è non ha senso che lo diventi. Per due motivi. Il primo è che i semi OGM costano di più di quelli convenzionali. Scusa un attimo prima che continui: non è che ti devo spiegare che anche chi semina mais convenzionale nel 99,9% dei casi lo compra ogni anno sempre dalle stesse multinazionali sementiere vero? Che vendono mais OGM, mais convenzionale o persino mais biologico. Lo sai vero che i maiscoltori mica si fanno i semi da soli, no? Quella è l’immagine oleografica immaginaria del tipico cittadino che a malapena tiene la piantina di basilico sulla finestra ma si vanta di fare urban agriculture.Ahem, coff coff, no no figurati! (però il mio basilico antic…) dicevi?Dicevo che poiché i semi OGM costano di più degli altri, li comprano solo gli agricoltori che ritengono di ricavarne un vantaggio. Per esempio coloro che coltivano in zone a più alta infestazione di insetti parassiti. In particolare agli spagnoli interessa tenere sotto controllo Sesamia nonagrioides. Se l’infestazione è bassa o se il costo degli insetticidi convenzionali è più basso del costo aggiuntivo dei semi ogm o se i prezzi di mercato del mais sono bassi non conviene coltivare mais Bt. Non a caso in Spagna l’adozione di questo mais è concentrato nel Nord Est, nella valle dell’Ebro, dove più di tre quarti del mais è OGM. Evidentemente altrove non necessariamente conviene. Mica sono scemi gli agricoltori. Vuoi vedere i dati?No no grazie, ci credo. La seconda ragione qual è?Beh, quel mais è vecchio. Obsoleto. In realtà mi stupisco che venga ancora coltivato. Ma d’altra parte in Europa non ne hanno approvati altri quindi non è che ci siano molte alternative.Non capisco, che vuol dire che “è vecchio”?È il mais coltivato per la prima volta nel 1996 in USA. 22 anni fa. Ormai negli USA non lo coltiva praticamente più nessuno perché ne sono stati sviluppati altri più performanti. Quasi tutte le varietà coltivate di vegetali, quelle che poi compri al supermercato, durano solo pochi anni per poi essere rimpiazzate da altre con caratteristiche migliorate. Tu non te ne accorgi perché non lo scrivono, e pensi di mangiare le stesse melanzane che mangiava tua nonna. Ma non è così. Quando compri una scatola di riso Arborio non crederai davvero di mangiare quella varietà vero? Ma sto divagando.Già. Arriva al punto!Brevemente: la Spagna inizia nel 1998 a coltivare mais Bt. Ma non quello che usa oggi. Nel 1997 l’Unione Europea aveva approvato il mais Bt evento 176, sviluppato dalla multinazionale svizzera Syngenta. In Spagna ne piantano 22.000 ettari (col nome commerciale di Compa CB). L’adozione è piuttosto bassa, il 5%, e rimane tale fino al 2003. Intanto la UE ha approvato un altro mais Bt: il mais MON810 sviluppato dalla Monsanto. Gli agricoltori spagnoli iniziano a coltivare quello, migliore del Bt176 che verrà abbandonando e poi tolto dal mercato. Nel 2006 è circa il 16% del mais spagnolo. E poi come hai visto nel grafico qui sopra continua a crescere, anche se non in modo rapidissimo. Segno che non ha le caratteristiche adatte per essere appetibile da molti più agricoltori. D’altra parte, come ti ho detto, l’Unione Europea per dissidi politici interni a un certo punto ha smesso totalmente di approvare nuovi OGM per la coltivazione. Mentre ha continuato ad approvarne per l’importazione e il consumo interno. Altrimenti come faceva a produrre tutti i suoi prodotti tipici?Ma quindi all’estero ce ne sono altri che noi possiamo importare ma non coltivare?Certamente. Mettiti comodo che ormai ti spiego tutto fino alla fine. In fondo l’hai voluto tu. Quello che vedi è il grafico con le percentuali di adozione del mais Bt in USA a partire dal 1996, quando è stato coltivato per la prima volta (fonte:USDA)Come vedi è cresciuto fino al 1998, poi è calato ed è rimasto costante fino al 2001. Segno che la maggior parte dei maiscoltori americani non lo riteneva poi tanto interessante. L’adozione del cotone Bt per esempio è stata molto più rapida. Solo dopo il 2002 è ricominciato a crescere. Vuoi sapere perché?Aspetta! Cresce ma poi cala fino ad arrivare quasi a zero. Hanno ragione: è un fallimento anche in USA! Sveglia!11!!Calma, fammi prima spiegare l’aumento che mi serve da chiusa per il discorso del mais spagnolo. Hanno adottato quel mais solo gli agricoltori che avevano forti problemi di attacchi di piralide. Chi non aveva grossi problemi con la piralide (un aspetto che dipende molto dal clima) non lo ha coltivato, perché magari aveva problemi con altri insetti contro cui il MON810 era inefficace, o aveva in generale poche difficoltà dagli insetti e invece il problema principale erano le erbe infestanti. Vuoi sapere cosa è successo nel 2002?Non credo di poterti impedire di dirmelo, vero?Ovviamente no . Nel 2002 è stato annunciato un nuovo mais Bt con un nuovo evento, il MON863, disponibile dal 2003, che proteggeva le piante nei confronti di un altro insetto che assillava i maiscoltori: la diabrotica (Diabrotica virgifera virgifera). Chi aveva problemi di diabrotica ha iniziato ad usarlo, contribuendo ad aumentare l’adozione del mais Bt. Questo mais, come altri che sono seguiti, non è mai stato autorizzato per la coltivazione nella UE. Ecco perché prima ti dicevo che in Spagna hanno a disposizione solo quella vecchia carretta, e se la fanno andare bene.Va bene, ammetto che il mais resistente alla Diabrotica potrebbe essere interessante persino da noi. Ma non capisco perché nel grafico che mi hai mostrato l’adozione cala quasi a zero. Non dirmi che in USA ora è tutto mais biologico?
                                                  più studio e più mi accorgo di non sapere una mazza

                                                  Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione , un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato!!

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                                                  • Ma figurati! Guarda, questo è il grafico dell’adozione di tutto il mais OGM in USADa qualche anno è stabile al 92%. Probabilmente ha raggiunto la saturazione.Non capisco. Ma il grafico di prima scendeva…Quello era il grafico del solo mais Bt. Esistono anche altri tipi di mais geneticamente modificati, mai approvati alla coltivazione in Europa. Ti dicevo prima che per alcuni agricoltori il problema sono le erbe infestanti, e infatti anche l’adozione del mais solo tollerante agli erbicidi (HT) è aumentato nel tempo.Ho capito. Anche questo dal 2007 diminuisce. Lasciami indovinare: c’è un terzo tipo di mais OGM.Indovinato. Sono sempre più diffusi gli OGM che possiedono caratteristiche diverse. Ora è sul mercato anche un mais che sopporta meglio la siccità per esempio. Praticamente tutti i coltivatori poi hanno problemi con le erbacce, e non a caso il 50% dei pesticidi usati al mondo sono diserbanti, quindi sono diventati sempre più utilizzati i mais che combinano la resistenza agli insetti, o altre caratteristiche, con la tolleranza a vari diserbanti ad ampio spettro. Si chiamano “stacked”, “impilati”. Eccoti il grafico.Lo so, lo so! Questi non si possono coltivare in Europa ma li importiamo.Bravo! Come ti ho detto quel vecchio mais Bt che non resiste neppure alla diabrotica è l’unico OGM coltivabile in Europa. Almeno per ora.Le multinazionali non saranno contente hehehe! (Sai, non mi stanno simpatiche)Guarda, magari mi sbaglio ma secondo me almeno per mais e soia se ne fregano. Noi, intesi come Unione Europea, acquistiamo comunque un sacco di mais e soia OGM. Che poi siano coltivati in Europa oppure altrove, quei semi le multinazionali li hanno venduti comunque, no? E una volta venduti a loro cosa interessa che siano coltivati e utilizzati in Europa, oppure coltivati in Brasile, Argentina e USA e poi utilizzati in Europa? Si chiama globalizzazione.In effetti… Comunque con tutto quel mais resistente agli erbicidi l’uso di diserbanti sarà schizzatoIn realtà no. Almeno sul mais. Non è che prima non si usassero i diserbanti. Semplicemente se ne usavano altri. I dati dell’USDA indicano che dal 1996 l’uso dei diserbanti sul mais è diminuito, per poi tornare ad aumentare un po’.Però se vogliamo parlare di diserbanti dobbiamo stare qui un altro paio di ore, visto che comunque non ha molto senso confrontare e misurare i diserbanti a peso, senza conoscere il loro effetto e la loro tossicità. Hai un altro paio d’ore?No, per oggi ho già dato.Ecco. Anche perché, come tu hai ricordato, non sono coltivabili in Europa e quindi sono discorsi un po’ lontani dalla nostra realtà. Non i diserbanti eh, quelli ovviamente li utilizziamo. Intendo gli OGM resistenti ai diserbanti. Che comunque importiamo. Ma mi sto ripetendo. È l’età. E poi comunque coltiviamo anche noi in Italia piante rese resistenti ad alcuni diserbanti. Come il riso. O il girasole. Nel 2015 una risaia italiana su tre coltivava riso con un gene per resistere a un diserbante. Però non è un OGM. Ma ne parliamo un’altra volta.Grazie per l’esauriente spiegazione. Ci abbiamo messo più dei 10 minuti che avevi detto, e non sono convinto di aver colto proprio tutto. Ma grazie.Prego. Mi piace raccontare cose che difficilmente si trovano spiegate altrove. Altrimenti mi eviterei la fatica.Tu sai che il “Ki ti paka” è dietro l’angolo, vero? Non appena si diffonderà in rete questo pippone che hai scritto qualcuno ti accuserà di “Lesa coldirettità” per chissà quali loschi motivi.Beh (facendo spallucce), sai cosa scrissero Fruttero e Lucentini ne “La prevalenza del cretino”?«Sconfiggerlo [il cretino] è ovviamente impossibile. Odiarlo è inutile. Dileggio, sarcasmo, ironia non scalfiscono le sue cotte d'inconsapevolezza, le sue impavide autoassoluzioni. [..] Il cretino è imperturbabile, la sua forza vincente sta nel fatto di non sapere di essere tale, di non vedersi né mai dubitare di sé. Colpito dalle lance nostre o dei pochi altri ostinati partecipanti alla giostra, non cadrà mai dal palo, girerà su se stesso all'infinito svelando per un istante rotatorio il ghigno del delirio, della follia».Ma a te cosa ti frega di assumerti la bega di stare lì a spiegare il mais OGM?Guarda [canticchiando un medley], godrei molto di più nell’occuparmi di cottura delle bistecche, o al limite di cristalli di sale. Ma sui giornali, con Coldiretti che pontificava, Greenpeace fra l'assenzio cantava, mi sono stufato di sentir sparare cazzate.Io scrivo quando posso e come posso, quando ne ho voglia senza applausi o fischi. Vendere o no non passa fra i miei rischi. E quindi tiro avanti e non mi svesto del camice che son solito portare. Ho tante cose ancora da raccontare per chi vuole ascoltare, e arrivederci a presto!Dario Bressanini

                                                    fonte : http://bressanini-lescienze.blogauto...omment-page-7/
                                                    più studio e più mi accorgo di non sapere una mazza

                                                    Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione , un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato!!

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                                                    • sostanzialmente dice anche che in Italia molte volte facciamo i gay con il c.u.l.o degli altri

                                                      cordialmente

                                                      Francy
                                                      più studio e più mi accorgo di non sapere una mazza

                                                      Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione , un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato!!

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                                                      • .... non mi sono letto tutto, ma vorrei ricordare che sono stati due italiani ad irradiare qualche seme si frumento (non ricordo il tipo di raggi X, anzi gamma??) negli anni 70 per indurre delle mutazioni genetiche ed infatti hanno ottenuto un grano "nano".

                                                        Dopo si è andati oltre inserendo geni di un vegetale dentro un' altro per renderlo resistente a certi diserbanti sistemici, o quelli di un batterio che distrugge l' apparato digerente dei lepidotteri rendendo di fatto la pianta nata da quei semi un veleno per le "farfalle!".

                                                        In italia e vietato la semina (anche se un friulano ormai famoso non è dello stesso parere!) ma non l' utilizzo:

                                                        1- soia ogm..... siii
                                                        2- mais ogm ..... sii
                                                        3- caglio ottenuto da batteri ogm ..... si
                                                        4- enzimi ad uso alimentare (non c'è scritto?)
                                                        5- lieviti per ora sono ibridati, ma non ogm anche se quest' ultimi vengono utilizzati da parecchio in alcuni paesi.


                                                        Se ricordo ... grossomodo basta rimanere sotto l' 1% di ogm, ed un alimento viene considerato free e come potrebbe essere altrimenti.... vorrei vedere massacrare i vitellini da latte solo per un po di caglio per il poco formaggio che produciamo in ogni angolo del paese..... meglio la "fialetta!".


                                                        Il detto "hai voluto la bicicletta!... ora pedala!" ormai è presente in ogni cosa, ogni dove della vita moderna.

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                                                        • Originariamente inviato da Sergio Pan Visualizza il messaggio
                                                          quello che si fa comprare le zucchine biologiche da 8 euro al chilo al negozio radical chic
                                                          Magari a gennaio e a chilometro zero.
                                                          Tieni duro la convivenza tra i soldi e i cretini non è di lunga durata.
                                                          Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
                                                          Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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                                                          • Ciao Sergio , non credo sia il caso di abbandonare la discussione ! io sono sempre molto freddo nelle discussioni scientifiche , in quanto la scienza richiede questo approccio . il metodo scientifico non richiede particolari sentimentalismi (fortunatamente è un metodo che NON deve essere di parte)

                                                            scritto da Sergio

                                                            Non si sta neppure parlando di quanto incida la biomassa sull'inquinamento atmosferico.
                                                            Quella degli OGM è in assoluto la più grande e pericolosa delle azioni che possa fare l'umanità in tutta la sua storia. Non è un iperbole, ne un esagerazione enfatica.
                                                            Non esiste uno scienziato onesto che avrà mai la certezza di rassicurarci anche solo sul più apocalittico degli scenari possibili.

                                                            Oltre al rischio di allergenicità, la presenza di nuove proteine negli organismi geneticamente modificati crea un potenziale rischio di effetti indesiderati nell'uomo e negli animali. Il rischio non è solo derivato dalle proteine codificate dall'inserto genico, ma anche da potenziali modifiche nel metabolismo della pianta che possono derivare da interazioni con gli altri geni, portando alla produzione di sostanze non presenti nelle piante convenzionali.

                                                            Per questo motivo la valutazione della sicurezza degli OGM si basa su diversi aspetti: sia sulla valutazione delle singole proteine codificate dall'inserto genico, sia su analisi chimiche che permettono di evidenziare la presenza di sostanze in quantità differente rispetto ai corrispettivi convenzionali, sia, e soprattutto, su test effettuati su animali alimentati con l'organismo in questione per ricercare la possibile comparsa di effetti indesiderati. Questo iter ha molto in comune con le procedure seguite normalmente per la valutazione e autorizzazione di sostanze farmaceutiche, o per lo studio della tossicità di contaminanti ambientali, fitofarmaci, ecc. Queste valutazioni vengono effettuate in Europa dall'Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare, che sulla base dei dossier sviluppati dalle aziende, esprime un parere positivo o negativo o richiede studi integrativi.Tale procedura, che prevede che siano le stesse aziende a sviluppare i dossier e a pagare i costi delle ricerche connesse, è però messa in discussione dai movimenti anti-OGM che sostengono che i risultati presentati dalle aziende siano non credibili in quanto di parte.Tale critica è stata avanzata in particolare verso alcuni dati presentati a sostegno della sicurezza di un mais geneticamente modificato prodotto da Monsanto, identificato col nome MON863, e autorizzato dalla Commissione europea nel gennaio del 2006 per la commercializzazione ai sensi della Direttiva 2001/18. All'interno del dossier presentato da Monsanto nel 2002 era infatti presente uno studio di 90 giorni sui topi alimentati con MON863, in cui emergevano alcune differenze rispetto agli animali di controllo nei parametri ematologici e nel peso dei reni, sebbene non statisticamente significative. Tale studio, pubblicato in seguito anche su di una rivista internazionale[41], era stato valutato positivamente sia dal comitato di esperti tedesco che per primo valutò il dossier, sia successivamente dall'EFSA. Entrambi i comitati di valutazione erano giunti alla conclusione che le differenze riscontrate fossero non biologicamente significative. In disaccordo con queste conclusioni, il francese CRIIGEN (Comitato per l'Informazione Indipendente e Ricerca sull'Ingegneria Genetica), gruppo di ricercatori critici verso gli OGM guidati da Gilles Eric Seralini dell'Università di Caen, ha richiesto di poter esaminare i dati originali dello studio. Dopo il rifiuto da parte di Monsanto di fornirli, Greenpeace è ricorsa a mezzi legali ottenendone l'accesso su ingiunzione del giudice nel giugno del 2005[senza fonte]. Sulla base dei dati consegnati da Monsanto i ricercatori del CRIIGEN hanno svolto una nuova valutazione statistica, concludendo che, sebbene l'analisi di "Hammond et al" fosse formalmente corretta, alla luce di quei dati non era possibile escludere una potenziale tossicità renale e che nuove ricerche erano necessarie per valutare adeguatamente la sicurezza di questo mais transgenico[42]. L'EFSA, chiamata a rivedere i dati alla luce di questa nuova analisi, ha effettuato una nuova valutazione, al termine della quale, riconfermando la sua opinione, ovvero che i prodotti derivati da questa varietà di mais transgenico sono da considerarsi sicuri nel contesto dell'uso autorizzato, ha sottolineato che l'analisi del CRIIGEN presentava limiti metodologici sul fronte della statistica adottata[43][44][45]. Il CRIIGEN ha riproposto nel 2009 un'analoga rianalisi per 3 diversi OGM (il già commentato MON863, il MON810 e l'NK603) sostenendo che questi presentassero profili di tossicità significativi[46]. Anche in questo caso l'EFSA è stata chiamata a rivedere le conclusioni e le metodologie adottate dallo studio concludendo che "le affermazioni degli autori, di nuovi effetti collaterali indicanti tossicità per i reni ed il fegato, non sono supportati dai dati presentati. Non vi è nessuna nuova informazione che porti a rivedere le opinioni sulla sicurezza dei tre eventi OGM. Il GMO Panel nota che diverse critiche alla statistica del precedente studio degli autori, sono ugualmente applicabili anche a questo nuovo articolo"[47]. Anche sulla soia geneticamente modificata nota come "Roundup ready" sono stati effettuati studi, come ad esempio quello condotto da un'équipe italiana guidata Manuela Malatesta e pubblicato nel 2002 ha rilevato una modifica nella funzionalità e nella struttura delle cellule di fegato, pancreas e testicoli in topi alimentati con la soia stessa[48].I risultati di questo studio sono stati contestati in quanto mancanti di adeguati controlli interni e in contrasto con tutta la letteratura sul tema, da membri della Accademic Review, una associazione di ricercatori e accademici che sottopone ad analisi di tipo revisione paritaria articoli sulla alimentazione.[49]Un nuovo studio, pubblicato il 20 settembre 2012 nella rivista Food and Chemical Toxiclogy[50], che ha visto coinvolti sia Seralini che Malatesta, ha ipotizzato per la prima volta una carcinogenicità del mais OGM, che, secondo i suoi autori, provocherebbe tumori in percentuali significativamente superiori rispetto al mais convenzionale. Nello studio è stato utilizzato il mais Nk 603 (che nella Ue non può essere coltivato, ma è legalmente importato e del quale si era già occupato nella sua pubblicazione del 2009 Seralini) e l'erbicida Roundup. Scopo dello studio era di valutare gli effetti a lungo termine (2 anni) di una nutrizione a base di OGM, contro i 90 giorni previsti dall'attuale normativa. L'articolo ha sollevato un'ampia controversia, non solo scientifica, che ha portato alla pubblicazione sulla stessa rivista di ben 13 articoli di commento che hanno sottolineato molteplici criticità nell'impianto sperimentale dello studio[51]. Una meta-analisi che giungeva a conclusioni diametralmente opposte era inoltre da poco uscita sulla medesima rivista[52]. Anche in questo caso è stato chiesto all'EFSA di effettuare un'analisi che, dopo aver raccolto anche i pareri pubblicati dalle varie istituzioni scientifiche internazionali, ha rilevato che il disegno sperimentale dello studio non permetteva di trarre conclusioni sulla sicurezza dell'OGM analizzato e anche in questo caso rilevava l'inadeguatezza dell'analisi statistica, concludendo: "gravi vizi di progettazione e metodologia nello studio Seralini et al. comportano che esso non soddisfi standard scientifici accettabili"[53]. A questo si è aggiunta la non volontà da parte del gruppo di ricerca di consegnare i propri dati per un'analisi indipendente[54] e la scoperta che le risorse necessarie a condurre lo studio provenissero da due catene distributive (Auchan e Carrefour) da anni impegnate in campagne contro gli OGM[55]. Questo ha portato diversi ricercatori e istituzioni scientifiche, quali l'Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani e la Federazione Europea delle Biotecnologie, a chiedere una sua ritrattazione[56]. L'Europa ha inoltre predisposto un apposito bando per realizzare una sperimentazione a lungo termine scientificamente corretta[57]. Nonostante lo studio sia considerato oggi non credibile da parte della comunità scientifica, il Parlamento italiano l'ha usato per impegnare il governo ad invocare la clausola di salvaguardia e bloccare la coltivazione di un altro OGM sul territorio nazionale[58].
                                                            Il 28 novembre 2013 la rivista
                                                            Food and Chemical Toxicology ha comunicato la ritrattazione del succitato articolo di Seralini et al. del 2012, i cui risultati sono stati giudicati «inconcludenti» in seguito alla revisione paritaria post-pubblicazione[59].

                                                            fonte : wikipedia

                                                            cordialmente

                                                            Francy
                                                            più studio e più mi accorgo di non sapere una mazza

                                                            Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione , un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato!!

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                                                              Conoscevo già la posizione di Bressanini, ho letto alcuni suoi libri e imparato anche cose interessanti quanto utili. Nell'"intervista" che hai postato ci sono molte cose taciute e alcune mistificazioni. Ci sarebbero anche motivazioni poco nobili nella sua crociata contro il biologico ma non mi soffermo.
                                                              Ho vissuto tre anni in Spagna tra Valencia e le isole Canarie. Buona parte del tempo ho lavorato nel mondo agricolo. Non è una mia statistica che dopo 20 anni di OGM è in continua crescita l'opposizione sociale e di coltivatori a questa pratica. Si parla di oltre il 70%.
                                                              Ci sono diversi studi scientifici recenti e indipendenti, anche spagnoli e statunitensi, che sollevano fortissime preoccupazioni per la salute ma soprattutto per la rapidità con cui parassiti e patogeni delle piante sviluppano resistenza agli OGM. Anche nelle altre tecniche agricole seppur con più lentezza (la vita cerca sempre soluzioni adattative nel tentativo intrinseco alla sua natura di perpetrarsi). In particolar modo per quanto riguarda le mutazioni genetiche, da voi sempre molto rapide negli organismi viventi più semplici, si stanno verificando in maniera anomala sia per contrastare le tecniche OGM ma anche a causa del massiccio utilizzo di erbicidi e altro per l'effetto mutogeno che generano. Le preoccupazioni per queste mutazioni si allargano anche ad organismi viventi non direttamente interessati al rapporto pianta-parassita. Ciò che sta avvenendo è incontrollabile.

                                                              Condivido nella sostanza il pensiero di Harari nel sostenere che il progresso delle scienze è inarrestabile e ci sta portando in una nuova era dai risultati imprevedibili ma che collocherà verosimilmente l'uomo in secondo piano rispetto a ciò che da lui stesso verrà creato. Chissà, magari davvero il semplice uomo biologico diverrà il cagnolino domestico di super calcolatori algoritmici o di superuomini geneticamente avanzati. Noi non vivremo abbastanza per scoprirlo.

                                                              L'orientamento filosofico preso dalla biologia e la conseguente direzione delle ricerche scientifiche che considerano l'uomo una macchina biochimica basata su freddi algoritmi porterà a nuovi risvolti.
                                                              Dal mio canto mi rallegro del fatto che il mio organismo, nei suoi processi biochimici se è vero quanto sostiene la biologia, produca una gran varietà di ormoni che mi rendono così "sentimentale", spero empatico, e distante da un freddo calcolatore.

                                                              Dal punto di vista politico la presunta levatura morale della democrazia occidentale non si discosta di molto da qualsiasi altro regime di potere. Non è altro che una forma più mellifua di dominio.

                                                              Godiamoci quello che c'è perché le decisioni di ciò che sarà le prende qualcuno per tutti. Senza interpellarci.
                                                              http://www.fao.org/docrep/013/i1699e/i1699e.pdf

                                                              Ieri ho chiesto ad eroyka di cancellare il mio account. Perché non si pensi che sia per mancanza di argomenti specifico che lo avevo richiesto prima che venisse pubblicato il pensiero di Bressanini.

                                                              Non sono mai stato particolarmente attratto dai social, non ho Facebook ad esempio, e non mi mancano persone con cui avere confronti a quattro occhi anche animati da visioni contrapposte.

                                                              Vi saluto.
                                                              Sono certo che non sentirete la mia mancanza

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