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Di fatto il governo IT dichiara :Emergenza climatica

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    curiosità storiche

    .... come veniva lavorato l'amianto in Casale Monferrato



    notare i DPI

    FINE OT
    Ultima modifica di Mr_Hyde; 01-11-2021, 23:50.
    più studio e più mi accorgo di non sapere una mazza

    Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione , un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato!!

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    • Originariamente inviato da diezedi Visualizza il messaggio
      sopratutto non saranno centinaia di milioni di PDC a risolvere i problemi.Perchè consumano .Comunque.E ho una HITACHI da 11 anni , una Sanyo da 13 , 2 FTXM da 2 1/2 e l ultima una dual split FTXM da 1 1/2...Tripli vetri .
      Prima di quello ho fatto tende estive ed invernali (le finestre erano già state cambiate dal vecchio proprietario).

      So che anche le PDC consumano ed inquinano ma dovremo pur scaldarci.
      I miei nuovi clima hanno come gas R32 contro R410a.
      A parità di peso ha il 70% in meno di GWP e ne basta un peso inferiore.
      Non ho azzerato il mio impatto ma l’ho notevolmente ridotto (senza dover rinunciare a scaldare la mia famiglia).
      Consapevole che i miei consumi abbiano comunque un impatto, con il mio FV “verso” in rete l’equivalente GREEN dei miei consumi in energia.

      Originariamente inviato da diezedi Visualizza il messaggio
      Ma la casa non intendo usare plastiche per imbottirla.Aspetto di poterla rifare forse un giorno chissa in Itong o legno.
      Se hai delle intercapedini potrebbe funzionare la lana di pecora per imbottirle?
      Ho degli amici toscani che mi dissero che se qualcuno si proponesse di tosare (gratis) le pecore che allevano, sarebbero ben lieti di cedergli (gratis) la lana tosata.

      Anche a me l’idea di “imbottire” i muri mette pensiero per la non reversibilità dell’intervento e per la “breve” conoscenza di alcuni materiali.
      E se la schiuma poliuretanica che insufflano si scoprisse che non fosse così salutare?

      Vi racconto la mia serata per farvi capire come (anche nella stessa famiglia) ci possano essere tanti approcci diversi che possono portare alla stessa soluzione.

      Stasera con marito e figlio piccolo parlavamo a tavola del bilancio condominiale e dei consumi d’acqua.

      Mio marito mi ha fatto giustamente notare che avendo scelto di bere “l’acqua del sindaco” è normale che ne consumiamo una discreta quantità e che 3.000 litri l’anno li usiamo per bere.
      Per mio marito i lati positivi erano la fatica risparmiata e l’acqua più buona (in secondo piano il risparmio che ha comunque “conteggiato”).
      Il piccolo gli ha risposto che in più non inquiniamo. Devo dire che già alla materna dava soddisfazione: lo avevano premiato con il titolo di ricicloman facendo un gioco l-test per insegnare ai bimbi la raccolta differenziata.

      Io invece ho visualizzato 2.000 (!!!) bottiglie spostate da camion (inquinando), che magari erano state stipate 1 mese incocciate sotto al sole, messe faticosamente nel carrello, poi in auto, a casa non sai mai dove metterle, finiscono sempre troppo in fretta (facendomi sprecare tempo per riacquistarle).
      Poi devi svuotare in continuazione il
      raccoglitore per la plastica.

      Per fortuna l’acqua di Roma è buona.

      Da qualche anno abbiamo anche abbandonato le bottiglie per il vino.
      Quando seguivo anche l’Umbria mi fermavo periodicamente in una cantina con vini che gradivo. In un’occasione mi proposero la bag-in-box ma ho risposto gentilmente che il cartone tipo tavernello o peggio non lo avrei mai comprato.
      Mi dice che hanno un nuovo merlot e le piacerebbe farmelo assaggiare, perplessa le rispondo che è il solito che acquisto da anni.
      Apre la porta da cui me lo aveva portato e mi mostra un cartoncino da 5 litri con un rubinetto (con valvola unidirezionale che permette a vino di uscire ma non all’aria di entrare).

      Questo per dire che ci sono tanti modi per dare piccoli contributi che se ripetuti ogni giorno da N persone possono aiutare a migliorare le cose.
      Provate a visualizzare sul pavimento di una piazza 2.000 bottiglie di plastica in meno e 250 di vetro per ogni famiglia.
      Mica male…
      Ultima modifica di JO GREEN; 02-11-2021, 00:16.
      FV: 4.68 kwp - 13 PANNELLI SunPower X22 - 360wp - inverter ABB UNO-DM 4 - azimuth = 10 - tilt = 15° - dal 15/02/2019 - Penta-split Daikin Stylish con gas R32 (25+25+25+25+42) dal 31/10/2018 http://pvoutput.org/list.jsp?id=73607

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      • Le "guaine" che dici tu, B_N_ non erano guaine, ma gli isolanti che si trovavano nelle piastre delle resistenze (tra i tanti mestieri che ho fatto, ho lavorato anche in una industria di piccoli elettrodomestici), mentre io mi riferivo alle guaine sui contatti e i fili nudi che arrivano a quelle resistenze. Non potevano essere di mica, in quanto la mica è fragile, mentre serviva la consistenza del tessuto e la resistenza al calore, che l'amianto garantiva (poi si è usata la fibra di vetro).

        Ti ho già scritto che sono solito a scrivere solo di ciò che conosco, oppure chiarisco subito se sto esprimendo un dubbio o una mia ipotesi.


        p.s.: ho fatto innumerevoli lavori nella mia vita lavorativa, avendo iniziato fin da adolescente (in regola con i libretti), e ancora prima, da bambino (in nero). Molte delle mie conoscenze le ho acquisite sul campo e mi hanno aiutato a rendere molto bene anche negli studi, facendomi guadagnare le borse di studio che mi hanno permesso di completare quegli studi.

        ••••••••••••

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        • Originariamente inviato da Mr_Hyde Visualizza il messaggio
          .... come veniva lavorato l'amianto in Casale Monferrato

          notare i DPI
          Impressionante: lo maneggiavano come fossero panettiere che mescolano farina.
          Anche solo la polvere di cemento sarebbe stata deleteria per i loro polmoni.
          Che brutto capitolo…
          FV: 4.68 kwp - 13 PANNELLI SunPower X22 - 360wp - inverter ABB UNO-DM 4 - azimuth = 10 - tilt = 15° - dal 15/02/2019 - Penta-split Daikin Stylish con gas R32 (25+25+25+25+42) dal 31/10/2018 http://pvoutput.org/list.jsp?id=73607

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          • Originariamente inviato da JO GREEN Visualizza il messaggio
            Che brutto capitolo...
            Quel filmato l'avevo già visto, ma anche a rivederlo mi viene quasi da piangere. Pensare che poi si è proseguito a produrlo e commercializzarlo anche dopo che i proprietari erano stati avvisati della sua pericolosità... mi monta su anche la rabbia.

            Un grosso deposito dell'Eternit c'era anche a Torino, dietro casa di alcuni miei parenti, che andavo sovente a trovare con la mia famiglia e passeggiavo tranquillamente su quei marciapiedi, con l'erba e i muri imbiancati di quella polvere. Fortuna che allora abitavo in collina, prima di trasferirmi in provincia, e quella polvere non l'ho respirata più di tanto, ma quei lavoratori...


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            • Anche nei miei ricordi di bambina c’è l’eternit che secondo gli adulti era il meglio.
              Speriamo che non ricapiti mai più una cosa del genere…
              FV: 4.68 kwp - 13 PANNELLI SunPower X22 - 360wp - inverter ABB UNO-DM 4 - azimuth = 10 - tilt = 15° - dal 15/02/2019 - Penta-split Daikin Stylish con gas R32 (25+25+25+25+42) dal 31/10/2018 http://pvoutput.org/list.jsp?id=73607

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              • Impressionante: lo maneggiavano come fossero panettiere che mescolano farina.
                Anche solo la polvere di cemento sarebbe stata deleteria per i loro polmoni.
                certamente JO, il tipo di impianti utilizzati rendevano l'ambiente lavorativo sovrassaturo di polveri, inoltre la mancanza di DPI dava "il colpo di grazia" , senza contare che il vestiario veniva portato a casa per il lavaggio.
                Insieme ai vestiti , inconsciamente , portavano a casa anche la "morte" (polvere di asbesto) ai propri cari. .


                Quel filmato l'avevo già visto, ma anche a rivederlo mi viene quasi da piangere. Pensare che poi si è proseguito a produrlo e commercializzarlo anche dopo che i proprietari erano stati avvisati della sua pericolosità... mi monta su anche la rabbia.
                già!!! NLL anche a me monta la rabbia , in quanto l'industria chimica e petrolchimica è piena di episodi simili ....dai solventi aromatici ( e per aromatici non intendo che hanno un aroma ! ma mi riferisco ad una classe di composti chimici , il tipico esempio è il benzene ed il toluene nelle vernici ), al VCM
                etc ... ( benzina ,gasolio etc..etc.. )


                comunque molte vite potevano essere salvate , in quanto i sospetti sono nati nel 1900 ...




                Un po' di storia su conoscenze e prevenzione del rischio da amianto.


                -Le conoscenze


                1898. L. Deane Ispettrice del Lavoro in Gran Bretagna segnala la pericolosità delle polveri di amianto.

                1906. E.M. Murray illustra in Gran Bretagna, un caso “emblematico” di malattia da amianto arrivato alla sua osservazione 7 anni prima; in Francia 50 casi di morti in tessitrici sono messi in rapporto con l’esposizione a polveri di amianto; il tribunale di Torino giudica ammissibile e credibile una denuncia di pericolosità per la salute dell’amianto.

                1909. R. Scarpa a Torino a proposito di 30 casi di grave tubercolosi in lavoratori dell’amianto lancia un “grido di allarme” per la pericolosità del pulviscolo che si libera nelle fabbriche dove questi avevano lavorato.

                1911. Esperimenti in ratti mostrano “ragionevoli elementi” per sospettare della pericolosità delle polveri di amianto.

                1918. Negli Stati Uniti alcune compagnie assicuratrici rifiutano di coprire i lavoratori dell’amianto stante la pessima condizione delle industrie dove lavorano.

                1924-27. W.E. Cooke in Gran Bretagna descrive con maggiore precisione la fibrosi polmonare da accumulo di polveri di amianto denominata “asbestosi”.

                1930. E.R.A. Merewether e C.W. Price dell’Ispettorato del Lavoro della Gran Bretagna redigono un rapporto altamente convincente nel descrivere la pericolosità delle aziende dove viene tessuto e lavorato l’amianto.

                1935-45. Vengono descritti in Gran Bretagna in Germania e negli Stati Uniti casi di tumore del polmone in lavoratori ammalati o morti per asbestosi.

                1941-49. M. Nordmann e A. Sorge riportano in Germania i primi indizi della cancerogenità dell’amianto in sperimentazioni con topi; i risultati di altre sperimentazioni effettuate nello stesso periodo negli Stati Uniti presso i laboratori Saranac per conto di aziende produttrici non verranno mai resi noti.

                1942. In Germania viene riconosciuta come malattia professionale indennizzabile il tumore polmonare che compare in lavoratori con l’asbestosi.

                1955. R. Doll in Gran Bretagna dimostra con certezza che i lavoratori dell’amianto hanno un elevato rischio di ammalarsi di tumore polmonare.

                1959-60. R.Wagner e coll. in Sud Africa identificano il mesotelioma come conseguenza lavorativa e non lavorativa della esposizione ad amianto.

                1964. Il convegno della Accademia delle Scienze di New York promosso da I. Selikoff sancisce tra le altre cose che il mesotelioma è un rischio che riguarda tutti i lavoratori dell’amianto ed anche la popolazione generale esposta ad amianto.

                1977. La IARC classifica come cancerogene per l’uomo tutte le varietà di amianto.

                1985. Alla conferenza internazionale di Montréal viene confermato che i valori limite per l’amianto negli ambienti di lavoro ed anche quelli più bassi stabiliti negli ultimi anni non proteggono dal rischio di tumori.




                La prevenzione


                1931. In Gran Bretagna viene promulgata una regolamentazione per controllare la polvere nelle manifatture di amianto e per indennizzare la asbestosi.

                1946. Negli Stati Uniti l’ACGIH propone che venga rispettato un valore limite di polverosità nell’ambiente di lavoro per la prevenzione dell’asbestosi. Si tratta di un valore che solo in seguito verrà denunciato come “inadeguato” “grezzo” e frutto di “corporate
                corruption”

                1966. Viene chiusa la miniera di crocidolite di Wittenoom in Australia; in alcuni paesi inizia per determinate applicazioni la sostituzione della crocidolite con altre varietà di amianto o con fibre artificiali.

                1969. Una regolamentazione viene promulgata in Gran Bretagna e vengono fissati tra le altre cose dei limiti per le fibre di amianto molto più bassi di quelli dell’ACGIH.

                1975-80. Iniziano negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna e poi in altri paesi campagne di informazione e di protesta dei “media” dei sindacati e di varie associazioni contro l’amianto ed i produttori di amianto; in molti procedimenti giudiziari sono riconosciute le richieste di indennizzo di lavoratori ammalati a causa dell’amianto; situazione questa che porterà con il passare degli anni alla bancarotta di molte industrie dell’amianto principalmente negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna.

                1975. In quasi tutti i paesi industrializzati vengono ridotti l’importazione e l’impiego di amianto ed in primo luogo della crocidolite

                1992-99. La maggioranza dei paesi industrializzati ed anche l’Unione Europea ma non gli Stati Uniti bandiscono la commercializzazione e l’impiego di ogni varietà di amianto.

                2000-01. L’Organizzazione Mondiale del Commercio rigetta l’opposizione contro il bando del crisotilo presentato dal Canada interessato in quanto produttore e sostenitore della possibilità di impiegarlo in maniera sicura.



                Tratto da: Amianto atti della conferenza regionale
                Pistoia, Piccolo Teatro Mauro Bolognini, 2005


                Microsoft Word - SintesiStoriaEternit.doc (unipd-org.it)
                Storia dell'amianto e nascita dell'eternit
                Associazione familiari vittime amianto



                Normativa di riferimento



                Il D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81. Il Titolo IX, Capo III e Capo IV (articoli 246-265) si occupa della protezione dai rischi connessi all´esposizione all´amianto e delle sanzioni.




                La legge 27/03/1992 n. 257 contiene norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto. L'art. 1 vieta in modo tassativo, "l'estrazione, l'importazione, l'esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto o di prodotti contenenti amianto". Evidente la volontà del legislatore: l'amianto, uno qualsiasi dei sei silicati fibrosi riportati all'art. 23 del D. Lgs 277/91, è posto al bando. È vietato sia nel ciclo produttivo, sia in quello commerciale.


                Il Decreto 6 settembre 1994 "Normative e metodologie tecniche di applicazione dell'art. 6, comma 3, e dell'art. 12 comma 2 della legge 27/3/1992, n. 257, relativa alla cessazione dell'impiego dell'amianto". Il decreto stabilisce, tra l'altro, le modalità tecniche da adottarsi, per le attività di bonifica.


                D.M. 20/08/99 “Ampliamento delle normative e delle metodologie tecniche per gli interventi di bonifica, ivi compresi quelli per rendere innocuo l'amianto, previsti dall'art. 5, comma 1, lettera f), della legge 27 marzo 1992, n° 257, recante norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto”.



                FONTE : Amianto (unipd-org.it)
                Ultima modifica di Mr_Hyde; 02-11-2021, 02:57.
                più studio e più mi accorgo di non sapere una mazza

                Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione , un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato!!

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                • riesco a capire la posizione di Mr_hyde per una ragione molto semplice, anch'io faccio spesso lo stesso errore
                  sono un tecnico di un altro settore per cui in quello sono oggettivamente "avanti" rispetto agli altri, ma è giusto criticare ma è giusto anche farsi autocritica
                  è giusto che ad un certo punto si sia deciso di eliminare l'asbesto ma è anche facile per un esperto dire che "si sarebbe dovuto agire prima", ancora più facile per un semipolitico specchiarsi e vedere malafede
                  la realtà era che quando cominciarono a circolare VOCI, su presunte pericolosità si scontrarono con la tradizione tecnica che lo vadeva come materiale vicino alla perfezione, e bada che non ho vent'anni ma nemmeno settanta!
                  è successo quello che umanamente era giusto che succedesse, se non mettiamo insieme alle [giuste] valutazioni tecniche questo aspetto diveniamo avvoltoi che si nutrono della morte altrui
                  ovvio che questa considerazione non vale solo per l'asbesto, vale per tante cose della vita
                  tu sei in mezzo, io e NLL ai due estremi, è facile ancora di più "arrabbiarsi", chiediti nella vita che tempi di reazione hai avuto TU
                  io su critiche che so essere giuste e su suggerimenti che nel futuro saranno ovvi ritengo onesto non alzare la voce con chi è oggettivamente in difficoltà di recepimento
                  Originariamente inviato da JO GREEN Visualizza il messaggio
                  Anche a me l’idea di “imbottire” i muri mette pensiero per la non reversibilità dell’intervento e per la “breve” conoscenza di alcuni materiali.
                  E se la schiuma poliuretanica che insufflano si scoprisse che non fosse così salutare?
                  considerazione fondata, ma attenta che se vai avanti così arrivi a valutare l'idea di demolire la casa, dal resto è indubbio che i risultatti sarebbe eccellenti
                  io ho usato due diverse soluzioni
                  casa mia era ed è abitata per cui dovevo astenermi dal bucaiolarla troppo, ho usato resina espansa
                  mia suocera è morta ed abbiamo fatto un ristrutturazione dell'appartamento per uno dei miei figli, dato che lavoro anche per un produttore di imballaggi mi sono fatto dare qualche metro cubo di piccoli ritagli ed attraverso un buco in alto li abbiamo infilati nelle intercapedini, è morbibo, non collasserà, non è igroscopico, non esala gas
                  ovvio che non puoi farlo mentre ci abiti
                  valutando la differenza tra l'inverno prima e quello dopo (uno solo, lo scorso) il risultato è più che eccellente
                  eviterei la lana di pecora come altri prodotto naturali e "naturali" perchè sono igroscopici e con il tempo colassano, sai già che l'assioma
                  naturale -> solo bene
                  sintetico -> solo male
                  non mi è mai appartenuto, per esempio non mangio funghi velenosi e preferisco tubi di plastica rispetto a quelli in metallo

                  ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                  " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                  • Il mio non è un pregiudizio ma se diezedi non userà mai materiali sintetici, il suggerimento ricade necessariamente su quelli naturali pur essendo consapevoli dei limiti di alcuni materiali.

                    La mia è più che altro prudenza. Uso la miglior soluzione che la tecnologia mi offre ma mi lascio sempre la via d’uscita dello smontaggio rapido nel caso fosse un Eternit2.

                    Proprio per questo ho usato l’XPS per isolare (dall’interno) il soffitto del mio bungalow al mare.
                    La differenza è stata da subito notevole.
                    Lì mi metteva meno pensiero perché passiamo poco tempo in casa e (nel caso si scoprisse in futuro che è dannoso per la salute), l’ho avvitato sulle assi di legno e in mezza giornata lo potrei rimuovere e smaltire.

                    La schiuma espansa che ci hanno proposto per i muri di casa mi lascia un po’ più di dubbi perché non è reversibile.

                    Proprio quest’estate c’è stato un avviso di sicurezza per la schiuma fonoassorbente in poliuretano su base poliestere (PE-PUR) utilizzata su ventilatori domiciliari di una nota azienda.
                    L’avviso recitava:

                    “1) la schiuma in PE-PUR può degradarsi in particelle che possono penetrare nel percorso dell'aria del dispositivo e venire ingerite o inalate dall'utente
                    2) la schiuma in PE-PUR può rilasciare alcune sostanze chimiche”

                    Tralascio la prima parte (ingestione/inalazione durante l’uso) che non ci riguarda ma la comunicazione prosegue con:

                    “I potenziali rischi di esposizione chimica dovuta all’emissione di sostanze comprendono: mal di testa/capogiro, irritazione (occhi, naso, vie respiratorie, pelle), ipersensibilità, nausea/vomito, effetti tossici e cancerogeni.”

                    Mi sono detta che aver fatto il cappotto facilmente smontabile è stata un’idea saggia. La giusta via di mezzo per sfruttare la tecnologia ma disfarsene se diventa dannosa.
                    FV: 4.68 kwp - 13 PANNELLI SunPower X22 - 360wp - inverter ABB UNO-DM 4 - azimuth = 10 - tilt = 15° - dal 15/02/2019 - Penta-split Daikin Stylish con gas R32 (25+25+25+25+42) dal 31/10/2018 http://pvoutput.org/list.jsp?id=73607

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                    • Originariamente inviato da JO GREEN Visualizza il messaggio

                      “1) la schiuma in PE-PUR può degradarsi in particelle che possono penetrare nel percorso dell'aria del dispositivo e venire ingerite o inalate dall'utente
                      2) la schiuma in PE-PUR può rilasciare alcune sostanze chimiche”
                      La schiuma poliuretanica si degrada con gli uw
                      In edilizia ne usiamo/usavo discreta quantita per motivi di praticita e tenuta, immagina che le porte installate negli ultimi 30 anni sono quasi tutte fissate con quella, nel caso tiene piu di calce e gesso perche elastica e robusta
                      L' XPS se lasciato all'aperto come il poliuretano sin polverizza e ingiallisce nella parte esterna, non per nulla è consigliato non lasciarlo montato in facciata per troppo tempo senza rasatura
                      Per contro una volta installato al 100% non creano problemmi apparenti, Io ho smontato delle parti di cappotto qui a casa Mia e appaiono ancora integri al 100%, installato nel 2002............... non ieri eh!!!!

                      Io no dormirei sotto dei pannelli in XPS esposti, almeno incollaci una carta da parati

                      P.s. X Diezedi.. Qui in zona abbiamo un produttore di case in legno E PAGLIA, inserita tra parete esterna e interno nello spessore di circa 40/50 Cm
                      Non che la paglia sia non adatta, il problema è come viene prodotta e trattata, immagina che il glifosato lo trovi sulla pasta, E SULLA PAGLIA??????.
                      NON DIRMI "MA QUELLA BIO", gia quella bio....................
                      Come la fibra di legno.....................e il sughero, se non trattati quanto durano

                      Il mio tetto in legno massello, realizzato in Trentino, sembra nuovo dopo 20 anni, non è certamente TUTTO NATURALE, loro hanno fornito anche il "trattamento" che io ho applicato


                      P.s.2 Non conosco la mia impronta energetica/ambientale pero devo ammettere di aver pensato anche all'ambiente, tetto tutto in legno, dura piu del cemento, pareti termiche e in aggiunta cappotto, finestre come da normativa IN LEGNO CON DOPPI VETRI,
                      In sostanza con 9 Kw scaldo circa 240 Mq.
                      Di piu non è facile, anche se possibile
                      Ultima modifica di rrrmori53; 02-11-2021, 11:48.
                      Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
                      Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
                      Utente EA dal 2009

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                      • Ci ho incollato questi pannelli estetici.
                        Pannelli da soffitto in polistirolo XPS, rivestimento per soffitto leggero e stabile, in diversi modelli e colori https://www.amazon.it/dp/B08P5H73F7/...ing=UTF8&psc=1
                        Per capirci hanno una finitura lucida rispetto ai pannelli xps che sembrano porosi.

                        Possono andare bene?
                        FV: 4.68 kwp - 13 PANNELLI SunPower X22 - 360wp - inverter ABB UNO-DM 4 - azimuth = 10 - tilt = 15° - dal 15/02/2019 - Penta-split Daikin Stylish con gas R32 (25+25+25+25+42) dal 31/10/2018 http://pvoutput.org/list.jsp?id=73607

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                        • Originariamente inviato da JO GREEN Visualizza il messaggio
                          Il mio non è un pregiudizio ma se diezedi non userà mai materiali sintetici, il suggerimento ricade necessariamente su quelli naturali pur essendo consapevoli dei limiti di alcuni materiali.
                          Anche qua ci può venire incontro la tecnologia che, con un trattamento relativamente semplice, consente di utilizzare proprio la lana di pecora come ottimo isolante termico. Mi riallaccio all'offerta del pastore che offre gratuitamente la lana delle sue pecore, in cambio di provvedere da sé alla tosatura periodica, sarebbe il caso di mettere in contatto l'offerta con la domanda: "Lana di pecora come isolante"

                          Avevo anche dei link di un'azienda nel cuneese che produce isolanti a base di cellulosa riciclata (scarti della carta), resa ignifuga, da insufflare nell'intercapedine dei muri. Provo a recuperare il link.

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                          • Originariamente inviato da JO GREEN Visualizza il messaggio

                            Possono andare bene?
                            Sembra che la pellicola protettiva sia compresa nella finitura
                            Basta he controlli nel tempo, se diventa opaca la parte a vista o se trovi polvere impalpabile drizza le orecchie
                            Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
                            Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
                            Utente EA dal 2009

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                            • A proposito di emergenza climatica ...
                              Cosa ne dite della proposta di portare l'acqua di mare nelle zone del deserto africano che sono sotto il livello del mare ?

                              A me sembra una buon idea .
                              https://www.corriere.it/scienze/08_s...4f02aabc.shtml
                              ----------------------------------
                              Ortaggi, fiori e persino piante ornamentali: possono crescere anche nel deserto, utilizzando l'acqua del mare, grazie a un'ingegneria ecologicamente sostenibile che sta studiando soluzioni veramente sorprendenti per combattere la siccità e l'emergenza idrica. Il deserto del Sahara è il più vasto di tutto il pianeta. Non esistono corsi d'acqua e l'idrografia è rappresentata semplicemente da una rete di valli disseccate e di fiumi, dove l'acqua scorre solo nel caso di piogge abbondanti. Eppure in questa parte del pianeta dove vivono gli uomini blu (i tuareg) si possono creare le condizioni per una sorta di foresta, dove esista il microclima adatto all'irrigazione e dove ci sia aria fresca e luce fotosinteticamente attiva per la crescita delle piante.
                              Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                              • Dovunque l'uomo è intervenuto per stravolgere in tempi brevi un'area naturale, ha creato più problemi di quanti ne abbia risolti.

                                E' da almeno un secolo che nell'alto Egitto si sta cercando di rendere verde e fertile porzioni sempre più vaste di deserto. E' un lavoro lunghissimo, che deve seguire i ritmi della natura. Ci ho vissuto un anno in Egitto, e devo dire che l'apparente lentezza è giustificata dal fatto che sono falliti tutti i tentativi di accelerazione, mentre dove hanno rispettato i ritmi naturali è stato possibile apprezzarne i benefici.

                                L'Egitto non è nuovo alla trasformazione delle aree sabbiose in terreni fertili da destinare alle coltivazioni, fin dall'antichità le aree alluvionali sulle sponde del Nilo sono state allargate alle zone confinanti. Purtroppo questi tentativi di rendere fertile il deserto, iniziati già qualche migliaio di anni fa, si scontrano con la desertificazione operata dai cambiamenti climatici. Da sperare che si possa essere in grado di procedere più velocemente noi, o di rallentare il riscaldamento globale, o meglio ancora entrambe le cose.

                                p.s.: Non basta portare l'acqua sulla sabbia del deserto, occorre portare anche il terreno fertile, questo è quanto ho visto fare in Egitto. Comunque è un bene procedere con il progetto che hai linkato, può senz'altro essere parte di un piano più vasto e a lungo termine per garantire altre aree fertili, per aumentare la disponibilità di cibo e spazi vivibili per animali e persone.
                                Ultima modifica di nll; 02-11-2021, 14:37.

                                ••••••••••••

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                                • Originariamente inviato da nll Visualizza il messaggio

                                  p.s.: Non basta portare l'acqua sulla sabbia del deserto, occorre portare anche il terreno fertile, questo è quanto ho visto fare in Egitto. .
                                  La Toscana e terra da fornace, dove vuoi scavi e fai mattoni
                                  Peccato che poi non riesci a farci crescere nemmeno la gramigna, seminata 2 volte in 6 anni, niente siamo al punto di partenza
                                  Lavorato il mese scorso il terreno sara necessari 5/6 Mc di compost, da ritirare nell'impianto del Comune di Siena, la cessione è gratis per uso personale e agricolo/giardinaggio
                                  Nel mese in corso altra lavorazione e cosi fino a Marzo
                                  Poi semina e tanta speranza
                                  I tempi diventano lunghi nei terreni non adatti serve lavoro, materiale organico,
                                  immagino in area desertica cosa puo essere


                                  Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
                                  Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
                                  Utente EA dal 2009

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                                  • Originariamente inviato da nll Visualizza il messaggio
                                    Ci ho vissuto un anno in Egitto, e devo dire che l'apparente lentezza è giustificata dal fatto che sono falliti tutti i tentativi di accelerazione, mentre dove hanno rispettato i ritmi naturali è stato possibile apprezzarne i benefici.
                                    Quando ero ragazza ero per la prima (di tante volte) in un paese arabo e chiesi alla guida perché tutti fossero così lenti.
                                    Mi rispose che gli occidentali cercavano di rincorrere il tempo senza mai riuscirci, loro lasciavano semplicemente che scorresse.
                                    Proprio per questo da loro non servivano ne’ psicologi ne’ cardiochirurghi.

                                    In quel momento mi sono resa conto che ero in vacanza e potevo prendermela con calma anche io…
                                    FV: 4.68 kwp - 13 PANNELLI SunPower X22 - 360wp - inverter ABB UNO-DM 4 - azimuth = 10 - tilt = 15° - dal 15/02/2019 - Penta-split Daikin Stylish con gas R32 (25+25+25+25+42) dal 31/10/2018 http://pvoutput.org/list.jsp?id=73607

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                                    • Ciao

                                      Mi ha sorpreso questa ricerca

                                      https://www-nasa-gov.translate.goog/..._tr_pto=nui,sc


                                      Cosa collega il deserto più grande e più caldo della Terra alla sua più grande foresta pluviale tropicale?
                                      Il deserto del Sahara è una fascia marrone quasi ininterrotta di sabbia e macchia nel terzo settentrionale dell'Africa. La foresta pluviale amazzonica è una densa massa verde di giungla umida che copre il nord-est del Sud America. Ma dopo che i forti venti spazzano il Sahara, una nuvola abbronzata si alza nell'aria, si estende tra i continenti e unisce il deserto e la giungla. È polvere. E molto.
                                      Per la prima volta, un satellite della NASA ha quantificato in tre dimensioni quanta polvere fa questo viaggio transatlantico. Gli ancora non hanno solo misurato il volume della polvere, ma hanno anche calcolato quanto fosforo - residuo nelle sabbie del Sahara da parte del passato del deserto come fondo di un lago - viene trasportato attraverso l'oceano da uno dei luoghi più desolati del pianeta a uno dei suoi più fertili.

                                      io non mastico molto la lingua inglese quindi questa sopra è una traduzione automatica

                                      (mi scuso in anticipo per eventuali errori di traduzione)

                                      voi ne eravate a conoscenza ?

                                      cordialmente

                                      Francy
                                      più studio e più mi accorgo di non sapere una mazza

                                      Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione , un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato!!

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                                      • Non la conoscevo ma mi sembra una buona notizia.
                                        In una zona desertica (in cui anticamente c’era un lago) c’è tanto fosforo.
                                        Lì servirebbe a poco ma grazie a delle correnti naturali, viaggia da un continente all’altro per finire proprio dove serve e va a nutrire la foresta amazzonica che ne ha decisamente più bisogno.

                                        Sapevo che la sabbia del deserto potesse viaggiare per lunghi tragitti: a volte con il vento da sud le nuvole sono rossicce e le auto sono a pois perché piove acqua e terra.
                                        Non sapevo che questo potesse essere così utile…
                                        FV: 4.68 kwp - 13 PANNELLI SunPower X22 - 360wp - inverter ABB UNO-DM 4 - azimuth = 10 - tilt = 15° - dal 15/02/2019 - Penta-split Daikin Stylish con gas R32 (25+25+25+25+42) dal 31/10/2018 http://pvoutput.org/list.jsp?id=73607

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                                        • ho trovato questo spendido articolo di VIncenzo Olita, finalmente qualcuno che parla chiaro, si può benissimo non essee d'accordo su tutto, io stesso non ne faccio adorazione
                                          ma almeno quelli che stanno ad ascoltare i deriri della ragazzetta maleducata leggano un'opinione seria

                                          fanno tanto, i C. loro, ma lo fanno di nascosto cercando NON prendersi le loro responsabiltà e far supporre al poppolo che lo stanno facendo solo perchè spinti di sciemenziati e da improbabile volontà poppolare
                                          è per questo che si sono comportati come fotomodelle invece che parlare

                                          Vincenzo Olita
                                          Storici incontri tra potenti, ma che cosa hanno in comune?
                                          Solo l'essere adunanze, la prima, nel 325 durata 4 mesi, fu l'inizio delle pietre miliari nella storia del Cristianesimo, a Nicea, tra l'altro, fu formulato il Credo che, in linea di massima, continuiamo a recitare. La seconda, nel 1521 durata 4 mesi, in cui il monaco agostiniano Martin Lutero avviò la Riforma protestante.
                                          E Roma 2021? Durata effettiva 10 ore in cui fornire risposte alle criticità del pianeta. Senza voler sminuire analisi e riflessioni dei leader segnaliamo che a monte di un vertice internazionale vi è un lavorio diplomatico degli sherpa che affinano e intrecciano le varie posizioni anche per predisporre le risoluzioni conclusive.
                                          Allora come spiegare tanta enfasi che, in particolare nel caso dell'informazione, sfiora una sorta d'isterismo professionale. 5300 agenti per la sicurezza sostiene il Tg1, no circa 8000 abbondano altre emittenti, tralasciando la molteplicità dei dati riteniamo che trattasi di uno sforzo organizzativo e finanziario al di là di ogni immaginazione popolare. Naturalmente, vi è anche il rovescio della medaglia, soddisfazione per il top degli alberghi e della ristorazione romana, per le ore di straordinario degli apparati di sicurezza e così via. A seguito dei venti Paesi membri effettivi del G20 anche cinquemila ospiti che, insieme agli attori principali, partecipano al kolossal cinematografico in cui si è trasformato l'incontro.
                                          Ridicola un'ora e cinquanta di fotografie, ad uso delle reti televisive, per l'accoglienza dei partecipanti alla prima sessione. Tra i Paesi ospiti anche Singapore Spagna, Paesi Bassi, Portogallo Norvegia e Svizzera, organizzazioni internazionali dall'ONU al FMI, dalla FAO all'OIE - Organizzazione mondiale per la salute animale.
                                          Allo spettacolo non poteva mancare visibilità per l'opposizione istituzionale e di rito, la manifestazione ambientalista degli scioperanti del venerdì, tanto funzionali a governi e informazione in quanto completamento di un retorico equilibrio.
                                          Come in ogni operazione di marketing vi è stato l'utilizzo di tre parole chiave: Persone, Pianeta, Prosperità, naturalmente declinate con tutto l'armamentario possibile del politicamente corretto. A queste si è aggiunta Multilateralismo, magica parola scoperta dal Presidente del Consiglio, di fatto, in uso da sempre nel linguaggio e nella pratica dei rapporti internazionali.
                                          Da alcuni anni gli Engagement Groups in nove settori fungono da consulenti indipendenti stilando un documento annuale coordinato da persone o gruppi vicini alla presidenza di turno. In questa edizione il Business 20, presieduto dalla Confindustriale Emma Marcegaglia, avrà avuto modo, certamente, di soffermarsi sui conflitti d'interessi nelle acquisizioni d'impresa come capitato all'Ilva di Taranto.
                                          Anche la moltiplicazione di questi gruppi ha favorito la parcellizzazione degli interessi del G20, in controtendenza con lo spazio dedicato sempre più allo spettacolo e alla ridotta incisività delle risoluzioni finali.
                                          Roma della grande bellezza, ne siamo stati asfissiati dalla comunicazione, è stata anche la Roma delle grandi assenze, dei grandi silenzi, degli equivoci e delle cose non dette.
                                          Assenti Xi Jinping e Putin è stato un vertice dimezzato, in termini di peso, dove nel bel mezzo della prima sessione, con la risposta di un assordante silenzio, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha avvertito gli Usa e i suoi alleati di non interferire negli affari di Taiwan, altrimenti pagheranno sicuramente un prezzo - a proposito di multilateralismo.
                                          Fuori dagli equivoci, il G20 dovrebbe essere consapevole che senza una sostanziale disponibilità di Australia, Cina, India, Russia e Arabia Saudita non vi sarà accelerazione nel contrasto al cambiamento climatico, considerato che l'Ue è responsabile solo dell'8% delle emissioni globali.
                                          L'Afghanistan, vero convitato di pietra dopo il deludente G20 straordinario, non ha avuto nessuna cittadinanza, segnale di un infruttuoso balbettio dell'Occidente.
                                          Non è emersa la vera ragione dell'evidente afflato tra Bergoglio e Biden. La comprensione e la simpatia per il presidente cattolico pro aborto ha camuffato il violento attacco vaticano all'episcopato statunitense proprio sul problema della comunione agli abortisti.
                                          Crediamo che siano stati più significativi e produttivi i bilaterali, come vengono definiti con un linguaggio rococò gli incontri a due, penso al Biden-Macron e ai numerosi dell'indiano Modi, rispetto ai pedanti lavori assembleari.
                                          Sulla pandemia l'impegno è stato quello di vaccinare il 70% della popolazione mondiale entro il primo semestre del 2022, e sulla minimum tax al 15% per le multinazionali dal 2023.
                                          Auguriamocelo.
                                          All'inverso, la neutralità carbonica slitta a un generico verso metà del secolo e il contenimento del riscaldamento globale entro 1,5 gradi, già negoziato a Parigi nel 2015.
                                          Domani si ripartirà da Glasgow con la COP26 delle Nazioni Unite, saranno dodici giorni, già definiti, avventatamente, una svolta storica e il congresso più importante del secolo, in cui assisteremo alle stanche e puerili contestazioni e al ripetersi delle appena concluse buone intenzioni. Crediamo di non sbagliare, sarà tutto già visto e già sentito.
                                          Nicea e Worms sono lontane e, né tra 1696 né tra 500 anni, nessuno ricorderà Roma e Glasgow 2021 le loro presunzioni e la loro retorica.
                                          ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                                          " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                                          • Ma chi caspita è Vincenzo Olita e soprattutto che caspita di "aggregazione" è Società Libera di cui è presidente?

                                            Il fatto che ci si ritrovi tra accademici a discutere del più e del meno dice poco, se i signori accademici si cimentano in materie nelle quali sono dei semplici cittadini. Buon per loro che abbiano le loro idee, come ne abbiamo su questo forum, ma sul tema ambientale mi sa che Greta abbia ben più peso e più preparazione di tutti loro messi insieme.

                                            Ho messo il link a loro, giusto per capire da che pulpito ci arriva la predica.

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                                            • vedi, come fai di solito sei corso a leggere l'autore per "giudicare"
                                              ti dirò una cosa che non ti aspetti, non ho messo l'autore per .... (bho, non so nemmeno cosa scrivere), HO MESSO L'AUTORE PERCHE' UNA PERSONA CIVILE QUANDO CITA UN ARTICOLO DEVE PRECISARE CHE NON è SUO ME DI UN'ALTRO, se non l'avessi indicato sarebbe stato NECESSARIO che l'amministrazione del forum avesse cancellato l'articolo citato SENZA NEMMENO LEGGERLO
                                              si chiama < Diritto di Autore >
                                              Originariamente inviato da nll Visualizza il messaggio
                                              Ma chi caspita è societalibera.org di cui è presidente?
                                              se hai vogli aleggi l'articolo, non sei obbligato
                                              se hai voglia di capire chi è l'Autore ne hai facoltà
                                              che pretendi di giudicare uno scritto in base al pulpito lo ritengo inaccettabile, sei come quello che cambia cartolaio perchè ha scoperto che ha l'amante: MALE !
                                              mi sa che Greta abbia ben più peso e più preparazione di tutti loro messi insieme
                                              greta è un fantoccio manipolato dal potere, dice quello che al potere fa comodo, non mi esprimo nemmeno in merito alla preparazione .....
                                              Ho messo il link a loro, giusto per capire da che pulpito ci arriva la predica.
                                              vergognati per il tono, ma tutto sommato magari il link a qualcuno interessa, non escludo che potrebbe perfino succedere che qualcuno ti ringrazi del link stesso !
                                              pensaci

                                              ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                                              " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                                              • pubblico un'immagine interessante ...... un pochetto poco trendy, scusate se mi limito alla realtà reale senza predicare
                                                https://media-exp1.licdn.com/dms/ima...WWcwWr6DOG8VIQ
                                                ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                                                " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                                                • L'ho già letto, tranquillo, come ti ho risposto nell'altra discussione, a differenza tua io voglio documentarmi, prima di affermare qualcosa. Come vedi ti ho messo i link a Vincenzo Olita e alla società che presiede, dopo avere letto la loro presentazione e l'articolo che hai riportato.

                                                  Non cambia la mia opinione, perché me la sono fatta dopo essermi informato, non per altro.

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                                                  • Anche se Greta fosse solo la testimonial (più o meno consapevole) più adatta per questo momento storico, non dice cose assurde.

                                                    Ottimizzare l’uso delle risorse che abbiamo (che non sono infinite) e di farlo velocemente. La tecnologia per farlo c’è perché non sfruttarla?

                                                    Parecchi di noi hanno cercato di migliorare la propria casa per avere maggior comfort e consumi più bassi, altri magari hanno bisogno del testimonial giusto che pigi il tastino giusto.

                                                    Originariamente inviato da B_N_ Visualizza il messaggio
                                                    Sulla pandemia l'impegno è stato quello di vaccinare il 70% della popolazione mondiale entro il primo semestre del 2022, e sulla minimum tax al 15% per le multinazionali dal 2023.
                                                    Mi sembra già un bel risultato per i vaccini ai paesi poveri, soprattutto considerando che mentre in Italia siamo al 76%, nel mondo siamo al 31%.
                                                    Per la minimum tax stappo pure lo champagne.


                                                    Sicuramente avrei voluto di più ma convincere Cina, Russia e India sarebbe stato impossibile.
                                                    A volte bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno.
                                                    Se a questo aggiungo che gli USA sono tornati ad occuparsi del clima e che tra USA ed EU ci saranno meno dazi lo ritengo un discreto risultato.

                                                    Il mio lato pragmatico non apprezza molto il can-can che c’è dietro a questi eventi ma il mio lato commerciale sa che lo show è necessario a catalizzare l’attenzione di tutti (stavolta a livello mondiale).
                                                    Per una buona causa, il fine giustifica i mezzi.
                                                    Ultima modifica di JO GREEN; 03-11-2021, 07:35.
                                                    FV: 4.68 kwp - 13 PANNELLI SunPower X22 - 360wp - inverter ABB UNO-DM 4 - azimuth = 10 - tilt = 15° - dal 15/02/2019 - Penta-split Daikin Stylish con gas R32 (25+25+25+25+42) dal 31/10/2018 http://pvoutput.org/list.jsp?id=73607

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                                                    • apprezzo il tuo intervento anche se non diciamo esattamente le stesse cose, in particolare
                                                      Originariamente inviato da JO GREEN Visualizza il messaggio
                                                      Ottimizzare l’uso delle risorse che abbiamo (che non sono infinite) e di farlo velocemente.
                                                      questa è la chiave di tutto, l'energia va ottimizzata, cioè usata al meglio del meglio
                                                      ma nota che questa posizione che ci vede sulla stessa linea è profondamente diversa da quella dei gretini catastrofisti che chiaccherano tanto ma non combinano un C.

                                                      ma, in questo senso la mia citazione, è pure diversa da quella dei lader di partito che nominano formalmente circa l'argomento ma poi fanno sempre ciò che al potere fa comodo
                                                      prima o poi la "maggioranza" arriverà a capire che greta è solo una venditrice di stracci che urla ma alla fine non dice nulla di costruttivo

                                                      la soluzione sta solo nella tecnologia
                                                      inventiamo ciò che serve a
                                                      occupiamoci di Usare Meglio
                                                      non facciamo come quello che per fare un dispetto alla moglie se l'è tagliato, giacchè questa è l'unica evidenza pratica dei talebaneco

                                                      anzi vado oltre ed arrivo a dire
                                                      non facciamo come quello che per fare un dispetto alla moglie se l'è tagliato, poi per fargliene un secondo si è trovato l'amate
                                                      sembra assurdo, ma il gretinismo si può riassumere in questa metafora
                                                      ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                                                      " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                                                      • Anche io ho fatto le tue stesse considerazioni a suo tempo e mi sono domandata quanti di questi ragazzi che manifestano mettano quotidianamente in campo piccole strategie per dare il loro contributo (banalmente bere acqua del rubinetto invece che in bottiglia o cambiare il cellulare dopo 4/5 anni invece che ogni volta che esce un nuovo modello).

                                                        Ma se invece che come esempio da seguire (o meno) li vedo come testimonial che pigiano il tastino giusto con persone diverse da me e riescono ad avere un forte impatto mediatico e questo porta ad un risultato, sono utili.
                                                        FV: 4.68 kwp - 13 PANNELLI SunPower X22 - 360wp - inverter ABB UNO-DM 4 - azimuth = 10 - tilt = 15° - dal 15/02/2019 - Penta-split Daikin Stylish con gas R32 (25+25+25+25+42) dal 31/10/2018 http://pvoutput.org/list.jsp?id=73607

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                                                          B_N_, i tuoi insulti verso la loro leader (che, bisogna ricordare, ha iniziato da sola, è stato il suo esempio a creare attorno a lei il movimento friday for future), dimostrano una certa ristrettezza di vedute. A tuo parere chi sarebbe in grado di sistemare tutto, magari spingendo sulla tecnologia, come sembra che tu stia semplicisticamente affermando?

                                                          Stiamo partendo già in ritardo per rimediare ai danni che la nostra presenza ha provocato sul pianeta, non possiamo permetterci il lusso di trascurare alcun rimedio, quindi ben venga la tecnologia per il risparmio energetico, ma non basterà, ci vanno anche la redistribuzione delle risorse, l'attenzione ai consumi consapevoli, la ricerca scientifica, e pure la giustizia sociale, perché senza questa le nazioni spendono parte delle risorse per armarsi e distruggere, invece di costruire.

                                                          Sei fastidioso quando apostrofi Greta e chi la segue con le tue solite volgarità, ma capisco la pochezza delle tue argomentazioni e queste intemperanze ti fanno forse credere di poter ottenere maggiore attenzione. Beh, sì, è attenzione, ma di questo tipo di attenzione, io preferirei farne a meno e restare nell'ombra.

                                                          ••••••••••••

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                                                          • Chi era quello grande scianziato che aveva detto che la Sicilia è a rischio desertificazione ???

                                                            Sono tre mesi da settembre che qui piove .
                                                            Ieri altra alluvione , sono uscito con la macchina mi sono dovuto fermare perché non vedevo più la strada dalla pioggia .

                                                            Sshiiii desertificazioneee ....
                                                            Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                              ..

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