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Di fatto il governo IT dichiara :Emergenza climatica

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  • Originariamente inviato da tersite3 Visualizza il messaggio
    Le rinnovabili sono utili, ma quanto sono sufficienti?

    Ad oggi sono sufficienti a coprire il 36% della domanda elettrica annua nazionale.

    Originariamente inviato da tersite3 Visualizza il messaggio
    d'altra parte le non rinnovabili hanno i giorni contati ci si può fare affidamento per poco tempo.
    Nucleare compreso (con il torio chissà…)
    Perché, l'uranio che ad oggi è accertato come economicamente estraibile non basterebbe ad alimentare l'attuale parco elettro-nucleare mondiale per i prossimi 80 anni?
    Poi rimarrebbe comunque l'uranio estraibile a qualche dollaro in più...

    "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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    • Originariamente inviato da tersite3 Visualizza il messaggio
      d'altra parte le non rinnovabili hanno i giorni contati ci si può fare affidamento per poco tempo
      sediamoci insieme sulla riva del fiume ed aspettiamo altri due anni .........

      anzi ti dirò, sono molto ottimista, io avevo ipotizzato il declino delle batterie intorno al 2024 invece ultimamente si vedono i primi segnali già ora, io ho due auto, due o trre anni fa non avrei escluso SE avessi acquistato una terza auto di provare l'elettrico, ora lo escludo a priori
      l'unica è buttarsi su ibride con scarsa componente elettrica

      l'unica via per gli elettrofili estremi è sperare nell'idrogeno

      ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
      " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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      • Originariamente inviato da B_N_ Visualizza il messaggio
        sediamoci insieme sulla riva del fiume ed aspettiamo altri due anni .........
        Hai le capacità tecniche per essere obiettivo, non ridurti alla più semplice faziosità.

        Originariamente inviato da B_N_ Visualizza il messaggio
        l'unica via per gli elettrofili estremi è sperare nell'idrogeno
        Se ne parla almeno da 1/4 di secolo e ogni anno sembra la soluzione salvifica e imminente. L'idrogeno è un vettore, come può esserlo l'aria compressa, ad esempio. Però l'idrogeno suscita più entusiasmo rispetto all'aria perché è un gas combustibile e in quanto tale può sostituire gli idrocarburi in tutte quelle applicazioni che necessitano di alte temperature. Purtroppo, ottenere idrogeno verde è molto costoso (costa circa 5 volte di più del metano a parità di potere calorifico). Ma il problema non è solo quello economico: se oggi produciamo il 64% dell'energia elettrica del Paese bruciando idrocarburi, sarebbe un controsenso pensare di usare una parte del 36% di energia rinnovabile per estrarre idrogeno dall'acqua. Bisognerà aspettare un considerevole incremento di energia da fonti energetiche ad emissioni nulle, successivamente l'idrogeno potrebbe essere prodotto nei momenti di scarsità di domanda e/o eccesso di produzione e stoccato insieme al gas metano. Questo è uno scenario plausibile (in alcuni casi già reale); per questo i grandi gestori delle reti gas stanno già lanciando progetti pilota e adeguando l'adeguabile.
        "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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        • Originariamente inviato da atomax Visualizza il messaggio


          Ad oggi sono sufficienti a coprire il 36% della domanda elettrica annua nazionale.
          -
          E' una percentuale interessante, ma si riferisce allo stato attuale del mix energetico. Se tutto il fabbisogno di energia dovesse dipendere solo dall'elettrico la percentuale sarebbe ben diversa. Se i trasporti, il riscaldamento ambienti, attività industriali varie dovessero utilizzare esclusivamente l'elettrico la percentuale sarebbe
          più scarsa.



          Perché, l'uranio che ad oggi è accertato come economicamente estraibile non basterebbe ad alimentare l'attuale parco elettro-nucleare mondiale per i prossimi 80 anni?
          Poi rimarrebbe comunque l'uranio estraibile a qualche dollaro in più...
          Anche in questo caso si tratta di situazione attuale.
          Se il fabbisogno totale di energia dovesse dipendere dalle sole rinnovabili e dal nucleare il parco nucleare andrebbe implementato di almeno un ordine di grandezza. E la disponibilità di uranio ridotta in proporzione.
          Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
          Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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          • Originariamente inviato da tersite3 Visualizza il messaggio
            Se tutto il fabbisogno di energia dovesse dipendere solo dall'elettrico la percentuale sarebbe ben diversa.
            Sono d'accordo! Ma la sostanza non cambia...
            Agli inizi del novecento Londra aveva asfaltato appena il 5% delle sue strade, ma non è che ha mollato perché quel numero gli sembrava troppo poco...
            Io non sono preoccupato per il futuro incremento delle rinnovabili, anzi! Ciò che mi preoccupa, invece, è la forte spinta che la politica sta imponendo alla transizione energetica, senza che l'industria disponga nell'immediato di tecnologie economicamente sostenibili per perseguirla.
            "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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            • Originariamente inviato da atomax Visualizza il messaggio
              Ciò che mi preoccupa, invece, è la forte spinta che la politica sta imponendo alla transizione energetica, senza che l'industria disponga nell'immediato di tecnologie economicamente sostenibili per perseguirla.
              Sono d'accordo con quanto scrivi, ma il sospetto che anche l'accelerata possa essere una mossa politica ce l'ho.

              A volte la politica è mediazione, e si chiede il minimo, nella speranza di ottenere almeno quello. Ma altre volte vuole essere di stimolo, e chiede quasi l'impossibile, per raggiungere il massimo che si può.

              E' il mestiere della politica, per questo credo di non esserci portato, pur avendo ricoperto svariate volte incarichi di rappresentanza (a partire dalle scuole superiori, come rappresentante degli studenti e poi da genitore e da lavoratore). Sono un tecnico (o meglio, lo sono stato) e ho sempre preferito che l'obiettivo da raggiungere fosse realistico, né minimo, da spingere all'ozio, né eccessivamente ambizioso, da scoraggiare l'impegno. Però fortunatamente non sono io a dover decidere cosa sia meglio e mi auguro che le varie conferenze sull'ambiente e sul cambiamento climatico riescano a sortire impegni concreti e realizzabili, ritagliati sulle possibilità di ciascuno Stato, e sufficienti a imprimere la giusta svolta a tutto il pianeta.

              Non ho ricette, leggo la discussione e qualche volta intervengo per dire la mia, senza pretese.


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              • Originariamente inviato da nll Visualizza il messaggio
                A volte la politica è mediazione, e si chiede il minimo, nella speranza di ottenere almeno quello. Ma altre volte vuole essere di stimolo, e chiede quasi l'impossibile, per raggiungere il massimo che si può.
                Si, in via teorica sarebbe un piano ragionevole, poi all'atto pratico tocca fare i conti con i dettagli.
                Ti faccio un esempio attuale e concreto: il prezzo del gas metano, il combustibile fossile non nucleare a minore impatto di CO2 che abbiamo, è arrivato alle stelle e anche le previsioni future non lasciano ben sperare. Sta accadendo che molti produttori di energia elettrica (soprattutto nei paesi asiatici) stanno riaccendendo le centrali ad olio pesante (il petrolio, infatti, è aumentato molto meno del gas naturale). Non è escluso che lo stesso possa accadere da noi; se il costo dell'uso di metano è maggiore dell'aumento di quote di CO2 che si hanno con l'uso di "petrolio", basta pagare più quote e una parte di energia la si fa bruciando petrolio, e inquinando di più, ottenendo esattamente l'effetto contrario a quello voluto!
                A questo punto la situazione torna interamente nelle mani della politica, perché il problema è esattamente politico.
                Mi sembra di essere sotto scacco...Stiamo a vedere quali saranno le mosse politiche, anche in funzione di quanto accadrà sabato in Germania e dei primi esiti delle trattative Inglesi tra i rappresentanti delle società energetiche e il loro governo.


                Originariamente inviato da nll Visualizza il messaggio
                Non ho ricette, leggo la discussione e qualche volta intervengo per dire la mia, senza pretese.
                Credo che nessuno abbia una ricetta...
                "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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                • Purtroppo si è accettato di monetizzare le quote di CO2 per cui basterebbe pagare e si è liberi di inquinare. Sembrava una soluzione geniale, con quei soldi ci si potevano pagare le bonifiche e gli aiuti alle rinnovabili. Però dipende molto da quanto il maggior costo di quel bene può rivalersi sul cliente finale, nel caso dell'energia ecco che passano i due recenti aumenti, quello del 20% già effettuato e quello del 40% che si prospetta a breve.
                  Forse occorre pensare a delle compensazioni non solamente economiche e soprattutto che siano simultanee al maggiore carico di inquinanti sull'ambiente: non dobbiamo bonificare "poi", ma subito, e possibilmente "prima"!

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                  • Originariamente inviato da atomax Visualizza il messaggio
                    Bisognerà aspettare un considerevole incremento di energia da fonti energetiche ad emissioni nulle, successivamente l'idrogeno potrebbe essere prodotto nei momenti di scarsità di domanda e/o eccesso di produzione e stoccato insieme al gas metano. Questo è uno scenario plausibile (in alcuni casi già reale); per questo i grandi gestori delle reti gas stanno già lanciando progetti pilota e adeguando l'adeguabile.
                    L'idrogeno soffre da anni di una "cattiva pubblicità" che gli proviene dalla lobby "elettrofila" e da molta parte del mondo ambientalista più ideologizzato che vedeva nell'idrogeno il rischio di uno "status quo" con milioni di auto a riempire le strade soltanto a idrogeno invece che a benzina vanificando di fatto il sogno della scomparsa delle auto private e il trionfo del mezzo pubblico.
                    Poi la proposta, certo visionaria, ma non così irrealistica di "società all'idrogeno" di Rifkin ha dato il colpo di grazia dividendo il mondo ambientalista in due parrocchie occupate a convincersi a vicenda di quanto fosse impossibile l'idea dell'altro!
                    In realtà l'idrogeno ha moltissimi punti deboli e qualche punto forte. Esattamente come l'elettrico se parliamo di trasporti. Verissimo il costo più elevato (ma rispetto alla produzione da fossile! Che in teoria sarebbe da sostituire, no? Se guardiamo solo il costo... teniamoci le centralone e votiamo il carotone!), ma verissimo anche che è comunque un carburante, con molta più facilità di rifornimento, meno impegno di spazio a bordo, meno peso in ordine di marcia che lo rende senza rivali (sempre escludendo i fossili, ovvio) rispetto all'elettrico per certe modalità di trasporto.
                    In soldoni i TIR a idrogeno o idrometano (carburante sintetico ottenuto da idrogeno e CO2) sono fattibili e già realizzati. I TIR a batteria restano una scommessa tutta da valutare.
                    L'elettrico ha fatto passi da gigante, ma le batterie necessitano di materiali rari e strategicamente accumulati, di tecnologie sofisticate in mano a pochi e hanno costi reali non poi così distanti dall'idrogeno alla fine.
                    Nel campo dell'accumulo quello elettrochimico resta da anni promettente, ma con scarsa applicazione. Quello a idrogeno deve certo andare a una pesante riduzione dei costi (ma ricordiamo sempre che l'antagonista in teoria dovrebbe essere messo fuori partita!), ma ha una tecnologia abbastanza semplice, collaudata e può giovarsi di reti di trasporto facilmente adattabili.
                    In sostanza non credo che se partiamo da un'idea di "azzerare le emissioni" la partita possa più giocarsi sul terreno del semplice costo economico di base. Altrimenti è ovvio che il fossile vincerà sempre. E allora teniamoci quello!

                    Certamente, senza volere per forza schierarsi, io vedo per entrambe le soluzioni prospettive importanti. Qualcuna più a breve termine, altre più lontane nel tempo. Ma continuo a pensare che sia poi il mercato a fare la vera differenza. Le batterie non devono la loro abbacinante evoluzione degli ultimi anni agli sforzi degli eroici scienziati tesi a salvare il mondo dalla CO2 nei laboratori pubblici, universitari, ecc. ma all'esplosione del mercato degli smartphone e computer portatili in genere che ha dato un boost straordinario ai reparti R&S delle grandi aziende.

                    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                    • Sono anch'io favorevolissimo all'idrogeno come combustibile per i veicoli, pur non disdegnando l'elettrico. Come spesso accade, la virtù sta nel mezzo, per questo vorrei che non si facesse una battaglia tra idrogeno ed elettrico, perché a vincere rischia d'essere il fossile!

                      Tra l'altro, per produrre l'idrogeno occorre l'energia elettrica, per questo c'è bisogno di un'alleanza per spingere l'elettrico in modo deciso verso una produzione pulita e rinnovabile. La produzione di idrogeno potrebbe risolvere anche il problema dell'incostanza della produzione energetica attraverso le fonti rinnovabili, assorbendone i picchi (aumentando la produzione di idrogeno) e compensandone le mancanze (con generatori alimentati a idrogeno).

                      Ci sono poi le tecnologie per sottrarre CO2 dall'aria e dal terreno, producendo combustibili. E' vero, è ancora una questione di costi, ma non dimentichiamoci che qualsiasi tecnologia agli albori ha dovuto affrontare la questione dei costi, anche il fotovoltaico ha avuto agli inizi i suoi detrattori, che si facevano forti dei suoi maggiori costi, ma l'economia di scala ha dimostrato che i costi possono essere abbattuti anche drasticamente e pure in tempi relativamente brevi.

                      La ricerca sta andando avanti, dobbiamo crederci e sostenerla anche con le nostre scelte nel quotidiano. Quando ho cambiato fornitore di energia nel mercato libero, ho accettato volentieri di pagare una quota aggiuntiva fissa pur di avere la garanzia che l'energia che mi veniva fornita provenisse al 100% da fonti rinnovabili. Dopo poco più di un anno, il mio fornitore si è convertito alla totale produzione green, così ora, invece di aumentare le bollette degli altri, ha abbassato la mia, avendo rimosso l'opzione più economica del mix energetico.

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                      • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                        L'idrogeno soffre da anni di una "cattiva pubblicità" che gli proviene dalla lobby "elettrofila" e da molta parte del mondo ambientalista più ideologizzato che vedeva nell'idrogeno il
                        in linea di massima dici molte cose condivisibili
                        ma questa osservazione è santa

                        facciamo un po' di filosofia e consoliamoci
                        i batteriofili e autoelettrofili di oggi sono i nipoti di quelli di "italia loro" che avevano fatto scenate per eliminare i mezzi pubblici elettrici da Milano
                        e sarnno criticati dai loro nipoti che noteranno che con la loro mania batteriesca hanno di fatto peggiorato la situazione
                        le batterie sono adatte per settori di nicchia, non sono certo la soluzione
                        ma ti dirò di più in attesa dell'idrogeno la soluzione vera sarebbe stata quella dello LNG
                        conosco bene la tecnologia perchè frequentavo abbastanza Porto Venere per lavoro, purtroppo le uniche due navi ora le hanno dislocate nell'estremo oriente dove apprezzano di più questa tecnologia che da noi è stata follemente abbandonata

                        lasciamo ai nostri figli la soddisfazione del pene di di darci dei cog***ni per questa nostra distorta follia sedicente naif

                        ma vediamo l'aspetto positivo
                        la case automobilistiche con questa trovata ci guadagnano un sacco di soldi
                        dopo un po' di resistenza da parte dei tecnici si sono allineati al pensiero trendy e ci rifilano auto elettriche così tra pochi anni non varranno più nulla e dovrete pagare per "smaltirle"
                        qualcuno può dubitare di quello che dico, ma auguro a tutti come auguro a me stesso che non ci cada un ponte in testa mentre percorriamo la superstrada, in questo modo avremo modo di "ritornare sull'argomento" con la "famosa " "saggezza del dopo"

                        ora cerco su una televisione un vecchio film o cartoni animati che contengono più saggezza sia dei telegiornali che delle cosiddette trasmissioni serie

                        ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                        " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                        • Originariamente inviato da nll Visualizza il messaggio
                          Purtroppo si è accettato di monetizzare le quote di CO2
                          Andrebbe regolato il relativo mercato. Non è normale, secondo me, che qualsiasi istituto finanziario (banche, fondi, ecc...) possa acquistare quote di CO2 per pura speculazione, o per farne scorta speculativa.
                          Le quote dovrebbe acquistarle solo chi ha la necessità di emettere CO2 per produrre il proprio prodotto (energia elettrica, vetro, ceramica, ecc...) ad un prezzo regolamentato negli anni e tutelato. In caso contrario, a pagare il "premio" allo speculatore siamo sempre gli stessi.

                          Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                          L'idrogeno soffre da anni di una "cattiva pubblicità" che gli proviene dalla lobby "elettrofila" e da molta parte del mondo ambientalista più ideologizzato
                          L'idrogeno soffre, più che di una cattiva pubblicità, di alcuni difetti intrinseci e due tra questi sono:

                          1) Ai fini della riduzione di CO2, è valido solo quello verde, ossia ricavato per via elettrolitica o, speriamo in un futuro prossimo, per via termolitica rinnovabile (solare) o ad emissioni nulle (termonucleare).
                          2) I processi di elettrolisi attualmente in uso e la riconversione in energia elettrica presentano un rendimento basso. Siccome non abbiamo energia verde da buttare, purtroppo, l'idrogeno non riesce ancora a decollare in ambito industriale. Molto probabilmente lo farà quando avremo sufficiente energia pulita da buttare (periodi di produzione maggiore della domanda).

                          Per quanto riguarda il settore dei trasporti, l'idrogeno potrebbe avere sicuramente qualche chance in più per sostituire i combustibili fossili, soprattutto in quello pesante, ma non dimentichiamoci mai che deve essere verde (altrimenti conviene andare a metano o a GNL).

                          Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                          In sostanza non credo che se partiamo da un'idea di "azzerare le emissioni" la partita possa più giocarsi sul terreno del semplice costo economico di base. Altrimenti è ovvio che il fossile vincerà sempre. E allora teniamoci quello!
                          Il confronto non devi farlo tra tecnologie rinnovabili e tecnologie non rinnovabili, ma solo tra le prime o le seconde.
                          Accumulare energia in ambito industriale è possibile farlo, ad esempio, anche mediante aria compressa liquefatta con recupero dei cascami termici a rendimenti forse anche maggiori di quelli offerti da un ciclo ad idrogeno, oppure attraverso accumulatori elettrochimici ad alta temperatura (accumulatori NaS), ecc... Cosa costa meno, accumulare energia con questa tecnologia o con l'altra?
                          Quale delle due tecnologie "spreca" meno energia pulita?

                          Ad ogni modo, sia oggi, sia domani, nelle applicazioni dove il fossile resta vincente in termini di costo si continua ad utilizzarlo...


                          "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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                          • Originariamente inviato da B_N_ Visualizza il messaggio
                            ma ti dirò di più in attesa dell'idrogeno la soluzione vera sarebbe stata quella dello LNG ... purtroppo le uniche due navi ora le hanno dislocate nell'estremo oriente dove apprezzano di più questa tecnologia che da noi è stata follemente abbandonata
                            L'LNG o detto con l'acronimo italiano GNL (Gas Naturale Liquefatto) non è stato affatto abbandonato dall'Italia o dall'Europa. La realtà è un'altra... Alcuni Paesi asiatici stanno crescendo a ritmi vertiginosi e hanno fame di metano. Come tutti gli affamati che hanno il portafogli pieno, comprano cibo e mangiano. La domanda di GNL è aumenta vertiginosamente e le navi vengono deviate verso chi offre di più! E' proprio di ieri la notizia che anche l'Egitto ha bloccato le consegne di GNL per tutto il 2022.
                            Mettiamoci poi Gazprom che non apre i rubinetti verso l'Europa, la burocrazia Tedesca che tiene bloccato il Nord Stream 2, gli stoccaggi gas Europei ai minimi dal 2014 e quelli russi non messi benissimo.... Speriamo solo in un inverno mite e in un intervento della politica europea! In caso contrario i prezzi elevatissimi del metano rischieranno di mettere in ginocchio diverse industrie.
                            "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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                            • Abbandoniamo il fossile............................ quando???
                              https://www.ilpost.it/2021/09/22/cina-centrali-carbone/

                              Forse ci stanno scavando la fossa
                              Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
                              Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
                              Utente EA dal 2009

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                              • Originariamente inviato da atomax Visualizza il messaggio
                                Siccome non abbiamo energia verde da buttare, purtroppo, l'idrogeno non riesce ancora a decollare in ambito industriale. Molto probabilmente lo farà quando avremo sufficiente energia pulita da buttare (periodi di produzione maggiore della domanda).
                                Credo che stiamo dicendo la stessa cosa in termini diversi.
                                Io non sono "idrogenofilo", ma vedo che il problema dell'accumulo per le FER è fondamentale. E' un gatto che si morde la coda! Tu dici, giustamente "solo l'idrogeno verde ha senso", ma senza accumulo non avrai sviluppo delle FER e quindi si torna al problema principe. COME accumuli in modo da rendere la rete resiliente alla produzione alternante?
                                Non voglio reiniziare qui il discorso "bacini idroelettrici, supervolani, elettrochimico" ecc. Ci sono già oceani di parole sul forum e sezioni dedicate.
                                Dico solo che una futura prospettiva di utilizzo dell'idrogeno verde prodotto in eccesso sia per accumulo sia per distribuzione sul mercato (puro o combinato con la CO2 sequestrata a formare idrometano) non è una prospettiva così assurda se paragonata alle altre forme di accumulo. Ad es. l'elettrochimico soffre anch'esso di problematiche importanti, tra cui da non dimenticare una dipendenza pesante dall'estero per diverse materie prime.
                                L'idrogeno è certo futuribile, con forti problematiche tecnologiche da risolvere. Ma teniamo anche presente il vantaggio politico di poter rappresentare in futuro un hub importante a livello produttivo! Certo, il maghreb col deserto rappresenta una zona più produttiva, ma con rischi diversi a livello politico. Italia e Spagna sono invece paesi che potrebbero garantire in futuro un affidabile centro produttivo. Anche senza miniere di litio o cobalto.

                                Originariamente inviato da atomax Visualizza il messaggio
                                Per quanto riguarda il settore dei trasporti, l'idrogeno potrebbe avere sicuramente qualche chance in più per sostituire i combustibili fossili, soprattutto in quello pesante, ma non dimentichiamoci mai che deve essere verde (altrimenti conviene andare a metano o a GNL).
                                Ovvio che si deve parlare solo di idrogeno verde! Altrimenti è senza senso. La produzione di idrogeno da fossile può avere senso solo come mezzo per testare e produrre nuove tecnologie. Non certo come obbiettivo futuro!
                                Nel campo del pesante il passaggio a gas naturale e poi a idrogeno/idrometano a me continua a sembrare inevitabile. Però dando il giusto tempo di sviluppo.

                                Originariamente inviato da atomax Visualizza il messaggio
                                Ad ogni modo, sia oggi, sia domani, nelle applicazioni dove il fossile resta vincente in termini di costo si continua ad utilizzarlo...
                                Ovvio. Serve l'intervento del legislatore.

                                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                • l'idrogeno non piace al potere.
                                  tutto qui
                                  ho appena visto in televisione una scema che propagandava un sapone intimo dicendo che era uguale alla cura che lei ha per i il pianeta, che tragedia

                                  come potete pensare che in questo momento politico si sviluppi una tecnologia basata sull'idrogeno ?
                                  sarebbe come sostenere che è la terra che gira intorno al sole e non il contrario ................. cazzz. pensavo di avere detto una minch....ta senza senso invece sembra che sia successo davvero, se sbaglio scorrengiatemi
                                  ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                                  " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                                  • Sbagli e la correzione la trovi negli interventi precedenti degli altri come BrightingEyes e atomax, per citare solo i più recenti.

                                    ••••••••••••

                                    Commenta


                                    • Sicuramente l'unico gas verde capace di sostituire il metano è il gas idrogeno. Ma cosa significa, in termini energetici concreti, generare idrogeno verde con energia rinnovabile (principalmente eolico e fotovoltaico)?
                                      Proverò a buttare giù qualche numero, così che possiamo tutti avere una idea precisa della distanza che ci separa dall'obiettivo da raggiungere.

                                      L’Italia nel 2019 ha consumato circa 71,3 miliardi di metri cubi di gas metano, così ripartito tra i diversi settori:

                                      31,1 Gm3 per il termoelettrico
                                      19,7 Gm3 per il domestico
                                      10,2 Gm3 per l’industriale
                                      8,7 Gm3 per il commercio e servizi
                                      1,6 Gm3 per il resto

                                      Supponiamo, in questa nostra prima ipotesi, di voler alimentare il solo settore industriale del Paese con idrogeno verde, anziché metano.
                                      10,2 Gm3 di gas metano hanno un’energia termica di circa 110 TWh.
                                      Per ottenere la stessa energia dalla combustione di gas idrogeno, servono circa 31,1 Gm3 di questo gas (dato il minor potere calorifico dell’idrogeno rispetto al metano per unità di volume).
                                      Per generare 31,1 Gm3 di idrogeno, con il migliore elettrolizzatore attuale, servono 140 TWh elettrici generabili, in un anno, da impianti fotovoltaici della potenza di picco di 121 GW, oppure da 81 GW di impianti eolici o dal relativo mix delle due fonti.
                                      Giusto per avere un riferimento, ad oggi abbiamo installato circa 22 GWp di fotovoltaico e 11 GW di eolico. Questa semplice stima che ha tenuto conto del solo gas metano utilizzato dalle nostre industrie (al netto dell'energia spesa per l'azionamento dei turbocompressori), permette a tutti noi di comprendere quanto sia ancora lunga ed ardua la strada per arrivare ad essere indipendenti da questo idrocarburo…



                                      "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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                                      • non avete voluto il nucleare
                                        piangetevi addosso
                                        ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                                        " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                                        • Il metano è un potentissimo gas serra. Anche più della CO2. Quindi anche qui... io lo capisco il paragone, Atomax! Ma se continuiamo a non considerare l'ipotesi di SCEGLIERE se fare a meno del metano o no... ebbè! Il discorso è chiuso dall'inizio!
                                          A mio parere i tuoi conti sono perfetti, ma l'ideologia che sta dietro è sbagliata.
                                          Senza arrivare alle asurdità econaif di alcuni su questa discussione a me pare ovvio che si deve cominciare a fare qualche passo. Anche senza porsi per forza come obbiettivo un "o 140 TW da idrogeno o niente" che appare senz'altro irrealistico.
                                          Già a d es. il discorso di associare al biometano una paercentuale crescente di idrogeno a formare idrometano per autotrazione è interessante.
                                          Poi c'è il discorso sulla fissazione della CO2 abbattuta con Idrogeno a formare metanolo. Un carburante liquido quindi molto flesibile nell'uso e in grande espansione come mercato.
                                          Ripeto... se si continua a ragionare sul problema "costi" e a immaginare soluzioni alla "o tutto o niente"... tanto vale rimanere sul fossile!
                                          O come dice, secondo me non totalmente a torto, B_N_ guardare al nucleare! Che so che è un rischio, so che non è infinito come carburante, so che ci lascia dipendenti dall'estero... ma alla fine, se non si adottano soluzioni FATTIBILI per via normativa su queste nuove tecnologie... prima o poi ri-ciccerà fuori come il coniglio dal cilindro eh!
                                          Non lo dico tanto per te, ma per i tanti su questo forum che pensano che la battaglia ideologica contro il nucleare sia stata vinta tramite un referendum "truffa" che cacnellando tre articoletti che parlavano di tutt'altro si è spacciato da parte delle associazioni ambientaliste come una bocciatura senza appello da parte della gente.
                                          Beh, io lo dicevo 10 anni fa e lo penso ancora! Quel referendum, dal punto di vista del diritto NON è in alcun modo vincolante!! Infatti è stato il parlamento a imporre una moratoria!
                                          Ma quando i giochi si fanno duri... i duri cominciano a giocare! Fino a due anni fa sarebbe parso inverosimile una imposizione come il green pass. E il ministro Cingolani ha già dato qualche grattacapo al proposito ai tanti ambientalisti no-nuke...
                                          Io non concordo con chi dice che col nucleare ora andremmo a 1000. Ma nemmeno sono così "ingenuo" da pensare che in caso di vera emergenza la scelta fra tornare al calesse o aprire un paio di centrlai nucleari sarebbe così scontata!
                                          Occhio, amici della decrescita....
                                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                          • Originariamente inviato da B_N_ Visualizza il messaggio
                                            non avete voluto il nucleare piangetevi addosso
                                            Il Regno Unito, con 15 reattori nucleari in funzione, ha consumato 84 Gm3 di gas metano all'anno.
                                            La Francia, con 58 reattori nucleari funzionanti, ha consumato 45 Gm3 di gas metano all'anno.
                                            Mi sembra ovvio che anche noi, se avessimo avuto qualche reattore nucleare, comunque non avremmo potuto fare a meno del gas.




                                            "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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                                            • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                              Il metano è un potentissimo gas serra. Anche più della CO2. Quindi anche qui... io lo capisco il paragone, Atomax! Ma se continuiamo a non considerare l'ipotesi di SCEGLIERE se fare a meno del metano o no... ebbè! Il discorso è chiuso dall'inizio! A mio parere i tuoi conti sono perfetti, ma l'ideologia che sta dietro è sbagliata.
                                              Non c'è nessuna ideologia dietro; il tema è stato affrontato in modo meramente tecnico.
                                              Quello che ho scritto è solo utile a comprendere quale sia lo sforzo che ci aspetta e che dovremmo impegnarci a portare avanti per poter iniziare a ridurre la dipendenza dall'idrocarburo nominato! Dietro l'analisi non si cela nessun " o tutto bianco o tutto nero". Se vuoi sostituire 10,2 miliardi di metri cubi con l'idrogeno verde, dovrai realizzare 121 GW di FV o 81 GW di eolico. Se vuoi sostituire 10,2 milioni di metri cubi di metano con idrogeno verde, basterà realizzare 121 MW di fotovoltaico o 81 MW di eolico. Tutto dipende dall'obiettivo che si vuole raggiungere!

                                              Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                              O come dice, secondo me non totalmente a torto, B_N_ guardare al nucleare! Che so che è un rischio, so che non è infinito come carburante, so che ci lascia dipendenti dall'estero...
                                              Premesso che non sono contrario all'energia nucleare, comunque sarebbe controproducente usare energia programmabile, per altro ad emissioni zero, per produrre e stoccare idrogeno verde.
                                              Per quello bisogna sfruttare il più possibile fonti energetiche rinnovabili non programmabili.
                                              "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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                                              • CO2 + CH4 - > O2 + 2H2 + 2C,
                                                l'ossigeno lo posso vendere, e anche l'idrogeno l'unico problema che ho trovato facendo questa reazione è che il carbonio che si forma è cristallizzato e non so come smaltire i diamanti
                                                .................................................. ....
                                                a questo punto qualcuno si chiederà se sono matto o se fosse una battuta, in realtà nè l'uno nè l'altra
                                                semplicemente sto dicendo che è molto facile parlare di ciò che non si conosce e dare soluzioni, quasi sempre non valgono nulla
                                                Ultima modifica di B_N_; 26-09-2021, 22:06.
                                                ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                                                " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                                                • A mio parere i tuoi conti sono perfetti, ma l'ideologia che sta dietro è sbagliata.

                                                  La matematica non ha ideologia, se i conti sono esatti (e lo sono) occorrono soluzioni che almeno matematicamente siano sostenibili.
                                                  Ripeto... se si continua a ragionare sul problema "costi" e a immaginare soluzioni alla "o tutto o niente.

                                                  Il problema dei “costi”, monetari,è facilmente manipolabile da interventi politici (tasse o agevolazioni)e giungere a conclusioni fasulle. O tutto o niente è ovviamente una posizione filosofica/religiosa/politica
                                                  Parliamo di costi energetici, come ha fattol’amico Atomax
                                                  Premesso che non sono contrario all'energia nucleare, comunque sarebbe controproducente usare energia programmabile, per altro ad emissioni zero, per produrre e stoccare idrogeno verde.
                                                  Per quello bisogna sfruttare il più possibile fonti energetiche rinnovabili non programmabili.

                                                  Hai assolutamente ragione, ecco una applicazione ragionevole delle risorse green.
                                                  Fino a quando un solo KWh elettrico dovrà essere prodotto bruciando idrocarburi il discorso dello stoccaggio energia in esubero sarà tema da bar.
                                                  Vedo con piacere che il nuke non è più un babau. O ci teniamo il CO2 in atmosfera o il plutonio in cantina.
                                                  Il CO2 è molto democratico, lo becchiamo tutti; il plutonio solo qualcuno, molto distante da noi (è possibile).
                                                  Indovinate come andrà a finire?
                                                  Anticipo un tema finora rigorosamente tabù, ma visto che stiamo sdoganando il nuke.
                                                  Per ridurre i consumi ci sono due strade: ridurre il consumo pro capite o ridurre il “capite”-
                                                  Lo so che è prematuro, ma quando sarete nella cacca dovrete scegliere.
                                                  PS non è un plurale maiestatis, all’epoca io non ci sarò più, qualcuno di voi si! Azzi vostri.
                                                  Tersite
                                                  Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
                                                  Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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                                                    sto dicendo che è molto facile parlare di ciò che non si conosce e dare soluzioni, quasi sempre non valgono nulla
                                                    Infatti, molto spesso, il silenzio è d'oro...

                                                    "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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                                                    • hai ragione, ma è proprio qui che nasce il mio intervento, nel caso specifico è talmente eclatante che fa ridere, quasi sempre le strane tesi supportate sono talmente difficili da capire che a una lettura distratta sembrano quasi stare in piedi quantunque siano esattamente allo stesso livello
                                                      ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                                                      " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                                                        quasi sempre le strane tesi supportate sono talmente difficili da capire che a una lettura distratta sembrano quasi stare in piedi
                                                        Infatti è proprio così!
                                                        Senza basi culturali e/o tecniche solide su un argomento, si finisce per credere e raccontare fiabe, creando eserciti di creduloni racconta fiabe.... (L'abbiamo visto anche in ambito medico, con i vaccini, o in ambito astronomico con terra piatta e assurdità simili). In questi, come in altri casi, il silenzio vale oro, anche per il semplice fatto che non fa danni!



                                                        Ultima modifica di atomax; 27-09-2021, 08:05.
                                                        "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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                                                        • a questo si aggiunge la malafede
                                                          anche i bambini sanno che il metano brucia, cosa peraltro positiva
                                                          magari i bambini no, ma gli adulti sanno pure che il piombo è tossico
                                                          si sta tenendo invece ben nascosto a tutti che esplodono pure le batterie al litio, una ragione ci sarà
                                                          -------
                                                          esco dall'argomento pur rimanendo in tema
                                                          a Milano si cominciano a vedere i risultati del grande incendio che ha interessato i pannelli ignifughi (avete letto bene, non è un errore), su più di un edificio hanno sospeso i lavori e stanno rimuovendo i pannelli ignifughi appena messi perchè (indovinate)
                                                          ho una certa età per cui non aspiro più a vedere il momento in cui i tecnici faranno i tecnici ed i politici faranno i politici, ma temo che non lo vedrà proprio nessuno
                                                          intanto arriva a Milano la ragazzetta maleducata, Dio ce ne scampi e liberi
                                                          ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                                                          " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                                                          • Originariamente inviato da tersite3 Visualizza il messaggio
                                                            La matematica non ha ideologia, se i conti sono esatti (e lo sono) occorrono soluzioni che almeno matematicamente siano sostenibili.
                                                            Beh, si e no! Senza una decisa politica di incentivazione e leva fiscale il FV sarebbe a livelli decisamente inferiori ed ora il problema della transizione, già enorme, sarebbe senza speranza.
                                                            Io sono a favore del libero mercato, ma le regole e le norme vanno ragionate e adottate laddove servono!
                                                            Matematicamente credo sia ancora del tutto dimostrabile che una centrale a copertoni usati e rifiuti plastici senza alcun tipo di filtrazione sarebbe vincente anche sulle turbogas più evolute.
                                                            Non si fanno però centrali a pneumatici usati per un motivo che ha poco a che fare con la matematica, o no?
                                                            Nel caso specifico basterebbe imputare in maniera adeguata i costi di emissione e inquinamento alla produzione da fossile e anche le somme potrebbero cambiare segno.

                                                            Originariamente inviato da tersite3 Visualizza il messaggio
                                                            [FONT=Calibri]Il problema dei “costi”, monetari,è facilmente manipolabile da interventi politici (tasse o agevolazioni)e giungere a conclusioni fasulle.
                                                            Si, appunto. MA come scrivevo sopra non sempre la conclusione "fasulla" matematicamente si rivela più fasulla del resto!


                                                            Originariamente inviato da tersite3 Visualizza il messaggio
                                                            Parliamo di costi energetici, come ha fattol’amico Atomax
                                                            Ok! La mia centrale a Michelin usati stravince! NE sono certo!

                                                            Sul nucleare preciso per Atomax! NON intendo certo proporre di produrre idrogeno per via nucleare (seppure economicamente avrebbe senso, certo).
                                                            Intendo dire che SE la crisi dovesse poi indurre a tagli drastici delle emissioni imposte normativamente e l'avanzamento tecnologico o le scelte più attente alla matematica dovessero non trovare pronte le alternative green... sarà il nucleare redivivo a fornire l'energia necessaria (e con "necessaria" intendo proprio VITALE!) e non certo la conversione ai comportamenti virtuosi di pauperismo auto-imposto che molti apprezzano tanto!
                                                            Poi... sono opinioni eh!
                                                            Ma ricordo benissimo quando sul forum la mia opinione che la scelta cinese di lanciarsi nella produzione da FV avrebbe abbassato i prezzi in maniera notevole veniva attaccata da Battaglia ed altri sulla base della "semplice matematica"...
                                                            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                            • La matematica non ha ideologia, se i conti sono esatti (e lo sono) occorrono soluzioni che almeno matematicamente siano sostenibili.
                                                              Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                                              Beh, si e no! Senza una decisa politica di incentivazione e leva fiscale il FV sarebbe a livelli decisamente inferiori ed ora il problema della transizione, già enorme, sarebbe senza speranza.
                                                              Non mischiamo le valutazioni energetiche con i prezzi. Se il fotovoltaico avesse rendimenti teorici di qualche ordine di grandezza inferiore, probabilmente oggi vedremmo al massimo i pannellini su qualche calcolatrice tascabile...


                                                              Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                                              Non si fanno però centrali a pneumatici usati per un motivo che ha poco a che fare con la matematica, o no?


                                                              No! Infatti, siccome c’è convenienza, una parte degli pneumatici fuori uso viene usata in co-combustione con combustibili fossili anche per la produzione di energia elettrica. In altre applicazioni c’è ancora più convenienza a bruciare pneumatici e perciò, la maggior parte di essi, viene destinato proprio a tali applicazioni.
                                                              In primis troviamo l’industria del cemento, che dalla combustione di pneumatici esausti ottiene notevoli risparmi energetici, grazie dalla riduzione del combustibile fossile utilizzato, oltre ad ulteriori vantaggi legati al processo, come il recupero di alcuni prodotti della combustione che vengono inglobati nei clinker di cemento, risparmiando anche sulle materie prime utilizzate.


                                                              Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                                              Ok! La mia centrale a Michelin usati stravince! NE sono certo!


                                                              Ovvio! E proprio per questo solo i cementifici Tedeschi bruciano circa il 40% del totale degli pneumatici esausti. Le restanti parti vengono usate per la produzione di energia elettrica in co-combustione e un’altra parte viene riciclata.

                                                              Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                                              Sul nucleare preciso per Atomax! NON intendo certo proporre di produrre idrogeno per via nucleare (seppure economicamente avrebbe senso, certo).


                                                              Economicamente ha senso se e solo se ho un surplus energetico e non so cosa farci dell’energia in eccesso. In caso contrario non serve nemmeno fare i conti…
                                                              "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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