Energia e tecnica per i viaggi nello spazio. - EnergeticAmbiente.it

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Energia e tecnica per i viaggi nello spazio.

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    • Dopo 37 anni, dopo USA e URSS:
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      • Note di Moderazione: nll
        Qualcuno si è forse dimenticato il tema di questa discussione? Oppure che non è consentito uscire dal tema originariamente scelto? I messaggi fuori tema sono stati rimossi, evitate di riproporli.


        ••••••••••••

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        • Ma in pratica a come ho capito si tratta di un pallone riempito di helio che rallenta la caduta , ma dopo si utilizzano sempre i paracadute.
          Il termine disco volante è fuorviante.
          Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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          • Ma in pratica a come ho capito si tratta di un pallone riempito di helio che rallenta la caduta , ma dopo si utilizzano sempre i paracadute.
            haha ....ciao amico Vincenzo ...scusa il sogghigno , ma ormai abbiamo confidenza e conosci i miei modi ..

            risposta:

            no!! , il pallone aerostatico serviva solo per far arrivare il "disco" a 120 mila piedi di quota ... forse qui spiega meglio il funzionamento

            http://www.astronautinews.it/2014/06...lante-di-nasa/
            (per i pigri )
            Il veicolo sperimentale destinato a raccogliere dati nell’ambito del programma LDSD (Low Density Supersonic Decelerator, deceleratore supersonico a bassa densità) è pronto ad innalzarsi nei cieli del poligono missilistico della US Navy nell’incantevole scenario delle Hawaii. Le finestre di lancio sono per i giorni 7,9,11 e 14, dopo che alcune date sono già andate perdute a causa delle condizioni atmosferiche.
            Lo scopo del programma LDSD è sperimentare nuovi sistemi per far atterrare indenni su Marte ed altri corpi celesti dei carichi di grosso peso e dimensioni. Dopo questo primo test, ne sono già previsti altri due il prossimo anno, in modo da verificare il comportamento del veicolo, che dispone di motori a razzo, nell’ambiente dell’altissima atmosfera ed a velocità ipersoniche.
            Piuttosto complesso e singolare il profilo della missione: un pallone ad elio, grande come un campo di calcio, porterà il veicolo a 120mila piedi di quota. A questo punto avverrà lo sganciamento, e dopo 1,5 secondi quattro piccoli motori a razzo metteranno il disco in rotazione per stabilizzarlo giroscopicamente. Poi un booster Star 48B a propellente solido comincerà ad erogare la sua spinta di quasi 80mila N, lanciando il veicolo verso il limite della stratosfera. Per ricreare le condizioni di un ingresso nell’atmosfera marziana, il disco dovrà raggiungere una quota di 180mila piedi (55 chilometri), ed una velocità di mach 4. Infine, dovranno entrare in funzione i due sistemi frenanti di nuova concezione che sono l’oggetto della ricerca. Il primo è il SIAD-R (supersonic inflatable aerodynamic decelerator), una “ciambella” che si gonfierà intorno al mezzo circa a mach 3.8 e, con il suo attrito aerodinamico, rallenterà il mezzo fino a mach 2,5. Sarà poi la volta del nuovo paracadute supersonico, il più grande mai realizzato, che dovrà portare il disco ad un ammaraggio controllato nelle acque del Pacifico non lontano dal punto di lancio. NASA programma di seguire l’evento in diretta streaming e con le numerose telecamere poste a bordo del veicolo sperimentale

            di
            PAOLO ACTIS


            Il termine disco volante è fuorviante
            certamente Vincenzo , è solo come dire ... abbiamo tanto temuto che i dischi volanti venissero a visitarci da marte , quando invece siamo noi che li inviamo sulla superficie marziana ...

            cordialmente

            Francy
            Ultima modifica di Mr.Hyde; 29-06-2014, 22:14.

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            • Il disco a frenato come previsto, il paracadute si è aperto solo in parte. Comunque il test è stato giudicato come riuscito.

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              • Anche perchè non mi risulta che si sia davvero analizzato un "disco volante" extraterrestre. In cosa potrebbe essere "fuorviante" il discorso rispetto a un modello inesistente? Boh!
                Non dico che non esistano eh! Ma magari si scoprirà che sono anch'essi dispositivi gonfiabili deceleratori.
                Chissà...
                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                • La forma a disco volante sembra non sia la migliore per poter volare sulla terra, dove esiste una atmosfera, in quanto da problemi di stabilità in volo, meglio la forma affusolata come i caccia.

                  lo avevano provato anche i tedeschi nella seconda guerra mondiale , ma non ci riuscirono .
                  Quelli che sono stati realizzati dalla NASA sono stati deludenti .

                  Può darsi che qualche UFO avvistato a forma discoidale faccia parte di questi esperimenti.
                  Ma la forma discoidale rotante su se stessa potrebbe avere una ragion d'essere per i viaggi nello spazio in assenza di gravità.
                  Infatti con la rotazione della astronave si potrebbe simulare una sorta di gravità e quindi viaggiare comodamente nello spazio .
                  Ma naturalmente ancora la prova che siano venuti extraterrestri in un disco volante non l'abbiamo .
                  Certo andare sul pianeta Marte , che forse venti anni fa si riteneva possibile o facile, si sta dimostrando una impresa difficile o quasi impossibile per i rischi connessi con equipaggio umano.
                  Ultima modifica di experimentator; 02-07-2014, 13:40.
                  Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                  • Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                    La forma a disco volante sembra non sia la migliore per poter volare sulla terra, dove esiste una atmosfera, in quando da problemi di stabilità in volo, meglio la forma affusolata come i caccia.
                    Si, concordo.
                    Anche quella a palla o a cubo di Rubik pare siano state scartate.
                    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                    • Originariamente inviato da Mr.Hyde Visualizza il messaggio

                      Lo scopo del programma LDSD è sperimentare nuovi sistemi per far atterrare indenni su Marte ed altri corpi celesti dei carichi di grosso peso e dimensioni.
                      Chissà se questo sistema sarebbe efficace per rallentare il rientro dell'astronave sulla superficie terrestre?

                      La cosa sarebbe interessante in quanto in questo modo si eviterebbe di usare lo scudo termico.
                      Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                      • Ciao Vincenzo

                        Chissà se questo sistema sarebbe efficace per rallentare il rientro dell'astronave sulla superficie terrestre?
                        sembrerebbe di si Vincenzo , l'esperimento infatti è stato eseguito sulla terra

                        La cosa sarebbe interessante in quanto in questo modo si eviterebbe di usare lo scudo termico.
                        non saprei , probabilmente uno scudo serve ugualmente in quanto parliamo di velocita' Mach , interessante il fatto che questi paracaduti si aprano a velocita' mach

                        come si diceva sopra :Per ricreare le condizioni di un ingresso nell’atmosfera marziana, il disco dovrà raggiungere una quota di 180mila piedi (55 chilometri), ed una velocità di mach 4. Infine, dovranno entrare in funzione i due sistemi frenanti di nuova concezione che sono l’oggetto della ricerca. Il primo è il SIAD-R (supersonic inflatable aerodynamic decelerator), una “ciambella” che si gonfierà intorno al mezzo circa a mach 3.8 e, con il suo attrito aerodinamico, rallenterà il mezzo fino a mach 2,5. Sarà poi la volta del nuovo paracadute supersonico, il più grande mai realizzato, che dovrà portare il disco ad un ammaraggio controllato nelle acque del Pacifico non lontano dal punto di lancio. NASA programma di seguire l’evento in diretta streaming e con le numerose telecamere poste a bordo del veicolo sperimentale

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                        • Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                          La cosa sarebbe interessante in quanto in questo modo si eviterebbe di usare lo scudo termico.
                          Invece no.
                          Il dispositivo serve a velocità relativamente basse. Mach 4.
                          Lo scudo termico comincia ad intervenire quando la velocità è ancora sugli 8-9 km/sec. Mach 25 circa.
                          A quelle velocità qualsiasi materiale anche super-refrattario raggiunge temperature alltissime e non credo proprio che ci si possa fare la ciambellona gonfiabile!
                          Un corpo che rientra da un'orbita intorno alla Terra parte da velocità ben diverse da qualcosa che cade per semplice gravità per quanto da quota molto elevata.
                          Per l'atmosfera marziana, molto più rarefatta le cose credo siano diverse. Ma magari Nll ne sa di più.
                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                          • Non ne sono sicuro ,ma se la ciambella venisse gonfiata molto tempo prima di toccare gli alti strati dell'atmosfera , molto rarefatta, questa potrebbe rallentare il velivolo e portarlo ad una velocità non tanto alta da non bruciare.

                            Inoltre questa ciambella gonfiabile potrebbe essere fatta da materiale refrattario, resistente al calore, usandolo come una sorta di scudo termico gonfiabile , ma che non subisce ablazione .
                            E' una idea cosi ... da provare.
                            Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                            • Come afferma giustamente BrightingEyes, stiamo parlando di stare sotto mach 4 e comunque utilizzando già materiali resistenti al calore (essenzialmente a base ceramica), non è pensabile di utilizzare questi sistemi a velocità superiori con densità dell'aria paragonabili a quella terrestre.

                              Per rallentare portandosi a una velocità compatibile con l'uso di questi sistemi prima dell'ingresso nell'atmosfera dovresti utilizzare dei razzi, ma costa enormemente in termini d'energia, sarebbe uno spreco che non ha giustificazioni.

                              ••••••••••••

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                              • Il discorso che facevo io era diverso. Come si vede l'atmosfera terrestre è composta da diversi strati che sfumano sempre a densità minore sino ad arrivare alla esosfera che limita con il vuoto dell spazio cosmico.
                                La troposfera è lo strato più basso in cui si verificano quasi tutti i fenomeni meteorologici e contiene l'80% della massa gassosa totale e il 99% del vapore acqueo.
                                La zona alta della atmosfera è quindi molto rarefatta e può essere paragonata alla atmosfera marziana come densità e quindi può essere impiegato un sistema a ciambella gonfiabile in grado di rallentare la caduta del velivolo.
                                Da considerare che la superficie di un veicolo con ciambella gonfiabile potrebbe essere centinaia di volte quella di un veicolo senza ciambella.
                                Questo potrebbe essere vantaggioso in quanto il calore generato per attrito verrebbe disperso su una superficie maggiore e quindi non innalzerebbe eccessivamente la temperatura.

                                Una volta rallentato il velivolo non raggiungerebbe mac 25 , ma sicuramente una velocità molto minore e quindi la temuta combustione per attrito non avverrebbe.
                                Io credo che varrebbe la pena forse provare questo sistema, anche per il rientro terrestre.

                                Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                • Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                                  Una volta rallentato il velivolo non raggiungerebbe mac 25 , ma sicuramente una velocità molto minore
                                  Non vorrei infierire, ma forse è il cso di non dire ulteriori... imprecisioni!
                                  Il veicolo in rientro da un'orbita HA GIA' una velocità altissima, appunto la velocità che serve a mantenerlo in orbita (velocità orbitale). Quando vuole rientrare arriva a una velocità (di rientro) che è inferiore, ma comunque altissima, mach 25 appunto. Non è che parte "da fermo" ed accumula velocità nella caduta!
                                  A quel punto l'impatto con l'atmosfera, anche quella rarefatta superiore, sarebbe sufficiente a innalzare la temperatura di qualsiasi materiale a valori simili alla superficie soalre (7.800 K°). Non esiste alcun materiale che possa resistere in una forma di ciambellone a queste temperature e allo stress meccanico dell'attrito.
                                  “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                                  Commenta


                                  • la velocità orbitale serve a mantenere il velivolo in posizione stazionaria in modo che forza centrifuga compensi l'attrazione terrestre.
                                    Se si rallenta la velocità orbitale il velivolo piano piano viene attratto dalla gravità terrestre.
                                    Bisogna trovare un compromesso in modo tale da rallentare la velocità del rientro in atmosfera .

                                    Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                    ...valori simili alla superficie soalre (7.800 K°). ....
                                    Alla temp. di 7800 K (senza gradi), anche lo scudo termico e la stessa navicella vaporizzerebbero. Dove l'hai presa quella temp.?
                                    Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                    • Alla temp. di 7800 K (senza gradi), anche lo scudo termico e la stessa navicella vaporizzerebbero. Dove l'hai presa quella temp.?
                                      qui si parla di 10000 K http://www.aising.it/docs/atticonvegno/p789-804.pdf

                                      cordialmente

                                      Francy

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                                      • A quelle velocità si forma un onda d'urto davanti all'astronave la temperatura riportata è quella dello schock layer non quella che raggiunge la superficie dell'astronave altrimenti ciccia. Lo scudo termico ha il compito di dissipare il calore prima che l'astronave si riscaldi ed evitare il barbecue dell'equipaggio. La forma a tronco di cono delle astronavi è stata studiata proprio per il rientro.

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                                        • si è vero Darwin , si parla dello shock layer

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                                          • Capisco che in effetti ci sono problemi per il rientro a Terra , ma si deve studiare qualche sistema in grado di poter decelerare per consentire a un velivolo di poter viaggiare nello spazio come un aereo di linea.

                                            Ma ho letto nell'articolo postato da Hyde , che vi sono altri sistemi , cioè quello di allungare i tempi per il rientro dissipando il calore lentamente a temperature inferiori.
                                            Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                            • Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                                              la velocità orbitale serve a mantenere il velivolo in posizione stazionaria in modo che forza centrifuga compensi l'attrazione terrestre.
                                              più che posizione parlerei di quota stazionaria.
                                              Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                                              Dove l'hai presa quella temp.?
                                              dal primo posto dove un incompetente come me si rivolge quando vuole capire qualcosa di cui ha scarsa conoscenza. Wikipedia. http://it.wikipedia.org/wiki/Rientro_atmosferico

                                              "I progettisti di scudi termici utilizzano per la stima della temperatura di picco dello shock layer la seguente regola approssimata: la temperatura in kelvin è circa uguale alla velocità di ingresso misurata in metri al secondo. Ad esempio, una navetta che entra nell'atmosfera ad una velocità di 7,8 km/s raggiungerà una temperatura di 7800 K.". La velocità orbitale di 7,8 km/S è appunto una delle velocità orbitali standard.
                                              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                              • Bene , questa regola non la sapevo, grazie per l'informazione.

                                                Il problema del rientro a terra , è un grosso problema , visto le alte temperature raggiungibili.
                                                Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                • Non è un caso che volendo fare uno Space Shuttle... lo abbiano rivestito di mattonelle di materiale ablativo. In quanto ad aerodinamicità lo Shuttle andava decisamente meglio del ciambellone eppure aveva ancora problemi di surriscaldamento causato dall'attrito dell'aria al rientro in atmosfera.

                                                  Nota: in orbita geostazionaria significa che oltre a mantenere la quota mantiene pure la posizione rispetto a una coordinata terrestre, ma questo non significa che al momento di rientrare sulla Terra non abbia problemi legati al surriscaldamento, in quanto il rientro avviene con una ben determinata sequenza, che prevede un angolo d'incidenza e una velocità relativa rispetto alla Terra (altrimenti perché dannarsi a rivestire lo Shuttle, quando sarebbe bastato farlo rallentare fino a fermarlo?). Qui mancano proprio le basi della tecnica dei voli spaziali!

                                                  ••••••••••••

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                                                  • Ora non esagerare NLL , certo non sono uno specialista nel campo , ma solo un appassionato, mi occupo di altro.
                                                    Credo che tutti sappiano dello scudo termico ablativo , ma forse molti non sanno del perchè non si sia trovata un'altra soluzione.
                                                    Ma credo che la soluzione attuale è anche quella più economica , ma credo di aver letto che si stanno studiando altri velivoli per il turismo spaziale in grado di uscire e rientrare dall'atmosfera terrestre in altri modi .
                                                    Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                    • No il teletrasporto non è ancora allo studio. Tutti tornano giù alla stessa maniera attraversando l'atmosfera e quindi chi più chi meno tutti si riscaldano per attrito. Anche gli aerei si riscaldano per lo stesso motivo tutto dipende dalla velocità ovviamente.
                                                      Certo che sembra complicato ma quando si conosce la fisica e un po' di scienza dei materiali la cosa diventa abbastanza semplice.


                                                      PS Nll lo scudo dello shuttle non era ablativo

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                                                      • Si Darwin , ma io pensavo che temperatura arrivasse a 2000-3000 K non a 10.000 K . Confesso che era una mia ignoranza e che non avevo fatto caso a questo effetto .
                                                        Ma allora si è si è parlato in altro 3D sull'ascensore spaziale , con tanto progetti fatti da ingegneri giapponesi , come pensi dovrebbero superare questo problema?
                                                        Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                        • Zagami, non prendertela, ma continui ad avere un po' di confusione.
                                                          L'ascensore spaziale in fase di rientro subirebbe l'attrazione gravitazionale e quindi dovrebbe essere dotato, ovviamente, di sistemi frenanti. Ma parte da una velocità relativa perpendicolare all'atmosfera bassa , anzi nulla. Inoltre ha l'enorme vantaggio di avere un supporto fisso (il "pilone" di carbonio o quel che sarà ) su cui scaricare con sistemi frenanti magnetici, ad attrito o altro l'energia in modo da mantenere sempre una velocità di discesa sotto controllo e ben inferiore a quella che sviluppa l'attrito di un corpo in caduta libera nell'atmosfera.
                                                          .Un'astronave ha come unica alternativa la manovra frenante con i razzi. Ma a quel punto il consumo di carburante sarebbe enorme e nessun veicolo prevede serbatoi di tale portata da mantenere pieni fino al ritorno.
                                                          La proposta dell'ascensore spaziale è geniale, se potrà essere realizzata, proprio perché risolverebbe di colpo una miriade di problemi e costi legati alle delicate fasi di uscita ed entrata nell'atmosfera.

                                                          Le proposte alternative di rientro "dolce" mi pare di capire che mirino a un angolo meno acuto, con discesa meno ripida insomma, ma sinceramente non riesco a capire come dovrebbe estrinsecarsi questo uovo di Colombo perché a quanto ne so esiste una finestra di angolazioni ben precisa. Al di sotto l'oggetto subisce un attrito esagerato e brucia. Al di sopra rimbalza come un sasso sull'acqua e rischia di uscire dall'orbita e perdersi nello spazio.
                                                          Anche se la nave è in orbita geostazionaria comunque la velocità è "stazionaria" cioè nulla se riferita alla velocità angolare della rotazione terrestre, ma la massa di atmosfera, sebbene rarefatta in alto, ha una velocità relativa ben diversa quando il corpo la attraversa in caduta libera e ciò crea attrito, eccome!
                                                          Ultima modifica di BrightingEyes; 06-07-2014, 10:55.
                                                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                          • ...La proposta dell'ascensore spaziale è geniale...
                                                            Soprattutto perché ad essa potrebbe affiancarsi quella di creare dei veri e propri cantieri di costruzione posti non più sulla superficie terrestre ma nello spazio.
                                                            Domotica: schemi e collegamenti
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