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Il motore di stranger

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  • Il motore di stranger

    Avrei potuto intitolare questa discussione "Motore magnetico di stranger" ma poiche lo stesso principio può essere applicato anche alla forza elettrica e gravitazionale, allora ho generalizzato scrivendo "Il motore di Stranger".

    Avendo notato la difficoltà di alcuni avventurieri coraggiosi di volere interrompere un campo magnetico a tutti i costi (e in modo fallimentare), ho voluto aprire questa discussione, ma ripeto: NON sarebbe stato corretto intitolare la discussione "Motore magnetico di stranger" o "interuzione del campo magnetico" perchè il medesimo principio è ANCHE applicabile ad altre forze induttive.

    Per forze induttive intendo quelle forze capaci di interagire con altri oggetti sebbene sia interposto il vuoto spaziale, tali forze sono: gravitazionale, elettrica e magnetica.

    Se devo essere pignolo dovrei anche ammettere che nell'elenco delle forze induttive c'è anche la forza nucleare forte e la forza nucleare debole, ma trattandosi di teorie complesse e in pratica ingestibili, ho ritenuto necessario non incatramarsi in questo tipo di casini ben più grandi di me.

    Quindi per necessità considero soltanto forza gravitazionale, forza elettrica e forza magnetica.

    tipo di forzadiscussione
    Forza magneticaPrendiamo in considerazione la forza magnetica, quindi un motore magnetico composto da statore e rotore, sia statore che rotore ambedue composti da magneti permanenti.
    Ovviamente sorge subito il problema di interrompere il qualche modo il flusso magnetico di un polo magnetico dello statore al momento opportuno, quando un polo del rotore si trova alla distanza minore.
    Ci faceva comodo infatti, che un polo dello statore attirava un polo del rotore durante la fase di avvicinamento, ma poi questa attrazione annulla l'energia cinetica prodotta quando poi il polo del rotore deve allontanarsi.
    Tramite una bacchetta magica di una fata turchina vorremmo che il polo dello statore scomparisse durante la fase di allontanamento, per poi ricomparire durante la fase di avvicinamento.
    Non avendo a disposizione la bacchetta magica della fata turchina bisogna escogitare un barbatrucco affichè la forza attrattiva scoparisca o almeno venga meno; un modo potrebbe essere quello si espandere il polo attrattore dello statore cioè il suo volume deve aumentare.
    ovviamente qualcuno penserà che il magnete è un solido e non un gas, e i solidi non si espandono affatto.
    Analizzando un banale dispositivo estrattore io vedo però che i solidi posono anche espandersi, in effetti: se il polo dello statore fosse composto da più magneti separati, questi potrebbero essere aalontanati fra di loro e quindi creare una simulazione di espansione.
    Espandendo il polo dello statore la forza attrattiva di certo non si azzera perchè per azzerarla dovrei allontanare i componenti a distanza infinita, ma di certo diminuisce.
    Inoltre per allontanare i componenti solidi del polo dello statore dovrei compiere un lavoro che comunque sarebbe recuperato quando di nuovo li avvicino fra di loro.
    E' ovvio che la velocità di allontanamento dei componenti deve essere MOLTO maggiore della velocità del polo del rotore, per convenzione stabilisco un rapporto pari a 10.
    Se la velocità tangenziale del polo del rotore è X, la velocità di allontanamento dei componenti del polo dello statore deve essere almeno 10 volte X cioè 10X.
    Forza elettricaPrendiamo in considerazione la forza elettrica, eccetera eccetera
    Forza gravitazionalePrendiamo in considerazione la forza gravitazionale, eccetera eccetera







  • #2
    Post your schema
    traduco: qualche schemino please!
    leo48
    -Ogni problema ha sempre almeno due soluzioni basta trovarle
    -La forza dei forti è saper traversar le traversìe con occhio sereno

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    • #3
      Caro leo
      Stranger non è un tipo da schemino, la butta lì e lascia che gli altri si arrovellino a cercare di capire cosa ha scritto.
      Mi ha fregato sul motore elettrostatico e non ci casco più
      Ciao

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      • #4
        Un po' ho inteso cosa intendesse dire il Gencaccio.
        Solo che,tempo addietro,mi sono reso conto che i pluri-magneti di uno statore non si possono avvicinare tra loro o allontanare a piacimento,perchè saranno sempre frenati dall'attrazione del rotore. Anche se i magneti slittano lateralmente,occorrerà fare una notevole forza,che invaliderà il principio base di voler diluire la forza attrattiva.

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        • #5
          ciao, ma stranger hai quasi le mie stesse idee ma com'è sta storia???
          anche io ci avevo già pensato e mi sa a malincuore che non funziona be ma ora io dico ok non si può farlo andare totalmente da solo ma fare tipo un generatore a manovella in cui non giro tutto il motore io ma do solo un po' di impulsi nel senso solo un 10% di fatica o è lo stesso di prima cioè con quel impulso mi gioco l'energia di tutto il giro? ovviamente un po' automatico ma questa è l'idea

          http://it.youtube.com/watch?v=LdJkL3L-344&feature=related

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