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Ruota di Bessler

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  • #91
    ... e quindi perfettamente inutile, visto che ce ne sono anche in commercio, e perfettamente sbagliato, visto che ha dimostrato che NON si raggiunge l'OU. E' un vero peccato che lo capisca anche un bambino, senza metterci settant'anni di impegno insulso.

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    • #92
      Purtroppo ha dimostrato solo che non si raggiunge l' O.U. con quel metodo lì. Di metodi uno ne può pensare quanti ne vuole, ognuno con enne varianti abbellimenti e rìccioli, moltiplicato per tutte le variabili immaginabili [fase lunare, marziana e venusiana, ciclo solare, disposizione d' animo sesso età colore occhi e foggia capelli (eh già: se uno ha i boccoli a spirale, è risaputo che la spirale è energeticamente attiva ma poi destrogira o levogira?) dello sperimentatore, presenza/assenza di astanti negativi ecc.] poi chiedono a chi non ci crede di dimostrare che non funzionano
      Ma tanto che gliene importa ai veri credenti delle dimostrazioni....

      amir

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      • #93
        x questo nn posto mai nulla e come si vede dal numero dei post. ma...... anni luce davanti a Franco e nn me ne voglia.
        ci sono dei sistemi che manco li sognate e li vedete tutti i giorni,solo la pazienza e umiltà porta a vederli.
        se insisti e resisti raggiungi e conquisti. buon ferragosto a tutti.

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        • #94
          Originariamente inviato da giopapy Visualizza il messaggio
          solo la pazienza e umiltà porta a vederli.se insisti e resisti raggiungi e conquisti.
          Ah, basta questo? Tu dici che se mi lanciassi da un ponte, ma con tanta umiltà e tanta pazienza e tanta insistenza e tanta resistenza, riuscirei a imparare a volare???

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          • #95

            Note di Moderazione:
            buoni ragazzi ....

            Ultima modifica di sandro-meg; 15-08-2011, 19:55. Motivo: ot

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            • #96
              Ultimo aggiornamento di Franco:
              File allegati

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              • #97
                Sulla ruota di Bessler di Franco mi ha contattato addirittura Peter Lindemann
                dicendomi che lui è arrivato allo stesso risultato.....

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                • #98
                  se funziona sono contento per lui.

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                  • #99
                    Se davvero la ruota di Bessler girò nei termini riportati dalle cronache ( e non vedo perché dubitarne, dato che vi furono molti testimoni attendibili) allora mi sembra chiaro che occorrerà rivedere a fondo l’attuale concetto di gravità; da questo punto di vista mi sembra che, nell’ipotesi che la ruota di Bessler funzionasse davvero (certamente cosa ancora tutta da dimostrare, indipendentemente dalle antiche cronache), la cornice prospettata da un Todeschini potrebbe offrire un punto di riferimento in grado di salvaguardare le leggi di conservazione inserendo l’ipotetica ruota in una cornice più razionale, senza negarne la possibile esistenza.
                    La gravità vista alla Todeschini si riduce infatti a pressione locale d’etere; quest’ultimo si comporterebbe più o meno come un fluido sottilissimo, il cui moto vorticoso per effetto magnus darebbe luogo alla gravità, il tutto in modo molto più intuitivo dell’attuale punto di vista che vede nella gravità una totalmente anti-intuitiva “curvatura” dello spazio-tempo. Ora, una ruota di un mulino che gira in un fiume non è certo una macchina a moto perpetuo, l’energia ce la mette il fiume; analogamente, un’ipotetica ruota di Bessler che fosse in grado di sfruttare la gravità, l’inerzia ad essa strettamente collegata e le forze centrifughe di eventuali moti pendolari, non sarebbe una macchina a moto perpetuo perché sfrutterebbe il moto vorticoso del “fluido” etere; che possa essere stata considerata una macchina a moto perpetuo nel 1712 e dintorni è comprensibile, ma non lo sarebbe a mio parere dal punto di vista moderno se inserita in una cornice Todeschiniana; l’energia infatti ce la metterebbe l’etere e l’ipotetica macchina sarebbe solo una convertitrice di energia, in particolare convertirebbe l’energia motrice dell’etere in energia motrice sfruttabile a livello meccanico e macroscopico. Non è detto naturalmente che ciò sia possibile anche tenendo per buona una cornice Todeschiniana ( a sua volta ancora tutta da dimostrare), però in questo quadro se lo fosse non ci sarebbe niente di cui meravigliarsi e nessuna legge di conservazione probabilmente verrebbe violata. Chiaramente un’ipotetica macchina del genere dovrebbe essere manutenuta, le sue parti dovrebbero essere periodicamente sostituite, esattamente come nel caso di un mulino. Però come un mulino girerebbe e produrrebbe energia, trasformando in energia meccanica l’energia fornita dall’invisibile “fiume” dell’etere.
                    In più, per quanto riguarda la forza centrifuga, mi sembra proprio che la visione Todeschiniana offra ancora un appiglio in più alla possibile esistenza di una ruota di Bessler.
                    La forza centrifuga cesserebbe infatti di essere una forza apparente e diventerebbe una vera e propria forza reale dovuta alla reazione di un etere reale contro un corpo che tentasse di modificare il proprio moto (un pendolo in rotazione). In questo quadro i pendoli che ipoteticamente dovrebbero fornire la spinta in più acquisterebbero una giustificazione teorica forse più facilmente di quanto non si riesca ad attribuire loro nell’attuale cornice teorica , per la quale infatti una tale ruota semplicemente prima o poi si fermerebbe.

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                    • Io penso che, piuttosto che rincorrere empiricamente i fatti più o meno a caso seguendo la propria intuizione meccanica, un modo utile ed indolore per indagare sulla possibile esistenza della ruota di Bessler possa essere quello di partire dai principi; è chiaro infatti che partendo dal modello fisico esistente e dai suoi principi mai si potrà giungere a qualcosa di simile alla ruota di Bessler, perché tale modello a priori non prevede un sistema di bilanci energetici che possano spiegare la fantomatica ruota di Bessler e nemmeno l’esistenza di un mezzo come l’etere. Quindi, una strada potrebbe essere quella di partire a tavolino da modelli fisici diversi, tipo quello sviluppato da Todeschini, ed andare a cercare i punti in cui emergerebbero le differenze rispetto al modello vigente. Todeschini in merito alle differenze tra i due modelli propose in modo molto dettagliato decine e decine di esperimenti (in gran parte mai effettuati da nessuno, credo) e li giustificò in modo matematico partendo dai principi espressi dalla sua teoria, esperimenti di cui il famoso “motore” (impropriamente chiamato tale) che dovrebbe provare l’esistenza dell’etere è solo uno, il più famoso.
                      E’ questo tipo di presunte discrepanze rispetto al modello esistente che bisognerebbe andare ad indagare a fondo sia sperimentalmente che teoricamente; secondo me solo in queste crepe, ammesso e non concesso che si rivelino veramente tali, potrebbe aprirsi un eventuale varco verso un’ipotetica ruota di Bessler.
                      Lasciando a chi ha competenze meccaniche e sperimentali la parte cruciale dell’esecuzione materiale degli esperimenti, per chi ha conoscenze teoriche un modo indolore ed utile potrebbe essere quello di scrivere due volte una lagrangiana (o una hamiltoniana) di un esperimento critico, una volta secondo il punto di vista fedele al modello corrente, un’altra volta secondo il punto di vista Todeschiniano, che prevede un etere reale che entra attivamente in gioco nella meccanica del sistema; e vedere matematicamente le differenze; se matematicamente si individuasse una qualche quantità avente le dimensioni di un’energia differire tra un modello ed un altro, lì bisognerebbe battere ed indagare a fondo per chiarire in base a quale differenza di principi sorgerebbe una tale differenza, lì bisognerebbe sperimentare e lì si potrebbe scoprire l’eventuale principio che potrebbe condurre forse ad un’ipotetica ruota di Bessler. In ogni caso sarebbe un utile esercizio teorico, non sarebbe una perdita di tempo ma un modo per esercitarsi in lagrangiane ed hamiltoniane, ecco perché ho detto utile ed indolore; non lascerebbe nessun amaro in bocca, ci si guadagnerebbe comunque perché non si spenderebbe una lira e si utilizzerebbe in modo comunque utile il tempo. Nell’ipotesi che un tale principio venisse individuato e confermato sperimentalmente, la sua attuazione pratica si ridurrebbe alla risoluzione di un problema meccanico e non dovrebbe essere troppo onerosa. Ma senza avere chiaro il principio penso che difficilmente si potrebbe andare da qualche parte. Da quel che ho capito leggendo la sua storia, Bessler stesso infatti trascorse molti anni a “smanettare” con ruote non funzionanti, finché un bel giorno avrebbe visto un movimento che gli avrebbe dato l’ispirazione per la sua famosa ruota. Avrebbe quindi “visto” un principio, solo in seguito applicato alla sua famosa ruota. Infatti se una tale ruota fosse davvero possibile, dovrebbe essere naturale prima di tutto individuare nel mondo in cui viviamo il principio che la renderebbe possibile. Insomma penso che partire prima dalla teoria e solo dopo giungere alla pratica potrebbe in questo caso essere la strada migliore.

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                      • "... per chi ha conoscenze teoriche un modo indolore ed utile potrebbe essere quello di scrivere due volte una lagrangiana (o una hamiltoniana) di un esperimento critico, una volta secondo il punto di vista fedele al modello corrente, un’altra volta secondo il punto di vista Todeschiniano ..."

                        Ma secondo te uno che ha studiato e capito quella roba lì poi si mette a perdere tempo con queste baggianate?

                        Maz

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                        • Perché no? può essere un utile esercizio per mostrare in modo molto chiaro dove eventualmente emerge la baggianata. Se c'è emergerà chiaramente. Nei corsi di meccanica razionale di matematica e fisica un tempo si davano come esercizi proprio l'individuare lagrangiane (o hamiltoniane) di un sistema abbastanza complesso e si chiedeva di derivarne certe quantità fisiche. Potrebbe essere istruttivo fare lo stesso ragionamento partendo da postulati in parte differenti (come nel caso della fisica todeschiniana) e vedere dove porta il tutto. Dedicare un po' di tempo all'esercizio (what if) a tavolino non è mai una perdita di tempo.
                          Ultima modifica di nll; 08-09-2012, 15:57. Motivo: Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum

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                          • Ciao a tutti, sono nuovo e scrivo qui perché ho cercato di scrivere a Kappanove ma non ricevo risposte.
                            Quello che volevo portare qui, è la mia esperienza in fatto di cammalight che, altro non è, che una visione di tanti tipi di ruote a leva presentate in questo forum e su internet in generale.
                            Quello che ho fatto io è sostanzalmente una cammalight anche se la geometria è leggermente diversa da quella di Kappanove.
                            Mi sono approvvigionato di tutto il materiale spendendo ben 1600€ di tasca, per arrivare al giorno del montaggio con l'illuminazione che non avrebbe funzionato. Così come non funzionerebbe la cammalight (se il disegno originale fosse rimasto tale).
                            Posto che, ovviamente, con gli angoli (disegno originale) non funzionerebbe, ho cercato di rendere il tutto molto più armonioso con curve. Sostanzialmente per metà è un semicerchio, mentre l'altra metà è costituita da due quarti di cerchio con raggio pari alla metà collegati da una rotaia dritta.
                            L'immagine sotto spiega il tutto.
                            Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                            Al centro della rotaia, c'è il fulcro con n bracci, dove ogni braccio ha una massa che può andare avanti e indietro seguendo la geometria della rotaia. In questo modo con l'effetto leva, ad ogni giro una massa gravava per il 100% e la sua antagonista per il 50%.
                            Detto ciò, mi sono concentrato solo sulla necessità di avere lo sbilanciamento delle masse per sfruttare l'effetto leva, quindi, aumentando sempre di più questa differenza, l'energia sviluppata sarebbe stata sempre maggiore.
                            Nella realtà, però, non avevo tenuto conto dell'effetto cinematico dell'intero moto circolare.
                            Infatti, se prendiamo, per esempio, un punto a metà del primo quarto nella discesa, possiamo dire che la massa ha viaggia con una gravità pari al 50% del suo peso in quanto in quel punto la porzione di circonferenza è approssimabile alla retta tangente in quel punto, con un angolo quindi a 45°. La cinematica ci dice, infatti, che la massa varrà mg*sen(angolo). Dall'altro capo, però, la retta tangente nel punto corrispondente vale circa 70°, quindi la gravità della massa sarà molto maggiore, imponendo, perciò un moto contrario. Tenuto conto, poi, che l'effetto leva in quel punto è veramente minimo, si ha solo una perdita di sistema e non un guadagno.
                            La figura qui sotto mostra visivamente quanto descritto.

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                            Questo problema si presenta per quasi tutto il percorso in quanto questa differenza di gravità si compensa con l'effetto leva a circa 55°/60° avendo, perciò, solo 60° di moto positivo su 180°. Inserendo, poi, le perdite dovute agli attriti, per quanto piccole, il moto positivo si riduce ulteriormente.
                            Lo stesso problema è riscontrabile sulla ruota di Bessler dove parte del guadagno derivante dall'effetto leva viene eroso dalla perdita introdotta dalla rotaia che porta in posizione centrale i pesi.
                            Attendo vostre risposte.
                            Grazie e ciao a tutti!
                            Ultima modifica di Fetente; 31-08-2012, 10:55. Motivo: Correzione

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                            • Forse non hai interpretato bene questo disegno, e forse questo non va bene per il problema...
                              http://1.bp.blogspot.com/-Myxwh6tJqi4/TkTr45n4xBI/AAAAAAAAAAQ/KWd_vrhoVsM/s1600/2.bmp

                              Potevamo discutere senza spendere un euro...

                              P.S. però hai senso critico, e questo può aiutare qualora la discussione riprenda... Hai delle fotografie della tua costruzione ?

                              ciao

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                              • Ciao e grazie per la risposta. Cominiciavo a credere che il discorso fosse morto e sepolto...
                                Foto della mia realizzazione non ce ne sono in quanto non ho realizzato niente. Ho solo comprato il materiale per fare la macchina.
                                Il disegno l'ho capito benissmo, e ricalca benissimo quanto ho scritto. Nella foto che posto, l'inclinazione dei due punti presi a caso, è diversa e, se si fotografa quel momento, lo si può semplificare con la seconda immagine.
                                Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                In questa seconda immagine, ho preso due selezioni dei punti presi a caso, uno è stato ribaltato e sono state disegnate due masse collegati tramite una ruota e due fili. Qui si vede beneche la massa di sinistra, ha una gravità maggiore che vale (a occhio) il 60%/70% in più della massa di spinta. Valore che si compensa (sempre a occhio) con l'effetto leva.
                                Ammettendo che buona parte della rotazione sia compensata (gravità pari per entrambe le masse) e una parte sia positiva (masse sbilanciate), il problema non esiste, in quanto basterebbe utilizzare tante masse quante servono per la compensazione delle spinte morte. Il problema nasce dal fatto che la massa non può arrivare in fondo alla rotazione e trovare un angolo, altrimenti prende una botta esagerata! Per questo dicevo che il disegno originale non può funzionare nella realtà.
                                Il mio tentativo di rendere quegli angoli un po' più armoniosi, ha determinato il fallimento del progetto.
                                Prendendo, quindi, per partito preso che il disegno originale funzioni fisicamente, resta da superare lo scoglio degli angoli.
                                Ultima modifica di nll; 08-09-2012, 16:03. Motivo: Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum

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                                • Ciao, le discussioni penso sono assopite... riprenderanno... Devo dire che allora non comprendo bene la dinamica di kappanove... ed anche la tua. Già... avevo scritto molto... e poi ho lasciato poco... (mi faccio appunti estesi così... per pensare poi bene, anzi: meglio...) Mi dovete spiegare allora che senso ha il far discendere per poi tirare su diritto in verticale... ??

                                  Questo che segue, scusate se è esteso, ma è da dire, è quello che taglio via ogni volta che mi metto a comunicare... cioè io ho bisogno di tanta informazione per poi scattare a costruire...

                                  Scusate ma queste fasi è roba di ingegneria meccanica standard perciò è come mettere sotto i piedi la Free Energy, calpestarla, usarla male, malissimo! Dunque ripensiamo un po' così prima di prendere in attenzione una ruota vera:

                                  1. pensiero logico: la dinamica da verificare prende avvio da ore 12:10 più o meno (non da ore 12:00 perché potrebbe ricadere in verso opposto); per cui il grave cade, o meglio diciamo che discende in gravità ...ma anche avviene INERZIA.

                                  1.1. l'inerzia la buttiamo via? non la usiamo? L'inerzia è il primo aiuto naturale... più massa in moto più inerzia... però per la ruota di gravità è pensieri galoppanti in virtuale sul moto perpetuo di tipo Bessler (senza opzioni fuori ruota, e ad un solo livello: una e una sola ruota, poffarbacco!...) hanno il problema di usare l'inerzia come RISORSA e per ottenerla occorrono pensieri di [ logica di auto-sostentamento ].

                                  Questa logica dice che il grave in caduta incurvata a circonferenza... DOVREBBE avere una specie di percorso geometrico da verificare, che almeno renda la dinamica sino a ore 8:00, e meglio se avanti... un percorso che LIBERI l'inerzia... che è la prima cosa da osservare... quanta ne si ottiene... in modo naturale.

                                  2. la logica di auto-sostentamento mi dice che la dinamica - anche della cammalight - dovrebbe avere un ovale, dove il naso è laddove parte la discesa, a ore 12:10 ...cioè si prolunga in fuori l'ovale, la parte piccola della geometria ovale... non così simile alle ellissi come appare nel web, ma proprio "a uovo di gallina"... ma da dovere essere topologicamente variato per il suo profilo geometrico... cioè su-misura PER L'INERZIA ed anche di più... Bessler l'avrà capito... perché occorre, è indispensabile.

                                  2.1. Il problema tecnico è disegnare ma dapprima COSTRUIRE in funzione di questa dinamica... vale a dire che io penso da mesi a una angolazione giusta di questo ovale, cioè la simmetria bilaterale la si ruota, per convenzione verso destra, per tentare il moto orario... che per le ruote è più convenzionale... appunto come questi disegni... la variazione dovrebbe essere a modificare la simmetria dell'ovale... in funzione di prove di scorrevolezza, sempre a partire senza affatto i componenti speciali, tranne un solo braccio telescopico, per un solo grave...

                                  3. E' sempre una ricerca di inserire, impostare, obbligare il sistema di avere le sue fasi di tipo [effetto giroscopico in chiusura, che diventi poi centrifugo] cioè si apre il braccio meccanico, ma senza incappare in una apertura repentina senza spinta (con spinta immediata è la mia ricerca, e va bene se e solo se la spinta più forte la si pone immediata...) invece la ruota di Bessler se chiude le masse va bene, ma se le apre poi ha questo impaccio, che rende l'equilibrio cioè blocca il sistema!

                                  3.3. La Fisica Classica ovviamente non si espone, rimane entro ingegneria standard, ed è questo il suo compito, è bene che sia così. Mentre la Free Energy richiede invenzioni, e forti, epocali, cioè l'ideona di mettere in funzione tanta spinta, comunque sia... ma come ?

                                  4.0. praticamente io considero due probabilità su schemi di Bessler ipotetici qualsiasi e una terza probabile variazione "alla Chalkalis" che forse Bessler l'aveva intuita e messa dentro, celata...

                                  4.1. occorre arrivare in inerzia ad ore 9:00 o di più... e rientrare pure per mezzo dell'inerzia... occorre esagerare il moto mediante i gravi e l'assetto di macchina sperimentale. Esagerando la dinamica e poi essendo in alto il rientro è tutto più facile... Se sei d'accordo possiamo concentrare l'attenzione su questo problema critico...

                                  Bessler era un ingegnere di orologeria, nel momento che ad esempio gli ingranaggi meccanici li eseguivano "dente per dente, con la lima" ... Bessler ha giocato, e duro, anche progettando una serie di falsi molto equivoci... per forse nascondere dentro a questi disegni la sua idea... forse il progettare e il costruire un ingranaggio di propulsione... non come appare in ricerca web, ma per l'auto-sostentamento di ruote di gravità, per il moto perpetuo di tipo vero, cioè se l'ideona esiste il moto perpetuo limitato all'usura dei componenti. Lo si trova solo con ideone basate su propulsione esagerata al massimo, altrimenti NO.

                                  Cioè ad esempio, usando i bracci telescopici si può simulare l'ingranaggio di propulsione giusto,
                                  quello che manda ad ogni giro di due bracci telescopici in modo da fare arrivare prima quella che risale ?
                                  E' naturale pensare che il braccio che genera la forza, quello che cade giù, quello che prende inerzia, compia uno spazio metrico più lungo, e così ritardi un poco rispetto all'altro che così anticipa meglio... l'equilibrio è l'avvicendarsi di questa dinamica strana ma efficace (riduce a zero i tempi morti ed anche di più se poi la costruzione giusta lo dimostra)

                                  Occorre che [ gravità + inerzia ] realizzino il portare il grave verso a ore 9:00

                                  E poi in ingegneria meccanica si può usare pure una leva ? UNA SOLA mi pare che basti un sistema di spinta che agisce in modo da potenziare questo ingranaggio di propulsione ? (che dovrebbe intervenire bene solo da ore 9:00 a ore 12:10) e si può mettere tutto dentro la ruota, senza parti che fuoriescono ?

                                  In pratica se Bessler non poteva affatto usare i soli gravi, avrà pensato a sbilanciare anche con questi due componenti... che sono come sbilanciare un orologio, che però sia un generatore di energia... avrà avuto dei pensieri davvero intensi... oppure era come un vulcano di idee... e a furia di prove avrà trovato come me delle verità strane... solo che io me ne frego mentre Bessler viveva da ossesso...

                                  Per invece la terza opzione che ad esempio la si rende fuori ruota, forse anche dentro alla ruota, se poi può funzionare mentre la ruota gira... una meccanica tipo "a satellite"... c'è la ricerca di Chalkalis Energy Multiplier, vale a dire il porre i volani di spinta, quelli che conservano e poi rilasciano quel poco di più che occorre, che è indispensabile...

                                  Al tempo di Bessler non so se avevano la gomma e la tecnologia tipo biciclette da gara moderne...
                                  perciò modellavano come negli orologi: ingranaggi e masse sbilanciate su ingranaggi... gli orologi a parete avranno molto in relazione alla gravità... e per la ruota in auto-sostentamento avranno saputo i limiti impossibili per cui occorre poi la carica a molla o altro. Avendo i problemi reali per default, per condivisione Bessler si sarà invece infervorato a ipotizzare e poi fare prove...

                                  Per me c'è da ricercare sempre dentro una ruota, dentro un profilo a circonferenza, ma con appunto tutto il possibile di meccanica messa in funzionare in fase, all'interno di questa geometria regolare... basando la ricerca sempre con un eccentrico... e con questa condizione di ricerca - vera e reale - è chiaro che per essere efficace deve iniziare con considerare un effetto principale, e renderlo più semplice possibile.

                                  Dunque c'è da verificare le variazioni mediante uno scivolo guida del braccio telescopico, con geometria in funzione dell'inerzia, per potere risalire gratis sino verso ore 9:00, e da questo trovare una relazione utile tra massa di eccentrico e torsione di ruota.

                                  Fammi sapere se ci sono altri pensieri sulle possibili fasi di macchina sperimentale di questo tipo... purtroppo le informazioni sul web sono anche per farci confondere... forse è anche frutto di libertà di pensiero o di bisogno di raccogliere informazioni... per tentare di vincere occorre prendere alleanza con la Natura, per cui se c'è un effetto di spinta a partire da prossimità al fulcro di ruota, verso il risalire è da verificare (occorre però l'esperienza in sequenza di gravi) invece a partire regolare da ore 12:10 è più facile e si può anche studiare ad esempio usando le calamite come solo gravi, niente ed assolutamente non interazioni; solo ad esempio a incollare su un cerchione una massa che sbilancia... ad esempio su un raggio, senza alcun problema, le si sposta cercando di capire la geometria della relazione da verso il fulcro a verso il cerchione... una bella ricerca, magari c'è un qualcosa da lavorare come ad esempio un appoggio dei gravi...

                                  Invece poi occorre il materiale incurvabile a piacere, per ottenere lo scivolo su misura e poi oltre... per il sistema meccanico migliore che esiste, che si vincola al braccio telescopico, che acquisti si possono fare ?

                                  E' ovvio che la cammalight deve essere anche modificata, perché la sequenza che ha questo disegno porta un po' di gravi a fare massa ravvicinata dove non devono stare! Cosa vuole dire portare chili anche a rientro ma ad ore 8:00 ??!! Ci sarebbero anche scontri... bisogna che kappanove intervenga, intanto studiamoci questa relazione naturale logica, che è da dimostrare, che deve trovare il suo fondamento reale, vero, replicabile. L'ottenere il motore e perpetual motion è solo l'ideale di ricerca... la realtà poi ci dice che si impazzisce anche per il giardino... almeno accadeva così... forse il giardino di free energy è un po' di pensieri giusti condivisi pienamente, insieme a chi è scettico, a chi se ne frega. Pensiamo a Bessler ma pensiamo con la nostra mente che è meglio.

                                  ciaooooooooooo
                                  Ultima modifica di mostromagnetico; 03-09-2012, 15:10.

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                                  • Ciao, non prendertela ma non ho capito molto di quanto hai scritto. Dovresti rileggere quanto scrivi perché a volte si tende a
                                    scrivere utilizzando le espressioni che usiamo quando parliamo e il risultato non è comprensibile.
                                    Anyway, ti risponderò su quei punti che ho afferrato.
                                    Il mio modo di concepire la ruota a sfasamento (e, verosimilmente, anche quello di Kappanove) si rifletta in una rotaia sulla
                                    quale scorrono 2 ruote, una interna e una esterna, che permettono al grave di seguire la geometria della rotaia. Per questo
                                    motivo, non possiamo avere angoli e non possiamo avere cambi di direzione repentini al fine di evitare lo stress meccanico
                                    delle ruote ed è per lo stesso motivo che ho voluto rendere la salita di sx (per convenzione quella a raggio corto) più
                                    armoniosa con l'utilizzo di curve.
                                    Per quello che ho potuto sperimentare, il miglior compromesso tra sbilanciamento e ridotto stress meccanico si ha con un
                                    rapporto 100/40, ovvero, per esempio un metro a sx e 40cm a dx. Che, tra parentesi, non dovrebbe funzionare...)
                                    Qui sotto l'immagine di come dovrebbe essere tutta la macchina.
                                    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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ID: 1932335
                                    Per quanto riguarda lo stress meccanico, si può pensare che, riducendo la parte sx, la rotaia si possa approssimare alla sua
                                    derivata. L'immagine spiega cosa intendo.

                                    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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ID: 1932336
                                    Infatti più si riduce la distanza dal centro, più la salita assomiglierà a quella dell'immagine, fermando, di fatto, la
                                    rotazione; da qui ci ricolleghiamo al discorso dell'inerzia: da un lato l'eccessiva velocità dovuta all'inerzia causerebbe una
                                    brusca frenata della rotazione per i problemi di cui sopra, da un lato, l'inerzia potrebbe "illuderci" di aver trovato il "moto
                                    perpetuo". Immaginiamo, infatti, di aver raggiunto (senza saperlo) un'efficienza pari a 0,999 grazie all'inerzia e questo si
                                    tramuta in una rotazione continua di circa un anno. Dopo pochi mesi di rotazione ininterrotta ci verrebbe la voglia di correre
                                    in televisione per gridare a tutti che abbiamo inventato il moto perpetuo. Immagina verso la fine dell'anno, quando scopriremo
                                    che la rotazione si ferma, la figura di cacca! Pertanto io aspetterei prima di necessitare dell'inerzia, anche perché, come hai
                                    detto tu, maggior peso = maggiore inerzia, ma la meccanica classica con le leggi della termodinamica ci dicono che maggior peso
                                    = maggiori attriti => minor efficienza. Quindi il mio concetto iniziale era quello di avere un sistema il più leggero possibile
                                    dove gli unici pesi erano le masse ruotanti. Proprio come se vivessimo in un mondo virtuale dove le masse sono le uniche cose
                                    sottoposte alle leggi della fisica e i vincoli con la rotaia fossero tangibili ma inesistenti al tempo stesso.
                                    Tornando a un disegno di principio, quello che dobbiamo fare è prendere un quadrato e fare in modo che le masse partano dai due
                                    angoli opposti e che siano vincolati ad un braccio telescopico (o surrogati) con fulcro fuori centro. Quello che si ha è una
                                    gravità del 100% per entrambi i gravi e l'unico effetto positivo che si trova è dettato dalle leggi sulla leva. E' chiaro che è infattibile in quanto, se il fulcro non è in centro, non si possono avere le masse agli angoli opposti!
                                    Da qui, ogni variazione di piano, comporta una riduzione della gravità delle masse; che, purtroppo, va calcolata.
                                    Epilogo: evitando di pensare all'inerzia, il primo passo per avere una macchina che funzioni da sola, ci mettesse anche un'ora a fare un giro, è avere una macchina che PARTA da sola! Anche piano piano, ma DEVE partire da sola. Raggiunto questo primo obiettivo, gli daremo una spinta e ci faremo aiutare dall'inerzia. Non prima.
                                    Ultima modifica di Fetente; 04-09-2012, 14:44.

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                                    • Ciao, ah, è sempre colpa mia faccio il blog invece di scrivere prima nel word processor... e farlo correggere... comunque vorrei migliorare il mio comunicare (n.b. quello che ho scritto non è ipotetico, è quello che ho vissuto con esperienze da finire). OK, capisco quello che dici... è anche giusto se il braccio è simmetrico e si comporta come io cercherò di realizzare dal vero (mi intendo di fessurazioni) però non è la geometria giusta per rendere al massimo possibile, e lo dimostrerò. Infatti la geometria a D rende la dinamica, anche forzata, da un motore elettrico a r.p.m. regolabili come irregolare, cioè fluida ma a scatti... saprai che anche in certi motori (ad esempio vecchi trattori agricoli) fuori c'era un volano (fuori... penso che qualcuno ci abbia lasciato le dita o peggio... pericolosissimo... PERO' STABILIZZAVA IL MOTO... sempre se è poco sbilanciato).

                                      Il moto perpetuo deve essere un ideale, come per lo sportivo la meta da raggiungere, ed è chiaro che noi ci stiamo confrontando con centinaia di anni e decine di ricercatori al meglio delle loro capacità... ( ma lo è stato veramente ? ... dato che io mi confronto con la mia ignoranza giorno per giorno, mentre la natura umana normale, anche meglio di me, tende a sentirsi superiore...)

                                      La tensione di ricerca fa ad esempio ricercare la dinamica laddove non c'è ... l'ho vissuto... se dico che esiste una possibilità, ed è unica ci devi credere... perché io vivo a fare prove anche assurde e sono più i torna indietro sul ramo che lo spiccare il volo, te lo assicuro... La geometria a D difficilmente può avere lo spunto necessario a rendere ciclico il sistema ! Le ricerche che hanno la smorzatura, all'istante, dopo poco, ed anche dopo molto vanno considerate FALLIMENTI. Le ricerche che vanno presso allo sbloccare oppure ad esempio sono deboli e si devono rafforzare sono da proseguire.

                                      Se poi si trova il moto di forza motrice, o quello perpetuo si solleva un polverino, in modo da deprimere l'inventore, si finisce poi a litigare invece di formare ad esempio il gruppo libertario che tenta di farla ad esempio ai petrolieri... che se lo sanno poi si perde la lotta di sicuro... quando si sa questo il ricercatore non vive per le questioni di basso livello, quelle a terra, ma vive per l'oltre, per un altro mondo, quello ideale, perfetto, pulito, sano, libero. Ci fosse qualcuno al mondo così, e lavorasse più di me ci sarebbe il progetto libero da replicare con 100% di sicurezza, invece niente!

                                      Dato che c'è appunto NIENTE io mi trovo a mio agio, e discutiamo. Vedi, oltre al fatto che lo scrivere di tutti io lo copio e incollo in privacy per studiarlo bene, re-allineando il fraseggio, io sono abituato a tentare di tradurre e capire di tutto... penso che devi pigiare la modifica del documento e poi qualcosa come rimuovi l'allegato... gestione allegati...

                                      Maggior peso maggiore inerzia è un valutare che se è troppo poi il grave non torna su... "neanche a spingere"... Questo significa che ci deve essere il peso giusto, e si deve iniziare ripeto con poco, pochi grammi... poche decine di grammo... E dopo continuare con ad esempio si, realizzare il sistema che descrivi tu, braccio rigido, due gravi all'apice, sistema di elasticità situato verso il centro... in modo che oscilli... e poi invece iniziare a studiare il materiale che rende lo scivolo modellabile a piacere...

                                      Però sono perplesso su questo: il braccio telescopico è un vantaggio rispetto al fessurato... come mai hai disegnato come se fosse fessurato ? I bracci telescopici sono indipendenti, è bello per quello...

                                      Per avere una idea sommaria dovremmo pensare a questo: la geometria esterna alla circonferenza della ruota differisce dal copiarla e ridurla dentro la circonferenza della ruota sperimentale ?

                                      Per il resto che tu affermi sono anche d'accordo... però l'inerzia è un vantaggio insito nel grave che discende per gravità, e appare per ragioni di fisica classica... la gravità è una forza equilibrata, la piuma e la palla di ferro cadono alla stessa velocità, la piuma ha più resistenza d'attrito per via dell'aria... non si deve pensare minimamente al virtuale, a portare piuma e palla sulla stazione spaziale, ed anche fuori di essa, a 1000 km nello spazio più vuoto, lontano da tutte le masse... non ha senso, è filosofia greca di migliaia di anni fa... il pensiero di free Energy è di come ad esempio andare a spingere dove non sembra possibile, e su questo che poi intervengono le ideone.

                                      OK, l'esperienza da pensare è la solita storia di vincolare il sistema e poi tagliare il filo che trattiene... io l'ho eseguito per la mia ricerca, va benissimo, si prende avvio di ricerca così... con nessuna forzatura.

                                      Allora una massa a ore 12:10 di orologio analogico (o quello analogico virtuale del sistema operativo del PC) fissata su una ruota, anche di bicicletta, su uno dei raggi che ha, se si taglia poi il filo discende acquisendo inerzia e prendendosi attriti per fendere l'aria... arriverà in un certo punto... avrà bisogno poi di davvero meccanica adeguata... ma dove arriva in naturale ?

                                      Quel punto per me è importante, perché dapprima lo si pone in geometria, e non viceversa, che prima si progetta e poi si esegue, NO, in queste ricerche strane c'è contrarietà di abitudini: prima si fanno le esperienze e poi si studia.

                                      D'accordo con te, appena trovata la geometria, che implica anche di trovare il migliore modo di lancio del grave per sola gravità ed inerzia, possono essere eseguite le ricerche con la meccanica telescopica o fessurata... ma senza prendere in esame le tecniche di Free Energy, temo che staremo distanti dal valutare il potenziale del sistema, che diventerà simile ai tentativi poco intriganti, quelli che poi deludono, e fermano le ricerche, ad esempio le si valutano poi puerili...

                                      Per cose tipo spostare il fulcro mentre la dinamica si forma può essere una ideona oppure nulla, dipende dal fare prove appunto semplici. Ad esempio tutti avranno visto la segnaletica a tre bracci rigidi del passaggio dei treni... fa da modello di equilibrio, motore o staccando tutto dal motore... invece il braccio meccanico rigido, ad elica che solo fende l'aria e agisce nel piano di macchina e solo li, può avere una fessura come tutte le fessurazioni industriali, e potere sbilanciarsi per il grave che discende. Dopo è naturale che difficilmente torni in posizione, ma è davvero così ? quanti hanno manipolato nel vero una simile esperienza ?

                                      Dovrebbe formarsi proprio la tua geometria o quella di kappanove, della cammalight.

                                      Ma i bracci telescopici possono avere la forzatura di seguire una pista pre-impostata
                                      cioè noi decidiamo dove e in che istante di dinamica stiano in quella precisa posizione.
                                      Questo è il vantaggio, questo sarà poi da ottenere, ed anche di più...

                                      Variando po lo scivolo iniziale, ed anche l'intera geometria del profilo davvero cammalight, anche a non conoscerlo, a non copiarlo, io penso che osserveremo il vero, la Natura di queste dinamiche, dove ci deve essere quella giusta, la quale deve avere la sua tolleranza, perché i fenomeni VERI gravitazionali sono SIMILI a quelli delle calamite messe in interazione dinamica.

                                      Tali fenomeni hanno ad esempio questa devianza di ricerca reale, quella uifficiale: le elettrocalamite producono CALORE, e campo elettromagnetico, e devono sottostare alle leggi del modello ufficiale, quelle complicate, che vogliono il calcolo prima dell'esperimento.

                                      Invece le calamite per la ricerca dinamica, rimangono naturali, non partecipano come campo elettromagnetico, solo magnetico permanente... ed anche come interazione di relazione in locale stretto (interfaccia) Nel contempo sono come dei gravi se si usa la ricerca come la mia, a parte mobile singola... che forma un eccentrico che anche mi sbilancia la macchina, però lo posso stabilizzare...

                                      Direi che un grave telescopico o fessurato ad apice singolo ha più probabilità di descrivere il segmento dinamico entro lo spazio metrico del ciclare, entro 360° ... il porre sequenza, cioè pochi o molti gravi, può essere appunto invalidante la ricerca; invece studiando le dinamiche a uno o due apici di gravi penso sia possibile trovare la dinamica, quella migliore, che fa poi a manuale d'approccio... vince solo l'ìnvenzione, quella difficile da concepire.

                                      Bene, preparo la ruota.

                                      P.S. per leva intendi l'effetto dato dalla caduta per gravità della parte di macchina più pesante ?

                                      che può ad esempio compiere lavoro sulla parte di macchina sperimentale a ruota che deve risalire ?

                                      è ovvio che le masse in salita devono rientrare un po'... se rientrano però troppo non c'è possibilità di uscire in posizione a ore 12:10... uscendo più sotto la caduta in gravità è minore... questo invalida la ricerca!

                                      l'allegato [ immagine.jpg ] va bene, serve da guida, l'ho salvato...
                                      è una D con le parti arrotondate, pure sempre una D, che non è il profilo giusto !

                                      Allora si prova appena possibile... tu hai spazio web dove postare i video ?

                                      Appena possibile filmo qualcosa e lo pubblico sul canale... dove pubblico i fondamenti, le ricerche avanzate poi sarebbero personali... i fondamenti veri, reali, sono necessari per il confronto sulle dinamiche e sull'ingegneria da trovare in seguito alle osservazioni.

                                      Quelli pubblicati dai ricercatori che hanno esperienza ma che seguono altre vie sono riferimenti...

                                      kappanove forse ha il desiderio di costruzione privata... forse non trova tempo... e ci sarà per l'autunno di ottobre-novembre... l'importante è trovare l'alleanza con la Natura, un fondamento naturale.

                                      ciao
                                      Ultima modifica di mostromagnetico; 04-09-2012, 13:11.

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                                      • Ciao Fetente... mi spiace che tu abbia speso 1600€! Ma sei sicuro che k9 abbia costruito l'apparato? Ho letto sul forum e su un paio di blog che non l'ha mai costruito. Prima di sbandierare al vento che un'apparato funziona ci vuole un prototipo funzionante perchè specialmente nel campo della free energy nella fantasia di apparati funzionanti ce ne sono molti... ma poi funzionanti zero.
                                        Tornando all'apparato non penso che funzionerà mai... i calcoli che ha fatto su un blog non sono giusti perchè le forze in gioco dei pesi e dei bracci vanno applicati secondo linee di forza vettoriali e quindi le forze risultanti utili sono molto inferiori alla realtà. Applichiamo poi tutti gli attriti... e l'apparato stà fermo la ruota di bessler è una leggenda di pura fantasia. Ciao.

                                        Commenta


                                        • Però sono perplesso su questo: il braccio telescopico è un vantaggio rispetto al fessurato... come mai hai disegnato come se fosse fessurato ? I bracci telescopici sono indipendenti, è bello per quello...

                                          Scusa ma non ho capito: come fanno i bracci ad essere indipendenti? Il braccio deve essere 1 al quale i due gravi sono collegati e possono scorrere, in modo che quello più "gravoso" sollevi quello meno "gravoso".

                                          Per avere una idea sommaria dovremmo pensare a questo: la geometria esterna alla circonferenza della ruota differisce dal copiarla e ridurla dentro la circonferenza della ruota sperimentale ?
                                          Questa, non l'ho capita...

                                          P.S. per leva intendi l'effetto dato dalla caduta per gravità della parte di macchina più pesante ?

                                          Certo!


                                          Allora si prova appena possibile... tu hai spazio web dove postare i video ?
                                          Mi spiace ma no. E non ho neanche intenzione di mettermi a costruire niente se prima non trovo una geometria che possa funzionare.
                                          L'idea di partenza è ottima, vanno però abbattuti gli ostacoli di cui si è parlato.

                                          In ogni caso, ho preparato un file excel che ripercorre dei punti a caso sulla circonferenza per stabilire se il moto è positivo o meno in funzione delle mie considerazioni (disegno cammalight).
                                          Lo allego. Per la spiegazione di cosa rappresenta ogni colonna, basta passare sopra con il mouse e salta fuori il pop-up.
                                          Variando la distanza della rotaia da sx (la casella gialla in grassetto), si può vedere quando il peso è negativo e quando è positivo. In effetti, se si resta entro i 40 cm (posta la semicirconferenza con raggio un metro), la media è comunque positiva.

                                          Tra parentesi: cos'è un "fessurato"?
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                                          • Originariamente inviato da morgan1635 Visualizza il messaggio
                                            *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***
                                            Ti ringrazio per la solidarietà. Per quanto riguarda il fidarsi di qualcuno che porta teorie senza pratiche, beh, hai più che ragione. Io però, sono partito da una trasmissione in tv che parlava della ruota di .... non mi ricordo come si chiama. Da quello che avevano fatto vedere e dall'animazione su wikipedia, ho capito il concetto e, vedendo qualche filmato su youtube di qualche riproduzione, mi sono fatto un'idea mia e l'ho portata avanti. Purtroppo l'illuminazione divina mi è arrivata un po' tardi... Meglio tardi che mai...
                                            Ultima modifica di nll; 08-09-2012, 03:24.

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                                            • Occorre sempre fare delle prove, per l'approccio... è chiaro che se si trovano i problemi è anche interessante... Occorre un po' di tempo per cercare di capire i limiti che la Natura consente, che rispecchiano noi, che desideriamo conoscere...

                                              E' forse la trasmissione Voyager che parava di [ Orffyreus ]...era il nickname di Bessler...
                                              Johann Ernst Elias Bessler - Wikipedia

                                              N.B. che mettendo [ Orffyreus ] come parola di ricerca si va a osservare molti links... però nessuno si sbilancia...

                                              il braccio telescopico si può mettere ancorato su una parte meccanica che sta fissata al fulcro della macchina sperimentale ed essere simmetrico al fulcro oppure no oppure ancora avere lavorazione per comportamento su-misura al bisogno meccanico.

                                              Un braccio meccanico è una massa, se è telescopico ha una massa variabile per la gravità, cioè quando è aperto in "fuori tutto" produce più leva e più caduta da aperto verso chiuso, più effetto di inerzia e anche più, cioè effetto giroscopico... in chiusura la torsione aumenta... più sopra, al top di macchina, si estende il braccio telescopico e più aumenta il suo potenziale...

                                              l'auto-sostentamento è una disciplina a sé...

                                              La guida di scorrevolezza che sta attorno e regola l'estensione o escursione meccanica del braccio telescopico, è da fissare in esterno ruota, perché questo regoli la dinamica. Occorre un profilo che sia dinamico anche per i componenti, come le rotelline di tenuta in guida.

                                              Il potenziale
                                              Mentre il braccio che scende assume una dinamica di apertura, quelli scesi assumono dinamica di chiusura, verso il fulcro...si dovrebbero richiudere appunto in dinamica, per [effetto giroscopico].

                                              Agire per aumentare il disequilibrio significa non vedere il fulcro come punto centrale ma come variazione di ancorare attorno i gravi, mentre stanno a riposo... solo che se ci stanno fermi si perde la dinamica, avviene sottrazione di dinamica!

                                              Per me occorre avvicinarli usando dinamica, inerzia, effetto giroscopico... anche leva,
                                              mediante un aumentare il più possibile lo scivolo a valle e poi sapere formare il reingresso ciclico in dinamica di spinta.


                                              Non riesco a capire però come intendi procedere tu... penso adesso che intendi sollevare le masse per una procedura a leva... intendi usare per idea i bracci telescopici ancorati al fulcro ma liberi di girare su perno, in modo da fare leva come un paranco ? però se è così mi sa che c'è poi equilibrio... troppa fatica, a meno che la leva sia formidabile, una ideona.

                                              La fessurazione si esegue secondo la scorrevolezza di un braccio meccanico non telescopico per poi rendere similmente... ad esempio si prende il centro geometrico di un braccio meccanico tipo elica a due pale...ma piatto, per solo fendere l'aria, e seguendo idee del cosa si vuole, ad esempio se l'escursione massima è 20 cm, si fessura in assiale, ad esempio asportando mezzo cm in radiale (lato minore) e 20 cm in assiale (lato maggiore) e fessurando a partire dal centro del braccio, verso un apice... se poi il fulcro del sistema è un cuscinetto cilindrico, tipo perno, per gravità la fessurazione fa scorrere sul bordo superiore il tale braccio meccanico... perché poi nel caso che funzioni si ribalti sempre... tale braccio rigido fessurato prende ovviamente errori se l'apice che regge la massa non viene messo in dinamica mediante una guida esterna, il riloga curvo... quello che è meglio usare... qui io non sono capace ancora di dire che occorre di vero, di componente... perché ci sono sistemi ad esempio a lacci... a molle in estensione e richiamo... solo che più componenti si sommano nel sistema e questo è meno probabile che funzioni !

                                              E' probabile che un chiodo a muro ed un braccio rigido ricavato da un battiscopa, fessurato anche un po' male, se accompagnato bene dal ricercatore che l'accompagna (poverino è poca roba non riesce da sé) cercando le posizioni come se fosse una danza in funzione del cercare la dinamica sia l'approccio didattico migliore che ci sia per poi pensare anche a Bessler... se dentro la ruota ha messo ingranaggi speciali oppure altro... ma sempre per realizzare lo spostamento in fuori delle masse che poi scendono e cercano di avvicendarsi. Ripeto: io presumo che ci sia dinamica di ottenere accelerazione e poi di usare le proprietà della Natura... e avrei pure il segreto come acqua fresca, da bere: occorre per forza di cose formare un effetto giroscopico in chiusura, ma talmente dinamico da portare l'apertura per conseguenza logica di aprirsi in fuori per cadere ancora. Tale effetto va portato non più a ore 9:00 ma a ore 11:50... capito l'idea ? Ci riuscirebbero le masse a poco peso, la dinamica sarebbe per raggiungere velocità di rotazione alta... dunque anche centrifuga... solo dove occorre uscire in apertura... non occorre altro per la teoria, certo la pratica... è proprio dal minimale al prototipo.

                                              Ok per il file del foglio di calcolo... anche se sta come dati in catalogo... occorre provare dal vero... abbiamo tanto tempo... per studi precisi avevo tagliato il compensato per fissarlo sulla ruota di bici da gara in carbonio che essendo rottame ma integro mi ha dato costi zero. L'avesse avuta Bessler... ciao

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                                              • Scusa ma la storia della fessurazione non l'ho capita di nuovo... Non c'è un video o delle immagini esplicative?

                                                Ok per il file del foglio di calcolo... anche se sta come dati in catalogo... occorre provare dal vero...
                                                Sacrosanta verità. Lo avevo fatto solo per dimostrare che salita e discesa hanno angoli diversi che pesano sul moto.

                                                intendi usare per idea i bracci telescopici ancorati al fulcro ma liberi di girare su perno, in modo da fare leva come un paranco ?

                                                Non riesco a capire come funziona questo. Io ho fatto due bracci fissati al fulcro che fungono da rotaia sulla quale scorre il grave secondo la geometria della rotaia esterna. Ai fini gravimetrici, sono neutre su tutti i 360°, ai fini dell'attrito, sono un peso, ai fini inerziali, sono un volano.

                                                Continuo con la ricerca di una geometria funzionale...

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                                                • Occorre appunto provare... vediamo se ci intendiamo:

                                                  1. è in posizione di quasi in start (è a ore 12:00 deve andare per inerzia a ore 12:10)

                                                  (nota: nel campo orario il marker è la lancetta delle ore, mentre se presente il numero dei minuti il marcatore di direzione viene rappresentato dalla lancetta dei minuti corrispondenti all'orario di orologio analogico).

                                                  2. lo spazio dentro il profilo a biscotto del simulatore minimale di [ braccio meccanico rigido fessurato ]
                                                  rappresenta la zona da fessurare in longitudine... fessura oppure come si chiama per ingegneria meccanica questo che sto dicendo, basandomi sul reale e vero lavorio in fai-da-te-cantiniero se si volesse fare con dapprima compensato e attrezzi adeguati.

                                                  Schematicamente lo rappresento così, parentesi quadre gli estremi del segmento ingegnerizzabile
                                                  il tratteggio è la fessura, inizialmente a tutto campo, usando un pezzo usa e getta, per capire poi di rifarlo su-misura ai desideri di ricerca primaria tramite solo esperienza dal vero
                                                  [ ------------------------------------------------ ]

                                                  3. ho usato magneti permanenti solo per fissare in posizione, bilanciare a masse, e dotare questo pressapoco ma FUNZIONANTE (solo inizio dinamica, cioè dove arriva la forza di gravità + inerzia e attrito... questo rotore ricavato da un CD vecchi vuole un motore, altrimenti per me è da 2 a 4 volte meno fluido di un disco fisso... boh... andava quasi meglio un chiodo ingrassato? SI... dopo spiego...)

                                                  N.B. che così com'è effettivamente riesce ad andare sino a ore 9:00

                                                  Ora, il braccio meccanico minimale che osservate rappresenta la posizione che deve assumere, diciamo a estensione massima... notate che non ho bilanciato correttamente, ma posso farlo... in seguito a questo approccio. Notiamo che in apice d'estensione massima c'è la parte di massa utile, le parti che legano il braccio minimale alla struttura sono masse che disturbano, accentuano l'effetto, perché il ricercatore deve preparare (A la dimensione sperimentale di ruota, (B lo scivolo che sta attorno e poi modellarlo, (C le masse per essere le parti di componenti di gravità giuste, (D eccetera, il necessario per avere lo studio vero da fare se si vuole capire la dinamica, dapprima il potenziale... per poi affrontare i tentativi di superamento problemi, tentare sempre il moto continuo, meglio se di forza motrice, cioè trovare la SPINTA esagerata e solo questa pretesa.

                                                  Notate che ho cercato di equilibrare a senso, ma penso in lealtà, il bilanciamento del sistema, cioè l'opposizione ad andare sino ad ore 9:00; cioè ho messo verso il bordo una massa, un grave (calamite come gravi, come masse tipo piombo... in effetti il neodimio "pesa"... è utile, anche poi per vari motivi (l'inerzia è una forza che ha qualcosa di meraviglioso come il magnetismo permanente di calamite...)

                                                  Insomma la massa in basso, quella giù io la posso aumentare a piacere, lasciando tutto come si vede ed ottenendo equilibrio oppure esagerarlo per le prove di dinamica sotto sforzo... per ricerca senza ridondare, senza porre tanti componenti...

                                                  Al posto di queste calamite che fissano il braccio minimale (è una maniglia di sacchetti di acquisto in negozio, i sacchettoni... è anche un bel profilo a pensare di lavorare il compensato... c'è anche di meglio volendo progettare in funzione di fendere l'aria...)

                                                  Però occorre tanta lavorazione... ho già lavorato a suo tempo qualcosa di simile...
                                                  e per fare svelto occorre sempre come un battiscopa tagliato a misura di braccio meccanico, cioè massimo 3 cm del lato minore di un rettangolo... e al centro si fessura con il seghetto a gattuccio, appena si forma un inserimento che si realizza col forare e inserire una lama di seghetto lavorata apposta per questo inizio fessura, cioè a triangolo acuto...

                                                  Questo lavorio fa in modo di rendere possibile per frettolosità anche l'uso di un chiodo, che poi diventa un [cuscinetto cilindrico su perno meccanico] che si fissa ad esempio usando un pannello come muro, è possibile profilare fresando delle piste per poi ancorare il braccio meccanico tenendolo poi in posizione di curvatura progettata, ma dapprima occorrono tante prove di accompagnamento tramite manipolazione di tale braccio funzionante per simulare il prototipo.

                                                  Occorre trovare come dei punti che poi diventano costanti, per cui infine si vede il disegno che proprio la Gravità suggerisce... in funzione del modo di approccio. E' evidente che lo si accompagna in salita, perché dapprima c'è da rendere più scorrevolezza possibile per la discesa in gravità... c'è da capire la curvatura, il rientro che presso il centro è come da fotografia corrente, notare l'apice, pensare poi se la massa che vedete sotto fosse li quanto si guadagna...

                                                  Lo studio poi cerca di entrare nel problema di [avere la sequenza], perché un solo braccio in questo caso è poco... e se non seguire quello che ho appena detto, aggiungerete bracci, un secondo, un terzo, sino a oberare il sistema... se invece si capisce la Natura, la sequenza dirà n_bracci e dinamica di tipo a tempistica d'intervento... ed è questo il problema, il punto di fatica estrema per trovare l'ideona, e trovare anche Bessler, che l'avrà risolta in altra meccanica, mediante altri metodi.

                                                  Non certo come si tenta oggi, a deriva dei tentativi di due secoli rispetto alla data di questo documento (settembre 2012). Vince chi trova la Natura, che è esattamente come ad esempio un torrente, che dapprima ha bisogno di una sorgente, e poi di affluenti.

                                                  Sorgente = gravità ; affluenti = tecniche di Free Energy ma anche l'inerzia, che va prodotta e tanta: maxima inertia ed anche effetto utile di giroscopio; torrente solo se si trova l'ideona vera e reale, qualcosa sempre di epocale, e questo è intrigante perché non accade che si possa inventare facilmente.

                                                  [ ideona = propulsore ciclica di forza motrice, qualsiasi apparato sia ]

                                                  Io vedo la ricerca per le ruote di gravità così e solo così: un approccio con la Natura, un desiderio di alleanza con la Natura, con anche la Fisica che descrive queste interazioni, ma dapprima solo la mia sensibilità e il cosa accade... domani ad esempio osserverò se il velcro che tiene fermo il disco di legno che ho fotografato regge ancora questo approccio... è chiaro che da domani quello che ho fotografato e che adesso filmo lo smonterò perché al solito dopo l'approccio occorre trovare l'assetto di macchina sperimentale giusto, cioè passo a cercare di fissare la ruota di bicicletta col suo disco dove fare le prove vere, con il sistema meccanico che simula il prototipo e la lavorazione delle parti che occorrono... in coda alla mia ricerca, che non va avanti per ragioni ancora di vacanza.

                                                  ciclo.ciao
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                                                  Ultima modifica di mostromagnetico; 06-09-2012, 20:13.

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                                                  • Penso di non aver capito neanche una parola... E l'immagine non spiega granché... Io, nel frattempo, ho fatto diversi disegni, partendo dal profilo originale. Per ogni problema che si presentava (nel moto), modificavo la rotaia per risolverlo.
                                                    Il disegno del profilo è qui sotto:
                                                    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                                    Il disegno è stato fatto con un cad. Questo mi ha permesso di effettuare calcoli precisi sulle forze agenti sulle masse in ogni punto della "circonferenza" (tra virgolette perché non è più una circonferenza...). Ho diviso il tutto in quadranti per avere una visione precisa delle inclinazioni e delle distanze dal fulcro per valutare l'effetto leva.

                                                    Il problema iniziale delle diverse inclinazioni è stato risolto effettuando due quarti di rotaia esattamente uguali. Durante questo tratto non c'è guadagno ma solo la perdita per attrito.
                                                    Da quel punto inizia il guadagno dovuto all'effetto leva. Gli effetti della gravità dovuti alle inclinazioni sono comunque positivi anche se quasi trascurabili.
                                                    Nell'ultimo tratto,gli effetti della gravità dovuti alle diverse inclinazioni sono ampiamente compensati dall'effetto leva. Ho preso diversi punti a campione per calcolarne gravità ed effetto leva verificando che il tutto funzionasse anche matematicamente.
                                                    In questo modo il moto spontaneo dovrebbe iniziare tra ore 2 e ore 3. Non posso ancora sbilanciarmi sul moto continuo con partenza da fermo in quanto non posso valutare l'inerzia.
                                                    Quindi mi sorge questa domanda: se nella realtà la macchina si fermasse per insufficienza di inerzia, con una spinta iniziale,il moto autonomo sarebbe garantito? Oppure quella quantità di moto iniziale piano piano si consumerebbe?

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                                                      Per i quadranti sarebbe meglio la proiezione circolare... Il Moto Armonico. per il CAD qualcosa di simile, cioè [diagramma radiale] o altro nome... tipo i quadranti trigonometrici ... http://people.ciram.unibo.it/~muracchi/Materiale didattico/trigonometria.pdf

                                                      I software CAD devono avere l'opzione...

                                                      Le distanze dal fulcro per valutare l'effetto leva è una ricerca particolare, e va bene,
                                                      non l'ho capita bene, cioè confermami che è lo sbilanciamento tra il mettere in fuori i bracci telescopici dalla circonferenza mediana al raggio della ruota, e portare dentro quelli che devono ritornare in posizione di rendersi gravi per gravità. Insomma intendi usare la dinamica di gravità per fare leva... è da capire bene... di norma si usa la torsione dell'albero motore che agendo direttamente sulla ruota, questa diventa traente con un effetto volano di aiuto a spingere... immagina in virtuale e in ideale che dentro la ruota ci siano scomparti per cui delle sfere pesanti ma piccole si versino a clessidra veloce da uno scomparto all'altro senza dare pace, cioè in perfetto disequilibrio... la torsione della ruota e dunque dell'albero motore aiuta la dinamica del sistema. L'idea cammalight che a me pare con la camma ancorata all'albero motore (e dunque alla ruota che se gira produce un poco di effetto volano, e se girasse veloce MOLTO effetto volano...) sarebbe di estendere in fuori di più ed anche tirare in dentro al massimo... prova a pensare a questa opzione...

                                                      La tua rotaia reale (idea o componente acquistato) che materiale è ?

                                                      Il problema iniziale delle diverse inclinazioni
                                                      è stato risolto effettuando due quarti di rotaia esattamente uguali.
                                                      Durante questo tratto non c'è guadagno ma solo la perdita per attrito.
                                                      Intendi dire di cosa c'è in alto e a destra, nello spazio metrico comprendente il quinto e sesto settore,
                                                      ed il verso del moto è destrorso, cioè orario ? Se è così è ovvio, nello start non c'è tanto effetto...
                                                      nel ciclare potrebbe... ma non è li che è da chiedere sottrazione del potenziale...
                                                      è come a dire al ciclista di spingere a gamba flessa, all'inizio della spinta... no, la spinta utile avviene dopo metà e anche proprio a gamba quasi tesa... prima c'è il potenziale della spinta, le masse muscolari sono all'inizio spinta, anche durante il moto continuo. (sempre che si stia in semplicità... ad una gamba sola... senza tirare con una gamba mentre si spinge con l'altra... quello è di più... è il massimo possibile che non ha resistenza, è tutto in spinta, provare per credere...)

                                                      Appunto, sotto, avviene l'effetto maggiore, che può fare leva... bella idea andare in esterno come in tangente, per avere un pochino di centrifuga per poi chiudere ad effetto giroscopico in chiusura, è sottigliezza... è una idea di tipo "verso l'ideona"... OK... vedremo che succede...

                                                      Per la fisica delle ruote, di tutte, che include la didattica anche senza calcolare, solo osservare, si fermano tutte le ruote di questo mondo (che ha le caratteristiche di gravità anche variabili...) ed è anche evidente che nel piano le ruote sospinte si fermano dopo un po'; in discesa non si fermano, in salita non si muovono affatto, e a regime di saliscendi le forze hanno l'equilibrio che si conosce fin troppo bene... basta osservare che avviene il moto armonico con la sua bella smorzatura e poi la stasi (anche nel video reale che pubblico ora per qualche giorno... non mi piace come calibrazione, pretendo più VERO, più realtà di ricerca).

                                                      Ebbene che senso ha mettere la manovella alla ruota di gravità e girarla anche in modo robusto ?
                                                      Lo ha solo se il sistema meccanico poi lo ha come bisogno indispensabile come di un motorino di avviamento, uno spreco di energia - obbligatorio - per mandare a regime il meccanismo della macchina sperimentale che lo richiede... Altrimenti NON HA ALCUN SENSO !

                                                      Il moto autonomo sarebbe garantito solo e solo se ci fosse la condizione appena descritta a parole, oppure ripeto una forza esagerata che prende avvio dallo start per tentare poi di aumentare ad ogni ciclo... è una condizione non solo necessaria, ma è indispensabile pure questa, è auto-sostentamento.
                                                      Altrimenti la ricerca non può proseguire, ed è come tentare per fallire! In altre parole prendendo dal tuo dire: quella quantità di moto iniziale è destinata a consumarsi qualora manchi l'ideona di realizzazione del moto continuo, ciclico. Chi costruisce secondo me dovrebbe esagerare lo scivolo... In pratica pubblico questo video per la dinamica della immagine sopra, ma anche per confronto poi con le altre dinamiche che proverò. Per favore osservate l'effetto, come e DOVE si forma, e dove arriva... questa esperienza è solo - unicamente - per questi due fatti reali di dove parte e dove arriva.

                                                      Considerate i componenti - che non sono quelli giusti - e sono FISSI - i quali accennano la dinamica, limitata a solo 2 cose: partenza da fermo e arrivo in salita sino dove può.
                                                      Penso che con ingegneria SI POSSA ARRIVARE A ORE 10:00 ed anche di più... e nella mancanza che ha il sistema per ciclare scommetto che anche a realizzare le prove di varianza, il sistema ad eccentrico che ora pubblico è di riferimento, per via che poi costruendo nell'ambiente giusto le prove ad esperienza ragionata anche molto bene, non troveremo facilità sino a quando ci sarà una IDEONA... che è da porre nello spazio inaccessibile, nell'ultimo quarto... ad esempio li dovrebbe esserci la traettoria del rientro dinamico... e non tirare su da ore 6:00 ( capito ? )

                                                      Nel mio vissuto ho notato che le ricerche che partono in semplicità hanno più potenziale di quelle dopo... che dopo, proseguendo, le ricerche diventano più esperte ma più ridondanti, tendono ad essere eccessive... questo contrasta con il trovare l'ideona... Dato che proseguire è necessario, normalmente i problemi si complicano...

                                                      Va bene, allora questa tua immagine cad la metto in catalogo di prove reali appena ho il pannello per le fresature, oppure meglio trovo il metodo per la rotaia o guida e la sua interfaccia... vincolare mediante carrello a 4 ruote però mi sembra che generi troppo attrito... senza la guida per me è meglio ma c'è il problema di ottenere queste curve della dinamica... ebbene forse si può ma occorre cambiare il profilo, cambiare la meccanica... si vedrà...

                                                      La faccenda del costruire con precisione è molto costosa... una lastra di teflon e alcuni cuscinetti cilindrici molto fluidi è per il prototipo. Dapprima si deve usare sia la leggerezza estrema senza forza motrice ma poi anche situazione rude, solo per dare la stura alla dinamica, solo per provare l'ideona... per conferma... OK, è interessante. Io userò sempre metodi poveri, ma non troppo leggeri, sino a capire... Intanto osservate tra un po' questo approccio di ieri che forse poi lo elimino appena farò la prossima esperienza.
                                                      http://youtu.be/-LIYjeDyd7E
                                                      che se ne va OLTRE le ore 10:00 ... la dinamica è troppo veloce, cercherò di fissare i due fotogrammi utili... la tattica che userò per la prossima volta è il fessurare veramente un braccio meccanico in fai da te (compensato) e fare in modo che sia appartenente al sistema ruota vale a dire come la mia ricerca, il braccio fessurato è sia il produttore della dinamica ma prende anche dal sistema. Per la ruota di gravità non va bene la soluzione che adotto per la mia ricerca ma quello che poi userò... ci devo pensare... e l'ambiente di prova potrei mantenerlo, cioè il disco di compensato fissato col velcro al disco di CD che sta poi ancorato al rotore dei CD ha proprio l'attrito del fulcro ideale per i modellini. Cercherò di realizzare il movimento autonomo del braccio non telescopico, rigido, che comunque tenterà di oscillare secondo la natura che richiediamo a questa ricerca... forzare questa natura significa fallire, usarla bene invece favorisce... vorrebbe liberarsi, ma questo è il problema, anche difficile.

                                                      In questo caso mi sembra che il calcolare vada braccetto con il fare esperienze... ci sono solo le masse e le misure, le prove di attrito... quanto è nel modellino, come anche poi quanta inerzia ed effetto giroscopico di ruota, che poi è da vedere se esiste nelle ruote strane... di norma è su disco e solo li... vero ?

                                                      Ciao, a presto.
                                                      Ultima modifica di mostromagnetico; 07-09-2012, 20:06.

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                                                      • Ciao, la mia rotaia è fissa. Per adesso è tutta in ferro. Non penso si possa tenere tutta in ferro in quanto l'attrito consumerebbe o le rotaie o le ruote. In mezzo è vuota! Il fulcro è rotante con i bracci a lunghezza fissa. Il peso può andare avanti e indietro seguendo la geometria della rotaia. Sono le masse che ruotanto, non la rotaia!
                                                        Le immagini qui sotto spiegano le varie fasi della rotazione.

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                                                        Come noterai, le masse sono sempre sbilanciate fino quasi la fine del semigiro, fatta eccezione per il primo quarto del giro. L'unica cosa che non si può calcolare è l'inerzia che DEVE essere tale da garantire alla massa l'arrivo alla fine del quarto di circonferenza in alto a dx.

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                                                        • Penso che la risposta delle prove negherà la dinamica!

                                                          I vantaggi di ricerca devono avere spostamento del braccio... in modo da spostarsi rispetto al fulcro (punto centrale).

                                                          Per osservare meglio i tuoi disegni mi dici dov'è il fulcro ?
                                                          come mai non l'hai segnato con un normale crocino (che evidenzia il punto) ?

                                                          Forse è utile dotare le masse di rotolare rispetto all'ancoraggio in apice...
                                                          e come nei tuoi disegni, rendere che una tira l'altra e poi si scambiano i ruoli se avviene il ciclo.

                                                          La massa in salita si deve tenere presso il fulcro, seguendo la natura degli spostamenti sicuri.
                                                          Direi che il primo frame in alto a sinistra e l'ultimo in basso a destra sono CRITICI... mi sa che sono due blocchi del sistema...

                                                          La forma della rotaia la vedo sempre interessante...
                                                          La perfezione sarebbe il tenere i bracci indipendenti, ma telescopici, per un rientro decente... dinamico al massimo possibile... indipendenti significa che ognuno è collegato al sistema, per trasmettere la dinamica alla ruota... e la rotaia perfetta li porterebbe a una dinamica di equilibrio nel disequilibrio completo, vale a dire che starebbero sempre in diametro ma con anticipi e ritardi di intervento formerebbero la perfezione di dinamica...

                                                          Nel cercare di fare quello che si può occorre fessurare un braccio e poi provare... ho mai detto che la rotaia si debba muovere, ma se come io vedo il braccio rigido a diametro oscilla rispetto il fulcro, occorre davvero un intorno a camma ancorato al fulcro, in modo che la dinamica del braccio segua un percorso decentrato... lo so che non vedrai subito in mente questo, io posso perché ho forzato la mia mente. Cercherò di rifare la prova pubblicata rendendo simile a questa "rotaia a pera"... che ha qualcosa di interessante, ma sempre a contrasto di colombo... appunto il navigatore pensava che la terra fosse a pera o a protuberanza al polo nord... invece è un toroide (una sfera schiacciata di poco). Da cui io penso che il sistema debba avere in alto un'addolcimento di salita.... e appunto darei più pancia, più da dovere avere davvero la camma sull'albero motore... camma di ancoraggio braccio meccanico o come si chiama... che bello fregarsene di tutto lo scibile e dapprima pensare in libertà...

                                                          Lo vedi il sistema ideale che ruota decentrato ? in pratica la camma ancorata sia al fulcro che al braccio meccanico darebbe l'effetto ed anche quasi la dinamica del manico del vecchio macinino a mano, e appunto come per manipolare il macinino si decentra rispetto al fulcro per torcere meglio l'albero motore... il decentrare il braccio meccanico rispetto al fulcro richiede una camma di ancoraggio... lo vedi il sistema ideale da tentare di realizzare? se si, vedi anche di disegnare la camma, oltre il fulcro, altrimenti il braccio sopra sarebbe una ricerca del moto perpetuo fine a sé stesso, un sistema senza albero motore. Su tale camma di ancoraggio è da capire se basta un perno a cuscinetto o Boccola - Wikipedia

                                                          Ora non ho che tentare la costruzione... ovviamente a tentativi sprovveduti ma intelligenti. ciaooooooooo

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                                                          • Il crocino c'è ma si vede poco. E' coperto dal braccio e si vede meglio nell'immagine senza braccio.
                                                            Le masse che si tirano non sono fattibili perché non c'è simmetria.
                                                            In effetti i due quadranti che dici critici lo sono. Ma lo sono solo nei primi quadranti adiacenti alla linea verticale del fulcro. Prima sono pressoché pareggiati (leva su gravità).
                                                            Questa immagine mostra la massa semovibile
                                                            Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                                            Ci sono i bracci che sorreggono il peso con le ruote e le due rotelle che seguono la rotaia. I pallini neri sono i fissaggi della rotaia al telaio di supporto.

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                                                              nello studio per esperienze, ad esempio con compensato, si fessura circa completamente
                                                              e poi si chiudono gli estremi al bisogno di ricerca, in modo da variare gli estremi di scorrevolezza in fessura. Con questa immagine sei a posto: sia io stesso che chiunque può prendere delle buone informazioni per iniziare uno studio che non sia a clave ma come circa la cammalight ricerca: una dinamica più veloce... è un po' come per i volani... da pesantissimi a leggeri... questo non solo è bello è anche lo stato dell'ingegneria dei materiali. Io cercherò di spremere la mia mente per fare in modo di provare i tuoi profili e il sistema masse scorrevoli dapprima senza guida di tipo rotaia... e senza questo spostarsi di masse (si sposta il braccio) per poi avvalorare le tue ipotesi in modalità reale di similitudine che è una libertà anche economica. Cerco di seguire il disegno, basandomi sulla griglia (non avevo visto i crocini per via del non aprire le immagini ingrandite).

                                                              Osservazioni:

                                                              Gli attriti ne vedo tanti... anche se penso a componenti poi dedicati proprio a ridurli.

                                                              Praticamente suggeriscono di fare prove a livello di prototipo,
                                                              che però non si deve, e questo mai, se i modellini non lo confermano.

                                                              la rotaia come pensi si la deve procurare ? E' un materiale flessibile come il [filo armonico]
                                                              oppure occorre disegno progettuale per poi ordinare un'opera di fabbro mediante la calandra ?
                                                              Servono davvero fissaggi così ravvicinati ?

                                                              le rotelle, cioè penso cuscinetti a sfere cilindrici
                                                              aventi come barra di rotazione un perno... a vite con bullone di blocco...
                                                              dove poi si mette il liquido di bloccaggio... e dunque basta forare, filettare,
                                                              applicare il perno col cuscinetto meccanico di rotazione a cilindro e così avere possibilità di esperienze... che componente deve essere in realtà? cioè il target d'acquisto?

                                                              la copertura poi di questi cilindri o tamburi a sfere deve avere come un battistrada,
                                                              in modo da poterlo cambiare per conservare le boccole,
                                                              oppure è meglio usare metallo contro metallo, tanto l'usura ci sarà comunque?

                                                              Questi sistemi a rotelle dovrebbero avere una elasticità per l'adesione al sistema di guida meccanico,
                                                              oppure sono in una tolleranza, cioè ad esempio presso mezzo millimetro o anche meno, ma quale misura?
                                                              (ovviamente non per adesione forte, ma quella giusta, che poi ha meno attrito e nemmeno deve stare lasca).

                                                              Penso infine che per il prototipo ideale ci vorrebbe lubrificazione ideale: quale, cioè con che prodotto e come si prepara ? P.S. è ovvio che poi ad esempio mi posso arrangiare, però per appunto un progetto occorre la descrizione dei componenti, anche delle fasi di intervento nella costruzione, cioè i componenti ma anche un po' di procedura di costruzione. L'informazione di base però ora c'è, vedremo che accade in realtà...

                                                              N.B. le masse, essendo in funzione del provare su modellino auto costruito in locale, sono appunto (dimostrano) che sono in questa fase misure trascurabili, anche completamente, essendo fattori chiave che si devono ricercare su-misura all'esperienza... per avvalorare oppure confutare... ma in locale! Il fatto di essere senza progetto condiviso rende dapprima questo, appunto in questo mese e nel prossimo io cercherò di dare un contributo per andare poi ad un progetto dettagliato che per condivisione di discussione è chiaro che è un pre-prototipo (cioè sta tra l'approccio iniziale ed il primo prototipo). E infine che questa ricerca (come quell'altra e penso tutte quelle strane) è in funzione reale di cercare il meglio possibile, anche di una dimostrazione che non raggiunge la vittoria, ma lascia un contributo notevole, sei d'accordo? ciao

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