Ruota di Bessler - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Ruota di Bessler

Comprimi
Questa discussione è chiusa.
X
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Aggiornamento di Franco:
    File allegati

    Commenta


    • Il mio prototipo è una "macchinetta" da 2 metri di altezza con pesi da 100 kg l'uno! Anche se ci fosse qualche attrito dovuto alle ruote, sarebbe molto più che trascurabile!
      Tieni conto che anche Orfireus ha prodotto una ruota e poi una seconda più grossa. Questo non ti dice niente? Ti faccio un esempio:
      Abbiamo una leva e un fulcro la parte di destra è lunga un metro e quella di sx 50 cm. Se raddoppiamo tutte le misure sarà la stessa cosa? Beh, certo che si, dal momento che la formula della leva è peso*distanza (dal fulcro). Anche mantenendo lo stesso peso, però, aumentando la distanza dal fulcro, aumenta la differenza tra i due bracci, che rimane ugualmente in rapporto 1:2, ma raddoppia ad ogni raddoppio della struttura. Si avrà, quindi, un raddoppio di Nm.
      Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Immagine.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 43.3 KB 
ID: 1932396

      In questa immagine, si vede che il rapporto è sempre 1:2, ma aumentando i Nm aumenta anche la potenza del sistema.

      la rotaia come pensi si la deve procurare ? E' un materiale flessibile come il [filo armonico]
      oppure occorre disegno progettuale per poi ordinare un'opera di fabbro mediante la calandra ?
      Servono davvero fissaggi così ravvicinati ?

      le rotelle, cioè penso cuscinetti a sfere cilindrici
      aventi come barra di rotazione un perno... a vite con bullone di blocco...
      dove poi si mette il liquido di bloccaggio... e dunque basta forare, filettare,
      applicare il perno col cuscinetto meccanico di rotazione a cilindro e così avere possibilità di esperienze... che componente deve essere in realtà? cioè il target d'acquisto?

      la copertura poi di questi cilindri o tamburi a sfere deve avere come un battistrada,
      in modo da poterlo cambiare per conservare le boccole,
      oppure è meglio usare metallo contro metallo, tanto l'usura ci sarà comunque?
      Ho passato 3 mesi della mia vita ad ingegnerizzare tutto il sistema (talvolta anche di notte...), ma ho fatto solo un sacco di calcoli e disegni. Il tutto dovrebbe essere poi testato sul campo.
      Io ho fatto tutto di ferro, ma la criticità del ferro contro ferro sta nell'usura, quindi una soluzione diversa va ancora ricercata.
      La rotaia va fatta con il taglio laser a controllo numerico. La mia, quella sbagliata, è costata 250€ + IVA.

      La necessità di avere molti ancoraggi risiede nel fatto che la struttura deve essere IMMOBILE. Ogni movimento costituisce uno smorzamento della rotazione, proprio come farebbe un respingente con un treno.

      Commenta


      • OK, la leva sopra la comprendo, è facile immaginare così. Per i materiali non ferrosi occorre fare ricerca sugli attriti... mi sembra una buona idea fresare un pannello... si, usando masse pesanti l'attrito di riduce... lo studio a grande scala non è molto economico... anche il manipolare masse pesanti durante i momenti di fervore di ricerca non è consigliabile... se ci sono effetti notevoli lo si può anche verificare in piccolo... ad esempio il disco di legno che ho usato e che continuerò per un po' ad impiegarlo, staccato dal supporto del rotore dei CD è sbilanciato, mentre applicato l'attrito del rotore dei CD/DVD lo mantiene bilanciato... l'attrito serve a fare immediatamente prove critiche, che costringono la ricerca a desiderare la forza motrice, dapprima l'esagerazione dell'effetto.

        Molto interessante il calcolo, prosegui... molto interessante la definizione di moto perpetuo e le macchine sperimentali classiche... per me non penso che Bessler (Orffyreus) abbia usato le clave anche se ancora non so dimostrarlo, sono convinto che è una interpretazione degli ultimi due secoli, e che porti a complicazioni invece che soluzioni.

        L'ideale sono sequenze di gravi che discendono, anche o meglio in curvatura, meglio se rotolassero... si immagini in astrazione un ellisse ruotato con l'asse maggiore a ore 12:10 in modo poi da dare più pancia al sistema di dinamica, e modellare la schiena del sistema, in modo da ottenere più velocità e quindi inerzia... più dinamica, più silenziosità... e poi c'è da considerare il punto delle spinte che si ottengono con qualcosa da chiarire come la leva doppia, tale punto può essere forse meglio nel rientro ciclico (spinta ciclica iniziale) invece che metterlo dove occorre, come ad esempio nel problema di fare risalire le masse... se c'è davvero la possibilità di inventare - anche in onore di Orffyreus - la salita dei gravi dovrebbe essere una conseguenza logica del sistema che si rende più naturale possibile.

        Ciò non è facile, dunque occorre davvero indagare sulle possibilità, anche classiche

        Bene, sempre più informazioni... ancora non riesco a trovare un video generico di leva doppia in funzione anche perturbando... non è possibile filmare un breve video dell'effetto leva doppia per la ruota classica ? Per questa settimana cerco di lavorare il braccio rigido fessurato per poi verificare i punti di posizione delle masse in modo da intuire la rotaia... ciao

        Commenta


        • Originariamente inviato da Fetente Visualizza il messaggio
          ... Quindi mi sorge questa domanda: se nella realtà la macchina si fermasse per insufficienza di inerzia, con una spinta iniziale,il moto autonomo sarebbe garantito? Oppure quella quantità di moto iniziale piano piano si consumerebbe?
          La seconda che hai detto.
          Garantito.

          Maz

          Commenta


          • Originariamente inviato da Fetente Visualizza il messaggio
            Ti faccio un esempio:
            Abbiamo una leva e un fulcro la parte di destra è lunga un metro e quella di sx 50 cm. Se raddoppiamo tutte le misure sarà la stessa cosa? Beh, certo che si, dal momento che la formula della leva è peso*distanza (dal fulcro). Anche mantenendo lo stesso peso, però, aumentando la distanza dal fulcro, aumenta la differenza tra i due bracci, che rimane ugualmente in rapporto 1:2, ma raddoppia ad ogni raddoppio della struttura. Si avrà, quindi, un raddoppio di Nm.
            [ATTACH=CONFIG]25128[/ATTACH]

            In questa immagine, si vede che il rapporto è sempre 1:2, ma aumentando i Nm aumenta anche la potenza del sistema.
            ... uhm... si... ma mentre il braccio più lungo fa, supponiamo, 1000 mm di circonferenza il braccio più corto fà 500 mm di circonferenza; e gli altri 500 mm chi li "tira" su? Secondo me alla fine "poggio e buca fa pari" Ciao

            Commenta


            • Originariamente inviato da Franco52 Visualizza il messaggio
              Aggiornamento di Franco:
              Un gran lavoro! Spero per te che funzioni perché sembra che di ore di lavoro ce ne siano parecchie...
              Non ho capito bene come funziona il sistema a due leve, ma per discrezione, non ti chiederò di spiegarmelo...

              Per quanto riguarda la parte critica del terzo quadrante della mia rotaia, ho preso 7 punti a caso rifacendo i calcoli e ne è uscito quanto segue:
              Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Immagine2.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 118.4 KB 
ID: 1932397Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Immagine.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 76.6 KB 
ID: 1932398

              Una media di 16kg positivi. Prendendo gli estremi nord e sud, il carico è bilanciato, mentre prendendo l'estremo est di inizio quadrante, si ha ancora il 100% di g contro circa il 50%, con una leva favorevole di 90cm. Io direi che, come punto di partenza non c'è male.
              Potrei spingermi a fare una rotaia di legno e provare. Ci devo pensare...

              Commenta


              • Originariamente inviato da morgan1635 Visualizza il messaggio
                ... uhm... si... ma mentre il braccio più lungo fa, supponiamo, 1000 mm di circonferenza il braccio più corto fà 500 mm di circonferenza; e gli altri 500 mm chi li "tira" su? Secondo me alla fine "poggio e buca fa pari" Ciao
                Quali altri 500mm? Nell'esempio il ciclo è finito, ma nella macchina che vorremmo fare, il ciclo è (dovrebbe essere) infinito. Nell'immagine di esempio è come se ci fosse una persona che sposta il fulcro ogni volta che il ciclo finisce.

                Nel caso del semicercio e dell'ellisse, lo spostamento delle masse, per funzionare al di fuori del problema che ho sollevato all'inizio di questa discussione, le due masse dovrebbero muoversi con una legge uguale a quella dei pianeti (vedi leggi di Keplero), ovvero, spazzando aree uguali in tempi uguali. In questo modo le due masse "vedrebbero" il fulcro sempre al centro anche se di fatto non lo è. Si avrebbero, quindi, le due masse ai quattro "angoli" opposti e in centro nello stesso istante, mentre nelle parti centrali a questi punti, la massa di dx viaggerebbe più velocemente e quella di sx più lentamente.
                Forse un sistema di ingranaggi potrebbe ovviare a questo problema...

                Commenta


                • Ho fatto un calcolo più completo del trend dei 2/3 della rotaia:
                  Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Immagine.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 172.0 KB 
ID: 1932399Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Immagine2.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 150.1 KB 
ID: 1932400

                  Commenta


                  • SI, sono tutte delle idee... torniamo per un attimo alla mia prima prova reale... sto pensando che si dovrebbe misurare quante DINE ci sono per tirare da dove è arrivato (più di ore 9:00) sino a ore 12:10 (reingresso ciclico). Poi, è chiaro come il sole che uno sbilanciamento dei gravi fornito dallo spostarsi del braccio meccanico rigido fessurato e dotato di scorrevolezza, forma un effetto di leva, mandando in su il grave che rispetto al fulcro è più vicino.

                    La sequenza sia di uno o più bracci però penso sia effettivamente problematica, critica, tendente all'equilibrio, che superi il fatto di girare ma non di molto! E' naturale, non deve deludere.

                    Per ragioni di fisica classica le masse verso il centro e fulcro girano con minore velocità... come il mozzo della bicicletta ed il cerchione... mi sembra logico e semplice (didattico). Però è da chiarire davvero la dinamica delle MASSE, cioè quanto agisce l'equilibrio naturale in un sistema che tende a realizzare un tentativo per il moto perpetuo di ruota di gravità in cui c'è da tirare su i gravi.

                    Io non capisco poi questo: le migliori realizzazioni non hanno i loro video sul problema... se lo si descrive (come la doppia leva) e addirittura si disegna in modo tecnico, la replica è facile... ma che si replica? i costruttori non potrebbero comunicare di più ?

                    Occorre discutere sui problemi... e per il test finale è meglio lasciare all'inventore il momento storico, meglio i suoi problemi se qualcuno li conosce e li può comunicare... il mio di adesso è appunto abbastanza definito... per ora non ho la spinta per girare, ma ho anche nulla... questi ricercatori hanno macchine molto belle, complesse... che cosa sentono, che differenze ci sono tra dare la spinta a mano e invece preparare e lasciare liberarsi (o imprigionarsi) quello che questi modelli realizzano... occorre capire se ad esempio non hanno over unity PERCHE' ? ... questo è di norma il gap che blocca la condivisione per migliorare i modelli.

                    Invece ad esempio i tuoi disegni, che hanno asimmetria, dovrebbero avere i bracci telescopici indipendenti per questo motivo: mentre da una parte la guida estende, la parte di braccio telescopico segue un tracciato, DIVERSO dalla parte opposta... appunto per dovere torcere la ruota penso che la parte meccanica ancorata alla ruota (al fulcro) è un segmento rigido bifronte... la parti mobili seguono percorsi diversi, e poi si avvicendono... se tutto va bene...

                    Le velocità dei gravi, per il verso del moto della ruota, che tenta la continuità, per l'osservatore sarebbero uguali ?

                    Secondo me dovrebbero essere sempre come circa il fulcro e il bordo esterno della ruota.

                    La velocità di "moto perpetuo" dovrebbe essere incrementale, cioè aumentare, per il bisogno di Over Unity, altrimenti DIMINUIRA' per fermarsi! Perché l'equilibrio è una forza molto intensa, direi inesorabile... si gioca con essa solo con le fasi del sistema che si alleano a favoritismi naturali... anche se abbiamo tecnologie... MAI FORZATURE per le ricerche in auto-sostentamento.

                    Quali possono essere le ricerche correnti valide, che possono proseguire ?

                    Le fotografie e le descrizioni non bastano a dare la sensazione del si o no a me medesimo... e dunque non posso proseguire sicuro con la modellazione in minimale... niente ruota di bici se prima non accerto con la macchinetta di ricerca a parete, inerente al primo mio approccio. Il diametro è 18 cm.

                    Non so se il modello planetario è utile, dato che è esteso, non è in locale... la forza vera di gravità è anche variabile nel territorio italiano come nel mondo intero... è un sistema locale, con penso piccole variazioni (grandi per il GPS ma non per queste ricerche).

                    E l'ingegno da trovare è solo osservazione sugli errori reali, tentando sempre di risolverli, ma con forte partecipazione ad analizzare la ricerca stessa. E' davvero bello il cercare di analizzare i gravi dentro lo spazio della ruota e poi come il pensiero suggerisce, al di fuori di essa, ma sempre con la relazione con il fulcro, quale sia e come lo sia... ad esempio mettere delle "cicale" in modo da segnalare tra ruota e ad esempio punti di dinamica dei gravi, se le velocità sono differenti oppure all'unisono per ragioni di sistema... che ad esempio per fare leva, se fosse doppia, quella con più resa, una parte di braccio accelera ma anche l'altro apice va in propulsione...

                    Da quello che io ho raccolto come fonti sembra che siano le leve la tecnologia da impiegare... mentre per il mistero di Orffyreus mi piace pensare appunto che lui studiasse scomparti e ingranaggi... anche scomparti a livelli (dinamiche sfasate) non vedo però ancora come sarebbe possibile... in pratica direi che occorre dare una occhiata agli ingranaggi di orologeria a parete, nella Storia della Scienza... al tempo di Bessler...

                    Infine una osservazione cruciale: è meglio cadere giù, oppure rotolare giù, oppure scivolare giù ?
                    evitando il modello dell'ascensore che cade scollegato da tutto il sistema, ma proprio meditando sulla ruota di gravità, sulla ruota di Orffyreus

                    Infine come definiamo che se la ruota gira, anche di poco, la torsione del fulcro agisce sul bordo esterno, e la massa di tutta la ruota penso offra un poco di effetto volano... dovrebbe essere una misura di dinamica, con la sua variabile... appunto la esperienza che intendo formare è questa: il braccio fessurato dopo che lavora portando giù il sistema dei gravi riceverà un colpo di volano di spinta agente presso il fulcro, nella metrica di ancoraggio (ci metto due perni) e quante dine saranno... e se il sistema ruota di gravità può avvalersi di sfasamento a livelli (almeno tre all'interno della ruota di Orffyreus) Tale effetto da provare è il seguente: il sistema torce l'albero motore, e la ruota si muove... in caso di bisogno tale sistema può torcere a sua volta il sistema meccanico, può così aiutarlo ?

                    Se si conviene fare in modo che ad ogni giro ci sia anche qui un solo problema, che penso sarà la smorzatura di equilibrio (il reingresso per me è facile da trovare, mentre il moto continuo NO! non subito e nemmeno tanto presto...)

                    Ciao

                    Commenta


                    • Io non ho capito niente...

                      Commenta


                      • Non ci pensare, quello che dico lo dimostrerò costruendo,
                        il resto prendilo come opinione dell'ultimo arrivato a cercare di capire Bessler. ciao

                        Commenta


                        • Originariamente inviato da Fetente Visualizza il messaggio
                          In questa immagine, si vede che il rapporto è sempre 1:2,
                          Se invece di fare 1/2 fai 1/miliardo, la forza che ottieni è cosi grande che quasi quasi potresti tentare la fusione nucleare del deuteruro di litio e quindi ottenere energia in eccesso.

                          Però c'è il problema inerziale, perché essendo il materiale della leva poco resistente per questo tipo di lavoro, occorre che la botta sia improvvisa, appunto...inerziale.

                          Per ottenere l'effetto inerziale desiderato, pensavo di muovere la leva lunga con esplosivo C4.
                          i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

                          Commenta


                          • Beh, auguri per le scissioni, gli eccessi e l'inerziale... ti immagino a cavallo della sonda voyager... con un sigaro al C4... come dire... riverso in un multiverso...

                            Per invece tentare la ruota che gira da sé occorre ad esempio cercare di dotare questo: Studio Ruota di Gravità 001 - YouTube in primo luogo di un braccio meccanico decente, che si sposta se lo si mette all'infuori. circa nella posizione di un orologio a lancette... sai mezzogiorno lo indica la lancetta delle ore, mezzogiorno e dieci lo indica la lancetta dei minuti, conseguentemente alla posizione da verificare delle ore... ci capiamo ? Ci va messo un braccio che può spostarsi per spostare le masse, i gravi, i componenti per formare la dinamica di gravità+inerzia+altre cose se poi ci sono... le spinte in più... e meno attriti che si può.

                            Se il braccio ci sta... vedremo come... parte come da questo semplicissimo filmato, dove tu noterai il pendolo che si ferma, mentre io esorto ancora come a ri-fotografare da DOVE parte e DOVE finisce di andare prima di decelerare. Ci capiamo ?
                            Poi siediti e prendi fiato, un bel respiro, e proseguiamo: COSA E' che fa andare in salita il sistemino di ruota che tenta di girare da sé, però arriva sino a quel punto estremo, dato il corredo meccanico che possiede... perché oscilla sino a re 9:00 o se preferisci sino ad angolo di goniometro = 270, perché corre sino a questo punto ?

                            E se non prosegue perché ?

                            Secondo me non ci va a ripetere il ciclo per via che occorre capire di più... non basta questo approccio... non è sufficiente!

                            Occorre capire come spingere di più, e le variabili sono molte... occorre prendere il disegno che sta sopra, al #128 e rapportarlo alla ruota che sta sul muro... la mia è 18 cm di diametro, un modellino... e poi fare prove... come poi filmerò...

                            Se riesco anche più semplicemente, senza braccio meccanico, solo masse fissate su ruota.

                            La meccanica enfatizza l'effetto naturale, che desideriamo osservare, cioè come si possono sbilanciare le masse su una ruota per farla girare SEMPRE. E' possibile, come lo è, dove sono i problemi... è anche ovvio... è ricerca.

                            ciao

                            Commenta


                            • Scusa "Uforobot", perché non ti trasformi in un raggio missile con circuiti di mille valvole ed eviti le stupidate?
                              Guarda che questo forum è già pieno di scettici che non servono a niente. Se non credi in queste cose, perché ti sei iscritto?
                              Inoltre, se non credi che al mondo ci possa essere di più che continuare ad usare la benzina, perché non te ne stai seduto sul divano a vedere la televisione, invece che scrivere nei forum?

                              Per mostromagnetico:
                              io, però, non ho ancora capito dove vuole andare a parare il tuo sistema. Stai cercando di fargli fare un giro completo?

                              Commenta


                              • Originariamente inviato da Fetente Visualizza il messaggio
                                ... aumentando i Nm aumenta anche la potenza del sistema...



                                Ho passato 3 mesi della mia vita ad ingegnerizzare tutto il sistema (talvolta anche di notte...), ma ho fatto solo un sacco di calcoli e disegni. Il tutto dovrebbe essere poi testato sul campo...
                                Scrivi la relazione tra Nm e potenza?
                                Forse vedendola scritta capisci che non servono tanti calcoli, basta sapere e pensare che il baricentro del "sistema" può solo scendere, una volta raggiunto il punto di minima energia il "sistema" potrà solo compiere oscillazioni intorno a quel punto, queste oscillazioni smorzandosi vieppiù.

                                Senti come si esprimeva Galileo 500 anni fa:

                                "Or sai, diss' io, che quello che più conta
                                è il punto dove scende ciò che è suso
                                donde non sale più, più non rimonta
                                se altro lavoro non vi vien profuso.

                                Altro non ho da dir, che ribadire
                                che ciò che scende non può risalire
                                del sistema per ìnsita virtute
                                e non varranno a ciò parole astute".

                                (da: Dialogo sopra i Massimi Sistemi - Chiose finali, aggiunte, allegati e arrata corrige, a cura di).

                                Maz
                                Ultima modifica di Mazarul; 11-09-2012, 12:12.

                                Commenta


                                • Si, sto cercando di capire lo sbilanciamento tanto per la sicurezza del mio dire: proprio questo: Sbilanciamento: Definizione e significato di Sbilanciamento ? Dizionario italiano ? Corriere.ituforobot desidera ardentemente la meccanica quantistica,Mazarul desidera che la fisica classica rimanga illibata.
                                  Sono altri due problemi, di questo tipo ce ne sono neanche poi tanti di più...

                                  io mi interesso di forza motrice che si auto-sostiene
                                  nei sistemi strani, di free energy (tutto da capire) solo magnetici e di gravità. La gravità la conosco perché uso le calamite, che sono pesanti; ho provato su ruota, conosco la dinamica, non bene la meccanica, ci sto provando. Con solo gravità direi che ci deve essere qualcosa tra le macchine strane classiche e meccanica classica (contributo di Franco52) e ad esempio quella macchina stranissima al top della Free Energy... però mi pare sinergica... ha comunque delle leve speciali, e per ora non interessa sapere di più. Adesso OCCORRE capire quanto deve uscire fuori il braccio meccanico (rigido o telescopico) e le dinamiche di corrispondenza. Cioè quanta estensione da una parte e in posizione raccolta da quell'altra.

                                  Conseguentemente la sequenza,cioè se il sistema varia con più bracci meccanici.

                                  Infine lo sfasamento cioè immaginate ad esempio che la ruota sia una schiera di due ruote
                                  in cui mentre una gira per gravità, l'altra che ha il problema venga tirata in posizione di gravità,
                                  e le due ruote si aiutano vicendevolmente. Se questo esistesse, la schiera sia risolve che fa più energia di una ruota singola. In computergrafica si chama disegnare a layers, in realtà si dice sfasamento di free energy... non sempre possibile.

                                  Per adesso
                                  ho diametro = 18 e quanto mi occorre la lunghezza del braccio meccanico? E' a piacere, oppure è da calcolare, ad esempio per armonia delle parti, farne rapporto aureo? E' poi utile? Quello che io penso e devo chiarire è questo: se estendo di tanto c'è più leva ma occorre più massa di grave, perché lo spazio trigonometrico è maggiore... e conosco questa tiritera che a volte è un cappio al collo invece che liberare la costrizione.

                                  Le proporzioni devono essere armoniche, la macchina sperimentale deve trovare un assetto armonico, e anche occorre implementare in ciò questo:
                                  http://www.energeticambiente.it/atta...r-immagine.jpg


                                  Come si fa a capire la natura da zero, da nulla e niente, per poi tentare sicuramente di rendere ciclico il sistema.
                                  Ebbene, una possibilità esiste sempre, anche in pura meccanica: mettere dei pesi alla ruota, quindi spostarli... se ad esempio si riscontrasse che il rapporto utile è mezzo diametro, o una frazione del diametro, o un numero irrazionale... sicuramente per ragioni naturali questa MISURA si riflette sul braccio meccanico, oppure si rapporta all'intera macchina sperimentale, perché una parte meccanica se si sposta ha sempre una massa che si somma a quella dei gravi o altri dispositivi... si può avere informazione senza i gravi, solo a spostare il braccio meccanico.

                                  Con il braccio meccanico fissato in modo di spostarlo a manipolazione si ripete la ricerca che dapprima la si fa senza niente, solo con delle masse apposite (io uso delle calamite perché non ho piombo, non ho sfere di acciaio; il neodimio è una pasta molto massiva... anche la ferrite, ma il neodimio di più) Se permane una regola, una relazione, verranno fuori dei rapporti (misure metriche) ARMONICI tra la posizione di masse e la dinamica della ruota. Trovato questo, si può usare una tecnologia meccanica migliore, intermedia... cioè non fresare il teflon se dapprima non si fresa il compensato, e poi cose come prendere dei rottami e lavorarli.

                                  P.S. Galileo, e prima Leonardo avevano ricercato la Fisica Classica che come fondamento è molto più difficile che queste ricerche.

                                  @Effe, Oggi dovrei stampare la pagina schematica del tuo link e dal fascio di rette trovare la misura per poi sagomare il braccio meccanico rigido in relazione al diametro ruota di studio che ho, dato che per ricercare bene con spostamento di masse interne, ho da trovare dove fissare la ruota di bicicletta, e risolvo prima se applico il braccio meccanico rigido, lineare e fessurato, fissandolo su ruota diametro 18 cm in modo che stia staccato da essa. Così anche è meglio, per verificare se la ruota poi forma effetto volano che aiuta al reingresso ciclico, cioè al girare di moto continuo.

                                  Meglio ancora per me se trovo un pannello, in modo poi da proseguire meglio col disegnare le geometrie di base... e che poi riesco a fresare se troverò la geometria, dapprima quella che tu proponi... non è facile ricalcare dal vero queste idee, però i settori cartesiani mi sono utili... i sotto-moduli li si disegnano facilmente, questo fare si dilunga vediamo di quanto. ciclo.ciao
                                  Ultima modifica di mostromagnetico; 11-09-2012, 12:52.

                                  Commenta


                                  • 19 scettici? gli altri dove sono? [ Effe, che vado a lavorare? ]

                                    Ecco come inizio: incido il compensato di 2 mm o 3
                                    poi fendo il legno con un seghetto a mano del ferro modificato col flessibile.

                                    Volevo aggiungere che inizio quasi a caso con le misure, che per il braccio di studio
                                    (non autonomo, si deve manipolare per trovare la geometria della dinamica)
                                    sono ora fissate a 42,5 cm. (in proporzione un po' meno della prima immagine)
                                    Lo sto tagliando (prima la fenditura... per poi mettere due perni...)
                                    poi lavorazione finale, lato minore 2 cm.

                                    Da cui come nella prima foto, andrò alla ricerca della Natura (che conosco)
                                    e in più provo la geometria di Effe (scusa ma non posso dire il tuo nickname... ti chiamo Effe, oppure come preferisci... non si sa mai il livello di sopportazione che abbiamo... esortare la pace mi sembra logico, ma non è conseguenza, è solo un preambolo, speriamo bene.)

                                    Note: il politene alimentare è fibroso e non so ancora come trattarlo...
                                    a volte me lo regalano... per la fresatura su misura del Propulsore.mov ho dovuto lottare per molto... però poi lo ho incastrato (l'alternatore alternativo minimale su-misura).

                                    Dunque a livello di modellino posso tentare di disegnare su tavoletta e fresare con la fresa artistica del Dremel... a mano libera è un qualcosa che avviene ok solo per grazia del momento e soprattutto della musa di archimede... Banu Musa - Wikipedia Non so se ci riesco ancora... è la tecnica più economica...
                                    quella automatica è da inventore: cioè trovare la Natura che aiuta e poi qualche espediente meccanico... che fa a meno di costruire la guida... un bel problema che dapprima lo si deve pensare bene... QUESTO dovrebbe essere la discussione normale.

                                    Insomma inizio le costruzioni di fase due prima di avere capito la fase uno, cioè lo spostamento delle masse senza nulla, solo sul disco messo a ruota... non è perdere tempo, ma iniziare, cioè anche prendere i disegni CAD di Effe e rapportarli in ricerca personale... rapportare i punti corrispondenti alle linee di costruzione che intercettano la geometria a pera... pubblicata molte volte qui sopra... ho stampato l'ultima, il fascio di rette mi interessa... le masse dentro o fuori la rotaia penso non interessano (lo dirà la fase uno di studio generico).

                                    Questa fase due che ora preparo, invece deciderà come è la dinamica di Effe e come sarà la mia proposta; invece per i sistemi a clave ci vorrebbe un paragone, che io non so fare!
                                    ciclo.ciao
                                    File allegati
                                    Ultima modifica di mostromagnetico; 11-09-2012, 18:16.

                                    Commenta


                                    • Migliorato sensibilmente il disegno. Aumentata media di peso del 20%.
                                      Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Immagine.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 100.1 KB 
ID: 1932433

                                      Commenta


                                      • Ok, copio e salvo... per ragioni di sgobbare e svago sono sempre a metà lavorazione !

                                        Domando per favore di dirmi cosa riscontri de disegni un semplice ellisse e lo inclini con l'asse maggiore che si orienta su ore 12:10 o angolo 30° a partire da zero, cioè rispetto a ore 12, al top disegno e poi modifichi a dare più pancia sotto e la schiena (settore in alto a sinistra) la digradi per rientro più dinamico... non dovrebbe perdere quota, ed è difficile disegnarlo... però riuscire a trovare un disegno più regolare... immagina un moto vorticoso... più regolarità alla dinamica dei bracci meccanici e meglio è. Chiedo a te solo perché sai come calcolare quello che ti interessa e che va bene... penso vi siano due modelli di progettualità: uno per la dinamica di avvio, l'altro per la probabilità di una dinamica vorticosa, cioè tanti r.p.m. e queste due attività progettuali non conciliano...
                                        penso che il tutor sia poi il mettere in funzione reale i bracci meccanici (rigidi e telescopici).

                                        Per lo studio su ruota con masse posizionate su questa e solo questa superficie ci sono due studi: uno per la sequenza, cioè a che distanza utile vanno messi ad esempio più bracci; e poi quello inerente a questi disegni, porre le masse minimali a distanze tra bordo e fulcro... rispettando queste geometrie di monorotaia.

                                        Per ragioni di verità sto cercando di capire il fatto semplice ma fondamentale che è quanta massa occorre per avere la giusta dinamica (su misura alla ruota, veramente in corrispondenza a quello che c'è da trattare) e poi appena sistemo la ruota di bicicletta, che ha il rotore e la dimensione più accurata, meglio ancora; cioè posso verificare la corrispondenza tra armonia di ruota piccola e distanze e masse relazionate alla ruota intermedia, ma più vicina al prototipo, alla macchina dimostrativa, sia dei suoi limiti che del suo potenziale di dinamica...

                                        ciao

                                        Commenta


                                        • Ho già provato a inclinare il disegno originale ma il risultato non cambia. Anzi, peggiora perché manca la caduta dal 4° al 1° quadrante.
                                          Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Immagine2.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 37.8 KB 
ID: 1932439Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Immagine.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 54.2 KB 
ID: 1932438

                                          Se aggiungiamo una pancia nel 4° quadrante, diventa come la mia soluzione, ovvero, le masse tra il 1° e il 3° quadrante hanno gravità compensate. Tieni, comunque, sempre presente che anche se la leva è favorevole, l'inclinazione del moto sarebbe perpendicolare a sx e 45° (media) a dx. Questo ci dice che l'effetto leva deve essere maggiore di 2:1. Da qui, si ritorna al principio del discorso. Se la curva di risalita è troppo ripida, lo stress meccanico è altissimo. Immagina di poter ingrandire tutto il disegno quanto vuoi, lasciando inviariato l'angolo di risalita sx. Arriveremo ad un certo punto dove la salita si potrà approssimare ad un angolo retto. L'estremo del braccio avrà moto approssimabile ad un movimento da dx verso sx mentre la salita sarà approssimabile ad un movimento da sud a nord. Un incidente...

                                          Commenta


                                          • OK, la leva però è problematica... appunto per funzionare occorre un "tirare su troppo in salita", e questo bilancia il sistema!

                                            Da quello che sto osservando in piccolo, occorre una spinta per andare verso ore 11 , in su il più possibile, per inerzia, e avere poca, ripeto: poca schiena da superare, e questo porta ad una geometria che poi cercherò di disegnare...

                                            E' simile all'immagine di destra, con più pancia (che è appunto da ore 5 a ore 10) e immagina la schiena da ore 10 a 12 più dolce possibile... è difficile per questo... è una topologia della circonferenza tirata al massimo possibile... con avere a sorgente le prove reali... Direi che occorre possedere una macchina di prova... davvero non riesci ad avere un disco o una ruota di bicicletta?

                                            Cercherò di filmare appena posso... dopo parte la ricerca della leva doppia... prima come da disegno di Franco52 e poi però come la si deve avere per il sistema... tempi lunghi... lascia a me la risposta con il disegno... pensiamo ai trucchi leciti per avere più spinta possibile, prima a raggiungere quasi il ripetersi (è possibile) e poi se avremo l'ideona...

                                            Per Bessler se non usava le clave o le masse tipo cammalight cosa poteva impiegare? il libro di Collins (file di guida, che il mondo anglosassone lo legge e rilegge) Collins è anche stato intervistato dal documentario di voyager, quello su Orffyreus che poi una delle .gif animate più simpatiche è appunto questa. E' però ipotetica e ad esempio per verificare dove e come si ferma occorre provare in realtà.

                                            Ad ingranaggi non riesco ad immaginare, però sarà sempre avere dei cicli, degli effetti di leva... da cui come stiamo cercando noi mi pare più basilare... in pratica se il braccio meccanico fessurato potesse avere una dinamica di disequilibrio si girerebbe e sposterebbe per naturalezza, gestendo proprio l'equilibrio delle masse a tempo di dinamica, laddove occorre, non concedendolo mai l'equilibrio... tendiamo a questo, però in realtà... perché occorre, sono processi di fasi di macchina che hanno misura da prendere in origine, cioè dal vero. Usando i magneti permanenti come masse si possono appunto spostare mediante manipolazione e ottenere le varianze di ricerca, per massa e misura.

                                            Mentre per spinte come uso di volani e doppia leva occorre avere la tecnologia su-misura al sistema... e provare che accade aggiungendo... questo rende critico il sistema... solo se occorre, se è indispensabile... così la ricerca è più lineare.

                                            Ciao, a presto, ora vado a sgobbare, vediamo poi questa sera, se riesco a filmare.
                                            Ultima modifica di mostromagnetico; 14-09-2012, 13:33.

                                            Commenta


                                            • In questo PDF i conti fatti sull'intero ciclo con il grafico che mostra le differenze fra l'ultimo disegno e il precedente.
                                              Le ultime 3 righe vuote delle due tabelle, rappresentano tre ipotetici punti dell'arco discendente che ha la stessa forma dell'arco di risalita all'altro capo, quindi in ideale pareggio.
                                              Cercherò nei prossimi giorni di eliminare la perdita sul tratto a 45° nel primo quadrante.
                                              File allegati

                                              Commenta


                                              • OK, grazie, penso per domani farò le prove e il filmato... uso masse di neodimio circa 10 mm cubi. ciao

                                                Confermo che il riuscire a trascinare in gravità una massa che sta prima di ore 12 è possibile, ed è come pensavo da molto, cioè non più dell'angolo che naturalmente è dato dal porre a V le due dita di mano che fanno il gesto "viva" cioè siamo a 60° .

                                                Mentre per la dinamica come desideriamo su disco piccolo è difficile, ma senza ideone il sistema non ha la forza sufficiente, dunque penso che la prova su ruota di bicicletta confermerà un certo equilibrio. Per me si deve preparare uno scivolo al posto delle leve e qualche trucco... qualcosa di semplice ma appunto una ideona che è sempre inerente alle masse in gioco... essendo pari peso e non potendo variare tali masse, è chiaro che anche in rientro subiscono la gravità che rallenta, perché l'istante del verso locale è in salita. C'è anche da considerare i bracci, che se sono telescopici la loro massa c'è sempre e disturba assai... il mandare in forte disequilibrio il braccio rigido mi sembra il solito problema di formare come un moto a singhiozzo, sbilanciato ma non dinamico, dunque rallenta il moto e ci risiamo.

                                                Vorrei una riflessione, ancora una sulla cammalight come CAMMA, cioè io non ho capito ancora, ma so che la camma occorre... dove si mette e come funziona è un po' un mistero... per oggi è divenuto tardi, a lunedì, ciao.
                                                Ultima modifica di mostromagnetico; 15-09-2012, 16:15.

                                                Commenta


                                                • Bentornato kappanove... il tuo progetto come sta ?

                                                  Ho avuto un feedback sul pensiero generico della cammalight ... ho in mente la soluzione ideale, ma deve essere provata da un effetto,
                                                  inerente a questo studio che per i fondamenti penso lo abbiamo capito (ricerca sulla geometria più dinamica possibile per superare sempre il primo ciclo, anche se poi si ferma non importa, ma deve girare almeno per più di 360° ...siamo nella ricerca di guadagnare dinamica).

                                                  Per l'impiego della camma e per la soluzione occorre appunto il tuo contributo, anche a parole, oppure come sempre un "non ci siamo ancora", un rimando a momenti migliori... basta che il fondamento generico ci sia... e prima o poi io pubblico, per tutti, ma davvero chiunque. EBBENE praticamente l'ideona della mia attuale visione personale della cammalight è DENTRO la mia ricerca personale, con il comportamento della elasticità ideale opposto.

                                                  Rimango vago perché la mia visone attuale è appunto ancora una ideona e l'ho avuta come si racconta l'epica della conoscenza, cioè talmente c'è una tensione di pensiero che le soluzioni vengono con il sonno, e tendono a sparire, se al risveglio torna lo stress... si fissano in mente qualora ci sia la pace dopo la lotta.

                                                  L'ideona conferma in ideale l'estrema semplicità di chi sa usare di meno, ma con più intelligenza. Questa ideona la descrivo solo se siete tutti d'accordo, la ricerca tra me ed Effe rimane costante, piano piano, con quello che abbiamo detto.

                                                  ciao

                                                  Commenta


                                                  • poggio e buca .. carino ma inesatto!

                                                    Originariamente inviato da morgan1635 Visualizza il messaggio
                                                    ... uhm... si... ma mentre il braccio più lungo fa, supponiamo, 1000 mm di circonferenza il braccio più corto fà 500 mm di circonferenza; e gli altri 500 mm chi li "tira" su? Secondo me alla fine "poggio e buca fa pari" Ciao
                                                    Rispondo volentieri a quanti, con garbo, hanno sollevato alcune questioni che meritano un chiarimento.
                                                    Sottolineo, intanto, che, sebbene non ne abbia accenato per motivi personali, grazie ad una ricerca serena è anche saltato fuori l'argomento della curve a ore 12 e a ore 6 anch'esse di fondamentale importanza per l'intero progetto.
                                                    A mio avviso è solo con questo approccio analitico che si può comprendere appieno quali sono i passi fondamentali che portano alla costruzione della Cammalight o meccanismi simili.
                                                    Per quanti stanno lavorando con entusiamo a questo argomento è possibile contrapporre solo il classico "non si può fare" perchè lo dice la fisica oppure un antitetico "si può fare, eccome" perchè è proprio la fisica che lo consente.
                                                    Infatti la più importante legge sull'energia enuncia che essa non si può creare ne distruggere ma si può "trasformare"!
                                                    Semplificando è solo un problema di dispositivo.
                                                    In questo caso, sottolineo ancora una volta, il moto perpetuo e questi dispositivi sono due cose assolutamente diverse.
                                                    Inoltre questi dispositivi sono "a perdere" perché non tutta l'energia delle masse, sottoposte alla forza di gravità, viene trasformata in energia cinetica.
                                                    Ma, ribadisco, visto che come il vento, la forza di gravità non costa nulla, questo tipo di trasformazione è assolutamente vantaggiosa.
                                                    Non ho mai scritto di aver già costruito la Cammalight ma di aver provato in laboratorio i principi base e funzionano.
                                                    Fossero bastati solo 1600 euro per costruire il prototipo lo avrei già realizzato, ma come ho già detto, l'elevato numero di cuscinetti necessari più alcune parti da realizzare con il taglio dell'acciaio ad acqua, impongono un investimento impegnativo, che, credo, potrò affrontare entro il prossimo anno.
                                                    Chi ha ancora voglia di proseguire con questa ricerca credo debba tener conto di alcune cose.
                                                    Il disegno che ho postato della Cammalight, ripeto, è il modello matematico dal quale è possibile ricavare la quantità base di forza di gravità a disposizione per la trasformazione.
                                                    Pertanto il percorso disegnato è in parte "illustrativo" (la sezione semicircolare) e in parte "applicativo" (la sezione ellittica).
                                                    Se le masse in fase di spinta poggiano su un binario (semicircolare o meno) "scaricano" su di esso parte della loro spinta.
                                                    Ne consegue che per tutti i 180^ di questa fase il braccio telescopico e la massa ad esso collegata non sono "scorrevoli".
                                                    Il braccio telescopico e la massa invece sono scorrevoli per i restanti 180^ (per seguire il percorso ellittico).
                                                    La Cammalight, inoltre, non può funzionare con un numero di bracci telescopici inferiori a 3 perchè con 1 solo braccio ovviamente la massa si comporterebbe come un pendolo, fermandosi a ore 6 mentre con due il meccanismo avrebbe uno e uno solo punto di equilibrio quando le masse sono perfettamente perpendicolari a ore 12 una e a ore 6 l'altra.
                                                    Da 3 bracci telescopici in poi la Cammalight non può avere nessun punto di equilibrio rimanendo sempre sbilanciata e producendo costantemente una spinta positiva.
                                                    Che la leva sia una macchina semplice e su come essa si comporti, credo, siamo tutti d'accordo.
                                                    Per implementarla nella Cammalight, però, dobbiamo comprendere che una leva può anche avere una o entrambe le componenti (potenza e resistenza) dinamiche e che il disco di supporto dei bracci telescopici è esso stesso una serie infinita di leve.
                                                    Ne consegue che fintanto che la potenza è più distante dal fulcro della resistenza ci sarà sempre una spinta positiva che porterà la massa da ore 6 a ore 12.
                                                    Quindi, poggio e buca, non fanno pari.
                                                    Trasformando tutto questo matematicamente è come se un ascensore di 1000 kg percorre 100 metri nella parte ellittica in 10 secondi mentre un secondo ascensore sempre di 1000 kg, nella parte semicircolare, percorre sempre in 10 secondi un percorso però di 150 metri.
                                                    Entrambi spendono/producono la stessa quantità di energia per salire/scendere di 100 metri nello stesso lasso di tempo, ma per effetto della leva, l'ascensore di potenza, come in un'altalena "peserà" di più perchè sarà sempre più distante dal fulcro dell'ascensore resistente.
                                                    Gli attriti, tutti volventi, grazie ai cuscinetti a sfera sono quasi trascurabili.
                                                    Per avere un'idea di quanto squilibrio si crea basti pensare che quando l'ascensore resistente è a ore 9 ad 1 metro dal fulcro e l'ascensore di potenza a ore 3 a 10 metri dal fulcro, vi sono ben 900 kg di spinta positiva in "eccesso".
                                                    Tolti i pochi kg necessari a contrastare l'attrito tutto il resto è utilizzabile per essere trasformato in un'altra forma di energia.
                                                    Anche la forza centrifuga viene coinvolta nella Cammalight ma, quanto detto fino ad ora, basta a fornire le basi per continuare ad addentrarsi, per chi lo desidera in questo argomento.
                                                    Rimango come sempre a disposizione di chiunque desideri chiarimenti attraverso il forum o al mio indirizzo di posta elettronica *** Indirizzo rimosso. nll ***
                                                    Un saluto caloroso a tutti
                                                    Ultima modifica di nll; 28-09-2012, 01:16.

                                                    Commenta


                                                    • Ciao. A me interessa a quanto può arrivare l'effetto, e quanto è alleato con la Natura della Gravità+Inerzia+eccetera cioè anche se può essere un trattore... cioè compiere lavoro... ok, cerco di analizzare quanto dici e poi continuare la ricerca.

                                                      sessanta gradi è la distanza per tirare su da prima ore 12 il grave incasinato, mentre quello che discende va giù. (con tutti i gravi con stessa massa)

                                                      (360 / 6) = 60 ti dice qualcosa ? A me dice 6 bracci, ne più né meno.

                                                      Più di 60° non lo consiglio... meno potrebbe essere, però perché aumentare la sequenza ?
                                                      Non è meglio cercare la Naturalezza ?

                                                      Camma = come il quadrane di orologio analogico, ovviamente ellittico, meglio ovale,
                                                      meglio penso di più ancora un ovale asimmetrico

                                                      Telescopia = dinamica, come le lancette di orologio,
                                                      ma con un sistema a movimento per trazione

                                                      Risultato: tutte le masse che devono salire verranno tirate su dalla meccanica ideale con elasticità in trazione. E come vantaggio abbiamo gli effetti come appunto la leva, inerzia, eccetera...

                                                      La trazione va regolata per ottenere la caduta dei gravi con Over Unity rispetto alla risalita,

                                                      vale a dire che le penso tre che risalgono peserebbero la metà... o meno... per via della trazione, naturale, meccanica... Lo squilibrio ideale è così garantito, però in realtà non si sa, e occorre andare avanti cauti...

                                                      La realtà è vera, e si può verificare anche con poca roba !
                                                      ad esempio avere attrito è come avere il meccanismo in fase di prova di forza motrice

                                                      Infine, dovrebbe poi essere considerato lo spintore,
                                                      che per essere naturale io penso che va collocato dove il sistema PARTE.

                                                      La chiave di volta del sistema è il fare scivolare la trazione, sia nel suo allungamento che nella risalita
                                                      dove l'effetto naturale che si forma è appunto la centrifuga delle masse... questo può anche influire sul perdere la dinamica! L'effetto leva potrebbe vincere... o tentare... è facile da verificare, anche con poco. Cioè per ottenere davvero il generatore primo di questo tipo ci deve essere infine una ideona, un segreto, un dono di ricerca che si trova dopo molto... le sentite queste cose ? Per questo cioè che ora ho detto è pubblico, il resto lo chiederò o ricercherò in privato, teniamo conto e proseguiamo.

                                                      Appena posso darò i dati per la matematica... per poi elaborare in gruppo... ora ho quasi tutti i linguaggi al top di programmazione e matematica... li studio... quanta roba classica... tanta, troppa!

                                                      Occorre pianificare poco a settimana;
                                                      dunque vi va bene il modello quadrante (fisso) e lancette (braci telescopici indipendenti) ?

                                                      Sono due livelli, con al centro l'albero motore fissato ai bracci, altrimenti anche la rotaia esterna, ma c'è il problema di modellarla fissandola... mentre il quadrante a camma è lavorabile come un piano di falegnameria...

                                                      Il materiale per i cuscinetti cilindrici o altro sarebbe penso sempre il teflon, prima il politene alimentare, e prima e subito il semplice compensato, quello banale e povero... Attriti? è come avere l'alternatore su prototipo e fare le prove di utilità.

                                                      Possiamo sempre risparmiare ma inventare. ciaooooooooooooo

                                                      Ciao
                                                      Ultima modifica di mostromagnetico; 24-09-2012, 16:32.

                                                      Commenta


                                                      • Uh, passato il temporale... ho fessurato con la luce di una torcia... trovo tempo di banco lavoro così... mi manca l'officina di amiconi o quella di babbo natale... mi arrangio... se non riesco lascio ai posteri... dunque, il braccetto cerca punti di fase della struttura ovale a camma_quadrante_fisso o monorotaia_fissata_esterna_ va avanti, forse dopo lo finisco... è di compensato fine come tutto quanto il lavorabile meno certe parti che vanno prese da rottamazione (ad esempio nelle vecchie videocassette a nastro ci sono ottimi perni rotanti, oltre la lamina elastica...)

                                                        Tale braccetto cerca i punti di disegno dell'ovale o ellisse o come schema di Effe... e scivolerà su due perni... va accompagnata con le mani e a monte la sensibilità... cioè il professore curioso cerca di seguire la dinamica naturale, quello in cattedra dice che si perde tempo per un a-priori determinato come un pendolo senza meccanismo... Se dialogassero - come voleva Galileo - questo studio renderebbe almeno più economia nella fase finale, quella del prototipo, che se non girasse basterebbe poco, anche in auto-costruzione cantiniera... di qualche sistema sinergico, che prende come ad esempio energie dal caricare una batteria mediante il sole, che si consuma in ad esempio 5 giorni e il sole di solito ritorna a splendere, la scorta si mantiene e la ruota girerebbe sempre per appunto uno spintore ad impulso...
                                                        Sempre le solite cose... mai capite ma SONO QUESTE se ci pensate... per realizzare qualcosa.

                                                        Ora torniamo al problema detto sopra: se girasse la forza centrifuga si oppone al meccanismo... ma io sono intelligente e risolvo così - immediatamente - in teoria, però è naturale... mentre il sistema sballa in fuori---> la rotella di limitazione verso l'esterno si appoggia alla monorotaia esterna a tutto... e la centrifuga si trasforma in inerzia e così se esiste Over Unity la si osserva... altrimenti si evidenzia il problema. Nell'ideale che ora vedo con la mente come il solito disegno CAD... è un progetto perfetto... tutto naturale... approfittatene.

                                                        Capito?
                                                        Ultima modifica di mostromagnetico; 24-09-2012, 16:36.

                                                        Commenta


                                                        • Ciao Kappanove, hai provato a costruire il cammalight con un simulatore software tipo... working model 2d ed a vedere se gira? Penso che darebbe già una buona risposta al dilemma. Ciao.

                                                          Commenta


                                                          • Ciao Morgan,
                                                            per motivi pratici non ho potuto ancora fare questo tipo di simulazione ma è nei miei intenti in quanto parte esso stesso della prima fase di progettazione al computer.
                                                            Concordo sulle tante risposte che darebbe non solo sul funzionamento ma sono certo che la modellazione in 3D darebbe tante utili e pratiche indicazioni costruttive.
                                                            Grazie per l'input.
                                                            A presto
                                                            Ultima modifica di nll; 28-09-2012, 01:11. Motivo: Eliminazione citazione integrale. Violazione art.3 del regolamento del forum

                                                            Commenta


                                                            • Ciao... ecco la simulazione di un qualcosa di molto simile alla cammalight

                                                              Sbilanciamento a rotaia - YouTube

                                                              Rotaia... peso dell'asta 1 kg, pesi alle estremità 5 kg. Facendola partire da qualsiasi punto non riesce mai a fare un giro completo.
                                                              E penso che il calcolo dinamico sia così semplice che il software è impossibile che abbia sbagliato... purtroppo :-(
                                                              Ciao.

                                                              Commenta

                                                              Attendi un attimo...
                                                              X