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energia dai fluidi???

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  • energia dai fluidi???

    ciao a tutto il forum.
    mi chiamo natale e sto in sardegna.
    ho gia postato alcuni interventi sul magnetismo e possibile utilizzo , ma in maniera estremamente sintetica e oscura e avendo ormai letto quasi tutto il forum posso dire che solo uno di voi si e avvicinato teoricamente al sunto di quelli che sono i miei esperimenti e conseguente realizzazione del prototipo. si tratta di hellblow quando su un post dice :Se il campo fosse dinamico? Eheh...ti sei risposto da solo. Quindi la domanda non e' come metto i magneti, ma come faccio a trasformare un magnete permanente in un qualcosa dove posso dosare com pochissima energia il flusso magnetico che passa attraverso una certa superficie? Io la dritta l'ho data ..
    comunque mettiamo per un po da parte il magnetismo e se vi va vorrei aprire un nuovo argomento sulla free- energy.:che sicuramente non ha mai inserito nessuno in questo forum e di cui non ho mai trovato traccia neanche sul web anche se potenzialmente potrebbe dare risultati validi che sarebbero comunque da studiare preventivamente con la massima attenzione.
    ma veniamo all'arcano:
    1 la scienza dice che concettualmente i liquidi sono per definizione incomprimibili , e lo prendiamo per buono
    2 la scienza dice che tutti i materiali compresi i liquidi se sottoposti ad escursione termica espandono o si restringono con dei precisi coefficenti di dilatazione che variano a seconda dei materiali.
    seguendo questi due principi fondamentali si potrebbe arguire che se ipotizziamo di costruire un cilindro e un pistone in grado si sopportare una quantita enorme di pressione senza deformarsi e lo riempiamo con dell'olio che ha un buon coefficente di dilatazione, scaldando l'olio ne otterremmo la sua dilatazione con un relativo innalzamento del pistone per un tot. di cm (non e importante) quello che e invece importante e che praticamente non ci sarebbe nessuna forza in grado di arrestare la piccola corsa del pistone(stando ai due principi espressi prima) pertanto dovremmo riuscire ad avere un grande lavoro spendendo una piccolissima energia x scaldare l'olio.
    tutto questo almeno in teoria , ma credo che se qualcuno di voi inizia a fare calcoli precisi che io purtroppo non arrivo a fare , smontera l concetto in meno di tre secondi, ma quantomeno avremmo stabilito che i libri di scienza qualchevolta ci esprimono le cose in maniera alquanto approssimativa.
    personalmente ritengo che man mano che forniamo calore ad il liquido tende alla espansione, ilpeso che farei sollevare dal pistone e conseguentemente frenerebbe la espansione restituendo le calorie che il liquido cerca di assorbire col risultato che sicuramente a vuoto mi basterebbe il lume di una candela per innalzare la temperatura e di conseguenza il volume del liquido, sotto carico la potenza neccessaria per la sessa espanzsione sarebbe enormemente superiore e comunque sempre direttamente proporzionele alla forza contraria che ne frena la espansione
    cosa ne pensate? potrebbe essere un buon punto di partenza se non altro per tenerci il cervello
    in costante allenamento anche se credo che a tal proposito in questo forum non mancano certo gli incentivi.
    dai ragazzi aspetto vostre craditissime considerazioni

    nat

  • #2
    Ciao, l'olio quando è compresso bolle ... con perdita di caratteristiche ( una parte diventa gas ) , questo accade anche negli impianti dei freni delle automobili .

    Ciao

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    • #3
      CIAO KALOS GIUSTISSIMA CONSIDERAZIONE LA TUA , ANCHE SE CREDO CHE L'OLIO FRENI BOLLE PIU PER LE TEMPERATURE CHE SI SVILUPPANO NELLE PINZE DISCHI CHE PER LA PRESSIONE CHE SUL CIRCUITO FRENI AUTO E RELATIVAMENTE BASSA(HO L'IDENTICO PROBLEMA SULLA MIA AUTO CHE ALLA TERZA FRENATA IMPORTANTE BOLLE L'OLIO E NON FRENA PIU, MA QUESTO SUCCEDE X CHE PESA QUASI DUE TONNELLATE E SU FRENATE OLTRE I DUECENTO ORARI) .
      CMQ IO HO PRESO L'OLIO COME IL PRIMO CHE MI SIA VENUTO IN MENTE MA SI POTREBBE USARE QUALSIASI TIPO DI LIQUIDO E SCALDARLO ENTRO IL PUNTO DI EBOLLIZIONEPER ESEMPIO DA- 30C°
      A + 60 C°.CONSIDERIAMO CHE TUTTO IL DISCORSO E CONCETTUALE PROVIAMO A FARE L'INVERSO : COSA SUCCEDEREBBE SE COMPRIMESSIMO UN LIQUIDO QUALSIASI CON MIGILAIA DI BAR DI PRESSIONE?
      LA PAROLA AGLI ESPERTI IN FISICA....
      CIAO
      NAT

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      • #4
        Ciao, io non sono un esperto di fisica, so solo qualche cosa.
        Giusta la risposta a Kalos, l'olio bolle per l calore che si genera per l'attrito.
        Aumentando la pressione di un liquido ne aumenta anche il punto di ebollizione, considera una pentola a pressione, dove si superano tranquillamente i 100 gradi senza che l'acqua inizi a bollire. Anche per i solidi è la stessa cosa, tanto che il nucleo della terra è fatto di metallo in forma solida, altissima temperatura ma anche pressione che alza enormemente il punto di fusione.
        Quanto alla domanda di partenza, dici che basta una piccola quantità di calore per ottenere un grande lavoro. A naso, ritengo che basti una piccola quantità di calore per generare un'espansione del liquido a pressione bassa, mentre, se c'è una struttura rigida che impedisce l'espansione, il calore richiesto sarebbe enorme. Il calore dipende dal movimento delle molecole, se c'è qualcosa che impedisce alle molecole di accelerare il loro moto bisogna fornire molto calore, cioè energia, più di quella che otterresti sfruttando il movimento del pistone.
        Se ho visto giusto, si hanno quindi delle perdite come insegna la fisica.
        Spero di averti fornito delle indicazioni utili,

        Valerio

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        • #5
          Salve...
          mmm...


          Se prendiamo dell'azoto liquido, non per forza per tenerlo liquido dobbiamo mantenere la temperatura bassa. Basterebbe semplicemente chiuderlo dentro un recipiente talmente robusto da mantenerlo in pressione. A quel punto, se il contenitore regge, avremmo azoto liquito a temperatura ambiente, dato che non ci sarebbe spazio per un'espansione dell'azoto.
          Pressione, temperatura e volume sono legati in maniera piu' o meno complessa nei corpi, ma in generale è possibile variarne una per alterare le altre due. Se nel nostro caso il volume è costante per via di una forza esterna che vincola in nostro pistone tenendolo fermo, semplicemente la pressione, all'aumentare della temperatura, aumenterà anch'essa, fino a quando questa forza superererà quella del vincolo e farà sollevare il pistone. Se ciò non accade e dentro al cilindro+pistone non c'e' spazio per l'espansione del liquido, semplicemente questo non bolle.
          L'ebollizione è un discorso legato infatti anche alla pressione esterna. Infatti l'acqua bolle a temperature diverse a seconda della pressione a cui è sottoposta, e come questa tutti i liquidi. In generale un liquido è incomprimibile, ma il suo vapore si, per cui quello può esser compresso fino a liquefarlo nuovamente. Ad esempio nella pentola a pressione l'aumento della pressione alza la temperatura di ebollizione.

          Altra cosa, non è vero che i liquidi sono incomprimibili in maniera assoluta. Qualsiasi corpo è comprimibile, tranne forse un buco nero <img src="> Il fatto è che per comprimere un liquido serve una forza molti ordini di grandezza piu' grande di quella che serve per un gas o vapore. per un solido ancora peggio. In generale quindi possiamo dire che un liquido è incomprimibile nelle nostre condizioni normali.

          Invece dell'olio, se volete far dei conticini facili, metteteci un cilindretto di materiale metallico che si dilati molto con il calore, e calcolando la dilatazione termica dello stesso potete provare a fare un confronto di forza sviluppata e di calore immesso. Dovrebbe risultarvi, se tutto è fatto bene, che il sistema rispetta le leggi della termodinamica e quindi è vero quel che dice valerio78, che ha chiarito la questione su tutti i fronti <img src=">

          CITAZIONE
          COSA SUCCEDEREBBE SE COMPRIMESSIMO UN LIQUIDO QUALSIASI CON MIGILAIA DI BAR DI PRESSIONE?

          Bhè, un gas compresso diventa liquido (o passa direttamente a solido, a seconda del gas e dell'ambiente). Quindi un liquido diventa solido. E se comprimiamo un solido? Riduzione di volume fino ad un certo punto oltre il quale la materia inizia a subire dei cambiamenti che la porteranno allo stato di materia iperdensa, o buco nero. Quindi metri cubi di liquido diventeranno millimetri cubi (anche meno) di materia supermassiccia e pesante.

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          • #6
            ciao hell e valerio
            certo conoscevo i principi di fisica da voi correttamente esposti ma nello specifico avrei voluto impostare il discorso proprio sul punto della energia neccessaria per far sollevare di un cm un pistone libero e di un cm un pistone con mille tons di carico.
            seguendo i principi della termodinamica piu aumenta il carico sul pistone e piu dovrebbe proporzionalmente aumentare la quantita di energia applicata.
            ma e veramente cosi? esistono osservazioni scientifiche mirate ? esistono formule per poter calcolare la differenza di energia applicata nelle due distinte prove?( se differenza esiste)
            ps.
            conosco bene le proprieta dei gas in quanto ci lavoro ogni giorno (sono un frigorista industriale)
            ciao e grazie per le risposte
            nat

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            • #7
              ciao, quello che vuoi fare è semplicemente andare contro le leggi della termodinamica.

              è impossibile, in un ciclo chiuso, ottenere più lavoro del calore in entrata. idealmente (ovvero se nel cilindro ci fosse un gas perfetto, non ci fossero perdite, ecc) fornendo X joule di calore al tuo cilindro puoi ottenere *al più* X joule di lavoro. nel caso di un gas reale, di un liquido o di un solido il rendimento cala perché parte dell'energia viene dispersa nelle interazioni chimico-fisiche tra le molecole (compresi i passaggi di stato).

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