Motore Brushless con Parallel Phat - EnergeticAmbiente.it

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Motore Brushless con Parallel Phat

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  • Motore Brushless con Parallel Phat

    Salve a tutti!

    Vorre proporvi, la realizzazione di un motore elettrico "Brushless" , modificato aggiungendo il sistema "Parallel Phat" utilizzando lo stesso circuito di controllo del motore originale.

    Cosa ne pensate ?

  • #2
    sintesi,
    forse intendi parallel path (e non phat)?

    Non essere cosi' sintetico, spiega con parole tue il principio di base che vorresti utilizzare, senza obbligare gli utenti a leggersi discussioni chilometriche. Aggiungi anche qualche previsione sui risultati che pensi di ottenere. Poi si potra' commentare. Grazie.

    Ciao
    Mario
    Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
    -------------------------------------------------------------------
    Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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    L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
    Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
    ------------------------------------------------

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    • #3
      Già "path" , grazie mariomaggi.

      Cerco di esporre il progetto,
      i motori elettrici Brushless, hanno il vantaggio di utilizzare lo "statore" come "rotore" senza l'impiego di spazzole, cioè la parte elettromagnetica è fissa mentre i magneti ruotano.

      Questi sono pilotati da circuiti che generano onde quadre sfasate con frequenza variabile, inducendo il sistema alla rotazione tramite una variazione elettromagnetica indotta.
      I motori Brushless ottengono ottimi risultati in termini di efficienza e durata nel tempo.

      Se la teoria del "Parallel Path", mi permette di avere una variazione di campo elettromagnetico controllato da una corrente immessa, ottenedo la sommatoria delle forze con i magneti permaneti, si può progettare uno statore elettromagnetico del motore Brushless utilizzando tale sistema, controllato dallo stesso circuito del motore Brushless.

      Inoltre con materiale reperibile facilmente si può costruire un prototipo in tempi ragionevoli.
      Per quanto riguarda i risultati che mi aspetto, se è vero che con poca corrente è volt posso variare il campo magnetico, come esposto da alcuni di voi su altri 3d, il motore deve per forza di cose fornire lavoro ottenuto dai magneti permaneti inseriti nel sistema quindi energia in più di quella immessa.

      Quali potrebbero essere le inesattezze teoriche della mia esposizione?

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      • #4
        CITAZIONE (sintesi @ 11/10/2007, 10:21)
        Già "path" , grazie mariomaggi.

        Cerco di esporre il progetto,
        i motori elettrici Brushless, hanno il vantaggio di utilizzare lo "statore" come "rotore" senza l'impiego di spazzole, cioè la parte elettromagnetica è fissa mentre i magneti ruotano.

        Questi sono pilotati da circuiti che generano onde quadre sfasate con frequenza variabile, inducendo il sistema alla rotazione tramite una variazione elettromagnetica indotta.
        I motori Brushless ottengono ottimi risultati in termini di efficienza e durata nel tempo.

        Se la teoria del "Parallel Path", mi permette di avere una variazione di campo elettromagnetico controllato da una corrente immessa, ottenedo la sommatoria delle forze con i magneti permaneti, si può progettare uno statore elettromagnetico del motore Brushless utilizzando tale sistema, controllato dallo stesso circuito del motore Brushless.

        Inoltre con materiale reperibile facilmente si può costruire un prototipo in tempi ragionevoli.
        Per quanto riguarda i risultati che mi aspetto, se è vero che con poca corrente è volt posso variare il campo magnetico, come esposto da alcuni di voi su altri 3d, il motore deve per forza di cose fornire lavoro ottenuto dai magneti permaneti inseriti nel sistema quindi energia in più di quella immessa.

        Quali potrebbero essere le inesattezze teoriche della mia esposizione?

        Ciao , potresti prendere spunto da queste pagine web :

        http://peswiki.com/index.php/Directory:Jos...Path_technology

        http://peswiki.com/index.php/Directory:Fly..._Path_OEM_motor

        Comunque questa tecnologia non è niente di nuovo , veniva usata nei sistemi di controllo dei razzi V2 tedeschi negli anni 40 , l'innovazione stà nell'utilizzo dei magneti permanenti , si tratta comunque di nuclei portati alla saturazione per poter sfruttare lo "switching" d'isteresi .
        http://en.wikipedia.org/wiki/Magnetic_amplifier
        Se cercate sul web alla voce "amplificatori magnetici" o " Magnetic Amplifier " troverete notizie su questa tecnologia "scomparsa" .

        Ciao
        http://image.forumfree.it/fc/642996/1192092132.gif
        image

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        • #5
          Grazie kalos66!

          Qualcuno di voi ha sperimentato il Parallel Path?

          Potete confermare la variazione del campo elettromagnetico e la sommatoria delle forze?

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          • #6
            CITAZIONE (sintesi @ 11/10/2007, 11:01)
            Grazie kalos66!

            Qualcuno di voi ha sperimentato il Parallel Path?

            Potete confermare la variazione del campo elettromagnetico e la sommatoria delle forze?

            Sull'argomento sono stati eseguiti vari test su macchine statiche da frequentatori del forum. Qui trovi le discussioni relative al parallel path
            http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=8288121

            http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=7003532

            Comunque è un'applicazione che potrebbe avere delle interessanti ricadute .

            Ciao

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