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Superaltenatore per eolico!

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  • Superaltenatore per eolico!

    ....strano che in corto giri ancora....

    Mah....

    eppure il filmato sembra vero....

    http://www.renewener.com/superalternatore.htm

  • #2
    L'articolo di certo spara cavolate a raffica.

    Cmq, questo è il blog dell'inventore http://gialluko.spaces.live.com/
    Da qualche parte ho letto che ha contatto l'Iberdrola
    E... boh


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    • #3
      + 400% di produzione rispetto agli attuali generatori in commercio!
      Mah...
      Messo in corto, a massimo assorbimento non ha azione frenante!!! Mah....
      Come sarebbe possibile? E' incredibile...

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      • #4
        Cioe' e' una Savonius con un multipoli a magneti permanenti ... il fatto che anche messo in corto il rotore nn si ferma la pala mi sembra normale anche quello insomma nn vedo dove stia il super in questo alternatore

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        • #5
          CITAZIONE (Elektron @ 21/10/2007, 19:29)
          Cioe' e' una Savonius con un multipoli a magneti permanenti ... il fatto che anche messo in corto il rotore nn si ferma la pala mi sembra normale anche quello insomma nn vedo dove stia il super in questo alternatore

          il generatore (non per via della savonius) a "parità di poli" produrrebbe "allo stesso numero di giri" il quadruplo di energia di un altro qualsiasi generatore oggi in commercio...
          Almeno così fa intendere il filmato.
          Il tutto deriverebbe da un "...modo diverso di disporre bobine e magneti..." e ancora "...Le forze di campo al posto di averle contro le sfruttiamo a favore..." questo a loro detta le differenze con gli altri attuali generatori sempre ammesso che il tutto, ossia quanto da loro affermato, sia veritiero....

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          • #6
            quello che succede nel video non mi sembra niente di strano...
            quanti magneti ed avvolgimenti servono per avere su una fase 2 volt a quella velocità? ci sarà il numero necessario, il fatto del corto non mi sembra particolarmente dimostrativo, a patto che siano stati veramente messi in corto, si riesce a generare una forza fresistente tale da bloccare la turbina mossa dalla mano fatte le dovute proporzioni tra i bracci delle due forze?

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            • #7
              Le vere innovazioni finiscono sempre su riviste scientifiche.
              Di questa non c'e' traccia.
              Ciao
              Mario
              Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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              Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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              L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
              Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
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              • #8
                A me sembra un normalissimo alternatore autocostruito, non ci trovo proprio nulla di strano, anche il mio alternatore gira lo stesso se metto i fili in corto, anzi credo che il mio abbia addirittura caratteristiche superiori a quello visto che a 80 giri fa 24 Volt.
                Inoltre da quello che dice il tizio nel video si tratta di un alternatore a 10 poli monofase quindi non ha troppi avvolgimenti, ha poca resistenza interna ma di conseguenza produce poca corrente (ampere).

                Edited by ADI77 - 22/10/2007, 13:06

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                • #9
                  Se parli dell'alternatore nella tua firma DI SICURO e' migliore di quello presentato.
                  Sfido i quattro a dimostrare il contrario.

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                  • #10
                    Grazie Elektron, è proprio quello il mio alternatore, e quella nell'avatar è la pala che lo fa girare, scusate l'impalcatura un po rudimentale!
                    comunque sto finendo il progetto di un nuovo alternatore questa volta tangenziale e non assiale come quello nella firma, sono riuscito a mettere 24 bobine anzichè le attuali 12 sempre con 2 rotori da 16 magneti l'uno.
                    Sulla carta funziona, ora dovrò realizzarlo.

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                    • #11
                      TRATTASI SOLO DI COMMENTO GENERICO

                      Osservo che nei vari commenti delle discussioni come in questa in particolare...vi sia una certa tendenza a credere alle favole...piuttosto che a fare conti.. volendo sorvolare sulla specificità delle leggi che riguardano l'argomento e sugli studi fatti da chi ha aperto il cammino...bisognerebbe capire che:

                      1) l'energia che ha il vento è una energia cinetica.. quindi dipendente dal quadrato della velocità della vena
                      2) l'energia che il rotore percepisce, cattura, riceve o qualunque altro termine vogliate usare.. dipende da quanto la vena fluida interessata viene rallentata o deviata... quindi dalla sua variazione di quantità di moto ( massa per velocit&agrave.. ossia volendo essere semplicisti dall'angolo del cono di rifiuto generato (termine velico) piu è grande piu energia catturo...e da questo i padri dell'eolico hanno creato le formule che correntemente si usano
                      3) pur non intendendomi di macchine generatrici di energia elettrica (dinamo generatori ecc) so che il rendimento è alto superiore al 90%.. quindi salvo miglioramenti di uno o 2 punti.. poco ce da migliorare e sopratutto non inventano l'energia ma la convertono
                      4) assunto come vero il punto precedente, salvo che non inietti energia in altra forma nel sistema chiuso, o che questa venga generata da altre forme o reazioni a consumo, di natura completamente difforme dall'energia del vento ed inattese (ad esempio reazioni a bassa energia misteriosametne innescate o reazioni chimiche o elettrochimiche dei emtalli csotituenti l'insieme, che comunque si esurirebbero all'esurirsi delle reazioni ) l'energia che attendo è quella estratta dal vento ridotta per i vari rendimenti meccanici e di generazione..

                      Osservo invece come migliorabile nella questione eloica la filosofia progettuale... nello specifico non capisco perchè:
                      a) si voglia generare a frequenza prossima alla rete (visto che alla frequenza generica prima spiano e poi armonizzo con rese di gestione prossime al 90%)
                      b) si voglia generare alla tensione di rete o prossima (visto che condedicati inverter prelevo a quello che mi pare e oscillo alla tensione che mi fa piu comodo)
                      c) si voglia frenare il rotore quando il vento è molto e molto prima del collasso strutturale, collasso che dipende da una progettazione che ha limitato la prestazionalità e la stabilità meccanica (visto che quando eolo è infuriato mi regala tanta energia)
                      d) si costruiscano turbine poco resistenti quando con una spesa del 3 o 4% superiore a quelladi una turbina standard si può creare una turbina in grado di girare a velocità del vento decisamente superiori
                      e) perchè si preferiscono rotori con pale a lama..quando i nostri padri hanno macinato grano per un millennio con rotori a pala solida quasi tutti i giorni dell'anno... ed i contadini hanno irrigato campi con lo stesso sistema con una certa affidabilità ecc ecc (visto che l'area delle pale conta e manco poco e i venti leggeri sono presenti anche in assenza di perturbazione per il semplice roteare della terra e del modificarsi della'rea esposta al sole)
                      f)perchè si insite con elettronica e cose strane quando con modificazioni di sistemi di autoregolazione quali il dispositivo di watt centrifugo opportunamente adattato di potrebbe regolare meccanicamente ed economicamente il pitch delle pale adeguando la turbina e la pala alla velocità ed alal direzione relativa delv ento entrante

                      chiaramente.. le migliorie progettuali che intravedo.. non sono tali da moltiplicare per 40 o 50 l'energia prodotta, ma sono solo in grado di renderla più continua come presenza...prelevando anche quando il vento e leggero o pesantissimo...quando le altre turbine sono ferme o dicono basta o fanno stridere i freni..
                      Insomma capire come funziona...capire quanto si può rubare al vento...capire come rubare meglio...capire quando fermarsi..perchè di più non si puo rubare.. se lo capiamo faremo turbine belle o meno belle ma funzionali..

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